POZZATO Geom. Gabriele POZZATO Geom. Fabio Gavello (RO) Via F. Cavallotti, 19 Partita IVA
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2 STUDIO TECNICO POZZATO PROGETTI POZZATO Geom. Gabriele POZZATO Geom. Fabio Gavello (RO) Via F. Cavallotti, 19 Partita IVA Oggetto: Realizzazione ed ampliamento ai sensi del Piano Casa di capannoni ad uso allevamento avicolo. Ditta: MASIERO Gianpaolo di Gavello. RELAZIONE TECNICA Il sottoscritto POZZATO Geom. Gabriele, in qualità di Tecnico Incaricato dal Sig. MASIERO Gianpaolo di Gavello (RO), redige la presente relazione tecnica inerente il progetto per la ristrutturazione ed ampliamento di n. 3 capannoni prefabbricati a tunnel, adibiti ad annessi rustici (allevamento di galline ovaiole), situati a Gavello, in zona agricola, sull area censita con il Foglio 9, particella n Per una migliore lettura del progetto, i tre manufatti, realizzati tra il 2000 ed il 2004, sono stati contraddistinti dalle lettera A, B e C. In particolare, le opere da realizzare per singolo fabbricato, sono le seguenti: Per il fabbricato A : - Ampliamento verso Nord, con prolungamento del tunnel dagli originali ml 112,30 a mq. 115,30 per la formazione del locale deposito disbrigo all ingresso. - Eliminazione del servizio igienico posto all ingresso del tunnel, non necessario in quanto la conduzione dell attività non prevede dipendenti, come accertato con l A.U.L.S.S.; - Formazione di un ulteriore locale deposito-disbrigo sempre all ingresso; - Individuazione di una zona dove posizionare una cella frigo per gli animali morti in attesa di smaltimento (prescrizione A.U.L.S.S.). Per il Fabbricato B : - Ampliamento verso Sud, con prolungamento del tunnel dagli originari ml. 111,22 a ml. 129,00, con l impiego delle stesse strutture attuali come di seguito descritte; - Formazione, nella zona a Nord/Est, di un alloggiamento per i serbatoi acqua, composto da semplici pannelli isolanti tipo sandwich da cm. 4, delle dimensioni in pianta di ml. 6,00x5,80, collegato al capannone da un disimpegno di ml. 5,00x5,20, il tutto su platea di calcestruzzo. Per il Fabbricato C : - Ampliamento verso Sud, con prolungamento del tunnel dagli originari ml. 111,22 a ml. 129,00, con l impiego delle stesse strutture attuali come di seguito descritte (uguale all intervento sul B ); POZZATO PROGETTI gpozzato@gmail.it - tel e fax 0425/ POZZATO Geom. Gabriele Pec: gabriele.pozzato@geopec.it cell. 338/ POZZATO Geom. Fabio Pec: fabio.pozzato@geopec.it cell. 328/
3 - Modifica della zona d entrata con formazione di una zona deposito più piccola di quella originaria. Per quanto riguarda l ampliamento dei due tunnel (il B ed il C), verrà eseguito con la stessa tipologia dei fabbricati esistenti e pertanto con le seguenti opere: - Scavo generale di sbancamento, - Sottofondo con ghiaione secco ben costipato, da cm. 15, - Pavimentazione in calcestruzzo armato con rete elettrosaldata da cm. 20x20x8mm, - Fondazioni in c.a. di tipo continuo in corrispondenza del perimetro del fabbricato, - Tirafondi di ancoraggio delle colonne alle fondazioni di cui sopra, in ferro nero, - Colonne di sostegno in acciaio profilato a caldo, zincate a caldo e poste ad un interasse di ml. 3,00, - Capriate in acciaio senza tirante zincate a caldo, - Arcarecci in acciaio zincato per il sostegno della copertura, - Copertura e tamponamenti laterali in pannelli isolanti tipo sandwich da cm. 4, - Finestrature laterali in modulo continuo, sostenute da tubi longitudinali, costituite da telo antiriflesso con apertura a ghigliottina, - Prese d aria realizzate in maniera similare alle finestre e comandate da una centralina di controllo della ventilazione estiva/invernale, - Ampliamento impianto idrico e di alimentazione, completo di vasca, centralina automatizzata, impianto di somministrazione, rete di distribuzione, abbeveratoi, ecc. - Ampliamento impianto di illuminazione ed umidificazione composto da pannelli di cellulosa attraversati dall acqua e posti sui lati dei capannoni, completi di pompe, grondaie per la raccolta dell acqua non evaporata, tubazioni di alimentazione in p.v.c. e serbatoi di accumulo, - Modifica dell impianto di ventilazione estiva del tipo ad estrazione longitudinale ed invernale del tipo ad estrazione trasversale. L intervento prevede inoltre la formazione di una nuova concimaia nella parte a Sud dei capannoni B e C, delle dimensioni nette in pianta di ml. 20,40 x 11,70, per un altezza di ml. 3,00 e per un volume, conseguente, di mc. 716,04, abbondantemente superiore al minimo previsto dalle vigenti norme igienico-sanitarie. Il manufatto posto a Ovest del capannone "B" contenente le cisterne dell'acqua è formato da pilastri in ferro ancorati al sottofondi in cls, le pareti e il tetto sono in pannelli sandwich da cm. 4 autoportanti e rivettati tra di loro ed imbullonati ai pilastri in ferro. La concimaia di progetto è una locazione temporanea in quanto come specificato nell'autorizzazione provinciale A.I.A. in possesso del Sig. Masiero, la pollina sarà caricata
4 immediatamente su dei nastri trasportatori ed depositata nel capannone "A";sarà dotata di idoneo pozzetto di raccolta del colaticcio e di tutti gli accorgimenti e dispositivi necessari per non inquinare il suolo, in caso di utilizzo la stessa sarà coperta da una struttura leggera facilmente amovibile (orditura in acciaio e manto in fibrocemento), con la funzione di proteggere le deiezioni raccolte dalle precipitazioni atmosferiche. Per quanto riguarda le caratteristiche planivolumetriche dell intervento di ampliamento dei fabbricati A, B e C ai sensi del Piano Casa, si evidenzia i seguenti ampliamenti: - Fabbricato A mq. esistenti 1.381,29 x 20 % = mq. 276,26 mq. realizzabili 1.657,55 mq di progetto 1.418,19 - Fabbricato B mq. esistenti 1581,55 x 20% = mq. 316,31 mq. realizzabili 1.897,86 mq di progetto 1.889,38 - Fabbricato C mq. esistenti 1581,55 x 20% = mq. 316,31 mq. realizzabili 1.897,86 mq di progetto 1.834,38 Si precisa inoltre che il tipo di insediamento in progetto, anche dopo l ampliamento, ed in relazione alla superficie del fondo agricolo di proprietà della Ditta MASIERO (Ha ), conserva tutte le caratteristiche di annesso rustico e lo stesso non và pertanto considerato alla stregua di allevamento intensivo, ai sensi della Delibera del Comitato Interministeriale del di attuazione della Legge n. 650/1979 e s.m.i., in quanto il parametro Peso vivo animali / ettaro, risulta inferiore ai 40 Q.li/Ha. Gli allevamenti rimangono dunque di tipo aziendale e non intensivo ai sensi della D.G.R.V. n del e s.m.i., in quanto non viene superato il limite di 40 Q.li/Ha e non è prevista, inoltre, la presenza di un carico di bestiame superiore a 150 UCGB (unità capo grosso bovino). IL TECNICO INCARICATO - POZZATO Geom. Gabriele -
5 OGGETTO: RELAZIONE TECNICA dell impianto di attrezzature per l allevamento intensivo di galline ovaiole presso: AZ. AGR. MASIERO GIAMPAOLO, Via Scolo Zucca Sup. n.3/a, Gavello (RO); Il progetto prevede la fornitura di batterie ovaiole in 2 capannoni esistenti. 1. DATI GENERALI: 1.1. CARATTERISTICHE SITO: I capannoni si trovano in via Scolo Zucca Sup. n.3/a, Gavello (RO) CAPANNONI: Struttura in ferro zincato, tamponamento laterale in mattoni, tetto a due acque con pannello sandwich: Dimensioni Interne - m. Superficie mq Volume mc Corridoio tra i Capannoni Orientamento CAPANNONE B 14 x 129 x 3.25 h Circa 1800 Circa CAPANNONE C 14 x 129 x 3.25 h Circa 1800 Circa BATTERIE A COLONIE mod. SPACE COLONY 2.1. DESCRIZIONE CAPANNONE B. - n. 3 file di batterie VALLI mod. Space Colony , 4 piani senza tubo di essiccazione, nastri e traini per la rimozione della pollina x 37 moduli da mm c.u., pari a 444 colonie x 86 animali - n. 1 fila di batterie VALLI mod. Space Colony , 4 piani senza tubo di essiccazione, nastri e traini per la rimozione della pollina x 37 moduli da mm c.u., pari a 148 colonie x 60 animali - Corridoi / Colonie in cm.:. circa 95 cm. - Capacità: galline 2.2. DESCRIZIONE CAPANNONE C. - n. 3 file di batterie VALLI mod. Space Colony , 4 piani senza tubo di essiccazione, nastri e traini per la rimozione della pollina x 39 moduli da mm c.u., pari a 468 colonie x 86 animali - n. 1 fila di batterie VALLI mod. Space Colony , 4 piani senza tubo di essiccazione, nastri e traini per la rimozione della pollina x 37 moduli da mm c.u., pari a 156 colonie x 60 animali - Corridoi / Colonie in cm.:. circa 95 cm. - Capacità: galline 1
6 SPECIFICHE COLONIA: Attrezzature SPACE COLONY 86 Attrezzature SPACE COLONY 60 Lunghezza Colonia mm Larghezza Colonia mm Altezza min. Colonia mm Mangiatoia aggiuntiva mm Spazio mangiatoia x capo cm. 12 min. 12 min. Nidi deposizione n. 2 sul fronte n. 2 sul fronte Spazio Posatoio x capo cm Tappetini N. 2 x razzolamento 2 x razzolamento e becchettamento e becchettamento Lima unghie su salva uova SI SI 2.3. CONFORMITA : Le attrezzature sono conformi al Decreto Legislativo 20 aprile 2006; modifica degli allegati al decreto legislativo 29 luglio 2003., n. 267, in attuazione delle direttive 1999/74/CE e 2002/4/CE, per la protezione delle galline ovaiole e la registrazione dei relativi stabilimenti di allevamento (allegato D) Nel merito questi i requisiti tecnici stabiliti (1999/74/CE, CAPO III, Art. 6) 1) le galline ovaiole devono disporre: a) di almeno 750 cmq di superficie della gabbia per ovaiola, di cui 600 cmq di superficie utilizzabile, fermo restando che l'altezza della gabbia diversa dall'altezza al di sopra della superficie utilizzabile non deve essere inferiore a 20 cm in ogni punto e che la superficie totale di ogni gabbia non può essere inferiore a 2000 cmq; b) di un nido; c) di una lettiera che consenta ai volatili di becchettare e razzolare; d) di posatoi appropriati che offrano almeno 15 cm di spazio per ovaiola; 2) dev'essere prevista una mangiatoia utilizzabile senza limitazioni, di una lunghezza minima di 12 cm moltiplicata per il numero di ovaiole nella gabbia; 3) ogni gabbia deve disporre di un sistema di abbeveraggio appropriato tenuto conto in particolare della dimensione del gruppo; nel caso di abbeveratoi a raccordo, almeno due tettarelle o coppette devono essere raggiungibili da ciascuna ovaiola; 4) per agevolare l'ispezione, la sistemazione e l'evacuazione dei volatili, le file di gabbie devono essere separate da passaggi aventi una larghezza minima di 90 cm e deve essere previsto uno spazio di almeno 35 cm tra il pavimento dell'edificio e le gabbie delle file inferiori; 5) le gabbie sono provviste di adeguati dispositivi per accorciare le unghie. 3. ABBEVERAZIONE Ogni colonia di 86 (60) animali è servita da 10 (6) abbeveratoi a tettarella montati su due linee di tubo con sottostante tazzina anti-spreco al fine di non alterare l umidità relativa della pollina sui nastri. In testa ad ogni fila di colonie è posta una vaschetta con galleggiante fissata ad idonea altezza al fine di garantire una adeguata pressione su tutta la linea. 2
7 4. ALIMENTAZIONE A CARRELLI Ogni fila di batterie a colonie è servita da una coppia di alimentatori a tramogge; queste erogano, in appositi dosatori regolabili, la quantità di mangime desiderato. Il design dei dosatori è tale da prevenire ogni accumulo di mangime fresco o grumo di mangime secco. Su ogni alimentatore a tramogge è inoltre montato un insieme di spazzole per la pulizia costante delle mangiatoie e dei pedonali uova. Nelle aree di parcheggio degli alimentatori sono presenti delle slitte scorrevoli (Bip-Bip) per il costante recupero del mangime rilasciato e non consumato dalle galline; ad ogni partenza degli alimentatori detto mangime viene trascinato davanti alle colonie in modo che non possa mai verificarsi un accumulo di mangime anche fuori dalle aree previste per l alimentazione degli animali. Il traino degli alimentatori a tramogge è previsto a mezzo cavo di acciaio plastificato. E possibile impostare in automatico un programma che regola il numero di corse nell arco della giornata in funzione della quantità di mangime erogata. 5. DISTRIBUZIONE MANGIME SU MANGIATOIE AGGIUNTIVE Nella parte centrale delle colonie è posto un sistema di distribuzione in grado di erogare il mangime all interno delle mangiatoie aggiuntive a mezzo cocleina; ogni linea è dotata di unità di traino e una tramoggia a torre in testa per fila di gabbia è adibita al carico del mangime. E possibile impostare in automatico un programma che regola il numero di partenze delle cocleine nell arco della giornata in funzione della quantità di mangime erogata. 6. SILOS E COCLEE MANGIME Due silos in vetroresina da circa 26 MC. I silos sono collegati da due coclee dia 90. Una per il carico degli alimentatori a tramogge e l altra per il carico delle tramogge a torre per l alimentazione delle cocleine delle mangiatoie aggiuntive centrali. La portata delle coclee dia 90 è pari a 2600 Kg/h c.u. 7. RACCOLTA UOVA CON ELEVATORI Le uova deposte si posizionano su appositi nastri, provvisti di supporti autopulenti, che vengono trainati fino a raggiungere le unità di raccolta Elevatori posti in testa su ogni fila di batterie di colonie. Gli Elevatori sono provvisti di idoneo sincronismo al fine di smistare le uova senza possibilità di sovrapposizione delle stesse riducendo la possibilità di rotture. 8. FILO (CAVETTO) FERMAUOVA E prevista una unità di sollevamento dei cavetti salva uova posti a monte, in prossimità di tutti i canali uova nella parte terminale del pedonale. I cavetti interrompono la corsa delle uova verso i nastri di raccolta, evitando collisioni indesiderate e riducendo l accelerazione di discesa delle stesse che sono quasi totalmente in sosta sui nastri in corrispondenza dei nidi di deposizione. Appositi programmi di avanzamento parziale dei nastri uova in concomitanza al sollevamento/abbassamento del filo, preservano l integrità delle uova evitando inoltre pericolosi ammassamenti. 3
8 9. FILO DISSUASORE Sempre in prossimità dei canali porta nastri per il trasporto delle uova è previsto un filo dissuasore per una maggiore integrità delle uova e, al tempo stesso, per impedire agli animali di insinuarsi in spazi angusti e pericolosi (tra il pedonale e la bandina salva uova). Questo è posto in posizione tale da non rendere assolutamente casuale il contatto dell animale, nel pieno rispetto del movimento di questo all interno della colonia. 10. CENTRALIZZAZIONE UOVA Per il trasporto delle uova è previsto un trasportatore a bacchette largo 500 mm che raccoglie le uova di entrambe i capannoni e le porta in Sala di Raccolta Uova, posta in testa ad uno dei 2 capannoni. Il trasportatore ha una capacità nominale di uova/h. 11. MOVIMENTAZIONE POLLINA La pollina prodotta dalle galline ovaiole viene deposta su dei nastri di polipropilene posti sotto ai pedonali delle batterie. La pollina viene poi trasportata sul fondo del capannone e poi scaricata su appositi nastri trasportatori che la portano all esterno. La pollina quando esce dal capannone ha una consistenza tale da poter essere palabile. 12. ILLUMINAZIONE Per l illuminazione sono previsti dei tubi fluorescenti verticali posti nei corridoi ogni 6 m. circa in corrispondenza delle aree di razzolamento/becchettamento. I tubi sono alti circa cm 160 in modo da garantire una illuminazione realmente uniforme in tutti i quattro piani. Le luci sono ad alta frequenza per non disturbare la percezione visiva degli animali e offrono la possibilità di regolazione di intensità in modo da poter impostare nel miglior modo possibile il fotoperiodo corrispondente all età degli animali per uno sviluppo e una maturazione più naturali della sessualità delle galline. E previsto un sistema di alzamento/abbassamento luci per permettere un facile popolamento/depopolamento degli animali da parte del personale addetto. 13. VENTILAZIONE DEL CAPANNONE Per la ventilazione sono previsti 18 ventilatori da 53 sul fondo del capannone. L aria entra da delle finestre motorizzate poste su entrambe i lati. Il sistema di raffrescamento è composto da due linee di tubazioni in acciaio inox dove sono disposti ugelli per la nebulizzazione dell acqua. Il tutto è controllato da un computer completo di sonde temperatura interna, sonda temperatura esterna, umidità e pressione negativa. Tutti gli allarmi sono collegati ad una centralina che segnala il problema e fa scattare i sistemi di allarme acustici e visivi. 4
9 14. QUADRI ELETTRICI 1 Quadro per:. Raccolta uova (Elevatori) con variatore di velocità,. Filo fermauova,. Carrelli + coclee mangime,. illuminazione. 1 Quadro per:. Spirali per mangiatoie aggiuntive centrali,. Nastri Pollina + trasportatori pollina,. Allarme acqua, 1 Quadro per:. Climatizzazione all interno del capannone capace di controllare i ventilatori, le finestre e l umidificazione,. Allarmi generali. 15. CARRELLI ISPEZIONE Per facilitare il controllo, il popolamento/depopolamento dell impianto sono previsti dei Carrelli di Ispezione manuali in ragione di uno per ogni lato batteria. Questi sostano in fondo al capannone sempre disponibili all uso da parte del personale addetto. PIANTA SPACE COLONY 86 5
10 PIANTA SPACE COLONY 60 6
11 CONCLUSIONI VALLI, fin dalla pubblicazione della direttiva 1999/74/CE, ha creduto nel progetto gabbia arricchita ed ha investito notevoli risorse per la creazione di un habitat confortevole per le galline ovaiole per l allevamento in gabbia in conformità dei dettami della direttiva stessa. Le soluzioni perseguite da VALLI per il progetto delle colonie arricchite non sono mai state una semplice addizione aritmetica di misure e superfici ma, in piena coerenza con le linee guida della direttiva, si è cercato di investigare su tutti i comportamenti degli animali al fine di realizzare un ambiente il più possibile in sintonia con l aspetto comportamentale delle galline. Benessere degli animali (constatabile in bassa mortalità, piumaggio folto e di buona consistenza e colore, vitalità priva di aggressività), eccellente conversione mangime consumato/uova prodotte e ottima qualità delle uova sono stati i principali criteri seguiti per la creazione del nostro prodotto. I molteplici test iniziali e la stretta collaborazione con importanti imprenditori del mondo avicolo europeo e centri di ricerca internazionali, ci hanno permesso di maturare una esperienza molto significativa che abbiamo messo a frutto in tutti i nostri modelli Space Colony. Il tempo ed i risultati hanno e stanno premiando la nostra intuizione iniziale e la soddisfazione dei nostri Clienti è la risposta migliore ai nostri sforzi. Possiamo affermare che le colonie arricchite offrono alle galline un benessere sicuramente maggiore che in passato. E sufficiente entrare in un allevamento con attrezzature arricchite VALLI per constatare la maggiore tranquillità degli animali rispetto alle vecchie attrezzature. Direttore Tecnico Claudio Marinucci 7
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