Elenco dei Corpi d'opera:
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- Isabella Fabia Angelini
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2 MANUALE D'USO
3 Manuale d'uso Comune di: Provincia di: Oggetto: Bari Bari Interventi prioritari di mitigazione e prevenzione dal rischio idraulico da eseguire lungo il Torrente Picone e il canale deviatore fino alla confluenza di quest ultimo nella Lama Lamasinata. Le opere oggetto di intervento si pongono come obbiettivo la mitigazione della pericolosità idraulica residua in corrispondenza di un tratto del canale deviatore che collega il torrente Picone e la lama Lamasinata di Bari. A tal uopo considerati: gli interventi prioritari individuati dall'autorità di Bacino della Puglia e riportati nel documento preliminare della progettazione; altre criticità così come rinvenienti dallo Studio di Fattibilità (settembre 2007) "Anticipazioni sugli interventi in corrispondenza del canale deviatore della città di Bari, urgenti in ordine alla prevenzione da rischio idraulico"; che alcuni interventi, in corrispondenza della zona ex Cava di Maso, sono già in fase di previsione; sulla base delle simulazioni effettuate e delle risorse disponibili, si è individuato come tratto a "priorità assoluta" il tratto posto a sud est rispetto al tondo di Carbonara si estende per circa 170 metri a sud di via Donadonisi e per circa 120 metri a nord della stessa via per il quale sono stati previsti i seguenti interventi (rif. "tav. 07" allegata al progetto esecutivo): demolizione del rilevato stradale della via Donadonisi attraversante l alveo; risagomatura e pulizia del fondo alveo con ripristino della pendenza longitudinale originaria del canale con tratto interessato tra le sezioni da A ad M e per una lunghezza di circa 220 m; ripristino della vecchia arginatura in destra idraulica in corrispondenza dell attraversamento di Via Donadonisi con muro in calcestruzzo armato rivestito in pietrame con gabbione di protezione al piede da effettuarsi tra le sezioni C ed I e ricostruzione della golena per una lunghezza di circa 100 m; regolarizzazione di alveo e golena in destra idraulica tra le sezioni A ed M per una lunghezza di circa 220 m; realizzazione di un muro con caratteristiche analoghe a quello da realizzare in destra, che riprende l attuale sponda del canale in sinistra, in corrispondenza delle sezioni A e B (per una lunghezza di circa 23 m) e delle sezioni F ed L (per una lunghezza di circa 70 m); demolizione dei tre collettori DN600 mm di fogna bianca presenti in alveo con realizzazione di manufatto di sbocco, dotato di valvole di non ritorno, che convoglia le acque meteoriche nel canale attraverso l argine in sinistra in prossimità della sezione G. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico Pagina 2
4 Corpo d'opera: 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico Unità Tecnologiche: Manuale d'uso Alveo canale oggetto di intervento Pagina 3
5 Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Manuale d'uso L'alveo del canale oggetto di intervento, arginato in sinistra e destra idraulica secondo la descrizione che segue, è costituito da una savanella di larghezza tra i 34 e i 38 m e profondità media di circa 4,50 m. L'argine in sinistra idraulica è costituito da sole pareti in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo rivestiti in pietra) di altezza variabile fuori terra da 4,50 a 4,75 m. L'argine in destra idraulica invece è costituito oltre che da pareti in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo rivestiti in pietra) di altezza variabile fuori terra da 3,41 a 3,72 m, anche da una scarpata di altezza media pari a circa 1,5 m, che confina la golena esistente la cui larghezza è variabile dai 5,00 agli 8,00 m circa. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche Pagina 4
6 Elemento Manutenibile: Pareti di sostegno Manuale d'uso Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Le pareti di sostegno in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo in c.a. rivestiti in pietra) sono presenti sia in destra sia in sinistra idraulica a costituire l'argine dell'alveo. I muri di sostegno di progetto, sia in destra che in sinistra idraulica, risultano tipologicamente identici con piede dello spessore di 50 cm, mensola anteriore di 100 cm, mensola posteriore di 160 cm e parete in elevazione con spessore rastremato da 60 a 40 cm, altezza variabile in funzione delle esigenze idrauliche e rivestimento in pietra della parte fuori terra. In particolare le pareti in destra avranno un'altezza variabile fuori terra da 3,41 a 3,72 m, quelle in sinistra invece un'altezza variabile fuori terra da 4,50 a 4,75 m. Si tratta sostanzialmente di opere di contenimento caratterizzate da elementi strutturali con comportamento analogo a mensole incastrate a nodo dal quale emergono le due solette di fondazione e quella di elevazione. Modalità di uso corretto: E' opportuno per evitare problemi di stabilità e/o eventuali ribaltamenti predisporre adeguati blocchi di fondazione, considerevolmente pesanti,verso valle. Controllare la stabilità delle strutture e l'assenza di eventuali anomalie. In particolare la comparsa di segni di dissesti evidenti (fratturazioni, lesioni, principio di ribaltamento, ecc.). In fase di progettazione definire con precisione la spinta "S" derivante dalla massa di terra e le relative componenti. Verificare le condizioni di stabilità relative: -al ribaltamento; -allo scorrimento; -allo schiacciamento; -allo slittamento del complesso terra-muro. Elemento Manutenibile: Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Manufatto in c.a. ubicato in prossimità della sezione G (vedi "tavv. 07 e 09" del progetto esecutivo) che seziona tre tubazioni in calcestruzzo DN 600 ciascuna dotata di valvola di ritegno tipo Clapet e che sbocca, mediante un'apertura grigliata, nel corpo arginale (muro di sostegno) in sinistra del canale, consentendo, in condizioni di magra, l allontanamento delle acque meteoriche raccolte a monte. Modalità di uso corretto: Mantenere pulito da materiale alluvionale sedimentato, rifiuti solidi, vegetazione e quant'altro potrebbe impedire il funzionamento delle valvole Clapet o inficiarne la capacità di trasporto idraulico. Manutenzione da eseguire secondo le indicazioni del programma di manutenzione. Pagina 5
7 Manuale d'uso INDICE 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico pag Alveo canale oggetto di intervento Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche 5 Pagina 6
8 MANUALE DI MANUTENZIONE
9 Manuale di Manutenzione Comune di: Provincia di: Oggetto: Bari Bari Interventi prioritari di mitigazione e prevenzione dal rischio idraulico da eseguire lungo il Torrente Picone e il canale deviatore fino alla confluenza di quest ultimo nella Lama Lamasinata. Le opere oggetto di intervento si pongono come obbiettivo la mitigazione della pericolosità idraulica residua in corrispondenza di un tratto del canale deviatore che collega il torrente Picone e la lama Lamasinata di Bari. A tal uopo considerati: gli interventi prioritari individuati dall'autorità di Bacino della Puglia e riportati nel documento preliminare della progettazione; altre criticità così come rinvenienti dallo Studio di Fattibilità (settembre 2007) "Anticipazioni sugli interventi in corrispondenza del canale deviatore della città di Bari, urgenti in ordine alla prevenzione da rischio idraulico"; che alcuni interventi, in corrispondenza della zona ex Cava di Maso, sono già in fase di previsione; sulla base delle simulazioni effettuate e delle risorse disponibili, si è individuato come tratto a "priorità assoluta" il tratto posto a sud est rispetto al tondo di Carbonara si estende per circa 170 metri a sud di via Donadonisi e per circa 120 metri a nord della stessa via per il quale sono stati previsti i seguenti interventi (rif. "tav. 07" allegata al progetto esecutivo): demolizione del rilevato stradale della via Donadonisi attraversante l alveo; risagomatura e pulizia del fondo alveo con ripristino della pendenza longitudinale originaria del canale con tratto interessato tra le sezioni da A ad M e per una lunghezza di circa 220 m; ripristino della vecchia arginatura in destra idraulica in corrispondenza dell attraversamento di Via Donadonisi con muro in calcestruzzo armato rivestito in pietrame con gabbione di protezione al piede da effettuarsi tra le sezioni C ed I e ricostruzione della golena per una lunghezza di circa 100 m; regolarizzazione di alveo e golena in destra idraulica tra le sezioni A ed M per una lunghezza di circa 220 m; realizzazione di un muro con caratteristiche analoghe a quello da realizzare in destra, che riprende l attuale sponda del canale in sinistra, in corrispondenza delle sezioni A e B (per una lunghezza di circa 23 m) e delle sezioni F ed L (per una lunghezza di circa 70 m); demolizione dei tre collettori DN600 mm di fogna bianca presenti in alveo con realizzazione di manufatto di sbocco, dotato di valvole di non ritorno, che convoglia le acque meteoriche nel canale attraverso l argine in sinistra in prossimità della sezione G. Elenco dei Corpi d'opera: 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico Pagina 2
10 Corpo d'opera: 01 Manuale di Manutenzione Opere di mitigazione del rischio idraulico Unità Tecnologiche: Alveo canale oggetto di intervento Pagina 3
11 Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Manuale di Manutenzione L'alveo del canale oggetto di intervento, arginato in sinistra e destra idraulica secondo la descrizione che segue, è costituito da una savanella di larghezza tra i 34 e i 38 m e profondità media di circa 4,50 m. L'argine in sinistra idraulica è costituito da sole pareti in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo rivestiti in pietra) di altezza variabile fuori terra da 4,50 a 4,75 m. L'argine in destra idraulica invece è costituito oltre che da pareti in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo rivestiti in pietra) di altezza variabile fuori terra da 3,41 a 3,72 m, anche da una scarpata di altezza media pari a circa 1,5 m, che confina la golena esistente la cui larghezza è variabile dai 5,00 agli 8,00 m circa. L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili: Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche Pagina 4
12 Elemento Manutenibile: Pareti di sostegno Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Le pareti di sostegno in muratura, in parte esistenti e in parte realizzate con il presente intervento (muri di sostegno a sbalzo in c.a. rivestiti in pietra) sono presenti sia in destra sia in sinistra idraulica a costituire l'argine dell'alveo. I muri di sostegno di progetto, sia in destra che in sinistra idraulica, risultano tipologicamente identici con piede dello spessore di 50 cm, mensola anteriore di 100 cm, mensola posteriore di 160 cm e parete in elevazione con spessore rastremato da 60 a 40 cm, altezza variabile in funzione delle esigenze idrauliche e rivestimento in pietra della parte fuori terra. In particolare le pareti in destra avranno un'altezza variabile fuori terra da 3,41 a 3,72 m, quelle in sinistra invece un'altezza variabile fuori terra da 4,50 a 4,75 m. Si tratta sostanzialmente di opere di contenimento caratterizzate da elementi strutturali con comportamento analogo a mensole incastrate a nodo dal quale emergono le due solette di fondazione e quella di elevazione. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Stabilità Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Le pareti di sostegno in fase d'opera dovranno garantire la stabilità in relazione al principio statico di funzionamento. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco A02 Fenomeni di schiacciamento A03 Fessurazioni A04 Principi di ribaltamento A05 Principi di scorrimento MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Interventi sulle strutture Cadenza: quando occorre Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. Elemento Manutenibile: Pagina 5
13 Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche Manuale di Manutenzione Unità Tecnologica: Alveo canale oggetto di intervento Manufatto in c.a. ubicato in prossimità della sezione G (vedi "tavv. 07 e 09" del progetto esecutivo) che seziona tre tubazioni in calcestruzzo DN 600 ciascuna dotata di valvola di ritegno tipo Clapet e che sbocca, mediante un'apertura grigliata, nel corpo arginale (muro di sostegno) in sinistra del canale, consentendo, in condizioni di magra, l allontanamento delle acque meteoriche raccolte a monte. REQUISITI E PRESTAZIONI (EM) R01 Stabilità Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza Il manufatto deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi dielle deformazioni sotto l'azione delle sollecitazioni presenti in esercizio in modo da garantire la stabilità della struttura secondo il suo principio statico di funzionamento e la funzionalità dell'impianto. ANOMALIE RISCONTRABILI A01 Distacco A02 Fessurazioni MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO I01 Interventi sulle strutture Cadenza: quando occorre Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del difetto accertato. Pagina 6
14 Manuale di Manutenzione INDICE 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico pag Alveo canale oggetto di intervento Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche 5 Pagina 7
15 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DELLE PRESTAZIONI
16 Di stabilità Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Classe Requisiti 01 - Opere di mitigazione del rischio idraulico Alveo canale oggetto di intervento Codice Elementi Manutenibili / Requisiti e Prestazioni / Controlli Pareti di sostegno R01 Requisito: Stabilità Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche R01 Requisito: Stabilità Pagina 2
17 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma delle Prestazioni Elenco Classe di Requisiti: Di stabilità pag. 2 Pagina 3
18 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEI CONTROLLI
19 Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli 01 - Opere di mitigazione del rischio idraulico Alveo canale oggetto di intervento Codice Elementi Manutenibili / Controlli Tipologia Frequenza Pareti di sostegno C02 Controllo: Controllo strumentale Ispezione strumentale quando occorre C01 Controllo ogni anno Controllo: Controllo generale Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche C02 Controllo: Controllo strumentale Ispezione strumentale quando occorre C01 Controllo ogni anno Controllo: Controllo generale Pagina 2
20 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma dei Controlli 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico pag Alveo canale oggetto di intervento Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche 2 Pagina 3
21 PROGRAMMA DI MANUTENZIONE SOTTOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
22 Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi 01 - Opere di mitigazione del rischio idraulico Alveo canale oggetto di intervento Codice Elementi Manutenibili / Interventi Frequenza Pareti di sostegno I01 Intervento: Interventi sulle strutture quando occorre Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche I01 Intervento: Interventi sulle strutture quando occorre Pagina 2
23 INDICE Programma di Manutenzione: Sottoprogramma degli Interventi 01 Opere di mitigazione del rischio idraulico pag Alveo canale oggetto di intervento Pareti di sostegno Manufatto di sbocco condotte acque meteoriche 2 Pagina 3
Elenco dei Corpi d'opera:
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