Denominazione: Distretto Industriale della Meccanica ed Elettronica del Canavese
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- Dionisia Marrone
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1 Sezione Anagrafica Denominazione: Distretto Industriale della Meccanica ed Elettronica del Canavese Sede del Distretto Il distretto del Canavese è localizzato a nord ovest della città capoluogo della provincia Torino. E centrato nella città di Ivrea, e arriva fino a Chivasso e a Rivarolo Canavese. Specializzazione produttiva I prodotti tipici del distretto sono prodotti in metallo e prodotti elettrici. Con riferimento alla classificazione Ateco 2007 delle attività economiche, le imprese del Distretto operano nei comparti 24 ( Metallurgia ), 25 ( Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti ), 26 ( Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi ), 27 ( Fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso domestico non elettriche ), 28 ( Fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca ), 29 ( Fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi ), 32 ( Altre industrie manifatturiere ), 33 ( Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature ) delle attività manifatturiere (C) e del comparto 38 ( Attività di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti; recupero dei materiali ) del Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento (E). Ambiti merceologici del Distretto Industriale del Canavese C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 24 Metallurgia 24.1 Siderurgia 24.2 Fabbricazione di tubi, condotti, profilati cavi e relativi accessori in acciaio (esclusi quelli in acciaio colato) Fusione di ghisa e produzione di tubi e raccordi in ghisa 24.3 Altre attività di prima trasformazione del ferro e dell'acciaio Stiratura a freddo Laminazione a freddo di nastri Profilatura mediante formatura o piegatura a freddo Trafilatura 24.4 Produzione di metalli di base non ferrosi Produzione di metalli preziosi e semilavorati Produzione di alluminio e semilavorati Produzione di zinco, piombo e stagno e semilavorati Produzione di rame e semilavorati Produzione di altri metalli non ferrosi e semilavorati 24.5 Fonderie Fusione di ghisa Fusione di acciaio Fusione di metalli leggeri Fusione di altri metalli non ferrosi 25 Fabbricazione e lavorazione dei prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti 25.1 Fabbricazione di elementi da costruzione in metallo
2 25.11 Fabbricazione di strutture metalliche e di parti di strutture Fabbricazione di porte e finestre in metallo 25.2 Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo; fabbricazione di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale Fabbricazione di radiatori e caldaie per il riscaldamento centrale Fabbricazione di cisterne, serbatoi e contenitori in metallo 25.3 Fabbricazione di generatori di vapore, escluse le caldaie per il riscaldamento centrale ad acqua calda 25.4 Fabbricazione di armi e munizioni 25.5 Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri 25.6 Trattamento e rivestimento dei metalli; lavorazioni di meccanica generale Trattamento e rivestimento dei metalli Lavori di meccanica generale 25.7 Fabbricazione di articoli di coltelleria, utensili e oggetti diversi in metallo Fabbricazione di articoli di coltelleria e posateria Fabbricazione di serrature e cerniere Fabbricazione di utensileria 25.9 Fabbricazione di altri prodotti metallici Fabbricazione di bidoni in acciaio e di contenitori analoghi Fabbricazione di imballaggi in metallo leggero Fabbricazione di prodotti fabbricati con fili metallici Fabbricazione di molle Fabbricazione di catene fucinate senza saldatura e stampate Fabbricazione di articoli di bulloneria Fabbricazione di componenti elettronici 26.5 Fabbricazione di apparecchi di misurazione, prova e navigazione; orologi Fabbricazione di orologi 27.1 Fabbricazione di motori, generatori e trasformatori elettrici e di apparecchiature per la distribuzione e il controllo dell'elettricità 27.2 Fabbricazione di pile e accumulatori elettrici 27.9 Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche n.c.a Fabbricazione di altre pompe e compressori Fabbricazione di altri rubinetti e valvole Fabbricazione di cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione 28.2 Fabbricazione di altre macchine di impiego generale Fabbricazione di forni, bruciatori e sistemi di riscaldamento Fabbricazione di macchine e apparecchi di sollevamento e movimentazione Fabbricazione di macchine per ufficio Fabbricazione di attrezzature di uso non domestico per la refrigerazione e la ventilazione Fabbricazione di altre macchine di impiego generale n.c.a Fabbricazione di altre macchine per l'agricoltura e la silvicoltura Fabbricazione di macchine utensili per la formatura dei metalli Fabbricazione di macchine utensili per la metallurgia (compresi parti e accessori, installazione) Fabbricazione di altre macchine utensili (compresi parti e accessori, installazione, manutenzione) 28.9 Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali Fabbricazione di macchine per la metallurgia (compresi parti e accessori) Fabbricazione di macchine da miniera, cava e cantiere (compresi parti e accessori) Fabbricazione di macchine per l'industria alimentare, delle bevande e del tabacco (compresi parti e accessori) Fabbricazione di macchine per le industrie tessili, dell'abbigliamento e del cuoio (compresi parti e accessori) Fabbricazione di macchine per l'industria della carta e del cartone (compresi parti e accessori)
3 28.99 Fabbricazione di altre macchine per impieghi speciali n.c.a. (compresi parti e accessori, installazione) 29.3 Fabbricazione di parti ed accessori per autoveicoli e loro motori Fabbricazione di apparecchiature elettriche per motori e veicoli Fabbricazione di protesi ortopediche, altre protesi ed ausili (inclusa riparazione) Installazione di strumenti ed apparecchi di misurazione, controllo, prova, navigazione e simili (incluse le apparecchiature di controllo dei processi industriali) Recupero e preparazione per il riciclaggio di cascami e rottami metallici Ente di riferimento Associazione industriali del Canavese Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento Il distretto è stato formalmente riconosciuto dalla Regione Piemonte ai sensi della Deliberazione del Consiglio Regionale 26 febbraio 2002, n Rideterminazione dei distretti industriali del Piemonte di cui alla D.C.R. n del 18 giugno Leggi Regionali Legge regionale del 22 novembre 2004, n. 34 "Interventi per lo sviluppo delle attività produttive" (allegato LR pdf) Legge regionale 26 aprile 2000, n. 44. Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali (allegato LR pdf) Legge Regionale n. 24 del 12/5/97 Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali in Piemonte. Delibere della Giunta Regionale Deliberazione del Consiglio Regionale 26 febbraio 2002, n Rideterminazione dei distretti industriali del Piemonte di cui alla D.C.R. n del 18 giugno 1996 (allegato DCR pdf) Delibera Giunta Regionale n del 3/8/01: Rideterminazione dei distretti industriali del Piemonte, di cui alla D.C.R. n del 18/6/96". Delibera Giunta Regionale n del 5/12/97: "Interventi per lo sviluppo dei sistemi di imprese nei distretti industriali del Piemonte". Modalità di attuazione e modulistica per la presentazione dei progetti e delle domande di contributo. Delibera del Consiglio Regionale n del 18/6/96 Nuova individuazione dei Distretti Industriali ai sensi dell art. 36 della legge n. 317/91. Delibera del Consiglio Regionale n dell 1/03/1994 Individuazione dei distretti industriali (sulla base dei dati del censimento 1981), ai sensi dell art. 36 della legge n Il distretto non aderisce alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) Var.% Imprese (2009/2007) +30,36 N. Imprese fino a 49 addetti (2008) (97,87%) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) +4,09 N. Addetti (2008) Var.% Addetti (2008/2007) -2,79 Export 2009 (Ml Euro) Var.% Export 2009/ ,03
4 Dati qualitativi Breve presentazione e descrizione del Distretto Fino agli Anni Ottanta il modello di sviluppo dell'area canavesana era imperniato sulla presenza di grandi imprese motrici: Olivetti e Fiat. Questo modello, sul finire degli Anni Novanta, entra in crisi, provocando effetti negativi sul tessuto imprenditoriale e sociale dell'area. I due fatti salienti di questo processo sono la crisi irreversibile del sistema Olivetti, e il ricompattamento della filiera legata al settore automotive con la chiusura definitiva dei stabilimenti Lancia a Chivasso. Questa crisi comporta una perdita di posti lavoro, ma viene contenuta grazie a una sostanziale stabilità nel numero delle imprese "industriali" minori, generando un passaggio di quote occupazionali dalla grande alla piccola e media industria. Dagli oltre addetti nella grande impresa negli Anni Settanta, si passa ai circa del '98. Le crisi legate alle chiusure o/e ristrutturazioni di queste grande ditte corrispondono dunque ad una rottura della traiettoria industriale dal tessuto economico locale basato sul modello one company town, che vedeva la città e il territorio respirare con l ossigeno della grande azienda, in un tessuto composto per il resto soprattutto da PMI. Negli Anni Settanta le piccole e medie imprese assorbivano appena il 30% degli occupati, oggi ci sono almeno 500 PMI che danno lavoro al 65% della popolazione occupata. L emergere di un tessuto di piccole e medie imprese, specializzate nei settori high tech dell informatica e delle telecomunicazioni è direttamente legato alla crisi di Olivetti e Lancia. Le nuove imprese sono infatti state fondate per la maggiore parte da ex-dipendenti di queste imprese che sfruttano la professionalità e le conoscenze acquisite nel lavoro da dipendente della grande impresa. La caratteristica peculiare territoriale dell area del Canavese è di conseguenza la multivocazionalità produttiva rappresentata da una struttura industriale composta da PMI e da grande imprese: - una vocazione specialistica legata a settori manifatturieri tradizionali, in particolare siderurgia e metallurgia, meccanica fine, stampaggio a caldo dell acciaio (Rivarolo) ma anche beni strumentali in cui emergono attività di eccellenza; - una vocazione per l alta tecnologia, l informatica, il design e la progettazione: il Canavese, e Ivrea in particolare, sembrano quindi sottoposti ad una rilevante fase espansiva del settore delle ICT, con una forte accelerazione soprattutto nei comparti dell elaborazione dati, della telematica, della produzione di software e delle attività editoriali, lasciando viceversa a Torino un ruolo di preminenza nella multimedialità, nelle telecomunicazioni, nella pubblicità e nelle attività radiotelevisive; - un sistema di imprese polverizzato in costante mutazione. La nascita di questo sistema trae anche origine dal crescente spazio che l azienda propulsore del settore (Fiat) ha progressivamente concesso a realtà imprenditoriali esterne, come quelle dei carrozzieri che in questo modo hanno potuto sviluppare l originaria attività di nicchia dedicata a concept car e fuoriserie, fino alla produzione e assemblaggio delle carrozzerie. Questo, insieme all unanime apprezzamento che ha sempre accompagnato l attività di progettazione piemontese, ha permesso ai talenti del car-design di divenire punto di riferimento per numerosi committenti stranieri e ha favorito la nascita di un sistema di imprese, strettamente in relazione tra loro, di servizi di supporto all attività di progettazione.
5 Nella provincia di Torino è possibile individuare una vera e propria costellazione, probabilmente senza eguali per brillantezza delle realizzazioni e professionalità, di strutture di differenti dimensioni che svolgono attività di supporto alla progettazione. Questa realtà è ulteriormente cementata da una fittissima rete di relazioni e contatti che sfuggono da qualsiasi tentativo di catalogazione e che si dirama all esterno della regione stessa, fino a raggiungere il resto dell Europa, il Medio Oriente e in misura minore anche gli Stati Uniti. Specialmente gli operatori di servizi al progetto come modellisti, prototipisti e ingegnerizzatori hanno saputo tradurre la sapiente tradizione in una nuova identità versatile, in continua evoluzione e apertissima all adozione di tecnologie d avanguardia. Punti di forza del distretto: - compenetrazione tra creatività, nuove tecnologie e abilità artigianali; - elevata concentrazione territoriale delle imprese; - buona internazionalizzazione delle imprese; - presenza di centri di formazione di eccellenza; - presenza di grandi imprese leader; - presenza di un profondo tessuto di conoscenze diffuse. Tra i punti di debolezza si possono annoverare: - il continuo moltiplicarsi di piccole realtà in competizione tra loro; - la riduzione di investimenti in R&D a causa delle scarse dimensioni; - scarsa profittabilità del settore con ripercussioni sulla situazione finanziaria; - elevato peso del settore auto (oltre 85%); - insufficiente numero di ingegneri Patto per lo sviluppo del Distretto Il 6 dicembre 1999 è stato creato il Patto Territoriale del Canavese, con compiti di assistenza tecnica, assegnato al Consorzio per il DT. Strategie di Sviluppo del Distretto La competitività dei mercati automotive in Europa impone alle case costruttrici di rinnovare rapidamente i modelli e di farlo in tempi sempre più brevi: molti modelli nuovi da concepire rapidamente si traducono nuovamente in maggior lavoro per coloro che disegnano auto, le progettano e costruiscono modelli/prototipi. Quest insieme di fattori ha fortemente rafforzato la domanda a cui deve far fronte il settore del design che, insieme alla superiorità tecnologica, rimane una delle poche armi a disposizione delle imprese del vecchio continente per combattere la impari sfida con i nascenti colossi siti nei paesi di nuova industrializzazione. L Italia, ed in particolare il Piemonte, hanno saputo ritagliarsi una posizione di tutto rispetto nell arena competitiva internazionale: molte imprese, nate come secondarie o di appoggio al gruppo FIAT e ribattezzate come l indotto durante gli anni 70-80, hanno iniziato ad farsi conoscere sullo scenario internazionale della creazione e progettazione di autoveicoli, raccogliendo commesse in tutta Europa e ultimamente anche nei paesi in via di sviluppo come India e soprattutto Cina. Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale Confindustria Canavese Associazione Industriali del Canavese Associazione piccole e medie industrie di Torino e provincia Confederazione Nazionale dell Artigianato e della piccola impresa Consorzio per il distretto Tecnologico del Canavese Provincia di Torino Comune d Ivrea API Torino Associazione industriali del Canavese Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali Fino alla metà degli anni 90 la formazione del giovane designer ha seguito percorsi diversi. Alcune grandi aziende dell automobile e dell elettronica hanno affrontato internamente il problema del ricambio generazionale formando in prima persona secondo le proprie specifiche esigenze, mentre in ambito universitario il Politecnico di Torino aveva già attivato dalla fine degli anni 70 l insegnamento del design come disciplina progettuale.
6 Ma è dalla metà degli anni 90 che l offerta formativa si è consolidata in due percorsi: la formazione privata, cui fanno capo diplomi e corsi organizzati da istituti privati, e quella universitaria. Per ciò che riguarda l ambito privato si possono individuare tre realtà importanti che, nate in precedenza, si sono consolidate e radicate maggiormente durante il decennio del 1990 anche grazie ad una domanda in continua crescita: L Istituto di Arte Applicata e Design nato nel 1978 su iniziativa di un gruppo di professionisti del settore. È stato il primo ente in Italia a fornire un corso di architettura della carrozzeria. Attualmente la sua offerta formativa si rivolge sia al mondo universitario, sia ai neo-diplomati provenienti da tutta Europa; non mancano poi corsi per coloro che sono già inseriti nella realtà lavorativa, con l organizzazione di master e seminari. L Istituto Europeo di Design è nato nel 1966 a Milano, mentre compare nel 1989 a Torino. Nella sede di Torino è attivo un corso specifico in design dei mezzi di trasporto. Offre corsi triennali post-diploma, corsi di formazione serale intensiva e percorsi di formazione post laurea. Una caratteristica importante è la condivisione di programmi di ricerca con grandi realtà aziendali. Dal 2001 al 2005 è stato attivo l Interaction Design Institute con sede ad Ivrea, nato come istituzione no profit, supportata da grandi aziende come Telecom Italia e Olivetti. Ha svolto attività didattico-scientifica sulle modalità con le quali le persone interagiscono con comunicazione e computer e ha proposto un corso Biennale di Diploma, alleanze industriali e finalizzate alla ricerca, seminari professionali con gli operatori locali. Dal 2005 è stato spostato presso Domus Academy di Milano. Laurea Triennale in Disegno Industriale (Politecnico), diretta evoluzione del Diploma in Disegno Industriale nato nel 1996 dedicato alla formazione di figure professionali capaci di mediare le ragioni della ricerca, della produzione e del mercato. Dal 1999 il Politecnico ha istituito anche laurea specialistica ed ulteriore 31 specializzazioni post-laurea, rendendo la propria offerta rispetto al design equiparabile agli altri ambiti di studio. Anche in ambito universitario la formazione dei giovani è completata dalla partecipazione a progetti concreti, concorsi e a stage aziendali. Il Consorzio Canavese Export è un'associazione no-profit (senza fine di lucro) di imprese che nasce nel 1993 ed opera nel distretto del Canavese, per la promozione economica di internazionalizzazione industriale delle PMI. Il Canavese è sub-area della provincia di Torino ed è situato al centro del triangolo industriale compreso tra Milano, Torino e Genova. È costituito sulla base della L. 83/89 ed è sottoposto alla vigilanza del Ministero per il Commercio Estero e della Regione Piemonte. Per le sue caratteristiche si configura come "distrettuale" e "polisettoriale". Il Consorzio Canavese Export, attraverso la realizzazione di progetti specifici, assiste le aziende Consorziate nelle fasi di internazionalizzazione, grazie al proprio staff di esperti, sviluppando progetti europei e nazionali. E' inoltre stazione appaltante ed esecutrice di progetti di Formazione Professionale co-finanziati dalla Regione Piemonte e dal FSE (Fondo Sociale Europeo). Per la missione aziendale si avvale degli strumenti operativi e finanziari delle leggi italiane e di quelle emanate dalla Unione Europea e da altri Organismi Internazionali. Contatti: PROGETTI: ESEGUITI IN FASE DI REALIZZAZIONE PROPOSTI Progetti Eseguiti Titolo del Progetto: Valorizzazione della ricerca scientifica al fine di promuovere il trasferimento tecnologico e lo sviluppo della societа dell'informazione - Diffusione dell'innovazione tecnologica nell'industria manifatturiera del Canavese. Riferimento al programma finanziato: DOCUP 2000/2006 Misura 2.4 Obiettivi ed attività del Progetto: la realizzazione di progetti di R&S e trasferimento tecnologico su temi trasversali a filiere strategiche dell industria manifatturiera e dei servizi, del Canavese. L intervento è strutturato in due progetti che afferiscono ai settori industriali della componentistica automotive ed a quello dell applicazione di tecnologie meccaniche, sensoristiche e I&CT.
7 Il primo, nell ambito della componentistica automotive, intende indirizzare innovazione e flessibilità nella progettazione e realizzazione di carrozzerie di automobili ed è realizzato con la collaborazione dell Istituto RTM S.p.A. Il secondo intende indirizzare tecnologie e applicazioni di Wireless Microsensor Systems ed è realizzato con la collaborazione del Politecnico di Torino. I progetti sono sviluppati dalla rete di organizzazioni e competenze di TS Canavese, estendendone il campo d azione a nuove tematiche e rafforzando la rete di infrastrutture immateriali che opera in Canavese a sostegno dell innovazione e dello sviluppo del tessuto socioeconomico territoriale. Le attivitа di R&S e trasferimento tecnologico consentiranno la creazione di Centri di Competenza (Centro di Competenza per l innovazione di prodotto e di processo nella componentistica per carrozzeria di automobili e Centro di Competenza per le tecnologie e le applicazioni dei Wireless Microsensor Systems) che continueranno la loro attività di sostegno all innovazione e sviluppo delle aziende del territorio, anche dopo la fine dei progetti finanziati. Il Progetto prevede, inoltre, una serie di attivitа trasversali che prevedono il monitoraggio delle esigenze del tessuto industriale territoriale, la promozione e la diffusione dei risultati, oltre che attivitа di coordinamento. Progetti in fase di realizzazione Titolo del Progetto: Iniziative multiassiali di supporto all attività economica Riferimento al programma finanziato: DOCUP 2000/2006 Misura 3.4 Obiettivi ed attività del progetto: il progetto prevede la realizzazione di due Centri Servizi per la prototipazione e la realizzazione di piccole serie, uno nel campo della microelettronica e dei microsistemi, l altro nel campo della componentistica meccanica, con particolare riferimento alla lavorazione della lamiera. I due Centri permetteranno di colmare il gap attualmente esistente tra ricerca applicata e industria nel Canavese.
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