TEORIA DELL ATTACCAMENTO

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1 TEORIA DELL ATTACCAMENTO E una teoria spaziale : noi ricerchiamo la vicinanza alle persone che ci danno sicurezza. - Il concetto di base sicura esplica questa concettualizzazione. E una teoria multidisciplinare. - Basi dalle teorie Dinamiche e Cognitiviste; metodi di osservazione antropologici. (Osservazione sul campo).

2 Un adeguato Caregiver valuta e tollera la distanza-vicinanza adeguate nell intento di fornire Cure e Protezione che permettano all altro di esplorare l esterno sapendo di poter contare su di lui. Incuria Iper-protezione

3 SISTEMI DI MEMORIA MEMORIA PROCEDURALE (ISTINTI) MEMORIA SEMANTICA (COGNIZIONE) MEMORIA EPISODICA (EMOZIONE) INTERNAL WORKING MODEL MODALITA DI RAPPRESENTARE LE SITUAZIONI E GLI ALTRI

4 PATTERNS D ATTACCAMENTO ADULTI

5 TIPO F Sicuro/Libero/Autonomo Tali soggetti sembrano relativamente autonomi in relazione all attaccamento e liberi di esplorare i loro pensieri e sentimenti durante il corso dell intervista.

6 I racconti sulla storia personale di questi soggetti presentano generalmente un quadro credibile di uno o di entrambi i genitori come base sicura durante l infanzia, tale quadro non viene contraddetto col proseguire dell intervista ed usualmente viene illustrato da episodi ricchi di ricordi e convincenti.

7 TIPO Ds Rifiutante l attaccamento (Dismissing) L'appartenenza dell'adulto a questa categoria è determinata dal tentativo di limitare l'influenza della relazione e dell'esperienza di attaccamento nei pensieri, nei sentimenti e nella vita ordinaria.

8 Gli adulti "Dismissing" condividono pertanto un'organizzazione mentale tale da permettere all'attaccamento di rimanere deattivato. Vi è quindi un eccessivo utilizzo di modalità semantiche a scapito di quelle episodiche.

9 TIPO E Preoccupato/Invischiato (Entangled) Ciò che questi individui hanno in comune è l'incapacità ad andare oltre un senso di coinvolgimento in particolari relazioni di attaccamento, sia accettando questo stato passivamente che lottando contro di esso senza

10 Ci troviamo davanti a degli individui che prediligono la modalità episodica, a scapito di quella semantica.

11 TIPO U/d Irrisolto/disorganizzato (Unresolved) Secondo la Main l'adulto viene assegnato allo stato di attaccamento irrisolto quando il racconto di un evento potenzialmente traumatico mostra una o più delle seguenti caratteristiche:

12 - lapsus nei processi di ragionamento durante il racconto dell'esperienza - lapsus nel discorso durante il racconto dell'esperienza.

13 TIPO CC Inclassificabile (Cannot Classificable) Soggetti che non rientrano a far parte di nessuna categoria perché mostrano una notevole mescolanza di stati mentali, per cui verrà classificato CC:

14 il soggetto che cambia categoria a metà intervista in maniera shockante, come se stesse sostituendo completamente lo stato della mente rispetto l attaccamento.

15 Situazioni stressanti, traumatiche (lutto o perdita di una figura di attaccamento) o critiche (nascita di un figlio) provocano generalmente un crollo o gravi difficoltà personali caratterizzate da ansia e angoscia.

16 Per spiegare come mai gli individui continuino a presentare le modalità di attaccamento infantile anche durante la vita adulta, Bowlby ricorre al concetto di modello rappresentazionale.

17 I modelli operativi interni, che si formano nell infanzia e nell'adolescenza, permangono anche successivamente e più forti sono le emozioni che insorgono nel rapporto, più è probabile che divengano dominanti i modelli precoci e meno consci.

18 I disordini di attaccamento nell infanzia possono essere definiti come una distorsione della relazione madre - bambino che si rivela nell'incapacità del bambino a vivere il genitore come emozionalmente disponibile e fonte credibile di protezione dai pericoli esterni o dai problemi interni" (Lieberman & Pawl, 1988).

19 Bowlby (1949) addita i circoli negativi della nevrosi nei quali genitori insicuri creano figli insicuri che crescendo creano una società insicura che a sua volta crea altri genitori insicuri. Byng-Hall (1985), vede ciò che portano i partner rispettivamente dalle loro famiglie d origine nelle loro famiglie di procreazione come aspetti di copioni familiari, o come li definisce Minuchin pattern di interazione o danza (Minuchin, 1974).

20 Generalmente un bambino entro i tre anni di età può presentare disturbi della relazione di attaccamento con un importante figura di attaccamento, senza manifestare altri comportamenti socialmente devianti o sintomatici al di fuori del contesto della relazione primaria (Zeanah, 1993).

21 STRUMENTI

22 Adult Attachment Interview (AAI; C.George, N.Kaplan, M.Main, 1985) Intervista semistrutturata per indagare quali siano state le esperienze infantili di attaccamento del soggetto adulto, ma soprattutto per osservare come esse siano ricordate e narrate.

23 FOGLIO DI NOTAZIONE A.A.I. ESPERIENZE PASSATE LOVING REJECT ROLE-REVERSING PUSH TO ACHIEVE NEGLET STATO EMOTIVO SUL PASSATO IDEALIZATION INVOLVING ANGER DEROGATION MADRE PADRE

24 STATO ATTUALE DELLA MENTE OVER DEROGATION LACK OF MEMORY META-COGNICTION PASSIVITY FEAR OF LOSS UNRESOLVED LOSS UNRESOLVED TRAUMA COHERENCE OF TRANSCRIPT COHERENCE OF MIND

25 STATI DELLA MENTE IRRISOLTI (DISORGANIZZATI/ DISORIENTATI) CON RIFERIMENTO ALLE ESPERIENZE DI PERDITA

26 Questa scala assegna un indice particolare di perdita irrisolta derivante dalla morte di figure significative attraverso la disorganizzazione e/o il disorientamento sulla morte nel pensiero o nel discorso.

27 Il concetto di un sistema di comportamento di attaccamento continuamente attivo porta naturalmente alla supposizione che la perdita di una figura di attaccamento, specialmente durante un periodo di dipendenza vitale da quella figura, sarà un esperienza inerentemente disorganizzante e disorietante.

28 L individuo attaccato di solito reagisce alla perdita per morte di una persona importante con il lutto, definito da Bowlby come tutti i processi psicologici, consci e inconsci, che sono utilizzati per la perdita (nel lutto fallito questi processi di ricerca non hanno ancora avuto inizio).

29 Bowlby identifica il lutto sano come lo sforzo riuscito di un individuo di accettare sia che è avvenuto un cambiamento nel mondo esterno, sia che gli è richiesto di effettuare cambiamenti corrispondenti nel suo mondo interno rappresentazionale e di riorganizzare e forse riorientare il suo comportamento di attaccamento di conseguenza.

30 1-Lutto fallito. Qui l evitamento delle implicazioni personali della perdita ha successo nell impedire ai processi di lutto di avviarsi. Nell AAI il lutto fallito può essere sospetto quando un soggetto evita una perdita seria trattandola come una fortuna o (raramente) con una manifestazione di disgusto per una figura maggiore di attaccamento, come se si fosse lietissimi che sia morta.

31 2-Rinnovo dello struggimento e del dolore. Nell A.A.I questo può apparire sotto forma di lacrime o di ricordi pregnanti di una persona. Nel momento in cui il dolore viene esibito, si può dire che il soggetto non sia completamente riorganizzato e riorientato nel cogliere il mondo come ora si presenta.

32 3- Indicazioni di disorganizzazione mentale e disorientamento. Durante l A.A.I. compaiono più spesso in blocchi nel controllo del ragionamento (es.:la persona morta è ancora presente fisicamente), o in blocchi nel controllo del discorso (es.: improvvise uscite in discorsi elogiatori).

33 INDICI DI RISPOSTE IRRISOLTE/DISORGANIZZA TE ALLA PERDITA PER MORTE Prove della continua presenza di processi disorganizzanti e disorientanti in riferimento alla perdita.

34 1-BLOCCHI NEL CONTROLLO DEL RAGIONAMENTO DURANTE LA DISCUSSIONE DI UNA PERDITA

35 a)indicazioni di incredulità che la persona sia morta. Così non so quale campo sceglierò, ma mio padre (deceduto nell infanzia)pensa che dovrei scegliere legge. Questo potrebbe portare alla considerazione della classificazione U/D perché:

36 - Colui che parla sta raccontando qualcosa che sta avvenendo nelle sue immediate vicinanze. - Che è al momento di vitale importanza per lui. - Che sta attivamente portando colui che è deceduto da tempo in una frase dal costrutto fresco. - Come se lei o lui continuasse ad avere energia

37 b) Senso di essere la causa di una morte quando non c è stata causa materiale E strano come puoi uccidere una persona con una frase sola. Io l ho ucciso con una frase

38 c) Indicazioni di confusione tra la persona morta e il soggetto Morii quando mio padre aveva 14 anni. d) Disorientamento rispetto al tempo Il soggetto nomina parecchie volte sostanzialmente diverse in cui sarebbe avvenuta una morte importante

39 e) Disorientamento rispetto allo spazio. f) Affermazioni psicologicamente confuse (Detto della morte di un genitore). L ho messa via in una piccola scatola nera nella mia mente e poi non ho più aperto la scatola, così essa non c è più.

40 Frasi psicologicamente confuse suggeriscono sforzi per manipolare la mente allo scopo di annullare parzialmente, o cancellare effettivamente un esperienza passata o inspiegabile.

41 2- BLOCCHI NEL CONTROLLO DEL DISCORSO DURANTE LA DISCUSSIONE DI UNA PERDITA.

42 a) Insolita attenzione per i dettagli. b) Fraseggiare poetico con qualità di ricordo (spesso discorso elogiatore). c)silenzi prolungati

43 INDICI PIU DEBOLI: FRASI NON COMPLETATE, ALLONTANAMENTI FALLITI DAL CONTESTO DEL DISCORSO E INTRUSIONI IN ALTRI ARGOMENTI DI INFORMAZIONI RIGUARDANTI UNA MORTE

44 a) Frasi non terminate (indici più deboli) b) Improvvisi cambiamenti di argomento o allontanamenti dall argomento c) Intrusione in altri argomenti di informazioni sulla morte

45 3- Blocchi nel controllo del comportamento. Estreme reazioni comportamentali: racconti di risposte comportamentali ad una perdita molto disorganizzate o disorientate

46 a) Racconti di ridirezione dell ansia in seguito ad una perdita E stato buffo il modo in cui reagii quando morì mio padre, credo che fossi proprio insensibile, anche se ho detto che ero molto legata a lui. Ma l anno dopo quando morì la prozia del mio ragazzo, che non conoscevo bene, mi sono isolata e ho cominciato a piangere. Mi si poteva sentire in tutta la chiesa. Così credo ci fosse qualche connessione.

47 b) Racconti di risposte estreme al momento della perdita. Quando mio padre morì, quando avevo 19 anni, ho fatto un paio di tentativi di suicidio e sono stata male per un periodo. Ma poi ho fatto una terapia e ci ho lavorato sopra.

48 INDICI DI RISPOSTE IRRISOLTE/DISORGANIZ ZATE ALL ABUSO DA PARTE DI FIGURE D ATTACCAMENTO

49 Questa scala considera la risposta del soggetto ad esperienze terrorizzanti/abusanti che coinvolgono figure genitoriali, includendo l abuso fisico e sessuale e minacce estreme, come ad es. minacce di uccidere il bambino.

50 INCLUDERE NELL ABUSO CIASCUNA DELLE SEGUENTI CIRCOSTANZE: Il sogg. ricorda di essere stato brutalmente picchiato dal genitore, abbastanza da essere spaventato dalla situazione fisica al tempo e/o da essere in seguito dolorante, anche se al momento attuale non lo vede come un abuso.

51 Il genitore picchia forte il bambino inappropriatamente e ripetutamente nello stesso episodio. Qulsiasi percossa al bambino che lasci dei segni. Un genitore che va spaventosamente in collera con il bambino. Il sogg. veniva chiuso in un armadio.

52 Il sogg. veniva punito in modi bizzarri, ad es. legato. Il genitore tenta il suicidio in presenza del bambino o nelle vicinanze. Il genitore esibisce un comportamento strano e spaventoso davanti al bambino, anche se non è diretto verso di lui.

53 Il genitore minaccia di fare male o di uccidere il bambino. Il genitore obbliga il bambino a partecipare a qualunque tipo di attività sessuale.

54 Come nel caso di perdita delle figure di attaccamento per morte, ci sono 3 possibili reazioni a questi eventi: Risoluzione Rigetto (dismissal) Disorganizzazione Solo una risposta disorganizzata viene considerata irrisolta/disorganizzata/disorientata

55 a) Diniego infruttuoso dell evento, della natura o dell intensità dell esperienza di abuso. Beh, voglio dire, a volte suppongo di aver avuto delle brutte botte ma non penso fosse proprio forte o niente del genere..

56 b) Sentimenti di essere causa dell abuso o di meritarselo in senso personale. E quella volta entrò e, e ha fatto ciò con me, io sono terribile, mi ero vestita come se lo avessi spinto

57 c) Affermazioni confuse da un punto di vista psicologico. Spingere indietro l esperienza nella mente o la mia mente se ne va da qualche parte. d)discorso disorientato Il racconto cambia e diventa incoerente, sorgono associazioni strane, il sogg. non è capace di finire le frasi, uno stile nuovo nel parlare..

58 e) Il sogg. nutre paure di essere preso mentalmente ( posseduto ) dalla figura di attaccamento abusiva. Ho fatto una terapia su mia madre e ho paura che ella potrebbe farmi cose cattive in qualche modo e non la potrei fermare.

59 Parental Bonding Instrument (PBI; Parker et.al.,1979) Questionario autosomministrato di valutazione della qualità delle cure offerte dai due genitori durante l infanzia su due assi (cura e iperprotezione).

60 Composto da due schede, una per il padre ed una per la madre, nelle quali il soggetto deve dare un proprio giudizio su di una scala a 4 possibilità (da assolutamente vero ad assolutamente falso) rispetto a 25 domande che riguardano la relazione con i propri genitori entro il 16 anno di età.

61 AFFECTIONLESS CONTROL PARENTAL BONDING INSTRUMENT OVER PROTECTION High AFFECTIONATE CONSTRAINTS CARE Low High ABSENT OR WEAK BONDING Low OBTIMAL BONDING

62 Adult Attachment Styles (AAS; Hazan e Shaver, 1987) Questionario autosomministrato sullo stile di attaccamento di coppia in base all auto rappresentazione del soggetto rispetto alle proprie relazioni sentimentali.

63 Si riceverà la sensazione del soggetto rispetto alla propria predisposizione nei legami sentimentali; capacità di regolare la distanza/vicinanza affettiva, paura dell abbandono, capacità di valutare le proprie esigenze in relazione all altro, capacità di dipendere dall altro (accudire e lasciarsi accudire).

64 TRASMISSIONE INTERGENERAZIO NALE DEI MODELLI DI ATTACCAMENTO

65 In un gran numero di studi è stata dimostrata una forte associazione tra il pattern di attaccamento sicuro del bambino e il tipo di "internal working model" della figura di attaccamento.

66 La globalità dei dati conferma l'esistenza di una forma di trasmissione intergenerazionale sia della sicurezza che dell'insicurezza, e che quest'ultimo rischio può essere valutato fin da prima della nascita del bambino.

67 Si ipotizza che il processo transgenerazionale avvenga in tre stadi (Crittenden, 1994): 1) L attaccamento dei genitori nell infanzia. 2) Comportamento di cura nei confronti dei bambini. 3) Qualità dell attaccamento del bambino al genitore.

68 A ogni stadio di questo processo si presume che i modelli rappresentativi interni di specifiche relazioni abbiano la funzione di organizzare la percezione, le informazioni cognitive, i sentimenti e il comportamento (Crittenden, 1994).

69 Un'adeguata e responsiva sensibilità del genitore risulta essere così il candidato principale per poter comprendere il processo attraverso il quale la rappresentazione del genitore influenza il comportamento del bambino: essa è risultata infatti avere un forte legame con la sicurezza mostrata nei comportamenti di riunione alla Strange Situation.

70 Nonostante il ruolo centrale che questo parametro ha assunto nelle ricerche sull'attaccamento, esso non sembra essere un elemento esaustivo per rendere conto del complesso processo della trasmissione della sicurezza, riuscendo a spiegarne solo il 7% della varianza ( Van Ijzendoorn, 1992).

71 La sensitività non si è dunque dimostrata sufficiente a spiegare l'intera correlazione tra AAI e Strange Situation (strumento di rilevazione del pattern dei bambini a 12 e 18 mesi), occorrendo secondo Fonagy (1991) una concettualizzazione più sofisticata: " ciò che noi crediamo cruciale per la sensibilità del " caregiving" è la misura in cui i genitori sono inclini a difendersi dalle loro esperienze emozionali negative.

72 La difesa può portare ad una mancanza di comprensione (dismissal) o ad una comprensione incompleta (preoccupation) dello stato di ansietà dei loro bambini ". Wilfred Bion parla a questo proposito della capacità della madre di "contenere" mentalmente il bambino e rispondergli emotivamente. La madre cioè " rifletterà " al bambino sia la sua comprensione delle cause di stress sia la sua preoccupazione circa lo stato affettivo del bambino stesso.

73 La capacità di rispecchiamento materno implicherà quindi anche la sua modalità di affrontare lo stato mentale del figlio non venendo sopraffatta dalle difficoltà, ma essendo in grado di affrontarle

74 Si può così ipotizzare che le madri E saranno capaci di rispecchiare gli affetti del bambino ma avranno difficoltà nell'affrontarle; al contrario le madri D falliranno nello specchiare gli affetti adeguatamente ma daranno al bambino un senso di stabilità.

75 Secondo questa prospettiva un attaccamento sicuro sarebbe risultato di un adeguato contenimento, mentre un attaccamento insicuro deriverebbe da un compromesso difensivo nel quale sia l'intimità (A-D) che l'autonomia (C-E) vengono sacrificate per mantenere una prossimità con la figura di attaccamento che è incapace di contenere gli affetti del bambino.

76 Mary Main (1991) propone che le differenze di organizzazione dell'attaccamento durante l'infanzia siano fortemente legate alla qualità della metacognizione del genitore, e che la narrazione incoerente delle esperienze infantili, indicante la presenza di modelli multipli poveramente strutturati delle relazioni di attaccamento, possa essere la causa di pattern di attaccamento insicuri nel bambino.

77 L'assenza di capacità metacognitive, l'incapacità di comprendere la natura rappresentazionale dei propri pensieri rende il bambino vulnerabile all'inconsistenza del comportamento del caregiver, essendo esso incapace di andare oltre la realtà immediata dell'esperienza e di raggiungere una distinzione tra realtà ed apparenza.

78 Fonagy (1991). La capacità metacognitiva è un risultato dello sviluppo emergente in un contesto di relazioni di attaccamento sicuro. Egli sostiene infatti che le relazioni assicurino un contesto congeniale, una base sicura per esplorare la mente del genitore e che solo conoscendo la mente degli altri il bambino potrà sviluppare un pieno apprezzamento della natura degli stati mentali.

79 ONTOGENESI DEL COMPORTAMENTO DI ATTACCAMENTO - FASE 1 (0-3 mesi): orientamento indiscriminato e pattern di riconoscimento. Sebbene i bambini appena nati non possano distinguere una persona dall altra, reagiscono intensamente al contatto umano. Di importanza centrale in questo processo è la vista del volto umano e l attivazione della risposta del sorriso verso la quarta settimana segna l inizio del ciclo di interazione, Si possono considerare questi pattern d azione simili allo schema riflesso piagetiano, dove il bambino inizia a costituirsi delle anticipazioni legate principalmente al proprio schema sensomotorio.

80 -FASE 2 (3-6 mesi): orientamento e segnali diretti verso una o più persone discriminate. Durante questa fase il bambino ha già acquisito la capacità di riconoscere le persone familiari da quelle non familiari, e non solo, ma anche di fare distinzione tra le figure famigliari stesse. Il repertorio dei comportamenti che mediano l attaccamento si ampliano con la coordinazione dei comportamenti di ricerca. Questa fase può, secondo Bowlby, essere assimilata al secondo e terzo stadio dello sviluppo secondo la teoria piagetiana per ciò che concerne i processi di riconoscimento-assimilazione e di apprendimento della discriminazione.

81 -FASE 3 (6-18 mesi): mantenimento della vicinanza a una persona discriminata tramite la locomozione e mediante segnali diretti [set-goal]. In questa fase il bambino è molto più attivo nel ricercare e raggiungere la prossimità e il contatto con la persona discriminata, ricorrendo più ad azioni di sua iniziativa che a comportamenti di sola segnalazione. Il set-goal per il bambino è mantenersi abbastanza vicino alla madre, usarla cioè come base sicura per le esplorazioni quando la minaccia ambientale è al minimo, ed esibire proteste per la separazione quando è il caso. Questa fase trova un corrispondente nel quarto stadio dello sviluppo sensomotorio, l emergenza di un comportamento corretto alla meta sarebbe infatti contemporanea allo sviluppo della capacità di fare distinzione tra mezzo e fine e all acquisizione dell abilità a mettere in atto un comportamento intenzionale.

82 -FASE 4 (dai 18 mesi ai 3 anni in avanti): formazione di una relazione reciproca Con l evolversi del linguaggio e l espandersi della capacità psicologica, il bambino può cominciare a pensare ai genitori come persone separate con propri scopi e progetti (Bowlby, 1979) ed escogitare modo per influenzarli. Se una sera la madre sta per lasciarlo, il bambino può supplicare, circuire, affascinare o tenere il broncio nel tentativo di mantenere l attaccamento, piuttosto che piangere e aggrapparsi a lei come avrebbe fatto uno o due anni prima. A questo punto la teoria dell attaccamento si fonde con una teoria generale sulle relazioni (o legami affettivi come a Bowlby piace chiamarli) e su come esse vengono mantenute, controllate o fallire (Holmes, 1994).

83 COSTRUZIONE DELLA COPPIA Aspetti biologici Aspetti sociali e culturali Trasmissione di modelli familiari Aspettative e desideri personali

84 La Base Sicura Relazione significativa con la figura principale di accudimento che ci da la sicurezza di una presenza e di una vicinanza/rispondenza rispetto ai nostri bisogni e aspettative e contemporaneamente ci agevola o quantomeno non ci ostacola nell esplorazione del mondo circostante. Concetto di Cura e Protezione

85 Caratteristiche distintive le relazioni di attaccamento La RICERCA e il MANTENIMENTO della vicinanza fisica (protesta nelle separazioni); L uso della figura di attaccamento come BASE SICURA e RIFUGIO L Attaccamento Adulto si differenzia da quello infantile perché è: Reciproco A figura di Attaccamento è un pari

86 Tra Adulti L attaccamento adulto fornisce VICINANZA ma permette anche di ricevere CURE e l ACCOPPIAMENTO SESSUALE Troviamo quindi l attivazione di tre sistemi Motivazionali (Weiss) Il sistema esplorativo non viene in età adulta nella coppia così controllato con la facilità dell infanzia (Reciprocità).

87 Come e perché L amore in età adulta sembra essere simile a quello bel bambino per la propria figura di accudimento (bisogno della vicinanza fisica, richieste di conforto, fiducia nella disponibilità del partner, Protesta nelle separazioni I tre pattern di attaccamento possono essere ritrovati anche nell analisi dei sentimenti, pensieri e comportamenti che gli adulti manifestano nel rapporto di coppia Le differenze nell attaccamento adulto sono collegabili alle differenti modalità di ricordo delle relazioni di attaccamento infantili (Hazan, Shaver).

88 La fase di attrazione tra adulti nella coppia è stata stimata attorno ai tre anni (tra i due ed i tre) (Fischer; Tennov) Piu o meno lo stesso periodo che serve per l instaurarsi di una relazione orientata allo scopo tra genitore e figlio (Ontogenesi del comportamento di Attaccamento)

89 alcuni autori (Collins e Read 1990) mettono in rilievo nello stesso soggetto la compresenza di stili diversi: per esempio una persona può risultare in alcuni tratti sicura e in altri evitante. Insomma gli stili di attaccamento sembrano avere importanti risvolti sul comportamento di coppia, dovrebbero giocare un ruolo importante nella scelta del partner e sulla qualità delle relazioni tra i partner. Sembrerebbe che i soggetti "sicuri" tendano ad unirsi ad altri soggetti "sicuri", mentre gli accoppiamenti "evitante/evitante" o "ambivalente/ambivalente" siano poco frequenti o di breve durata, I soggetti insicuri, sia evitante e ambivalente, tendenzialmente scelgono un partner insicuro ma con uno stile di attaccamento diverso dal loro. Quindi, per la stabilità di una relazione viene scelto quel tipo di partner che consente di confermare la percezione di sé, degli altri e che giustifica la ripetizione dei propri modelli relazionali.

90 Perché se insoddisfatti continuano a stare assieme? La Teoria dell investimento (Rusbult) prevede due fattori principali: I. La decisione a livello conscio (Cognitiva) II. Il sentimento di attaccamento al partner (Emotiva) Il livello di coinvolgimento è poi determinato da tre variabili: 1. Soddisfazione 2. Disponibilità di alternative 3. Investimento

91 In caso di crisi la mancanza di alterative e l alto grado di investimento (anche solo temporale) ci si può trovare davanti a situazioni dove inspiegabilmente non ci si vuole realmente separare o si fa fatica perché l altro/a ci deve ancora qualcosa. Entrano qui in giuoco i Miti o leggende familiari (crisi e risoluzione nelle Famiglie d origine) la Mitologia culturale (contesto socio-culturale e separazione) lo Script Familiare (quale era il ruolo in famiglia nel conflitto) il pattern d attaccamento (invischiati tendono a fare piu fatica a separarsi, tendenza a rimanere però in coppia sia pure se insoddisfatti; distanzianti tendono a separarsi piu facilmente anche se la relazione è sufficientemente soddisfacente)

92 Differenze di genere Gli accoppiamenti con donne invischiate e uomini evitanti sono quelli che possono dare un buon grado di durata ma un alto sentimento di insoddisfazione, anche se questi attaccamenti così abbinati al genere già da soli rimandano i sentimenti piu negativi sulle relazioni (Pietromonaco e Carneley) Le donne mettono piu energia nella relazione ma sono anche quelle che ne possono piu frequentemente decidere la relazione Accoppiamenti tra maschi sicuri e donne insicure risultano piu stabili e soddisfacenti che nel contrario, ancora di piu maschi sicuri con donne invischiate (Mitologia culturale)

93 Contributo della ricerca Modo nel quali gli stili di attaccamento si combinano all interno della coppia Il ruolo che il proprio pattern e quello dell altro giocano nella soddisfazione, nell impegno e nel conflitto Come lo stile di attaccamento può essere utilizzato da indice predittivo della stabilità della relazione vs rottura di questa

94 Limiti del modello Gli studi fino ad ora sono stati condotti tramite un modello tripartito dell attaccamento, recentemente ne è stato proposto uno quadripartito (Bartholomew) Bassa frequenza di numeri di coppie in incroci chiave con relativa impossibilità di approfondire il dato statistico Poca disponibilità di dati in follow-up Utilizzo prevalente di strumenti di autovalutazione e trasversali per la rilevazione dello stile di attaccamento

95 Fattori che minacciano la sicurezza (Byng-Hall) Perdita o minaccia di perdita di una figura di attaccamento Competizione per l accudimento (allearsi contro ) Inversioni di ruolo (figlio genitoriale o genitore fratello) Paura di perdite trasmesse da ciclo di vita famiglia d origine Abusi interni alla famiglia Conflitti che interrompono l accudimento

96 Predittività funzionamento coppia Sicuro & Sicuro Buona relaz Sicuro & Insicuro Lui Preoccup. Lei Sicura Lui Sicuro Lei Preoccupata A rischio Basso rischio Distanz. & Distanz. Basso risc. Preoccup. & Preoccup. A rischio

97 Modello a 4 categorie (Bartholomew, Henderson & Dutton, 2001).

98 Positivo (Basso) MODELLO DI SE (Dipendenza) RIQUADRO 1 SICURO RIQUADRO 2 PREOCCUPATO MODELLO DELL ALTRO (Evitamento) Negativo (Alto) A proprio agio con l intimità e l autonomia RIQUADRO 4 DISTACCATO/ SVALUTANTE Rifiuto dell intimità e della dipendenza Preoccupato per le relazioni RIQUADRO 3 TIMOROSO Timore dell intimità Evitamento sociale

99 Dinamica del sistema dell attaccamento sicuro

100 Valutazione della capacità genitoriale ("IL LEGAME DISPERANTE, Cigoli ed al.) la disponibilità a permettere all'altro genitore di mantenere la relazione con il figlio, anche a separazione avvenuta Obiettivi della mediazione: 1) Coniugi concordi davanti al giudice sulla scelta dell' affido (il processo con cui si arriva a tale decisione é molto importante perché prefigura le nuove modalità di relazione post-separazione 2) Favorire la riflessione sui sentimenti legati alla separazione. Laddove la mediazione non é possibile ci si limita alla perizia: valutazione che comunque può essere intesa come una verifica anche delle potenzialità cooperative dei genitori. La mediazione, rivolta all'intera famiglia, si attua esclusivamente nella fase legale.

101 Coppia separata CONTESTO Fase avanzata di conflitto (CTU) Accusa di esposizione sessuale della figlia da parte del padre

102 Utilizzo dell A.A.I. Per individuare pattern d attaccamento (predittività legame coppia, individuazione modalità di difesa) Individuare presenza di traumi e/o lutti irrisolti nella storia dell individuo Valutare gestione della rabbia e del conflitto

103 Forte tendenza a pensare di potere ottenere tutto tramite dedizione e sacrificio; mi hanno dato un pò troppo l idea che le cose dipendessero da me ; io mi sono impegnata e comunque la cosa non ha funzionato, gli ho voluto un bene dell anima, ci ho messo tutto lui lo riconosce e beh.. allora perché fallisce la cosa piu importante della mia vita? (Script familiari) Modello legato al trauma ed alla perdita Distanziante non ho mai pensato che nella mia famiglia i lutti portassero a delle reazioni così forti come nei miei pazienti (miti e leggende familiari) Le regole sulle cose importanti valevano per tutti i figli, fatta eccezione forse per mio fratello; ci davano da fare perché ci sembravano maschiliste Come genitore: esemplare come mio padre e empatica come mia madre

104 STORIA VITA PERSONALE ELIMINATA PER RAGIONI DI PRIVACY

105 Incastro di coppia Lei modello di indipendenza femminile (aspetti emotivi, empatia madre) unito ad alte aspettative figura maschile (aspetti cognitivi, esemplarità padre). Difficoltà a integrare differenze, esigenza di riscossione crediti famiglia d origine. Lui aspetti di distanziamento emotivo, modello paterno distaccato ma che inspiegabilimente si integra con materno accogliente. Difficoltà di entrambi a elaborare e metaconnettere soprattutto su topics relativi a crisi e passaggi traumatici. Stile evitante unito a modello di autosuficenza

106 Esemplificazione di rimando clinico testistico Teoria di riferimento La teoria dell attaccamento è definibile come un mezzo per concettualizzare la tendenza degli esseri umani a sviluppare legami affettivi forti con altri individui e come un modo per rendere ragione delle molte forme di disagio emozionale o di disturbo della personalità quali angoscia, collera, depressione e distacco emotivo, originati da perdite e separazioni volontarie. La teoria dell attaccamento è, nella sua essenza, una teoria spaziale: quando sono vicino a chi amo mi sento bene, quando sono lontano sono ansioso triste e solo. IL sistema dei comportamenti di attaccamento, che comprende l attaccamento e il comportamento d attaccamento, che si può definire come il modello del mondo, in cui vengono rappresentati il sé, gli altri significativi e le loro interrelazioni e che codifica il particolare pattern d attaccamento mostrato da un individuo. La funzione biologica specifica del sistema di attaccamento è la protezione e in particolare la protezione dai predatori. Nella società occidentale moderna tale funzione è ravvisabile nella protezione del soggetto più vulnerabile ed incompetente da parte di una persona più competente. L implicazione di tutto ciò è che i comportamenti del bambino e del genitore siano comportamenti complementari adattati cioè l uno all altro in senso evolutivo, il comportamento del bambino è cioè adattato ad un ambiente contenente una figura che sia a sua volta accessibile e responsiva ai suoi segnali.

107 Crittenden ipotizza che il processo transgenerazionale avvenga in tre stadi: il primo è l attaccamento dei genitori nell infanzia che influisce sul comportamento di cura nei confronti dei bambini (II stadio) che a sua volta rappresenta il fattore principale di influenza sul terzo stadio; la qualità dell attaccamento del bambino al genitore. A ogni stadio di questo processo si presume che i modelli rappresentativi interni di specifiche relazioni abbiano la funzione di organizzare la percezione, le informazioni cognitive, i sentimenti e il comportamento. La capacità metacognitiva (la possibilità di riflettere su se stessi e sugli altri e su ciò che le relazioni hanno apportato e apportano al nostro agire e pensare), è un risultato dello sviluppo emergente in un contesto di relazioni di attaccamento sicuro. Le relazioni assicurano un contesto " congeniale ", una base sicura per esplorare la mente del genitore e che solo conoscendo la mente degli altri il bambino potrà sviluppare un pieno apprezzamento della natura degli stati mentali. Questi cenni alla teoria dell attaccamento, su come il modo di funzionare e di relazionarsi degli individui sia descrivibile e predicibile in base ai concetti di pattern di attaccamento e trasmissione intergenerazionale, ci sembravano necessari per spiegare come questo approccio teorico e gli strumenti di rilevazione empirica ad esso ispirati possano essere utilizzati.

108 L 'Adult Attachment Interview è un'intervista articolata in una serie di domande che servono a portare alla luce un resoconto dell'infanzia da cui potere trarre delle inferenze sulle esperienze di attaccamento infantile dei genitori e a valutare gli effetti di tali esperienze sul loro funzionamento attuale. L A.A.I. è un sistema di valutazione dello stato mentale dell individuo rispetto l attaccamento. L intervista semistrutturata della durata di un ora è focalizzata sulle esperienze dell infanzia circa le figure di attaccamento (solitamente, ma non necessariamente, i genitori del soggetto). In questa intervista ai soggetti viene chiesto di dire 5 aggettivi che descrivano la loro relazione con ciascuno dei genitori durante l infanzia e di supportare, possibilmente, ciascun aggettivo attraverso il resoconto di specifici episodi. Viene loro chiesto di dire quando si erano sentiti rifiutati durante l infanzia, cosa succedeva quando si facevano male o erano ammalati, se i loro genitori li minacciavano in qualche modo (se si sentivano minacciati dai loro genitori) e perché, se dal loro punto di vista i loro genitori si sarebbero comportati così come hanno fatto.

109 Gli si chiede come avevano reagito di fronte all eventuale morte di persone importanti in quel periodo e come ogni perdita ha inciso su di loro. In fine gli viene chiesto se secondo loro c erano state delle esperienze che in qualche modo hanno avuto degli effetti sulla loro personalità attuale. Le interruzioni di un interlocutore nei confronti dell altro sono annotate ed è indicata l esatta durata delle pause. Le interviste vengono audio-registrate e poi trascritte verbatim per motivi di analisi dettagliata del testo (in questo caso per motivazioni di ordine tecnico non è stato possibile disporre di un trascritto che rispondesse pienamente alle specifiche richieste). Permette di rilevare 5 classificazioni principali dell'attaccamento adulto: -Tipo F, Sicuro/Libero/Autonomo (Free), -Tipo Ds, Rifiutante l'attaccamento (Dismissing), -Tipo E, Preoccupato/Invischiato (Entangled), -Tipo U/d o DA, Irrisolto/disorganizzato (Unresolved/disorganisation), -Tipo CC, Inclassificabile (Cannot Classificable).

110 AAI LUI : Ds 3 (Limitato nei sentimenti) ; Distanziante Le esperienze riguardanti l attaccamento non vengono totalmente allontanate, sono esposti ricordi di episodi di rifiuto o in qualche modo sgradevoli con una o entrambe le figure di attaccamento; tuttavia il soggetto non pensa che queste esperienze abbiano connotato affettivamente i suoi attuali sentimenti o che abbiano avuto un qualche effetto sulla sua personalità se non marginalmente. Fatica a trovare gli aggettivi per descrivere la relazione col padre e trova episodi che non sempre confermano l aggettivo (Idealizzazione). La preoccupazione riguardo alla grossa differenza tra i genitori viene espressa e non elaborata (non capisce come hanno fatto a stare insieme essendo così diversi). Il soggetto risulta ben focalizzato riconoscendo anche aspetti di criticità (padre poco affettuoso e burbero) (Neglect padre), ma le reazioni a tale esperienza sembrano essere poco connotate affettivamente se non addirittura normalizzate. È presente una esperienza di tipo traumatico che viene anch essa normalizzata e depurata da ogni effetto emotivo spiacevole (U/Trauma) (contesto di un esperienza legata alla sessualità da bimbo che viene banalizzata, non voglio dargli peso ). Sulla tematica dei lutti è presente un grado di minimizzazione degli effetti che queste perdite possono avere lasciato sul soggetto; morte del padre e dei nonni (U/Loss). Utilizzo di strategie e modalità cognitive che allontanano e tengono distanti gli aspetti più emotivi dell esperienza.

111 AAI LEI F 5 (In qualche modo preoccupato) ; Equilibrato Il soggetto risulta sufficientemente coerente ed equilibrato nell esposizione della storia. Trova un numero adeguato di aggettivi per descrivere le relazioni con i genitori e li supporta da episodi che confermano tali aggettivi. Descrizione di una situazione familiare nell infanzia di famiglia allargata e molto attiva socialmente. È presente un adeguato grado di sensazioni e ricordi che confermano la presenza affettuosa dei genitori (loving), con una moderata preoccupazione per le caratteristiche di intransigenza e a volte di rigidità di entrambe i caregiver. Fortemente sentito come valore il passaggio generazionale di aspetti legati alla coerenza e di aspetti morali, che hanno però anche preoccupato e preoccupano il soggetto, riguardo ai risvolti negativi che possono avere creato sulla propria personalità (rigidità e ingenuità). Presente la tendenza alla forte responsabilizzazione personale rispetto a tematiche e bisogni dei genitori (Role Reversing), che hanno coinvolto la Sigr.ra in giovane età. Presente un leggero grado di Idealizzazione alternata a risentimento (Derogation) verso la figura materna come modalità non pienamente consapevole di ammorbidirne degli aspetti particolarmente spigolosi nella relazione. È quindi presente un grado di preoccupazione che non viene direttamente negato ma accettato come conseguenza di una situazione attuale e passata. Il soggetto ha la capacità di integrare aspetti cognitivi ed emotivi anche se spiacevoli e dolorosi (capacità metacognitiva). Difficoltà ad elaborare pienamente gli aspetti emotivi delle situazioni di perdita luttuosa (U/Loss). Preoccupazioni riguardanti l idiosincrasia tra il modo di vivere i lutti nella sua famiglia d origine e all esterno.

112 ASPETTI CLINICI

113 Il punto chiave della tesi di Bowlby (1979) è l'esistenza di un "forte legame causale fra le esperienze di un individuo con i suoi genitori e le successive capacità di costruire legame affettivi, e che determinate variazioni comuni di tali capacità, manifestantisi in problemi coniugali e in difficoltà con i figli, come pure in sintomi nevrotici e disordini della personalità, possono essere attribuite a determinate variazioni comuni del modo in cui i genitori hanno svolto il proprio ruolo.

114 La principale variabile presa in considerazione è pertanto la misura in cui i genitori sono riusciti a fornire al bambino una base sicura e ad incoraggiarlo a partire da questa per esplorare il mondo esterno.

115 I bambini che crescono sicuri, che hanno cioè acquisito una manifesta "fiducia di base", o secondo la Klein (1964) "introiettato un oggetto buono", strutturano un modello rappresentativo di Sé come capace di aiutarsi e nel tempo stesso di ricevere aiuto non appena sorgono delle difficoltà.

116 Molti bambini, al contrario crescono con genitori che non forniscono loro tali condizioni e divengonoinsicuri,ansiosi, iperdipendenti o immaturi, tendendo a sviluppare in situazioni di stress sintomi nevrotici, depressione o fobie.

117 La loro storia personale è spesso caratterizzata dalla presenza di uno schema di comportamento parentale patogeno (Bowlby, 1977), fra cui troviamo

118 a - il genitore insensibile alle richieste di cure del bambino e lo disprezzano e/o rifiutano; b - una discontinuità di cure parentali (anche dovuta ad ospedalizzazioni o istituzionalizzazioni); c - persistenti minacce da parte del genitore, utilizzate come sistema di controllo del bambino;

119 d- minacce del genitore di abbandonare la famiglia, usate sia come metodo disciplinare nei confronti del figlio, che come mezzo di coercizione nei confronti del coniuge; e- minacce di un genitore di abbandonare o uccidere l'altro coniuge o di suicidarsi;

120 f - indurre il figlio a sentirsi in colpa dichiarando che il suo comportamento sarà causa della malattia o della morte di un genitore; g - pressione sul bambino affinché agisca come figura di attaccamento per il genitore, sia tramite induzione di un prematuro senso di maturità che tramite minacce e sensi di colpa.

121 Tali comportamenti genitoriali provocano nel bambino l'insorgere, ma anche l'inibizione, della collera verso le proprie figure di attaccamento, di un risentimento inconscio che viene spesso diretto verso qualche persona più debole, di un desiderio intenso e inconscio di cure e di sostegno.

122 Uno stile di attaccamento opposto a quello ansioso è descritto da Bowlby (1979) come "compulsiva fiducia in sé stessi".

123 Molti degli individui che manifestano questo comportamento pur non avendo vissuto esperienze dissimili dai soggetti che hanno sviluppato un attaccamento ansioso, hanno reagito a tale situazione inibendo sensazioni e comportamenti di attaccamento, respingendo e talora disprezzando ogni desiderio di stretta relazione.

124 Essi tendono a mostrare fermezza di carattere e talvolta un compulsivo prendersi cura degli altri, con un "falso Sé" (Winnicott, 1965) che copre il desiderio inconscio di affetto e una collera latente per i genitori che non hanno saputo appagare tale desiderio.

125 MITOLOGIA CULTURALE Cultura del contesto sociale MITI E LEGGENDE FAMILIARI Spostamento da nord a sud, in fam Allargata, Ciò che presenza forte della SCRIPT passa dalla FAMILIARI generazione Suocera, Precedente marito indipendentevente madre Modalità Dalla comunicative, verità storica suddivisione EPISODIO O SCENARIO Dei ruoli e funzionamento della fam Situazione ripetuta all interno Madre Dello che idealizza il rapporto Coppia ATTO script litigiosa COMUNICATIVO familiare anche padre alcolista Di coppia che Azione Maltratta e Se ne vs disfunzionale esalta comunicaz la moglie. l importanza Moglie verb Percosse, circuito della gelosia, Del mantenimento Fedifraga Segreti che e disvelamento però nonostante.. mantiene Martirizzazione madre Ruolo di martire

126 DISORDINI DELL ATTACCAMENTO

127 Tipo I: Disordini di attaccamento non attaccato. Bambini che sono stati istituzionalizzati, hanno vissuto situazioni estreme di abbandono, o hanno subito molteplici cambiamenti delle figure primarie di attaccamento. Lo sviluppo di questi bambini presenta una possibilità potenzialmente maggiore di fallire in tre principali aree: le relazioni interpersonali, le funzioni cognitive, il controllo degli impulsi e la regolazione

128 Tipo II: Disordini di attaccamento indiscriminato. Un secondo sottogruppo è caratterizzato da comportamenti di avventatezza, rischiosi e da inclinazione verso gli incidenti: il bambino può lasciare la madre e andar via per un prolungato periodo di tempo senza avvertire il bisogno di ritornare da lei per rassicurarsi, o può avere la tendenza a ferirsi ripetutamente nel corso dell'esplorazione dell'ambiente.

129 Tipo III: Disordini di inibizione dell'attaccamento La Compiacenza Compulsiva è la manifestazione della risposta del bambino a comportamenti del genitore maltrattanti o estremamente punitivi. Il bambino sembra aver imparato a compiacere il genitore immediatamente e incondizionatamente al fine di evitare abusi fisici.

130 Tipo IV: Disordini di attaccamento aggressivo Essi presentano frequentemente sintomi di ansia e devono essere controllati dai genitori o dagli insegnanti per la pericolosità delle loro condotte aggressive e sebbene la rabbia e l'aggressività non siano limitate alle relazioni di attaccamento, esse sono più evidenti in questo contesto che in altri.

131 Tipo V: Disordini di attaccamento con inversione di ruolo Il bambino non può avere una relazione con una madre che assolve una funzione di protezione, ma incorpora nel suo comportamento una porzione sostanziale del ruolo materno.

132 Le due principali forme del comportamento di inversione del bambino si manifestano in comportamenti di controllo della figura di attaccamento (il bambino è estremamente sollecito verso il genitore) e in comportamenti controllanti punitivi (il bambino si comporta in modo punitivo, di rifiuto o di comando sul genitore) (Main & Solomon, 1990).

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