I. LA POLITICA DEL B-RES... 4 II. L IDENTITA DELLA COOPERATIVA... 5 III. LA MAPPA DEI PORTATORI DI INTERESSE IV. LA CONTABILITA SOCIALE...

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3 I. LA POLITICA DEL B-RES... 4 II. L IDENTITA DELLA COOPERATIVA... 5 MISSIONE... 6 VISIONE... 7 LA POLITICA DELLA QUALITA... 7 LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA STRUTTURA ORGANIZZATIVA III. LA MAPPA DEI PORTATORI DI INTERESSE IV. LA CONTABILITA SOCIALE ASSEMBLEA DEI SOCI CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE COLLEGIO SINDACALE AREA GENERALE COORDINATRICE GENERALE 17 AMMINISTRAZIONE 18 RESPONSABILE QUALITA 19 CREA 19 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (R.S.P.P.) e RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA 21 DATI DI SINTESI DIPENDENTI 22 FORMAZIONE 27 UTENTI 29 COMMITTENTI, ENTI FINANZIATORI, CLIENTI 30 RISORSE LIBERE 35 SITUAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA COMPRENSORIO VALLE DELL ADIGE Centro diurno minori e di aggregazione giovanile Spazio Aperto e Colonie diurne per minori a Povo 40 Centro diurno minori Il Kaos di Mezzolombardo 42 Educazione ambientale per elementari e medie del comune di Trento 44 Servizi scolastici ed Interventi domiciliari per minori nel comune di Trento e nella Piana Rotaliana 46 Progetto di sviluppo di comunità a Povo 49 Orientamento, formazione e inserimento al lavoro nel comune di Trento 51 Centro servizi anziani via Belenzani a Trento 54 Centro diurno anziani a Villazzano Tre 56 Centro diurno anziani a Gardolo 58 Servizi di animazione e di igiene e cura alla persona presso case di riposo 60 Campo sosta sinti e servizi scolastici a Trento 62 Interventi educativi domiciliari nel comune di Trento per famiglie sinte 63 2

4 Progetto per l integrazione della comunità Rom 64 Supporto socio relazionale inquilinato ITEA nel comune di Trento 66 Gestione condominiale sociale nel comune di Trento 67 Accompagnamento quotidiano utenti disabili nel comune di Trento 69 COMPRENSORIO ALTO GARDA Educazione ambientale per le scuole del comune di Dro 70 Supporto socio relazionale inquilinato ITEA nei comuni di Riva del Garda, Arco e Dro 70 Accompagnamento quotidiano utenti disabili nella zona di Sarche 70 COMPRENSORIO VALLAGARINA Educazione ambientale per le scuole del comune di Rovereto 72 Progetto di sviluppo di comunità Progetto Giovani di Vallarsa 74 Interventi di formazione alla genitorialità 75 Orientamento, formazione e inserimento al lavoro nel comune di Rovereto 72 Campo sosta nomadi di Rovereto 77 Inserimento in alloggio di famiglie sinte 78 Supporto socio relazionale inquilinato ITEA nei comuni di Rovereto, Mori e Villalagarina 72 COMPRENSORIO VALLE DI NON Centro diurno minori Open di Rallo e Romeno, Interventi educativi domiciliari e colonie diurne per minori 81 Centro di aggregazione giovanile Spazio Giovani a Cles 84 Progetto di sviluppo di comunità a Cles 85 Servizi di animazione presso casa di riposo di Taio 87 COMPRENSORIO ALTA VALSUGANA Progetto di sviluppo di comunità e Colonie diurne per minori a Baselga di Pinè 92 Educazione ambientale per le scuole di Levico 90 Ricerca sull inserimento lavorativo nelle zone di Pergine e Levico 90 COMPRENSORIO PRIMIERO Progetto di sviluppo di comunità nel comprensorio del Primiero 96 V. RICLASSIFICAZIONE DEL VALORE AGGIUNTO

5 I. LA POLITICA DEL B-RES Per il secondo anno Kaleidoscopio presenta il proprio documento di rendicontazione sociale: nel 2003 ha redatto il primo B-RES, il modello di bilancio sociale proposto dal consorzio nazionale delle cooperative sociali CGM, al quale la cooperativa ha aderito grazie ad un percorso di accompagnamento 1 effettuato con Con.Solida. (consorzio provinciale delle cooperative sociali). La redazione continua del bilancio sociale è formalizzata attraverso l assunzione di uno specifico impegno da parte del Consiglio di Amministrazione della cooperativa, che ne riconosce la valenza gestionale oltrechè comunicativa. Il modello è strutturato secondo la logica multi-stakeholder; che prevede cioè che i portatori di interesse siano molti: non solo perciò i destinatari dei servizi erogati, ma anche tutti coloro che, per diverse ragioni, hanno un rapporto con l organizzazione ed hanno interesse affinché essa operi con efficacia ed efficienza. Per tali ragioni questo documento è destinato ai soci, ai dipendenti ed ai collaboratori, agli enti committenti, finanziatori ed invianti, agli utenti e alle loro famiglie, alle comunità locali, ai volontari, ai servizi presenti sui territori, ai fornitori, alle cooperative sociali e al consorzio, alle comunità in cui vengono svolti i servizi. Ma anche a chi magari ha unicamente voglia di sapere qualcosa in più su di noi o, attraverso noi, conoscere un po la cooperazione sociale. Per il bilancio sociale del 2004, pur confermando l organizzazione dell anno scorso, mantenendo perciò il coordinamento centrale in capo a Francesca Bianchetti e Giorgia Linardi, si è preferito organizzare direttamente presso i servizi singole sessioni di lavoro con l èquipe di volta in volta interessata. Si è trattato pertanto di un processo molto partecipato nonché oneroso che ha richiesto l impegno e lo sforzo di molti. Si è rivelata un utile occasione anche per avviare una riflessione sui sistemi informativi presenti presso i singoli servizi, nella prospettiva di ottenere la disponibilità di dati aggregabili e confrontabili. Come da modello, il B-RES 2004 di Kaleidoscopio si compone delle 5 parti previste: la politica del bilancio sociale, l identità della cooperativa, la mappa dei portatori di interesse, la contabilità sociale e la riclassificazione del valore aggiunto. Per rappresentare l identità della cooperativa (vedi paragrafo II), facilitando l esposizione dei molti servizi erogati e delle diverse attività effettuate, la contabilità sociale di Kaleidoscopio viene analizzata per territorio e, all interno di questo, viene ripresa la modalità espositiva già adottata lo scorso anno, ovvero vengono presentati i singoli servizi con la descrizione per ciascuno dei diversi portatori di interesse. Anche quest anno il documento sarà presentato all Assemblea dei Soci, indicativamente nel mese di maggio 2005, affinché sia oggetto di approvazione. 1 Risultato riconducibile all obiettivo n. 3 pag. 8 4

6 II. L IDENTITA DELLA COOPERATIVA Kaleidoscopio è un impresa sociale di comunità che progetta e produce servizi attraverso la forma giuridica di cooperativa sociale di tipo A. Nata alla fine del 1996 dalla scissione societaria da Povo Coop 81 - cooperativa di produzione lavoro - fin dal principio ha cercato di posizionarsi su una frontiera di innovazione sociale e serrato confronto con le sollecitazioni provenienti dalle comunità, operando la scelta della diversificazione e dell indipendenza, non legando la propria stabilità alle sorti di un singolo servizio o di un unico committente. Per tali ragioni, se confrontata con alcune esperienze storiche, sia trentine che nazionali, la cooperativa Kaleidoscopio può essere definita atipica, in quanto non è specializzata su un unica tipologia di utenza: progetta ed eroga servizi per minori, giovani, adulti, anziani, disabili, anche appartenenti alle popolazioni sinte e rom, con particolare attenzione al sostegno ed allo sviluppo delle comunità. Quest anno infatti è maturata la scelta di pensarci maggiormente come soggetti chiamati a muovere le comunità in cui siamo presenti, e questo movimento va inteso in senso molto ampio: dalla capacità di osservare con competenza (vedendo non solo ciò che c è ma anche ed in particolare ciò che potrebbe esserci, ciò che non dovrebbe esserci, ciò che non c è) alla capacità di promuovere la conoscenza non solo nei nostri riguardi ma e soprattutto tra i diversi soggetti che nei singoli territori abitano e li animano, al pari nostro ma anche più di noi; dalla capacità di sensibilizzare verso forme e stili di vita sostenibili per tutti e non solo per pochi, alla capacità di educare al senso di cittadinanza responsabile verso se stessi, gli altri, il territorio; dalla capacità di essere generativi di relazioni positive alla promozione di una cultura della partecipazione. Se questa è la spinta che ci muove non solo ad essere ma anche a sentirci parte di un territorio, di una comunità, ciò comporta che va incrementato un approccio al lavoro che ci permetta di tener presente chi siamo, quali competenze siamo in grado di esprimere e con quali limiti dobbiamo imparare a dialogare. Recuperiamo dunque con maggior convinzione la metafora del caleidoscopio, rafforzando la consapevolezza (e la conoscenza) del nostro essere parte (parziale e partecipe), che già al proprio interno dispone di strumenti per la costruzione partecipata di comunità consapevoli ed in grado di farsi carico di se stesse. Per queste ragioni, l edizione del bilancio sociale di quest anno si differenzia dalla precedente proprio perché abbiamo inserito, fin dall esposizione, il fattore territorio: sarà all interno di questi che verranno esposti i servizi in riferimento alle tipologie di utenza che coinvolgono. Negli anni di attività la cooperativa ha inoltre tessuto un ampia serie di relazioni con diversi soggetti operanti nel sociale, sia attraverso partecipazione societarie e associazioni che collaborazioni finalizzate al lavoro comune oppure al sostegno di nuove realtà emergenti; è possibile citare: Piazza Grande, oggi società che si occupa dello sviluppo di comunità; Unimondo, l informatica e l informazione al servizio della crescita umana e civile, che si sta trasformando in cooperativa sociale di tipo B; Alisei, cooperativa sociale di tipo B, finalizzata alla promozione e all inclusione sociale dei cittadini attraverso l inserimento al lavoro; Cooperativa Arcadia, realtà che prosegue l attività del consorzio Pluriverso, seppur in una struttura societaria più agile, ovvero la realizzazione di iniziative di cooperazione internazionale con attenzione specifica alla costruzione di relazioni di reciprocità nel campo dell imprenditoria sociale; Amic Associazione di mediatori 5

7 interculturali; La Casa. Cooperativa sociale di tipo A, con cui sono state sviluppate molte iniziative progettuali percorrendo anche vie dell innovazione, come i servizi di tregua. Kaleidoscopio aderisce alla Federazione Trentina delle Cooperative e a Federsolidarietà. Fa inoltre parte del consorzio provinciale di cooperative sociali, Con.Solida., attraverso cui ha la possibilità di accedere ad iniziative progettuali specifiche e particolarmente significative. Tra le tante è opportuno qui specificare il Progetto Qualità, promosso da CGM, a seguito del quale nel febbraio 2002 Kaleidoscopio ha ottenuto la certificazione di conformità alla Norma ISO 9001:2000 da parte dell Ente di certificazione Cisq Cert. Si è trattato di avviare la logica del miglioramento continuo all interno dell organizzazione attraverso il recepimento dell approccio per processi. In questo percorso, orientato complessivamente alla qualità non solo della gestione organizzativa ma anche e soprattutto del valore sociale prodotto attraverso i servizi, si inserisce anche il presente documento quale strumento di qualità gestionale oltreché comunicativa: per sviluppare il percorso di costruzione del bilancio sociale Kaleidoscopio ha aderito alla proposta consortile, partecipando attivamente ai gruppi e alle sessioni di lavoro proposte. MISSIONE Kaleidoscopio vuole contribuire allo sviluppo di comunità competenti e responsabili, che si prendono cura di sé, e al miglioramento della qualità della vita degli individui e dei gruppi, principalmente i più deboli e gli esclusi, attraverso la progettazione e produzione di servizi, sia tradizionali che innovativi. Nel perseguimento della missione si sono individuati i valori fondamentali della cooperativa: - dare centralità alle persone - operatori, fruitori, risorse libere -, attraverso la loro valorizzazione, la promozione della partecipazione e del coinvolgimento, l incontro tra competenze e bisogni; - servire qualità attraverso l ascolto, l osservazione e la valutazione, indistintamente con operatori, fruitori, committenti e comunità locali; - coniugare sviluppo e responsabilità attraverso attenti processi valutativi che tengono in considerazione la reale presenza e dimensione dei problemi al fine di evitare che il servizio possa sopravvivere al bisogno per cui è stato organizzato; - promuovere la progettazione attraverso il lavoro in partnership con i diversi attori locali, la costituzione di nuove soggettività giuridiche e imprenditoriali, partecipando alle reti sovra locali di rappresentanza. Estratto del documento Mission del 24 maggio

8 VISIONE I vetrini di un caleidoscopio, con forme, colori e confini diversi, si combinano in immagini ogni volta nuove, ogni volta differenti, ogni volta belle : si muovono e apparentemente vagano all interno di uno spazio che è abitato da numerosi altri vetrini con i quali cercano vicinanze, anche se non sempre intenzionalmente. E nel loro vagare sembrano scomposti, sembrano caotici, ma poi, all improvviso, si fermano: hanno trovato un equilibrio che rimanda di loro una condivisione o forse solo una consapevolezza di appartenenza che permette però a noi di partecipare a questo spettacolo e di godere di questi riflessi di luce. Ed è un attimo, perché basta la vibrazione di un respiro per rimettere in movimento tutti questi vetrini e ricominciare la ricerca di un nuovo quadro da ammirare. All interno di questa metafora, ci poniamo come promotori di un cambiamento sociale che si ridefinisce continuamente: i vetrini sono le persone che abitano nelle nostre comunità, sono i problemi che ascoltiamo tutti i giorni, sono le risorse che sostengono le azioni. Noi siamo parte di questo sistema perchè attraverso il nostro impegno (quella lieve oscillazione della mano, quella tenue vibrazione del respiro), cerchiamo di attivare processi, movimenti di persone e di problemi che producono visioni e sentimenti di benessere, generano competenze di reciprocità. LA POLITICA DELLA QUALITA Il percorso intrapreso dalla cooperativa sui temi e sugli strumenti della qualità sociale è proseguito anche quest anno, cercando di migliorare via via non solo la parte scritta del processo ma anche quella sentita, vissuta, percepita. Il bilancio di responsabilità etica e sociale, così come gli altri strumenti della qualità, assumono pienamente il proprio ruolo se chi partecipa alla loro costruzione ne è consapevole. E questo vale (o dovrebbe valere) per ciascuno degli stakeholders che abbiamo individuato. Tale consapevolezza è tanto più facilmente costruibile se gli attori interni ne sono pieni possessori, ed in particolare tutti coloro che contribuiscono con il proprio impegno e passione quotidiana a far sì che i servizi gestiti non siano solo la risposta a dei bisogni particolari ma siano anche generativi di un valore altro, di un significativo contributo alla qualità della vita delle persone e delle comunità che ci vedono nel ruolo di cittadini competenti. Significativo è anche il metodo adottato per lo sviluppo di questo processo che ha una forte connotazione culturale: a rafforzare tale metodo, quest anno si è voluta cogliere l occasione della raccolta dei dati andando personalmente servizio per servizio, incontrando le persone che vi lavorano, chiarendo l importanza dello strumento e soprattutto l utilità nell usarlo per la progettazione e la gestione del servizio stesso. Inoltre, nel coordinamento generale (CREA) è stato più volte trattato il tema della qualità e 7

9 degli strumenti che ad essa si rifanno ma dai quali dobbiamo emanciparci interiorizzandoli come prassi. OBIETTIVI ANNO 2004 Annualmente la cooperativa redige il Piano della Qualità, strumento in cui vengono inseriti gli obiettivi definiti in base all individuazione di alcune priorità aggiuntive rispetto alla gestione ordinaria dei servizi e della cooperativa in generale. ob 1. ob 2. ob 3. ob 4. ob 5. estendere il sistema di gestione per la qualità ad altri servizi della cooperativa: fin dalla certificazione del centro diurno per anziani di Gardolo e del centro per minori Il Kaos di Mezzolombardo, negli altri servizi affini si è lavorato nella logica del lavoro comune, in modo tale da poter procedere alla certificazione semplicemente formalizzando il metodo di lavoro del Sistema Qualità già attuato. Si pensava quindi di portare alla certificazione il centro diurno per anziani La Rondine e due centri per minori, Open e Spazio Aperto. Purtroppo nel 2004, in due casi su tre, ci sono state delle novità relativamente alla gestione delle convenzioni che hanno fatto decidere per il rinvio di tale scelta. Obiettivo rinviato. recuperare efficacia ed efficienza attraverso la valutazione dell impatto del Sistema Qualità, effettuando anche il monitoraggio delle percezioni: tale valutazione è iniziata alla fine dell anno. Solo nel 2005, al termine della ricognizione, si avrà un quadro completo che permetterà di adottare eventuali misure di correzione. Obiettivo in corso. ampliare l applicazione dei sistemi di qualità sociale, attraverso l adesione al percorso di costruzione del B-RES, lo sviluppo di un percorso interno e la costruzione del sistema di raccolta dati: tutte le azioni previste sono state effettuate, infatti già l anno scorso si è redatto il primo b-res. Anche per quanto riguarda la costruzione del sistema di raccolta dati si è a buon punto: nello specifico, sono stati impostati strumenti che consentono anche il confronto con i dati storici. Sarebbe però utile espandere ulteriormente l obiettivo per gli anni a venire per la costruzione di un sistema informativo on line per tutti i servizi della cooperativa. Obiettivo raggiunto e ampliato. definire e chiarire il sistema delle deleghe e delle responsabilità del Consiglio di Amministrazione, approfondendo il diritto societario in occasione della riforma e organizzando formazione per i consiglieri. È stata approfondita la riforma del diritto societario, è stato infatti definito il nuovo statuto, approvato in assemblea a dicembre. L impegno per il corso di formazione viene riportato nel Anche il sistema di deleghe sarà ridefinito nel 2005 con la ricomposizione del Consiglio di Amministrazione. Obiettivo parzialmente raggiunto e rinviato. migliorare la gestione della formazione, attraverso la strutturazione della raccolta dei fabbisogni formativi, la valutazione delle competenze, l attenzione a quanto previsto dalla procedura. La gestione della formazione è stata presidiata con una certa costanza e riconoscimento del significato connesso alla modalità implementata; la raccolta dei fabbisogni formativi è infatti un attenzione sempre viva in ciascun coordinatore che individua sia le esigenze che le opportunità di partecipazione ad iniziative formative, soprattutto per oggetti specifici. La 8

10 ob 6. coordinatrice generale ha sempre potuto verificarne la sostenibilità e la coerenza, grazie alla stretta collaborazione con i coordinatori. Anche per quanto riguarda la valutazione e l autovalutazione delle competenze è stato ripreso in alcuni servizi lo strumento già applicato l anno scorso. In base a quanto previsto dalla procedura, il Piano della Formazione è stato approvato e distribuito ed ha orientato le scelte formative dell anno; la documentazione prevista è stata raccolta con una adeguata tempestività. Obiettivo raggiunto. recuperare efficienza, in particolare con il contenimento dei costi generali, attraverso alcune azioni specifiche: a. era prevista l introduzione di budget per ogni singolo servizio, ma a causa delle problematiche incontrate sono stati ridimensionati gli obiettivi e si è proceduto ad una fase sperimentale che ha riguardato solo i 3 centri per minori, per tarare strumento ed obiettivi. b. si prevedeva la possibilità di migliorare le condizioni nei rinnovi contrattuali dei servizi, ma non è stata definita una precisa politica da seguire in questo senso. Si tratta però di operazioni possibili soprattutto per i servizi a contrattazione diretta. c. è stata effettuata la valutazione di tutti i servizi, al fine di adeguare la situazione del personale a quanto previsto dalle convenzioni. d. con l introduzione del Regolamento Interno si sono definiti, seguendo ed integrando il CCNL delle cooperative sociali applicato, i comportamenti da adottare in ambito lavorativo. Soprattutto per quanto riguarda l utilizzo della flessibilità si è riscontrato un utilizzo più coerente e responsabile (cfr dati nella sezione Dati di Sintesi Personale). e. attraverso il CREA è stata diffusa (e si continua a tenere viva) l attenzione nel progettare servizi innovativi che permettano alla cooperativa di evolvere le proprie attività aumentando potenzialmente anche la qualità dei servizi già erogati. Nel 2004 è stata organizzata un attività formativa con l Istituto Comprensivo di Avio rivolta ai genitori, è stato inoltre presentato un altro progetto finalizzato alla formazione genitoriale sul fondo per le politiche giovanili (l.p. 7/2004) e sono stati attivati servizi nuovi per la cooperativa, come gli interventi educativi a domicilio per minori e famiglie e i servizi di assistenza scolastica, che hanno visto la strutturazione di un settore con un coordinamento specifico. Obiettivo parzialmente raggiunto. 9

11 LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA Provincia di Trento Grafico 1 presenza di attività nei comprensori Minori e giovani Adulti e Comunità Lavoro Anziani Sinti e Rom Inquilinato Disabilità C5 VALLE DELL ADIGE C9 ALTO GARDA C10 VALLAGARINA C6 VALLE DI NON C4 ALTA VALSUGANA C2 PRIMIERO 10

12 Grafico 2 tipologia di attività nei comprensori C5 VALLE DELL ADIGE C9 ALTO GARDA C10 VAL LAGARINA C6 VAL DI NON C4 ALTA VAL- SUGANA C2 PRIMIERO Minori e giovani - Centro diurno e di aggregazione Spazio Aperto e Il Kaos - Servizi scolastici -Interventi ed.domiciliari - Educazione ambientale - Colonie diurne Educazione ambientale - Educazione ambientale - Progetto di sviluppo di comunità - Centri diurni Open - Centro aggregazione Spazio Giovani - Interventi ed.domiciliari - Colonie diurne - Progetto di sviluppo di comunità - Colonie diurne - Educazione Adulti e Comunità Progetto di sviluppo di comunità Educazione alla genitorialità Progetto di sviluppo di comunità ambientale Progetto di sviluppo di comunità Lavoro Anziani Sinti e Rom Inquilinato Disabilità Orientamento formaz. e inserimento al lavoro Orientamento formaz. e inserimento al lavoro Ricerca sull inserimento lavorativo - Centro servizi via Belenzani - Centri diurni di Gardolo e Villazzano 3 - Igiene e cura e animazione in case di riposo Animazione in case di riposo 11 - Campo sosta sinti Trento - Progetto per integrazione comunità Rom - Servizi scolastici - Interventi ed.domiciliari - Campo sosta sinti Rovereto - Inserimento in alloggio famiglie sinte Grafico 3 dettaglio zone di svolgimento delle attività nei comprensori C5 VALLE DELL ADIGE C9 ALTO GARDA C10 VAL LAGARINA C6 VAL DI NON C4 ALTA VAL- SUGANA C2 PRIMIERO Minori e giovani Trento, Povo, Villazzano, Martignano, Gardolo, Solteri, Lavis, Piana Rotaliana, Paganella Dro Vallarsa, Isera, Noriglio Rallo, Romeno, Cles, Campodenno, Brez, Romallo, Taio e Livo. Baselga di Pinè Levico Adulti e Comunità Povo - Supporto socio relazionale inquilinato ITEA - Gestione condominiale sociale Supporto socio relazionale inquilinato ITEA Supporto socio relazionale inquilinato ITEA Accompagna mento quotidiano utenti Anffas Laboratorio Sociale Accompagna mento quotidiano utenti Anffas Laboratorio Sociale Lavoro Anziani Sinti e Rom Inquilinato Disabilità Trento Trento, Gardolo, Villazzano Tre, Povo, Villazzano Ravina, Gardolo, Trento sud Avio Rovereto Rovereto Cles Siror, Tonadico, Fiera, Transaqua, Mezzano, Imer, Canal San Bovo Pergine Levico Taio Trento centro, Trento sud, Oltrecastello Riva del Garda, Arco e Dro Rovereto, Mori e Villalagarina Trento centro, nord e sud Sarche

13 STRUTTURA ORGANIZZATIVA L organo guida della Cooperativa è l Assemblea dei Soci che ne delinea la visione, la missione e gli orientamenti strategici. Il Consiglio di Amministrazione è l organo decisionale che, mediante l organizzazione e l allocazione delle risorse umane, finanziarie ed immobiliari, concretizza le strategie della Cooperativa. Il Presidente è il rappresentante legale della Cooperativa; a lui ne competono la responsabilità e la rappresentanza nelle sedi istituzionali e politiche. Il Collegio Sindacale controlla la gestione sociale, vigila sull'osservanza della legge e dello statuto e accerta l'esattezza delle scritture contabili e del bilancio d esercizio. La direzione della cooperativa, unitamente al Presidente, è in capo alla Coordinatrice Generale. Il forte anello di congiunzione con i singoli servizi è costituito dai Coordinatori di Servizio (C.S.) e viene realizzato attraverso il CREA, la riunione periodica di coordinamento. Le attività con gli utenti vengono svolte dagli operatori, definiti RAP Responsabili di Attività e Programmi a sottolineare la strategicità del ruolo esplicitandone in modo condiviso l elemento di responsabilità nell azione svolta. Il lavoro, a tutti i livelli, è supportato dall equipe amministrativa. L attività di ogni funzione è esposta in La contabilità sociale. Figura 1 - Organigramma Assemblea dei Soci Consiglio di Amministrazione e Presidente Collegio Sindacale Coordinatrice Generale Segreteria Amministrazione Responsabile Qualità C.R.E.A. C.S. C.S. C.S. RAP Servizi.. RAP Servizi RAP Servizi. L organigramma qui esposto rappresenta l articolazione della struttura organizzativa implementata, nei suoi livelli: è per evidenziare questo che compaiono a titolo di esempio solo alcune celle sia per i coordinatori di servizio che per i singoli servizi/progetti. Integrano la struttura organizzativa, alcune figure che si occupano di attività complementari ai servizi che Kaleidoscopio eroga. Tra queste citiamo il Responsabile Qualità che cura il Sistema di Gestione, il Responsabile del Sistema di Prevenzione e Protezione (RSPP) e il Rappresentante dei Lavoratori, che operano in materia di sicurezza sul lavoro, il Responsabile del Trattamento dei Dati Personali, ruolo affidato al Presidente che garantisce la tutela della privacy. 12

14 III. LA MAPPA DEI PORTATORI DI INTERESSE I portatori di interesse, altrimenti detti stakeholders, sono tutti i soggetti che si relazionano con la cooperativa e pertanto influenzano o sono influenzati dalle sue attività. Ci preme sottolineare che i portatori di interesse di una cooperativa sociale, come è facilmente immaginabile, sono molti e per questo è difficile riuscire a dare ad ognuno di essi la rappresentazione che meriterebbe. La nostra speranza è che ogni lettore riesca, attraverso la comprensione dello sforzo da noi fatto, a ritrovare nel bilancio sociale informazioni che soddisfino il proprio interesse. Anche il bilancio sociale del 2004 di Kaleidoscopio, pur essendo destinato a tutti gli stakeholders, rappresenterà nel dettaglio solo alcuni di essi. 13

15 IV. LA CONTABILITA SOCIALE ASSEMBLEA DEI SOCI L assemblea dei soci di Kaleidoscopio è costituita da 47 soci ed hanno costituito un capitale sociale complessivo pari ad ,65. Nel corso dell anno hanno aderito alla base sociale 2 nuovi soci lavoratori, Andrea Selber e Marco Baino, entrambi educatori in servizi per minori. Si è invece dimessa la socia Michela Tomasi, ex animatrice in servizi presso case di riposo, che la cooperativa non gestisce più. Grafico 4 variazioni base sociale lav vol sov tot. lav vol sov tot. situazione anno precedente ammissioni dimissioni passaggio di categoria situazione al 31/ Se confrontata con la situazione dell anno scorso, rispetto al numero complessivo di soci non sono osservabili significative variazioni, in quanto la base sociale è variata unicamente di una unità. Se invece osserviamo i movimenti all interno di ogni categoria di soci si può notare come la composizione sia variata notevolmente, principalmente a fronte della regolarizzazione della posizione di alcuni soci lavoratori che, nonostante l interruzione del rapporto di lavoro, non hanno scelto di interrompere anche la partecipazione alla base sociale. Grafico 5 variazioni base sociale 100% 90% 80% 70% totale 46 totale 47 60% 50% 40% 30% sov v entori 4 sov v entori 5 v olontari 11 v olontari 18 20% 10% lav oratori 31 lav oratori 24 0% lavoratori volontari sovventori totale 14

16 Anche nel 2004 l Assemblea si è riunita 3 volte, rispettando un impegno precedentemente assunto: a maggio, per l approvazione del bilancio 2003; in quest occasione sono stati presentati ed approvati anche il B-RES 2003 ed il regolamento interno per i dipendenti 2. Si è trattato di un assemblea allargata, a cui hanno partecipato 24 soci, tra presenti e deleghe, 14 dipendenti non soci ed il Presidente del Collegio Sindacale; due volte a dicembre: la prima per la presentazione del nuovo statuto, in cui è stata esaminata e valutata la bozza elaborata dal Consiglio di Amministrazione 3 sul modello redatto da Federsolidarietà, in cui sono intervenuti 20 soci, tra presenti e deleghe, ed al seguito della quale si è svolta la Cena di Natale che ha coinvolto anche tutti i dipendenti; la seconda volta per l assunzione del nuovo statuto alla presenza di 32 soci, tra presenti e deleghe, il notaio dott. Piccoli ed un membro del Collegio Sindacale. In tutte le sedute le votazioni hanno avuto esito unanime. Nelle tre assemblee la presenza media è stata di 25 soci (21 nel 2003), tra presenti e deleganti. L 83% dei presenti (mediamente 17,5) è costituito da soci lavoratori. Come avviene solitamente, anche quest anno l assemblea dei soci ha deliberato di devolvere una parte dell utile del bilancio economico 2003, pari ad 3.500, ad un progetto internazionale di solidarietà. Dato che nel corso dell anno non è stato individuato un progetto, l importo verrà accantonato e devoluto nel 2005, probabilmente in favore di un progetto, promosso dalla Federazione Trentina delle Cooperative e da altre organizzazioni datoriali e sindacali della provincia di Trento, finalizzato alla ricostruzione di case e barche nello Sri Lanka, paese colpito dal maremoto del 26 dicembre CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE Il Consiglio di Amministrazione, eletto il 20 giugno del 2003, è composto da 8 membri: di questi tre sono presenti da 3 mandati, due presenti da 2 mandati e gli altri tre sono al primo mandato. Tutti i membri sono soci, 5 lavoratori e 3 volontari. Il Presidente: Odorizzi Michele socio lavoratore Il socia lavoratrice Bianchetti Francesca Vicepresidente: I Consiglieri: Brighenti Elena socia volontaria Dal Dosso Paola socia volontaria Menestrina Luigi socio lavoratore Tomasi Elisabetta socia lavoratrice Venturelli Sandra socia lavoratrice Zandonai Flaviano socio volontario 2 Risultato riconducibile all obiettivo n. 6 pag. 9 3 Risultato riconducibile all obiettivo n. 4 pag. 8 15

17 Come previsto dallo statuto, il Consiglio di Amministrazione dura in carica 3 anni; la composizione attuale però è destinata a variare prima della scadenza, in quanto al termine del primo anno di lavoro in CdA, i soci volontari hanno visto mutate le proprie disponibilità, ormai rinnovate per tutti da almeno due mandati. Le sostanziali rinunce alla carica hanno portato il Consiglio di Amministrazione ad intraprendere un lavoro di ricostituzione di un nuovo organo amministrativo, avviando inoltre una riflessione rispetto alla tipologia ed alle competenze da ricercare nei nuovi membri. La definizione del nuovo assetto si concluderà però nel Tutti i membri del Consiglio di Amministrazione svolgono la propria attività a titolo di volontariato, non percependo perciò gettoni presenza. Il CdA nel 2004 si è riunito 15 volte e ha discusso e deliberato, oltre che in merito agli argomenti previsti (bilanci, convocazione assemblee, ammissioni e dimissioni soci, statuto, regolamento, deleghe) anche rispetto ad altri argomenti che possiamo riclassificare in tre tipologie: i servizi/progetti in essere e potenziali (valutazione dello stato, rapporti con altri soggetti, piano di sviluppo), la politica di gestione del personale (piano della formazione, orientamento su contratto di lavoro, rimborsi chilometrici, kasko, richieste di aspettativa, permessi studio, anticipi tfr, una tantum, sostituzione coordinatori, dimissioni), ed infine gli impegni economico/finanziari (acquisti ed investimenti consistenti, in particolare in merito alla ristrutturazione della sede di Spazio Aperto a Povo). Va inoltre ricordato che il CdA si è anche dato il tempo per effettuare una autovalutazione del proprio operato, in riferimento soprattutto a quelle che erano state le aspettative espresse dall assemblea dei soci. Le presenze sono state mediamente di 5 consiglieri per ogni seduta, ma analizzando la presenza dei membri soci lavoratori si può parlare del 96%. Le riunioni hanno avuto una durata complessiva di 50 ore, pertanto i consiglieri hanno lavorato 247 ore, calcolate moltiplicando le presenze per la durata delle riunioni. Alle riunioni del Consiglio di Amministrazione partecipa anche Giorgia Linardi con funzioni di segreteria. Al fine di favorire la trasparenza, il Consiglio di Amministrazione ha individuato nella riunione periodica di coordinamento CREA il luogo di eventuale informazione rispetto alla propria attività. PRESIDENTE Il Presidente in carica è Michele Odorizzi, eletto in occasione dell assemblea del 20 giugno È in Kaleidoscopio fin dal 1996, anno in cui è stata costituita: da allora ne ha sempre gestito la direzione. Implementando la missione di Kaleidoscopio di partecipare i sistemi e le reti istituzionali locali, è amministratore di società non profit e consortili. In particolare è attualmente Presidente del consorzio provinciale della cooperazione sociale Con.Solida., vice presidente della Federazione Trentina delle Cooperative, membro del Consiglio Nazionale di Federsolidarietà. Rappresenta inoltre Kaleidoscopio nel Consiglio di Amministrazione di Unimondo. Come richiesto espressamente dall assemblea dei soci, il Presidente ricopre anche un ruolo operativo in cooperativa, soprattutto per quanto riguarda i rapporti con la 16

18 Committenza e la gestione delle convenzioni, la definizione del piano di sviluppo, la responsabilità amministrativa, la definizione del piano della formazione. Oltre ad occuparsi degli aspetti istituzionali, contribuisce attivamente allo sviluppo della cooperativa, mantenendo una particolare attenzione e responsabilità al bilancio. COLLEGIO SINDACALE Il Collegio dei Sindaci è composto da tre membri effettivi, di cui uno con funzioni di Presidente, e da due membri supplenti. Il Presidente: I Sindaci effettivi: Detassis Tommaso Dalpalù Renato Andreaus Michele Il Caposindaco Tommaso Detassis ha partecipato al 20% delle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Oltre ai normali adempimenti riservati al Collegio Sindacale, ha effettuato le 4 verifiche trimestrali con il personale amministrativo previste dallo Statuto, garantendo inoltre la propria disponibilità in caso di richieste tecniche. Per quanto riguarda l Assemblea dei soci, ad una riunione ha partecipato il Caposindaco, ad un altra il Sindaco Dalpalù. A seguito del rinnovo del diritto societario, che ha introdotto la possibilità di mantenere il Collegio Sindacale solo se esso è costituito da membri iscritti all albo dei revisori contabili, l Assemblea dei Soci deciderà nel 2005 di assegnare il controllo contabile alla Federazione Trentina delle Cooperative, soggetto che la Regione ha designato per tale ruolo. Data però la costante e produttiva collaborazione con il Caposindaco Tommaso Detassis, si instaurerà con lui un rapporto di consulenza, affinché accompagni e sostenga il personale amministrativo in questo passaggio e collabori con il Consiglio di Amministrazione per gli oggetti che gli competono. AREA GENERALE COORDINATRICE GENERALE Il ruolo di coordinatore generale è ricoperto da Francesca Bianchetti, socia e Vicepresidente della cooperativa. L impegno prioritario riguarda la gestione delle risorse umane, dalla fase di individuazione, ai colloqui di selezione, per proseguire con il coordinamento delle esigenze formative in coerenza con le linee di sviluppo individuate dal Consiglio di Amministrazione nonché dall Assemblea dei Soci. Si fa carico delle problematiche organizzative inerenti ai singoli servizi, supportando in tal modo i coordinatori e le equipe. Nelle riunioni periodiche del CREA si preoccupa di individuare le priorità di discussione e confronto, cercando di tracciare via via la struttura organizzativa più adeguata, più efficace ed efficiente, nella quale le persone si sentano appartenenti. 17

19 AMMINISTRAZIONE L équipe amministrativa è costituita da: Luigi Menestrina, socio e membro del Consiglio di Amministrazione, che si occupa prevalentemente della gestione amministrativa del personale, Giorgia Linardi, socia, Andrea Asson, che si occupano congiuntamente della gestione amministrativo/contabile; insieme a Bruno Tomasi, gestiscono anche segreteria e front-office. Inoltre, Giorgia si occupa della segreteria al Consiglio di Amministrazione, insieme alla Coordinatrice Generale si occupa del Bilancio Sociale; Andrea e Luigi sono stati impiegati fino alla fine del 2004 anche sul servizio di Gestione Condominiale Sociale, Bruno è il responsabile operativo dei servizi di igiene e cura e accompagnamento persone disabili; Andrea e Giorgia curano la contabilità per Unimondo. Nello specifico, per quanto riguarda il 2004, oltre alla gestione ordinaria sia della contabilità che dell amministrazione del personale, vi sono stati alcune attività straordinarie che brevemente citiamo: rispetto alla gestione amministrativa del personale c è stato l importante passaggio, formalizzato con gennaio 2005, dal precedente consulente del lavoro, lo studio Potrich di Rovereto (*), alla Federazione Trentina delle Cooperative. Il passaggio agevolerà l imputazione dei dati e permetterà un ottimizzazione ed una più puntuale lettura del bilancio relativo al personale. Inoltre, per snellire la nuova procedura di elaborazione dei dati delle buste paga, si è adottato un programma di Saidea srl che permette la gestione delle presenze con relativa stampa sui registri vidimati. Si è proceduto poi alla parziale implementazione del rapportino on-line, un programma che permetterà di imputare da parte di ciascun dipendente i dati relativi al proprio lavoro svolto, agevolando ulteriormente l elaborazione dei dati per la busta paga, ma anche molte elaborazioni extracontabili utili per la valutazione dei carichi di lavoro suddivisi per tipologia di attività. (*) La scelta di effettuare questo passaggio non è stata facile proprio in virtù della valida collaborazione con lo Studio Potrich, con cui la cooperativa lavorava da molti anni. Pertanto dalla positiva valutazione rispetto alle consulenze rese e dalla conoscenza storica della cooperativa che lo Studio ormai ha acquisito, si è deciso congiuntamente di mantenere una collaborazione proprio rispetto a questo oggetto. rispetto alla gestione della contabilità si è proceduto alla redazione di bilanci periodici di verifica impostati secondo un criterio elaborato con la consulenza tecnica di Orietta Baldo della Federazione: in particolare si è affinata una metodologia di studio sul bilancio previsionale che ha comportato un lavoro di riclassificazione dei conti di bilancio funzionali alla realtà specifica di Kaleidoscopio. Questo lavoro ha riguardato anche il perfezionamento di strumenti per la gestione di budget 4, che ha portato però solo alla parziale implementazione effettiva (per ora riguarda solo i centri per minori). n. registrazioni contabili n. fatture ricevute n. emesse Risultato riconducibile all obiettivo n. 6 pag. 9 18

20 Riteniamo importante spiegare meglio il servizio di gestione contabile per UNIMONDO, formalmente nato a metà del 2004 ma che ha comportato la ricostruzione della contabilità dell intero anno d esercizio. La decisione di assumere questo servizio è dettata dalla necessità di riorganizzare i due soggetti al fine di rilanciare le attività; infatti il servizio si configura più come una collaborazione reciproca che sostiene da un lato le attività di Unimondo e dall altro le motivazioni che avevano spinto Kaleidoscopio a partecipare alla costituzione dell associazione nel 2000, ovvero la tutela di una comunicazione democratica, dei diritti umani e dello sviluppo sostenibile. L assunzione del servizio ha comportato tuttavia un intenso lavoro per il personale amministrativo, sia con i direttori di Unimondo sia con i soggetti che avevano gestito prima l amministrazione contabile delle società. Pertanto l impegno iniziale è stato quello di ricomporre tutti gli elementi per creare una base solida di partenza su cui costruire un assetto amministrativo adeguato al rilancio dell attività societaria. Oltre alla contabilità ordinaria, il personale amministrativo si occupa della gestione extracontabile del servizio e-payment, attraverso il quale Unimondo permette a diverse realtà sociali di raccogliere fondi e finanziamenti di beneficenza inerenti specifiche iniziative. Già nel corso degli ultimi mesi dell anno si è cercato di lavorare anche sui due bilanci, poiché presentavano un elenco di partite relative a situazioni che dovevano essere regolate o pareggiate. RESPONSABILE QUALITA Il ruolo di Responsabile della Qualità è svolto dalla Coordinatrice Generale, Francesca Bianchetti, che si occupa del sistema di gestione per la qualità in cooperativa, fin dalla sua introduzione. Si occupa sia degli aspetti più di tipo pratico (gestione modulistica, rapporti con il consorzio in merito al tema, ecc.) e sia di quelli più rilevanti sul piano dei contenuti, avendo cura di monitorare periodicamente lo stato di miglioramento continuo introdotto come specifico sistema di gestione. Particolare attenzione viene riservata alla crescita di personale sul Sistema Qualità: all interno dei servizi certificati, non solo i coordinatori ma anche tutti gli operatori contribuiscono al mantenimento ed allo sviluppo del sistema introdotto, interrogandosi sull efficacia dello stesso e sulle possibili modifiche per il miglioramento. CREA Il CREA è la riunione periodica di coordinamento generale composta da 11 membri: la Coordinatrice Generale, i Coordinatori di Servizio e la rappresentante dell Amministrazione. In base agli oggetti all ordine del giorno, saltuariamente partecipa anche il Presidente. Il nome indica l acronimo dei 5 aspetti sui quali è incardinato il ruolo del coordinatore: Competenza, Responsabilità, Efficacia ed Efficienza, Autonomia. 19

21 I coordinatori della cooperativa hanno compiti organizzativi, progettuali, di cura rispetto alle risorse umane, di responsabilità rispetto ai budget e di responsabilità nei confronti dell utenza. Al CREA non sono attribuiti ambiti decisionali propri: è un luogo di scambio e di confronto che permette l incontro di servizi diversi favorendo l unitarietà della cooperativa. Nell anno il CREA si è riunito 18 volte, da almeno una volta al mese ad un massimo di 3 nei mesi di febbraio e dicembre. La partecipazione media è stata di 8.4 presenze a riunione, pari al 71%. Il totale delle ore dedicate, calcolate perciò sulla presenza di ogni coordinatore, è pari a 419. L impegno medio mensile per ogni singolo partecipante è di 4 ore. Come previsto dagli obiettivi, la partecipazione è risultata abbastanza costante, malgrado il succedersi di alcuni membri, ed ha portato ad una maggiore conoscenza e condivisione del processo complessivo della cooperativa. Tra gli oggetti principali di cui si è occupato il CREA, si può citare la definizione del Regolamento Interno, attraverso la mappatura delle prassi, la strutturazione della raccolta delle esigenze formative per la definizione del Piano della Formazione 5, il lavoro di valutazione e autovalutazione delle competenze, l aggiornamento del Sistema Qualità, la condivisione del B-RES e del Piano di Sviluppo, un lavoro di valutazione del CREA e di riflessione sull identità della cooperativa. È inoltre iniziato un lavoro di presentazione dei singoli servizi: nel corso dell anno questo è avvenuto per 11 servizi, in alcuni casi da parte del coordinatore, in altri con il coinvolgimento delle equipe, a volte direttamente presso il centro interessato. Grafico 6 componenti gruppo CREA Francesca Bianchetti Alessandra Fuganti Corrado Dallabernardina Cristiano Conte Elisabetta Tomasi Francesca Chini Giorgia Linardi Marina Valenti Sandra Venturelli Stefano Petrolini Teresa Pietropaolo Coordinatrice generale Coordinatrice area lavoro Coordinatore centri per minori Coordinatore centri per giovani e progetti per giovani, adulti, comunità Coordinatrice servizi scolastici Coordinatrice centro servizi per anziani Rappresentante amministrazione Coordinatrice centri diurni per anziani e servizi presso case di riposo Coordinatrice servizi in favore della popolazione sinta Coordinatrice servizi in favore di inquilini e della popolazione sinta Coordinatrice progetto di educazione ambientale per minori Fa inoltre parte del CREA Marialucia Armanini, coordinatrice dei centri diurni per anziani prima di Marina Valenti, ad oggi assente per maternità. Nel corso del 2004 vi hanno fatto parte anche Manuela Demaria, dimessasi a luglio, coordinatrice del servizio in favore dell Inquilinato Itea e del progetto Oltre il Campo, e 5 Risultato riconducibile all obiettivo n. 5 - pag. 8 20

22 Giovanni Tognotti, dimessosi in agosto 2004, anch egli coordinatore del servizio in favore dell inquilinato Itea e dei servizi scolastici. Fino a febbraio sono stati presenti inoltre Alessio Bertoldi e Guido Zaghesso, referenti dei centri per minori, per permettere un adeguato inserimento del nuovo coordinatore Corrado Dallabernardina; stessa riflessione vale per Elisabetta Tomasi, anche se poi è rientrata in novembre assumendo l incarico di coordinatrice dei servizi nelle scuole. RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (R.S.P.P.) e RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA Nell applicazione della normativa circa la sicurezza e la salute dei lavoratori e al fine di adottare misure che la tutelino al meglio, Kaleidoscopio ha deciso di esternalizzare il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, assegnandolo al personale tecnico e specializzato del Consorzio Lavoro Ambiente di Trento, nello specifico all ingegnere Federico Zanasi. Per lo svolgimento di tale ruolo, innanzitutto, il CLA si è occupato di realizzare un indagine ricognitiva per verificare la sussistenza di eventuali rischi per i lavoratori e che ha portato alla redazione del documento di valutazione dei rischi. Annualmente il responsabile effettua i sopralluoghi presso le unità operative, in cui verifica le modalità di intervento ed i relativi rischi. Il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è affiancato da una figura interna, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, ruolo assunto da Giorgia Linardi. Il rappresentante da un lato collabora con il responsabile, dall altro costituisce un punto di riferimento per i lavoratori infatti proprio da loro è nominato. Nel 2004, a fronte di una valutazione fatta circa alcune figure professionali presenti in Kaleidoscopio, si è deciso di introdurre la Sorveglianza Sanitaria, assegnata ad uno specialista in medicina del lavoro, il dottor Gianpiero Girardi, nominato Medico Competente. Nel corso dell anno sono state svolte: due riunioni periodiche, che hanno coinvolto la prima volta il Presidente, il RSPP ed il rappresentante, la seconda anche il Vicepresidente ed il Medico Competente; l analisi per la sorveglianza sanitaria da parte del RSPP; le relazioni tecniche da parte del RSPP relative alle nuove strutture di tre sedi operative; i sopralluoghi a tutte le sedi operative da parte del RSPP ed, in due casi, anche dal Medico Competente; 11 visite mediche riguardanti il personale del servizio di igiene e cura alla persona presso case di riposo e centri per anziani, 3 visite per il personale amministrativo e 11 visite per il personale con mansioni socio-assistenziali nei centri per anziani. 21

23 DATI DI SINTESI DIPENDENTI Dal 2003 Kaleidoscopio applica il contratto collettivo nazionale per cooperative sociali, che proprio nel corso dell anno è stato rinnovato nella parte economica, comportando pertanto un aumento delle retribuzioni pari al 4,85%. Per quanto riguarda il 2004, Kaleidoscopio ha impiegato complessivamente 184 dipendenti e 5 collaboratori coordinati e continuativi (co.co.co.), di cui entro l anno 3 sono diventati dipendenti e 2 hanno terminato la collaborazione. Sono state effettuate 85 assunzioni e 72 dimissioni (43 per termine contratto, 6 per motivi di studio, 13 per altro impiego e 10 per altri motivi). Rispetto alle dimissioni spiccano quelle per termine contratto: purtroppo queste dipendono dai servizi temporanei assegnati alla cooperativa e che hanno pertanto conclusioni a breve termine; di questo genere sono un esempio i servizi scolastici che vengono attivati a settembre e si concludono a giugno di ogni anno. È importante però sottolineare che, per le persone impiegate in questi servizi, la cooperativa cerca di garantire il più possibile un rapporto continuativo: tra i dimessi nel 2004, infatti, 5 hanno effettuato due assunzioni, 14 sono stati riassunti nel 2005 e 3 sono diventati collaboratori occasionali. Al 31 dicembre 2004 i dipendenti iscritti a libro paga sono 112, uno in meno rispetto al 2003, ma per complessive 250 ore settimanali in più (equivalenti a 6,5 unità di personale a tempo pieno!). Le dipendenti femmine costituiscono il 69% del totale, mentre i maschi il restante 31%; rispetto al 2003 le prime sono aumentate di 6 unità, i secondi sono diminuiti di 7. Grafico 7 distribuzione contratti PART- TIME FULL TIME 5 dipendenti per 23 dipendenti a 84 dipendenti a SOST. TEMPO TEMPO MATERNITA' O DETERMINATO INDETERMINATO SERVIZIO CIVILE 6 maschi 15 maschi 1 maschi femmine 35 femmine 3 femmine 0 0 maschi 13 maschi 0 maschi femmine 21 femmine 1 femmine 77 parttime 35 full time 22

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