Processo di integrazione europea

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1 Lezione 12 Processo di integrazione europea Agicoltura 1962 PAC = politica agricola comune sistema di protezione del settore agricolo dei paesi membri: sostegno dei prezzi per prodotti strategici (cereali, carni, prodotti caseari) sistema tariffario (dazi) compensativo neutralizzare variabilità dei prezzi mondiali eccesso di offerta neutralizzato attraverso acquisti da parte della Comunità riforma PAC dal 1992 (MacSharry) Uruguay Round preme perché prodotti agricoli compresi negli accordi GATT (approvato nel 1994) sistema di compensazione diretta ad agricoltori quote riforestazione, conversione da produzioni eccedentarie ad altre di cui si ha carenza qualità, ambiente Storia economica (SORG) 1 Carlo Brambilla

2 Industria Anni '70 crisi di vari settori (grande impresa) politiche difensive Comunità finanzia ristrutturazione o chiusura di impianti, sussidia riconversione/prepensionamento acciaio (in crisi già dal 1974) fibre artificiali, cantieri navali Politiche positive progetti di ricerca sostenuti dalla CEE in settori industriali di punta; aggregare paesi e istituzioni/organizzazioni differenti 1980 ESPRIT: piano strategico R&S in elettronica e IT Integrazione monetaria crisi di Bretton Woods si pensa sistema per tenere agganciate tra loro le monete dei paesi CEE 1972 serpente monetario fallisce definitivamente nel SME (in funzione dal 1979) fissa parità centrale di ogni moneta rispetto a moneta paniere di riferimento = ECU Valore ECU determinato dalla media ponderata del valore delle monete che lo compongono tempesta speculativa banda di oscillazione 15% Storia economica (SORG) 2 Carlo Brambilla

3 Commissione Delors ( ) creare il mercato unico abolizione delle barriere non tariffarie ancora presenti Atto Unico (1986): armonizzazione delle legislazioni dei paesi membri (settori fondamentali) promuovere concorrenza 1988 progetto di unione monetaria 1992 Trattato di Maastricht Istituisce Unione Europea riorganizzazione di tutti i trattati e legislazioni precedenti incorpora disposizioni per realizzazione dei tre pilastri su cui è fondata UE: Unione economica e monetaria UEM cooperazione in politica estera e per sicurezza comune cooperazione di polizia e giustizia UEM 1998 BCE e SEBC 1999 introduzione della moneta unica (Euro) Storia economica (SORG) 3 Carlo Brambilla

4 Internazionalizzazione delle economie anni 1980 si affermano politiche economiche liberiste (Thatcher, Reagan) accelerazione processi di liberalizzazione commercio capitali mutato quadro politico: decolonizzazione ormai compiuta collasso URSS fattori tecnologici nuovi mezzi di comunicazione trasporti Aumenta il livello di apertura e di integrazione delle diverse economie nazionali Storia economica (SORG) 4 Carlo Brambilla

5 In Italia Grazie a congiuntura internazionale segnali di ripresa economica riduzione inflazione boom di borsa [NB Consob 1974; fondi comuni di investimento 1983] In questi anni emergono alcuni imprenditori e managers nuovi che sembrano imprimere nuova vitalità alla grande impresa: Romiti risanamento Fiat De Benedetti Olivetti Gardini gruppo Ferruzzi Però: capitalismo italiano rimane a suffragio ristretto contesto giuridico non garantisce sufficientemente risparmiatore potere politico (alleanza Dc Psi CAF ) non è estraneo a manovre del big business (scalate, fusioni, acquisizioni) logica dello scambio Storia economica (SORG) 5 Carlo Brambilla

6 Parallelamente: squilibrio nei conti pubblici tassi di interesse reali elevati tasso di sviluppo economico inferiore a quello degli anni precedenti forte accumulazione di debito pubblico Primi anni 1990 debito pubblico molto alto attacco speculativo alla lira (crisi del ), uscita dallo SME Partecipazioni statali disastrate crisi partiti e intreccio perverso affari politica Unico elemento positivo = firma del Trattato della Unione Europea (Maastricht) Governo Amato risanamento finanziario (svalutazione lira, manovra da 90mila mld) pone premesse per privatizzazioni abolizione ministero Partecipazioni statali IRI e ENI trasformate in spa (Efim liquidato): nei Cda nessun rappresentante dei partiti Storia economica (SORG) 6 Carlo Brambilla

7 Perché privatizzare imprese pubbliche? ridurre debito pubblico spezzare legami tra politica e imprese rivitalizzare e irrobustire tessuto industriale italiano 1993 nuovo ministero guidato da Ciampi traccia agenda delle privatizzazioni Stato incassa 115mila mld Vincolo esterno = Europa ha spinto verso modernizzazione del quadro istituzionale: rafforzamento Consob creazione autorità indipendenti di controllo (Antitrust, autorità sui servizi pubblici) nuova legislazione su corporate governance e tutela diritti delle minoranze (c.d. legge Draghi, 1998) Euro Partecipazione alla Unione economica e monetaria (UEM) è stata forse la scelta di maggior momento dei governi di centrosinistra della XIII legislatura ( ) In particolare il maggiore artefice della partecipazione italiana alla moneta unica è ritenuto Ciampi, ministro del Tesoro dal 1996 al 1998 Storia economica (SORG) 7 Carlo Brambilla

8 Benefici dell'euro: minori variabilità dei prezzi relativi di beni e fattori minor incertezza su prezzi futuri e decisioni investimento aumento commercio e movimento capitali impossibilità di ricorrere a svalutazione competitiva riduzione del premio al rischio che tassi di interesse incorporano per rischio di svalutazione tassi a livello più basso riduzione della segmentazione dei mercati convergenza dei maggior trasparenza imposizione fiscale e dei costi/benefici degli interventi pubblici Apertura internazionale si è accresciuta molto nell'ultimo decennio in molti paesi c.d. processo di globalizzazione In molte economie ciò ha significato rivedere consolidati modelli nazionali di specializzazione produttiva Anni 1990 GB abbandona settori scale intensive (meccanica) per quelli a forte intensità tecnologica e di ricerca e sviluppo (e finanza) D e F rafforzano specializzazione nei comparti a elevata intensità di capitale (chimica, siderurgia) e di ricerca tecnologica (farmaceutica) E, P, IRL: occupano settori scale intensive Storia economica (SORG) 8 Carlo Brambilla

9 Italia invece vede notevole continuità maggiori esportazioni in settori bassa intensità capitale nicchie di mercato c.d. made in Italy prodotti per la casa e la persona utilizza attivo della bilancia commerciale di questi comparti per riequilibrare deficit in settori avanzati e nell'energia Tra le cause: scarsa spesa in R&S, politica pubblica inefficace Scarsa capacità di rimanere sui mercati in settori ad alto contenuto tecnologico è evidenziata anche da investimenti esteri in Italia a fine anni '90 + di metà della occupazione in questi settori è generata da imprese estere Internazionalizzazione delle imprese italiane si caratterizza invece prevalentemente come una specializzazione in settori tradizionali: tessile, abbigliamento, calzature, prodotti per la casa moda utensileria meccanica specializzata Questo modello non sembra poi essere in grado di permettere il superamento del dualismo N S riguarda principalmente aree di più antica industrializzazione (NO) e quelle distrettuali (NEC) Storia economica (SORG) 9 Carlo Brambilla

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