REGOLAMENTO ANTINCENDIO (estratto)

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1 . AZIENDA USL 4 PRATO. REGOLAMENTO ANTINCENDIO Redattore U.F. Prevenzione e Protezione dai Rischi Ing. Roberto Mennini Data Firma

2 SOMMARIO 1 CLASSIFICAZIONE CRITERI ADOTTATI PER LA CLASSIFICAZIONE IDENTIFICAZIONE DEGLI ESPOSTI A RISCHI DI INCENDIO NORME DI ESERCIZIO PER RIDURRE LA PROBABILITA' DI INSORGENZA DEGLI INCENDI NORME PER IL DEPOSITO ED UTILIZZO DI MATERIALI INFIAMMABILI E FACILMENTE COMBUSTIBILI NORME PER L UTILIZZO DI FONTI DI CALORE NORME PER L UTILIZZO DI IMPIANTI ED ATTREZZATURE ELETTRICHE NORME IN PRESENZA DI FUMATORI NORME PER I LAVORI DI MANUTENZIONE E RISTRUTTURAZIONE NORME PER LA GESTIONE DI RIFIUTI E RESIDUI DI LAVORAZIONE COMBUSTIBILI NORME PER LE AREE NON FREQUENTATE PROCEDURE PER IL MANTENIMENTO DELLE MISURE ANTINCENDIO NORME DI ESERCIZIO RELATIVE ALLE VIE DI USCITA NORME GENERALI DI SICUREZZA PER LE VIE DI USCITA SISTEMI DI APERTURA DELLE PORTE PROCEDURE IN CASO DI INCENDIO PROCEDURE DI ALLARME PROCEDURA DI EVACUAZIONE A FASI SUCCESSIVE PROCEDURE OPERATIVE NORME GENERALI PER L IMPIEGO DI ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE REGOLE PER L IMPIEGO DI ESTINTORI PORTATILI NORME PER LA SORVEGLIANZA, IL CONTROLLO E LA MANUTENZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO DEFINIZIONI VIE DI USCITA ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO INFORMAZIONE ANTINCENDIO ESERCITAZIONI ANTINCENDIO INFORMAZIONE SCRITTA SULLE MISURE ANTINCENDIO PIANIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DA ATTUARE IN CASO DI INCENDIO GENERALITÀ CONTENUTI DEL PIANO DI EMERGENZA PRESIDIO OSPEDALIERO - AZIONI DI INTERVENTO IN EMERGENZA Pag. 2 di 16

3 1 CLASSIFICAZIONE OMISSIS Il Presidio Ospedaliero di Prato è da considerarsi ad elevato rischio in caso di incendio. 1.1 CRITERI ADOTTATI PER LA CLASSIFICAZIONE La classificazione provvisoria delle strutture dell Azienda è stata fatta sulla base dei seguenti criteri. Sono stati considerati a rischio di incendio basso i luoghi di lavoro come piccoli ambulatori ed uffici, in cui sono presenti sostanze a basso tasso di infiammabilità e le condizioni locali e di esercizio offrono scarse possibilità di sviluppo di principi di incendio ed in cui, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata. Sono stati classificati a rischio di incendio medio i luoghi di lavoro o parte di essi, come magazzini di deposito, autorimesse, centrali termiche, cucine ecc., in cui sono presenti sostanze infiammabili e/o condizioni locali e/o di esercizio che possono favorire lo sviluppo di incendi, ma nei quali, in caso di incendio, la probabilità di propagazione dello stesso è da ritenersi limitata. Nel classificare strutture aventi rischio di incendio elevato sono stati considerati soprattutto quei luoghi, come l Ospedale e le RSA, ove, indipendentemente dalla presenza di sostanze infiammabili e dalla facilità di propagazione delle fiamme, l'affollamento degli ambienti, le limitazioni motorie delle persone presenti, renderebbero difficoltosa l'evacuazione in caso di incendio; la presenza negli stessi luoghi di aree dove c'è deposito o manipolazione di sostanze chimiche che possono, in determinate circostanze, emanare gas o vapori infiammabili, o reagire con altre sostanze combustibili, di aree dove vengono depositate o manipolate sostanze altamente infiammabili o quantitativi elevati di sostanze combustibili e stata altresì valutata. Nella classificazione si è cercato di tenere conto dei problemi che si possono presentare in caso di incendio nei luoghi a rischio specifico (in particolare quelli posti tra i piani cantinato e terreno) a causa della assenza di compartimentazione dei vani scale delle principali strutture, di luoghi sicuri statici che possano fare da punto di raccolta per persone a limitata libertà di movimento, oltre che della non completa conformità di numerosi percorsi di esodo (segnaletica, caratteristiche porte, illuminazione, ecc.). 1.2 IDENTIFICAZIONE DEGLI ESPOSTI A RISCHI DI INCENDIO Gli esposti a rischio di incendio sono considerati tutti i lavoratori dipendenti dalla Azienda ed i frequentatori, a qualsiasi titolo delle strutture della Azienda USL4 Prato (utenti, lavoratori di ditte esterne, ecc). Nell identificazione degli esposti ed in particolare nella classificazione dei luoghi di lavoro sono stati considerati i seguenti casi in cui le persone sono esposte a rischi particolari in caso di incendio, ovvero: è presente pubblico occasionale in numero tale da determinare situazione di affollamento; sono presenti persone la cui mobilità, udito o vista sia limitata; sono presenti persone che non hanno familiarità con i luoghi e con le relative vie di esodo; sono presenti lavoratori in aree a rischio specifico di incendio; sono presenti persone che possono essere incapaci di reagire prontamente in caso di incendio o possono essere particolarmente ignare del pericolo causato da un incendio poiché lavorano in aree isolate e le relative vie di esodo sono lunghe e di non facile praticabilità. Pag. 3 di 16

4 2 NORME DI ESERCIZIO PER RIDURRE LA PROBABILITA' DI INSORGENZA DEGLI INCENDI 2.1 NORME PER IL DEPOSITO ED UTILIZZO DI MATERIALI INFIAMMABILI E FACILMENTE COMBUSTIBILI Vie di esodo, atri, corridoi, scale, rampe non devono essere utilizzati come deposito di arredi, materiali combustibili ed infiammabili. Dove è possibile, occorre che il quantitativo dei materiali infiammabili o facilmente combustibili presenti sia limitato a quello strettamente necessario per la normale conduzione dell'attività e tenuto lontano dalle vie di esodo. I quantitativi in eccedenza devono essere depositati in appositi locali od aree destinate unicamente a tale scopo. Il materiale conservato nei magazzini deve essere posto in scaffali e/o contenitori metallici lasciando passaggi liberi non inferiori a 0.90 m tra i materiali ivi depositati. Il deposito di materiali infiammabili deve essere realizzato in luogo isolato o in locale separato dai restanti tramite strutture resistenti al fuoco e vani di comunicazione muniti di porte resistenti al fuoco. I lavoratori che manipolano sostanze infiammabili o chimiche pericolose devono essere adeguatamente addestrati sulle misure di sicurezza da osservare. I lavoratori devono essere anche a conoscenza delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che possono incrementare il rischio di incendio. I materiali di pulizia, se combustibili, devono essere tenuti in appositi ripostigli o locali. 2.2 NORME PER L UTILIZZO DI FONTI DI CALORE I generatori di calore devono essere utilizzati in conformità alle istruzioni dei costruttori. Speciali accorgimenti necessitano quando la fonte di calore è utilizzata per riscaldare sostanze infiammabili. I luoghi dove si effettuano lavori di saldatura o di taglio alla fiamma, preventivamente autorizzati dall Ufficio Tecnico, devono essere tenuti liberi da materiali combustibili ed è necessario tenere sotto controllo le eventuali scintille. I condotti di aspirazione di cucine, forni, seghe, molatrici, devono essere tenuti puliti per evitare l'accumulo di grassi o polveri. I bruciatori dei generatori di calore devono essere utilizzati e mantenuti in efficienza secondo le istruzioni del costruttore. Ove prevista la valvola di intercettazione di emergenza del combustibile questa deve essere oggetto di manutenzione e controlli regolari. 2.3 NORME PER L UTILIZZO DI IMPIANTI ED ATTREZZATURE ELETTRICHE I lavoratori devono essere istruiti sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici. Nel caso debba provvedersi ad una alimentazione provvisoria di una apparecchiatura elettrica, il cavo elettrico deve avere la lunghezza strettamente necessaria ed essere posizionato in modo da evitare possibili danneggiamenti. Le riparazioni elettriche devono essere effettuate esclusivamente da personale appositamente incaricato dall Ufficio Tecnico. I materiali facilmente combustibili ed infiammabili non devono essere ubicati in prossimità di apparecchi di illuminazione, in particolare dove si effettuano travasi di liquidi infiammabili. Pag. 4 di 16

5 2.4 NORME IN PRESENZA DI FUMATORI All interno del Presidio Ospedaliero di Prato vige il divieto di fumo. Sono chiaramente indicate le aree dove il fumare può costituire pericolo di incendio, ne è disposto e ne è esatto il divieto, in quanto la mancanza di disposizioni a riguardo è una delle principali cause di incendi. Nelle aree ove è consentito fumare, occorre mettere a disposizione portacenere che dovranno essere svuotati regolarmente. I portacenere non debbono essere svuotati in recipienti costituiti da materiali facilmente combustibili, né il loro contenuto deve essere accumulato con altri rifiuti. Non deve essere permesso di fumare nei depositi e nelle aree contenenti materiali facilmente combustibili od infiammabili. 2.5 NORME PER I LAVORI DI MANUTENZIONE E RISTRUTTURAZIONE Nel corso di lavori di manutenzione e di ristrutturazione è necessario evitare: l accumulo di materiali combustibili; l ostruzione delle vie di esodo; il bloccaggio in apertura delle porte resistenti al fuoco; la realizzazione di aperture su solai o murature resistenti al fuoco. All'inizio della giornata lavorativa occorre assicurarsi che l'esodo delle persone dal luogo interessato ai lavori sia garantito. Alla fine della giornata lavorativa deve essere effettuato un controllo per assicurarsi che le misure antincendio siano state poste in essere e che le attrezzature di lavoro, sostanze infiammabili e combustibili, siano messe al sicuro e che non sussistano condizioni per l'innesco di un incendio. Particolare attenzione deve essere prestata dove si effettuano lavori a caldo (saldatura od uso di fiamme libere). Il luogo ove si effettuano tali lavori a caldo deve essere oggetto di preventivo sopralluogo per accertare che ogni materiale combustibile sia stato rimosso o protetto contro calore e scintille. I lavori sull impianto elettrico in tensione ed i lavori a fuoco devono essere preventivamente autorizzati dall Ufficio Tecnico. Occorre mettere a disposizione estintori portatili ed informare gli addetti al lavoro sul sistema di allarme antincendio esistente. Ogni area dove è stato effettuato un lavoro a caldo deve essere ispezionata dopo l'ultimazione dei lavori medesimi per assicurarsi che non ci siano materiali accesi o braci. Le sostanze infiammabili devono essere depositate in luogo sicuro e ventilato. I locali ove tali sostanze vengono utilizzate devono essere ventilati e tenuti liberi da sorgenti di ignizione. Il fumo e l'uso di fiamme libere deve essere vietato quando si impiegano tali prodotti. Le bombole di gas, quando non sono utilizzate, non devono essere depositate all'interno dei luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro dotati di impianti automatici di rivelazione incendi, occorre prendere idonee precauzioni per evitare falsi allarmi durante i lavori di manutenzione e ristrutturazione. Al termine dei lavori il sistema di rivelazione ed allarme deve essere provato. Particolari precauzioni vanno adottate nei lavori di manutenzione e risistemazione su impianti elettrici e di adduzione del gas combustibile. 2.6 NORME PER LA GESTIONE DI RIFIUTI E RESIDUI DI LAVORAZIONE COMBUSTIBILI I rifiuti e gli altri materiali combustibili derivanti dalle lavorazioni non devono essere depositati, neanche in via temporanea, lungo le vie di esodo (corridoi, scale, disimpegni) o dove possano entrare in contatto con sorgenti di ignizione. L'accumulo di scarti di lavorazione deve essere evitato ed ogni scarto o rifiuto deve essere rimosso giornalmente e depositato in un'area idonea preferibilmente fuori dell'edificio. Pag. 5 di 16

6 2.7 NORME PER LE AREE NON FREQUENTATE Le aree del luogo di lavoro che normalmente non sono frequentate da personale (cantinati, locali deposito e/o non presidiati) ed ogni area dove un incendio potrebbe svilupparsi senza poter essere individuato rapidamente, devono essere tenute libere da materiali combustibili non essenziali e devono essere adottate precauzioni per proteggere tali aree contro l'accesso di persone non autorizzate. 2.8 PROCEDURE PER IL MANTENIMENTO DELLE MISURE ANTINCENDIO I lavoratori facenti parte della squadra antincendio ed il personale incaricato dall Ufficio Tecnico devono effettuare regolari controlli sui luoghi di lavoro finalizzati ad accertare l'efficienza delle misure di sicurezza antincendio secondo le procedure indicate nel presente Regolamento. In ogni caso, ciascun lavoratore, al termine del proprio orario di lavoro, affinché il luogo di lavoro sia lasciato in condizioni di sicurezza, deve: a) controllare che tutte le porte resistenti al fuoco siano chiuse, qualora ciò sia previsto; b) controllare che le apparecchiature elettriche, che non devono restare in servizio, siano messe fuori tensione; c) controllare che tutte le fiamme libere siano spente o lasciate in condizioni di sicurezza; d) controllare che tutti i rifiuti e gli scarti combustibili siano stati rimossi; e) controllare che tutti i materiali infiammabili siano stati depositati in luoghi sicuri. I lavoratori devono segnalare agli addetti alla prevenzione incendi ogni situazione di potenziale pericolo di cui vengano a conoscenza. 3 NORME DI ESERCIZIO RELATIVE ALLE VIE DI USCITA 3.1 NORME GENERALI DI SICUREZZA PER LE VIE DI USCITA Il Responsabile di ciascuna struttura aziendale dispone affinché: a) le vie di uscita e le uscite di piano siano sempre disponibili per l'uso e tenute libere da ostruzioni in ogni momento; b) ogni porta sul percorso di uscita deve poter essere aperta facilmente ed immediatamente dalle persone in esodo. 3.2 SISTEMI DI APERTURA DELLE PORTE Il Responsabile di ciascuna struttura dispone affinché, all'inizio della giornata lavorativa, le porte in corrispondenza delle uscite di piano e quelle da utilizzare lungo le vie di esodo non siano chiuse a chiave o, nel caso siano previsti accorgimenti antintrusione, possano essere aperte facilmente ed immediatamente dall'interno senza l'uso di chiavi. Nel caso siano adottati accorgimenti antintrusione o per altre esigenze funzionali, si possono prevedere idonei e sicuri sistemi di apertura delle porte alternativi a quelli previsti nel presente punto. In tale circostanza tutti i lavoratori devono essere a conoscenza del particolare sistema di apertura ed essere capaci di utilizzarlo in caso di emergenza. Il Responsabile di ciascuna struttura dispone affinché sia effettuato dai componenti della squadra di emergenza il controllo periodico dei seguenti elementi: Le vie di uscita e le uscite di piano sono chiaramente indicate tramite apposita segnaletica. Tutte le vie di uscita, inclusi anche i percorsi esterni, sono adeguatamente illuminati per consentire la loro percorribilità in sicurezza fino all'uscita su luogo sicuro. Nelle aree prive di illuminazione naturale od utilizzate in assenza di illuminazione naturale, e funzionante il sistema di illuminazione di sicurezza in caso di interruzione dell'alimentazione di rete. Lungo le vie di uscita ed in particolare lungo i corridoi e le scale e rispettato il divieto dell'installazione di attrezzature che possono costituire pericoli potenziali di incendio o ostruzione delle stesse (es. apparecchi di cottura, depositi temporanei di arredi, deposito di rifiuti) Pag. 6 di 16

7 4 PROCEDURE IN CASO DI INCENDIO REGOLAMENTO ANTINCENDIO 4.1 PROCEDURE DI ALLARME Nei luoghi di lavoro classificati a rischio di incendio elevato, ed in quelli di grandi dimensioni o complessi classificati anche se a rischio basso o medio, deve essere utilizzato per dare l allarme in caso di incendio, l impianto di rivelazione, ove questo esiste; in alternativa dovranno essere adottati sistemi di allarme con strumenti sonori ad azionamento manuale o allarme a voce. Il segnale di allarme deve essere udibile chiaramente in tutto il luogo di lavoro o in quelle parti dove l'allarme è necessario. In quelle parti dove il livello di rumore può essere elevato, o in quelle situazioni dove il solo allarme acustico non è sufficiente, devono essere utilizzate ove esistenti i dispositivi ottici. Nei piccoli luoghi di lavoro, classificati a rischio di incendio basso o medio, qualora tutto il personale lavori nello stesso ambiente, puo essere utilizzato un allarme dato a voce in sostituzione di strumenti sonori ad azionamento manuale. Al segnale di allarme deve iniziare l'evacuazione totale del luogo di lavoro. Nei luoghi più complessi (ospedale e RSA) o con notevole presenza di pubblico (presidi) per consentire l'evacuazione deve essere applicata la seguente procedura di allarme a più fasi. 4.2 PROCEDURA DI EVACUAZIONE A FASI SUCCESSIVE Negli ambienti di lavoro con notevole presenza di pubblico (ospedale, RSA, presidi territoriali) deve essere dato un allarme iniziale riservato ai lavoratori addetti alla gestione dell'emergenza ed alla lotta antincendio, in modo che questi possano tempestivamente mettere in atto le procedure pianificate di evacuazione e di primo intervento. Deve essere dato l ordine di evacuazione nel piano di origine dell'incendio ed in quello immediatamente sovrastante. Gli altri piani devono essere solo allertati. Dopo che il piano interessato dall'incendio e quello sovrastante sono stati evacuati, se necessario, l evacuazione sarà estesa agli altri piani, iniziando da quelli posti al di sopra del piano interessato dall'incendio ed i piani cantinati; si provvederà quindi, se necessario, ad una evacuazione progressiva piano per piano. 4.3 PROCEDURE OPERATIVE 1 - FASE DI ALLARME Il personale di servizio in reparto, resosi conto della situazione d allarme in atto, deve immediatamente avvisare la portineria (int. 4241) comunicando: il reparto e l esatta ubicazione dell'incendio; la natura dell incendio (dimensioni e materiali coinvolti); l'interno da cui sta chiamando; il proprio nome. Il centralino/portineria provvederà a contattare nell'ordine: Il Capo squadra di emergenza interna (cercapersone); Vigili del fuoco; Il personale dei Servizi di manutenzione; Responsabile del reparto coinvolto; Responsabili dei reparti adiacenti; Direttore Sanitario; Il Responsabile del Servizio di prevenzione e protezione; I Responsabili degli altri reparti. Pag. 7 di 16

8 2 - FASE OPERATIVA PRIMA DELL'ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO In attesa dell'arrivo dei Vigili del Fuoco (tempo stimato dal momento della richiesta, 8 minuti) il personale del reparto direttamente coinvolto qualora le condizioni lo consentano provvederà, nell'ordine più opportuno a: verificare l'origine dell'incendio e dare l allarme nel reparto; rimuovere il paziente o i pazienti immediatamente esposti alle fiamme. Se i capelli o i vestiti non stanno bruciando, prima estinguere le fiamme; soccorrere altre eventuali persone in pericolo di vita immediato; verificare la chiusura delle porte tagliafuoco per confinare lo sviluppo di fumo e calore; togliere l'alimentazione elettrica nella zona coinvolta dall'incendio verificando che ciò non comporti problemi a degenti in trattamento (intervento eseguito dalla squadra di intervento tecnica); bloccare l'impianto di climatizzazione(intervento eseguito dalla squadra di intervento tecnica) ; chiudere le valvole di intercettazione delle condotte di alimentazione dei gas medicali e tecnici verificando che ciò non comporti disguidi a degenti in trattamento (intervento eseguito dalla squadra di intervento tecnica); utilizzare, qualora le condizioni lo permettano, i mezzi mobili di estinzione (estintori); iniziare l'evacuazione dei degenti dal locale coinvolto e dai locali adiacenti, avvalendosi anche se necessario del personale dei reparti adiacenti, ponendo particolare attenzione a limitare la trasmissione del fumo e del calore ai reparti adiacenti; verificare che non vi sia propagazione di fumo e di calore ai reparti adiacenti; effettuare la conta del personale e dei degenti; fornire informazioni chiare e precise ai degenti; predisporre quanto necessario per l'assistenza al personale evacuato. il personale dei reparti adiacenti, dopo aver ricevuto l'allarme: verificherà che non vi sia propagazione di fumo e calore nel proprio reparto; verificherà la chiusura delle porte tagliafuoco; predisporrà eventualmente lo spostamento graduale dei degenti dalle stanze che si trovano più vicine al reparto coinvolto dall'incendio; si metterà a disposizione del responsabile del reparto coinvolto collaborando all operazione di evacuazione; verificherà la presenza di tutto il personale in servizio e di tutti i degenti; raccoglierà indicazioni precise e le riferirà con chiarezza ai degenti del proprio reparto. 3 - FASE OPERATIVA DOPO L'ARRIVO DEI VIGILI DEL FUOCO il centralino/portineria All'arrivo dei Vigili del Fuoco, fornirà indicazioni precise sul percorso per raggiungere l'incendio; se possibile incaricherà una persona che conduca le squadre direttamente al reparto. il personale del reparto fornirà indicazioni per eventuali salvataggi immediati di persone rimaste bloccate dall'incendio; fornirà indicazioni sulla posizione degli impianti tecnologici; darà indicazioni su eventuali particolari problematiche ; informerà il responsabile delle squadre di soccorso sull'esito della verifica della presenza dei degenti e del personale. il personale dei reparti adiacenti qualora non sia già stato impiegato in ausilio al personale del reparto coinvolto, resterà a disposizione nel proprio reparto per eventuali ulteriori misure da mettere in atto; garantirà la presenza costante di una persona all'apparecchio telefonico del reparto per ogni comunicazione urgente. Pag. 8 di 16

9 4 NORME COMPORTAMENTALI DURANTE L EVACUAZIONE Durante l evacuazione dei luoghi di lavoro il personale presente che non partecipa alle attività di soccorso e spegnimento deve: lasciare il proprio posto di lavoro curando di mettere tutte le attrezzature in uso in condizione di sicurezza fermando i macchinari, sconnettendo l'energia elettrica, ed interrompendo l'alimentazione di eventuali combustibili; abbandonare la zona senza indugi, ordinatamente e con calma (senza correre), e senza creare allarmismi e confusione; non si debbono portare al seguito ombrelli, bastoni, borse o pacchi voluminosi, ingombranti o pesanti; non tornare indietro per nessun motivo; non ostruire gli accessi dello stabile permanendo in prossimità di essi dopo l'uscita; dirigersi ordinatamente verso i punti di raccolta stabiliti o altri punti indicati dal personale di soccorso al fine di procedere ad un appello nominale e ricevere eventuali istruzioni; in presenza di fumo o fiamme è opportuno coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti, possibilmente molto umidi, per filtrare quanto più possibile l'aria respirata che sarà tanto più respirabile quanto più ci si tiene abbassati; nel percorrere il tragitto verso l uscita può essere opportuno fermarsi qualche istante e respirare quasi a terra per riprendere energie; in presenza di calore proteggersi anche sul capo con indumenti pesanti di lana o cotone possibilmente bagnati evitando i tessuti di origine sintetica. 5 NORME GENERALI PER L IMPIEGO DI ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI ESTINZIONE Al fine di consentire al personale di poter estinguere un principio di incendio tutte le strutture sono dotate di estintori portatili, ubicati sia lungo le vie di uscita in prossimità delle uscite, sia nelle immediate vicinanze di materiali combustibili o infiammabili, fissati a muro e normalmente evidenziati con apposita segnaletica; gli estintori sono distribuiti in modo tale che la distanza che una persona deve percorrere per utilizzare un estintore non sia superiore a 30 m. Nelle strutture in cui sono installati idranti e naspi antincendio questi sono ubicati in punti visibili ed accessibili lungo le vie di uscita e, in taluni casi lungo il perimetro esterno degli edifici. Tenuto conto dei materiali costituenti le strutture, gli impianti e le attrezzature, nonché dei materiali utilizzati per la conduzione delle attività lavorative, i tipi di incendio che possono interessare gli edifici dell azienda sono: Incendi di materiali solidi: l'acqua, la schiuma e la polvere sono le sostanze estinguenti disponibili per l estinzione di incendi di materiali solidi, usualmente di natura organica, che portano alla formazioni di braci; le attrezzature installate in Azienda utilizzanti gli estinguenti citati sono estintori, naspi, idranti. Incendi di materiali liquidi: per incendi derivanti ad esempio da petrolio, alcool, solventi, vernici, oli, grassi, ecc., gli estinguenti utilizzati sono costituiti da schiuma, polvere o anidride carbonica. Incendi di gas: l'intervento principale contro tali incendi è quello di bloccare il flusso di gas chiudendo la valvola di intercettazione o otturando la falla. In caso di incendio di gas, per evitare il rischio di esplosioni, non si deve estinguere la fiamma prima di aver intercettato il flusso del gas. Incendi di impianti ed attrezzature elettriche: gli estinguenti di cui sono dotate le strutture dell Azienda specifici per incendi di impianti elettrici sono costituiti da polveri dielettriche o da anidride carbonica. L'impiego dei mezzi od impianti di spegnimento non deve comportare in nessun caso ritardi per quanto concerne le procedure di allarme e di chiamata dei vigili del fuoco né per quanto attiene l'evacuazione da parte di coloro che non sono impegnati nelle operazioni di spegnimento. Pag. 9 di 16

10 5.1 REGOLE PER L IMPIEGO DI ESTINTORI PORTATILI Gli estintori portatili costituiscono una attrezzatura particolarmente preziosa per la prontezza di impiego e la efficacia in caso di principi di incendio. Nei piccoli incendi ed in caso di primo intervento può essere sufficiente l'utilizzo di uno o al massimo due estintori per domare il fuoco. Per incendi più gravi l'utilizzo degli estintori può essere utile per impedire o rallentare la propagazione delle fiamme, in attesa dell'utilizzo di mezzi antincendio più potenti che hanno tempi di approntamento più lunghi. Le regole fondamentali per l impiego degli estintori portatili sono: azionare l estintore ad una giusta distanza dalla fiamma per colpire il focolare con la massima efficacia del getto, compatibilmente con l intensità del calore emanato dalla fiamma stessa; dirigere il getto dell agente estinguente alla base della fiamma; agire in progressione iniziando a dirigere il getto sulle fiamme più vicine per poi proseguire verso quelle più distanti; durante l erogazione muovere leggermente a ventaglio l estintore; se trattasi di incendio di liquidi operare in modo che il getto non causi proiezione del liquido che brucia al di fuori del recipiente; operare sempre sopravvento rispetto al focolare; in caso di contemporaneo impiego di due o più estintori non operare mai da posizione contrapposta ma muoversi preferibilmente verso una unica direzione o operare da posizioni che formino un angolo rispetto al fuoco non superiore a 90 in modo tale da non proiettare parti calde, fiamme o frammenti del materiale che brucia contro gli altri operatori; evitare di procedere sul terreno cosparso di sostanze facilmente combustibili; operare a giusta distanza di sicurezza, esaminando quali potrebbero essere gli sviluppi dell incendio ed il percorso di propagazione più probabile delle fiamme; indossare i mezzi di protezione individuale necessari; all interno di locali chiusi assicurarsi a una corda che consenta di essere recuperati in caso di infortunio; procedere verso il focolaio di incendio assumendo una posizione il più bassa possibile per sfuggire all azione nociva dei fumi; prima di abbandonare il luogo dell incendio verificare che il focolaio sia effettivamente spento e sia esclusa la possibilità di una riaccensione; abbandonare il luogo dell incendio, in particolare se al chiuso, non appena possibile. 6 NORME PER LA SORVEGLIANZA, IL CONTROLLO E LA MANUTENZIONE DELLE MISURE DI PROTEZIONE ANTINCENDIO 6.1 DEFINIZIONI Ai fini del presente Regolamento si definisce: SORVEGLIANZA: controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. È effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette e dal personale della squadra antincendio secondo le istruzioni fornite. CONTROLLO PERIODICO: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti. E effettuata da personale individuato dall Ufficio tecnico e dal personale della squadra antincendio. MANUTENZIONE: operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato le attrezzature e gli impianti. È effettuata da personale individuato dall Ufficio Tecnico. Pag. 10 di 16

11 6.2 VIE DI USCITA Tutte quelle parti del luogo di lavoro destinate a vie di uscita, quali passaggi, corridoi, scale, devono essere sorvegliate costantemente al fine di assicurare che siano libere da ostruzioni e da pericoli che possano comprometterne il sicuro utilizzo in caso di esodo. Tutte le porte sulle vie di uscita devono essere regolarmente controllate per assicurare che si aprano facilmente. Ogni difetto deve essere segnalato all Ufficio Tecnico il quale provvede alla riparazione il più presto possibile ed ogni ostruzione deve essere immediatamente rimossa. Particolare attenzione deve essere dedicata ai serramenti delle porte. Tutte le porte resistenti al fuoco devono essere regolarmente controllate per assicurarsi che non sussistano danneggiamenti e che chiudano regolarmente. Qualora siano previsti dispositivi di autochiusura, il controllo deve assicurare che la porta ruoti liberamente e che il dispositivo di autochiusura operi effettivamente. Le porte munite di dispositivi di chiusura automatici devono essere controllate periodicamente per assicurare che i dispositivi siano efficienti e che le porte si chiudano perfettamente. Tali porte devono essere tenute libere da ostruzioni. La segnaletica direzionale e delle uscite deve essere oggetto di sorveglianza per assicurarne la visibilità in caso di emergenza. 6.3 ATTREZZATURE ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ANTINCENDIO È assicurato il mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature e degli impianti di protezione antincendio installati mediante la loro sorveglianza, controllo e manutenzione. Scopo dell'attività di sorveglianza, controllo e manutenzione è quello di rilevare e rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa pregiudicare il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio. L'attività di controllo periodica e la manutenzione è eseguita da personale incaricato dell Ufficio Tecnico. L elenco e periodicità dei controlli e delle verifiche sulle misure di protezione antincendio è riportata nel registro sicurezza antincendio disponibile in ogni reparto / presidio dell Azienda. Si riporta di seguito la lista di controllo per attrezzature mobili (estintori) ed impianti di spegnimento manuali (naspi, idranti). ESTINTORI - assicurarsi che: 1. siano adeguatamente posizionati; 2. siano ben visibili; 3. siano accessibili; 4. le istruzioni d'uso siano perfettamente leggibili; 5. il sigillo dei dispositivo di sicurezza non sia manomesso o mancante; 6. l'indicatore di pressione sia in sede ed indichi la corretta pressione; 7. il cartellino di controllo periodico sia in sede e correttamente compilato; 8. l'estintore non abbia evidenti segni di deterioramento; 9. il registro della manutenzione sia correttamente compilato. IDRANTI E NASPI - assicurarsi che: 1. Vi siano buone condizioni di alloggiamento; 2. l rubinetti non siano mancanti o manomessi; 3. le lance non siano mancanti o manomesse; 4. le manichette non siano mancanti o manomesse; 5. I vetri non siano mancanti o rotti; 6. il cartello indicatore sia presente; 7. Il cartellino della manutenzione sia in sede e correttamente compilato; 8. il registro della manutenzione sia correttamente compilato. Pag. 11 di 16

12 7 INFORMAZIONE E FORMAZIONE ANTINCENDIO 7.1 INFORMAZIONE ANTINCENDIO Il Responsabile di ciascuna struttura, anche avvalendosi della collaborazione dell UO Prevenzione e Protezione dai Rischi, fornisce a ciascun lavoratore informazioni sulle misure di prevenzione e di protezione incendi adottate nel luogo di lavoro con particolare riferimento a: osservanza delle misure di prevenzione degli incendi e relativo corretto comportamento negli ambienti di lavoro; divieto di utilizzo degli ascensori per l'evacuazione in caso di incendio; importanza di tenere chiuse le porte resistenti al fuoco; modalità di apertura delle porte delle uscite; nominativi dei lavoratori incaricati di applicare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze e pronto soccorso; il nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione dell'azienda. ubicazione delle vie di uscita; procedure da adottare in caso di incendio, ed in particolare: azioni da attuare in caso di incendio; azionamento dell'allarme; procedure da attuare all'attivazione dell'allarme e di evacuazione fino al punto di raccolta in luogo sicuro; modalità di chiamata dei vigili del fuoco. Le UO preposte all affidamento di lavori ed all acquisizione di servizi, assicurano che gli addetti ai lavori (es. manutenzione) e gli appaltatori di servizi esterni siano a conoscenza delle misure generali di sicurezza antincendio, delle azioni da adottare in caso di incendio e delle procedure di evacuazione. I lavoratori esposti a particolari rischi di incendio correlati al posto di lavoro, quali per esempio gli addetti all'utilizzo di sostanze infiammabili o di attrezzature a fiamma libera, ricevono una specifica formazione antincendio. 7.2 ESERCITAZIONI ANTINCENDIO I lavoratori partecipano ad esercitazioni antincendio, effettuate almeno una volta l'anno, per mettere in pratica le procedure di esodo e di primo intervento. Nei luoghi di lavoro di piccole dimensioni, tale esercitazione deve semplicemente coinvolgere il personale nell'attuare quanto segue: percorrere le vie di uscita; identificare le porte resistenti al fuoco, ove esistenti; identificare la posizione dei dispositivi di allarme ove esistenti; identificare l'ubicazione delle attrezzature di spegnimento. I lavoratori devono partecipare all'esercitazione e qualora ritenuto opportuno, anche il pubblico. Tali esercitazioni non devono essere svolte quando siano presenti notevoli affollamenti o persone anziane od inferme. Sono esclusi dalle esercitazioni i lavoratori la cui presenza è essenziale alla sicurezza del luogo di lavoro. Nei luoghi di lavoro di grandi dimensioni, non viene messa in atto un'evacuazione simultanea dell intero luogo di lavoro ma l evacuazione da ogni specifica area del luogo di lavoro procede fino ad un punto che possa garantire a tutto il personale di individuare il percorso fino ad un luogo sicuro. Pag. 12 di 16

13 7.3 INFORMAZIONE SCRITTA SULLE MISURE ANTINCENDIO L'informazione e le istruzioni antincendio sono fornite ai lavoratori mediante gli avvisi scritti che riportano le azioni essenziali che devono essere attuate in caso di allarme o di incendio. Tali istruzioni, con semplici planimetrie indicanti le vie di uscita, sono installate in punti opportuni, chiaramente visibili. 8 PIANIFICAZIONE DELLE PROCEDURE DA ATTUARE IN CASO DI INCENDIO 8.1 GENERALITÀ In tutti i luoghi di lavoro è stabilito un piano di emergenza contenente le seguenti informazioni: a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di incendio; b) le procedure per l'evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti; c) le disposizioni per chiedere l'intervento dei vigili del fuoco e per fornire le necessarie; d) informazioni al loro arrivo; e) specifiche misure per assistere le persone disabili. Il piano di emergenza identifica le persone incaricate di sovrintendere e controllare l'attuazione delle procedure previste. 8.2 CONTENUTI DEL PIANO DI EMERGENZA Il piano di emergenza deve essere basato su chiare istruzioni scritte e deve includere: a) i doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni con riferimento alla sicurezza antincendio, quali per esempio: telefonisti, custodi, capireparto, addetti alla manutenzione, personale di sorveglianza; b) i doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio; c) i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare; d) le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari; e) le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio; f) le procedure per la chiamata dei vigili dei fuoco, per informarli al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l'intervento. Per i luoghi di lavoro di piccole dimensioni il piano è costituito dagli avvisi scritti contenenti norme comportamentali. Per i luoghi di lavoro di grandi dimensioni o complessi, il piano include una planimetria nella quale siano riportati: le caratteristiche distributive del luogo, con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree, alle vie di esodo ed alla compartimentazioni antincendio; il tipo, numero ed ubicazione delle attrezzature ed impianti di estinzione; l'ubicazione degli allarmi e della centrale di controllo; l'ubicazione dell'interruttore generale dell'alimentazione elettrica, delle valvole di intercettazione delle adduzioni idriche, del gas e di altri fluidi combustibili. Gli ascensori non devono essere utilizzati per l'esodo, salvo che siano stati appositamente realizzati per tale scopo. Quando non sono installate idonee misure per il superamento di barriere architettoniche eventualmente presenti oppure qualora il funzionamento di tali misure non sia assicurato anche in caso di incendio, alcuni lavoratori, fisicamente idonei, siano addestrati al trasporto delle persone disabili. Pag. 13 di 16

14 8.3 PRESIDIO OSPEDALIERO - AZIONI DI INTERVENTO IN EMERGENZA 1- Allertamento ed avvio del piano di emergenza Ogni persona presente nel Presidio che abbia constatato lo sviluppo di fiamme o fumo od altra situazione anomala deve dare tempestivo avviso al personale di reparto dando chiare indicazioni di cosa si è osservato e del luogo dell incidente. Il personale di reparto deve provvedere secondo le istruzioni impartite nel Regolamento Antincendio. Le ulteriori azioni necessarie sono riportate di seguito analizzando i possibili incidenti. Occorre inoltre premettere che negli incendi in area Ospedaliera, il problema principale è costituito dalla presenza ed emissione di fumo, spesso con caratteristiche di elevata tossicità specialmente per i degenti. È fondamentale inoltre comprendere l importanza di una corretta azione di salvaguardia delle persone disabili nella fase di evacuazione. L intervento tempestivo può, nella gran parte dei casi, essere risolutivo per lo spegnimento di un incendio che sia nella fase iniziale. Constatato il tipo di incendio procedere secondo le indicazioni sotto riportate. 2- Incendio in Reparto Il personale di reparto, ricevuta la segnalazione, provvede immediatamente ad accertare il fatto e adottare, se del caso, le prime misure di estinzione e contenimento tramite l utilizzo degli estintori presenti nel reparto stesso. In base all entità dell incendio attiverà, mediante il centralino telefonico, la squadra interna di prevenzione incendi ed il Comando dei Vigili del Fuoco. In caso di interruzione della linea telefonica si provvederà inviando una persona appositamente istruita. Azioni immediate devono comunque essere: l estinzione, utilizzando gli estintori di reparto, e la limitazione del fuoco (eliminazione di tutto il materiale combustibile nelle vicinanze, compresi lenzuoli, materassi, interruzione della corrente elettrica, se non utilizzata per apparecchiature vitali); l allontanamento dei presenti nelle immediate vicinanze; l adozione di procedure per il contenimento (chiusura di porte ecc.) e l evacuazione del fumo (apertura di finestre ed eventualmente anche rottura di vetri); l apertura di tutte le porte di uscita dal Reparto; il divieto di uso degli ascensori; evitare di gridare e di creare panico. In caso di inefficacia di tali azioni, in attesa dei soccorsi di deve: verificare l effettiva trasmissione della richiesta di intervento dei soccorsi; avvisare immediatamente i presenti in pericolo evitando, per quanto possibile, di ingenerare il panico; con l ausilio del personale addetto, procedere tempestivamente allo sfollamento dai locali dei visitatori e delle persone con libertà di movimento; trasportare le persone con limitata libertà di movimento in locali appositamente individuati, le cui porte devono essere chiuse e tamponate con lenzuoli bagnati per impedire l accesso del fumo; all uopo e necessario prevedere il trasporto di alcuni secchi o contenitori di acqua. Il centralino provvederà inoltre a: attivare il personale di portineria ad accogliere i soccorritori con le informazioni del caso, riguardanti le caratteristiche dell edificio ed i percorsi più rapidi per raggiungere il luogo dell evento. attivare il personale addetto alle seguenti operazioni: interruzione dell energia elettrica; verifica dell intervento dei dispositivi di sicurezza; arresto degli impianti di ventilazione e condizionamento; Pag. 14 di 16

15 azionamento dei sistemi di evacuazione fumi ove esistenti; azionamento dei mezzi di spegnimento. 3 - Incendio in zona di lavoro con materiale infiammabile (laboratori, anatomia patologica, depositi ecc.) Questo tipo di incendio è caratterizzato da una elevata velocità di propagazione di fiamma che può interessare rapidamente i contenitori stessi dei liquidi infiammabili (alcool, esano, xilolo, ecc.). L intervento, rapido per la presenza di personale deve essere condotto contemporaneamente sia verso la tutela delle persone che per la limitazione della propagazione di fiamma. Le azioni prioritarie devono essere: soffocamento immediato della eventuale fiamma sul personale ad es. mediante coperta antifiamma; allontanamento delle persone e contemporaneamente l eliminazione di tutto il materiale infiammabile in prossimità del focolaio; impiego dell estintore portatile in dotazione; In caso di inefficacia dell intervento procedere come sopra indicato. 4 - Incendio di quadri, linee ed apparecchiature elettriche Constatato l incidente, si deve tempestivamente provvedere all estinzione con estintori manuali e togliere corrente al quadro/linea/apparecchiatura intervenendo sulla fonte di alimentazione (quadro elettrico generale di piano, quadro di reparto, sezionamento locale presa di corrente). È necessario verificare attentamente che l interruzione dell energia elettrica non causi inconvenienti a degenti sotto particolari cure. Azioni successive, secondo la dinamica dell incidente, possono essere: l apertura delle finestre per arieggiare l ambiente; la chiusura delle porte delle stanze; l estinzione con estintori portatili dei residui di incendio. In caso di innesco di incendio in Reparto si dovranno applicare anche le procedure di cui al punto Incendio di materiali combustibili in deposito nel Reparto Questi depositi, di norma costituiti da carta e materiale plastico, sono realizzati in piccoli locali in muratura o con pareti in vetro alluminio ricavati in locali di dimensioni maggiori. Il carico di incendio di norma è basso. In caso di incendio la rilevazione può essere relativamente tardiva e l intervento con estintore manuale, anche per la limitatezza degli spazi, può rivelarsi problematico. In questi casi l utilizzo di idranti, pur nella complessità dello strumento, risulta interessante per un rapido controllo del fuoco. Devono contemporaneamente essere attuate misure quali l allontanamento delle persone, l apertura delle finestre ed il controllo del fumo. L avvio del piano di emergenza può essere necessario in caso di difficile controllo del fuoco e del fumo. 6 - Incendio magazzino farmacia interna Occorre premettere che il magazzino farmaceutico deve essere organizzato prevedendo la separazione dei prodotti infiammabili dalle altre specialità. I prodotti infiammabili devono essere custoditi in appositi locali separati dal resto del magazzino e realizzati secondo i dettami delle norme di prevenzione incendi. L area di stoccaggio è costituita da scaffali metallici su cui vengono depositati farmaci nelle confezioni originarie. Sono presenti estintori in numero sufficiente per estinguere un principio di incendio. L incendio di questo tipo di materiale provoca l emissione di fumi tossici, pertanto gli interventi dovranno essere effettuati tenendo presente i seguenti punti: In caso di incendio di piccola entità si raccomanda in ogni caso l estinzione con estintori portatili, la pronta aerazione dei locali e, tramite il centralino, la messa in allerta dei reparti di degenza sovrastanti (pediatria immaturi e neurologia). L intervento deve essere condotto con la presenza di almeno un osservatore esterno al locale. In caso di presenza di una sola persona, questa, prima di intervenire deve allertare il centralino telefonico. Pag. 15 di 16

16 In caso di incendio di rilevante entità l eventuale intervento nel locale può essere condotto unicamente da personale addestrato munito di appositi mezzi di protezione individuale (maschere e respiratori). In assenza di tali mezzi le azioni di emergenza riguardano unicamente la segnalazione dell incendio secondo le modalità previste e le azioni di limitazione della propagazione del fuoco e fumo ai locali adiacenti al luogo dell incendio. Pag. 16 di 16

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