SITO DI INTERESSE NAZIONALE BRESCIA CAFFARO

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1 Dipartimento di Brescia Via Cantore, Brescia SITO DI INTERESSE NAZIONALE BRESCIA CAFFARO MONITORAGGIO ACQUE SOTTERRANEE RISULTATI RILIEVO FREATIMETRICO DELL APRILE 2014 Brescia, Giugno 2014 U.O. Suolo, Bonifiche e Attività Estrattive - MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010

2 SOMMARIO 1. Introduzione Premessa Riepilogo delle attività svolte Inquadramento dell area Inquadramento dell area Caratteristiche idrogeologiche dell area Emungimenti in corso di significativa rilevanza Definizione dell area di interesse Censimento dei piezometri/pozzi esistenti Fonti dei dati Soggetti pubblici o privati coinvolti Progettazione ed implementazione di database informatico Criteri per la scelta dei punti di misura Densità dei punti di misura nella rete di monitoraggio Descrizione delle attività di campo svolte Rilievo topografico dei punti Identificazione dei punti di misura Rilievo con Stazione GPS Rilievo con Stazione Totale Rilievo freatimetrico Rilievo degli emungimenti in corso Elaborazione dei risultati Elaborazione dei dati GPS MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 2 di 31

3 4.2 Elaborazione dei dati rilevati mediante stazione totale Elaborazione Carta Piezometrica del SIN Elaborazione di Carte Piezometriche di dettaglio Conclusioni Criticità delle misure effettuate Criticità delle misure topografiche Infittimento della rete in alcune aree critiche Carta Freatimetrica del Sito Nazionale Brescia-Caffaro ELENCO TAVOLE ELENCO ALLEGATI Gruppo di lavoro ARPA Lombardia Dipartimento di Brescia Dott. Rocco Bortoletto Ing. Ph.D. Antonio Molinari Dott. Enrico Alberico Dott. Geol. Gian Paolo Oneda Si ringraziano i proprietari delle aree ed i tecnici delle società consulenti per la disponibilità e la collaborazione. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 3 di 31

4 1. Introduzione 1.1 Premessa Il presente documento descrive i risultati dei rilievi topografici e freatimetrici effettuati fra Marzo ed Aprile 2014, che hanno permesso di produrre la Carta Piezometrica del Sito Nazionale Brescia-Caffaro ed alcune Carte Piezometriche di dettaglio relative ad alcuni siti specifici. Tale lavoro prende avvio dal D.M. 24 Febbraio 2003 Perimetrazione del Sito di Interesse Nazionale Brescia Caffaro, Tavola 1, con il quale il Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio ha individuato il perimetro della falda sottostante il Sito di Interesse Nazionale Brescia Caffaro pari a circa 22 km 2. In tale area l Autorità Competente in materia di bonifica dei siti contaminati e per la matrice acque sotterranee, è il Ministero dell Ambiente e della tutela del Territorio, ai sensi dell art. 252 del D.lgs. 152/06. Nell ambito delle attività indicate dall Accordo di Programma del 29 settembre 2009 fra Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Regione Lombardia e ARPA Lombardia, approvato con Decreto del Direttore Generale di ARPA Lombardia n 327 del 16 maggio 2013 (recante Approvazione della convenzione con il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e Regione Lombardia concernente l attuazione delle attività dell Accordo di Programma per il Sito di Interesse Nazionale Brescia Caffaro ), l ARPA Lombardia ha anche il compito di eseguire il Monitoraggio della qualità delle acque di falda nel Sito di Interesse Nazionale Brescia Caffaro. La presente Relazione è strutturata nei seguenti Capitoli: Capitolo 1: premessa e breve presentazione delle attività svolte; Capitolo 2: definizione dell area di intervento, inquadramento territoriale ed idrogeologico generale, definizione degli elementi idrologici ed individuazione dell area interessata dalle attività di rilievo; descrizione delle modalità d esecuzione del censimento dei potenziali punti di monitoraggio (pozzi e piezometri), descrizione della banca dati implementata; individuazione dei soggetti pubblici e privati coinvolti; MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 4 di 31

5 Capitolo 3: descrizione delle attività di campo svolte sia di carattere topografico (rilievo tramite GPS e/o Stazione Totale) sia di carattere freatimetrico; Capitolo 4.: elaborazione dei risultati, definizione delle coordinate geografiche dei punti rilevati e modalità di elaborazione della Carta Freatimetrica; Capitolo 5.: conclusioni e descrizione dei risultati. 1.2 Riepilogo delle attività svolte Le attività svolte hanno riguardato: la definizione dell area di interesse; il censimento dei pozzi / piezometri presenti all interno dell area di interesse; l implementazione di database informatico per la archiviazione dei dati; l esecuzione di rilievi topografici in corrispondenza di alcuni pozzi/piezometri; l esecuzione di rilievi freatimetrici in corrispondenza di alcuni pozzi/piezometri; l elaborazione dei risultati e produzione della carta Piezometrica dell area di interesse e di alcune piezometrie di dettaglio MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 5 di 31

6 2. Inquadramento dell area 2.1 Inquadramento dell area L area oggetto delle attività svolte è rappresentata da un ampia porzione del territorio del Comune di Brescia, comprendente l intero perimetro del Sito Nazionale Brescia Caffaro e le aree limitrofe al perimetro del SIN stesso considerate utili alla definizione dell andamento della falda. Per la definizione dell area di studio, sono stati presi in considerazione i seguenti elementi: perimetrazione del Sito Nazionale Brescia Caffaro ; struttura idrogeologica dell area in oggetto ed elementi idrografici e strutturali di confine (vedi seguente Paragrafo 2.1.1); localizzazione spaziale degli elementi di sfruttamento antropico della falda in grado di influenzare significativamente la circolazione delle acque sotterranee all interno del SIN (vedi seguente Paragrafo 2.1.2). Le informazioni riportate nel presente lavoro sono state tratte dai nostri precedenti studi sulla falda: Prima indagine conoscitiva sullo stato della falda nel Sito Nazionale Brescia- Caffaro, Arpa Dipartimento di Brescia, settembre 2005; Monitoraggio dei Corpi Idrici Sotterranei - Pennacchio del Tetracloruro di Carbonio nel Sito Nazionale Brescia Caffaro, Arpa Dipartimento di Brescia, dicembre 2006; Sito Baratti ed eredi Inselvini, Relazione Giugno 2009, ARPA Dipartimento di Brescia; Inquinamento area sud-ovest - Comune di Brescia, ARPA Dipartimento di Brescia, luglio Caratteristiche idrogeologiche dell area La falda oggetto degli studi citati al precedente paragrafo è contenuta all interno di una successione di sedimenti quaternari di diversa origine, depositatisi al di sopra di un MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 6 di 31

7 substrato roccioso ceno mesozoico, che talora affiora sulle propaggini pedemontane poste a Nord della pianura in corrispondenza dei rilievi prealpini. Questi depositi, la cui distribuzione può subire locali e significative variazioni dal punto di vista granulometrico, tendono a dare origine ad un unico complesso acquifero superficiale non compartimentato, solo localmente confinato o semiconfinato e caratterizzato da una trasmissività genericamente elevata. In particolare la struttura idrogeologica dell area in oggetto è formata da un acquifero multistrato costituito da due falde (acquiferi): la prima contenuta in depositi ghiaioso sabbiosi di natura alluvionale localmente cementati; la seconda racchiusa all interno di depositi conglomeratici sempre di natura alluvionale. Il livello di separazione fra la prima e la seconda falda di cui sopra è costituito da argille, argille limose e limi con spessori variabili. Analizzando le stratigrafie dei pozzi pubblici e privati disponibili, i livelli di queste unità impermeabili o semi-permeabili variano da circa 1 m (Pozzo Folzano 1, Fornaci, Sereno 2) a 5 m (Chiesanuova 1, Sereno 1) a 10 m (Chiesanuova 2, Lamarmora). Questa eterogeneità degli spessori, la semipermeabilità degli stessi, nonché la presenza di pozzi che captano da più falde contemporaneamente, porta ad un locale interscambio delle acque tra le due falde individuate. Riassumendo, le caratteristiche che identificano l unità litostratigrafica di separazione fra i due acquiferi sono: profondità fra m dal piano campagna; tetto limitato da un acquifero libero ghiaioso - sabbioso avente uno spessore non inferiore a 30 m; letto limitato da un acquifero conglomeratico; spessore inferiore a 10 m; assenza di continuità laterale in tutta l area. Per quanto riguarda l andamento della falda freatica, l analisi delle diverse carte freatimetriche realizzate da ARPA nel corso delle campagne di rilievo della piezometria dell area effettuate negli anni precedenti ha messo in evidenza che all interno del SIN la direzione preferenziale di scorrimento delle acque sotterranee è da Nord verso Sud. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 7 di 31

8 L andamento della falda freatica relativa al primo acquifero, sulla base dei dati acquisiti nell ambito della campagna di monitoraggio del 2005, ha evidenziato la presenza di una vasta depressione nei pressi della Ditta Caffaro, dovuta all emungimento della falda per le operazioni di messa in sicurezza del sito ed alle attività produttive, nonché di una ulteriore vasta area di emungimento nei pressi dei pozzi pubblici presenti a nord-est del confine del Sito Nazionale (vedi seguente Paragrafo 2.1.2). Nel corso delle precedenti attività di indagine sono inoltre stati evidenziati due elementi di confine dell area di interesse: il primo è rappresentato dal Fiume Mella, ubicato al confine ovest del Sito Nazionale Brescia Caffaro; il secondo elemento è rappresentato dalla presenza dell alto strutturale del Promontorio Idrogeologico del Monte Cidneo, comprendente le aree nell intorno di tale Colle, il quale deforma l andamento della falda tramite la presenza di livelli semi permeabili od impermeabili di spessore più elevato Emungimenti in corso di significativa rilevanza La presenza di intensi emungimenti antropici all interno od al contorno del perimetro della falda del Sito Nazionale Brescia Caffaro è elemento che influisce sull andamento locale delle acque sotterranee; preliminarmente all esecuzione delle attività si è quindi proceduto ad individuare i principali emungimenti in corso e le aree potenzialmente interessate dai coni di emungimento sono state inserite all interno della zona di studio. Come già citato, a seguito della campagna di monitoraggio effettuata nel 2005 si riscontrava la presenza di due zone soggette a forti emungimenti: la prima, situata a Nord- Est del perimetro del Sito Nazionale, era prodotta dall azione di pompaggio dei pozzi dell acquedotto denominati San Donino e Nord ; la seconda è prodotta dai prelievi effettuati dai pozzi dello stabilimento Caffaro ed in passato era alimentata anche per i prelievi dei pozzi Ideal Standard, attualmente non più attivi. Questa seconda depressione lambiva il sito Pietra, andando a creare una vasta zona di falda a bassisimo gradiente (subpianeggiante), facendo registrare un gradiente Nord-Sud molto basso (inferiore a 0,1%) nell area appena descritta. Viceversa nella zona a Sud, oltre lo spazio fisico ove il cono della barriera Caffaro esauriva la propria influenza, era possibile misurare un gradiente intorno a 0,25%. A partire dall inverno 2008/2009, in tutta la Provincia di Brescia si è assistito ad un generale innalzamento della falda, che nell area in esame è stato dell ordine di circa 10 metri. Tale fenomeno ha determinato il restringimento del cono di MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 8 di 31

9 richiamo della Ditta Caffaro, che tutt oggi risulta estremamente limitato, tanto da renderlo probabilmente coincidente con il perimetro dell azienda stessa. In aggiunta agli emungimenti sopra citati sono attualmente attive (od in corso di attivazione) alcune ulteriori barriere idrogeologiche in corrispondenza di siti contaminati all interno del SIN; in particolare i siti interessati sono la ditta Baratti di Eredi Inselvini S.r.l. e la ditta Oto Melara S.p.A. Il Ministero dell Ambiente ha richiesto inoltre l attivazione di ulteriori barriere idrauliche in corrispondenza dei seguenti siti: Iveco S.p.A., Ex Pietra Curva (Finsibi S.p.A.) ed ex Ideal Standard. Si è ritenuto inoltre opportuno estendere l area di interesse tenendo conto anche della presenza di ulteriori punti di emungimento derivanti dai campi pozzi pubblici (in gestione alla società A2A Ciclo Idrico) quali Lamarmora, Sereno e Folzano ed interessati storicamente da fenomeni di contaminazione da Cromo VI e/o solventi clorurati Definizione dell area di interesse In base alle considerazioni effettuate nei precedenti paragrafi è stata identificata l area successivamente oggetto di rilievi topografici e freatimetrici. Tale area, rappresentata nella Tavola 1, comprende il perimetro del Sito Nazionale Brescia Caffaro Falda, anche le aree a nord del SIN ed interessate dalla presenza dei campi pozzi ad uso potabile Donino e Nord e le aree a sud-est interessate dalla presenza dei pozzi Lamarmora e Folzano, che per effetto delle loro attività di pompaggio svolgono un ruolo non trascurabile sull andamento complessivo della falda relativa al SIN. Il perimetro sul lato ovest del SIN non è stato invece esteso in quanto è presente il fiume Mella, che si ritiene rappresenti un limite idrogeologico per eventuali inquinanti presenti in falda. Il perimetro individuato sarà soggetto ad eventuale revisione a seguito delle evidenze di contaminazione e/o idrogeologiche risultanti dai monitoraggi in corso od a seguito di eventuali ulteriori evidenze di contaminazione da sottoporre ad approfondimento. 2.2 Censimento dei piezometri/pozzi esistenti A seguito della definizione dell area di interesse secondo i criteri di cui al Paragrafo 2.1, si è proceduto ad effettuare un censimento dei potenziali punti di monitoraggio presenti, consultando i dati relativi ai procedimenti di bonifica presenti e passati, nonché la banca MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 9 di 31

10 dati dei pozzi pubblici e/o privati della Provincia di Brescia (vedi seguente Paragrafo ). Al fine di rendere immediata la consultazione dei dati acquisiti, è stato implementato e compilato un database dei punti di monitoraggio (vedi seguente Paragrafo 2.2.2), successivamente messo a disposizione della Sogesid S.p.A. con nota n di P.G del 13/05/2014. I punti censiti nell ambito del presente lavoro sono 293, suddivisi in: 216 piezometri, derivanti da procedimenti di siti contaminati e/o da monitoraggi presso impianti presenti all interno dell area indagata; 71 pozzi privati e/o pubblici, derivanti dalla banca dati della Provincia di Brescia e/o da censimento in campo; 6 punti di misura della quota del Fiume Mella, ubicati in corrispondenza dei principali ponti presenti all interno dei Comuni di Brescia e di Castelmella. L elenco dei punti censiti è riportato nell Allegato 2 alla presente relazione. Inoltre in Allegato 3 sono riportate le schede monografiche relative ai punti di misura utilizzati nell ambito del rilievo freatimetrico dell Aprile I punti di misura censiti ed utilizzati nell ambito delle attività qui descritte sono rappresentati in Tavola Fonti dei dati Le seguenti fonti di dati sono state consultate: 1. Procedimenti di bonifica attivi e/o conclusi all interno dell area di interesse Per ogni procedimento si è proceduto alla consultazione della documentazione e degli atti esistenti per estrarre le informazioni inerenti i pozzi/piezometri presenti ed utilizzati per il monitoraggio dell area; si è inoltre proceduto a verificare mediante contatto diretto (con i proprietari e/o con i consulenti incaricati) l accessibilità e la funzionalità dei punti stessi. 2. Banca dati dei pozzi pubblici e privati fornito dall Ufficio usi acque - acque minerali e termali della Provincia di Brescia e consultazione della Banca Dati Tangram a cura MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 10 di 31

11 dell Università degli Studi di Milano Bicocca e della Provincia di Brescia. Per tali pozzi sono state rese disponibili le seguenti informazioni: a. Dati amministrativi: proprietario, soggetto istante, indirizzo, utilizzo del pozzo e indicazione del numero della relativa pratica; b. Dati costruttivi: Coordinate Gauss-Boaga, profondità, stratigrafia (qualora disponibile) ed eventuale localizzazione dei filtri. I dati rinvenuti nella Banca Dati sono stati successivamente verificati tramite sopralluoghi presso i pozzi indicati e mediante contatto diretto con gli attuali proprietari. 3. Censimento in campo di ulteriori pozzi mediante sopralluoghi e contatto diretto dei proprietari. Sono stati inoltre consultati alcuni procedimenti di Autorizzazione Integrata Ambientale e di Valutazione di Impatto Ambientale con previsione di monitoraggio delle acque sotterranee Soggetti pubblici o privati coinvolti Le attività di rilievo topografico e freatimetrico hanno interessato i seguenti soggetti presenti all interno ed in prossimità del perimetro del SIN così come raffigurato in Tavola 1. In particolare sono stati coinvolti: 1. soggetti pubblici e/o privati che, nell ambito dei procedimenti di bonifica ai sensi della parte Quarta, Titolo V del D.lgs. 152/2006, svolgono attività di campionamento e/o di monitoraggio delle acque sotterranee all interno dell area di interesse individuata; 2. soggetti proprietari di piezometri ad uso monitoraggio non interessati e/o non più interessati da procedimenti di bonifica; 3. soggetti privati proprietari di pozzi all interno dell area di interesse: alcuni dei pozzi censiti, secondo quanto indicato dai proprietari, risultavano inutilizzabili; 4. pozzi pubblici ad uso potabile, attivi o non attivi, in gestione alla società a2aa2a - Ciclo Idrico. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 11 di 31

12 2.2.3 Progettazione ed implementazione di database informatico I dati raccolti dalle fonti di dati elencate al precedente Paragrafo ed i valori delle freatimetrie rilevate nel corso della campagna di rilievo dell Aprile 2014 sono stati archiviati in un database Access appositamente creato per una più agevole consultazione dei dati e denominato SIN_GroundWater. Tale database, realizzato e implementato dalla U.O. Suolo bonifiche e Attività Estrattive, è stato successivamente condiviso con la Sogesid S.p.A. con nota n di P.G del 13/05/2014. Il database contiene i seguenti dati principali: Punti di monitoraggio: per ogni pozzo/piezometro/ponte sul Mella è assegnato un codice univoco e vengono inserite informazioni relative alla proprietà, le coordinate geografiche, la quota del punto di misura per la freatimetria, alcuni dettagli costruttivi (profondità, posizione dei filtri, tipo di falda coinvolta, stratigrafia). Per i pozzi ed i piezometri il dettaglio delle informazioni raccolte è riportato negli Allegati 1 e 2; Procedimenti: elenco dei procedimenti attivi di bonifica a cui i punti di monitoraggio fanno riferimento; Rilievi Freatimetrici: i rilievi freatimetrici effettuati da ARPA sono stati registrati all interno del Database. Il report relativo alla campagna dell Aprile 2014 è riportato in Allegato 5. Infine il Database è stato progettato per importare e registrare i dati geochimici relativi al campionamento delle acque sotterranee effettuato da parte dei soggetti obbligati e/o da parte degli Enti di controllo. 2.3 Criteri per la scelta dei punti di misura A seguito del censimento dei punti di misura, si è proceduto a selezionare quelli idonei e significativi per la ricostruzione dell andamento della falda superficiale. In particolare i criteri utilizzati sono stati i seguenti: Piezometri: il principale criterio utilizzato è stato quello dell effettiva accessibilità dell area (proprietario presente e contattabile e/o accessibilità del punto di misura). MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 12 di 31

13 Quindi dalle successive attività di misura freatimetrica sono stati esclusi unicamente i piezometri ubicati all interno di proprietà non accessibili, piezometri non rinvenuti e piezometri non accessibili o in cui non è possibile effettuare la misura; Pozzi privati: i criteri per l individuazione dei pozzi idonei sono riconducibili ai seguenti: a. criteri idrogeologici: sono stati considerati idonei i pozzi con stratigrafia disponibile e/o con indicazione della profondità del tratto filtrante, in modo da consentire la selezione unicamente di quelli riconducibili alla falda superficiale; b. accessibilità del pozzo: proprietario presente e possibilità di accedere alla misura in condizioni di sicurezza; c. possibilità di misura freatimetrica: numerosi pozzi in uso sono risultati non idonei all esecuzione della misura freatimetrica in quanto non provvisti di aperture per calare il freatimetro. Pozzi pubblici: i pozzi ad uso pubblico presenti all interno dell area individuata in Tavola 1 sono tutti in gestione alla società A2A - Ciclo Idrico. Le informazioni disponibili sulla profondità del tratto filtrante hanno rivelato che parte di tali pozzi captano più falde e quindi non idonei alla misura della quota freatimetrica della prima falda oggetto dell analisi. Al tempo stesso si è osservato che al momento dell attivazione di tali pozzi l emungimento ha effetto anche sulla prima falda. Si è quindi deciso di procedere comunque alla misurazione dei livelli di falda nei pozzi pubblici presenti all interno dell area di interesse e di valutare in fase di elaborazione se eliminare le misure relative ai pozzi multi-falda non interessati da emungimenti. 2.4 Densità dei punti di misura nella rete di monitoraggio A seguito del censimento effettuato è stato possibile individuare alcune zone all interno dell area considerata che presentano un numero esiguo di punti di misura e quindi tale da non permettere un attenta valutazione delle dinamiche locali. Su tali aree si procederà ad approfondire le attività di censimento ed all individuazione di eventuali ulteriori punti di MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 13 di 31

14 misura e/o si valuterà la necessità di procedere all installazione di nuovi punti di monitoraggio. Tale attività sarà condotta: riconsiderando le informazioni relative ai pozzi già censiti dalla Provincia mediante verifica puntuale dell esistenza dei pozzi anche in caso di assenza o variazione del soggetto proprietario; riverifica delle caratteristiche idrogeologiche dei pozzi precedentemente scartati. Le aree su cui tali verifiche saranno effettuate sono rappresentate indicativamente in Tavola 3. Si sono identificate nel complesso le seguenti aree di approfondimento : 1. Area Agricola all interno del SIN: non sono presenti punti di misura all interno delle aree agricole; ARPA ha provveduto nell ambito dell AdP del 29 settembre 2009 ad inserire un punto di monitoraggio nelle aree agricole. Il punto è stato posizionato in prossimità del Fiume Mella in modo tale da ottenere informazioni aggiuntive relative al rapporto fra il Fiume e la falda freatica (vedi Paragrafo 4.3); 2. Area Agricola Sud: nell area sud sono presenti numerosi pozzi, secondo quanto indicato dalla banca dati fornita dalla Provincia di Brescia; un numero significativo di tali punti risulta però non accessibile, dismesso o smarrito per variazione e/o mancanza dei proprietari. All interno di tali aree risulta necessario approfondire il censimento effettuato. 3. Area Nord: nell area nord rappresentata sono presenti i campi pozzi A2A denominati Nord e San Donino, che comprendono una decina di pozzi ad uso acquedottistico; i dati relativi ai pozzi pubblici andrebbero integrati con punti di misura specifici relativi alla falda freatica, in modo tale da consentire una più puntuale ricostruzione dei coni di depressione indotti dagli emungimenti; sono inoltre necessari alcuni punti posti a monte del campo pozzi, in modo tale da valutare l andamento della falda a monte degli stessi. 4. Fascia del Fiume Mella: tutta l area in prossimità del fiume Mella va indagata ulteriormente al fine di definire i rapporti idrogeologici (quantitativi e qualitativi) fra il corso d acqua e la falda freatica; MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 14 di 31

15 5. Area Centro Storico: si ritiene utile verificare la presenza di pozzi/piezometri nell area del Centro Storico in modo tale da valutare più puntualmente l effetto del cosiddetto promontorio del Colle Cidneo. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 15 di 31

16 3. Descrizione delle attività di campo svolte 3.1 Rilievo topografico dei punti A seguito delle attività di censimento descritte al precedente Capitolo 2, si è proceduto all identificazione dei punti da sottoporre a successivo rilievo topografico tramite GPS e/o Stazione Totale. In particolare i punti sottoposti al rilievo topografico nell ambito delle attività di cui all Accordo di Programma sono riportati nella Tabella in Allegato 1. I criteri che hanno portato all individuazione dei punti da sottoporre a tale attività di rilevo hanno tenuto conto dell esistenza di precedenti attività di rilievo topografico dei pozzi/piezometri svolte da ARPA Brescia, i cui risultati vengono riportati nella Tabella in Allegato 2. Le modalità con cui sono stati eseguiti i rilievi sono descritte nei seguenti Paragrafi e I risultati dei rilievi effettuati sono descritti nel seguente Paragrafo 4.1. La rappresentazione spaziale dei potenziali punti di monitoraggio individuati a seguito dell attività di screening descritta nei paragrafi precedenti è riportata in Tavola 2. I punti sono stati suddivisi fra piezometri e pozzi; ogni punto è stato univocamente individuato mediante un codice assegnato da ARPA - Dipartimento di Brescia; vengono riportati la profondità in m dal p.c. Nel corso delle successive campagne di rilievo freatimetrico e/o di rilievo geochimico si procederà al rilievo topografico di ulteriori punti di monitoraggio tramite GPS e/o Stazione Totale, in modo tale da consentire il consolidamento dei dati topografici di tutti i potenziali punti di rilievo presenti all interno ed in prossimità del perimetro del SIN Brescia-Caffaro Identificazione dei punti di misura I piezometri censiti ed utilizzati per le attività di rilievo freatimetrico sono stati oggetto di rilievo topografico di dettaglio al fine di individuare e quotare il punto specifico da cui effettuare la misura freatimetrica. Tale punto è generalmente rappresentato dalla testa del tubo piezometrico (solitamente in PVC di colore azzurro), ove accessibile, visibile e ben identificabile (vedi seguente Figura 3.1 a titolo di esempio) ed è stato riportato nelle MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 16 di 31

17 schede di rilevo freatimetrico con la dicitura testa tubo all interno della Tabella in Allegato 1. Figura 3.1 Esempio di identificazione del punto di misura ( testa tubo ) Nei casi in cui tale punto non fosse identificabile e/o misurabile si è fatto riferimento alla bocca pozzo, costituita generalmente dal tubo metallico di colore rosso di rivestimento della testa tubo. In altre situazioni il punto di misura è costituito dal piano campagna, ove i due riferimenti precedenti non siano accessibili o chiaramente individuabili. I rilievi effettuati presso alcuni pozzi privati e presso i pozzi pubblici A2A sono stati eseguiti considerando come riferimento lo specifico punto di misura ubicato sulla flangia del pozzo. Sono stati inoltre posti alcuni punti fissi per il rilievo della quota del livello del Fiume Mella, in corrispondenza di 6 ponti posti all interno dei Comuni di Brescia e di Castelmella lungo il perimetro ovest del SIN. Tali punti sono stati identificati tramite posizionamento di chiodo topografico (ove possibile) o di segno spray (vedi seguente Figura 3.2). MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 17 di 31

18 Figura 3.2 Esempio di punto di rilievo sul Fiume Mella Rilievo con Stazione GPS I punti di rilievo freatimetrico identificati al precedente Paragrafo 3.1.1, e non già quotati da precedenti campagne di rilievo di ARPA, sono stati sottoposti ad attività di rilievo topografico mediante l utilizzo di GPS in dotazione ad ARPA e costituita da ricevitori Leica SR530 a 12 canali con ricezione di segnali portanti L1/L2, codice e fase, e capacità RTK con relative antenne Leica AT502. L acquisizione è avvenuta effettuando un rilievo statico differenziale, così come riportato nella Figura 3.3, per un periodo di circa 20/30 minuti per ogni punto in modo tale da avere un periodo di misura sufficientemente lungo per effettuare successivamente la correzione differenziale dei segnali registrati. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 18 di 31

19 Figura 3.3 Esempio di rilievo con Stazione GPS Per tale tipologia di rilievo è necessaria una post-elaborazione dei dati al fine di correggere gli errori di segnale e di codice propri del sistema GPS (vedi seguente Paragrafo 4.1) Rilievo con Stazione Totale I rilievi topografici effettuati sono stati realizzati utilizzando la stazione totale Topcom GTS 239-N, avente le caratteristiche riepilogate nella seguente Tabella 3.1 e rappresentata nella seguente Figura 3.4. Il rilievo con stazione totale si è reso necessario ove l ubicazione del punto di misura non consentiva la ricezione del segnale da parte dell antenna GPS. Il rilievo con Stazione Totale è stato accoppiato al rilievo con GPS di punti a coordinate e quota noti in modo da consentire la ricostruzione della georeferenziazione del punto di misura. Tabella 3.1 Caratteristiche della stazione totale utilizzata CANNOCCHIALE MISURAZIONE DISTANZE Ingrandimenti: 30 x MISURAZIONE ANGOLI Tipo: Assoluto Portata con 1 prisma: m PRECISIONE Precisione con prisma: ± 3mm+3ppm Precisione: 27cc MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 19 di 31

20 Figura 3.4 Rilievo con Stazione Totale 3.2 Rilievo freatimetrico Le attività di rilievo freatimetrico sono state eseguite nel minor tempo possibile, in modo da minimizzare la variazione della quota di falda, dal giorno 10/04/2014 al giorno 19/04/2014. I rilievi hanno interessato i punti di misura censiti e scelti in base ai criteri descritti nei precedenti paragrafi. Complessivamente si è proceduto all esecuzione di 182 misure freatimetriche, di cui: 141 piezometri; 35 pozzi (di cui 20 pozzi pubblici e 15 pozzi privati); 6 misure del livello del Fiume Mella. Le misure effettuate nei piezometri sono generalmente di tipo statico. In presenza di emungimenti attivi (nel caso ad esempio di pozzi pubblici o di emungimenti per attività di MISE/bonifica) si è proceduto al rilievo della misura dinamica. Le misure effettuate hanno consentito quindi la ricostruzione delle condizioni della falda al momento del rilievo. Il report completo delle attività di misura ed il riepilogo dei dati raccolti è riportato in Allegato 4. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 20 di 31

21 3.3 Rilievo degli emungimenti in corso Nel corso delle operazioni di rilievo presso i pozzi/piezometri in cui era in corso un attività di emungimento si è proceduto al rilievo del livello di falda in condizioni dinamiche e ove possibile ed ove disponibile a rilevare la portata istantanea emunta al momento del rilievo. La Tabella in Allegato 5 riporta i dati rilevati nel corso della campagna. Si precisa che tale tabella non può essere considerata esaustiva degli emungimenti in corso nell area di interesse al momento del rilievo MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 21 di 31

22 4. Elaborazione dei risultati 4.1 Elaborazione dei dati GPS Propedeuticamente alle fasi di elaborazione dei dati GPS, si sono acquisiti i dati delle stazioni GPS fisse ITALPOS di Carpenedolo, di Palazzolo e di Desenzano del Garda, in funzione della loro disponibilità al momento del rilievo. Le stazioni sono state utilizzate come riferimento per le successive elaborazioni al fine di una più accurata correzione differenziale delle misure effettuate; sono stati inoltre elaborati i dati delle Efemeridi precise fornite dall International GPS Service. L elaborazione dei dati acquisiti è stata effettuata utilizzando il software SKI-Pro della Leica Geosystems in dotazione ad ARPA. Si è provveduto successivamente alla trasformazione dei dati elaborati dalle coordinate WGS84 alle coordinate GAUSS BOAGA. La trasformazione è stata effettuata mediante i grigliati IGM, con i quali si è proceduto al calcolo delle quote ortometriche (m s.l.m.) utilizzando il software Meridiana Anche le coordinate Nord e Est nel sistema Gauss- Boaga sono state calcolate mediante software Meridiana utilizzando i medesimi grigliati IGM. I risultati del rilievo sono riepilogati nelle Tabelle in Allegato 1 e 2. Le Schede Monografiche dei punti di misura sono riportate in Allegato 4. Considerando l esistenza di rilievi topografici precedentemente effettuati dai privati, per alcuni siti (ad esempio IVECO SpA, Ideal Standard, Italferr) si è proceduto al rilievo tramite GPS di alcuni fra i piezometri esistenti; successivamente si è proceduto a ricalcolare le quote relative a tutti punti di misura esistenti nel sito, utilizzando i punti di misura ARPA come riferimento del rilievo topografico effettuato dal soggetto obbligato. 4.2 Elaborazione dei dati rilevati mediante stazione totale I dati relativi ai rilievi topografici effettuati mediante stazione totale sono stati elaborati utilizzando il programma Meridiana in dotazione ad ARPA. Per l elaborazione dei dati si è proceduto nel seguente modo: MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 22 di 31

23 calcolo delle coordinate dei punti noti tramite GPS e successiva elaborazione del dato come descritto nel paragrafo precedente; inserimento dei punti a coordinate note all interno del software Meridiana; calcolo celerimetrico delle misure rilevate tramite stazione totale. 4.3 Elaborazione Carta Piezometrica del SIN In base ai valori di soggiacenza rilevati nel corso della campagna di rilievo freatimetrico di Aprile 2014 sono stati calcolati i valori di piezometria, espressi in metri sul livello del mare, ottenuti dalla differenza fra il valore di quota assoluta del punto di riferimento per ciascun pozzo/piezometro (vedi Tabella in Allegato 2) ed il valore di soggiacenza misurato. Prima di procedere all elaborazione della carta freatimetrica, si è provveduto ad effettuare una valutazione della consistenza dei dati freatimetrici e dei dati di quota di riferimento dei punti di misura. In particolare tale valutazione è stata effettuata: confrontando i dati rilevati con il set di dati di piezometria storicamente disponibili; confrontando le quote calcolate con le quote riportate sull Aerofotogrammetrico del Comune di Brescia (anno 2004). A seguito di tale verifica, rispetto al set di dati complessivamente rilevato, una parte delle misure piezometriche effettuate sono state scartate in fase di elaborazione per le seguenti motivazioni: Quota del punto di riferimento per la misura piezometrica non attendibile. Tale situazione si è riscontrata (1) nel caso in cui il GPS ha indicato un margine di errore troppo elevato, (2) nel caso in cui l affidabilità del punto di riferimento non è risultata idonea a fornire un dato di freatimetria coerente con gli altri dati rilevati nelle vicinanze. Quota della falda rilevata in contraddizione con le misure effettuate in piezometri presenti nelle immediate vicinanze. Questa situazione si è verificata per alcuni piezometri e/o pozzi con significato idrogeologico non chiaro (ad esempio captanti MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 23 di 31

24 più falde e quindi con quota piezometrica non univocamente attribuibile alla falda superficiale). I punti scartati e quelli utilizzati per l elaborazione finale della Carta Freatimetrica sono riportati in Allegato 5. Per quanto attiene ai piezometri esterni dello stabilimento Caffaro (le triplette di piezometri terebrati a -40, -80 e -120 m da p.c. - denominate PZx EST xx ) è stata considerata unicamente la misura freatimetrica effettuata nel piezometro a -40 m, in quanto più coerente con i punti di monitoraggio presenti all esterno dell Azienda. Un aspetto rilevante nella scelta dei punti da considerare per le elaborazioni della carta delle isofreatiche è rappresentato dall inclusione o meno dei valori del livello dell acqua rilevati in corrispondenza nel Fiume Mella. Infatti, a seconda del valore assunto da diversi fattori idrogeologici (quali ad esempio il rapporto con la quota di falda circostante, la permeabilità del fondo, il regime delle piogge, l evapotraspirazione, il grado di imbibizione del terreno ecc.), così come mostrato dalla Figura 4.1, il Fiume Mella, localizzato lungo il perimetro ovest del SIN, può svolgere un ruolo alimentante (disperdente) o drenante. Figura 4.1 Possibili relazioni tra falda e fiume MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 24 di 31

25 Si è proceduto quindi ad effettuare due distinte elaborazioni, rispettivamente includendo ed escludendo i dati relativi al Fiume Mella. Dall analisi dei principali parametri statistici associati al set complessivo dei dati (vedi seguente Tabella 4.1) di riferimento rispettivamente per il caso 1 (comprensivo di dati relativi alla quota del Fiume Mella) e per il caso 2 (senza i dati relativi alla quota del Fiume Mella), si rileva che: l assenza dei dati relativi al Fiume Mella nelle elaborazioni determina una minore dispersione nei valori utilizzati per il calcolo (vedi valori varianza e deviazione standard) portando quindi ad ottenere una rappresentazione globalmente caratterizzata da una maggiore omogeneità dei dati di partenza. l analisi del valore massimo presente nel set di dati evidenzia che nel caso 1 il punto PM1 relativo al Ponte di Via Crotte è circa 20 m più alto della quota massima di falda rilevata, pari a 135,485 m s.l.m. (valore relativo al piezometro posto nell area di proprietà Iveco). Tabella 4.1 Parametri statistici di base Set di dati CASO 1 - Con Mella Num dati Min (m) Max (m) Media (m) Mediana (m) Varianza Dev std (m) CASO 2 - Senza Mella In tale contesto, si è osservato che le informazioni disponibili relative al rapporto fra Fiume Mella e la falda freatica sono al momento insufficienti; tale aspetto sarà oggetto di opportune attività di approfondimento nelle successiva campagne di rilievo. Considerando l assenza di tali dati di dettaglio si è deciso di escludere dalle elaborazioni, almeno in questa fase, i valori del livello dell acqua nel Fiume Mella. Ulteriore osservazione ed elemento di incertezza nelle elaborazioni effettuate, è rappresentato dalle misure freatimetriche calcolate per alcuni dei pozzi pubblici A2A: tali pozzi sono classificabili come pozzi multi-falda. Inoltre per alcuni dei questi non è ancora stato effettuato, da parte di ARPA, il rilievo topografico e le quote di riferimento fornite in alcuni casi non sono risultate sufficientemente precise. Queste considerazioni hanno portato all eliminazione di alcuni valori di freatimetria associati a tali punti risultati. Si MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 25 di 31

26 sottolinea che i punti scartati saranno oggetto di approfondimento successivo e di eventuale ri-elaborazione dei dati. Dopo aver effettuato le verifiche di consistenza sui dati di cui sopra si è proceduto all elaborazione della carta freatimetrica del SIN. La carta è stata elaborata interpolando, mediante kriging, i dati di piezometria registrati e validati in corrispondenza dei punti di monitoraggio descritti nei paragrafi precedenti. Il risultato dell elaborazione è riportato nella Tavola Elaborazione di Carte Piezometriche di dettaglio Al fine di effettuare una prima valutazione dell efficacia idraulica degli emungimenti in atto e finalizzati alla bonifica e/o messa in sicurezza della falda freatica, si è proceduto all elaborazione di 3 carte freatimetriche di dettaglio, con infittimento delle iso-freatiche in corrispondenza nelle aree di interesse: Carta di dettaglio stabilimenti Caffaro ed Oto Melara (Tavola 5C); Carta di dettaglio dell area Baratti (Tavola 5A); Carta di dettaglio dell area Forzanini (Tavola 5B). MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 26 di 31

27 5. Conclusioni Le attività di rilievo topografico e freatimetrico effettuate tra Marzo ed Aprile 2014 hanno consentito complessivamente di migliorare il quadro delle informazioni e dei dati a disposizione all interno dell area oggetto dello studio ed hanno consentito altresì di individuare alcune carenze su cui sarà necessario effettuare delle successive integrazioni. Il presente Capitolo riepiloga le criticità (vedi Paragrafo 5.1) e le conclusioni emerse dall elaborazione dei dati di freatimetria rilevati (Paragrafo 5.2). 5.1 Criticità delle misure effettuate Criticità delle misure topografiche Le misure topografiche rilevate tramite GPS e/o Stazione Totale sono state sottoposte ad una procedura di valutazione della qualità del dato, al fine di individuare eventuali punti da sottoporre a nuova misurazione. In particolare tale procedura ha comportato: 1- Valutazione della qualità del dato GPS. Il dato GPS è, infatti, corredato (1) da apposita misura della qualità della ricezione del segnale (GDOP/PDOP) al momento della misura che, in relazione alle condizioni meteorologiche e alla presenza di fattori di disturbo, può non sempre fornire un dato di buona qualità e (2) da misura dell errore teorico associato alla misura; 2- Valutazione della quota ottenuta rispetto alle quote riportate sull Aerofotogrammetrico del Comune di Brescia (anno 2004) in prossimità dell area in oggetto; 3- Confronto con le quote topografiche rilevate dai soggetti obbligati nell ambito dei procedimenti di bonifica in corso. A seguito di tali valutazioni è stata evidenziata la presenza di dati caratterizzati da un errore di misura non accettabile in corrispondenza dei quali si procederà quindi a: MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 27 di 31

28 - programmare l esecuzione di nuove misure di controllo dei punti considerati non validi sulla base delle verifiche effettuate; - programmare il graduale rilievo dei punti di misura non ancora rilevati da parte di ARPA includendo i pozzi pubblici A2A Infittimento della rete in alcune aree critiche Ai fini di una valutazione più dettagliata dell andamento locale della falda, in corrispondenza di aree critiche dove, sulla base delle informazioni disponibili, sono presenti attività di emungimento in grado di influenzare significativamente l andamento locale della falda e/o attività produttive caratterizzate da un carico inquinante potenziale particolarmente elevato, si propone la possibilità di effettuare un infittimento della rete di monitoraggio. In tale contesto risulta anche utile prevedere la possibilità di realizzare dei nuovi piezometri di monitoraggio in alcune aree prossime al Fiume Mella al fine di poter in futuro (1) valutare e quantificare meglio il rapporto tra la falda ed il Fiume Mella e (2) produrre una carta freatimetrica basata su un maggior numero di punti lungo il lato ovest del perimetro del SIN. 5.2 Carta Freatimetrica del Sito Nazionale Brescia-Caffaro L analisi della carta freatimetrica elaborata sulla base dei dati di Aprile 2014 conferma l andamento globale della falda freatica nota da precedenti Studi effettuati da ARPA, in particolare si evidenzia la direzione prevalente della falda freatica Nord-Sud. Dal confronto dei dati raccolti con quanto rilevato nel corso della campagna di monitoraggio del 2006 (unica campagna completa con area di interesse paragonabile al presente studio), si osserva un innalzamento della quota della falda freatica di circa 10/12 m. L andamento locale della falda freatica risulta significativamente influenzato dalla presenza degli emungimenti localizzati in corrispondenza ed a valle dello stabilimento Caffaro, dove si osserva una rilevante distorsione delle isopieze. Significativo, rispetto all andamento complessivo della falda osservato all interno del perimetro del SIN, risulta essere anche l emungimento dei pozzi in località Chiesanuova MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 28 di 31

29 (pozzo P54) mentre una minore rilevanza, sia pure in grado di influenzare l andamento locale delle isopieze, risulta essere esercitata dal pozzo localizzato a valle del Villaggio Sereno (P57). Al fine di analizzare più in dettaglio l andamento locale della falda in corrispondenza dell area Caffaro (vedi Tavola 5C) è stato effettuato un infittimento delle isopieze, utilizzando un passo di 10 cm; dall analisi della Tavola si osserva che: la barriera idraulica in corrispondenza del perimetro della Caffaro è in grado di influenzare significativamente l andamento della falda l emungimento in atto non pare essere in grado di generare un effetto di richiamo tale coprire l intero perimetro dello stabilimento; Si osserva inoltre che, nelle condizioni idrauliche rilevate, l attivazione della barriera da parte della Oto Melara potrebbe costituire un co-fattore di appiattimento della falda nell area compresa fra lo stabilimento Caffaro e lo stabilimento Oto Melara; in tali condizioni è possibile ipotizzare una potenziale migrazione del pennacchio Caffaro verso i pozzi in emungimento localizzati presso la Oto Melara. La Tavola 5B riporta il dettaglio isofreatico del sito Forzanini i cui piezometri risultano risentire in maniera significativa dell effetto di richiamo generato dall emungimento attivo in corrispondenza del punto di misura P54, ovvero del pozzo A2A Chiesanuova 2. 1 Tale punto, con una portata di emungimento pari a 49,5 L/s rilevata nel corso della campagna di misura di Aprile 2014, genera un cono d emungimento tale da deformare significativamente l andamento locale della freatimetria, creando un effetto di richiamo che sembra interessare anche i piezometri PZ209 (Scuola Deledda) e PZ7 (Forzanini) posti a valle del pozzo Chiesanuova 2. Nelle condizioni rilevate nel corso della campagna di rilevo freatimetrico il flusso delle acque sotterranee a valle del sito Forzanini è almeno parzialmente intercettato dall emungimento del Pozzo Chiesanuova 2. Risulta invece ininfluente, sull andamento locale, l effetto dell emungimento (dichiarato dal proprietario pari a 0,2 L/s) relativo al punto PZ1 di proprietà Forzanini. 1 Secondo quanto dichiarato dal gestore A2A Ciclo Idrico, si precisa che il Pozzo Chiesanuova 2 non è utilizzato per uso acquedottistico; le acque emunte sono inviate ad impianto di depurazione. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 29 di 31

30 È stato elaborato un ulteriore scenario nel caso di assenza di emungimento attivo da parte del Pozzo P54, nel caso in cui A2A Ciclo Idrico disattivi il pozzo. La seguente Figura 5.1 riporta le due possibili configurazioni della falda in corrispondenza del sito Forzanini considerando rispettivamente la presenza (a sinistra) e l assenza (a destra) dell emungimento relativo al pozzo A2A Chiesanuova 2. Il confronto tra le due configurazioni evidenzia che, quando il Pozzo A2A - Chiesanuova 2 risulta spento, in assenza quindi del cono d emungimento generato dal punto P54, gli eventuali contaminanti in uscita dal sito Forzanini non vengono più intercettati dal punto P54 ma si dirigono a valle con direzione prevalente sud/sud-est. Figura 5.1 Possibili configurazioni delle isofreatiche in relazione all attivazione del pozzo A2A - Chiesanuova 2 Pozzo A2A - Chiesanuova 2 ATTIVO Pozzo A2A - Chiesanuova 2 SPENTO La ricostruzione della freatimetria di dettaglio associata al sito Baratti ed Eredi Inselvini è riportata nella Tavola 5A, dove di rileva che le attività di emungimento in corso non sono in grado di deformare significativamente l andamento locale della piezometria generando un ridotto effetto di richiamo che a scala di SIN (Tavola 4) risulta quasi impercettibile. MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 30 di 31

31 ELENCO TAVOLE Tavola 1. Tavola 2. Tavola 3. Inquadramento dell area di interesse Punti di misura censiti Densità dei punti di misura nella rete di monitoraggio Tavola 4. Carta Freatimetrica del Sito Nazionale Brescia Caffaro Aprile 2014 Tavola 5A. Tavola 5B. Sito Eredi Baratti ed Inselvini - Carta Freatimetrica di dettaglio Sito Forzanini - Carta Freatimetrica di dettaglio Tavola 5C. Siti Caffaro ed Oto Melara - Carta Freatimetrica di dettaglio ELENCO ALLEGATI Allegato 1. Tabella riassuntiva dei rilievi GPS effettuati dall ARPA, Dipartimento di Brescia nell ambito del Decreto D.G. n 327 del 16/05/2013 Allegato 2. Tabella dei punti di monitoraggio censiti Allegato 3. Schede monografiche dei punti utilizzati nella freatimetria Aprile 2014 Allegato 4. Tabella riassuntiva dei rilievi freatimetrici - Aprile 2014 Allegato 5. Tabella degli emungimenti in corso Aprile 2014 MO.SL.032.REV.00 del 04/06/2010 Pagina 31 di 31

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