Bozza di Percorso Integrato per la Valutazione delle Competenze Genitoriali

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1 Bozza di Percorso Integrato per la Valutazione delle Competenze Genitoriali A. La segnalazione tra servizi (Servizio Sociale, Psicologia, Npi, Ser.T., Alcologia, Salute Mentale) in presenza di minori con genitori/contesto familiare con problematiche di dipendenza Qualunque operatore venga a conoscenza che un minore vive in una situazione a rischio, in un contesto familiare caratterizzato da problematiche di dipendenza degli adulti presenti, oppure che una donna con problemi di dipendenza patologica abbia iniziato una gravidanza, deve attivare la rete dei servizi, convocando secondo le modalità previste dal protocollo integrato dei minori - gli altri operatori sociali e sanitari per: a1. Scambiare le conoscenze già in possesso. a2. Valutare la necessità di approfondimenti da parte dei diversi operatori al fine di evidenziare la presenza di fattori di rischio/protezione. a3. Qualora gli elementi raccolti configurino la necessità di proseguire con interventi più specifici, si deve individuare il referente del caso con la funzione di collettore della rete. a4. Costituito il gruppo di lavoro sul caso, vengono definiti i tempi e la tipologia di percorso da attivare, sia sul versante adulti che minori. Ogni operatore contribuisce con le proprie specifiche competenze ed interventi per attivare le misure di cura secondo il modello biopsico-sociale, valutando l adesione del nucleo familiare e definendo tempi di verifica. a5. Se dalla verifica risulta la compliance della famiglia, si proseguirà con quanto concordato e con verifiche periodiche. a6. Se dalla valutazione di verifica risulta invece la prevalenza del rischio, il gruppo di lavoro stabilisce gli interventi da attuare (eventuali approfondimenti diagnostici sul minore e sugli adulti, supporto educativo, affido diurno, valutazione delle competenze genitoriali) e procede con la restituzione congiunta alla famiglia delle criticità riscontrate e delle proposte. a7. Se la famiglia non aderisce si valuta l opportunità di una segnalazione congiunta all Autorità Giudiziaria e si resta in attesa delle prescrizioni specifiche. a8. Se la famiglia aderisce si attivano gli interventi opportuni e concordati tra cui la Valutazione delle competenze genitoriali (vedi punti C e D). a9. Il gruppo di lavoro deciderà quali operatori saranno direttamente coinvolti e con quali compiti nella valutazione delle competenze genitoriali (secondo le aree di indagine individuale, di coppia, di contesto familiare e sociale). Tale valutazione richiederà comunque l integrazione delle diverse competenze professionali (es. somministrazione testistica sugli adulti, sui minori, ecc.). Occorre definire anche i tempi (6-8 mesi) in cui concludere la valutazione. a10. Al termine della fase valutativa, il referente del caso riunisce il gruppo di lavoro per una valutazione finale integrata e per concordare la restituzione congiunta.

2 B. Criteri di inclusione Il modo con cui si avvia una procedura di valutazione e/o di trattamento della funzione genitoriale deve tenere conto del contesto e delle modalità di presa in carico degli utenti, così da poter lavorare in modo integrato già dalla diagnosi. Si possono sintetizzare quattro categorie da cui può partire un intervento integrato: c1. Utenti già in carico al Ser.T. Si tratta di utenti con patologia da dipendenza che sono già in carico al Ser.T. e che diventano genitori durante il percorso di trattamento o che peggiorano le loro condizioni di vita mettendo maggiormente a rischio la tutela dei figli già presenti. c2. Utenti in carico al Servizio di Psicologia Si tratta di utenti non conosciuti dal Ser.T., già in carico al Servizio di Psicologia, per i quali emerge, nel corso della presa in carico o del trattamento, una patologia da dipendenza. c3. Utenti in carico al Servizio Sociale Si tratta di utenti con figli, in carico al Servizio Sociale, per i quali si viene a conoscenza di una patologia da dipendenza e non sono ancora conosciuti dal Ser.T. di riferimento. c4. Utenti inviati dal Tribunale dei Minorenni Si tratta di utenti con patologia da dipendenza, noti o sconosciuti al Ser.T., che vengono inviati dal Tribunale dei Minorenni a causa di problematiche relative alla loro funzione genitoriale. Inoltre occorre anche considerare alcune altre variabili di partenza: A. Quando l utente è un padre Quando l utente problematico è un padre e il bambino è molto piccolo, occorre una attenta valutazione del funzionamento genitoriale della madre, soprattutto sotto il profilo della protezione. Quando i figli sono adolescenti, anche la valutazione della competenza genitoriale del padre diventa rilevante. B. Quando l utente è una madre Nel caso di bambini molto piccoli la competenza genitoriale della madre diventa molto rilevante, anche a prescindere dalla competenza del padre, in quanto è la coppia madre-figlio che deve essere tutelata e protetta. C. Quando l utente è una coppia Nel caso di una coppia di persone con patologie da dipendenza, diventa rilevante la valutazione della competenza genitoriale di entrambi e della coppia stessa.

3 C. Valutazione psicologica delle capacità genitoriali Per valutazione genitoriale si intende quell insieme di osservazioni descrittive e qualitative delle competenze dei genitori o delle figure di accudimento che, a partire dai bisogni e dal disagio del minore, portano alla valutazione delle possibilità di recupero e alla individuazione degli interventi di sostegno necessari. Si indicano quattro AREE DI INDAGINE: area individuale, area della coppia, area del contesto familiare e sociale ed area del bambino Indicatori prognostici c1. Area individuale Tipo di consapevolezza/percezione del problema e aderenza alla realtà da parte dei genitori Capacità di mettersi in discussione e chiedere aiuto Modalità di funzionamento della personalità (livello di controllo degli impulsi, capacità di tollerare le frustrazioni e modulare le relazioni affettive) Presenza di una psicopatologia o devianza Modelli operativi interni (stile di attaccamento proposto al bambino e trasmissione transgenerazionale) Capacità di riconoscere e rispondere ai bisogni del bambino e identificarne anche gli stati mentali Capacità di dare significato all esperienza e condividere col figlio le implicazioni affettive ed emotive Rappresentazione del concetto di salute nel senso più ampio (capacità di tollerare il dolore, capacità di dare significato ai farmaci) Consapevolezza e capacità di riconoscere l assunzione di comportamenti che possono esercitare effetti diretti/indiretti sulla salute propria e dei figli : attenzione al rischio igienico-sanitario (malattie infettive, uso di siringhe, accessibilità dei farmaci..); attenzione e cura del corpo (pulizia, ordine ); abitudini alimentari; gestione del ritmo di vita quotidiano (orari sonno/veglia, pasti )

4 Indicatori di trattabilità Presenza di un sufficiente livello di mobilità del funzionamento mentale pur in presenza di psicopatologia o devianza Riduzione dei meccanismi difensivi di negazione Comprensione della sofferenza del bambino Consapevolezza del danno arrecato al bambino attraverso la rilettura dei significati individuali e relazionali dei comportamenti pregiudizievoli Assunzione di responsabilità e assunzione di comportamenti riparativi Capacità di assumere comportamenti protettivi rispetto alla prole (di tipo igienico-sanitario e nello stile di vita quotidiano rispetto alla salute) Capacità di percepire e riconoscere la presenza di rischio o di assumersene la responsabilità Adesione al progetto proposto dagli operatori Qualora tali indicatori non si sviluppino nell arco di 8/12 mesi, la prognosi di trattabilità deve ritenersi negativa. Indicatori prognostici c2. Area della coppia Qualità della relazione di coppia e clima familiare (matrimonio, numero di figli, separazioni, aree di conflittualità, violenza domestica, ecc.) Qualità della funzione genitoriale condivisa (condivisione dello stile educativo e concezioni sull allevamento dei figli) Qualità del modello educativo antropologico culturale anche in riferimento alla cultura di appartenenza Qualità della relazione con la propria famiglia di origine e/o con quella del partner Affidabilità e continuità nel ruolo genitoriale e di accudimento Rappresentazione dell area del divertimento, del piacere e del gioco relazionale (solitudine, convivialità, capacità di condivisione)

5 Indicatori di trattabilità Capacità di gestire la conflittualità e di mantenere coesione interna Individuazione nella coppia di risorse attivabili per un cambiamento evolutivo Capacità da parte della coppia di utilizzare gli stimoli ricevuti ed individuare autonomamente delle strategie di cambiamento Capacità di investire nella coppia una dimensione di piacere, di gioco relazionale e di apertura verso l esterno rispetto alla chiusura esclusiva in comportamenti additivi c3. Area del contesto familiare e sociale Indicatori prognostici Capacità di raccontare e riconoscere le principali criticità della propria storia di figlio all interno delle relazioni familiari Presenza e qualità di eventuali legami irrisolti (non raggiungimento di una autonomia o della capacità di separazione/individuazione) Capacità di costruire e mantenere una rete di relazioni sociali (integrazione/isolamento sociale, reti familiari/amicali di supporto) Consapevolezza e capacità di discernere le frequentazioni a rischio da quelle positive (persone, ambienti ) Indicatori di trattabilità Individuazione della famiglia allargata quale valida risorsa di sostegno Capacità di adattamento all ambiente di vita e all esperienza (utilizzo positivo di strumenti compensativi)

6 c4. Area del bambino Indicatori di gravità Significatività del danno psico-fisico evidenziato Precarietà delle condizioni evolutive e grave stato di sofferenza mentale a rischio di scompenso Qualità dell attaccamento (di tipo disorganizzato-indifferenziato, disorientato) Forte contrasto tra i bisogni particolari del bambino e la possibilità della famiglia di farsene carico in modo adeguato (attraverso cure sanitarie ecc.) Indicatori prognostici Bisogni individuali e/o specifici in funzione della sua fase evolutiva Resilienza (intesa come soddisfacente proporzione tra la capacità di adattamento e il mantenimento di una propria integrità/benessere mentale ed emotivo) Livello di pervasività del danno Capacità di attivare l Altro nella sua funzione genitoriale (affiliabilità..) Capacità di utilizzare attaccamenti multipli Qualora il danno psico-fisico sia in netta relazione con l incapacità/inadeguatezza genitoriale, deve ritenersi prioritario l intervento di tutela del minore e tale elemento va preso in attenta considerazione in merito alla pronuncia di un suo stato di abbandono, poiché è indice di una importante difficoltà a prendersi cura del figlio.

7 D. Valutazione delle capacità genitoriali in ambito sociale In riferimento all'individuazione di criteri ed indicatori prognostici per la valutazione delle capacità genitoriali in ambito sociale, si fa riferimento a quanto riportato dalla Deliberazione della Giunta Regionale n del 19 Gennaio 2010 ( Approvazione di indicazioni operative per i servizi sociali e sanitari in materia di segnalazione di minori in presunto stato di abbandono, allegato 2). L'individuazione di criteri ed indicatori è un mezzo e non uno scopo, la raccolta di queste informazioni permette di identificare su quali aree di pregiudizio si orientano le preoccupazioni per i bambini, mettendo in connessione le due dimensioni: una relativa alla gravità del danno/disagio di cui soffre il minore e l'altra relativa al grado di riconoscimento e disponibilità dei genitori a trattare il tema delle loro responsabilità. É importante tenere conto della storia della famiglia e della durata dei sintomi di malessere. Le Aree da sondare in ambito sociale sono: d1. Contesto sociale d2. Come sta il bambino, storia del bambino, come stanno fratelli e sorelle. d3. Rapporti tra genitori e bambino e gli altri fratelli/sorelle, rapporti nonni, genitori e nipoti d4. Storia individuale dei genitori e della coppia, famiglia nucleare e famiglia allargata d5. Relazione famiglia/servizi Per ognuna delle aree vanno presi in considerazione: Fattori di rischio Fattori di protezione I segnali di malessere/maltrattamento I segnali di benessere Per l'approfondimento degli elementi di valutazione per ciascuna area si fa riferimento alla DGR (allegato 2).

8 E. Percorso di valutazione delle competenze genitoriali FASE Incontro di programmazione tra gli operatori direttamente coinvolti nella valutazione Colloqui genitori individuali e/o di coppia Assessment col minore Colloquio parenti (se necessario) Eventuale somministrazione test e rielaborazione Confronto tra gli operatori che stanno svolgendo la valutazione Stesura relazione se richiesto Colloqui di restituzione TOTALE ORE PER PAZIENTE TEMPI 1-2 x 1h 5-8 x 1h 5 x 1h 1-2 x 1h 2-4 x 1h 2 x 2h 3-5 h 2-3 x 1h Da 23 a 33 ore Nota: i formati delle sedute di valutazione sono flessibili e funzionali alle caratteristiche del caso, prevedendo sedute congiunte e/o individuali con gli operatori appartenenti ai diversi servizi. Per quanto riguarda la parte specifica di valutazione sociale si ipotizza di concludere i punti (Aree da sondare nella valutazione delle competenze genitoriali- DGR 30- allegato 2) in un mese circa. Complessivamente si prevede un tempo di valutazione complessivo di 3-8 mesi, in riferimento alla specificità della situazione.

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