ATTREZZATURE: IMPIANTO DI BETONAGGIO

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1 ATTREZZATURE: IMPIANTO DI BETONAGGIO Trattasi di impianto o centrale di betonaggio necessari in cantiere per il confezionamento delle malte e dei calcestruzzi. Le centrali di betonaggio fondamentalmente possono suddividersi in due grandi categorie: o centrali di betonaggio di tipo "verticale" o "a torre"; o centrali di betonaggio di tipo "orizzontale". Le centrali di betonaggio del tipo "verticale" sono caratterizzate dal fatto che gli inerti vengono sollevati dalla quota del terreno con mezzi meccanici di vario genere (nastri trasportatori, elevatori a tazze, pale meccaniche, etc.) ed immessi in una tramoggia sospesa; da questa essi passano alle successive fasi di lavorazione, per gravita, e cioè muovendosi verticalmente verso il basso. Nelle centrali di betonaggio di tipo "orizzontale" invece, gli inerti sono accumulati direttamente al suolo e la loro utilizzazione avviene essenzialmente in un piano orizzontale, senza sollevamento dal piano del terreno. Le centrali di betonaggio del primo tipo, portando tutto il peso in alto, necessitano di tramogge molto capaci, di robuste strutture di sostegno e di adeguate opere di fondazione. Le centrali di betonaggio del secondo tipo, invece, scaricando direttamente i pesi sul terreno, non hanno bisogno di speciali e costose opere o strutture di sostegno. Da quanto sopra deriva che le centrali di betonaggio di tipo orizzontale risultano più leggere, di montaggio rapido ed economico, facili da spostare. Va rilevato che fino a qualche anno fa, non esisteva tra i due tipi di centrale di betonaggio alcuna concorrenza, in quanto le centrali di tipo orizzontale erano limitate a produzioni di calcestruzzo relativamente basse (max 15 mc/h di calcestruzzo reso) e quindi quegli imprenditori che necessitavano di produzioni più elevate, non avevano altra scelta che orientarsi verso le centrali di tipo verticale. Queste ultime infatti possono dare produzioni fino a 150 mc/h di calcestruzzo reso e oltre. Elenco Rischi Irritazione agli occhi e alle vie respiratorie per utilizzo di sostanze nocive (leganti, additivi ecc ) nelle fasi di confezionamento del conglomerato Probabilità (P) Valutazione Rischio Danno (D) Entità Probabile Grave Elevato Emissioni di polveri Probabile Grave Elevato Misure di Prevenzione Seguire le indicazioni scritte sulla scheda tecnica del materiale utilizzato Indossare occhiali e mascherina facciale filtrante Utilizzare un idoneo sistema per abbattimento polveri sul punto di carico. Bagnare costantemente i percorsi Indossare mascherina facciale filtrante Caduta di materiale dall alto Possibile Significativo Notevole Prestare attenzione ai carichi sospesi nelle fasi di manovra. Indossare elmetto di protezione Caduta di persone dall alto (dalle scale di accesso ai piani del silo) Possibile Significativo Notevole Presa e trascinamento Possibile Significativo Notevole Rumore Possibile Significativo Notevole I ripiani di servizio e le scale di accesso al silo devono essere muniti di parapetti normali con corrente intermedio e fermapiede Indossare cintura di sicurezza ed elmetto di protezione Verificare la presenza dei dispositivi di protezione degli organi in movimento. Togliere la tensione elettrica prima di intervenire sugli organi in movimento. Indossare guanti in crosta e tuta da lavoro aderente Evitare la sovrapposizione di rumori. Utilizzare macchine ed attrezzature insonorizzate Utilizzare otoprotettori 1

2 Elenco Rischi Investimenti da parte di mezzi meccanici Elettrocuzione (per mancato rispetto delle distanze da linee elettriche in tensione) Cadute a livello e scivolamenti Abrasioni, tagli e schiacciamenti delle mani e dei piedi Probabilità (P) Non Probabile Non Probabile Valutazione Rischio Danno (D) Grave Grave Entità Accettabile Accettabile Possibile Modesto Accettabile Possibile Modesto Accettabile Misure di Prevenzione Prestare attenzione negli spostamenti. Segnalare il passaggio. Non avvicinarsi mai a meno di 5,00 mt da linee elettriche senza le dovute precauzioni Prestare attenzione negli spostamenti Tenere pulito e in ordine il luogo di lavoro Indossare scarpe di sicurezza Indossare guanti in crosta e scarpe antinfortunistiche 2

3 Poiché l impianto di betonaggio o produzione di calcestruzzo comporta attività lavorative quali scarico/carico materie prime (sabbia, ghiaia, cemento, calce, additivi), stoccaggio, trasferimento, dosaggio acqua, impasto, molatura, ecc, tali fasi devono essere svolte in modo da contenere le emissioni diffuse, preferibilmente con dispositivi chiusi, i cui effluenti devono essere captati e convogliati ad un sistema di abbattimento delle polveri con filtri a tessuto. In particolare tutte le emissioni tecnicamente convogliabili devono essere presidiate da un sistema di aspirazione ed inviate all esterno dell ambiente di lavoro. Lo scarico degli inerti deve avvenire in modo da evitare emissioni diffuse di polveri Lo stoccaggio del cemento, se sfuso, deve avvenire mediante trasporto pneumatico nei silos di stoccaggio I materiali sfusi devono essere trasferiti con apparecchiature chiuse tali da evitare emissioni diffuse di polveri I silos di stoccaggio del cemento devono essere dotati di un idoneo impianto di abbattimento/contenimento delle emissioni di polveri con filtri a tessuto, a presidio degli sfiati, rispondente ai quanto imposto dal D.Lgs. n.81/08 I sistemi per l'abbattimento delle polveri con filtri a tessuto devono essere dimensionati e conservati in modo tale da garantire il mantenimento, in tutte le condizioni di funzionamento, di un valore di emissione di polveri totali inferiori a 10 mg/m3 a 0 C e 0,101 MPa. In caso di interruzione di esercizio dell impianto di abbattimento per manutenzione o per guasti accidentali, qualora non esistano equivalenti impianti di abbattimento di riserva, si deve fermare il ciclo tecnologico di lavoro ad esso collegato Le verifiche relative alle emissioni devono essere effettuate con cadenza temporale annuale e devono essere a disposizione delle autorità preposte al controllo Le operazioni di manutenzione degli impianti devono essere eseguite con le seguenti modalità: o manutenzione parziale, ogni 50 ore di funzionamento o con frequenza quindicinale; o manutenzione totale, secondo le istruzioni del costruttore dell impianto, o con frequenza almeno semestrale Devono essere effettuati i controlli dei motori dei ventilatori, delle pompe e degli organi di trasmissione (cinghie, pulegge, cuscinetti, ecc ) al servizio dei sistemi di estrazione e depurazione dell aria Gli interventi di manutenzione devono essere riportati in un registro con indicazione della data di effettuazione, il tipo di intervento (ordinario, straordinario, ecc ), la descrizione sintetica dell intervento. Tale registro deve essere a disposizione delle autorità preposte al controllo Quindici giorni prima della messa in esercizio dell impianto di betonaggio, si deve dare comunicazione al comune e agli enti territorialmente competenti Entro un termine prestabilito dalla data della messa in funzione dell impianto, si devono presentare i referti analitici relativi alle emissioni generate dagli impianti di cui al D.P.R. 203/88, al comune interessato e agli enti territorialmente competenti Le analisi di controllo degli inquinanti deve essere eseguito con cadenza annuale, salvo quanto prescritto negli allegati tecnici I punti di emissione situati a distanza compresa tra 10 e 50 metri da aperture di locali abitabili esterni al perimetro dello stabilimento, devono avere altezza non inferiore a quella del filo superiore dell'apertura più alta diminuita di un metro per ogni metro di distanza orizzontale eccedente i 10 metri. Eventuale deroga alla presente prescrizione potrà, su richiesta dell'impresa, essere concessa dal Sindaco L'impresa deve conservare in stabilimento, a disposizione degli organismi preposti al controllo, copia della documentazione trasmessa per ottenere l'autorizzazione in via generale. L accesso ai punti di rilievo devono essere a norma di sicurezza secondo le norme vigenti I punti di emissione devono essere chiaramente identificati mediante apposizione di idonee segnalazioni Le bocche di carico e le bilance del cemento devono essere dotate di cappa di aspirazione delle emissioni 3

4 polverose, che vengono captate e raccolte in un apposito silo Le tramogge devono essere dotate di battute anticaduta per i mezzi operanti e di sonde per il rilevamento dell umidità degli inerti I ripiani di servizio e le scale di accesso ai piani del silo devono essere muniti di parapetti normali con corrente intermedio e fermapiede Se il silos è provvisto di scala fissa verticale di accesso, questa, a partire da 2,50 mt dal suolo deve essere contornata da una gabbia metallica Gli addetti all impianto devono essere informati e formati con corsi specifici relativi ai vari rischi presenti sul luogo di lavoro L area interessata dall impianto deve essere recintata in modo da non permettere l accesso agli estranei La zona di carico e scarico delle betoniere deve essere completamente pavimentata e dotata di apposite caditoie per la raccolta delle acque di lavaggio e meteoriche, che devono essere riciclate all interno dell impianto, onde evitare l inquinamento del suolo L impianto di betonaggio deve essere dotato delle principali infrastrutture e servizi necessari all attività produttiva, quali strade asfaltate, reti fognarie per gli scarichi di acque reflue civili, impianti di adduzione dell energia elettrica, e pozzo per l approvvigionamento idrico L acqua attinta dal pozzo deve essere utilizzata esclusivamente per la produzione di calcestruzzo e per umidificare i piazzali ed i cumuli di aggregato onde minimizzare le emissioni in atmosfera di polveri diffuse. Tutte le sostanze ed i prodotti pericolosi presenti nel sito devono essere dotate di schede di sicurezza e corredate di apposite analisi di rischio chimico La viabilità all interno dell impianto deve essere regolamentata da appositi cartelli segnalatori, con l obbligo di direzione obbligatoria e di procedere a passo d uomo L area di lavoro deve essere adeguatamente illuminata per consentire di lavorare anche nelle ore di minor luce e per una maggiore sicurezza durante il transito di mezzi pesanti Deve essere segnalata con apposita segnaletica la zona d intervento Devono essere predisposti adeguati percorsi per i mezzi, i quali non devono avere pendenze trasversali eccessive Devono essere rispettati i percorsi indicati, onde prevenire inciampi Bisogna tenersi a distanza di sicurezza dai mezzi operativi in movimento Si deve prestare attenzione alle segnalazioni acustiche o luminose ed alla segnaletica di sicurezza Si deve verificare che l'attrezzatura sia dotata di marcatura CE, e lo stato d efficienza meccanica ed elettrica dell'impianto L impianto di betonaggio deve essere collegato all impianto di messa a terra e di protezione contro le scariche atmosferiche In base alla valutazione del livello di esposizione personale fornire idonei dispositivi di protezione individuale (otoprotettori) con relative informazioni all uso Devono essere forniti agli addetti idonei dispositivi di protezione individuale, quali casco, guanti, mascherina antipolvere, calzature di sicurezza, e relative informazioni su come usarli Indossare i dispositivi di protezione individuale 4

5 Elenco DPI In funzione dei rischi evidenziati saranno utilizzati obbligatoriamente i seguenti DPI, di cui è riportata la descrizione ed i riferimenti normativi: RISCHI DPI DESCRIZIONE NOTE EVIDENZIATI Caduta di materiale Scivolamenti, cadute a livello, lesioni per contatto con i materiali trasportati. Ferite, tagli e abrasioni alle mani Polveri e detriti durante le lavorazioni Inalazione di polveri Rumore Emissioni di polveri Casco Protettivo Scarpe antinfortunistiche Guanti in crosta Tuta di protezione Facciale filtrante per polveri FFP2 Tappi preformati Occhiali di protezione Dispositivo utile a proteggere il lavoratore dal rischio di offesa al capo per caduta di materiale dall'alto o comunque per contatti con elementi pericolosi Puntale rinforzato in acciaio contro schiacciamento/abrasioni/perforazione/ferite degli arti inferiori e suola antiscivolo e per salvaguardare la caviglia da distorsioni Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/perforazione delle mani Da utilizzare nei luoghi di lavoro caratterizzati dalla presenza di materiali e/o attrezzi che possono causare fenomeni di abrasione/taglio/perforazione Mascherina per la protezione di polveri a media tossicità, fibre e aerosol a base acquosa di materiale particellare >= 0,02 micron. In spugna di PVC, inseriti nel condotto auricolare assumono la forma dello stesso Con lente unica panoramica in policarbonato trattati anti graffio, con protezione laterale Rif.Normativo UNI EN 11114(2004) Dispositivi di protezione individuale. Elmetti di protezione. Guida per la selezione EN344/345(1992) Requisiti e metodi di prova per calzature di sicurezza, protettive e occupazionali per uso professionale UNI EN 388(2004) Guanti di protezione contro rischi meccanici UNI EN 340/04 Indumenti di protezione. Requisiti generali UNI EN 149 Apparecchi di protezione delle vie respiratori. Facciali filtranti antipolvere. Requisiti, prove, marcatura UNI EN 352-2(2004) Protettori dell'udito. Requisiti generali. Parte 2: Inserti UNIEN 166 (2004) Protezione personale degli occhi - Specifiche. 5

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