REPUBBLICA ITALIANA. LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE di CONTROLLO per la CALABRIA. composta dai Magistrati

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1 Deliberazione n. 156/2010 REPUBBLICA ITALIANA LA CORTE DEI CONTI SEZIONE REGIONALE di CONTROLLO per la CALABRIA composta dai Magistrati - Dott. Giuseppe GINESTRA Presidente f. f. - Prof. Vittorio CIRÒ CANDIANO Consigliere - Prof. Avv. Quirino LORELLI Consigliere - Prof. Natale LONGO Primo Referendario, relatore - Dott. Antonio DI STAZIO Referendario nell adunanza pubblica del 20 aprile 2010 VISTO l art. 100, comma 2, della Costituzione; VISTO il Testo Unico delle leggi sulla Corte dei conti, approvato con R.D. 12 luglio 1934, n. 1214, e successive modificazioni; VISTA la legge 14 gennaio 1994, n. 20, recante disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti; VISTO il regolamento per l organizzazione delle funzioni di controllo della Corte dei conti, approvato dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti con deliberazione n. 14/2000 del 16 giugno 2000 e successive modifiche; VISTO il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267 recante il Testo Unico delle leggi sull ordinamento degli enti locali; VISTA la legge 5 giugno 2003 n. 131, recante disposizioni per l adeguamento dell ordinamento della Repubblica alla legge costituzionale 18 ottobre 2001, n. 3; VISTO l art. 1, commi 166 e seguenti, della Legge n. 266 del 23 dicembre 2005 (legge finanziaria per il 2006), che fa obbligo agli organi di revisione degli enti locali di inviare alle Sezioni regionali di controllo della Corte dei conti relazioni apposite in ordine ai bilanci preventivi e ai rendiconti degli enti; VISTA la legge 27 dicembre 2006 n. 296 (finanziaria 2007); VISTA la legge 24 dicembre 2007 n. 244 (finanziaria 2008); VISTA la deliberazione n. 12/SEZAUT/2009/INPR del 20 luglio 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 195 del 24 agosto 2009, S.O. n. 152, contenente le linee-guida per la redazione della relazione sul rendiconto dell esercizio 2008; VISTA l ordinanza n. 8/2010 del 9 aprile 2010, con la quale il Presidente ha convocato la Sezione per il 20 aprile 2010; UDITO il Magistrato relatore, prof. Natale LONGO; UDITO il Sindaco del Comune di DIAMANTE (CS). 1

2 PREMESSO La Sezione delle Autonomie della Corte dei conti, nella adunanza del 20 luglio 2009 ha adottato in attuazione dell art. 1, commi 166 e 167, della legge 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006) i criteri e le linee guida, corredate di questionari e tabelle esplicative, cui devono attenersi gli organi di revisione nella predisposizione della relazione sul rendiconto dell esercizio L art. 1, comma 168, della legge n. 266/2005 e le succitate linee guida prevedono l adozione di specifiche pronunce nell ipotesi di constatate gravi irregolarità, quantitativamente tali da incidere sugli equilibri finanziari, senza con ciò escludere che sia utile ed opportuno segnalare agli enti anche irregolarità non gravi o meri sintomi di criticità, comunque pregiudizievoli per la sana gestione finanziaria. In attuazione del succitato obbligo di legge, l Organo di revisione del Comune di DIAMANTE (CS) abitanti n con nota acquisita al prot. n. 3570/LR/4-3 in data 22 dicembre 2009, ha rimesso il questionario e la relazione relativi al rendiconto Con nota prot. n /02/2010-SC_CAL-T81-P indirizzata, rispettivamente, al Sindaco e all Organo di revisione, il Magistrato istruttore, sulla base della predetta documentazione, ha osservato, in merito alla situazione economico finanziaria del Comune di DIAMANTE, in sintesi quanto segue: DELIBERAZIONE DI APPROVAZIONE DEL RENDICONTO L ente ha approvato il rendiconto successivamente alla scadenza del termine fissato, dall articolo 227 comma 2 del TUEL, al 30 aprile dell'anno successivo. SEZIONE PRIMA Domande preliminari Risposta n. 2/a In ottemperanza alla pronuncia specifica emessa dalla Sezione regionale di controllo sul bilancio di previsione 2008 (deliberazione n. 287 del 9 ottobre 2009), l Ente ha adottato la deliberazione C. C. n. 60 del 30 dicembre 2008, che, nel dare atto dell assunzione di alcune misure correttive, ha demandato altre alla futura attività dell Ente. Ciò posto, si invita l Ente a voler trasmettere copia degli eventuali ulteriori atti adottati oppure a motivare la mancata adozione degli stessi. Risposta n. 7 Dalla relazione dell Organo di revisione emerge che l entrata da sanzioni amministrative per violazione Codice della strada (parte vincolata) non trova corrispondenza nelle relativa spesa impegnata, pari ad euro ,00. Manca la risposta n. 13. Risposte n. 15 e n. 16 È necessario trasmettere gli atti relativi all affidamento (o rinnovi) di servizi pubblici locali a rilevanza economica. Risposta n. 20/b È necessario trasmettere copia delle attestazioni dei responsabili dei servizi, concernenti l inesistenza, al , di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere. 2

3 SEZIONE SECONDA 1. Risultato della gestione finanziaria 1.5 Verifica vincoli di bilancio Sanzioni amministrative pecuniarie per violazione Codice della strada Con riferimento all entrata da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del Codice della strada, l Ente ha comunicato per il triennio 2006/2007/2008: 1. di avere accertato importi pari, rispettivamente, ad euro ,00, ad euro ,24 e ad euro ,00; 2. di aver riscosso, rispettivamente, il 93 per cento, il 73,63 per cento ed infine il 39,56 per cento degli importi accertati; 3. di aver destinato alla spesa corrente quote del finanziamento, pari al 50 per cento negli anni 2006 e 2008 ed al 65 per cento nel Ciò posto, si chiede di motivare il rilevato andamento discontinuo degli accertamenti, il progressivo decremento delle riscossioni e di inviare copia della deliberazione G. C. n. 16 del 10 marzo Recupero evasione tributaria L Ente non ha fornito le informazioni relative al recupero dell evasione tributaria nell anno 2008: è necessario compilare il relativo prospetto oppure chiarire i motivi della mancanza di dati. 1.7 Gestione di residui I dati pervenuti in merito alla gestione dei residui mettono in luce una situazione che, rilevando la probabile conservazione di partite inesigibili o insussistenti e/o di crediti di dubbia o difficile esazione, potrebbe rendere necessario, al fine di evitare possibili riflessi negativi sul risultato di gestione, un provvedimento straordinario di verifica ed eventuale riaccertamento. Infatti, dall analisi di vetustà dei residui è emersa la presenza di partite residuali attive risalenti ad esercizi precedenti il 2004, che, nel corso del 2008, per quanto concerne i titoli I, III e VI (esclusi depositi cauzionali), sono state scarsamente movimentate: molto bassa è sia la percentuale dei residui riscossi (4,70 per cento), che quella dei residui stralciati o cancellati (4,96 per cento). I residui vetusti esistenti al ammontano ad euro ,44. In relazione all esigibilità dei predetti residui, come suggerito dall Organo di revisione, che, peraltro, ha rilevato la necessità di procedere sollecitamente al relativo riaccertamento, l Ente ha vincolato cautelativamente una quota dell avanzo di amministrazione disponibile, pari ad euro ,00. La contabilità dell Ente risulta, altresì, caratterizzata da un elevato importo, al , delle partite residuali attive (euro ,04), che rappresentano il 132,32 per cento degli accertamenti di competenza: in particolare il 62,34 per cento dei residui attivi esistenti al , è rappresentato da residui di parte corrente. Alla situazione suesposta si aggiungono: bassi indici della capacità di realizzazione dei residui attivi complessivamente accertati (25,92 per cento) e di smaltimento dei residui passivi complessivamente impegnati (31,86 per cento); un elevato importo delle partite residuali passive totali (euro ,32) e la presenza di residui passivi risalenti ad esercizi precedenti il 2004 (euro ,03). 2. Organismi partecipati Il Comune, che risulta proprietario di una partecipazione (5,53%) nella società per azioni mista pubblico-privato ALTO TIRRENO COSENTINO S.p.A., nonché nella COSENZA ACQUE S.p.A. (quota non precisata) e nel Consorzio ASMEZ, ha riferito di aver destinato, in favore degli organismi partecipati, risorse a titolo di corrispettivi per raccolta, trasporto e smaltimento RSU, per un importo pari ad euro ,76. Ciò posto, per tutti gli organismi partecipati (indipendentemente dalla quota di partecipazione), si chiede di: compilare i prospetti contenuti nel questionario; 3

4 chiarire le motivazioni per cui non è stato deliberato in merito ai presupposti ed al rispetto delle finalità istituzionali da parte delle società partecipate ai sensi dell art.3 comma 27 e ss. della legge finanziaria 2008 (punto 2.7); verificare il rispetto delle ulteriori norme recentemente dettate in materia. Per quanto concerne i servizi di raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti che, nel corso del 2008, l Ente ha esternalizzato, in favore della Società ALTO TIRRENO COSENTINO S.p.A., si chiede di trasmettere copia dei relativi atti di affidamento. 3. Servizi pubblici gestiti direttamente Dal questionario emerge, a differenza di quanto risulta dalla relazione dell Organo di revisione, che l Ente ha l obbligo di assicurare la copertura percentuale dei costi dei servizi a domanda individuale, idrico integrato e di smaltimento rifiuti: occorre chiarire tale discrasia. In relazione ai servizi medesimi, si chiede di inviare un prospetto dimostrativo dell evoluzione, nel triennio 2006/2007/2008, dei costi sostenuti e dei proventi realizzati. 6. Rispetto del patto di stabilità I dati riferiti dall Ente sembrano evidenziare il rispetto del patto di stabilità per l anno 2008: a fronte di un obiettivo, calcolato in termini di competenza mista, pari a - euro ,00, l Ente ha conseguito un saldo finanziario pari a -euro ,00. Tuttavia, si rileva che il Revisore non ha compilato il prospetto relativo ai provvedimenti attuati ai fini del recupero degli scostamenti degli obiettivi del patto 2007, né ha indicato, nel prospetto relativo alla verifica del patto di stabilità interno, alcun importo con riferimento al totale provvedimenti attuati per recupero scostamento Al fine di consentire la puntuale verifica della situazione suesposta, è necessario che l Ente trasmetta copia della seguente documentazione: certificazione del saldo finanziario in termini di competenza mista conseguito, inviata entro il , alla Ragioneria Generale dello Stato; prospetto relativo al calcolo degli obiettivi programmatici 2008; prospetto analitico dimostrativo del recupero degli obiettivi programmatici per l anno 2007; comunicazione inviata al MEF Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, ai sensi della legge n. 296/2006, art. 1, comma 691: Mancato rispetto del patto di stabilità. Provvedimenti consequenziali. 7. Spese per il personale L Ente, che ha riferito di aver impegnato, nel triennio 2006/2007/2008, oneri relativi alla contrattazione integrativa per importi pari ad euro ,78, secondo quanto emerge dalla relazione dell Organo di revisione, non avrebbe predisposto alcun accordo decentrato per il 2008: si chiede di fornire gli opportuni chiarimenti in merito. 8. Gettito ICI e trasferimenti compensativi Come rilevato in sede di analisi del bilancio di previsione 2009, il gettito ordinario ICI accertato nel 2008 presenta, rispetto all anno precedente, un incremento pari ad euro ,00, a fronte del quale l Ente ha certificato un importo, a titolo di minor gettito 2008, pari ad euro ,85 e ha ricevuto a titolo di trasferimento erariale un importo pari ad euro ,25. Ciò posto e considerato quanto riferito, in quella sede, dall Ente circa la totale inattendibilità della banca dati a disposizione dell ente con riferimento al tributo, si esorta l Ente stesso, qualora non fosse in grado di dimostrare la congruità dei dati forniti, ad una revisione della stima del mancato gettito certificato, al fine di individuare la più congrua misura del rimborso, rispetto alla perdita di gettito. Con riferimento al gettito ordinario, dal relativo prospetto emerge inoltre che, nel triennio in esame, le riscossioni in conto competenza rappresentano mediamente il 51 per cento circa degli accertamenti. Per quanto concerne il gettito accertato relativamente alle abitazioni principali, è necessario che l Ente confermi l assenza di accertamenti per il

5 Occorre, infine, specificare il titolo nel quale è stato contabilizzato l importo del minor gettito accertato rispetto all anno precedente e le motivazioni della mancata compilazione del prospetto relativo al recupero evasione anni precedenti. 9. Verifiche del conto economico Dalle informazioni pervenute emerge che il risultato economico, depurato della parte straordinaria, presenta un saldo negativo pari ad euro 2.163,64, con un peggioramento dell equilibrio economico di euro ,31, rispetto al risultato del precedente esercizio, determinato, in particolare, dai costi relativi ai rinnovi contrattuali dei dipendenti e dall aumento dei costi di gestione per servizio erogazione acqua potabile, r. s. u. ed impianti di depurazione. Con riferimento alle singole componenti contemplati nel conto economico della gestione al , si chiede di esplicitare gli elementi positivi e negativi della gestione finanziaria e verificare la conciliazione dei relativi importi, rispettivamente, con gli accertamenti relativi alla categoria 3 del Titolo III dell entrata (integrati e rettificati secondo competenza economica) e con gli impegni relativi all intervento 6 del Titolo I della spesa (integrati e rettificati). 10. Verifiche sul conto del patrimonio Le verifiche sul conto del patrimonio hanno messo in luce quanto segue: occorre verificare la corrispondenza tra la consistenza al dei crediti ed il totale dei residui attivi risultanti dal conto del bilancio, al netto dei depositi cauzionali, dei crediti di dubbia esigibilità; il saldo patrimoniale, al , dei debiti di finanziamento (euro ,49) non corrisponde all importo dei debiti residui in sorte capitale dei prestiti in essere (euro ,00). CONSIDERATO Il Responsabile del Servizio finanziario, in risposta alle osservazioni come innanzi formulate, con nota acquisita al prot. n /04/2010-SC_CAL-T81-A, ha rappresentato elementi di chiarimento ed integrazione. La Sezione prende atto dei chiarimenti forniti dal Comune di DIAMANTE in merito ai punti segnalati, chiarimenti che tuttavia consentono di superare soltanto parzialmente le osservazioni formulate dal Magistrato istruttore. Pertanto, al fine di consentire le necessarie azioni correttive, questa Corte ritiene opportuno formulare raccomandazioni e segnalazioni al Consiglio Comunale, alla cui attenzione sottopone le seguenti situazioni ritenute pregiudizievoli o comunque sintomatiche di inefficienze e/o di criticità della gestione finanziaria dell Ente: Tardiva approvazione del rendiconto Il rendiconto è stato deliberato dall organo consiliare (deliberazione C. C. n. 37 del 21 settembre 2009), successivamente alla scadenza del termine che, a seguito delle modifiche introdotte dalla lettera a), comma 6, dell art. 2-quater, del d. l. 7 ottobre 2008, n. 154, è fissato, dagli artt. 227 e 151 del TUEL, al 30 aprile dell anno successivo. Poiché la mancata approvazione nei termini del rendiconto da parte dell Organo consiliare determina, fino all adempimento, la condizione di ente locale strutturalmente deficitario (art. 243, comma 6, del TUEL), assoggettato ai controlli centrali in materia di copertura del costo di alcuni servizi (punto 18 del Principio 5

6 contabile n. 3 per gli Enti locali), si ritiene indispensabile evidenziare la necessità di scongiurare il ripetersi di tale situazione di irregolarità. SEZIONE PRIMA Risposte n. 2 e n. 2/a In ottemperanza alla pronuncia specifica, emessa dalla Sezione regionale di controllo sul bilancio di previsione 2008 (deliberazione n. 287 del ), l Ente ha adottato la deliberazione n. 60 del 30 dicembre 2008, con cui il Consiglio Comunale, nel dare atto dell assunzione delle misure correttive di alcune delle irregolarità e/o criticità segnalate, ne ha demandato altre alla futura attività dell Ente. Posto che, in fase di controdeduzioni, l Ente ha trasmesso soltanto la deliberazione C. C. n. 16 del 2 aprile 2010, avente ad oggetto l adozione del piano triennale per razionalizzare alcune spese correnti (beni strumentali, autovetture, beni immobili ad uso abitativo o di servizio, apparecchiature di telefonia mobile), si ritiene non compiutamente adempiuto l obbligo di assumere le necessarie misure correttive previste dalla legge. Si invitano, pertanto, amministratori e funzionari dell Ente, secondo le rispettive competenze, ad intervenire con incisività su tutte le problematiche gestionali accertate. Risposta n.20/b L Ente, il quale in fase istruttoria ha attestato che l inesistenza, al , di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere risulta dalle attestazioni dei responsabili dei servizi, non ha riscontrato la richiesta della Sezione volta ad acquisire copia delle attestazioni in parola. SEZIONE SECONDA 1. Risultato della gestione finanziaria 1.5 Verifica vincoli di bilancio Sanzioni amministrative pecuniarie per violazione Codice della strada Nel corso del 2008, le riscossioni di entrate da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del Codice della strada, caratterizzate da un decremento, rispetto all anno precedente, pari al 34 per cento circa, hanno rappresentato il 39,56 per cento degli importi accertati. La situazione suesposta mette in evidenza l opportunità che l Ente, in aderenza al principio della prudenza, proceda all accertamento dell entrata in questione contestualmente alla riscossione dei relativi importi (punto 19 del Principio contabile n. 2 per gli Enti Locali) Recupero evasione tributaria Dalle informazioni pervenute in fase di controdeduzioni, è emerso che l Ente non ha comunicato le risorse relative al recupero evasione tributaria (ICI, TARSU ed altri tributi) nell anno 2008, in quanto il servizio è stato aggiudicato, a seguito di 6

7 procedura ad evidenza pubblica, alla CENSUM s.r.l., che starebbe provvedendo alla predisposizione della banca dati tributaria ed al recupero dell evasione: da nota datata 23 dicembre 2009, a firma del Responsabile del settore tributi, risulta che l attività di recupero tributario riferita all ICI - annualità 2004 ha portato a maggiori accertamenti per euro ,00. Pur prendendo atto delle iniziative assunte dall Ente, si richiama l attenzione sull elevato importo, al 31 dicembre 2008, dei residui attivi relativi ad entrate proprie (euro ,94), che rappresentano il 60,17 per cento del totale dei residui attivi esistenti alla stessa data (euro ,04). Si sottolinea, al riguardo, che il mancato accertamento ed incasso dei tributi relativi agli anni pregressi, iscritti a residuo, potrebbe comportare danni per l erario, con conseguente responsabilità amministrativa a carico dei soggetti responsabili. 1.7 Gestione di residui Dalle informazioni pervenute, è emersa la presenza di partite residuali attive risalenti ad esercizi precedenti il 2004 (analisi di vetustà dei residui) che, per quanto concerne in particolare i titoli I e III, nel corso del 2008, sono state scarsamente movimentate: del tutto irrilevante è sia la percentuale dei residui riscossi (4,70 per cento) che quella dei residui stralciati o cancellati (4,96 per cento). I residui vetusti, rimasti complessivamente da riscuotere al , a seguito delle predette movimentazioni, ammontano ad euro ,44. In relazione all esigibilità dei predetti residui, l Ente ha vincolato cautelativamente una quota dell avanzo di amministrazione disponibile, pari ad euro ,00. La contabilità dell Ente risulta, altresì, caratterizzata da un elevato importo, al , delle partite residuali attive totali (euro ,04), di cui il 62,34 per cento costituito da residui di parte corrente. I residui attivi esistenti al , rappresentando il 132,32 per cento degli accertamenti di competenza (euro ,18), oltrepassano la soglia di attenzione individuabile in via prudenziale nella misura del 100 per cento degli accertamenti stessi. Alla situazione suesposta si aggiungono bassi indici della capacità di realizzazione dei residui attivi complessivamente riaccertati (25,92 per cento) e di smaltimento dei residui passivi complessivamente impegnati (31,86 per cento). Per quanto concerne poi i residui passivi, si rileva un elevato importo, al , delle partite residuali passive totali (euro ,32), che rappresenta il 135,20 per cento degli impegni di competenza (euro ,56) ed inoltre la presenza di residui passivi risalenti ad esercizi precedenti il 2004 (euro ,03), di cui il 51 per cento circa relativo ai c.d. residui di stanziamento. 7

8 Le considerazioni contenute nei punti che precedono rendono opportuno, al fine di conferire veridicità ed attualità al bilancio dell amministrazione, un provvedimento straordinario di verifica dei residui ed eventuale riaccertamento, da effettuare in conformità alle regole contabili in materia. 2. Organismi partecipati Risposta n. 13 Sezione prima Il Comune risulta proprietario di quote di partecipazione nella società per azioni mista pubblico-privato ALTO TIRRENO COSENTINO S.p.A., nella COSENZA ACQUE S.p.A. e nel Consorzio ASMEZ. In riscontro a specifica richiesta istruttoria, l Ente ha riferito di non essere a conoscenza dell attuazione del disposto di cui all art. 18 del d. l. n. 112/2008 (legge n. 133/2008), relativo alle modalità di reclutamento del personale, da parte della società partecipata ALTO TIRRENO COSENTINO S.p.A. (società a partecipazione pubblica di controllo). Alcuni dei predetti organismi partecipati hanno registrato perdite d esercizio negli ultimi tre bilanci approvati: o la COSENZA ACQUE S.p.A. ha registrato perdite di esercizio pari ad euro ,00 nel 2007 e ad euro ,00 nel Detta società, al , risulta ancora inattiva; o la ALTO TIRRENO COSENTINO S.p.A. è caratterizzata da perdite di esercizio nel 2007 (euro 1.287,00) e nel 2006 (euro ,00). Nel richiamare quanto raccomandato nelle precedenti pronunce della Sezione in ordine alla necessità di una gestione informata e diligente delle partecipazioni possedute, non appare superfluo avvertire che la partecipazione a società o enti, la cui gestione è caratterizzata da una perdita o patrimonio netto negativo, rappresenta un potenziale rischio per la stabilità degli equilibri ed un appesantimento per i futuri bilanci comunali. 3. Servizi pubblici gestiti direttamente In riscontro a specifica richiesta istruttoria, volta ad acquisire i dati relativi all evoluzione, nel triennio 2006/2007/2008, dei costi e dei proventi dei servizi gestiti direttamente, l Ente ha trasmesso i prospetti contenenti l importo dei costi e dei proventi previsti nel triennio stesso, dai quali è emerso che anche i dati forniti, limitatamente all anno 2008, in fase istruttoria concernono le previsioni e non i risultati raggiunti. 8. Gettito ICI e trasferimenti compensativi Come rilevato in sede di analisi del bilancio di previsione 2009, i dati comunicati dall Ente mettono in luce che, a fronte di un incremento del gettito ordinario ICI accertato nel 2008 (anno di entrata in vigore del provvedimento che ha disposto l esenzione dall imposta per le unità immobiliari adibite ad abitazione principale), 8

9 rispetto all anno precedente, pari ad euro ,00, l Ente ha certificato un importo a titolo di minor gettito 2008 pari ad euro ,85. Tale circostanza e l indisponibilità dei dati definitivi 2008 da parte dell Ente che, in sede di analisi del bilancio di previsione 2009, ha riferito la totale inattendibilità della banca dati relativa al tributo, rendono opportuna una revisione della stima del mancato gettito certificato, al fine di individuare la più congrua misura del rimborso, rispetto alla perdita di gettito: a fronte della predetta certificazione, l Ente ha ricevuto a titolo di trasferimento erariale un importo pari ad euro ,25. Per quanto concerne il recupero evasione anni precedenti, si rinvia a quanto rilevato in merito al recupero evasione tributaria. 9. Verifiche del conto economico L Ente presenta, al , un risultato economico, depurato della parte straordinaria, pari a -euro 2.163,64, con un peggioramento dell equilibrio economico di euro ,31 rispetto al risultato del precedente esercizio, determinato prevalentemente, secondo quanto riferito dall Organo di revisione, dai costi relativi ai rinnovi contrattuali dei dipendenti e dall aumento dei costi di gestione per servizio erogazione acqua potabile, RSU ed impianti di depurazione. Al riguardo, si ritiene opportuno richiamare il punto 74 del Principio contabile n. 3, a mente del quale ( ) il risultato depurato dei componenti straordinari, se negativo, attesta uno squilibrio economico che rende necessario provvedimenti per raggiungere nell arco temporale più breve, il pareggio.( ) La tendenza al pareggio economico deve essere considerata un obiettivo di gestione da sottoporre a costante controllo. 10. Verifiche del conto del patrimonio Le verifiche sul conto del patrimonio hanno messo in luce che il saldo patrimoniale, al , dei debiti di finanziamento (euro ,49) non corrisponde all importo dei debiti residui in sorte capitale dei prestiti in essere (euro ,00). La differenza, secondo quanto riferito in fase di controdeduzioni, è riconducibile all erroneo inserimento, tra i debiti di finanziamento, di quote di mutui a totale carico dello Stato, che l Ente si è impegnato a correggere in sede di predisposizione del conto del patrimonio P. Q. M. La Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Calabria, nell ambito delle rispettive attribuzioni, delibera di ACCERTARE le irregolarità e/o criticità enunciate in motivazione, 9

10 TRASMETTERE la presente deliberazione al Presidente del Consiglio Comunale ed al Sindaco di DIAMANTE (CS), affinché siano adottate, ai sensi dell art. 1, comma 168, della legge n. 266/2005, le necessarie misure correttive: 1. per assicurare che il rendiconto venga approvato nei termini di legge; 2. per assicurare una più puntuale risoluzione delle problematiche amministrativocontabili evidenziate nelle pronunzie di questa Corte; 3. per assicurare che l inesistenza, a chiusura d esercizio, di debiti fuori bilancio ancora da riconoscere risulti dalle attestazioni dei responsabili dei servizi; 4. per assicurare la puntuale riscossione delle entrate da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione codice della strada; 5. per assicurare una più incisiva attività di contrasto e recupero dell evasione tributario-tariffaria; 6. per procedere al riaccertamento dei residui attivi e passivi; 7. per assicurare una diligente gestione delle partecipazioni in enti o società; 8. per verificare i risultati raggiunti, in termini di costi sostenuti e proventi realizzati, dai servizi pubblici gestiti direttamente; 9. per procedere alla verifica della stima del minor gettito ICI 2008 certificato; 10. per scongiurare il verificarsi di risultati economici, depurati della parte straordinaria, negativi; 11. per garantire la corretta compilazione del conto del patrimonio. Le determinazioni che saranno assunte dal Consiglio comunale dovranno essere sollecitamente comunicate a questa Sezione regionale di controllo, per quanto di ulteriore competenza. Così deliberato in Catanzaro, nell adunanza pubblica del 20 aprile IL RELATORE IL PRESIDENTE f. f. F.to prof. Natale LONGO F.to dott. Giuseppe GINESTRA Depositata in Segreteria il 4 maggio 2010 IL DIRETTORE della SEGRETERIA F.to dott. Antonio LEONE 10

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