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1 Progetto Sergan INTERREG III A SARDEGNA / CORSICA / TOSCANA Progetto SERGAN Efficienza Energetica RELAZIONE DI SINTESI Analisi Energetica degli Edifici Fabbisogno energetico per l illuminazione ed il riscaldamento Multiss S.p.A. - Punto Energia Provincia di Sassari 1

2 Il presente studio è stato realizzato dal Punto Energia Provincia di Sassari Multiss S.p.A. in collaborazione con l Agenzia per l Energia e l Ambiente francese, ADEME, delegazione per la Corsica e l Agenzia Energetica della Provincia di Livorno, EALP, nel quadro del programma Interreg III A progetto Sergan, Italia Francia Isole, promosso dalla Provincia di Livorno, dalla Provincia di Sassari e dalla Regione Corsica. Consulente tecnico scientifico: ESCO Sardegna s.r.l. 2

3 1 CONSUMI ENERGETICI ANNUALI NEL SETTORE SCOLASTICO IN ITALIA METODOLOGIA DI ANALISI ENERGETICA VISITE IN SITU E CENSIMENTO DELLE UTENZE QUADRO DEI CONSUMI ENERGETICI CONSUMO TERMICO CONSUMO DI ENERGIA ELETTRICA CALCOLO DEGLI INDICATORI ENERGETICI INDIVIDUAZIONE DELLE CLASSI DI MERITO ANALISI DEI FABBISOGNI ENERGETICI ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO DI ALGHERO ANALISI DELL IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO INDICATORE ENERGETICO PER RISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPIANTO ELETTRICO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO INDICATORE ENERGETICO ELETTRICO ISTITUTO PROFESSIONALE PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO DI SASSARI ANALISI DELL IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO INDICATORE ENERGETICO RISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPIANTO ELETTRICO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO ELETTRICO LICEO SCIENTIFICO DI OZIERI ANALISI DELL IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPIANTO ELETTRICO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO ELETTRICO PALAZZO DELLA PROVINCIA

4 4.1.1 ANALISI DELL IMPIANTO DI RISCALDAMENTO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO PER IL RISCALDAMENTO ANALISI DELL IMPIANTO ELETTRICO E FABBISOGNO ENERGETICO CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO ELETTRICO TABELLE RIASSUNTIVE CONCLUSIONI

5 1 CONSUMI ENERGETICI ANNUALI NEL SETTORE SCOLASTICO IN ITALIA I principali consumi energetici degli edifici scolastici sono individuabili per il riscaldamento dei locali, per l illuminazione, per l impiego delle apparecchiature didattiche e per la produzione di acqua calda sanitaria. Il consumo complessivo di energia nelle scuole italiane è di circa un milione di Tep/ anno. Il presunto risparmio energetico è stimato tra il 15 ed il 20% del totale. Di seguito viene riportato un diagramma con la distribuzione percentuale dell energia termica ed elettrica, consumata nelle scuole del nostro Paese. 23% energia elettrica energia termica 77% Diag.2.1- Distribuzione delle energie consumate 5

6 2 METODOLOGIA DI ANALISI ENERGETICA Obiettivo dell indagine energetica è l individuazione dello stato dei consumi energetici dell impianto edilizio esaminato mirato ad accertarne la qualità energetica ed ad individuare le modalità di intervento per migliorarne il livello. L indagine è stata condotta su quattro edifici campione : Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato di Sasari Liceo Scientifico di Ozieri Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato di Alghero Palazzo della Provincia di Sassari La metodologia adottata, nella redazione del presente studio, ha previsto le seguenti fasi: 1. Reperimento materiale progettuale e fatture dei combustibili e dell energia elettrica ; 2. Visita in sito e censimento delle utenze; 3. Costruzione del quadro dei consumi energetici; 4. Calcolo indicatore energetico; 5. Individuazione degli interventi ed analisi tecnico economica. 6

7 2.1 Visite in situ e censimento delle utenze Dopo una prima fase che ha riguardato l analisi dei consumi mensili ed il reperimento degli schemi progettuali delle strutture impiantistiche, sono state condotte le operazioni di: Verifica di rispondenza degli schemi progettuali con lo stato di fatto; Analisi dell isolamento termico; Censimento delle unità termiche; Censimento delle unità elettriche. 2.2 Quadro dei consumi energetici Consumo Termico Le operazioni acquisite si possono riassumere in: Rilevazione consumi; Caratteristiche tecnico-dimensionali degli edifici e delle apparecchiature; Caratteristiche climatiche del sito. 7

8 Caratteristiche tecnico-dimensionali I sopralluoghi hanno consentito, attraverso la verifica degli elaborati progettuali, la rilevazione della volumetria lorda riscaldata, della superficie lorda ai piani e della superficie disperdente degli edifici. La volumetria lorda e la superficie lorda dell impianto edilizio, a seguito della verifica in sito, sono state ricavate dalle planimetrie e dai prospetti forniti dagli uffici dell Ente. La superficie disperdente è stata determinata come somma di tutte le superfici dell edificio attraverso le quali si ha una dispersione termica. E stato inoltre valutato lo stato degli infissi e la tipologia costruttiva dell isolamento termico. L analisi degli impianti termici è stata effettuata attraverso la ricognizione ed il censimento delle apparecchiature componenti l impianto: centrale termica; impianto di adduzione; elementi di distribuzione. Caratteristiche climatiche Per i confronti tra i consumi di combustibile per il riscaldamento si è tenuto conto delle condizioni climatiche delle località in cui sono situati gli edifici. A tale scopo i consumi specifici sono stati destagionalizzati attraverso i Gradi Giorno, ottenuti come sommatoria delle differenze tra la temperatura interna di progetto e quella media esterna, per tutti i giorni di riscaldamento della stagione invernale di una determinata località. La durata della stagione invernale viene determinata mediante il D.P.R. 412/93. 8

9 2.2.2 Consumo di Energia Elettrica Il censimento delle utenze elettriche è stato effettuato con una puntuale ricognizione in sito, che ha consentito il rilievo della tipologia delle apparecchiature e della loro potenza, del numero e del probabile impiego. Le informazioni raccolte sono state riassunte in tabelle. I coefficienti di carico sono stati stimati in funzione della tipologia delle diverse apparecchiature. L analisi delle ore di funzionamento annuali delle diverse apparecchiature è stata l elemento di maggior difficoltà/complessità, in quanto, generalmente, di fronte ad impianti edilizi dalla bassa qualità energetica, la mera introduzione delle corrette ore di funzionamento delle apparecchiature, ad esempio l accensione delle luci per 6 ore al giorno nel periodo invernale o l impiego delle attrezzature meccaniche secondo il piano di studi per le scuole, portano a risultati di consumo estremamente differenti dai dati estrapolati dalle bollette. Sono state, pertanto, fatte ipotesi di funzionamento differenti dalle normali condizioni costruite attraverso l analisi delle potenze impegnate, le informazioni fornite dal personale addetto o desunte da ulteriori elementi messi a disposizione quali orari di apertura e chiusura, piani di studio o di lavoro ecc.. Tali ipotesi consentono di creare uno scenario di impiego delle apparecchiature vicino a quello reale. 2.3 Calcolo degli indicatori energetici Per una valutazione attenta dei fabbisogni energetici, la sola raccolta di dati non è in sé sufficiente per capire di quale entità dovrà essere l intervento per migliorarne l efficienza. E necessario mettere in rapporto fra loro alcuni degli elementi raccolti ottenendo attraverso dei parametri (indicatori energetici), che permettono un 9

10 più agevole confronto delle prestazioni dell edificio in esame, con dei valori presenti in letteratura per edifici appartenenti allo stesso gruppo. Gli indicatori energetici utilizzati sono stati individuati dall ENEA e dalla FIRE e descritti nella Guida per il contenimento della spesa energetica nelle scuole. Si sottolinea che tali indicatori non sono oggetto di normativa tecnica consolidata; si tratta dunque di consumi opportunamente trattati affinché siano confrontabili con quelli di un campione. Gli indicatori utilizzati sono due: Indicatore energetico normalizzato per il riscaldamento IER R Indicatore energetico normalizzato per l energia elettrica IER E Gli edifici sono stati classificati in base alla loro collocazione in classi di merito e confrontate con i consumi specifici del campione. Da questo confronto emerge la qualità energetica della scuola nell ambito delle scuole similari. A seguito della costruzione del quadro conoscitivo, il calcolo degli indicatori energetici ha seguito le seguenti fasi: 10

11 Individuazione del fattore di normalizzazione del consumo per il riscaldamento per tener conto della forma degli edifici. Tramite questo parametro si mette in evidenza l incidenza, sul fabbisogno termico, della superficie disperdente. Infatti a parità di volume lordo di due edifici, sarà necessaria una maggiore spesa per il combustibile nell edificio che presenta una maggiore superficie disperdente. Affinché i consumi possano essere comparabili, è necessario svincolarsi da questo parametro, mediante l ausilio del rapporto S/V e cioè il rapporto tra la superficie disperdente e il volume lordo dell edificio. In funzione di questo rapporto e della tipologia di scuola presa in esame si ricava il fattore di normalizzazione F e, i cui valori sono riportati nella seguente tabella. S/V [m 2 /m 3 ] Sino a Da 0.26 a Da 0.31 a Oltre Tabella 2.1- Valori di F e per Scuole Superiori F e 11

12 Individuazione del fattore di normalizzazione dei consumi di energia per tener conto dell orario di funzionamento della scuola. Questo fattore di normalizzazione, vale sia per i consumi di energia termica che per quelli di elettricità, in quanto entrambi dipendono dalle ore di funzionamento della scuola, si determina così un altro fattore F h. h/g F h Sino a Oltre Tabella 2.2- Valori di F h validi per tutti i tipi di Scuole 12

13 Tramite lo sviluppo delle diverse fasi sopra elencate si possono determinare i due Indicatori Energetici Normalizzati IEN R e IEN E. Nelle tabelle successive è raccolta la procedura per la determinazione degli indicatori. MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL IRSCALDAMENTO FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI PER IL RISCALDAMENTO Gasolio litri * =..kwht [A] FASE 2 VOLUMETRIA LORDA RISCALDATA Volumetria lorda riscaldata V.=.. m 3 [B] FASE 3 GRADI-GIORNO DELLA LOCALITA IN CUI E SITUATA LA SCUOLA GG.= [C] FASE 4 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE DEL CONSUMO F e DOVUTO ALLA FORMA DELL EDIFICIO (S/V) Fattore di normalizzazione F e = [D] FASE 5 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO Fattore di normalizzazione F h =. [E] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ D] *[ E] *1000 IEN R = =..Wh [ B] *[ C] t / m 3 *GG * anno Tabella 2.3- Calcolo dell indicatore IEN R MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL CONSUMO DI EN. ELETTRICA FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI DI ENERGIA ELETTRICA Contatore =..kwh e [A] FASE 2 SUPERFICIE LORDA AI PIANI DELL EDIFICIO A p.=...m 2 [B] FASE 5 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Fattore di normalizzazione F h =. [C] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ C] IEN R = =..kwh [ B] e / m 2 * anno Tabella 2.4- Calcolo dell indicatore IEN E 13

14 2.3.1 Individuazione delle classi di merito La valutazione dei consumi energetici specifici avviene, come sopra accennato, confrontando questi ai consumi specifici di riferimento relativi ad un campione significativo della realtà nazionale. Di seguito vengono riportate le tabelle contenenti i valori degli indicatori energetici, suddivisi per classi di merito, in base alla tipologia della scuola esaminata. La prima si riferisce al consumo per il riscaldamento, la seconda al consumo di energia elettrica. Buono Sufficiente Insufficiente Materne Minore di 18,5 Da 18,5 a 23,5 Maggiore di 23,5 Elementari Minore di 11 Da 11,0 a 17,5 Maggiore di 17,5 Medie, Superiori Minore di 11,5 Da 11,5 a 15,5 Maggiore di 15,5 Tabella 2.5- Classi di merito riferite al riscaldamento L indicatore energetico viene espresso in Wh / m 3 *GG * anno. In base ai consumi di energia elettrica si individuano i seguenti valori degli indicatori, espressi in kwh / m 2 *anno. Buono Sufficiente Insufficiente Materne Minore di 11 Da 11 a 16,5 Maggiore di 16,5 Elementari, medie Superiori tranne Ist.Tec.Ind. e Ist.Prof.Ind Ist.Tec.Ind. Ist.Prof.Ind. Minore di 9 Da 9 a 12 Maggiore di 12,5 Minore di 12,5 Da 12,5 a 15,5 Maggiore di 15,5 Tabella 2.6- Classi di merito riferite al consumo di energia elettrica 14

15 Si fa notare come la suddivisione delle scuole per il calcolo del IEN R e del IEN E sia diversa. Diverse sono,infatti, le apparecchiature in dotazione. Negli istituti tecnici non si possono trascurare gli assorbimenti di energia elettrica dovuti alle macchine utilizzate nei laboratori. Se gli IEN sono compresi nelle classi buono e sufficiente, la scuola in esame non dovrebbe presentare degli sprechi energetici, ciò nonostante non si devono escludere eventuali interventi per una migliore gestione dell energia. Se invece gli indicatori vanno a collocarsi nella classe insufficiente occorre decisamente approfondire la diagnosi, per individuare gli interventi sia di tipo gestionale che tecnologico più adeguati alla situazione specifica degli edifici. E inoltre importante notare che i valori dell indicatore energetico IEN R sono riferiti alla condizione di comfort ambientale, ossia si suppone che i consumi di combustibile fatturato siano stati sufficienti a far raggiungere la temperatura di 20 C all interno degli edifici come imposto dal D.P.R.412. Nel caso in cui la condizione non sia verificata, per ogni Grado di temperatura interna raggiunto in meno rispetto alle condizioni di riferimento, deve essere considerata una maggiorazione del 10% del valore calcolato del coefficiente IEN R. Va inoltre considerato che le condizioni di riferimento sono quelle di edifici in muratura di laterizi con valori della trasmittanza delle pareti caratteristici di quel tipo di costruzione, seppur con le loro variazioni statistiche. La struttura realizzata in pannelli prefabbricati, con indici di trasmittanza molto diversi dai laterizi, rende necessario un adeguamento del valore del IEN R nel senso di una sua riduzione in misura indicata dalle linee guida di attuazione del modello di calcolo. 15

16 3 ANALISI DEI FABBISOGNI ENERGETICI Per ogni edificio scolastico, in base alle considerazioni fatte, si determineranno gli indicatori energetici che definiscono le classi energetiche di appartenenza. 3.1 Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato di Alghero In base alle planimetrie ed ai sopralluoghi effettuati in sito è stato determinato il volume lordo riscaldato dell edificio e l estensione delle superfici disperdenti Analisi dell impianto di riscaldamento e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. La centrale termica La produzione di calore per il riscaldamento invernale dell istituto, è effettuata con una caldaia, posizionata in un locale dedicato al piano terra dell edificio, di marca BONGIOVANNI HRB 380 provvista di bruciatore alimentato a gasolio avente una potenza termica di 452 kw. La circolazione del fluido termovettore viene garantita da una pompa RIELLO RM DT Le apparecchiature della centrale termica appaiono in buono stato e non necessitano apparentemente di interventi straordinari di manutenzione. 16

17 Locale caldaia Valvola a tre vie Il locale centrale termica, ai fini della prevenzione incendi (in riferimento principalmente alla Circ. n.73/1971), risponde ai requisiti indicati nella normativa vigente. Unità terminali Le unità terminali sono costituite da radiatori in ghisa aventi diverso numero di elementi in base al locale nel quale sono installati. Appaiono in buono stato e apparentemente non necessitano di interventi specifici di manutenzione. Radiatori in ghisa 17

18 Nella vecchia palestra sono in corso i lavori di ristrutturazione e da lungo tempo l ambiente non è riscaldato, e dunque in questo calcolo non verrà considerata come superficie attiva. La nuova palestra è un edificio realizzato in materiale prefabbricato e servito dallo stesso impianto di riscaldamento dell edificio principale. Il sistema di distribuzione è costituito da ventilconvettori che versano in pessimo stato di manutenzione. Ventilconvettori palestra Infissi Gli infissi sono costituiti da vetri semplici con telaio in legno, caratteristiche che attribuiscono all infisso un elevato valore della trasmittanza. Infissi delle aule 18

19 3.1.2 Calcolo indicatore energetico per riscaldamento Attraverso la procedura descritta è stato calcolato l indicatore energetico dell impianto di riscaldamento. Volume lordo riscaldato = m 3 Superficie disperdente = 7997 m 2 Rapporto S/V = 0.5 [m 2 /m 3 ] Gradi Giorno = 1001 MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL IRSCALDAMENTO FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI PER IL RISCALDAMENTO Gasolio litri * kwh/litro = kwht [A] FASE 2 VOLUMETRIA LORDA RISCALDATA Volumetria lorda riscaldata = m 3 [B] FASE 3 GRADI-GIORNO DELLA LOCALITA IN CUI E SITUATA LA SCUOLA GG= 1001 [C] FASE 4 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE DEL CONSUMO F e DOVUTO ALLA FORMA DELL EDIFICIO (S/V) Fattore di normalizzazione F e = 0.8 [D] FASE 5 *FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO Fattore di normalizzazione F h = 1.2 [E] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ D] *[ E] *1000 IEN R = = 12,4 Wh [ B] *[ C] t / m 3 *GG * anno * Il fattore normalizzazione rispetto all orario di funzionamento, è stato determinato considerando un funzionamento dell impianto di riscaldamento pari a 6 ore. In base al risultato ottenuto, la tabella fornisce una classe di merito Sufficiente. 19

20 Nonostante il risultato alcuni elementi derivanti dalla visita in situ hanno fatto nascere perplessità sul risultato ottenuto. Tali dubbi sulla correttezza del risultato numerico derivano dall analisi dello stato dell isolamento termico e degli infissi oltre che dalla presenza, in alcuni uffici, di stufe elettriche che testimoniano l insoddisfazione di una parte dell utenza. Si è proceduto allora alla verifica tramite intervista al personale impiegato nella scuola che effettivamente lamenta problemi di comfort termico risolti spesso con l ausilio di stufe elettriche. Il dato ottenuto risulta pertanto falsato dallo spostamento di una parte consistente delle utenze termiche verso utenze elettriche, il che ovviamente implica un minor consumo di combustibile. Le linee guida per il calcolo del fattore normalizzato dell IEN R prevedono, nel caso di temperature fuori dalle condizioni di comfort, un incremento del 10% per grado centigrado in meno trovato. Per temperature interne inferiori a 18 gradi rispetto ai 20 C scelti come temperatura di riferimento avremo dunque un indice IEN R facilmente al di sopra di 15,5, che colloca l edificio in classe insufficiente, coerente con lo stato di carente manutenzione degli impianti di scambio termico, delle tubazioni di adduzione acqua calda non coibentate, e degli infissi con alti valori di trasmittanza termica. 20

21 3.1.3 Analisi dell impianto elettrico e fabbisogno energetico. Visita in situ e censimento. Il censimento delle utenze elettriche dell edificio ha consentito di ricostruire il probabile quadro dei consumi derivanti dall impiego delle apparecchiature. Tale risultato è stato raggiunto anche attraverso il confronto con i consumi estrapolati dalle bollette emesse dal fornitore. Si è stati quindi in grado di individuare i centri di maggior consumo attraverso i quali pianificare gli interventi di risparmio energetico. Di seguito sono riportate le tabelle nelle quali vengono descritte le diverse apparecchiature utilizzate, la potenza, le ore di funzionamento anno, i kwh consumati e l incidenza percentuale sul totale dei consumi. Le apparecchiature sono state divise in apparecchi illuminati e apparecchi di diverso genere installati nell edificio. 21

22 Reparto I Piano Corpo illuminante N Tipo lampade N Pot.[W] h/g g/m m/a kwh % Uffici plafoniera 22 al neon (1) 24 (3) 7 (2) 2572,41 3,10% Corr. Uff. plafoniera 4 al neon ,71 0,57% plafoniera 7 al neon ,03 0,62% Aule plafoniera 36 al neon ,40 5,14% Corri. Aule plafoniera 9 al neon ,592 0,40% Aula Prof. plafoniera 6 al neon ,57 0,86% Laboratori plafoniera 60 al neon ,56 5,32% plafoniera 4 al neon ,61 0,71% Archivio lampadina 1 basso consumo ,312 0,00% Bagni plafoniera 12 incandescenza ,68 1,18% Esterno Plaf. stagne (4) 2350,08 2,87% Fari 4 vapori di sodio ,97% Fari 2 joduri ,49% Palestra Fari 9 joduri ,17% Plaf. stagne 4 al neon ,36 0,25% II Piano 0,00% Laboratori plafoniera 14 al neon ,13 2,48% plafoniera 7 al neon ,016 0,31% plafoniera 36 al neon ,74 3,19% Plaf. stagne 6 al neon ,456 0,53% Aule plafoniera 10 al neon ,76 0,89% Corridoio plafoniera 6 al neon ,728 0,27% plafoniera 2 al neon ,29 0,04% emergenza ,43 0,07% Vano scala Plaf. stagne 2 al neon ,29 0,04% plafoniera 2 al neon ,58 0,09% plafoniera 2 al neon ,15 0,18% Bagni Plaf. stagne 4 al neon ,78 0,41% plafoniera 1 incandescenza ,48 0,34% Archivio lampada 1 incandescenza ,6 0,02% Caldaia Plaf. stagne 2 al neon ,28 0,02% Loc. antin. Plaf. stagne 1 al neon ,64 0,01% Totale 34862,66 42,02% 22

23 Reparto Tipo Apparecchio N Pot. [W] h/g g/m m/a kwh % Uffici PC Completa ,81% Ventilatore ,6 0,07% scaldino ,4 1,69% scaldino ,6 3,00% scald irrag ,4 0,75% Ventilatore ,2 0,14% Laboratori PC Completa ,8 1,97% TV ,11% Stereo ,02% trapano colonna ,8 0,74% smerigliatrici ,4 0,22% tornio ,93% trapano colonna ,6 2,09% fresatrice ,54% troncatrice ,92% Aula Prof. PC Completa ,8 0,12% Corridoio fotocopiatore ,8 0,21% erogatori bibite ,96% Laboratori fotocopiatore ,08 0,23% PC Completa ,4 3,45% server ,4 0,63% PC ,13% forno ,23% trapano colonna ,8 0,74% TV ,11% BANCO LAVORO ,62% Mola ,4 0,22% TOTALE 48102,48 57,98% (1) le ore/giorno di funzionamento delle apparecchiature sono state assunte pari a 6: dalle (2) I mesi considerati comprendono l arco di tempo da Ottobre a Aprile, il restante periodo dell anno non viene considerato per l illuminazione interna. (3) I giorni lavorativi al mese escludendo le domeniche sono 24. (4) Questo valore si è determinato considerando l utilizzo dei corpi illuminanti per esteno per 14 ore/giorno per i 4 mesi a cavallo del solstizio invernale, e 10 ore/giorno per i restanti 8 mesi. 23

24 Il totale dei consumi imposto attraverso le ipotesi di analisi è di kwh, dato dalla somma dei consumi degli apparecchi illuminati kwh, e delle restanti apparecchiature elettriche kwh. Si ricorda che il consumo elettrico ottenuto mediante la media annuale delle bollette, valore inoltre utilizzato nel calcolo dell indicatore energetico riferito al consumo elettrico, è di kwh. Questo valore si discosta di poco da quello ottenuto con il censimento, per questo motivo le assunzioni delle ore di funzionamento possono essere considerate attendibili Calcolo indicatore energetico elettrico L indicatore energetico riferito al consumo di energia elettrica, si determina considerando i consumi dei tre anni antecedenti l analisi e calcolandone la media. Consumo medio annuale = kwh Superficie totale dell edificio = 3673 m 2 MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL CONSUMO DI EN. ELETTRICA FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI DI ENERGIA ELETTRICA Contatore = kwh e [A] FASE 2 SUPERFICIE LORDA AI PIANI DELL EDIFICIO A p = 3673 m 2 [B] FASE 5 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Fattore di normalizzazione F h = 1.2 [C] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN E ELETTRICO [ A] *[ C] IEN R = = 26.9 kwh [ B] e / m 2 * anno Il valore ottenuto fa si che l edificio si inserisca nella classe insufficiente, in coerenza con quanto visto in precedenza per il caso del riscaldamento. L aver spostato parte del fabbisogno termico verso utenze elettriche comporta da un 24

25 lato la diminuzione del consumo di gasolio, alzando il IEN R, e dall altro un abbassamento del IEN E a causa del fatto che le utenze termiche non sono previste nel quadro del normale utilizzo degli apparati elettrici installati. 25

26 3.2 Istituto Professionale per l Industria e l Artigianato di Sassari La procedura di determinazione degli indicatori energetici si è avviata anche in questo caso mediante l ausilio delle planimetrie dell edificio e dei sopralluoghi in sito Analisi dell impianto di riscaldamento e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. La centrale termica La centrale termica dell istituto è posizionata al piano terra dell edificio. Nel locale sono installate due caldaie, la prima di marca IVAR RAC 580 E, ha una potenza termica di 581 kw e una potenza al focolare di 637 kw, con pressione massima si esercizio di 8 bar, la seconda impiegata per servire la parte dell edificio adibita a uffici, è una TERMOMEC T120 avente una potenza di 163 kw. Caldaia IVAR RAC 580 E Caldaia TERMOMEC T 120 Unità terminali 26

27 Le unità terminali dell impianto di riscaldamento sono costituite de radiatori in ghisa. Alcuni di questi, in particolare quelli dei laboratori,presentano fenomeni di corrosione e in alcuni casi le tubazioni di mandata e ritorno del fluido termovettore sono esterni alle pareti e non presentano coibentazioni. Radiatori in ghisa Condotto di ritorno non coibentato L auditorium dell edificio viene riscaldato da delle bocchette di ventilazione alimentate da una Unità di Trattamento dell aria a sua volta servita dalla caldaia principale. Bocchette di ventilazione Nel piano seminterrato, dove sono presenti l officina di saldatura quella elettrica ed il magazzino, in parte del piano terra, nell officina elettrica 2, nel laboratorio CAD, nel laboratorio di tecnologia e di controllo numerico, i terminali dell impianto sono costituiti da ventilconvettori posti nel soffitto e non funzionanti da diversi anni. 27

28 Ventilconvettori Infissi Gli infissi, costituiti da vetri semplici e telai metallici, hanno elevate dispersioni termiche per via dell alta conducibilità termica del metallo e della assenza di doppi vetri con camera d aria. Infissi laboratorio torneria 28

29 3.2.2 Calcolo indicatore energetico riscaldamento Il sopralluogo ha evidenziato che alcuni ambienti non vengono serviti da alcun tipo di riscaldamento. I volumi di tali ambienti dunque non saranno presi in considerazione nè per il calcolo del volume lordo riscaldato, nè per il calcolo della superficie disperdente. Oltre a quanto appena descritto, si deve evidenziare la situazione della palestra della scuola. Anche in questo caso non verrà considerato il volume di tale ambiente perché non è presente nessun tipo di riscaldamento, mentre sarà valutata la sua superficie nel calcolo del IEN E in quanto servita da diversi apparecchi illuminanti. I parametri utilizzati per il calcolo sono: Volume lordo riscaldato = m 3 Superficie disperdente = 9907 m 2 Rapporto S/V = 0.64 Gradi Giorno = 1185 [m 2 /m 3 ] 29

30 Mediante questi valori si può compilare la tabella per la determinazione dell indicatore enegetico. MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL IRSCALDAMENTO FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI PER IL RISCALDAMENTO Gasolio litri * = kwht [A] FASE 2 VOLUMETRIA LORDA RISCALDATA Volumetria lorda riscaldata = m 3 [B] FASE 3 GRADI-GIORNO DELLA LOCALITA IN CUI E SITUATA LA SCUOLA GG= 1185 [C] FASE 4 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE DEL CONSUMO F e DOVUTO ALLA FORMA DELL EDIFICIO (S/V) Fattore di normalizzazione F e = 0.8 [D] FASE 5 *FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO Fattore di normalizzazione F h = 1.2 [E] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ D] *[ E] *100 IEN R = = 17.8 Wh [ B] *[ C] t / m 3 *GG * anno Il valore calcolato dell indice IEN R colloca la scuola nella classe di merito insufficiente, essendo superiore al valore massimo di 15,5 [ W ht / m 3 *GG *anno]. Dall analisi si deduce come siano necessari interventi che riducano il consumo di combustibile per il servizio reso dall impianto di riscaldamento. Le caratteristiche costruttive di alcune porzioni di edificio, realizzate in elementi prefabbricati, comportano maggiori dispersioni termiche dalle pareti rispetto a ad una struttura in muratura, attribuibili in larga parte ai molteplici ponti termici. Per tener conto delle peculiarità costruttive deve essere fatta una modifica al valore dell indicatore. Adottando la procedura di correzione descritta nelle linee guida e considerando una percentuale di prefabbricato pari al 10% rispetto all intero edificio, si ottiene 17.4 Wh t / (m 3 *GG *anno). Come ultima considerazione in base a quanto riferito dal personale e dalla consistente presenza di apparecchiature elettriche, si arriva alla conclusione 30

31 che durante il periodo invernale non si raggiungano i 20 C imposti dal D.P.R.412, e ancora anche in questo caso l IEN R dovrà essere incrementato del 10% per grado centigrado in meno trovato. Per una temperatura interna di 18 C il valore dell indicatore arriva a 20.8 Wh t / (m 3 *GG *anno) Analisi dell impianto elettrico e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. Il sopralluogo nell edificio ha consentito di definire tutte le utenze elettriche in uso nell istituto. Il censimento è stato effettuato con l ausilio del personale scolastico, grazie al quale si sono potute definire le ore di utilizzo delle singole apparecchiature. Quanto appena descritto, ha permesso di ricostruire i consumi annuali delle diverse utenze elettriche. I risultati ottenuti con i calcoli eseguiti sulle ore di funzionamento degli apparecchi elettrici vengono inoltre confrontati con i consumi effettivi rilevati dalla fatturazione della corrente elettrica. Se i consumi annuali cosi definiti non presentano notevoli differenze, si può procedere all individuazione dei maggiori centri di consumo. Di seguito si riportano le tabelle nelle quali vengono esplicitati i consumi delle apparecchiature, riferendosi prima ai corpi illuminanti e successivamente al resto delle utenze. Reparto I Piano Corpo illum. N Tipo lampade N Pot.[W] h/g g/m m/a kwh % Mag. plafoniera 9 al neon ,728 0,12% plafoniera 4 al neon ,384 0,03% Off.sal. plafoniera 12 al neon ,912 0,48% 31

32 Off.ele.1 plafoniera 16 al neon ,216 0,64% Loc.tec. plafoniera 6 al neon ,456 0,24% Corr. plafoniera 12 al neon ,456 0,24% Lab.inf. plafoniera 13 al neon ,488 0,52% Lab.cad plafoniera 22 al neon ,672 0,88% Lab.tec. plafoniera 12 al neon ,912 0,48% Lab.cont. plafoniera 4 al neon ,304 0,16% Lab. M.u. plafoniera 36 al neon ,736 1,43% Corr. plafoniera 16 al neon ,216 0,64% Bagni 7 basso cons ,704 0,05% Rip. 6 incandescenza ,48 0,03% Off.ele.2 plafoniera 17 al neon ,792 0,68% Off.ele.3 plafoniera 14 al neon ,064 0,56% p. traz. plafoniera 4 al neon ,304 0,16% Lab. Fis. Plafo.stagne 8 al neon ,608 0,32% Off, toy Plafo. stagne 12 al neon ,912 0,48% Lab. Mac.ter. plafoniera 30 al neon ,28 1,19% Aletta plafoniera 5 al neon ,88 0,20% II PIANO Aaul.inf. plafoniera 7 al neon ,032 0,28% La. Moda plafoniera 6 al neon ,456 0,24% Dise. plafoniera 12 al neon ,912 0,48% Lab.misure plafoniera 10 al neon ,76 0,40% Lab.tecnica plafoniera 13 al neon ,488 0,52% Bagni 8 incandescenza ,96 0,30% Lab.mat. plafoniera 12 al neon ,912 0,48% Lab.inf. plafoniera 11 al neon ,336 0,44% Aule plafoniera 62 al neon ,712 2,47% Bagni 14 incandescenza ,68 0,53% Corr. plafoniera 17 al neon ,792 0,68% Audit. plafoniera 60 al neon ,8 1,52% III PIANO 0,00% Aule plafoniera 31 al neon ,856 1,23% Corr. plafoniera 11 al neon ,336 0,43% Bagni lamapde 16 incandescenza ,92 0,61% Uffici plafoniera 38 al neon ,872 1,73% Esterno fari 1 ioduri met ,16% Plaest. plafoniera 36 al neon ,36 1,53% lampade 12 incandescenza ,4 0,28% fari ,78% tot 59417,09 31,94% Tipo Apparecchio N Pot. [W] h/g g/mese m/anno kwh % Laboratori quadri esercitazioni ,15% banchi lavoro avv, ,81% TV ,07% macch. Da cucire ,8 0,14% stampanti ,2 0,06% 32

33 rett. Tamburi ,18% PC ,85% Pos.Saldatura 0 0,00% Aspiratori ,2 0,22% trapano colonna ,6 0,65% fresatrici , ,32 5,13% tornio , ,2 8,55% ponte ,6 0,06% tornio , ,4 17,11% Uffici 0 0,00% PC ,50% server ,4 0,28% stampanti ,10% pompe di calore ,48% fotocopiatore ,16 0,20% TV ,02% scalda bagno ,54% Palestra scalda bagno ,15% ,00% TOTALE ,9 68,06% Il totale dei consumi calcolato sulla base dei dodici mesi a partire dal mese di settembre, coincidente con l inizio dell anno scolastico, è di kwh. Si mette in evidenza che il consumo di energia elettrica attribuito a macchine elettriche di grande potenza, come ad esempio Tornio e Fresatrice, incide per oltre il 30 % sul totale, come è naturale vista la potenza assorbita da tali utenze e la frequenza con la quale vengo usate nei laboratori. Il valore ottenuto non si discosta da quello riferito alla media rilevata dalle bollette, utilizzato successivamente per il calcolo dell indicatore energetico elettrico, pari a kwh. 33

34 3.2.4 Calcolo dell indicatore energetico elettrico Per il calcolo dell indice energetico è stato preso in considerazione tutto il volume lordo della scuola così come la superficie illuminata e servita dall impianto elettrico. I dati utilizzati sono: Consumo medio annuale = kwh Superficie totale dell edificio = 6184 m 2 MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL CONSUMO DI EN. ELETTRICA FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI DI ENERGIA ELETTRICA Contatore = kwh e [A] FASE 2 SUPERFICIE LORDA AI PIANI DELL EDIFICIO A p = 6984 m 2 [B] FASE 5 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Fattore di normalizzazione F h = 1 [C] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN E ELETTRICO [ A] *[ C] IEN R = = 26.8 kwh [ B] e / m 2 * anno Dunque come verificatosi anche per l istituto professionale di Alghero, la scuola si inserisce nella classe di merito insufficiente. Con tale condizione diventa necessaria una diagnosi accurata dei consumi elettrici, in maniera tale che possano ridursi eventuali sprechi di energia. Un ulteriore indicatore energetico che può essere utile per confrontare i consumi elettrici dei due istituti professionali in esame, è quello relativo al rapporto tra i consumi elettrici e il numero di studenti iscritti rispettivamente nei due istituti. Mediamente gli alunni iscritti negli ultimi anni, nell istituto professionale di Sassari sono 550, mentre in quello di Alghero sono 300. Per Sassari e Alghero l indicatore assume i seguenti valori: 34

35 I S = kwh anno / 550 = 340 kwh anno/ studente I A = kwh anno / 300 = kwh anno/ studente Anche se gli indicatori energetici IEN E dei due istituti sono risultati molto simili tra di loro, quest ultimo indicatore mette in evidenza come il consumo riferito al singolo studente dell IPIA di Sassari sia circa il 20% in più rispetto a quello che si ottiene per l IPIA di Alghero. 35

36 3.3 Liceo Scientifico di Ozieri Analisi dell impianto di riscaldamento e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. L edificio si sviluppa su tre piani aventi la medesima distribuzione planimetrica. Tutto l edificio è realizzato in prefabbricati, condizione che dovrà essere presa in considerazione nel calcolo degli indici energetici, dato che questo tipo di struttura introduce notevoli dispersioni termiche. La centrale termica Nel locale centrale termica, posizionato nel piano terra dell edificio, sono presenti due caldaie destinate alla produzione di calore per il riscaldamento, di marca Ferroli e aventi una potenza di 291kW. Caldaia priva di bruciatore Caldaia priva di bruciatore Il locale della centrale termica non rispetta alcune norme imposte dalla circolare n.73/1971 riferita ai locali termici alimentati a gasolio, in quanto le parti inferiori delle pareti del locale non sono rese impermeabili, per un altezza di 0,20 m. Unità terminali 36

37 I terminali dell impianto di riscaldamento sono radiatori in alluminio, fatta eccezione per la palestra, la quale viene riscaldata mediante dei ventilatori, e per la biblioteca e due locali ad essa adiacenti, che vengono serviti da dei ventilconvettori. Radiatori in alluminio Ventilatori- palestra Infissi Gli infissi della scuola sono realizzati con doppi vetri e hanno la struttura in alluminio. Questo tipo di serramenti offrono delle discrete prestazioni energetiche, nonostante l elevata conducibilità termica dell alluminio. Finestra in alluminio 37

38 3.3.2 Calcolo dell indicatore energetico per il riscaldamento I dati acquisiti sono: Volume lordo riscaldato = m 3 Superficie disperdente = 5401 m 2 Rapporto S/V = 0.39 [m 2 / m 3 ] Gradi Giorno = 1629 I risultati ottenuti per il riscaldamento sono riportati di seguito: MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL IRSCALDAMENTO FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI PER IL RISCALDAMENTO Gasolio litri * kwh/litro = kwht [A] FASE 2 VOLUMETRIA LORDA RISCALDATA Volumetria lorda riscaldata = 9570 m 3 [B] FASE 3 GRADI-GIORNO DELLA LOCALITA IN CUI E SITUATA LA SCUOLA GG= 1629 [C] FASE 4 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE DEL CONSUMO F e DOVUTO ALLA FORMA DELL EDIFICIO (S/V) Fattore di normalizzazione F e = 0.9 [D] FASE 5 *FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO Fattore di normalizzazione F h = 1.2 [E] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ D] *[ E] *1000 IEN R = = 20,5 Wh [ B] *[ C] t / m 3 *GG * anno Correzione per il comportamento termico del prefabbricato IEN = 20,5*0.8 = 16,4 Wh t / m 3 *GG * anno (Edificio Prefabbricato) R 38

39 La maggiore dispersione termica dell edificio realizzato in pannelli prefabbricati impone l impiego di un fattore correttivo strutturale pari a 0.8 risultato dall analisi del campione di scuole di diversa tipologia strutturale. L indice assume il valore di 16,4 [Wh / m 3 *GG * anno] e la classe corrispondente è insufficiente Analisi dell impianto elettrico e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. A differenza degli istituti tecnici, questo tipo di scuole sono dotate di un minor numero di apparecchiature elettriche, per la mancanza dei laboratori destinati alle esercitazioni pratiche. Tramite la presa visione di tutti i locali dell istituto, e mediante la conoscenza delle attività didattiche svolte, si è effettuato il censimento delle utenze elettriche. 39

40 Reparto II Piano Tipo Apparecchio N Pot. [W] h/g g/m m/a kwh % lab. Info PC ,22% TV ,61% sala con. PC ,09% PC Completa ,6 2,03% scaldino ,4 2,32% scaldino ,6 4,13% I Piano 0,00% aula pc PC ,65% TV ,08% III Piano Corpo illuminante N Tipo lampade N Pot.[W] h/g g/m m/a kwh % Aule plafoniera 61 al neon ,992 8,52% Corr. plafoniera 9 al neon ,048 1,26% Bagni plafoniera 4 al neon ,144 1,28% lampadina 1 incandescenza ,64 0,13% II Piano Aule plafoniera 36 al neon ,192 5,03% Corri. Aule plafoniera 9 al neon ,048 1,26% lab. Info plafoniera 14 al neon Aula Prof. plafoniera 3 al neon ,016 0,42% sala con. plafoniera 12 al neon ,064 1,68% Bagni plafoniera 4 al neon ,144 1,28% lampadina 1 incandescenza ,64 0,13% I Piano 0,00% Bagni plafoniera 4 al neon ,144 1,28% lampadina 1 incandescenza ,64 0,13% aule plafoniera 26 al neon ,472 3,63% aula pc plafoniera 16 al neon ,752 2,23% uffici plafoniera 18 al neon ,096 2,51% Corridoio plafoniera 9 al neon ,048 1,26% Piano terra 0,00% Lab,chimica plafoniera 8 al neon ,376 1,12% Lab.lin. plafoniera 8 al neon ,376 1,12% Archivio plafoniera 6 al neon ,728 0,36% Depos. plafoniera 2 al neon ,576 0,12% Bagni plafoniera 4 al neon ,144 1,28% lampadina 1 incandescenza ,64 0,13% Corridoio plafoniera 12 al neon ,216 1,92% plafoniera 3 al neon ,008 0,21% Loc.cal. plafoniera 2 al neon ,096 0,02% Corr.pal. plafoniera 5 al neon ,36 0,70% Palestra Fari 1 ioduri mett ,4 7,98% Bagni plafoniera stagne 4 al neon ,072 0,64% lampada 1 incandescenza ,4 1,33% Esterno Faro 1 iuduri ,38% lampada 1 incandescenza ,8 2,42% Totale 34402,27 56,74% 40

41 Uffici PC Completa ,6 8,39% fotocopiatore ,08 0,32% Piano terra 0,00% Lab.lin. PC ,91% PC Completa ,4 1,36% 26224, % La somma dei consumi delle due tabelle è di kwh, in particolare 56,74% di tale valore è dovuto ai corpi illuminanti, mentre il restante 43,26% è riferito ad altre tipologie di utenze. Il consumo nel periodo in analisi documentato dalle bollette del fornitore di energia elettrica è pari a kwh, essendo questo valore prossimo a quello ottenuto mediante le rilevazioni nell edificio, si ritiene di aver valutato le ore di funzionamento degli apparecchi in maniera attendibile Calcolo dell indicatore energetico elettrico 41

42 Per il calcolo dell indice energetico IEN E, verrà impiegato lo stesso valore della superficie utilizzato per il calcolo precedente. MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL CONSUMO DI EN. ELETTRICA FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI DI ENERGIA ELETTRICA Contatore = kwh e [A] FASE 2 SUPERFICIE LORDA AI PIANI DELL EDIFICIO A p = 3810 m 2 [B] FASE 5 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Fattore di normalizzazione F h = 1.1 [C] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN E ELETTRICO [ A] *[ C] IEN R = = 17.5 kwh [ B] e / m 2 * anno La scuola risulta avere un comportamento energetico insufficiente. In base a tale risultato si dovranno individuare degli interventi per cercare di ridurre gli sprechi di energia elettrica. L impianto edilizio, per ottenere una classe di merito sufficiente, dovrebbe avere un consumo annuo pari a kwh. Considerando l indicatore energetico dato dal rapporto tra i kwh consumanti in un anno e il numero di studenti che frequentano l istituto in media 310, si ottiene un valore molto più basso rispetto a quello ottenuto per le altre due scuole: I S = kwh anno/ 310 = 196 kwh anno/ studente Che questo valore fosse molto inferiore a quello trovato per gli altri istituti era prevedibile; si evidenzia infatti che i consumi elettrici di un liceo sono molto inferiori a quelli che si possono avere in un istituto professionale, a causa delle diverse utenze installate. 42

43 4 Palazzo della Provincia Analisi dell impianto di riscaldamento e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento delle apparecchiature. L analisi energetica è stata effettuata nella parte del palazzo gestita dalla provincia di Sassari, si ricorda infatti che un ala dell edificio e destinata alla prefettura. Gli indicatori energetici sono stati calcolati con la stessa procedura adottata per gli altri edifici. Il palazzo, infatti, può essere confrontato con un edificio scolastico sia per i tipi di impianti installati, sia per le ore di utilizzo giornaliere degli impianti. Centrale termica Nella centrale termica è installata una caldaia Riello avente una potenza al focolare di 766 kw. Le apparecchiature a questa annesse appaiono in buono stato di manutenzione. Caldaia RIELLO da 766 kw Valvola a tre vie Pompa di calore 43

44 L ultimo piano dell edificio è servito invece da una pompa di calore avente potenza di W, la quale viene utilizzata sia per il riscaldamento che per il raffrescamento estivo. Unità terminali Le unità terminali dell impianto di riscaldamento sono costituite da radiatori in ghisa aventi diverse dimensioni in relazione all ambiente nei quali sono inseriti Calcolo dell indicatore energetico per il riscaldamento Confrontando gli ambienti visitati con quelli riportati nelle planimetrie dell edificio è stata rilevata una discordanza nei locali affidati agli uffici dell economato. L estremità destra del piano terra del palazzo (visto dalla piazza) è stata soppalcata e tale struttura non è presente nelle planimetrie. Questa zona comunque non verrà considerata nel calcolo dell indicatore energetico riferito al riscaldamento, perché non è servita dalla centrale termica, ma sono installate delle pompe di calore, pertanto verrà invece considerata come superficie attiva nel calcolo dell IEN E. Un'altra differenza rispetto alle planimetrie è stata riscontrata all ultimo piano del palazzo della provincia. È stato realizzato infatti diversi anni fa un intero piano mansardato, adibito a uffici sia della prefettura sia della provincia, che non è stato riportato nelle planimetrie. L intero piano viene riscaldato mediante una pompa di calore. Anche questo volume non sarà considerato nella determinazione dell intero volume riscaldato, proprio perché viene servito da un altro tipo di impianto, e non dalla centrale termica di cui sono stati esaminati i consumi. I dati rilevati sono: 44

45 Volume lordo riscaldato =19555 m 3 Superficie disperdente = 4737 m 2 Rapporto S/V = 0.25 [m 2 / m 3 ] Gradi Giorno = 1185 MODELLO PER IL CALCOLO DELLO IEN R PER IL IRSCALDAMENTO FASE 1 CONSUMI ANNUI MEDI PER IL RISCALDAMENTO Gasolio litri * kwh/litro= kwht [A] FASE 2 VOLUMETRIA LORDA RISCALDATA Volumetria lorda riscaldata = m 3 [B] FASE 3 GRADI-GIORNO DELLA LOCALITA IN CUI E SITUATA LA STRUTTURA GG= 1185 [C] FASE 4 FATTORE DI NORMALIZZAZIONE DEL CONSUMO F e DOVUTO ALLA FORMA DELL EDIFICIO (S/V) Fattore di normalizzazione F e = 1 [D] FASE 5 *FATTORE DI NORMALIZZAZIONE F h RISPETTO ALL ORARIO DI FUNZIONAMENTO DEL RISCALDAMENTO Fattore di normalizzazione F h = 1.2 [E] CALCOLO DELL INDICATORE ENERGETICO NORMALIZZATO IEN R PER IL RISCALDAMENTO [ A] *[ D] *[ E] *1000 IEN R = = 8.6 Wh [ B] *[ C] t / m 3 *GG * anno In base al valore ottenuto dell indicatore energetico, l edificio presenta una prestazione energetica buona. Si debbono comunque fare delle considerazioni sui diversi parametri utilizzati nel calcolo. Il valore del rapporto S/V, risulta molto basso, conferendo all edificio un ottimo fattore di forma. Ciò nasce da una superficie disperdente molto piccola rispetto al volume riscaldato. Si deve però considerare che molti ambienti di proprietà della Provincia sono adiacenti a quelli della Prefettura, riscaldati da altra centrale termica, e di conseguenza su codeste superfici divisorie non si genera nessun tipo di dispersione termica. Una situazione analoga a quella descritta si ha in prossimità del bar adiacente ad ambienti della provincia (in particolare l archivio), il quale viene riscaldato tramite pompe di calore(non viene dunque considerato il volume perché non servito dalla centrale termica). 45

46 Inoltre non è stata considerata come superficie disperdente neanche il soffitto del secondo piano, perché come già accennato è presente un piano che viene riscaldato mediante pompa di calore. Anche in questo caso dunque non sono presenti dispersioni termiche. Tutt altro discorso è invece quello relativo al piano terra. Nel seminterrato nessun ambiente è riscaldato, è stata dunque considerata la superficie disperdente del pavimento, mentre sempre riferendosi al seminterrato non è stato conteggiato il volume di tale piano per il calcolo del volume lordo riscaldato. Il rapporto S/V risulta così basso anche per l elevato valore del volume. Si deve tener conto nello specifico che le volte del palazzo sono molto alte, se confrontate con un generico istituto scolastico. Queste considerazioni rendono il dato macroscopico dell indice energetico inadeguato alla valutazione dell edificio. Il risultato ottenuto non deve far pensare che non potrebbero essere vantaggiosi eventuali interventi, ad esempio l installazione di porte a cellula di prossimità o di lame d aria, che ridurrebbero le notevoli perdite termiche per ventilazione, in tutti gli accessi dall esterno del palazzo Analisi dell impianto elettrico e fabbisogno energetico. Visita in sito e censimento. A differenza di quanto rilavato negli edifici scolastici, le apparecchiature censite nel palazzo sono quelle classiche in dotazione degli uffici, non sono presenti 46

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