L applicazione della normativa IPPC ad un medio impianto: esperienze e problematiche 1/28

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1 L applicazione della normativa IPPC ad un medio impianto: esperienze e problematiche 1/28

2 Centrali termiche a servizio del teleriscaldamento rientranti nell All.1 del D.Lgs. 59/05 Polo energetico: Centrale Rete 2 con potenzialità termica di 146,1 MW Centrale Turbogas con potenzialità termica di 129,6 MW (produzione energia elettrica e calore) Centrale Via Sardegna: con potenzialità termica di 64 MW (solo produzione di calore) 2/28

3 275,7MW Termovalorizzatore Nuova Centrale Cogenerazione ciclo combinato Centrale RETE 2 Cogenerazione Termica riserva/integrazione Termica integrazione 64 MW Termica integrazione 26MW Termica integrazione 11,6 MW 3/28

4 Vantaggi ambientali del sistema di teleriscaldamento migliori rendimenti di combustione ottenibili applicando migliori tecnologie ed il monitoraggio continuo delle emissioni, contribuendo alla riduzione quali- quantitativa delle emissioni di inquinanti risparmio energetico rispetto alla produzione separata di energia elettrica e calore 4/28

5 Centrale Rete 2 Generatori di vapore Ca t/h di vapore a 505 C e 90 bar Ca t/h di vapore a 505 C e 90 bar Ca 4 46 t/h di vapore a 505 C e 90 bar Caldaie di integrazione per per produzione calore CA3 potenzialità di 23,2 MW termici CA5 potenzialità di 5,8 MW termici 5/28

6 Turbina a vapore a contropressione accoppiata ad un alternatore a 4 poli da 21MVA Condensatore caldo a fascio tubiero per il recupero termico dal vapore (C1) Impianti ausiliari circuito chiuso dissipativo sistema di lubrificazione Caldaie con bruciatori a basso eccesso d aria 6/28

7 Centrale Ciclo Combinato Turbina a gas accoppiata ad alternatore da 42 MWe Generatore di Vapore a Recupero Turbina a vapore accoppiata ad alternatore da 20 MWe 7/28

8 Schema semplificato del processo produttivo del ciclo combinato Urea Gas esausti a C Gas naturale Generatore di vapore a recupero (GVR) a 72 e 7 bar Condensatore ad aria Bruciatore DLN 10 camere di combustione disposte ad anello SCR Gas a a C Vapore AT Turbina vapore, TV con 2 spillamenti Generatore da 20 MWe G2 Energia elettrica a GRTN Compressore assiale da 17 stadi Turbina gas, TG Generatore da 42 MWe G1 Scambiatori vapore -acqua Fluido termovettore a Rete di teleriscaldamento Aria Energia elettrica a GRTN 8/28

9 Sistemi per la riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera Combustori del tipo DLN (Dry Low NO x ) Tecnologia SCR (Selective catalytic reduction) Valori garantiti Ossidi di azoto Monossido di carbonio 10 mg/nmc 25 mg/nmc 9/28

10 INDIRIZZI PER LA REDAZIONE E LA VALUTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (Del. Giunta Reg. n 2411 del 29/11/2004) quadro programmatico ed ambientale,, con particolare riferimento alle specifiche sensibilità del sito relativamente a ciascuna matrice; analisi dell impianto,, con particolare riferimento alle singole fasi di ciascuna attività svolta nell impianto produttivo e delle relative interconnessioni funzionali e, per ciascuna fase, degli impatti sulle diverse matrici ambientali e dei consumi di materie prime e di risorse; r valutazione del posizionamento dell impianto rispetto alle Migliori Tecniche Disponibili (BAT); eventuali interventi per adeguare l impianto alle Migliori Tecniche che Disponibili (BAT),, specificando le valutazioni poste a fondamento della scelta degli interventi suddetti e la coerenza delle stesse e con i principi dell approccio integrato, anche attraverso la quantificazione azione dei benefici ottenibili in termini di riduzione delle emissioni e di utilizzo delle risorse; interventi proposti per individuare il programma di monitoraggio e controllo dell impianto; la proposta di progetto per la dismissione e ripristino del sito. 10/28

11 Inquadramento programmatico e ambientale Pianificazione territoriale e di settore Autorità competente Inquadramento dell opera nello strumento di piano Coerenza dell opera con la pianificazione A2.4_PRG (Piano Regolatore generale) del Comune di RE Comune Attrezzature tecnologiche Art NTA; Aree a vulnerabilità idrogeologica e soggette ad allagamenti Art NTA Si A3.1_Piano di Bacino (PAI-PSFF) Autorità di bacino Fascia C Art. 28 NTA area di inondazione per piena catastrofica Si A4.1_PTA (Piano Tutela delle acque) Regione Classificazione quantitativa delle acque sotterranee Classe A (Impatto antropico nullo o trascurabile con condizioni di equilibrio idrogeologico. Le estrazioni di acqua.. sostenibili sul lungo periodo) Si 11/28

12 Fonti di informazione esistenti Studi e relazioni annesse a Piani (PRG, PTA ); Elaborati derivanti dal monitoraggio ambientale di ARPA; Inventari di risorse naturali editi da Regione, Provincia, Comune o altri Enti; Dati e studi di Enìa derivanti da attività gestionale e di pianificazione. 12/28

13 Lista di controllo B.1.:.: STATO DEL CLIMA E DELL'ATMOSFERA B.2.:.: STATO DELLE ACQUE SUPERFICIALI E SOTTERRANEE B.3.:.: STATO DEL SUOLO E DEL SOTTOSUOLO B.4.:.: STATO DELLA FLORA E DELLA VEGETAZIONE B.6.:.: STATO DEGLI ECOSISTEMI Fonte di riferimento AER (1994):"Provincia di Reggio Emilia: il clima del territorio"; ARPA: : "Rapporto qualità dell'aria 2004 del Comune di RE PTA della Regione Emilia Romagna (Elaborato supporto Relazione Generale - La qualità dei corsi d'acqua della RER). PTA della Regione Emilia Romagna (Elaborati supporto Relazione generale"lo stato ambientale delle acque sotterranee della Regione Emilia Romagna"). PRG del Comune di RE: Relazione Geologica Generale, TAV. 9 N-O, N "Carta Idrogeologica", scala 1: PTA della Regione Emilia Romagna (Attività G Quadro conoscitivo "Individuazione e disciplina delle aree di salvaguardia delle acque sotterranee destinate al consumo umano"; Tav 4 scala 1:25000). Enìa a SpA: analisi chimico -fisiche - batteriologiche dell'acqua del pozzo a servizio del Polo energetico di Via Hiroshima ARPA: : Relazione "Misura della rete Regionale di subsidenza, misura di d linee della rete costiera non comprese nella rete regionale, rilievi ievi batimetrici". PRG del Comune di RE: Relazione Geologica Generale, TAV. 13 N-O N "Carta Permeabilità", scala 1: Regione Emilia Romagna: "Carta per l'utilizzazione reale del suolo", scala 1:25.000; "Alberi ed arbusti dell'emilia Romagna", ARF, 1983; "Flora Reggiana", Alessandrini, Provincia di RE Carta Forestale, sezione n , CTR scala 1: /28

14 Lista di controllo B.1.:.: STATO DEL CLIMA E DELL'ATMOSFERA Sintesi dei livelli di qualità ambientale esistenti Indicatori meteoclimatici: strato di rimescolamento nel periodo invernale. Indicatori di qualità dell aria da DM 60/2002 (PM10, NOx,CO) Incidenza dell impianto sul comparto ambientale Potenziale, da verificare B.2.:.: STATO DELLE ACQUE SOTTERRANEE Classificazione quantitativa (D.Lgs 152/99 e succ.): Classe A Impatto antropico nullo e trascurabile,in condizioni di equilibrio idrogeologico Classificazione qualitativa (D.Lgs 152/99 e succ.): Classe 2 Impatto antropico ridotto e sostenibile nel lungo periodo con buone caratteristiche idrodinamiche Non significativo 14/28

15 Analisi dell impianto Descrizione delle singole fasi del ciclo produttivo considerandone le interazioni con i comparti ambientali in termini di emissioni di inquinanti; approfondimento e chiarimenti relativi ai dati inseriti nelle relative schede tecniche. Valutazione solo delle emissioni di inquinanti che superino la soglia dell 1% del totale di emissioni dello specifico inquinante riferimenti a standard ambientali quali D.M. 60/2002 (concernente valori limite di qualità dell aria ambiente). 15/28

16 Valutazione del posizionamento del sito IPPC rispetto alle Migliori tecnologie disponibili Riferimento al Draft Reference Document on BAT for Large Combustion Plants del Nov (attualmente LCP_Bref_Final maggio 2005) Tipo di combustibile usato Fornitura e manipolazione di gas naturale Efficienza termica di grandi impianti di combustione Emissione di Particolato ed SO2 Emissione di NOx e CO Emissione in acque superficiali 16/28

17 Fornitura e manipolazione di gas naturale Materiali Effetti ambientali BAT o tecniche da considerare nella determinazione delle BAT Sito IPPC Rete2 Turbogas Gas naturale Emissioni fuggitive Uso di sistemi di ricerca di fughe, di allarme e di blocco del flusso. X X Gas naturale Efficiente uso di risorse naturali Uso di turbine di espansione per il recupero dell energia del gas pressurizzato. Preriscaldo del gas naturale usando il calore residuo della turbina o della caldaia. Olio lubrificante Prevenzione della contaminazione del suolo e delle acque sotterranee Sistemi di contenimento con drenaggio (incluso disoleatori per impedire la contaminazione del suolo o acque). X X Stoccaggio ammoniaca (nei sistemi SCR) Sicurezza e salute Utilizzo di sistemi alternativi (ad es. stoccaggio di soluzione acquosa al 40% di urea). 17/28 X

18 Efficienza termica di grandi impianti di combustione Effetti ambientali Incremento dell efficienza dell uso del combustibile Maggiore efficienza nell uso dell energia Incremento dell efficienza Incremento dell efficienza Incremento dell efficienza Incremento dell efficienza della caldaia Incremento dell efficienza Tecniche da considerare nella determinazione delle BAT Cogenerazione di calore ed energia (CHP) Preriscaldo del gas naturale con calore residuo Uso di materiali avanzati per raggiungere più elevate temperature operative ed incrementare l efficienza della turbina a vapore Doppio riscaldo Riscaldo di acqua di alimentazione recuperata Controllo avanzato computerizzato delle condizioni di combustione per ottenere migliori performance nella riduzione delle emissioni Accumulo di calore Preriscaldo dell aria di combustione Rete2 X X X X X X 18/28

19 Emissione di NO x e CO BAT Livelli di emissioni associati con BAT mg/nmc Livello di O2 (%) Monitoraggio NOx CO Indicazioni riportate nel Final Draft LCP Bruciatori DLN, iniezione di acqua e vapore, SCR Continuo Tecnologie applicate e performance del Turbogas Bruciatori DLN, SCR Continuo 19/28

20 Piano di monitoraggio e controllo Riferimenti: BRef comunitario relativo ai Principi generali del monitoraggio (luglio 2003); Bozza delle linee guida nazionali LG MTD sistemi di monitoraggio. Obbiettivi: verifica di conformità alle condizioni previste dall autorizzazione integrata; rapporto ambientale delle emissioni industriali che consenta di adempiere all obbligo di comunicazione, attraverso il quale sia possibile un affidabile comparabilità rispetto ad altre realtà europee; 20/28

21 sostanziale conformità ed adeguatezza del sistema impiantistico rispetto alle diverse componenti ambientali, nonché rispetto al posizionamento alle BAT richiamate nell LCP_Final Draft; aspetti di potenziale criticità riconducibili all ambito delle emissioni in atmosfera, considerando da un lato la tipologia impiantistica, rientrante negli impianti di combustione alimentati a gas naturale e conseguentemente con emissioni principalmente di NOx e di CO, dall altro lato le problematiche di inquinamento urbano dell aria (PM10, Ozono, NO x ). 21/28

22 Piano di monitoraggio e controllo del Polo energetico Redazione del Piano di Monitoraggio e Controllo alle emissioni in atmosfera utilizzando come riferimento il Manuale di gestione delle emissioni in atmosfera dell impianto di cogenerazione a ciclo combinato redatto nel 2004 nell ambito degli strumenti volontari dei sistemi di gestione per la qualità. 22/28

23 Vengono indicate descrizioni dettagliate : della configurazione del sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni (SME); delle metodologie di prelievo/campionamento e del sistema di analisi dei gas (MCS); del sistema di acquisizione dei dati sia per la componente HW che per quella SW descrivendo le principali funzioni che tale sistema é in grado di realizzare (acquisizione, validazione, elaborazione e calcolo delle medie, archiviazione dei dati storici, presentazione dei dati, segnali di scambio con il DCS, gestione dei segnali di allarme, accesso al sistema; della configurazione del sistema di monitoraggio in discontinuo specificando la pianificazione campionamenti e analisi e la relativa esecuzione/registrazione/valutazione e la metodologia degli autocontrolli in discontinuo. 23/28

24 Piano di monitoraggio e controllo del Polo energetico Parametri NO x CO O 2 T P Portata Polveri PM10 NH 3 V Ti W Misurazioni in continuo delle emissioni X X X X X X Misurazioni periodiche in discontinuo (trimestrale) X X X X X X X X X X X X 24/28

25 Monitoraggio emissioni di NO x e CO Situazione di ieri (valori medi orari); Situazione di due giorni fa (valori medi orari); Situazione del mese in corso giornalieri); (valori medi Situazione del mese scorso (valori medi giornalieri). 25/28

26 Monitoraggio emissioni di NO x : valori medi giornalieri 26/28

27 Conclusioni Le Linee Guida regionali hanno rappresentato un valido e fondamentale supporto nell organizzazione della domanda AIA ed una puntuale traccia nella scelta dei contenuti da fornire; Considerata la complessità e la novità dell approccio integrato della Domanda AIA si propone la creazione di un area IPPC, ubicata ad esempio nel sito Internet della Provincia o dell Arpa di competenza dove: siano accessibili on line o tramite riferimenti bibliografici i più recenti studi e relazioni redatti o pubblicati da Arpa,Provincia, Comune etc. da cui si possano trarre informazioni e dati sulla qualità ambientale locale 27/28

28 Conclusioni sia fornita una panoramica aggiornata del quadro normativo e dei riferimenti europei e nazionali relativamente alle Migliori tecniche disponibili; sia istituito un forum tra Autorità competente e singole imprese in cui siano condivisi dubbi interpretativi, osservazioni, suggerimenti. 28/28

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