DALLA DIAGNOSI AL PDP stesura del Piano Didattico Personalizzato, documentazione del percorso scolastico dell alunno DSA
|
|
- Luciano Simoni
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 DALLA DIAGNOSI AL PDP stesura del Piano Didattico Personalizzato, documentazione del percorso scolastico dell alunno DSA Fiumicino 20 giugno 2012 Paola Abrescia Danila Caprera
2 Art. 3 e 34 della Costituzione PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA DIRITTO ALLO STUDIO L. n Legge quadro sulla dislessia DM 12 luglio 2011 e LINEE GUIDA DPR 122/2009 art 10 Documento sulla valutazione scolastica
3 Si inizia a parlare di DSA con la prima circolare ministeriale 5 ottobre 2004!!!!!!
4 LEGGE 170/10 PROMUOVE IL CAMBIAMENTO CULTURALE VESSATORIA VALORIZZA LA SCUOLA SCUOLA SENTINELLA INDIVIDUA IL DSA
5 LINEE GUIDA 6. Chi fa che cosa A GARANZIA DEL DIRITTO ALLO STUDIO PER LE PERSONE DSA NELLE LINEE GUIDA, SONO CHIAMATI IN CAUSA:
6 UFFICI SCOLASTICI REGIONALI DIRIGENTE SCOLASTICO REFERENTE DSA D ISTITUTO DOCENTI LA FAMIGLIA GLI STUDENTI GLI ATENEI UNIVERSITARI
7 CHE COSA POSSO FARE DEBBO Perché è dovere etico dell insegnante garantire il successo scolastico degli alunni Alla luce.
8 Scuola Famiglia Servizi Interventi identificazione precoce su casi sospetti Attività didattiche recupero mirato Persistenti difficoltà Comunicazione della scuola alla famiglia Richiesta di valutazione Iter diagnostico PDP Comunicazione della famiglia alla scuola Diagnosi documento di certificazione diagnostioca
9 il Piano dell Offerta Formativa Progettazione e realizzazione di interventi mirati allo sviluppo della persona umana,adeguati alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti,al fine di garantire loro il successo formativo (DPR275/99) Linee guida per la gestione dell apprendimento degli alunni con DSA
10 Le responsabilità della scuola si esplicano e si formalizzano nei documenti POF Per la progettazione d istituto per la gestione dei casi degli alunni DSA PDP Per la programmazione del lavoro dell alunno DSA
11 POF LINEE A S D A GUID INTERVENTI PROGETTUALI 1. - individuazione dei segnali: screening, osservazioni,.. 2. Gestione della comunicazione di difficoltà persistenti e richiesta di valutazione diagnostica alla famiglia 3. organizzazione continuità/passaggi; accoglienza 4. piano didattico personalizzato (PDP) e sua documentazione 5. RISORSE UMANE/MATERIALI 6. FORMAZIONE
12 1.individuazione dei segnali: screening formali ed informali. Tutte le azioni di screening formale ed informale devono essere esplicitate nel POF lo screening informale deve essere condiviso ed autorizzato dal dirigente scolastico e necessita di una FORMAZIONE ADEGUATA DEI DOCENTI SOMMINISTRATORI (gruppo di lavoro coordinato dal referente DSA qualora presente) Con la legge 170 (art 3 comma 1 è sufficiente informare i genitori e non necessario chiedere il consenso
13 Nel caso in cui non fossero attuate azioni di screening formali o informali supporto ai docenti attraverso griglie osservative per la rilevazione Delle difficoltà e dei comportamenti
14 2- Gestione della comunicazione di difficoltà persistenti e richiesta di valutazione diagnostica alla famiglia La comunicazione può avvenire in una prima fase in modalità orale dai docenti di classe. La formalizzazione delle persistenti difficoltà va comunicata alla famiglia tramite modulistica prevista es inserita nelle linee guida DSA del POF d istituto e autorizzata dal D.S. Buona prassi è inviare agli operatori sanitari una relazione dei docenti sugli apprendimenti del bambino autorizzata dal D.S.
15 3. Organizzazione continuità/passaggi; accoglienza Come vanno conservati i documenti sui DSA? Contengono informazioni sulla salute e quindi sono da considerare dati sensibili e come tali vanno conservati. A fine ciclo o in caso di trasferimento, si possono inviare i documenti specifici sul DSA (diagnosi, PDP o altro) alla nuova scuola? La famiglia ha consegnato i documenti ad una specifica scuola, e solo a quella. Prima di trasmetterli ad altre scuole è necessario chiedere l'autorizzazione ai genitori. La famiglia può chiedere di tenere nascosto il disturbo e applicare solo forme di tutela che non siano visibili o riconoscibili come tali dai compagni? Sì, rientra nel patto educativo famiglia-scuola previsto dalle Linee Guida (6.5). Se la scuola ritiene che un vincolo del genere possa ridurre l'efficacia del piano didattico lo segnalerà alla famiglia, ma se essa insiste dovrà comunque attenersi.
16 4. Il PDP è obbligatorio? Secondo il DM del "La scuola garantisce ed esplicita, nei confronti di alunni e studenti con DSA, interventi didattici individualizzati e personalizzati, anche attraverso la redazione di un Piano didattico personalizzato". Ma nelle Linee Guida (3.1) si dice che "la scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e in tempi che non superino il primo trimestre scolastico, un documento" e ne specifica il contenuto. Pertanto si può decidere volendo di chiamarlo in modo diverso, ma un documento di programmazione è di fatto obbligatorio.
17 Il PDP è soltanto una delle forme che può assumere la necessaria documentazione dei percorsi didattici individualizzati personalizzati". Le linee guida, coerentemente a questa impostazione, al punto 6.2 conferiscono Il Dirigente Scolastico il compito di "definire", su proposta del Collegio dei Docenti "le idonee modalità di documentazione" e di coordinarne l'elaborazione e e le modalità di revisione. il dettato dell'art. 5 del Decreto 5669 del 12/7/11 "anche attraverso la redazione" chiarisce che la scuola non si può limitare all'azione formale di "redigere" un PDP ma, perchè, come si legge all'inizio dello stesso art. 5, deve garantire ed esplicitare, realmente, sostanziali "interventi didattici individualizzati e personalizzati" da documentare e da monitorare costantemente, al fine di poterli, eventualmente, opportunamente modificare (v Art. 5 n 3 L 170/2010)
18
19
20 ALCUNI MODELLI DI PDP COSTRUITI DALLE SCUOLE
21 IL DOCUMENTO DEVE CONTIENE dati anagrafici dell alunno; tipologia di disturbo; attività didattiche individualizzate; attività didattiche personalizzate; strumenti compensativi utilizzati; misure dispensative adottate; forme di verifica e valutazione personalizzate. FIRME DALLE LINEE GUIDA 3.1
22 Legge 170 Ar t.3 del D.M. del 12 luglio Line e Guida : 3.LA DI DAT T I CA I NDI VI DUALI ZZAT A E P E RS O NALI ZZAT A DI RI TTO ALLO STUDI O I ndividualizzat i SUCCESSO FORMATI VO Per sonalizzat i I due termini non sono sinonimi ma possiamo definirli piuttosto come complementari
23 Molte le definizioni. Individualizzare Tra le più illustri?? alcune definizioni. Personalizzare??
24 Individualizzare Si riferisce a strategie didattiche che mirano ad assicurare a tutti gli studenti il raggiungimento di competenze fondamentali del curricolo, attraverso una diversificazione dei percorsi di apprendimento. Personalizzare L azione formativa pianificata per valorizzare la specificità dell alunno. Un azione formativa sensibile alle differenze della persona nella molteplicità delle sue dimensioni individuali (cognitive e affettive) e sociali (l ambiente familiare e il contesto socio-culturale). Massimo Baldacci Personalizzare o individulaizzare? Edizioni Erickson
25 Individualizzazione raggiungimento degli obiettivi didattici programmati. Riguarda la definizione degli obiettivi, che vanno commisurati alla possibilità che l alunno ha di raggiungerli. Personalizzazione modalità di acquisizione delle conoscenze. Riguarda la peculiare modalità di apprendimento che caratterizza ogni persona. Italo Fiorin
26 Chi ha il compito di definire la progettazione didattica per gli alunni con DSA? La redazione del PDP è di competenza della scuola. È prevista la collaborazione della famiglia (Linee Guida 3.1): "Nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni "
27 Cosa succede se i genitori si rifiutano di firmare il PDP? Ci si augura che sia stato intanto ben chiarito il significato della firma richiesta, secondo le osservazioni del punto precedente. In caso di disaccordo persistente, la scuola procede comunque alla stesura del Piano specificando come si è raccordata con la famiglia e come ha considerato le osservazione da essa formulate.
28 Lettera per protocollare diagnosi PD a t es i h Ric P
29 CHI QUANDO COSA è PDP COME PERCHE CONTIENE Il presente è un dono
30 PIANO: DIDATTICO: un programma, un progetto, una strategia. lo scopo della didattica e migliorare l efficienza dell apprendimento dell allievo e l efficienza dell insegnamento del docente PERSONALIZZATO metodologie tempi strumenti modalità di verifica sistema di valutazione diversificazione di:
31 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO E un documento pensato e applicabile per gli alunni con dsa, nei quali la difficolta non e nella capacita di apprendimento, ma nell utilizzare i normali strumenti per accedere all apprendimento.
32
33 IL DOCUMENTO è uno strumento DIDATTICO INDIVIDUA GLI STRUMENTI EDUCATIVO FA EMERGERE IL VERO ALUNNO
34 CHI LO REDIGE I DOCENTI DI CLASSE DELL ALUNNO DSA CON DIAGNOSI SPECIALISTICA ACQUISITA AGLI ATTI FAMIGLIA dalle LINEE GUIDA nella predisposizione della documentazione in questione è fondamentale il raccordo con la famiglia, che può comunicare alla scuola eventuali osservazioni su esperienze sviluppate dallo studente anche autonomamente o attraverso percorsi extrascolastici REFERENTE DISLESSIA D ISTITUTO (se presente nell istituto) LA DOCUMENTAZIONE HA VALORE SE FIRMATA DAL DIRIGENTE SCOLASTICO, TUTTO IL TEAM DOCENTE E LA FAMIGLIA*
35 ITER CLASSICO PER GIUNGERE ALLA COMPILAZIONE DEL PDP: Acquisizione della segnalazione specialistica; Incontro di presentazione tra: il coordinatore della classe, la famiglia dello studente, il Dirigente Scolastico e/o il referente DSA per la raccolta delle informazioni, verbalizzazione dell incontro Accordo tra i docenti per la sua predisposizione e per la distribuzione della modulistica da compilare (ad es. durante una programmazione di ottobre); Stesura finale e sottoscrizione del documento da parte dei docenti e dei genitori dello studente. (successiva programmazione di novembre). Il PDP deve essere verificato due o più volte l anno a cura del gruppo docenti o del Consiglio di Classe (per es. In sede di scrutini). Deve essere consultato dai docenti che eventualmente vengono chiamati a sostituire i titolari delle classi al fine di evitare fratture nella continuità dell intervento didattico.
36 CHI LO REDIGE La redazione del documento prevede una fase preparatoria d incontro e di dialogo fra docenti, famiglia e specialisti se invitati a partecipare nel rispetto dei reciproci ruoli e competenze.
37 QUANDO SI REDIGE Entro il primo trimestre dell anno scolastico per gli alunni con diagnosi già agli atti Il buon senso dal momento in cui la scuola acquisisce la diagnosi specialistica durante il resto dell anno Dalle Linee Guida 3.1
38 PERCHE SI REDIGE Dalle Linee Guida 3.1 Documentazione dei percorsi didattici «Le attività di recupero individualizzato, le modalità didattiche personalizzate, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative dovranno essere dalle istituzioni scolastiche esplicitate e formalizzate»
39 PERCHE SI REDIGE La documentazione serve per lasciare una traccia Per favorire il lavoro collegiale, conoscere, comprendere, decidere, affrontare e cercare di risolvere i problemi. Aiuta lo sviluppo sulle riflessioni sulle pratiche adottate, da adottare e da migliorare. Sostiene un processo comunicativo: l informazione diventa una risorsa e supporta nei momenti di comunicazione istituzionali.
40 PERCHE SI REDIGE Per costruire la storia scolastica del bambino/ragazzo con DSA Per registrare i progressi A tutela della professionalità del docente Per presentare il ragazzo al presidente di commissione/commissari esterni in sede di esame ( allegato al documento del 15 maggio ) A tutela, affinché quel che si è detto, scritto e concordato venga rispettato in un vero e proprio documento con una sua rintracciabilità Per presentare il ragazzo a supplenti nominati per lunghi periodi
41 Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o supportano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria Le misure dispensative sono invece interventi che consentono all alunno o allo studente di non svolgere alcune prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l apprendimento.
42 Le misure compensative e o dispensative NON violano l imparzialità, ma al contrario mettono il dislessico sullo stesso piano dei suoi compagni Giacomo Stella
43 IO NON SONO PERFETTO, PER DI PIÙ SONO DISLESSICO, SE TROVATE ERRORI NON METTETEMI IN CROCE, FATICO UN PO' A RILEGGERE QUELLO CHE SCRIVO, ANCHE SE CERCO DI ESSERE PIÙ PRECISO POSSIBILE. CONSIDERATELI SVISTE, PECCATI VENIALI, O MEGLIO, ECCESSO DI CREATIVITÀ Daniele Zanoni «Storie di normale dislessia 15 dislessici famosi raccontati ai ragazzi».
44 Con la personalizzazione si perseguono i medesimi obiettivi attraverso itinerari diversi per assicurare il successo formativo
45 COME VIENE REDATTO La redazione deve contenere e sviluppare i seguenti punti: Analisi della situazione dell alunno.. Livello degli apprendimenti. Nelle diverse materie e ambiti di studio vanno individuati gli effettivi livelli di apprendimento, questi devono essere rilevati con le modalità più idonee a valorizzare le reali competenze dell allievo, oltrepassando le sue specifiche difficoltà.
46 Dalla diagnosi.informazioni utili alla scuola QI Memorie Per conoscere le modalità di apprendimento Memoria di lavoro (prendere appunti,riporti nelle operazioni mp3 biologico) Attenzione Per valutare l attenzione sostenuta, la distraibilità e l affaticabilità nello svolgimento dei compiti
47
48 Questa distinzione aiuta a valutare le diverse potenzialità che un individuo può avere nel trattare con problemi che comportano l uso di parole e di simboli, oppure con problemi che richiedono la manipolazione di schemi visuo-motori.
49 informazioni utili alla scuola Aspetti percettivi Perché qualsiasi informazione da apprendere passa prima per i canali percettivi Funzioni esecutive Utili a pianificare le attività Prassie Perché anche la scuola richiede la capacità di eseguire movimenti finalizzati
50 Informazioni utili alla scuola Abilità linguistiche Indispensabili per la comprensione e la verifica degli apprendimenti Lettura, scrittura, calcolo Perché sono abilità scolastiche specifiche
51 COME VIENE REDATTO Per ciascuna materia o ambito di studio vanno individuate le metodologie e strategie più adatte ad assicurare l apprendimento dell allievo in relazione alla sua specificità
52 COME VIENE REDATTO strategie metodologiche / didattiche individuate dal team di Classe per il bambno con D.S.A. che terrà conto: tempi di elaborazione tempi di produzione quantità di compiti assegnati quantità di richieste in fase di verifica comprensione delle consegne uso e scelta dei mediatori didattici che facilitano l apprendimento (immagini, schemi, mappe )
53 Nel processo di insegnamento / apprendimento il "nucleo fondante" configura quanto delle conoscenze è indispensabile utilizzare e padroneggiare in una prospettiva dinamica e generativa.
54 COME VIENE REDATTO Per ciascuna materia o ambito di studi vanno individuati gli obiettivi ed i contenuti fondamentali che l allievo deve acquisire nell anno scolastico. Il volume delle attività di studio deve essere compatibile con le specifiche possibilità.
55 ATTENZIONI NELLE SINGOLE DISCIPLINE - In ITALIANO, Nell'analisi grammaticale, logica e del periodo permettere all'allievo di consultare schemi con le possibili voci (Es. A. aggettivo 1) qualificativo 2) indefinito 3) numerale..b. nome 1) proprio 2) comune ) Nei temi e in generale nei testi non correggere e non valutare gli errori ortografici MIN
56 - In MATEMATICA far usare, ai discalculici, la calcolatrice, la tavola pitagorica, le tabelle con le formule; favorire l uso di schemi facilitanti la spiegazione dei procedimenti matematici (prodotti notevoli, divisioni di polinomi, ecc.). Per i disgrafici il DISEGNO geometrico può risultare particolarmente difficile MIN
57 - La LINGUA STRANIERA (normalmente è sconsigliabile affrontarne più di una) va studiata esclusivamente oralmente. Abbandonare l impostazione grammaticale. Non far usare il vocabolario cartaceo. Non richiedere regole, traduzioni o applicazioni meccaniche di strutture grammaticali, ma utilizzare esercizi a scelta multipla, vero-falso, fornendo l esempio della struttura richiesta e non il termine grammaticale. - Le difficoltà presenti in Italiano si mostrano anche nella lingua straniera (lettura ore, destra-sinistra, numeri, confusioni terminologiche, utilizzo erroneo di preposizioni e dei tempi dei verbi ), - Le verifiche possono essere svolte su cassetta. MIN - Separare la comprensione dalla produzione. - Non richiedere i verbi irregolari: è impossibile in caso di DSA memorizzarli - Evitare in generale lo studio mnemonico e favorire l apprendimento graduale del lessico, utilizzare le families, e ridurre il numero di vocaboli richiesto.
58 In GEOGRAFIA può essere difficoltoso compilare una cartina muta e orientarsi spazialmente o disegnare una carta. Così la memorizzazione può non essere agevole - In STORIA la sequenza temporale e la memorizzazione di date e di nomi può essere difficoltosa. In generale per le materie di studio si ricorda quanto detto sopra e in particolare la difficoltà di memorizzazione e, quindi la necessità di ausili, quali tabelle o mappe, la necessità di verifiche programmate orali o strutturate - In MUSICA non pretendere la lettura e la scrittura delle note, che spesso può essere difficoltosa, come, pure, a volte la riproduzione delle note sullo strumento MIN - In EDUCAZIONE FISICA non pretendere il riconoscimento di destra e sinistra, l orientamento spaziale, la memorizzazione di sequenze, la velocità negli spogliatoi. Ricordare che la mancanza di coordinazione e di precisione nell esecuzione degli esercizi
59 - ARTE E IMMAGINE l esecuzione del disegno tecnico, copia dal vero o riproduzione possono essere difficoltose o impossibili per i problemi spaziali e di motricità fine. In particolare, l uso di strumenti tecnici (compasso, riga, goniometro, ) è arduo per chi presenti disprassia. La terminologia tecnica non è facilmente memorizzabile. Se alcune di queste peculiarità risultano compresenti a un deficit di attenzione Interventi di compenso/dispensa - dividere la prova in tempi differenti in quanto non serve assegnare più tempo MIN
60 individuazione di eventuali modifiche all interno degli obiettivi disciplinari che terrà conto: l obiettivo curricolare: saper scrivere testi in modo ortograficamente corretto viene modificato in saper scrivere testi pur non raggiungendo l obiettivo disciplinare nella sua completezza, si può rendere possibile il conseguimento della competenza fondamentale relativa alla scrittura saper comunicare Comitato Scuola A.I.D. gennaio 2010
61 PREPARAZIONE AI COMPITI IN CLASSE Es s e re m o lto c h ia ri s u c h e c o s a g li s i c h ie d e rà d i fa re n e l c o m p ito in c la s s e : n o n s o lo l a rg o m e n to, m a a n c h e la m o d a lità p re c is a NON Pro g ra m m a re + d i u n c o m p ito in c la s s e a l g io rn o Ev ita re la s o v ra p p o s izio n e d i c o m p iti in c la s s e c o n u n a in te rro g a zio n e o ra le Ac c e rta rs i c h e il ra g a zzo a b b ia p re s o n o ta d e lle in d ic a zio n i s u l c o m p ito Es p lic ita re c h e c o s a s a rà v a lu ta to e c o m e
62 COMPITI IN CLASSE te s to d e l c o m p ito c h ia ro e d e s s e n zia le p iù te m p o d a re in d ic a zio n i s u llo s v o lg im e n to d e l c o m p ito (a n c h e d u ra n te ) a iu ta rlo a d in izia re c o n s e n tire l u tilizzo d i g rig lie c o n in d ic a zio n i Pro c e d u ra li s e p o s s ib ile p re d is p o rre lo s p a zio p e r la ris p o s ta d o p o o g n i d o m a n d a
63 COMPITI IN CLASSE e v ita re c o m p iti c o n tro p p i e s e rc izi: e v e n tu a lm e n te d a re a ll a lu n n o u n a p a rte a lla v o lta s u d d iv id e re i c o m p iti c o m p le s s i e a rtic o la ti n e lle lo ro p a rti c o m p o n e n ti, in m o d o c h e l a lu n n o p o s s a c o m p le ta re p iù p a rti p o s s ib ili c o n s u c c e s s o d a re c o n s e g n e a c u i re a lis tic a m e n te l a lu n n o p o trà fa r fro n te
64 COMPITI IN CLASSE e v ita re tro p p e d o m a n d e a ris p o s ta a p e rta n e lle m a te rie d i s tu d io, p re fe rire (s e p o s s ib ile ) l in te rro g a zio n e o ra le m o n ito ra re i p o s s ib ili d is tra tto ri p re s e n ti n e ll a m b ie n te v a lu ta zio n e a d e g u a ta e n o n ra p p o rta ta a i s u o i co m pag ni Sopra ttutto consentire l utilizzo deg li strumenti compensa tivi prog ra mma ti per l a lunno
65 Strumenti Compensativi utilizzati nelle diverse discipline: computer: + controllo sintattico + controllo ortografico + sintesi vocale software specifico per la lettura scrittura attività di studio tabella dei mesi, tabella dell alfabeto e dei vari caratteri tavola delle coniugazioni verbali cartine geografiche e storiche tabella delle misure, tabella delle formule geometriche tavola pitagorica calcolatrice
66 audio registratore o lettore MP3 (con cuffia) vocabolario multimediale anche per la L2 L3 traduttori digitale enciclopedia informatica multimediale su CD ROM Libro parlato (centri) Audiolibro testi scolastici con allegati CD ROM testi in formato PDF Biblioteca Digitale A.I.D. scanner - OCR internet
67 lettura a voce alta scrittura veloce sotto dettatura ricopiare dalla lavagna uso del vocabolario cartaceo studio mnemonico delle coniugazioni verbali uso mnemonico delle tabelline dispensa, ove necessario, dallo studio delle lingue straniere in forma scritta programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e studio domestico riduzione per selezione dei contenuti di studio organizzazione interrogazioni programmate
68 PATTO CON LA FAMIGLIA MIN
69 Modalità di Verifica: ogni insegnante per la propria disciplina indicherà: tempi più lunghi per le prove scritte testo della verifica scritta in formato digitale lettura del testo della verifica scritta da parte dell insegnante lettura del testo della verifica scritta con l utilizzo della sintesi vocale riduzione/selezione della quantità di esercizi nelle verifiche scritte interrogazioni programmate, con supporto di mappe, cartine, immagini ecc. prove orali in compensazione alle prove scritte predisporre interrogazioni orali per le materie previste solo orali utilizzo di prove strutturate: risposta chiusa multipla V/F cloze- match (collegare parola ed mmagine) modalità di presentazione delle verifiche ( cartacea al PC con software specifici altro) uso di mediatori didattici durante le interrogazioni(mappe schemi immagini)
70 criteri di valutazione: l insegnante per la propria disciplina indicherà: non vengono sottolineati gli errori ortografici (evitando segni rossi nella correzione) non vengono valutati gli errori ortografici la valutazione delle prove scritte e orali tiene conto del contenuto e non della forma non si valutano gli errori di spelling prove orali hanno maggiore considerazione delle corrispondenti prove scritte valutazione delle conoscenze e non delle carenze valutare non l apprendimento ma PER l apprendimento avere valenza metacognitiva
71 PER LA VALUTAZIONE DELL ALUNNO DSA RESTA VALIDO IL DPR 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione Articolo 10
72 Art. 10. Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) 1. Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni;
73 Pertanto sarebbe bene procedere ad una valutazione differenziata che permettesse la distinzione tra le competenze acquisite dallo studente e le sue abilità, tra il suo impegno e i risultati ottenuti. Ma La scuola non è abituata a fare una valutazione differenziata e differenziale, anzi, nella scuola questo atteggiamento flessibile è considerato un disvalore pertanto la valutazione oggettiva uguale per tutti è un elemento costitutivo della serietà del docente ( STELLA, G. (2004), in GRENCI, R. (2007), cit. p. 69).
74 DIFFICOLTA DI APPRENDIMENTO O PROBLEMI DI INSEGNAMENTO? L insegnante con il suo metodo non può causare la dislessia, ma può aggravarne gli effetti Giacomo Giacomo Stella Stella
75 Per valutare le reali competenze dell alunno DSA CONDITIO SINE QUA NON Didattica inclusiva Strategie personalizzate e individualizzate Strumenti compensativi Misure dispensative
76 ATTEGGIAMENTI EFFICACI DEI DOCENTI CHE AIUTANO GLI ALUNNI A SPERIMENTARE IL SUCCESSO E UNA VALUTAZIONE FORMATIVA Rinforziamo la partecipazione attiva Incoraggiamo il ragazzo a porsi degli obiettivi Abituiamo all uso di strategie Forniamo procedure di lavoro per svilupparne la padronanza. Facciamo sperimentare i piccoli successi immediati Forniamo feed back immediati produttivi ed adeguati e motiviamo gli alunni all uso di elogi e incoraggiamento anche verso i compagni
77 A proposito di lingue straniere
78 Esonero lingua straniera? La normativa ha sempre detto che non è possibile esonerare dall esame scritto di lingua Non si possono privare i ragazzi di conoscenze essenziali al giorno d oggi VIVIANA ROSSI DIRIGENTE SCOLASTICO
79 PREFERIBILE NON CONCEDERE L ESONERO Le linee guida dicono.
80 differenza tra ESONERO e DISPENSA Sulla base della gravità del disturbo, nella scuola secondaria ( ) considerate le sue possibili difficoltà di memorizzazione, risulta conveniente insistere sul potenziamento del lessico ad alta frequenza piuttosto che focalizzarsi su parole più rare, come quelle presenti nei testi letterari. Ai fini della corretta interpretazione delle disposizioni contenute nel decreto attuativo, pare opportuno precisare che l esonero riguarda l insegnamento della lingua straniera nel suo complesso, mentre la dispensa concerne unicamente le prestazioni in forma scritta (LINEE GUIDA, pag 20)
81 In caso di DISTURBO GRAVE e PREVIA verifica della presenza delle condizioni previste all Art.6, comma 5 del D.M. 12 luglio 2011, è possibile in corso d anno dispensare l alunno dalla valutazione nelle prove scritte e, in sede di esame di Stato, prevedere una prova orale sostitutiva di quella scritta, i cui contenuti e le cui modalità sono stabiliti dalla Commissione d esame sulla base della documentazione fornita dai Consigli di Classe ( PDP). Resta fermo che, in presenza della dispensa dalla valutazione delle prove scritte, gli studenti con DSA utilizzeranno comunque il supporto scritto in quanto utile all apprendimento anche orale delle lingue straniere, soprattutto in età adolescenziale.
82 PROVE INVALSI A.S richiesta alle scuola della tipologia di prove
83 PASSI CHE LA FAMIGLIA PUO COMPIERE PER VERIFICARE LA CONFORMITA TRA QUANTO SCRITTO NEL PDP E ATTUATO IN CLASSE
84 Legge 241/90 E' la legge sulla trasparenza, con questa legge si possono richiedere TUTTI gli atti amministrativi, in questo caso scolastici; in questo modo si possono visionare le verifiche, un compito in classe. La famiglia può inoltrare motivata richiesta scritta e la scuola E' OBBLIGATA a far visionare quello di cui si è fatto richiesta.
85 Con questa procedura si ha diritto ad avere le fotocopie delle verifiche e dei compiti in classe Si possono avere inoltre, anche le fotocopie dei verbali di classe e interclasse Si paga solo una tassa irrisoria
86 PER EVITARE CHE Sentenze TAR LAZIO: N /2010 REG.SEN. N /2009 REG.RIC. N 03616/2010 REG.ORD. SOSP N 06648/2010 REG.RIC Sentenze TAR LECCE: N /2010 REG.ORD.SOSP. N /2010 REG.RIC.
87
88
89 LA MENTE E COME UN PARACADUTE FUNZIONA SOLO SE SI APRE
Adriana Volpato. P.D.P. Piano Didattico Personalizzato sc. Primaria
Adriana Volpato P.D.P. Piano Didattico Personalizzato sc. Primaria 19 Dicembre 2011 STRUMENTO didattico educativo individua gli strumenti fa emergere il vero alunno solo con DIAGNOSI consegnata si redige
DettagliP.D.P. Piano Didattico Personalizzato Scuola Secondaria 2 grado
Adriana Volpato P.D.P. Piano Didattico Personalizzato Scuola Secondaria 2 grado 15 Febbraio 2012 STRUMENTO didattico educativo individua gli strumenti fa emergere il vero alunno solo con DIAGNOSI consegnata
DettagliMODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. Dati relativi all alunno Cognome e Nome. Data e luogo di nascita
Allegato A Inserire intestazione della scuola MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 20.. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Data e luogo di nascita
DettagliPIANO EDUCATIVO PERSONALIZZATO PER DSA Anno Scolastico 20./20
Istituto Comprensivo Statale G. Solari Albino Via Crespi, 4-24021 ALBINO (BG) Tel. Sede n. 035/751497 tel. Abbazia 035/770114 Distretto n. 26 di Albino Fax Sede n. 035/751893 Codice Fiscale n. 95118430164
Dettagliwww.itis-isernia.gov.it email: info@itis-isernia.gov.it Alunno/a DSA Classe a. s. Docente Materia/e
Alunno/a DSA Classe a. s. Docente Materia/e ALLEGATO al PDP Difficoltà di apprendimento riscontrate dal docente Area linguistico (lettura, scrittura, comprensione) e comunicativa Area logico matematica
DettagliSTRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, 3 27019 Villanterio Tel. 0382/974008 Fax 0382/967033 SCUOLA DI A.S.
ISTITUTO COMPRENSIVO VIA NOVARIA VILLANTERIO Via Novaria, 3 27019 Villanterio Tel. 0382/974008 Fax 0382/967033 SCUOLA DI A.S. CLASSE SEZ. ALUNNO/A 1. DATI ANAGRAFICI 2. TIPOLOGIA DI DISTURBO 3. DIDATTICA
DettagliDirezione Didattica. Marie Curie. Via Guicciardi, 1 Milano. Anno scolastico: / Plesso classe. Team docenti (e relative materie di insegnamento):
Direzione Didattica Marie Curie Via Guicciardi, 1 Milano Anno scolastico: / Plesso classe Team docenti (e relative materie di insegnamento): 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI CON DISTURBO SPECIFICO DELL APPRENDIMENTO
TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TEL. 0871. 961126-961587 FAX 0871 961126 EMAIL CHIC81300T@ISTRUZIONE.IT CHIC81300T@PEC.ISTRUZIONE.IT WWW.ISTITUTOCOMPRENSIVOTOLLO.IT CHIC81300T COD. FISC. 80003000694 A. S. 2013
Dettagliwww.itis-isernia.gov.it email: info@itis-isernia.gov.it Normale, conforme agli obiettivi della classe ai sensi degli artt. 12 e 13 dell O.M.
ALLEGATO al PEI n.1 ELABORAZIONE DELLA PROGRAMMAZIONE INDIVIDUALIZZATA PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Programmazione e valutazione : Normale, conforme agli obiettivi della classe ai sensi degli artt.
DettagliBisogni Educativi Speciali
Bisogni Educativi Speciali BES, tre grandi sotto-categorie: disabilità; disturbi evolutivi specifici e svantaggio socio-economico, linguistico, culturale. CHE FARE? Di Lucia ZANELLATO Disturbi Evolutivi
DettagliL INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
L INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO La scuola attiverà il Protocollo previsto per alunni con disturbi specifici di apprendimento ogni qualvolta entrerà in possesso
DettagliDSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace. Grazia Mazzocchi
DSA Come costruire un Piano Didattico Personalizzato efficace Grazia Mazzocchi Faenza 25 Febbraio 2015 Centro Territoriale di Supporto per le disabilità Http://cts.w.istruzioneer.it/ DSA e normativa di
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
ALLEGATO 5 PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola secondaria. Indirizzo di studio.. Classe.. Sezione. Referente DSA o coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data
DettagliFormat PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: ALUNNO: 1. DATI GENERALI Nome e Cognome Data di nascita Classe Insegnante referente Diagnosi medico-specialistica
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (D.M. 12 luglio 2011)
ISTITUTO COMPRENSIVO LAZZARO SPALLANZANI DI SCANDIANO Viale della Rocca, 8 - Scandiano (RE) - Tel/Fax 0522-857593 e-mail: reic85400a@istruzione.it www.icspallanzani.gov.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Dettagli1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)
Allegato C Piano Educativo Personalizzato DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome:. Plesso: Classe: DIAGNOSI: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (lettura, scrittura, calcolo) (nota1)
DettagliAllegato A ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. effettuati da. periodo e frequenza.. modalità.
Allegato A ISTITUTO COMPRENSIVO CAPANNOLI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: ALUNNO: 1. DATI GENERALI Nome e Cognome Data di nascita Classe Insegnante
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BOBBIO CAPOLUOGO PIAZZA SAN COLOMBANO,5 29022 BOBBIO (PC) PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA Non tutto ciò che può essere contato conta, non tutto ciò che conta può
DettagliFormat PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA
Format PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ISTITUZIONE SCOLASTICA: ANNO SCOLASTICO: ALUNNO: 1. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della Diagnosi medico-specialistica
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA Anno Scolastico 2015-16 1. DATI GENERALI Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della classe Diagnosi medico-specialistica redatta
DettagliI.T.C.G. G. RUFFINI Via Terre Bianche, 1 IMPERIA
I.T.C.G. G. RUFFINI Via Terre Bianche, 1 IMPERIA COLLEGIO DOCENTI 19 NOVEMBRE 2009 DSA: STRUMENTI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI AGGIORNAMENTO RELATIVO ALLE LINEE DI INTERVENTO INTRODOTTE PER ALUNNI CERTIFICATI
DettagliANNO SCOLASTICO 2014/15
ANNO SCOLASTICO 2014/15 VADEMECUM PER IL DOCENTE CON ALUNNI CHE RIENTRANO NELL AREA BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI BES (H, DSA, ADHD, difficoltà psicologiche) A cura della prof.ssa Annarita Caponera Il coordinatore
DettagliDSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI
DSA E ALTRI BES: ELEMENTI UTILI ALLA DIDATTICA NELLA LETTURA DELLE DIAGNOSI IL PORTALE DEL MIUR SUI BES LA FORMAZIONE ONLINE BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Il Bisogno Educativo Speciale (Special Educational
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE T. CROCI Via Chopin N. 9-20037 Paderno Dugnano (MI) Tel. n. 02/ 9181045 C.f. 97667170159 fax n. 02/ 99045055 e-mail
DettagliDisturbi Specifici dell Apprendimento
Disturbi Specifici dell Apprendimento Nuove norme in materia di segnalazione Intervento al collegio del 07/05/2013 Prima della legge 170 Una serie di circolari che mirano all inclusione scolastica riconoscendo
DettagliA MISURE DISPENSATIVE E INTERVENTI DI INDIVIDUALIZZAZIONE
SCHEDA PREPARATORIA AL PDP da consegnare da ogni docente per ciascun Studente affetto da Disturbi di apprendimento in vista dei Consigli di Classe di dicembre 2012 COGNOME NOME STUDENTE CLASSE : Dopo un
DettagliI BISOGNI DEL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO.
I BISOGNI DEL BAMBINO CON DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO. Dott.ssa Cinzia De Cicco, Pedagogista Clinico Esperta in Disturbi dell Apprendimento Presidente Provinciale Associazione Italiana Dislessia
DettagliNormativa Scolastica e DSA
AID Ente Formatore accreditato con decreto MIUR del 06/12/2004 SEZIONE AID VICENZA I Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) Verifica e modalità di valutazione: riferimenti normativi e indicazioni operative
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA SECONDARIA ANNO SCOLASTICO: 2014-2015 ALUNNO: 1. Dati generali Nome e cognome Data di nascita Classe Insegnante coordinatore della Diagnosi medico-specialistica Interventi
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE via Y. DE BEGNAC, 6-00055 Ladispoli (RM) Distretto Scolastico 30 - codice meccanografico
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Scuola Secondaria di II grado VITTORIA COLONNA Roma Liceo Linguistico - Liceo delle Scienze Applicate - Liceo delle Scienze Umane e-mail rmpm180008@istruzione.it - www.vittoriacolonnalicei.it PIANO DIDATTICO
DettagliDISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
LINEE GUIDA PER IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI ALUNNI E DEGLI STUDENTI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO ALLEGATE AL DECRETO MINISTRIALE 12 LUGLIO 2011 Sintesi a cura di: Maurizio Carandini Disturbi
DettagliI.C. Paolo Stefanelli
I.C. Paolo Stefanelli VADEMECUM DSA ( in ottemperanza delle leggi e direttive vigenti) ( referente DSA Pompei Claudia) a.s.2014/15 1) La diagnosi dei DSA... e' comunicata dalla famiglia alla scuola ( L
DettagliI BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014
I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI: QUALI INTERVENTI? Maria Grazia Redaelli 4 novembre 2014 Nota Ministeriale 27.12.2012 Circolare Ministeriale n. 8 del 6 marzo 2013 Nota di chiarimento del 22 novembre 2013
DettagliLa segnalazione scolastica per D.S.A.
La segnalazione scolastica per D.S.A. Legge 8 ottobre 2010 n. 170 Presentazione curata dalla F.S. Ins. Romana Berni Articoli della legge: -Riconoscimento e definizione di D.S.A. -Finalità -Diagnosi -Formazione
DettagliPERCORSO DIDATTICO/EDUCATIVO SPECIFICO PER ALUNNI CON D. S. A.
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PERCORSO DIDATTICO/EDUCATIVO SPECIFICO PER ALUNNI CON D. S. A. Anno Scolastico Nome e cognome - Classe Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica
DettagliBisogni Educativi Speciali
Istituto Comprensivo Cap. Puglisi ACATE Progetto per l Inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Docenti Referenti: Concetta Grasso Giovanna Gianninoto Premessa: La scuola italiana negli ultimi
DettagliMODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO. ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto
MODELLO DI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO ISTITUTO COMPRENSIVO Severino Fabriani SPILAMBERTO (MO) Scuola Primaria G. Marconi Spilamberto C. Trenti S.Vito Scuola Secondaria di Primo Grado Spilamberto PIANO
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Primaria Anno Scolastico 2015 2016
via dei Castagni, 10-19020 Bolano (SP) tel. 0187933789 - e-mail : spic80400g@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI CON D.S.A. (Disturbi Specifici di Apprendimento) Scuola Primaria Anno
DettagliNOTE DI APPROFONDIMENTO SU ALCUNI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
SCHEDA TECNICA NOTE DI APPROFONDIMENTO SU ALCUNI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 1 - PREMESSA Con questo allegato si intendono offrire spunti operativi per una migliore pratica didattica nei confronti
DettagliProgetto Insegnare ad imparare le strategie metacognitive nei DSA UST Belluno / Associazione Soroptimist
I Disturbi Specifici di Apprendimento Interventi nella Scuola Secondaria: applicazione delle misure compensative e dispensative in riferimento alle discipline di ambito umanistico Progetto Insegnare ad
DettagliProtocollo di Accoglienza alunni con disturbo specifico dell apprendimento
Protocollo di Accoglienza alunni con disturbo specifico dell apprendimento Il Protocollo di Accoglienza è un documento elaborato dalla Commissione Continuità, approvato dal Collegio dei docenti ed inserito
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD
ISTITUTO COMPRENSIVO SASSUOLO 2 NORD PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola: ALUNNO/A: CLASSE: LINGUA MADRE: DOCENTI: DATI RELATIVI ALL ALUNNO Bisogno Educativo Speciale rilevato da: Relazione
DettagliLEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico.
LEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. Riconoscimento e definizione di dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia 1. La presente
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
All.10 POF 2015-2016 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA ONZA PER GLI Il Protocollo di Accoglienza è il documento che predispone e organizza le modalità che l Istituto intende seguire relativamente
DettagliP.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
LOGO P.D.P. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per allievi con altri Bisogni Educativi Speciali (BES-Dir. Min. 27/12/2012; C.M. n. 8 del 6/03/2013) A.S. Modello realizzato da: Referenti CTS di San Benedetto
Dettaglidai D.S.A. ai B.E.S. 3-10-2013
dai D.S.A. ai B.E.S. 3-10-2013 DSA - disturbi specifici dell apprendimento L apprendimento Ciascun allievo impara in maniera diversa, ognuno con un proprio stile di apprendimento. L insegnamento deve tener
DettagliPERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PER ALUNNI CON DSA)
ISTITUTO COMPRENSIVO DI SCUOLA DELL'INFANZIA, PRIMARIA E SECONDARIA DI I GRADO VIA S. CANIO N 1, TEL. 0784-53125 FAX 0784-529085 E-mail: nuic821006@istruzione.it PEC: nuic821006@pec.istruzione.it Sito
DettagliScuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Salaria Antica Est n.27/c - 67100 L AQUILA
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA ISTITUTO COMPRENSIVO GIANNI RODARI Scuole dell Infanzia, Primaria e Secondaria di 1 grado Via Salaria
DettagliScuola primaria classe.. Referente DSA o coordinatore di classe
Istituzione scolastica. Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Scuola primaria classe.. Referente DSA o coordinatore di classe 1.DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE BENEDETTI-TOMMASEO Liceo Scientifico G.B. Benedetti C.M. VEPS02601E Liceo Linguistico e delle Scienze Umane N. Tommaseo C.M. VEPM02601G e-mail: VEIS026004@istruzione.it
DettagliPROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE DELLE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO E LA PREVENZIONE DEL DISAGIO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ROVEREDO IN PIANO Via A.Cojazzi, 1-33080 Roveredo in Piano (Pordenone) tel.0434 94281 - fax. 0434 961891 e-mail: pnic82300r@istruzione.it PROTOCOLLO PER L INDIVIDUAZIONE PRECOCE
DettagliPERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA. DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome: Data e luogo di nascita: Istituto: Classe:
PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome: Data e luogo di nascita: Istituto: Classe: 1. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO DELLE ABILITÀ STRUMENTALI (situazione
DettagliLEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE.
LEGENDA ed ESEMPI PER LA COMPILAZIONE DI ALCUNE PARTI DEL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO AD USO DEL CONSIGLIO DI CLASSE PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO ANNO SCOLASTICO 2011/2012 Dati relativi all alunno
DettagliPiano didattico personalizzato DSA
Piano didattico personalizzato DSA Anno Scolastico 2014/2015 Indirizzo di studio Classe Sezione Dati dello studente Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica 1 Redatta da Sintesi diagnostica
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1.SEGNALAZIONE E/O PRESENTAZIONE DEL MEDICO AUSL
Istituto Comprensivo Castiglione Camugnano 40035 Castiglione dei Pepoli (BO) via Fiera 96 Presidenza: tel. 0534 93266 email: direzione@iccast.org Segreteria: tel. 0534 91120 fax 053493591 email: segreteria@iccast.org
DettagliLa Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze
La Legge n. 170/2010 e il Decreto attuativo. Quali ricadute nella scuola? Tamara Zappaterra, Università di Firenze 1 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di Disturbi Specifici di Apprendimento
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico 2011/2012 Scuola secondaria di 1 grado classe II Referente DSA o coordinatore di classe 1. Dati relativi all alunno Cognome e Nome Stefano Data
DettagliI.C. Paolo Stefanelli. Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano. Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) anno scolastico 2014/15
I.C. Paolo Stefanelli Protocollo di Accoglienza per alunni che presentano Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) anno scolastico 2014/15 La personalizzazione dell apprendimento è l uso di strategie
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Classe Sezione Coordinatore di classe DIAGNOSI: DSA [] EES [] DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Data e luogo di nascita Diagnosi specialistica Disturbo/i
DettagliPiazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna
Piazza dei Martiri, 1/2-40121 Bologna Tolmezzo 09 Settembre 2011 TECNICI (NEUROPSICHIATRI, PSICOLOGI, LOGOPEDISTI INSEGNANTI DI OGNI ORDINE E GRADO GENITORI E DISLESSICI ADULTI Sensibilizzare il mondo
DettagliLegge 8 ottobre 2010, n. 170
Legge 8 ottobre 2010, n. 170 Legge 8 ottobre 2010, n. 170 (in G.U. n. 244 del 18 ottobre 2010) Nuove norme in materia di disturbi specifici d apprendimento in ambito scolastico Art. 1. (Riconoscimento
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO CODEVIGO Via Garubbio 43, 35020 Codevigo (PD) - Tel. 049/5817860 - Fax 049/5817883 C.F. 80013420288 - C.M. PDIC 87000X e-mail: pdic87000x@istruzione.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
DettagliPROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI
Pag. 1 a 7 Protocollo di accoglienza alunni stranieri Istituto Comprensivo Via Cassia 1694 Roma XV Municipio XXVIII Distretto PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA ALUNNI STRANIERI Il Protocollo di accoglienza alunni
DettagliHANDICAP E INTEGRAZIONE
HANDICAP E INTEGRAZIONE Inserimento ed Integrazione degli alunni diversamente abili L integrazione degli alunni diversamente abili costituisce, per la nostra scuola, un impegno fondamentale che si ispira
DettagliI. C. I. NIEVO CAPRI. Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico
I. C. I. NIEVO CAPRI Scuola secondaria di I grado Classe Coordinatore di classe 1. DATI RELATIVI ALL ALUNNO: Modello di PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico Cognome e nome Data e luogo di nascita
Dettagli"VITO VOLTERRA" PERCORSO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE "VITO VOLTERRA" Via Milano, 9 - San Donà di Piave (Ve) Tel 0421/339411 - Fax 0421/339441 Internet : http://wwwistitutovolterrait e-mail : info@istitutovolterrait CODICE
DettagliINIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA
ISTITUTO COMPRENSIVO dott. NICOLA D APOLITO CAGNANO VARANO (FG) INIZIATIVE RELATIVE ALLA DISLESSIA TUTTI UGUALI TUTTI DIVERSI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO SCUOLA PRIMARIA 1 ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE
DettagliI disturbi specifici di apprendimento
I disturbi specifici di apprendimento Strumenti metodologico-didattici compensativi ic 01 borgo milano SETTEMBRE 2010 ROBERTO GRISON da: G.Stella La diagnosi è basata sul criterio della discrepanza fra
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO PER ALUNNI DSA Decreto n. 5669 del 12 luglio 2011, attuativo della legge 170 dell 8 ottobre 2010
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE «GUGLIELMO MARCONI» FORLÌ Viale della Libertà, 14-Tel. 0543-28620 -Fax 0543-26363 - -DISTRETTO 42 e mail itisfo@itisforli.it SITO www.itisforli.it PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
Dettaglisiano inseriti nel fascicolo personale dell'alunno sia la diagnosi sia il PDP.
COME CONSEGNARE LA DIAGNOSI A SCUOLA E RICHIEDERE IL PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Di seguito, in sintesi i passaggi : 1. Emissione della certificazione diagnostica da parte della sanità e consegna della
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MADDALENA-BERTANI PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1.DATI RELATIVI ALL ALUNNO
ISTITUTO COMPRENSIVO MADDALENA-BERTANI SCUOLA PRIMARIA... CLASSE... Anno Scolastico PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO 1.DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome Diagnosi specialistica 1 Tipologia del disturbo
DettagliPERCORSO EDUCATIVO PERSONALIZZATO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE STATALE ANTONIO PACINOTTI 30173-MESTRE-VENEZIA DISTRETTO SCOLASTICO 37 MESTRE NORD- Via Caneve, 93 Tel 0415350355\6\7 Fax 0415346841 Internet : http://www.itispacinotti.it
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO
ISTITUTO COMPRENSIVO MARINO CENTRO Criteri per le prove scritte degli esami finali secondaria I per alunni con DSA e BES anno scolastico 2014-2015 A CURA DELLA COMMISSIONE DSA Norme generali Esame finale
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO A.S.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE AGRARIA E ALBERGHIERA G.RAINERI G.MARCORA Strada Agazzana, 35 P I A C E N Z A 0523 458929 0523 458938 @ pcis00200v@istruzione.it codice fiscale 80004680338 PIANO
DettagliA livello generale, in base alla Normativa di riferimento, la valutazione degli alunni BES deve:
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE DI QUINTO DI TREVISO SCUOLA PRIMARIA e SECONDARIA di I GRADO Via Donatori del Sangue, 1-31055 Quinto di Treviso - Tel. 0422/379357 - Fax 0422/479476 e-mail: segreteria@icquintotv.gov.
DettagliCome caratterizzare la comunità educante di un istituto: il protocollo di accoglienza per gli allievi con DSA. Luigi Oliva Liceo classico C.
Come caratterizzare la comunità educante di un istituto: il protocollo di accoglienza per gli allievi con DSA Luigi Oliva Liceo classico C. Colombo Va tenuto in debito conto il fatto che gli studenti con
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.) per alunni BES (Bisogni Educativi Speciali)
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.) per alunni BES (Bisogni Educativi Speciali) (Dir. Min. del 27/12/2012; C.M. n.8 del 6/03/2013; Nota prot n.2563 del 22/11/2013) ANNO SCOLASTICO 2014/15 ALUNNO/A:
DettagliPROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA
PROGETTO A SCUOLA DI DISLESSIA Bando per la presentazione di progetti finalizzati alla realizzazione in ambito scolastico di strategie didattiche, metodologiche e valutative nei confronti degli studenti
DettagliI disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero. Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo
I disturbi specifici dell apprendimento: dall identificazione precoce agli interventi di recupero Autore: Letizia Moretti Editing : Enrica Ciullo Corso Dsa - I disturbi specifici dell apprendimento: dall
DettagliPROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO
ITIS "LEONARDO DA VINCI" PISA a.s. 2012-2013 PROTOCOLLO D'ACCOGLIENZA PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DELL'APPRENDIMENTO Sezioni del documento Finalità Piano Didattico Personalizzato Indicazioni per
DettagliAnno Scolastico.. Stesura (data).. Aggiornamento (data)...
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Anno Scolastico.. Stesura (data).. Aggiornamento (data)... Indirizzo di studio.. Classe.. Sezione. Referente DSA Coordinatore di classe. Pag.1 di 16 1. DATI RELATIVI ALL
DettagliFOCUS DSA. Costantina Sabella Luciana Ventriglia PISTOIA 30 MAGGIO 2012
FOCUS DSA Costantina Sabella Luciana Ventriglia PISTOIA 30 MAGGIO 2012 ANNALI PUBBLICA ISTRUZIONE Nel 2010 gli Annali della Pubblica Istruzione hanno dedicato l intero volume 2 al tema Dislessia e disturbi
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliLINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
LINEE GUIDA PER UN CORRETTO INSERIMENTO DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Tratte da: Progetto A scuola di dislessia Teramo 28 Ottobre 2010 I.T.C. Pascal Seminario di studio Prospettive
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2014-2015 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2014-2015 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2014-15 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 27.03.2015 1. Premessa A titolo di
DettagliVademecum per il sostegno. Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe
Vademecum per il sostegno Pratiche condivise di integrazione all interno del Consiglio di classe Gli strumenti della programmazione DIAGNOSI FUNZIONALE: descrive la situazione clinicofunzionale dello stato
DettagliVADEMECUM PROCEDURE RAGAZZI DSA MAJORANA
VADEMECUM PROCEDURE RAGAZZI DSA MAJORANA - DIAGNOSI E PROFILO DI FUNZIONALITA - All atto dell iscrizione portare in segreteria la diagnosi DSA dell alunno e farla protocollare, accompagnata possibilmente
DettagliISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BELGIOIOSO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER GLI ALUNNI CON DSA Raramente il destino degli individui è determinato da ciò che essi NON sono in grado di fare. E molto più probabile che
DettagliPROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DSA
MOD. A04 Allegato n. 4 al P.O.F. PROTOCOLLO ACCOGLIENZA ALUNNI DSA Punti del documento: - Dichiarazione d intenti - Premessa - Obiettivi - Procedure e Strategie - Soggetti coinvolti - Prassi condivise.
DettagliNota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali
Nota sullo svolgimento delle prove INVALSI 2012 2013 per gli allievi con bisogni educativi speciali 1 A.S. 2012 13 Bisogni educativi speciali. Documento pubblicato il 23.4.2013 1. Premessa A titolo di
DettagliLegge n. 170 del 08-10-2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (GU n.
Legge n. 170 del 08-10-2010 LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (GU n. 244 del 18-10- 2010 ). La Camera dei deputati ed il Senato
DettagliATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA
ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge
DettagliFunzioni di gestione degli interventi: esperti
Funzioni di gestione degli interventi: esperti Percorso dell esperto: La documentazione dell attività I soggetti che hanno il compito di programmare e attuare percorsi formativi nell ambito del piano dell
DettagliUff. I. - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo
Uff. I - OLIMPIADI DI PROBLEM SOLVING - Informatica e pensiero algoritmico nella scuola dell'obbligo Il Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione Generale per gli Ordinamenti
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI ARCOLA/AMEGLIA Scuola dell Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado Via Porcareda 19021 A R C O L A (SP) C.M. SPIC81000V - C.F. 91054370118 - Tel. 0187/987061 Fax 0187/952358
DettagliDISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO
DISTURBI SPECIFICI DELL APPRENDIMENTO Il termine Disturbo Specifico dell Apprendimento (DSA) descrive più profili neuropsicologici a insorgenza in età evolutiva accomunati dalla presenza di una significativa
Dettagli