VERBALE DI ACCORDO PREMESSO CHE
|
|
- Gildo Salvatori
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VERBALE DI ACCORDO In data odierna si sono incontrate l Alitalia Linee Aeree Italiane S.p.A. e le Segreterie Nazionali FILT/RCGIL, FIT/CISL e UILTRASPORTI. Le parti, PREMESSO CHE intendono, alla luce delle novità introdotte dal D.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, dalle successive integrazioni e modificazioni, nonché dall Accordo Interconfederale 22 giugno 1995, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dai citati atti normativi; convengono che la tutela della sicurezza e salute dei lavoratori debba essere perseguita con comune impegno in tutti i luoghi di lavoro indipendentemente dalle loro dimensioni e dal numero di dipendenti ivi impiegati, ritengono che sia necessario realizzare una significativa esperienza sulla materia; sottolineano come l intero quadro possa subire mutamenti non appena siano istituite le R.S.U.; considerano l Alitalia, quale società esercente attività di Servizio di Trasporto Aereo, un unica unità produttiva finalizzata alla produzione di servizi dotata nel suo insieme di autonomia tecnico funzionale e finanziaria, che, in relazione all articolazione di attività connesse, necessita di una diffusione nel territorio; tutto ciò premesso, le parti - per quanto riguarda il personale di terra - stabiliscono quanto appresso: 1) INDIVIDUAZIONE DELLE AREE OMOGENEE la distribuzione sul territorio delle attività dell Alitalia, ferma restando la unicità tecnico funzionale della stessa, rende opportuno distribuire su tre aree omogenee la presenza dei rappresentanti per la sicurezza; dette aree si ottengono integrando tra di loro i criteri della territorialità con quello della omogeneità delle attività svolte, che si riflette sul piano sostanziale in analogia di situazioni ambientali e di rischi prevalenti. Alla luce di ciò, si individuano per il personale di terra le seguenti Aree Omogenee: Magliana, Flumicino e Periferia Italia. Data l articolazione territoriale dell attività aziendale, le parti convengono di istituire a livello nazionale una Commissione Paritetica, che si occuperà della gestione delle problematiche - nell ottica ispiratrice del D.Lgs. 626/1994 e dell Accordo Interconfederale citato - al fine di ricercarne la definizione. La Commissione Paritetica è composta da tre membri aziendali e tre membri di parte sindacale, nominati dalle O.S.L. firmatarie del presente accordo e si riunisce a istanza di parte. Tale Commissione viene istituita in via sperimentale per un anno ed il numero dei componenti, in caso di abolizione della stessa verrà riassorbito nella quantità prevista al successivo punto 2). Nota al punto 1) le parti ribadiscono che la Commissione Paritetica non limita e non si sovrappone alle prerogative del r.l.p.s., ma intende costituire un momento di raccordo e di sintesi delle diverse esperienze.
2 2) RAPPRESENTANTI PER LA SICUREZZA Ai sensi dell art. 18, com. 60 D.Lgs. 626/1994, per l intera Unità Produttiva aziendale viene stabilito un numero complessivo di 18 rappresentanti per la sicurezza, così redistribuiti tra le varie Aree Omogenee: Fiumicino: 6 r.l.p.s. Roma: 2 r.l.p.s. (1 NCD e 1 UP Roma) Periferia Italia: 10 r.l.p.s. In considerazione della necessità di legare quanto più possibile la presenza del r.l.p.s. alla realtà geografica che lo esprime, la Periferia Italia viene ulteriormente suddivisa nei seguenti collegi elettorali, ognuno dei quali elegge il numero di r.l.p.s. indicato: Sicilia 2 Sardegna 1 Campania-Calabria-Puglia 2 Toscana-Marche-Umbria-Abruzzo-Emilia Romagna 1 Piemonte-Liguria 1 Lombardia 2 Triveneto 1 La relativa nomina, che avverrà secondo le previsioni e le procedure di cui all Accordo interconfederale 22 giugno 1995, diverrà efficace nei confronti della Società non appena sarà comunicata dalle Segreterie Nazionali secondo le modalità in vigore per la nomina delle R. S. A. 3) ELEZIONI DEI R.L.P.S. Le elezioni, che verranno indette entro e non oltre il 31 marzo 1997, si terranno secondo le previsioni del citato Accordo Interconfederale e sono aperte alle candidature di lavoratori presentate da altre Organizzazioni Sindacali, purché siano costituite con proprie rappresentanze. Le Organizzazioni che presenteranno candidature potranno indicare un lavoratore per ogni Area Omogenea da destinare alle attività elettorali; per l Area Omogenea della Periferia Italia il numero è elevato a tre per ogni Organizzazione. 4) PERMESSI
3 Ad ogni r.l.p.s. spettano 40 ore annuo di permesso retribuito per svolgere le attività di competenza, secondo quanto disposto in merito dall Accordo Interconfederale e dell art. 19 D. Lgs. 626/94. I permessi del r.l.p.s. verranno richiesti con le stesse modalità oggi in vigore per i permessi delle r.s.a. 5) FORMAZIONE le parti, nel comune e ribadito impegno a dare concreta ed effettiva attuazione alle disposizioni del D.Lgs. e dell Accordo Interconfederale in uno spirito di reciproca collaborazione tesa a trovare soluzioni eque e compatibili, si danno atto dell importanza che la formazione riveste nello scenario complessivamente delineato dalla normativa legale e contrattuale citata. In tal senso la Società si impegna ad attuare tempestivamente un programma di idonea formazione rivolto ai r.l.p.s. attraverso la propria struttura di Prevenzione e Protezione. 6) MODALITÀ DI ACCESSO AI LUOGHI DI LAVORO Le parti concordano sull opportunità che l accesso ai luoghi di lavoro da parte del r.l.p.s. avvenga di preferenza contestualmente ad un rappresentante del Servizio Sicurezza e Prevenzione, al fine di poter avviare immediatamente una più puntuale analisi dei problemi e delle soluzioni possibili. 7) VERIFICA Le parti convengono di rincontrarsi entro un anno dalla stipula del presente accordo per verificarne l attuazione pratica. 8) RINVIO E ABROGAZIONI Per quanto non espressamente previsto dal presente accordo, si rinvia alle disposizioni di legge e all Accordo Interconfederale vigente. Contestualmente vengono abrogati gli accordi vigenti in materia di commissioni e\o altri tipi di organismi con competenza nelle materie oggetto del D.Lgs. 626\1994. Le parti si impegnano, altresì, ad inserire, in sede di ipotesi di rinnovo del Nazionale di Categoria, una disciplina generale della materia, in coerenza con il disposto del D.Lgs. 626/1994. Roma, ALITALIA Linee Aeree Italiane S.p.A. FILT/CGIL FIT/CISL UILTRASPORTI
4 Allegato al verbale di accordo del COMMISSIONE PARITETICA NAZIONALE ALITALIA: AREE DI INTERVENTO Tale Commissione svolgerà i compiti di coordinamento delle attività di gestione delle problematiche - nell ottica ispiratrice del D.Lgs. 626/94 e dell accordo interconfederale citato ed in particolare di: - contribuire alla elaborazione di linee guida per la formazione dei lavoratori e dei rappresentanti per la sicurezza; - monitorizzare gli interventi formativi o di altra natura nel campo dell igiene e della sicurezza sul lavoro, anche individuando modalità di reperimento di finanziamenti della U:E: e degli enti pubblici nazionali; - promuovere lo scambio di informazione e valutazioni in merito all applicazione della normativa; - valutare ed esprimere pareri in merito alle proposte di normativa comunitaria e nazionale anche al fine dell individuazione di posizioni comuni da prospettare nelle sedi europee, governative e parlamentari; - promuovere l informazione dei soggetti interessati sui temi della salute e della sicurezza; - raccogliere i nomi dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza e tenere il relativo elenco, - monitorare lo stato di applicazione della presente intesa e del D.Lgs. 626/94. Tale Commissione è prima istanza di riferimento in merito alle controversie sorte sull applicazione dei diritti di rappresentanza, informazione e formazione di cui all art. 20 del D.Lgs. 626/94, La sede della Commissione è a Roma. Nota a verbale In relazione all accordo del 13/12/1996, le parti convengono che per i r.l.p.s. eletti per l Area Omogenea Periferia Italia, l Azienda fornirà un biglietto aereo gratuito qualora, nell espletamento del proprio incarico, abbiano reale necessità di raggiungere luoghi di lavoro diversi da quelli in cui prestano la propria attività, con un tetto annuo massimo complessivo di quaranta biglietti. Per i componenti di nomina sindacate della Commissione Paritetica, la spettanza annua è di cinque biglietti per ciascun componente. Il biglietto verrà richiesto dalla Segreteria Nazionale della federazione cui appartiene il r.l.p.s. o il componente la commissione Paritetica alla Funzione Relazioni Industriali con almeno tre giorni di anticipo rispetto alla partenza, salvo i casi di comprovata gravità ed urgenza. Nei casi di cui sopra, l Azienda, inoltre, mette a disposizione del r.l.p.s. il proprio servizio mensa alle stesse condizioni vigenti per il personale in servizio in loco.
5 Ove non sia possibile il trasferimento per mezzo dell aereo, la società rimborserà ai r.p.l.s. il biglietto ferroviario per un viaggio di andata e ritorno in 2 classe, previa preventiva comunicazione con un preavviso minimo di almeno due giorni e comunque a fronte della presentazione del documento di viaggio.
SETTORE ASSICURATIVO. Il giorno 18 aprile 1995. tra. l ANIA. le OO.SS. premesso che
SETTORE ASSICURATIVO Il giorno 18 aprile 1995 tra l ANIA e le OO.SS. premesso che Le Parti intendono, con il presente accordo, dare attuazione agli adempimenti loro demandati dal decreto legislativo 19
DettagliVERBALE Dl ACCORDO ELEZIONI RLS
VERBALE Dl ACCORDO ELEZIONI RLS Il giorno 18 dicembre 1996 presso la sede della Confederazione Generale dell'agricoltura Italiana (Confagricoltura) in Roma, Corso Vittorio Emanuele 101, tra la Confederazione
DettagliREGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO
REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO REGOLAMENTO RELATIVO ALLA ELEZIONE ED ATTRIBUZIONI DEI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA DEL COMPARTO DELLA ASL VITERBO REVISIONE DATA 0 15.06.2004
DettagliD. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di
DettagliLA SICUREZZA E LA PREVENZIONE NEL CCNL COMPARTO SCUOLA: DISPOSIZIONI CONTRATTUALI DI RIFERIMENTO
LA SICUREZZA E LA PREVENZIONE NEL CCNL COMPARTO SCUOLA: DISPOSIZIONI CONTRATTUALI DI RIFERIMENTO CCNI DEL 31.8.1999 TUTELA DELLA SALUTE NELL AMBIENTE DI LAVORO Art. 57 - Finalità 1. Al fine di assicurare
DettagliChi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS
Chi è il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza RLS Definizione di RLS (Art 2, comma 1, lettera i) del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) persona eletta o designata per rappresentare i lavoratori per
Dettagli4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;
Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui
DettagliPIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005
PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti
DettagliLa figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione
La figura del RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) IN AZIENDA quali prospettive di collaborazione Riferimenti normativi Decreto Legislativo 9 Aprile 2008 n. 81: cd TESTO UNICO SULLA SALUTE
DettagliSicurezza e salute dei lavoratori
Sicurezza e salute dei lavoratori Il giorno, 12 marzo 1997, in Roma tra - l Associazione fra le Casse di Risparmio Italiane (ACRI) - l Associazione Sindacale fra le Aziende del Credito (ASSICREDITO) e
DettagliIl Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50
Il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza R.L.S. nel Decreto Legislativo 81/08 e 106/09 Articoli 48 e 50 Beppe Baffert USR CISL Piemonte . Nelle aziende con più di 15 lavoratori il RLS è eletto,
DettagliUNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA"
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA "LA SAPIENZA" Regolamento relativo alla designazione dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza PREMESSO che l art. 5 del CCNL 16.10.008 demanda alla normativa di
DettagliCentro studi dei Consulenti del Lavoro della provincia di Messina
Centro studi dei Consulenti del Lavoro della provincia di Messina Guida rapida all adempimento in scadenza il prossimo 16 maggio 2009 DLGS 81/2008 LA NOMINA DEL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA
DettagliCONVOCAZIONE ASSEMBLEA
CONVOCAZIONE ASSEMBLEA Con la presente si convoca l assemblea generale dei lavoratori per il giorno / / alle ore : presso la sede legale dell azienda sita in Via n a ( ) per discutere e re in merito ai
DettagliL aggiornamento degli accordi
L aggiornamento degli accordi Le Confederazioni Artigiane CONFARTIGIANATO Imprese Piemonte, CNA Piemonte, CASA Artigiani Piemonte e le Confederazioni Sindacali CGIL Piemonte, CISL Piemonte, UIL Piemonte
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliComunicazione ai lavoratori in merito alla possibilità di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Informa i Lavoratori che:
OGGETTO: Comunicazione ai lavoratori in merito alla possibilità di eleggere il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) Con la presente la sottoscritta impresa con sede in Via...::::: Informa
DettagliCodice di Comportamento
Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 15 del 3 maggio 2005 e successivamente modificato con deliberazione n. 12 del 2 marzo 2009 Indice Premessa 1 Codice Etico 2 Regolamento gare
Dettagli1.2. Le parti opereranno una prima verifica alla scadenza di 6 mesi dalla firma, mentre quelle successive avverranno a richiesta di una delle parti.
PROTOCOLLO D INTESA TRA AGCI, CCI, LEGACOOP E CGIL, CISL, UIL PER L APPLICAZIONE DEL D.LGS. 19.9.94 N. 626 (CONCERNENTE IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA E DELLA SALUTE DEI LAVORATORI SUL LUOGO DI LAVORO)
DettagliTra. Premesso. Visto. le disposizioni contenute nel già citato D.Lgs 626/94 ed in particolare, quelle contenute nell'art.20;
ACCORDO PER LA COSTITUZIONE DELL'ORGANISMO PARITETICO DEL TURISMO REGIONALE E TERRITORIALE DELLA SICILIA E DEL RAPPRESENTANTE TERRITORIALE PER LA SICUREZZA (RTS) Le Associazioni Imprenditoriali: Tra URAS
DettagliUniversità degli Studi di Palermo Servizio di Prevenzione e Protezione di Ateneo
NG Università degli Studi di Palermo REGOLAMENTO Per l individuazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e la definizione delle loro attribuzioni (approvato nella seduta di contrattazione
DettagliMinistero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE
Roma, 27 GEN. 2003 Ministero delle Politiche Agricole e Forestali DIREZIONE GENERALE DELLE RISORSE FORESTALI, MONTANE E IDRICHE Prot. n 2740 DIVISIONE I Al Dirigente Superiore Direttore della Scuola del
DettagliSpett.le. Oggetto: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.). Procedure di nomina e ruolo. Scheda di aggiornamento
Spett.le. Oggetto: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.). Procedure di nomina e ruolo. Scheda di aggiornamento Al fine di agevolare l Impresa ed i lavoratori nell assolvimento delle vigenti
DettagliMODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO
Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA
DettagliFEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI
SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati
DettagliArticolo 1 Composizione
Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio
DettagliENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI
ENBIC Ente Nazionale Bilaterale Confederale ANPIT, CIDEC, CONFAZIENDA, FEDIMPRESE E UNICA CISAL, CISAL TERZIARIO, FEDERAGENTI REGOLAMENTO COMMISSIONE NAZIONALE FORMAZIONE SICUREZZA LAVORO VISTO lo Statuto
DettagliAccordo 4 febbraio 2016 in tema di RLS. Angelo Giuliani Giorgio Crespi ABI
Accordo 4 febbraio 2016 in tema di RLS Angelo Giuliani Giorgio Crespi ABI Milano, 27 maggio 2016 D.lgs. 81/08: rinvii alla contrattazione collettiva Art. 47 comma 5: numero degli rls modalità di designazione
DettagliLa legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due
La legge 78/2014 (c.d. Jobs Act ): il contratto di lavoro a tempo determinato due anni dopo la Riforma Fornero. a cura di Stefano Petri E stata pubblicata in G. U., n. 114 del 19 maggio 2014, la Legge
DettagliPROTOCOLLO DI INTESA. tra
Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia
DettagliPolitecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co.
2014 Politecnico di Bari - Piano per la formazione del personale ai fini della prevenzione della corruzione (adottato ai sensi dell art. 1, co. 8, della L. n. 190/2012 ed approvato dal C.d.A. nella seduta
DettagliProvincia di Cremona
Provincia di Cremona REGOLAMENTO DELLA CONSULTA PROVINCIALE PER IL COORDINAMENTO DEL VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE DELLA PROVINCIA DI CREMONA Approvato con Delibera di Consiglio Provinciale N 17 del
DettagliALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA
ALLEGATO 4 STUDIO DI FATTIBILITA Procedura aperta per la selezione di una Società di Gestione del Risparmio per l'istituzione e la gestione di un fondo di investimento, immobiliare, chiuso per il patrimonio
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliINDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA
INDICAZIONI OPERATIVE PER VALUTARE E PROMUOVERE L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA SICUREZZA Con il presente documento si precisano le modalità di intervento da adottare da parte degli Spisal per valutare
DettagliGUIDA OPERATIVA. Personale dei comparti:
GUIDA OPERATIVA Personale dei comparti: Modalità di calcolo del monte ore dei permessi sindacali di spettanza delle organizzazioni sindacali rappresentative e della RSU nei luogo di lavoro Novembre 2013
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliSperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015
Sperimentazione dell'apprendistato di ricerca Faq aggiornate al 27 febbraio 2015 QUESITI RELATIVI AL CONTRATTO DI LAVORO Il contratto di lavoro viene stipulato tra apprendista e università o tra apprendista
Dettagli1) Progetti di Servizio civile nazionale da realizzarsi in ambito regionale per l avvio di complessivi 3.516 volontari.
Avviso agli enti. Presentazione di progetti di servizio civile nazionale per complessivi 6.426 volontari (parag. 3.3 del Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione
DettagliAutorità Garante della Concorrenza e del Mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato PROTOCOLLO DI INTESA TRA l AUTORITA PER LE GARANZIE NELLE COMUNICAZIONI E L AUTORITA GARANTE DELLA CONCORRENZA E DEL MERCATO L Autorità per le garanzie
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2
DettagliCOSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA
COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante
DettagliFEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE REGOLAMENTO DELLA STRUTTURA DI PROTEZIONE CIVILE
FEDERAZIONE ITALIANA NUOTO (F.I.N.) - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Premessa La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento di Protezione Civile, in base alla Legge
DettagliREGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE
COMUNE DI CARTURA PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO SUL- L ISTITUZIONE E FUNZIONAMENTO DELL ORGANISMO COMUNALE DI VA- LUTAZIONE NU- CLEO DI VALUTA- ZIONE Approvato con deliberazioni della Giunta Comunale
DettagliREGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM. Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12
REGOLAMENTO DEL COMITATO CONTROLLO E RISCHI DI SNAM Il presente Regolamento, approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 12 dicembre 2013, disciplina la composizione e la nomina, le modalità di
DettagliREGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014. (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150)
COMUNE DI SANT ANGELO A SCALA Provincia di Avellino PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2012-2014 (Art. 11, D. Lgs. 27 ottobre 2009, nr. 150) Cod. SAS-PTI01 Data: 30/04/2012 Adottato con
Dettaglib) Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione dai rischi;
Lezione 6 La riunione periodica (art 35) La riunione periodica è un momento di discussione sui temi della prevenzione e della tutela della salute e dell integrità psicofisica dei lavoratori, prevista per
DettagliAUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA
REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI
DettagliMinistero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali
INTERPELLO N. 65/2009 Roma, 31 luglio 2009 Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali DIREZIONE GENERALE PER L ATTIVITÀ ISPETTIVA Al Consiglio Nazionale dell Ordine dei Consulenti del
DettagliCOMUNE DI ANZANO DI PUGLIA
COMUNE DI ANZANO DI PUGLIA Provincia di Foggia REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEL GRUPPO COMUNALE DI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 13 in data 04.06.2015
DettagliComune di Falconara Marittima (Provincia di Ancona)
CONSIGLIO COMUNALE Seduta del Comune di OGGETTO N 0: MODIFICA DEL REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA RACCOLTA, DEL TRASPORTO E DELLO SMALTIMENTO DEI RIFIUTI URBANI ED ASSIMILATI AGLI URBANI:
DettagliCOMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.
COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE
DettagliComune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,
DettagliCOMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO
COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Provincia di Brescia STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO 1 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE DEL COMUNE DI TREVISO BRESCIANO Art. 1 Istituzione
DettagliPremesso. convengono quanto segue
Le Regioni e Province Autonome Premesso a) che in data 14 febbraio 2006 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 37 l Accordo, siglato in Conferenza Stato-Regioni, attuativo dell art.2, commi 2 e
DettagliRegolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)
Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio
DettagliPROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA.
REGOLAMENTO DI SELEZIONE DI PROFESSIONALITÀ PER L INSTAURAZIONE DI RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO PRESSO L AZIENDA SPECIALE UFFICIO D AMBITO DELLA PROVINCIA DI CREMONA. (Approvato con Delibera del Consiglio
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL
DettagliREGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE
REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DI INCARICHI ESTERNI DI STUDIO, RICERCA, CONSULENZA E COLLABORAZIONE APPROVATO CON DELIBERA DI G.C. N. 222 DEL 29/11/2011 Articolo 1 Finalità ed ambito applicativo 1. Il presente
DettagliIl giorno 24 luglio 2008, in Roma. tra. Premesso che
ACCORDO PER IL PASSAGGIO DEI QUADRI DIRETTIVI E DEL PERSONALE DELLE AREE PROFESSIONALI DELLA CASSA DEPOSIT I E PRESTITI SOCIETÀ PER AZIONI AL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO PER I QUADRI DIRETTIVI
DettagliREGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLE NORME IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI PARTE I - Disposizioni generali... 2 ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Circolazione dei dati all'interno dell'università...
DettagliCONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA
CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute
DettagliPROTOCOLLO D INTESA. tra. MIUR USR Sicilia. Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani
PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia Ufficio XI Ambito Territoriale per la provincia di Trapani e Conservatorio di Musica di Stato di Trapani Antonio Scontrino PROTOCOLLO D INTESA tra MIUR USR Sicilia
DettagliACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012)
ACCORDO STATO-REGIONI FORMAZIONE 21 dicembre 2011 (in vigore dal 26 gennaio 2012) FORMAZIONE LAVORATORI -Sono esclusi i lavoratori stagionali in attesa di un provvedimento ad hoc da parte del Min.Lavoro.
DettagliSISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato
SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE del personale amministrativo dell Avvocatura dello Stato PREMESSA. Il presente Sistema di misurazione e valutazione della performance del personale
DettagliCONVENZIONI PRIVATI TRA
Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire
DettagliSogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili
Sogin - Linee Guida sui cantieri temporanei o mobili 1. PREMESSA La disciplina dei cantieri temporanei e mobili ha trovato preciso regolamentazione nel Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e nel successivo
DettagliComune di Cavarzere Provincia di Venezia
Comune di Cavarzere Provincia di Venezia Decreto Sindacale n. 2 in data 25.1.2013 OGGETTO: NOMINA DATORE DI LAVORO DELLA SICUREZZA, INDIVIDUAZIONE ED ATTRIBUZIONE COMPETENZE AI SENSI DEGLI ARTT. 17 E 18
DettagliEntro il 16.08.2009 (a seguito di proroga) le organizzazioni con Rappresentanti dei Lavoratori
Studio Commerciale Associato Balestieri - Galdenzi Data: 21 luglio 2009 Circolare: 17/2009 Argomento: RESPONSABILE SICUREZZA Destinatari: Clienti in indirizzo Dott. Paolo Balestieri Dottore Commercialista
DettagliAthenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h)
Athenay Formazione: Formazione professionalizzante in azienda (72 h) Sedi corsuali (accreditate e occasionali): Torino - C.so URSS 612/3/E Torino - Via Oropa 74 Carmagnola Ciriè Pinerolo Rivoli Athenay:
DettagliREGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE
APPROVATO CON DELIBERA CONSILIARE N. 64 DEL 30/07/2003 REGOLAMENTO DEL TAVOLO DEL VOLONTARIATO, AI SENSI DELL ART. 3 COMMA 4, LETTERA G) DELLO STATUTO COMUNALE ART. 1 - FINALITÀ Il Comune di Castel Maggiore,
DettagliUNIONE BASSA REGGIANA. Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016
Allegato 2 DGU 5/2014 UNIONE BASSA REGGIANA (PROVINCIA DI REGGIO EMILIA) Programma triennale per la trasparenza e l integrità 2014 2016 1. PREMESSA In data 20.4.2013, è entrato in vigore il D.lgs. 14.3.2013
DettagliD. Lgs. 81 del 9.4.2008
Azienda Unità Sanitaria Locale di Reggio Emilia Dipartimento di Sanità Pubblica SERVIZI PREVENZIONE SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO D. Lgs. 81 del 9.4.2008 (S.O. n. 108 - G.U. n. 101 del 30-4-2008) Il Rappresentante
DettagliSCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA
ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina
DettagliPRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI. Regolamento. Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
PRYSMIAN S.P.A. COMITATO CONTROLLO E RISCHI Regolamento Regolamento del Comitato Controllo e Rischi Data approvazione: 16/01/2007 Ultima modifica: 08/11/2012 Regolamento del Comitato Controllo e Rischi
DettagliTARIFFA PROFESSIONALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI E DEGLI ASSISTENTI SOCIALI SPECIALISTI
TARIFFA PROFESSIONALE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI E DEGLI ASSISTENTI SOCIALI SPECIALISTI CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1. Contenuto della tariffa 1. La presente tariffa stabilisce i criteri e le modalità
DettagliREGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO
REGOLAMENTO DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE UNICA PER LE POLITICHE DEL LAVORO (D.Lgs 23 dicembre 1997, n. 469) SOMMARIO TITOLO I - Norme di organizzazione ART. 1 Ambito di applicazione ART. 2 Finalità ART.
DettagliCOMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE
COMUNE DI SANT ILARIO D ENZA (Provincia di Reggio Emilia) REGOLAMENTO DEL SERVIZIO INTERCOMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Approvato con deliberazione del Consiglio comunale n 65 del 29 novembre 2004 pubblicata
DettagliVALeS Valutazione e Sviluppo Scuola
Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni
DettagliCONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99
CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata
DettagliINTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI)
INTESA TRA COMUNE DI MILANO E AZIENDA SANITARIA LOCALE CITTA DI MILANO PER LA SOMMINISTRAZIONE DI FARMACI NEI SERVIZI ALL INFANZIA (0-6 ANNI) Al fine di garantire un approccio coordinato alla gestione
DettagliIpotesi Rinnovo Contratto Integrativo Aziendale HPI
Ipotesi Rinnovo Contratto Integrativo Aziendale HPI PREMESSA Nel sottolineare l importanza del ruolo che il Contratto Collettivo Nazionale e gli accordi vigenti assegnano alla contrattazione di secondo
DettagliCOMUNE DI (PROVINCIA DI NUORO) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
CGIL FP CGIL FUNZIONE PUBBLICA FEDERAZIONE PROVINCIALE DI NUORO Via Oggiano, 15 08100 N U O R O - Tel. 0784/37639 Fax 0784/35853 COMUNE DI (PROVINCIA DI NUORO) DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. di
DettagliIL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,
Dettagli2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 2 aprile 2010 Sicurezza: Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) nel D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Questo soggetto della prevenzione
DettagliS E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A
S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 4369 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore PASSIGLI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 1 o DICEMBRE 1999 Norme in materia
Dettagli8 ottobre 2010 Sicurezza Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza
Chiarimenti 8 ottobre 2010 Sicurezza Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) nel Decreto Legislativo 81/2008, e sue successive modifiche ed
DettagliOrganizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.
Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti
DettagliSCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra
Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc
DettagliPROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte
PROTOCOLLO DI RELAZIONI SINDACALI TRA CGIL CISL UIL Piemonte ANCI Piemonte - LEGA DELLE AUTONOMIE LOCALI Piemonte Premessa Le politiche delle Amministrazioni locali, ed in particolare le politiche di bilancio,
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001
ALLEGATO ALLA DELIBERA DI GIUNTA COMUNALE N. 35 DEL 31/03/2001 METODOLOGIA PERMANENTE PER LA VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI E DEI RISULTATI DEI DIPENDENTI GENERALMENTE CONSIDERATI CUI NON SIANO STATI CONFERITI
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI SULLE PARCELLE PROFESSIONALI ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI
Dettagli1. La disciplina di cui al presente regolamento si informa ai seguenti principi generali: - 1 -
Regolamento di disciplina dei profili formativi dell apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, ai sensi degli articoli 4, comma 1, lettera c) e 53 della legge regionale 16 novembre
DettagliReg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E D E C R E T A :
Reg. 80 Bis n 460 I L R E T T O R E RICHIAMATO lo Statuto ed il Regolamento di Ateneo; RICHIAMATA la delibera n 491/29121 assunta dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 20.07.2011 con la quale
DettagliPROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)
PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori
Dettagli84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169
84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno
DettagliSETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017. Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015
SETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017 Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015 1 Sommario Fonti di riferimento pag. 3 I contenuti del Programma pag. 3
Dettagli