EDUCARE/EDUCARSI CON BAMBINI IN DIFFICOLTÀ. 26 maggio 2009 EDUCARE/EDUCARSI CON BAMBINI IN DIFFICOLTA

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1 EDUCARE/EDUCARSI CON BAMBINI IN DIFFICOLTÀ 26 maggio 2009

2 LA DOMANDA INIZIALE I dispositivi educativi tradizionali per bambini in difficoltà hanno ancora un senso?

3 OBIETTIVI Proporre nuove modalità di lettura delle difficoltà educative esistenti Rilanciare nuove ipotesi di intervento educativo e nuove soluzioni operative

4 METODO Ricerca qualitativa Interviste Focus group Sono stati coinvolti circa 70 operatori esperti, testimoni privilegiati, attori e autori della relazione educativa, potenziali protagonisti di cambiamento e di ricerca di nuove strategie educative (conoscenza prossimale)

5 LE DOMANDE DI PARTENZA Dal vostro punto di vista E aumentato il disagio nei bambini? Sono aumentati i bambini in difficoltà? Sono cambiate le difficoltà dei bambini?

6 LE PRIME RISPOSTE Il disagio contemporaneo assume forme diverse 1) Malessere diffuso, psicologico e sociale, di fatica ordinaria nella normalità (disagio ordinariosoft) 2) Sofferenza esplicita e conclamata (disagio tradizionale-hard)

7 Confine sottile tra agio e disagio Difficile quantificare e qualificare il disagio

8 Maggiore eterogeneità e flessibilità nel contesto sociale e famigliare, nuove povertà e diffuse fragilità Ma i bisogni dei bambini sono cambiati? I servizi educativi sono adeguati ai cambiamenti sociali e famigliari? I servizi educativi rispondono alle domande dei bambini?

9 DAI DIRITTI AI BISOGNI I DIRITTI DEI BAMBINI NELLA NORMATIVA ITALIANA E INTERNAZIONALE I BISOGNI DEI BAMBINI NELLE PAROLE DEGLI OPERATORI crescere ed essere educato nella propria famiglia (nell ambito di una famiglia) assistenza protezione espressione e ascolto educazione tempo libero e gioco libertà di pensiero libertà di coscienza relazione vicinanza ascolto contenimento sicurezza continuità futuro/progettualità figure adulte di riferimento

10 I servizi educativi come realizzano il passaggio dai diritti ai bisogni? Si valorizzano bisogni contenitivi e tutelanti, si ridimensionano i bisogni di libertà e autonomia Il rischio è tornare a modelli riparatori, di controllo sociale (finalizzati al mantenimento dello status quo e non al cambiamento)

11 Immagini dell adultità in crisi Adulti in conflitto Adulti che hanno paura di essere adulti Adulti soli e isolati Adulti sofferenti Adulti in-sofferenti Adulti poco adulti Adulti sintonizzati su di sè

12 Immagini dei bambini Bambini frammentati Bambini adulti Bambini isolati Bambini delusi

13 Crisi della fiducia Nell adulto Nei bambini Nelle istituzioni

14 Quali strategie per alimentare la fiducia? Avere rappresentazioni mobili dei bambini: riconoscere loro il diritto di sbagliare curare la narrazione e il progetto sviluppare l intelligenza emotiva e corporea utilizzare linguaggi e codici creativi costruire nuove alleanze diffondere la responsabilità educativa

15 Quali strategie per alimentare la fiducia? Avere rappresentazioni mobili degli adulti e delle genitorialità: se la genitorialità è vista come un dato implicito, immodificabile, statico, i genitori sono rappresentati come incapaci di cambiamento, vittime o carnefici. E necessario capire, in base a quali indicatori, se e come investire sul loro recupero e cambiamento genitoriale.

16 A fronte della complessità e eterogeneità dei nuclei famigliari è fondamentale l integrazione tra: servizi educativi, sociali e sanitari; servizi e famiglie; servizi e Autorità Giudiziaria; servizi per l infanzia e per le famiglie; politiche ad hoc per i minori e politiche per il lavoro, per la casa, per la conciliazione dei tempi.

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