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1 Corsista : Maramotti Monica Classe : I2 Tutor: Ferro Paolo RELAZIONE FINALE 1 DESCRIZIONE DEI CONTENUTI, TEMPI, LUOGHI, FASI, MODALITA, STRUMENTI E PROTAGONISTI. Contenuti: Il progetto si sta svolgendo in una secondaria superiore, nell ambito della disciplina Religione Cattolica. L idea prende spunto da una passione che da sempre mi caratterizza, l apertura al mondo, l andare al di là dei confini, dei muri della scuola, allargare gli orizzonti. Così si è pensato, approfondendo i contenuti disciplinari di accedere alla piattaforma etwinning (strumento elettronico ideato per creare partenariati pedagogici innovativi grazie all utilizzo delle Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) per condividere con altri ragazzi europei parte del nostro percorso. Purtroppo ci sono stati diversi problemi con la piattaforma, sia tecnici che organizzativi (di cui dopo renderò conto), e anche con l organizzazione scolastica per cui ho dovuto modificare in parte la pianificazione del progetto. Inizialmente era prevista la costruzione di un blog comune tra ragazzi delle varie scuole ma questo sarà oggetto del nostro lavoro nei prossimi mesi. Siccome la progettazione didattico educativa delle classi quarte prevede lo studio della Chiesa e della Sua storia, ogni gruppo è stato invitato a scegliere di approfondire la vita di un Santo, particolarmente significativo per la storia del nostro paese e di proporla usando uno strumento elettronico a scelta. La prima parte dell anno è stata quindi dedicata al lavoro di ricerca e di costruzione dei prodotti multimediali. Tempi: Occorre tener presente che la mia disciplina prevede un ora sola d insegnamento alla settimana, da settembre a dicembre si sarebbero dovute svolgere 13 ore, ma una mia assenza, una assemblea e un uscita didattica hanno ridotto l intervento in classe a sole dieci ore. I ragazzi hanno lavorato a casa, anche se non tutti volentieri. Rilevo comunque che il tempo programmato per lo svolgimento di un progetto così approfondito non era del tutto adeguato, infatti, avremo la necessità 1 La relazione in oggetto è in itinere poiché il progetto si concluderà soltanto nel secondo quadrimestre dell a.s /2012.

2 di proseguire nei prossimi mesi l attività, soprattutto per quel che riguarda l interazione in etwinning. Luoghi: Per la maggior parte del tempo la classe si è servita di un laboratorio multimediale della scuola con postazioni individuali collegate in rete e dotate di linea ADSL,, in aula usando il setting tradizionale si è svolta la prima lezione, in cui si è presentato il progetto e illustrata la piattaforma etwinning. Successivamente per la comprensione della piattaforma etwinning si sono avvicinati alla cattedra dove col mio portatile ho gestito i collegamenti e interagito con i ragazzi. Nella seconda fase in cui si è resa necessaria una ricerca bibliografica, ci siamo recati nella biblioteca d Istituto, dove liberamente i ragazzi hanno svolto indagini, supportati anche dal materiale bibliografico da me fornito. Abbiamo utilizzato anche la piattaforma usata dalla scuola emoodle per condividere i materiali e monitorare il lavoro. Le prime lezioni in aula multimediale sono servite sempre per ulteriori approfondimenti nella ricerca. Fasi: Nella griglia progettuale le fasi previste erano otto poiché prevedevano un monte ore di intervento in classe che non si è potuto verificare e un monte ore di lavoro domestico che i ragazzi non hanno eseguito completamente e la fase di scambio con le altre scuole che per problemi di natura organizzativa non si è verificato. L articolazione del progetto in questa prima parte di anno scolastico è stata svolta in questo modo: a. fase 1: Introduzione generale al progetto, spiegazione del concetto di Santità, introduzione al portale etwinning (2 ore) b. fase 2: la ricerca: suddivisione dei compiti, costituzione dei gruppi di lavoro, progettazione della ricerca, studio dei materiali e abbozzo scritto della ricerca ( 2 ore in aula e 2 ore a casa) c. fase 3: laboratorio multimediale: visione delle diverse modalità di presentazione delle ricerche (ppt, mindmeister, prezi, movie maker etc.), suddivisione dei compiti, preparazione degli storyboard, inizio del lavoro di assemblaggio, lavoro di traduzione per la pubblicazione del materiale sul portale, consegna degli elaborati ( 3 ore d aula e 3/4 ore a casa); d. fase 4: Condivisione del materiale raccolto, scambio e scelta dei contenuti da pubblicare, illustrazione software per la pubblicazione dell ebook, sperimentazione del software con pubblicazione (2 ore d aula e 5 ore a casa) e. fase 5 : Valutazione del percorso ( 1 ora d aula).

3 Sono previsti ulteriori step che comporteranno circa 20/25 ore di lavoro: f. fase 6: Piattaforma etwinning, registrazione e interazione sulle chat, ricerca delle potenzialità e servizi del network, contatti coi partner. g. fase 7: Il blog. Introduzione al blogging, approfondimento sui blog, blog di classe con i compagni europei, condivisione dei materiali della ricerca. h. fase 8 : videoconferenza. Modalità: La modalità didattica con cui si è svolto il percorso ha utilizzato diversi spunti teorici, dal cooperative learning, alla peer- education, i ragazzi sono stati divisi in gruppi all interno dei quali le mansioni erano ben definite, il docente ha svolto in questa fase un lavoro di coordinazione, suggerimento e supervisione, in classe è presente un alunno disabile che presenta una forma di autismo (sindrome di Asperger) e questo suggerisce modalità di comportamento e atteggiamenti di apertura, condivisione, pazienza, accoglienza e aiuta tutti (docenti e allievi) ad uno sguardo di apertura e umanità significativi. La proposta si è avvalsa anche di tecniche a 360 gradi, dalla tradizionale lezione frontale, per la presentazione del lavoro, alla didattica della ricerca, fino alla sperimentazione e rendicontazione e all elearning, attraverso la condivisione del materiare in piattaforma. Strumenti: Oltre al materiale bibliografico (libro di testo in uso più altri testi reperiti in biblioteca) per la ricerca ci si è avvalsi di strumenti a disposizione nella rete: Hardware: postazioni multimediali Software: Word, programmi di presentazione (PPT, WMM), programmi per il trattamento delle immagini, programmi per la compressione dei file, programmi di navigazione in Internet. Protagonisti: Protagonisti sono i ragazzi di una classe dell Istituto dove insegno. Saranno coinvolti ragazzi di altre scuole europee. Insegnanti della scuola solo io, coinvolti nel progetto insegnanti delle altre scuole europee.

4 NUMERO DI CLASSI COINVOLTE, DI INSEGNANTI, DI RAGAZZI CHE HANNO PARTECIPATO ALLA SPERIMENTAZIONE Classi e insegnanti coinvolti Al progetto è coinvolta una IV ITIS indirizzo elettronica e telecomunicazioni. La classe è composta da nove maschi e tre femmine, i ragazzi sono stati divisi in tre gruppi da quattro, tenendo conto delle frequenti assenze di un allievo e della presenza di un ragazzo disabile. Il docente responsabile del progetto è la sottoscritta titolare dell insegnamento di Religione Cattolica in diciotto classi dell Istituto. Per ora sono già stati coinvolti anche altri quattro insegnanti (della Romania, Polonia, Turchia, EVENTUALI DIFFICOLTA INCONTRATE, SIA TECNICHE CHE METODOLOGICO- DIDATTICHE Forse per la mia totale inesperienza, forse per la tempistica non adeguata confesso di essermi trovata diverse volte col pensiero di non riuscire ad arrivare in fondo alla progettazione. Sinceramente i problemi sono stati tanti, più organizzativi che metodologico-didattici, i ragazzi, grazie a Dio, se il docente è motivato e pieno di passione, seguono sempre, nonostante la scarsità di mezzi e le problematiche che emergono. Ma andiamo con ordine: Si era già discusso con la classe del progetto a giugno, perché è mio costume coinvolgere sempre i ragazzi in decisioni che li vedono protagonisti, dando le ragioni della scelta (presenza della LIM e dell insegnante che con me avrebbe collaborato). La risposta mi è parsa da subito molto positiva. Durante l estate è partita la ricerca dei partner disponibili a lavorare al progetto, ad agosto si trovano due scuole, una spagnola e una polacca e tutto sembra procedere per il verso giusto. A settembre le sorprese, l aula che sarà assegnata alla classe non è più quella con la LIM, il docente di sostegno non è più con me sulla classe, e a fine mese le scuole con cui avevo concordato il partenariato, chi per un motivo, chi per un altro, non erano più disponibili. Che fare? La classe, con cui avevo già impostato il lavoro a giugno, non voleva assolutamente rinunciare, al posto del docente di sostegno ho ottenuto la presenza nelle mie ore dell educatore. E il lavoro sul portale etwinning, spiegando l accaduto alla classe, è solo rimandato al momento in cui riusciremo a trovare partners disponibili. Nel frattempo la ricerca continua. Ho rivisto in parte le fasi di lavoro che avevo supposto nella griglia di progettazione, cercando di non stravolgerne il senso e il contenuto. A fine ottobre esce come d incanto un gruppo di scuole cui aggregarsi ad un progetto intitolato le persone che hanno fatto grande la storia del tuo paese, che però vedrà la parte attiva coi ragazzi da gennaio. Nel frattempo i gruppi hanno

5 prodotto le loro ricerche in formato multimediale, chi in ppt, chi utilizzando la mappa concettuale, traducendole in inglese per la condivisione che faranno poi. Anche il lavoro sui blog è rimandato. ABILITA E COMPETENZE ACQUISITE DAGLI ALUNNI E DAGLI INSEGNANTI ALUNNI: Abilità e competenze disciplinari Approfondimento e scoperta dei contenuti della storia della Chiesa attraverso la vita di alcuni Santi, acquisizione del concetto di cultura come apertura critica a tutta la realtà, riflessione e consapevolezza delle comuni radici europee determinate dal cristianesimo; Abilità e competenze trasversali PIANO GENERALE: saper analizzare i testi, saper analizzare fonti informative, saper sintetizzare. PIANO TECNOLOGICO: utilizzo delle nuove tecnologie per esporre, comunicare e dialogare, per ora solo in modo asincrono. Utilizzo dei vari software per fini didattici, creazione di un libro elettronico, conoscenza dei vari servizi offerti dal web 2.0, capacità di trasferire in contesti diversi conoscenze acquisite in altri ambiti disciplinari. PIANO SOCIO-AFFETTIVO: capacità di lavorare in gruppo, capacità di collaborare per il raggiungimento di un obiettivo comune, capacità condivisione del proprio lavoro, lavorare autonomamente all interno del gruppo in base ad una specifica responsabilità assegnata. PIANO LINGUISTICO: capacità di comunicare e interagire con coetanei in un'altra lingua su tematiche inerenti discipline non linguistiche. INSEGNANTE: abilità e competenze acquisite La grande utilità professionale di questo lavoro sta sicuramente nell avermi costretta a lavorare seriamente lasciando traccia di ciò che accadeva nelle mie ore, seguendo puntigliosamente una progettazione che ha avuto caratteristiche per me innovative (sicuramente l utilizzo delle nuove tecnologie ma anche la modalità di progettare). Il dover necessariamente consegnare qualcosa mi ha imposto di far fronte agli imprevisti in modo tale da non lasciar perdere, cosa che avrei sicuramente fatto in altre occasioni. Si potenziano, inoltre, le competenze di tutoring. MODALITA DI RELAZIONE OSSERVATE TRA ALUNNO E DOCENTE (analogie e differenze con le altre situazioni d apprendimento) Credo che lasciare ai ragazzi un certo margine di libertà e autonomia non possa che esser utile alla loro creatività, alla loro iniziativa e perché no anche ai loro sbagli. Certo questo potrebbe destabilizzare rispetto ad altre occasioni di apprendimento dove tutto è (più o meno) controllabile. Il guardarli in azione mentre cercavano, tentavano, riprovavano, riuscivano, mi ha dato modo di

6 confermare che il compito di noi docenti non può che essere quello di favorire la mossa della loro libertà e accompagnare in un cammino che è sempre ricco di sorprese e novità quando non lo si ingabbia in rigide prassi. Quando si accetta di spostarsi dalla cattedra, non per rinunciare al nostro ruolo di adulti, ma per lasciare che col nostro aiuto i ragazzi tentino le loro interpretazioni quel che si origina è sempre qualcosa di inaspettato. Come è stato in questa classe, assolutamente di profilo medio-basso si sentirebbe normalmente dire, ma l impegno, specialmente di alcuni, ha dato modo ad altri di dare il meglio: mi riferisco in particolare al gruppo dove era presente il ragazzo disabile, che col suo pallino per il software ha voluto, da solo, architettare il compito assegnatogli. Il gruppo lo ha aiutato e sostenuto. Il lavoro che vedrete su Don Giovanni Bosco è l esito del suo impegno. Alcuni di loro hanno anche lavorato poco e approfittato un po della situazione, ma anche questa è stata occasione di discussione e approfondimento. Un altra questione da tener presente è che potrebbe creare qualche difficoltà la differenza nel controllo dei processi nei due modi di stare in classe. Nella didattica tradizionale caratterizzata da lezioni frontali i rapporti sono generalmente marginali (mai nelle mie ore, per forza di cose la disciplina non lo consente). Nella didattica collaborativa l insegnante fornisce strumenti più che nozioni, sostiene, incoraggia e favorisce la responsabilizzazione. MODALITA DI RELAZIONE OSSERVATE TRA ALUNNO E ALUNNO (analogie e differenze..) Per quanto riguarda le relazioni tra ragazzi a far la differenza non è stato tanto lo strumento, frequentando l indirizzo informatico non è per loro una novità, quanto il modo con cui si è lavorato. Innanzitutto il dover far i conti con gli altri li ha costretti a modalità di rapporti del tutto differenti. Quello che si scopre, che si impara, che non si capisce, non è più solo un affare tra l allievo e l insegnante ma diventa contenuto e modo di rapporto con i compagni introducendo una diversità sostanziale. MODALITA DI RELAZIONE OSSERVATE TRA DOCENTE E DOCENTE (analogie e differenze ) Per quanto riguarda la collaborazione tra colleghi posso esprimere una valutazione riguardo la nuova esperienza che sta maturando in ambiente etwinning; la possibilità di elaborare progetti, di lavorare contemporaneamente in scuole così lontane, condividendo obiettivi, difficoltà, preoccupazioni, successi, rende, come d incanto, la scuola senza confini. Insegna che il luogo di lavoro ha un orizzonte infinito e che la collaborazione è una dimensione strutturale della nostra professione che è possibile, anzi auspicabile anche se le distanze non sembra lo possano permettere. VALUTAZIONE DELLE TECNOLOGIE E DEL MATERIALE UTILIZZATO: -ricchezza, pertinenza, autorevolezza - efficacia didattica - facilità d accesso e fruizione

7 Non sono in grado, non essendo un tecnico, di valutare la ricchezza e la pertinenza delle attrezzature didattiche, noi abbiamo utilizzato un laboratorio d informatica, con postazioni individuali connesse, attraverso ADSL, alla rete dalla quale abbiamo attinto ai vari software e questo ci è bastato. I software che i ragazzi hanno gestito sono stati power- point perché lo manovrano bene (non sono riuscita, benché ne abbia sostenuto vivacemente l utilizzo, ad introdurre prezi, che a me piace molto, i ragazzi lo hanno trovato estremamente complicato) e mindmaisters per la mappa concettuale. Trovo che i programmi siano efficaci dal punto di vista didattico, purché non se ne abusi. Per quanto concerne la facilità d accesso preciserei questo: l accesso alla tecnologia nella nostra scuola è abbastanza complicato se non si è insegnanti d informatica. I laboratori, sono quattro, possono essere utilizzati solo quando i docenti d informatica non sono in orario. Le LIM a scuola sono solo due e quindi ci arrabattiamo come tutti. L accesso e la fruizione dei software merita un discorso a parte. PPT è accessibile di default, credo, da tutte le apparecchiature informatiche, ci ha creato qualche problema mindmaisters che da quest anno anche la versione base è diventata a pagamento. Abbiamo utilizzato la versione prova che però aveva una durata limitata, per cui si è reso necessario rifare l accesso per tre volte, ripartendo da capo e questo, per il gruppetto che ci ha lavorato su, è stato particolarmente faticoso e non gli ha permesso di raggiungere risultati soddisfacenti. VALUTAZIONE DELL ESPERIENZA IN TERMINI DI ARRICCHIMENTO PROFESSIONALE Credo di dover ancora imparare tanto, siamo all inizio di un percorso e dell apprendimento di una modalità di lavoro che non può più rimanere fuori dalle nostre competenze professionali. Sicuramente l aver spalancato gli occhi su quello che la realtà ci sta chiedendo è un valore aggiunto notevole. VALUTAZIONE DELL ESPERIENZA DA PARTE DEI RAGAZZI Impegnativa, interessante, responsabilizzante. INDICAZIONI CIRCA UNA EVENTUALE PROSECUZIONE DELL ESPERIENZA Come ho già indicato questa esperienza specifica proseguirà nell anno nuovo con la parte del progetto che riguarda la sua idea forte cioè l interazione col portale etwinning, che è già iniziata per la sottoscritta attraverso la costruzione di un blog con altre Istituti europei. Per quanto riguarda l esperienza in generale, trovo essere stata utilissima, certamente calibrando meglio i tempi, può essere sicuramente trasferita e replicata.

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