DIPARTIMENTO ASSI - AREA FAMIGLIA PROGETTO PINOCCHIO ATTIVITA' PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE DEL BAMBINO IN ETA' PRESCOLARE

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1 DIPARTIMENTO ASSI - AREA FAMIGLIA PROGETTO PINOCCHIO ATTIVITA' PER LA PROMOZIONE DEL BENESSERE DEL BAMBINO IN ETA' PRESCOLARE A cura dei consultori familiari di Breno, Darfo B.T., Edolo in collaborazione con le scuole dell'infanzia statali e paritarie della Vallecamonica Relazione conclusiva relativa all anno scolastico A cura della Psicologa dr.ssa Genny Poetini Maggio 2010 DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 1

2 INTRODUZIONE Il progetto Pinocchio, giunto alla settima annualità si configura come una campagna di prevenzione promossa dai Consultori Familiari dell ASL di Vallecamonica- Sebino e riscuote l'approvazione sia da parte degli istituti scolastici, che rinnovano ogni anno la loro adesione, sia da parte delle famiglie, che mostrano notevole interesse. La modalità di lavoro si è ormai consolidata negli anni e l'istituzione scolastica coopera in maniera attiva alla realizzazione del progetto, spiegando alle famiglie gli obiettivi dello screening, raccogliendo le adesioni, fornendo loro le informazioni relativamente alla fase di restituzione e motivando le famiglie all'approfondimento qualora si rendesse necessario, garantendo quindi un punto di incontro fondamentale tra ASL e famiglia. Le famiglie che aderiscono all'iniziativa sono la quasi totalità e la crescita di interesse e motivazione trova riscontro sia nel crescente numero di quanti hanno richiesto il colloquio di restituzione di quanto emerso dallo sceening, relativamente al proprio figlio: 40 genitori nella prima edizione (7,25%) nell'anno (34,14%), sia nei successivi accessi al Consultorio indicando come fonte di conoscenza il Progetto Pinocchio. L' obiettivo principale del progetto è favorire l'accesso dei genitori ai Servizi e la conseguente attivazione di interventi preventivi per le situazioni critiche, che difficilmente avrebbero trovato un supporto diverso prima dell'entrata del bambino alla scuola primaria. Questa annualità è stata inoltre impiegata per progettare l'evoluzione del progetto da campagna di screening per l individuazione precoce di situazioni di disagio per difficoltà di apprendimento e/ o di relazione ad attività' per la promozione del benessere del bambino in eta' prescolare (2009/2010), un passaggio importante caratterizzato dall'introduzione di interventi formativi per insegnanti, che inizieranno a gennaio 2010 e per genitori ad aprile Di seguito viene tracciato il bilancio dell'annualità 2008/2009, relativo sia ai risultati delle valutazioni effettuate, sia agli aspetti operativi e metodologici. DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 2

3 ESITI DELLA VALUTAZIONE Nell'anno scolastico 2008/2009 hanno aderito alla campagna di prevenzione 41 scuole dell infanzia pubbliche e paritarie pari al 61% del territorio della Valle Camonica così distribuite :17 in alta Valle Camonica, 16 Media Valle Camonica e 8 Bassa Valle Camonica. I bambini destinatari dell'intervento sono stati 472 (47% dei bambini nati nel 2004). Gli strumenti utilizzati, qui di seguito elencati, sono gli stessi utilizzati nelle precedenti edizioni del progetto: Questionario Osservativo IPDA (Identificazione Precoce delle Difficoltà di Apprendimento) Questionario anamnestico per i genitori Test della Figura Umana di Machover Test della Famiglia di Corman Test dell Albero di Koch PUNTEGGIO TOTALE IPDA NUMERO DI BAMBINI NON COMPILATO PUNTEGGIO IPDA In questo grafico vengono evidenziati i punteggi ottenuti al Questionario Osservativo IPDA dai 472 bambini che hanno aderito al progetto, con un punteggio medio di 135. Si evince che 58 bambini non hanno raggiunto il punteggio critico all' IPDA di 113, indice di DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 3

4 difficoltà più o meno accentuate nell'acquisizione dei prerequisiti dell'apprendimento rilevati dal questionario. Per 28 bambini non è stato compilato il questionario, in alcuni casi per un disguido della scuola, in altri perché il bambino ha interrotto la frequenza scolastica o ha frequentato saltuariamente non permettendo all'insegnante di valutarlo. 250 TEST GRAFICI 200 NUMERO DI BAMBINI NUMERI DI ZERI GRAFICO N 2: TEST GRAFICI I criteri di valutazione dei test grafici sono rimasti invariati rispetto allo scorso anno, prevedendo per il Test della Figura Umana di Machover l'analisi del livello grafico, livello di integrazione ed indicatori emotivi; per il Test della Famiglia di Corman l'analisi del livello grafico, livello di contenuto ed indicatori emotivi; per il Test dell Albero di Koch l'analisi del livello grafico e livello di contenuto. Dal grafico n 2 si denota che 440 bambini hanno raggiunto un adeguato sviluppo della produzione grafica, mentre 32 bambini, pari al 6,7% del campione, evidenziano delle difficoltà: viene ritenuto livello critico la caduta a 5 o più degli 8 livelli individuati e quindi punteggio pari a zero in almeno 5 indici. Per quanto concerne il Questionario anamnestico compilato dai genitori invece si procede ad una analisi qualitativa. La lettura integrata dei risultati ai test, assumendo come criterio distintivo un punteggio IPDA inferiore a 113 e 5 indicatori dei test grafici pari a 0, ci ha permesso di identificare 15 bambini a rischio, 12 dei quali con entrambi i criteri e 3 con IPDA< 99 e 4 indicatori dei DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 4

5 test grafici pari a 0. Per tali bambini si ritene necessaria un osservazione mirata al fine di effettuare una valutazione più approfondita degli elementi di criticità riscontrati. Le famiglie dei bambini del gruppo a rischio sono state contattate tramite lettera, con l obiettivo di indirizzarli allo psicologo del Consultorio Familiare di competenza per la zona di residenza, per un colloquio di conoscenza, di restituzione dei risultati del progetto e per proporre un percorso di approfondimento di quelle dinamiche (evolutive, sociali, emotive, familiari ecc.) che hanno contribuito all insorgenza del problema evidenziato dallo screening. Delle 15 famiglie contattate, con 10 famiglie, pari al 66% delle 15, è stato fatto un colloquio di restituzione dei risultati, 3 erano già in carico carico alla NPIA e hanno proseguito il percorso intrapreso precedentemente, 5 famiglie sono state prese in carico dagli operatori del Consultorio Familiare. Gli interventi proposti hanno consentito di realizzare una valutazione più precisa dello stato di sviluppo delle specifiche funzioni e abilità che dovrebbero essere acquisite all età di 4-5 anni e di attivare interventi riabilitativi ed educativi mirati, laddove necessario. In alcuni casi la presa in carico si è configurata come consulenza breve effettuata ai genitori ai quali è stata data l opportunità di confrontarsi in merito a tematiche evolutive e educative, senza che si rendesse necessaria l osservazione e la valutazione del minore. In altri casi l approfondimento psicodiagnostico ha visto la partecipazione del bambino, oltre che dei genitori, al fine di individuare elementi di criticità a livello emotivo e/o cognitivo e creare un percorso personalizzato di sostegno e cura. In tutti i casi c'è stata una collaborazione con le insegnanti volta a individuare gli elementi di criticità, eventuali progressi che il bambino ha compiuto e l'individuazione di atteggiamenti educativi da assumere con il bambino. Si è ritenuto importante prediligere il confronto con le insegnanti rispetto ai bambini che non presentavano tutti i criteri per rientrare nella cosiddetta fascia a rischio ma che evidenziavano criticità non trascurabili: 19 bambini pur avendo un punteggio IPDA nella norma, cadevano nei test grafici con più di 5 indicatori pari a 0, mentre 48 bambini avevano un buon livello nei test grafici ma un punteggio IPDA <113 o IPDA non compilato. L'obiettivo di tale scelta è stato quello di non allarmare i genitori inviando una lettera per proporre loro un approfondimento ma di non trascurare situazioni che potevano presentare delle difficoltà. Di questa fascia grigia di 67 bambini, 2 sono stati presi in carico dagli operatori, 5 erano già seguiti da servizi specialistici, 20 genitori hanno sostenuto un colloquio di restituzione, DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 5

6 qualcuno afferendo spontaneamente, altri su sollecitazione delle insegnanti. RESTITUZIONE AI GENITORI Le famiglie che hanno chiesto di incontrare gli psicologi del Consultorio Familiare per conoscere l esito dello screening effettuato al proprio bambino sono state: -presso il Consultorio Familiare di Darfo: 34 -presso il Consultorio Familiare di Breno: 69 -presso il consultorio familiare di Edolo: 53 Nel corso dei colloqui è stato possibile fornire una breve descrizione del livello di adattamento intellettivo ed affettivo del bambino in funzione dell età. In 3 situazioni la restituzione è sfociata in una presa in carico della situazione ed in 6 sono seguite ulteriori consulenze. Si è cercato di elaborare anche quanto emerso da queste restituzioni spontanee, un dato di difficile quantificazione, che si presta più ad un'analisi qualitativa, tuttavia anche i dati supportano l'idea che i genitori colgono tale occasione per avere non solamente la restituzione di quanto emerso dal progetto rispetto al proprio figlio ma per chiedere consulenza rispetto a problemi di tipo educativo, richieste inerenti le tappe evolutive, problemi familiari o personali. Dei 156 colloqui di restituzione ben 81 sono evoluti in altre richieste. RICHIESTE CHE SFOCIANO IN ALTRE CONSULENZE Numero di consulenze 6 Argomenti RICHIESTE CHE SFOCIANO IN PRESA IN CARICO 3 RICHIESTE INERENTI LE TAPPE EVOLUTIVE 18 Paure, timidezza difficoltà nel distacco dalla madre, aggressività, introversione, pavor notturno, controllo sfinterico RICHIESTE INERENTI ASPETTI EDUCATIVI 30 Gelosia tra fratelli, dorme nel letto matrimoniale, atteggiamento verso la timidezza della figlia, gestione di capricci e atteggiamenti ribelli, difficoltà relazionali con altri bambini, difficoltà di attenzione, rapporto con i nonni rispetto alle regole, morte. ALTRO 14 Problemi familiari, separazione dei genitori, madri ansiose, difficoltà di linguaggio DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 6

7 Il cogliere il Consultorio come una risorsa presente sul territorio per i bisogni sottesi al ciclo di vita è un atteggiamento confermato anche dagli accessi negli anni successivi quando i genitori ritornano indicando come fonte di conoscenza del Consultorio il Progetto Pinocchio. RESTITUZIONE ALLE INSEGNANTI La restituzione alle scuole è stata effettuata privilegiando il confronto diretto con le insegnanti. Gli insegnanti di ogni scuola dell infanzia sono stati incontrati presso le sedi scolastiche oppure presso i Consultori Familiari per fornire loro informazioni relative ai risultati ottenuti dai propri alunni e per un confronto rispetto ai bambini rientrati sia nella fascia a rischio che in quella grigia. Si sono realizzati incontri con gli insegnanti di: 17 scuole a Edolo 8 scuole a Darfo 16 scuole a Breno Nel corso degli incontri è stato fornito un quadro generale sulla classe, dando però un attenzione particolare alle situazioni dove erano emersi elementi di criticità, condividendo con gli insegnanti alcune modalità di intervento relative ad aspetti relazionali ed emotivi, puntando soprattutto sul coinvolgimento della famiglia. DIPARTIMENTO ASSI- SERVIZIO FAMIGLIA 7

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