servizio di rilievo aereofotogrammetrico in scala 1:5000 e 1:2000 dell intero territorio comunale della Città di Portici.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "servizio di rilievo aereofotogrammetrico in scala 1:5000 e 1:2000 dell intero territorio comunale della Città di Portici."

Transcript

1 CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO servizio di rilievo aereofotogrammetrico in scala 1:5000 e 1:2000 dell intero territorio comunale della Città di Portici. CAPO I OGGETTO DEL SERVIZIO DESIGNAZIONE DELLE PRESTAZIONI ART. 1 OGGETTO DEL SERVIZIO Il Servizio ha per oggetto la formazione della cartografia numerica con metodo aerofotogrammetrico. Tutti i punti memorizzati sono geometricamente definiti da tre coordinate la cui tolleranza, funzione della scala, è indicata nel successivo art. 5). Tali coordinate sono ottenute direttamente, in forma numerica, dal modello stereoscopico ricostruito mediante stereorestitutore analitico o particolari software di fotogrammetria digitale. Le caratteristiche tecniche della strumentazione fotogrammetrica ed informatica sono dettagliatamente descritte nei successivi articoli così come le modalità di restituzione, di pre-trattamento dei dati acquisiti e di archiviazione. ART. 2 DESIGNAZIONE DELLE PRESTAZIONI Le prestazioni richieste sono : a) formazione di cartografia numerica in scala 1/5000 dell intero territorio comunale per un estensione di circa 450 ha, b) formazione di cartografia numerica in scala 1/2000 del centro urbano, con tabulato planovolumetrico delle superfici e dei volumi dei fabbricati, per circa 450 ha; ART. 3 VARIAZIONE Le indicazioni delle prestazioni di cui al precedente art. 2) per quanto riguarda le aree da rilevare, sono date solo per norma generale. L Amministrazione si riserva la facoltà di apportare tutte le modificazioni, aggiunte e soppressioni che all atto dell esecuzione ritenesse a suo insindacabile giudizio necessarie ed opportune, anche fuori dei limiti di cui all art. 10 del Capitolato Generale d Appalto LL.PP., e ciò senza che l Appaltatore possa avanzare diritti a compensi o indennità di sorta, oltre il pagamento dei soli lavori regolarmente eseguiti e valutati nel modo prescritto dal presente Capitolato. CAPO II MODO DI ESECUZIONE DEL SERVIZIO ORDINE DA TENERSI NELL ANDAMENTO DELLE PRESTAZIONI ART. 4 MODALITA DI ESECUZIONE E FASI DEL SERVIZIO Le modalità tecniche con le quali dovrà essere eseguito il rilevamento sono quelle proprie dell aerofotogrammetria integrate, ove necessario e prescritto, con operazioni di rilevamento diretto sul terreno. Il lavoro si svolgerà di massima attraverso le fasi di seguito elencate secondo l ordine cronologico di esecuzione. Nei paragrafi che seguono sono contenute, per ciascuna delle fasi, prescrizioni e norme cui l esecutore dovrà attenersi. Durante ciascuna fase dovranno essere seguite delle verifiche per il collaudo da parte del collaudatore in corso d opera. Nessuna fase successiva potrà essere iniziata se la fase precedente, 1

2 da cui strettamente dipende, non è stata verificata dal collaudatore e questi, mediante un verbale, abbia dato il benestare per l inizio del successivo lavoro. E fatto obbligo al collaudatore di eseguire la verifica e stendere il verbale di ciascuna fase entro 10 giorni dalla presentazione di tutti gli elaborati relativi alle operazioni connesse con la specifica fase del lavoro. Le fasi sono le seguenti: - Voli fotogrammetrici e approntamento del materiale fotografico necessario. - Realizzazione della rete geodetica di inquadramento, istituzione della rete di raffittimento e determinazione dei punti fotografici di appoggio. - Restituzione numerica dei fotogrammi e plottaggio della minuta di restituzione, integrata con la toponomastica. - Ricognizione generale topografica del terreno e integrazione numerica dei dati di restituzione. - Editing. - Output grafico. - Organizzazione dei dati nei files in formato DxF o DWG. ART. 5 NORME PER L ESECUZIONE La cartografia in oggetto deve essere rappresentata nella proiezione di Gauss, inquadrata nel sistema Geodetico Europeo Unificato, ma con coordinate piane riferite al sistema nazionale Gauss-Boaga. Le dimensioni dei fogli, salvo diverse prescrizioni da parte del collaudatore, saranno di 707 mm x 1000 mm, corrispondenti al formato B1 della classificazione UNI. Il taglio, il quadro d unione, la numerazione dei fogli sia per la cartografia rilevata che per quella derivata, sarà oggetto di proposta, da parte della ditta esecutrice. Tale proposta sarà esaminata ed eventualmente approvata dal Collaudatore in corso d opera. Devono essere restituiti tutti quegli elementi naturali e artificiali del terreno, atti a descriverlo, con una densità di informazione paragonabile a una carta tradizionale alla stessa scala (vedi art. 6 sub. c). Ogni elemento è individuato mediante una codifica: ad ogni informazione planimetrica è associata anche l informazione altimetrica. Tuttavia, allo scopo di meglio descrivere la morfologia del terreno, si procederà anche alla restituzione sia dei punti quotati che delle curve di livello. Le curve di livello hanno un equidistanza, in metri, pari a S/1000. Una curva ogni 5, in corrispondenza di quote intere multiple di 5, verrà contraddistinta con un codice differente (curva direttrice). I particolari morfologici (cocuzzoli, selle, ecc..) che non risultassero sufficientemente evidenziati dalle curve ordinarie, saranno rappresentati con curve ausiliarie contraddistinte da un proprio codice e equidistanza pari alla metà delle curve di livello ordinarie. Nelle zone con pendenza media generale inferiore al 5% e superiore al 2%, purché non ricoperte dall agglomerato urbano, le curve ausiliarie andranno rilevate sull intero territorio. Nei centri urbani coperti da edifici e nelle zone con pendenza media inferiore o uguale al 2%, non verranno rilevate le curve di livello. I punti quotati isolati dovranno essere in numero medio di 8 per ogni decimetro quadrato di rappresentazione cartografica. Essi dovranno essere localizzati in corrispondenza di elementi del terreno ben definiti altimetricamente, in particolare: cocuzzoli, selle alvei fluviali, confluenze, strade, incroci di strada, punti di cambiamento di pendenza lungo le strade, piazze, sagrati, aie di cascinali, isolati, altre opere di interesse topografico, civile od industriale. Tutti gli elementi, le cui dimensioni sono tali da non rendere opportuna la rappresentazione a misura, vengono acquisiti come singoli punti, memorizzando le coordinate del baricentro. Tutte le linee che descrivono gli elementi del terreno possono essere curve o spezzate; in entrambi i casi il numero dei punti acquisiti deve essere tale da assicurare il rispetto della tolleranza plano-altimetrica della linea. Per le curve di livello tale rispetto deve essere assicurato con un opportuna limitazione dell intervallo fra i punti e dell angolo di vettore, che dovranno essere non maggiori di 2 cm e di 15 rispettivamente. Si pretende la totale congruenza geometrica numerica di tutti gli elementi che definiscono i fabbricati. E necessario che ogni superficie chiusa sia effettivamente tale, e cioè che sia definita da un perimetro chiuso. Ogni linea, che definisce elementi artificiali e termina su un altra linea, deve essere troncata o prolungata mediante un calcolo rigoroso di intersezione o di fusione di punti. Tutti gli spostamenti (editing), rispetto ai punti originariamente acquisiti in restituzione, devono essere effettuati solo se il loro valore non eccede la precisione intrinseca del rilievo, di cui si dirà. Le prescrizioni in materia di precisione della posizione dei punti che definiscono la carta numerica sono conseguenza diretta della scala della cartografia numerica. Si conviene pertanto che, detti: - x, y, z, le coordinate memorizzate (in metri terreno) di un punto qualsiasi della carta numerica; 2

3 - X, Y, Z, le coordinate in (in metri terreno) dello stesso punto, determinate con operazioni topografiche dirette sul terreno rispetto al punto d inquadramento più vicino; - S, il denominatore della scala della carta; - D, la distanza, misurata (in metri) con operazione topografica diretta, tra due punti; - d, la distanza calcolata utilizzando le coordinate x, y, z, degli stessi due punti; dovrà risultare: - per quanto riguarda la posizione del singolo punto ((X-x) 2 + (Y-y) 2 ) 1/2 * 1000/S < T p e contemporaneamente Z - z * 1000/S < T h dove T p = tolleranza planimetrica = 0,3 m e T h = tolleranza altimetrica = 0,3 m - per quanto riguarda la distanza tra punti deve essere D - d * 1000/S < T d per punti la cui distanza sia tale per cui d/s < 300 m. D - d * 1000/S < T d + d(1000 / S) negli altri casi, dove T d = tolleranza di distanza = 0,6 m. - per quanto riguarda i punti che descrivono le curve di livello, deve risultare Z - z * 1000/S < T c dove T c = tolleranza delle curve di livello = 0,5 m - per quanto riguarda i punti di gronda deve essere Z - z * 1000/S < T g dove T g = tolleranza quote in gronda = 0,5 m. Le coordinate e le distanze sul terreno saranno determinate con strumenti e metodi topografici che garantiscano un errore quadratico medio di un ordine di grandezza inferiore alla relativa tolleranza moltiplicata per S. La raccolta, la scelta e la distribuzione della toponomastica delle località, dell orografia, dell idrografia, delle opere dell uomo e della viabilità deve essere molto curata. I toponimi devono avere una densità di 1 ogni decimetro quadrato della carta. 5.1 VOLI FOTOGRAMMETRICI Le riprese fotogrammetriche del territorio da rilevare debbono possedere tutti i requisiti richiesti dalle tecniche più aggiornate per l esecuzione dei rilievi a grande scala. in particolare debbono essere rispettate le prescrizioni seguenti: - Debbono usarsi di norma camere da presa grandangolari, con distanza principale di mm 150 circa e formato utile dell immagine 23 cm x 23 cm. Dal certificato di taratura della camera, di data non anteriore a due anni, dovrà risultare che la distorsione media dell obbiettivo di presa, determinata sulle due diagonali, sia inferiore a + 0,01 mm. - La scala media dei fotogrammi dovrà essere: di 1/15000 e comunque mai inferiore a 1/18000 per la cartografia a scala 1/5000; di 1/8000 e comunque mai inferiore a 1/10000 per la cartografia in scala 1/2000; I voli dovranno essere eseguiti per strisciate parallele e rettilinee. Le variazioni degli elementi angolari di riferimento dovranno sempre essere inferiori a 5. Le variazioni delle componenti trasversali della base dovranno essere inferiori a 1,5/10 del formato della lastra. I fotogrammi lungo le strisciate dovranno avere ricoprimento longitudinale del 60% con oscillazioni comprese entro + 5%; le strisciate parallele dovranno ricoprirsi tra loro almeno per il 10%. Quando il terreno è molto accidentato, il ricoprimento longitudinale potrà essere anche maggiore, ma in nessun caso esso deve superare il 70%. Non dovranno esistere soluzioni di continuità nel ricoprimento stereoscopico del territorio. Il piano del volo, preparato su carta alla scala 1/25000, dovrà essere preventivamente sottoposto al Collaudatore per l approvazione. - I voli dovranno essere eseguiti nelle ore a cavallo del mezzogiorno solare con altezza solare non inferiore al 30%, e nella stagione in cui si abbia la minima copertura del terreno da parte della vegetazione arborea. I fotogrammi dovranno presentarsi nitidi e privi di nubi. Il materiale fotografico da usarsi dovrà essere quello in possesso delle migliori qualità in commercio al momento della stipula del contratto. Il supporto dovrà avere la massima indeformabilità, e le qualità di sensibilità e di finezza della grana dovranno essere ottimali per i voli fotografici. Con uguale cura dovranno essere compiute le operazioni di produzione delle positive su supporto in poliestere. Particolari accorgimenti dovranno prendersi per la conservazione dei negativi e delle positive su poliestere. 3

4 - La ditta esecutrice dei voli è tenuta ovviamente ad adempiere a tutti gli obblighi di legge circa le autorizzazioni da chiedersi alle autorità civili e militari. Essa dovrà inoltre sottoporre all autorità militare i fotogrammi ottenuti, secondo le norme da questa, fissate, per l esame di riservatezza. - Dovranno essere consegnati i seguenti elaborati: a) n. 2 copie su carta, di tutti i fotogrammi ottenuti dal volo, con annotati gli estremi dell autorizzazione all uso rilasciata dall autorità militare; b) lucido alla scala 1/25000 delle strisciate eseguite, ove compaia il ricoprimento di ciascun fotogramma. - E fatto obbligo alla ditta alla Ditta contraente di eseguire le prove che il Collaudatore riterrà necessarie per verificare l adeguatezza del materiale fotografico RETE GEODETICA D INQUADRAMENTO, RETE DI RAFFITTIMENTO E DETERMINAZIONE DEI PUNTI FOTOGRAFICI DI APPOGGIO. L inquadramento geodetico della cartografia oggetto del presente appalto verrà derivato dalla rete dei punti trigonometrici dell I.G.M.. L inquadramento altimetrico dovrà derivare dalla rete dei punti dell I.G.M. o dalla rete di livellazione se presente nelle prossimità della zona. Dalla rete d inquadramento fondamentale si deriverà una rete di punti di raffittimento sia planimetrico che altimetrico il cui scopo sarà, oltre a quello di permettere la determinazione dei punti fotografici di appoggio, anche quello di mettere a disposizione dei tecnici punti di riferimento di coordinate note, ben individuabili sul terreno ed in posizione prossima e comoda, da utilizzare per operazioni di riporto sul terreno di progetti di opere. Si dovrà provvedere innanzitutto alla raccolta dei dati sugli elementi geodetici presenti sul territorio, presso gli enti cartografici competenti (I.G.M., Catasto ecc..) ed alla verifica, mediante un sopralluogo, della reale consistenza dei vertici e dei capisaldi tutt ora esistenti e reperibili. Si dovrà redigere un grafico alla scala 1/25000 della rete plano-altimetrica dei punti esistenti ed utilizzabili con l indicazione della rispettiva origine. Per eventuali verifiche di omogeneità dei vertici della rete d inquadramento preesistente richieste dal collaudatore, si prenderà in considerazione almeno il 20% dei vertici suddetti. Le verifiche, da compiersi con misure dirette sul terreno, daranno risultato positivo e quindi la rete sarà ritenuta idonea nella sua completezza quando, confrontando le misure dirette con gli analoghi valori dedotti dalle coordinate, si può desumere che lo scarto quadratico medio di posizione dei vertici controllati è dell ordine di un paio di decimetri. Per la rete di raffittimento, i vertici dovranno essere localizzati su particolari idonei per la relativa funzione, in corrispondenza di elementi stabili e facilmente accessibili; di ciascuno di questi vertici dovrà essere redatta un accurata monografia che ne consenta il sicuro ritrovamento. Le operazioni che portano alla determinazione delle coordinate di detti punti dovranno essere compiute con metodi e strumentazioni di tipo moderno; in particolare saranno preferiti i metodi di trilaterazione con misure di distanze effettuate mediante distanziometri elettronici aventi errori sulle distanze dell ordine di + 5 mm p.p.. Ogni operazione dovrà prevedere l esecuzione di misure sovrabbondanti mediante le quali disporre di controlli intrinseci, statisticamente validi; la compensazione delle misure dovrà essere effettuata con metodi rigorosi ( ai minimi quadrati). Gli scarti quadratici medi desunti dalla compensazione delle coordinate dei vertici della rete di raffittimento devono essere dell ordine di + 0,20 m. Per l orientamento assoluto dei modelli si devono rilevare le coordinate plano-altimetriche di almeno quattro punti fotografici su ciascun modello e la quota di un punto al centro. I quattro punti dovranno essere situati al bordo dei modelli, possibilmente nelle zone di sovrapposizione laterale e longitudinale con gli adiacenti modelli. La natura dei punti fotografici di appoggio deve essere tale da permettere una sicura collimazione stereoscopica, plano-altimetrica, nella osservazione delle fotografie aeree. La posizione di questi punti deve essere individuata su una serie di positive su carta ed opportunamente contraddistinta. I punti di appoggio plano-altimetrico potranno eccezionalmente coincidere con i vertici della rete di inquadramento o di raffittimento, purchè questi coincidano con particolari in possesso delle predette qualità di individuazione stereoscopica sulle fotografie. Le operazioni di misura per la determinazione dei punti di appoggio delle fotografie aeree dovranno essere condotte con strumentazione moderna, idonea ad ottenere la precisione richiesta. 4

5 Per la determinazione delle coordinate di tali punti fotografici è consigliabile il ricorso alla triangolazione aerea, che, per cartografie in forma numerica, andrà eseguita esclusivamente mediante stereorestitutore analitico avente RMSE non superiore a 3 micron per asse. Valgono inoltre le seguenti norme particolari: - a) devono essere rilevati con la precisione caratteristica delle reti di raffittimento almeno 15 punti planimetrici e 25 altimetrici, disposti secondo le norme tecni che, ogni 50 modelli; - b) tra una strisciata e l altra deve essere predisposto almeno un punto di connessione per ogni modello; -c) il calcolo di compensazione delle strisciate e dei blocchi deve essere eseguito con un calcolatore elettronico ed utilizzando programmi che l esperienza ha dimostrato utili allo scopo; -d) in ogni modello deve essere determinata, mediante triangolazione aerea, la posizione di un punto ben individuabile sul terreno, da utilizzare per le operazioni di collaudo. Tutti i vertici plano-altimetrici di inquadramento e di raffinamento, effettivamente utilizzati per il piazzamento dei modelli o quanto meno per l appoggio della triangolazione aerea, devono essere inseriti, nel file di banca dati, con le coordinate originali. I capisaldi di livellazione, utilizzati a livello del suolo, devono essere inseriti con la quota originaria e le coordinate planimetriche derivanti dalle operazioni di triangolazione aerea o di restituzione. 5.3 DISPOSITIVI PER IL TRATTAMENTO DEI DATI Il controllo dei dati dovrà avvenire durante la fase di acquisizione in tempo reale; si procederà successivamente all integrazione e all editing;; per tutte queste operazioni si dovranno usare dispositivi e procedure assimilabili. Si possono pertanto unificare le prescrizioni per tali attrezzature, suddividendole nelle seguenti categorie. - Dispositivi di visualizzazione I video grafici a colori di adeguata risoluzione (almeno 640x480 pixels), devono essere corredati di a- deguate funzioni di ingrandimento e scorrimento d immagine. La risoluzione deve essere tale da consentire di mettere in evidenza incongruenze grafiche che sarebbero visibili se si producesse un elaborato grafico tramite plotter alla scala nominale della carta. Dovrà essere sempre possibile l individuazione ed il controllo logico dei codici di livello e delle entità attraverso graficismi, colori e messaggi alfanumerici. Le caratteristiche funzionali richieste per il software utilizzato sono più ampiamente descritte al successivo punto Dovrà essere sempre garantita l individuazione dei diversi codici di livello e delle singole entità logiche cartografiche, sia mediante l uso interattivo del cursore grafico, sia mediante opportuni comandi alfanumerici. - Dispositivi di puntamento. Ai fini del controllo e dell editing dei dati sul videografico, è necessario che l operatore abbia dispositivi di pilotaggio diretto del cursore, del tipo tavoletta grafica, mouse, ecc... Qualora, per l introduzione dei dati integrativi e correttivi provenienti dalla ricognizione sul terreno, si utilizzino tavoli digitalizzatori del formato A0, questi dovranno avere una precisione, su tutta l area utile di lavoro, non inferiore a 0,1 mm, risoluzione non inferiore a 0,025 mm e dovranno essere dotati di cursore con reticolo di puntamento di spessore adeguato alle precisioni richieste ed esente da fenomeni di parallasse. - Dispositivi di output per la produzione degli elaborati di consegna. Gli elaborati della cartografia numerica devono essere, oltre che numerici (archivi) su supporti magnetici, anche grafici (mappe) su supporti cartacei o plastici. - Supporti magnetici Dovranno essere di tipo standard e dovranno essere utilizzate tecniche e supporti ampiamente diffusi. - Dispositivi per la produzione di grafici Per la produzione di elaborati cartacei possono essere utilizzati plotter a getto d inchiostro, a tavolo o elettrostatici, purché garantiscano una precisione non inferiore a 0,1 mm ed una risoluzione di almeno 0,025 mm al fine di evitare seghettature del segno grafico. 5.4 RESTITUZIONE DEI FOTOGRAMMI IN FORMA NUMERICA Questa fase operativa avrà inizio dopo che le due fasi che la precedono e che in essa confluiscono hanno già avuto il benestare da parte del Collaudatore. La Ditta esecutrice, prima d iniziare il lavoro di restituzione, dovrà indicare gli strumenti strereorestitutori analitici che utilizzerà per il lavoro di restituzione. E compito del Collaudatore accertare l idoneità degli strumenti al rilievo da eseguire. Comunque criterio fondamentale per la valutazione dell idoneità è quello della precisione altimetrica strumentale: gli errori in quota di origine strumentale non devono superare in nessun punto del modello l 1 per decimale della quota di volo. In ogni caso, per l esecuzione di cartografia numerica fotogrammetrica è obbligatorio l uso di restitutori analitici aventi RMSE inferiori ai 3 micron per asse. - La strumentazione dovrà inoltre essere dotata di un sistema in linea di visualizzazione grafica interattiva dei dati di restituzione. 5

6 Le operazioni di orientamento relativo ed assoluto di ogni modello debbono essere compiute da un o- peratore esperto con l ausilio di un elaboratore, per via matematica con il metodo dei minimi quadrati. Lo scarto massimo ammesso, fra le coordinate note di un punto di controllo e quelle misurate, deve soddisfare le tolleranze definite nell art. 5, moltiplicate per 2/3. Per ogni modello orientato dovrà essere compilata una scheda dalla quale risultino: le indicazioni relative ai fotogrammi utilizzati, gli elementi di orientamento strumentale delle due camere, la scala del modello, gli scarti su planimetria e in quota di tutti i punti di appoggio interni al modello, la data d inizio e di fine della restituzione e il nome dell operatore. Qualora, malgrado i ripetuti tentativi, non sia possibile portare gli errori su di un punto di appoggio entro i limiti prescritti, si dovrà innanzitutto ricercare la causa di tale fatto (in errori di calcolo, di identificazione ecc...) dopo di che se le discrepanze permangono detto punto non dovrà essere utilizzato per l orientamento assoluto del modello. Ove possibile dovrà essere reintegrato con altro punto d appoggio. Comunque dovrà essere segnalato ogni caso di questo al Collaudatore durante le operazioni stesse di restituzione. L operatore allo strumento restitutore dovrà possedere esperienza e abilità sufficiente per eseguire le operazioni di restituzione e di foto-interpretazione delle fotografie aeree. Circa la qualità e la quantità degli elementi naturali e artificiali da riportare sulla carta, dovrà attenersi alle prescrizioni generali contenute nei paragrafi precedenti. La bozza di restituzione dovrà essere plottata su un supporto cartaceo, sul quale dovranno comparire, oltre alla parametratura, anche i punti di appoggio dei fotogrammi e i vertici della rete d inquadramento. Il sistema di registrazione e di visualizzazione sarà dotato delle seguenti funzionalità: - visualizzazione contemporanea in linea di ogni elemento memorizzato; - se l output è su videografico: possibilità d ingrandimento e di riduzione della scala della vista; - mantenimento automatico della codifica assegnata al primo punto di un entita per tutti i punti successivi della stessa entità e anche quelle immediatamente successive della stessa entità; - registrazione di un punto con le stesse coordinate di un altro già memorizzato; - annullamento di punti o entità precedentemente regi strate; - visualizzazione continua su video delle coordinate x, y, z, corrispondenti alla posizione della marca strumentale, nel sistema di riferimento cartografico utilizzato; - chiusura automatica di linee chiuse ( congruenza geometrica numerica. La registrazione dei punti dovrà essere automatica, e cioè i dati non dovranno essere inseriti manualmente. Verranno memorizzate sequenze di punti, catalogati e definiti da un codice e dai valori delle tre coordinate terreno x, y, z, associati in sequenze logiche. Tali punti dovranno essere in numero sufficiente a permettere una corretta ricostruzione della cartografia nel rispetto delle tolleranze e dei contenuti secondo le prescrizioni per i rilevamenti aerofotogrammetrici alle diverse scale. Sono raccomandati almeno 8 caratteri per ogni codice. Le coordinate dovranno essere espresse con un numero di cifre significative adeguato alla precisione connessa alla scala nominale della carta. Si raccomanda inoltre che all operatore venga fornito un riscontro acustico dell avvenuta registrazione del punto. Dove è richiesta una cartografia numerica di tipo volumetrico, andranno individuate le parti di edificio aventi altezze diverse o differenti tipi di copertura e rilevate, per ognuno di essi, le quote al piede, in gronda e al colmo al fine di poter dedurne le altezze e le volumetrie. Sulla minuta di restituzione dovranno essere annotate anche quelle informazioni qualitative dedotte dall operatore e atte ad aiutare l esecuzione del disegno successivo. Al termine delle operazioni di restituzione dovranno essere consegnati al Committente i seguenti elaborati: - a) il grafico della ripartizione in fogli e loro numerazione, sovrapposto al grafico della copertura dei singoli fotogrammi con relativa numerazione; - b) n. 2 copie eliografiche della minuta di restituzione. La Ditta esecutrice del rilievo è tenuta a permettere l accesso del Collaudatore, in qualsiasi momento, ai locali dove si svolge la restituzione, e a mettere a sua disposizione tutti i documenti, relativi alle operazioni in corso, che il Collaudatore stesso riterrà utile consultare. 5.5 RICOGNIZIONE La ricognizione sul terreno va eseguita a cura dell appaltatore ed è volta alla correzione degli errori interpretativi, alla interpretazione metrica ed alla raccolta dei dati della toponomastica. Essa va eseguita dopo la fase di ricognizione e prima di quella del disegno, da operatori esperti che percorreranno il territorio nella sua interezza. L integrazione metrica del rilievo riguarderà soprattutto i seguenti elementi: 6

7 - rilievo diretto sul terreno di quelle zone rimaste defilate sui fotogrammi o nascoste da vegetazione o da altre cause, che dovrà essere preferibilmente effettuato con operazioni topografiche che forniscano le coordinate plano-altimetriche dei punti con precisione adeguata alla scala della carta; - rilievo, con le modalità di cui al precedente, della posizione corretta di elementi nuovi, costruiti nel frattempo, o di costruzioni sotterranee; - misura dell ampiezza delle grondaie dei tetti degli edifici allo scopo di correggere gli errori di restituzione relativamente alle dimensioni degli edifici. (sgrondature); - dal punto di vista qualitativo, con la ricognizione si dovrà: - inserire la toponomastica, ricavandola sia da documenti scritti che da informazioni dirette; - riportare i limiti amministrativi tramite documenti forniti dall Amministrazione, o dedotti da documenti ufficiali; - indicare le colture e le essenze arboree principali; - contrassegnare gli edifici pubblici e quelli di importanza essenziale per la comunità; - prendere nota degli elementi morfologici necessari per una corretta compilazione della carta. Le integrazioni della ricognizione dovranno essere riportate su una copia dei disegni ottenuti con tracciamento automatico dei files di restituzione e consegnati allla Direzione lavori. La modifica del file di restituzione con l introduzione dei dati di ricognizione, dovrà avvenire secondo le modalità descritte più avanti con riguardo alle operazioni di editing EDITING La compilazione della carta si articolerà in quattro tipi d intervento sui dati dell archivio, e in particolare: - intervento sulle codifiche dei punti restituiti; - intervento con integrazione dei dati restituiti con dati provenienti da ricognizione o da altre fonti; - interventi per la ricostruzione delle congruenze geometriche e grafiche; - intervento per l introduzione dei dati di toponomastica INTERVENTO SULLE CODIFICHE Dovranno essere effettuati tutti i controlli finalizzati ad accertare: - che ogni entità sia contraddistinta da un codice; - che il suddetto codice sia contemplato tra quelli elencati nella tabella delle caratteristiche della carta; - che il suddetto codice non sia in contrasto con le caratteristiche geometriche che sono implicitamente contenute nelle coordinate dell entità ed esso associata; - che il codice di ogni entità sia corrispondente alle prescrizioni di capitolato. Le operazioni suddette potranno essere effettuate con procedure di tipo batch o di tipo interattivo. La correttezza delle operazioni di codifica effettuate in sede di restituzione e/o con successive fasi di correzione ed integrazione, effettuate o con procedure di tipo batch o di tipo interattivo, dovrà essere verificabile sistematicamente su tutta l area che compone il rilievo fotogrammetrico, mediante visualizzazione e utilizzando codici cromatici o simbolici che mettano in corrispondenza le entità rappresentate con la loro codifica INTERVENTO DI INTEGRAZIONE GEOMETRICA Le integrazioni numeriche derivanti dalle operazioni di ricognizione potranno essere inserite nell archivio dei dati in due modi: -a) introducendo direttamente le coordinate plano-altimetriche del particolare rappresentato; - b) integrando con il disegno tradizionale il disegno ottenuto al plotter dal file di restituzione, e trasformando i dati integrativi in forma numerica mediante digitalizzazione. Al dato planimetrico acquisito per digitalizzazione dovrà essere associata la quota relativa INTERVENTI PER LA RICOSTRUZIONE DELLE CONGRUENZE GEOMETRICHE E/O GRAFICHE Il controllo del rispetto delle congruenze grafiche per i dati del file di restituzione verrà effettuato esaminando un disegno automatico dei dati stessi, realizzato alla scala nominale della carta e verificando che la congruenza sia nei limiti stabiliti a norma di capitolato. Per quelle entità per cui sia richiesta la congruenza geometrica, si dovrà imporre che ogni punto, che appartenga fisicamente a più entità o che sia stato acquisito più volte per una stessa entità, sia memorizzato con gli stessi valori di coordinate a qualsiasi entità venga considerato associato. La congruenza dovrà essere, a seconda dei casi, o solo planimetrica ( ad esempio per un punto in comune a due edifici a quota diversa) o plano-altimetrica (ad esempio uno stesso punto di una stessa entità restituita mediante due o più linee) CONTROLLI SULL ALTIMETRIA Sui dati altimetrici dovranno essere attuati i controlli che vengono di seguito descritti: 7

8 - verifica che i valori delle quote di punti quotati, compresi fra due curve di livello successive, siano congruenti con le quote delle curve stesse; - verifica che i valori delle quote dei punti appartenenti ad entità i cui codici siano assimilabili a un codice tipo specchio d acqua o siano indicati specificamente in capitolato, differiscano tra loro per meno del doppio della tolleranza altimetrica. Le quote relative ai punti per i quali non risultano soddiafatte le condizioni di cui sopra, verranno indicate e eventualmente corrette con le idonee procedure INDIVIDUAZIONE DELLE AREE CHIUSE Il perimetro delle aree chiuse potrà essere costituito da tre tipi di linee: - a) linee che costituiscono particolari planimetrici real-mente esistenti e che vengono tracciate nel caso di tracciamento automatico della carta (esempio il contorno degli edifici); - b) linee che costituiscono particolari planimetrici esistenti ma che non vengono tracciate dal plotter (linee reali invisibili come il tratto di un corso d acqua interrotto da un ponte); - c) linee che non corrispondono a particolari del plottaggio della carta (linee virtuali come la sede stradale fittiziamente interrotta al bordo del modello). Il perimetro di un area chiusa verrà descritto dall insieme di una o più linee, che nel loro complesso dovranno formare una spezzata chiusa; ciascuna linea potrà costituire la descrizione geometrica di uno qualsiasi dei tipi di linea precedentemente descritti. Quando la superficie chiusa è delimitata, tutta o in parte, da linee appartenenti ad altre antità, si tollererà che il perimetro della campitura coincida con essa nei limiti della tolleranza planometrica della carta ORTOGONALIZZAZIONE, PARALLELISMI ED ALLINEAMENTI Gli interventi di ortogonalizzazione verranno effettuati su entità i cui codici siano assimilabili a edificato e che siano costituite da spezzate i cui lati formino angoli prossimi ad angoli retti. Per gli interventi di modifica delle coordinate di una o più spezzate, relative a una o più entità di restituzione, volti alla realizzazione di allineamenti e/o parallelismi secondo direzioni obbligate, qualsiasi sia l algoritmo utilizzato per la determinazione delle nuove coordinate, che devono assumere i vertici delle spezzate originarie per costituire spezzate soddisfacenti le condizioni di ortogonalizzazione, allineamento e/o parallelismo, l intervento non dovrà essere effettuato se gli spostamenti dei vertici dalla posizione originaria alla posizione finale saranno superiori alla tolleranza planimetrica della carta INTERVENTI SULLA TOPONOMASTICA L archivio dei dati della cartografia numerica dovrà essere integrato dai dati numerici ed alfa numerici provenienti dall inserimento della toponomastica. La densità della toponomastica sarà quella di una carta tradizionale di pari scala. I dati riguardanti la toponomastica dovranno essere memorizzati con tutti gli elementi che consentono di ottenere un elaborato grafico al plotter o su videografico, avente, per quanto attiene al posizionamento delle scritte, le stesse caratteristiche generali di una carta tradizionale, e cioè ad esempio: - le scritte riferite a linee con andamento irregolare dovranno seguire l andamento medio di tali linee; - le scritte relative ai nomi delle vie dovranno seguire l andamento dell asse mediano e, possibilmente, essere collocate all interno dell asse stradale; - non dovranno risultare scritte sovrapposte. Dovrà essere possibile visualizzare contemporaneamente sia il disegno fotogrammetrico sia i toponimi apposti. A ciascun toponimo dovrà essere associata questa serie di informazioni minimali: - a) le coordinate Est e Nord dell inizio e della fine del toponimo, intesi come il punto più in basso a sinistra del primo carattere e il punto più in basso a destra dell ultimo carattere del toponimo, osservati secondo il suo verso di lettura; - b) l altezza dei caratteri del toponimo; - c) il tipo del toponimo; - d) il testo del toponimo OUTPUT GRAFICO La carta dovrà essere disegnata automaticamente mediante plotter formato UNI A0 con precisione di almeno 0,05 mm, su supporto poliestere stabile dello spessore minimo di 0,14 mm. Il disegno dovrà essere nitido e preciso e completo di toponomastica, indicazioni marginali, parametrature e cornici. Esso dovrà riprodurre esattamente in forma grafica il dato base numerico, con l uso dei tratti e del simbolismo. 8

9 Dagli originali di disegno, completi in ogni loro parte e dopo il benestare da parte del Collaudatore, si dovranno produrre: - n. 3 copie eliografiche su carta a grammatura ORGANIZZAZIONE DEI DATI NEL FILE DI ARCHIVIO Il file di archivio dovrà contenere le coordinate di tutti i punti necessari alla descrizione plano-altimetrica degli oggetti restituiti; ciò significa che la descrizione degli oggetti avviene tramite una serie di punti che s intendono congiunti da segmenti e non si ammette invece che una parte della descrizione di un oggetto venga fornita attraverso una serie limitata di punti che debbono essere interpolati con linee curve. I dati dovranno essere archiviati in file relativi a zone del territorio quadrate o rettangolari i cui lati siano costituiti da segmenti paralleli agli assi del sistema di riferimento cartografico (taglio equivalente a quello dei fogli della cartografia tradizionale disegnata). I dati riguardanti unità di aggregazione territoriale anziché essere racchiusi in un unico file, potranno essere inclusi in files in funzioni di categorie o di livelli prestabiliti. I dati costituenti la cartografia numerica dovranno essere idonei alla descrizione degli oggetti che costituiscono il territorio da rilevare. Con il termine oggetti s intendono i particolari del naturali o artificiali del terreno che vengono elencati nelle norme di disegno dei Capitolati della Commissione Geodetica Italiana, relativi alla costruzione di carte tradizionali a pari scala. La minima unità di disaggregazione dei dati che costituiscono la Cartografia Numerica è l entità: in linea generale un entità è definita da una codifica e da una o più triplette di coordinate relative a punti rilevati. Un oggetto potrà essere descritto da una o più entità. Per gli oggetti per i quali non è richiestala descrizione mediante un unica entità, ma dei quali è richiesta la ricostruibilità, dovranno essere indicati i criteri che la consentono, con riferimento alle specifiche del formato. Dovrà essere possibile selezionare gruppi di oggetti in funzione della loro appartenenza a categorie o livelli prestabiliti. Ciascuna di queste categorie dovrà articolarsi a sua volta in altre categorie. Per categoria o livello (termini che si considerano equivalenti) s intende l insieme di oggetti che hanno caratteristiche comuni sotto un prefissato punto di vista. Un esempio di suddivisione degli oggetti cartografici in categorie è il seguente: - edifici e costruzioni; - vie di comunicazione; - delimitazioni fisiche o amministrative; - idrografia; - reti tecnologiche; - orografia; - vegetazione; - toponomastica. CAPO III DISPOSIZIONI PARTICOLARI ART. 6 CAPITOLATI E REGOLAMENTI CHE REGGONO IL SERVIZIO Per tutto quanto non sia in contrasto con le condizioni del presente Capitolato, l esecuzione del servizio sarà regolata: - a) dal capitolato generale per gli appalti di opere dipendenti dal Ministero LL.PP., approvato con D.Min.LL.PP. del 19/04/2000 n. 145; - b) dal regolamento per la direzione, contabilizzazione e collaudazione dei lavori dello Stato, di cui al D.P.R. 554 del ART. 7 CAUZIONE La cauzione, prestata nelle forme e nei modi previsti dalle leggi vigenti, sarà del 2% dell importo a base di gara per quella provisoria, mentre per quella definitiva, sarà del 10% dell importo contrattuale. ART. 8 DIREZIONE DEI LAVORI DA PARTE DELLA DITTA ASSUNTRICE 9

10 La Ditta assuntrice è tenuta ad affidare la direzione tecnica dei lavori ad un tecnico che assumerà ogni responsabilità relativa a tale carica. La Ditta è tenuta a comunicare le generalità del direttore tecnico prima dell inizio dei lavori e a dare tempestiva comunicazione in caso di sostituzione dello stesso. Il Collaudatore, dopo aver esaminato le referenze, si riserva il diritto di chiedere, per motivate ragioni, la sostituzione del direttore nominato dall appaltatore. ART. 9 CONSEGNA L Amministrazione potrà procedere alla consegna dei lavori anche in pendenza della stipulazione del contratto. La consegna dei lavori potrà essere effettuata anche mediante successive operazioni. ART. 10 CALENDARIO DELLE CONSEGNE; PENALE PER IL RITARDO Il calendario di esecuzione del servizio viene fissato come appresso: a) - L esecuzione del volo secondo le norme prescritte dovrà essere completa entro 10 giorni dalla data del verbale di consegna dei lavori, compatibilmente con le condizioni metereologiche; b) - I documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di inquadramento geotopografico secondo le modalità indicate dovranno essere consegnati entro 15 giorni dalla data del benestare del collaudatore all utilizzo dei fotogrammi; c) - I documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di restituzione, dovranno essere consegnati entro 15 giorni dalla data del benestare del collaudatore, relativo alle operazioni di inquadramento geotopografico; d) - i documenti e gli elaborati relativi alle operazioni di ricognizione dovranno essere consegnati entro 15 giorni dalla data del benestare del collaudatore; e) - I disegni definitivi, i tipi e le relative copie e i nastri d archivio dovranno essere consegnati entro 15 giorni dalla data del benestare del collaudatore relativo alle operazioni di ricognizione; f) - Il verbale di collaudo, secondo le modalità prescritte, dovrà essere completato entro 10 giorni dalla consegna dei tipi e dei nastri d archivio. Non saranno ammesse per i ritardi altre cause di forza maggiore se non quelle previste dalla legge che possono dar luogo alla concessione di proroga od alla sospensione dei lavori. La Ditta appaltatrice che terminerà in ritardo, non sanato da concessione di proroga o da sospensione e che non consegnerà in tempo utile contrattuale gli elaborati previsti per ogni fase, sarà soggetta a penale nella misura come di seguito specificata: - per ogni giorno di ritardo sul completamento delle fasi intermedie, verrà applicata una penale pari all 1 per mille dell importo relativo alla singola fase, calcolato sulla base delle percentuali previste all art.11; - per ogni giorno di ritardo sulla consegna finale, verrà applicata una penale pari al 2 per mille dell intero importo contrattuale. ART. 11 PAGAMENTI Il compenso dell appalto sarà liquidato per stati di avanzamento. La liquidazione avverrà tenendo conto delle seguenti percentuali d incidenza delle fasi di lavorazione: - 20% alla esecuzione della ripresa aerofotogrammetrica; - 20% alla consegna degli elaborati relativi alla rete d inquadramento geotopografico; - 20% all approntamento della minuta di restituzione; - 30% alla consegna dei tipi e dei nastri d archivio; - 10% a 30 giorni dalla consegna del verbale di collaudo definitivo. I pagamenti dovranno avvenire entro 30 giorni dalla data di emissione delle relative fatture. Il ritardo dei pagamenti verrà regolato dalle norme di cui al D.leg.vo n 231/2002. ART. 12 PROPRIETA DEL MATERIALE Il materiale fotografico, cartografico e numerico resterà di proprietà del Committente. Ogni sua utilizzazione, anche successiva all ultimazione della prestazione, dovrà dalla stessa essere autorizzata. ART. 13 PRESCRIZIONI DI COLLAUDO 13.1 CRITERI GENERALI COLLAUDO IN CORSO D OPERA E COLLAUDO FINALE 10

11 Ogni singola fase operativa verrà sottoposta a collaudo in corso d opera. Nessuna operazione relativa operazione relativa alle singole fasi potrà essere iniziata se non a seguito del benestare del Collaudatore, rilasciato in base ai controlli preliminari e alle risultanze del collaudo delle fasi precedenti. Tale benestare dovrà giungere alla Ditta entro 30 giorni dalla sua esplicita richiesta e dall invio della documentazione completa relativa alla fase oggetto di collaudo, subordinatamente al risultato positivo dello stesso. Entro lo stesso periodo il Collaudatore dovrà inviare alla Ditta e all Ente Committente una relazione dettagliata delle risultanze, positive o negative, delle verifiche. Entro 30 giorni dalla consegna definitiva degli elaborati, dovrà essere redatto il verbale di collaudo finale, nelle forme previste dalla legge MODALITA DI COLLAUDO Il collaudo avrà risultanze positive quando non più del 5% degli elementi esaminati risulti fuori tolleranza. Per quei collaudi per i quali non si può stabilire un rapporto percentuale, il giudizio del Collaudatore è determinate. Qualora la percentuale degli elementi fuori tolleranza risultasse, per il campione esaminato, compresa tra il 5% e il 10%, a giudizio del Collaudatore, si potrà estendere il collaudo ad un successivo campione. Se anche l esame del secondo campione desse risultato sfavorevole, la fase oggetto del collaudo verrà rifiutata. Se invece il complesso dei due campioni rientrasse nel limite del 5% fuori tolleranza, gli elaborati verranno accettati e a tutti gli effetti il risultato del collaudo verrà considerato favorevole. E facoltà del Collaudatore suggerire, motivandola, una eventuale prassi operativa atta a rimuovere gli inconvenienti riscontrati. In caso di collaudo negativo, alla Ditta verranno imputati, oltre agli oneri relativi ad una totale verifica e rettifica degli elaborati, anche i ritardi dovuti al periodo compreso fra la data di rifiuto e quella di riconsegna degli elaborati stessi, e le conseguenti eventuali penali OBBLIGHI DELLA DITTA APPALTATRICE Per ogni fase di collaudo, la Ditta appaltatrice metterà adisposizione del Collaudatore il personale tecnico, gli strumenti, i locali ed i mezzi impiegati dalla Ditta stessa per l esecuzione del lavoro. Essa consentirà inoltre, a semplice richiesta, l accesso del Collaudatore ai locali di produzione e metterà a disposizione, in qualsiasi momento, tutti i documenti relativi alle operazioni in corso COLLAUDO IN CORSO D OPERA CONTROLLI PRELIMINARI Dopo la consegna dei lavori e prima dell inizio dei medesimi, il Collaudatore dovrà verificare presso la Ditta appaltatrice che: - la strumentazione fotogrammetrica e i relativi dispositivi di acquisizione e registrazione dati siano conformi a quanto dichiarato dalla Ditta e a quanto previsto ai punti precedenti, con particolare riferimento alla precisione, alle caratteristiche dei sensori di posizione e alle possibilità di codifica; - i dispositivi per l editing dei dati e per la produzione degli elaborati di consegna siano anch essi conformi a quanto dichiarato e a quanto prescritto agli artt. 5.3 e 5.6, con particolare riferimento alle caratteristiche tecniche dei videografici (risoluzione,funzioni grafiche di base), dei tavoli digitalizzatori (precisione), dei supporti megnetici (tipo, densità, formato), dei plotters (precisione, risoluzione); - il sistema di stereorestituzione analitica numerica sia dotato dei dispositivi e dei programmi necessari per soddisfare le esigenze operative elencate al punto In particolare dovrà essere verificata la possibilità di: a) effettuare l orientamento assoluto analitico, con stampe del relativo protocollo di restituzione ; b) consentire operazioni di restituzione e di editing in linea. Il Collaudatore dovrà inoltre verificare che le caratteristiche dell hardware e del software, indicate dalle Ditta come idonei ad effettuare le operazioni di editing, corrispondano a quanto dichiarato ed alle finalità del lavoro. A seguito di gravi carenze nella strumentazione e nel softaware e/o discordanze fra quanto dichiarato e quanto realmente disponibile, si procederà come previsto nelle norme amministrative facenti parte del capitolato COLLAUDO DELLA RESTITUZIONE GRAFICA E NUMERICA Il collaudo della restituzione comporterà ripetizioni di operazioni fotogrammetriche e confronti con misure dirette sul terreno. In particolare, verranno eseguiti per via fotogrammetrica i seguenti controlli: - l esame della documentazione sullo stato di rettifica degli strumenti e dei protocolli di restituzione; 11

12 - la ripetizione allo strumento dell orientamento di almeno il 10% dei modelli e la restituzione sugli stessi di almeno 50 particolari plano-altimetrici ben definiti e di altrettanti punti quotati, situati in zone diverse del modello e in zone di sovrapposizione con modelli contigui. Le coordinate acquisite in fase di restituzione originale e quelle di controllo dovranno denunciare scarti non superiori alle tolleranze di cui all art. 5, moltiplicate per 1,4; - la lettura sui predetti modelli della quota in corrispondenza di almeno 50 punti di curve di livello già tracciate e memorizzate e di 50 quote in gronda, con verifica delle tolleranze di cui allo stesso art. 5, moltiplicate per 1,4; - il controllo delle modalità di restituzione delle curve di livello, verificando che per ognuno dei modelli citati, in corrispondenza di almeno 10 porzioni di curve dello sviluppo grafico non inferiore a 10 cm, la densità dei punti registrata sia quella prescritta; - la determinazione delle differenze in quota fra un punto qualsiasi, intermedio fra due punti successivi già memorizzati, e lo stesso punto restituito ad hoc, per almeno 20 casi. Si verifichera che tale differenza non superi la tolleranza T c, moltiplicata per 1,4. Analogo controllo relativo ad almeno 5 casi per modello verrà effettuato su linee continue (bordi strada, alvei, ecc...). In questo caso verranno confrontate tutte e tre le coordinate del punto intermedio con quelle del punto restituito in corrispondenza dell effettiva posizione della linea rilevabile sul modello, con riferimento alle tolleranze T p e T h, moltiplicate per 1,4. Verranno inoltre eseguite, per almeno il 5% del totale dei modelli restituiti, prove comparative mediante misure dirette sul terreno. In particolare si procederà a: - determinazione delle coordinate X, Y, Z, di punti già memorizzati, mediante idonee operazioni topografiche dirette; - misure di distanza fra particolari riconoscibili di entità variabili (da pochi mm a qualche dm sulla carta); - determinazione di quote di punti quotati, di punti descriventi curve di livello e di punti di gronda. Le misure saranno in numero tale da avere significato statistico o comunque da garantire alla Committenza che la qualità del prodotto sia conforme alle norme di capitolato. Per ciascuna delle verifiche suddette verranno adottati i criteri e le tolleranze descritte all art COLLAUDO DELLA RICOSTRUZIONE DELLE CONGRUENZE GEOMETRICHE E GRAFICHE Utilizzando la strumentazione ed il personale disponibili presso la Ditta appaltatrice per l esecuzione delle operazioni di editing, verranno eseguiti a campione i controlli atti a verificare la corretta ricostruzione delle congruenze geometriche, nonche gli interventi di ortogonalizzazione, parallelismo e allineamento. Verrà in particolare verificato che le necessarie variazioni delle coordinate dei punti, rispetto al loro valore originario presente sul file di restituzione, non abbiano superato le tolleranze della carta. Analogamente verrà effettuato a campione il controllo della corretta memorizzazione dei perimetri delle aree chiuse e più in generale delle congruenze grafiche COLLAUDO DELLE CODIFICHE Per almeno il 10% dei files prodotti dovrà essere eseguito il controllo totale della congruenza fra entità memorizzate ed i corrispondenti oggetti a cui si riferisce la descrizione numerica COLLAUDO DELLA RICOGNIZIONE E DELLA TOPONOMASTICA Esso comporterà: - l analisi critica dei documenti sui quali sono riportate le informazioni e le misure ricavate in fase di restituzione; - la ripetizione sul terreno della ricognizione sul terreno per almeno il 5% dei figli prodotti, tendente ad evidenziare eventuali errori interpretativi, carenze ed omissioni; - la misura diretta sul terreno, nell ambito degli stessi fogli di distanze con particolare riferimento a dimensioni che sono state modificate ed integrate in sede di ricognizione (sgrondature, lerghezze stradali, zone defilate o in ombra, ecc...); - la ripetizione del calcolo delle coordinate di punti definiti in fase di ricognizione e la verifica che tali coordinate siano state correttamente inserite nel file di archivio; - per quegli elementi che siano stati acquisiti mediante operazioni di digitalizzazione, la verifica a campione sulla correttezza di tali acquisizioni e dell inserimento nei files di archivio COLLAUDO DEL SUPPORTO E DEI FORMATI DEL FILE ARCHIVIO Utilizzando la strumentazione della Ditta appaltatrice e quelle possedute dal Committente, il Collaudatore dovrà accertare a campione che: - gli oggetti, entità e categorie siano quelli richiesti e descrivano tutti gli elementi del territorio previsti; - non esistono sovrapposizioni non consentite fra entità; - i dati relativi alle operazioni di rilievo della rete geodetica e di triangolazione aerea siano stati correttamente memorizzati. 12

13 13.3. COLLAUDO FINALE Il Collaudatore redigerà il verbale finale di collaudo quando tutte le fasi operative relative all intero oggetto dell appalto saranno state consegnate e collaudate con esito positivo. Il verbale di collaudo finale dovrà essere trasmesso entro 30 giorni dall ultima consegna. E inoltre compito del Collaudatore, in sede di collaudo finale: - misurare sulla carta, in contraddittorio con la Ditta, la superficie totale effettivamente rilevata, nell ambito del territorio oggetto del rilievo; - esprimere il proprio parere tecnico sulle cause di eventuali ritardi, dopo aver esaminato la documentazione prodotta, allo scopo di definire l entità delle relative penali. ART. 14 ASSICURAZIONI SOCIALI E RESPONSABILITA ONERI DELL APPALTATORE Per quanto riguarda l esecuzione delle opere, la Ditta appaltatrice è l unica responsabile. La presenza in luogo di persone di assistenza o di vigilanza non altera questa condizione di responsabilità. Saranno inoltre a carico dell appaltatore gli obblighi seguenti: 1) l osservanza delle norme derivanti dalle vigenti leggi e decreti relativi alle assicurazioni varie degli addetti ai lavori, invalidità e vecchiaia ed altre disposizioni in vigore o che potranno di seguito intervenire; 2) la corresponsione delle paghe, degli stipendi e conseguenti indennità ed oneri agli addetti ai lavori in base al C.C.N.L. dei lavoratori aerofotogrammetrici.; 3) provvedere alla condotta definitiva dei lavori con personale tecnico idoneo di provata capacità ed adeguato numericamente alle necessità; 4) l assunzione di ogni più ampia responsabilità in caso d infortuni sia al personale addetto ai lavori che a terzi nonché per ogni danno che venga arrecato a beni pubblici o privati; 5) provvedere a proprie cure e spese ad ottenere dalle autorità competenti, o da quanti altri ne abbiano titolo, tutti i permessi, autorizzazioni, ecc..., occorrenti per l esecuzione dei lavori di cui al presente disciplinare; 6) il pagamento degli oneri fiscali e delle imposte di bollo e di registro, escluso l IVA. ART. 15 SUB-APPALTO E esclusa ogni forma di sub-appalto. E solo consentito che le operazioni di ripresa aerofotogrammetrica possano essere affidate dalla Ditta appaltatrice a impresa specializzata, senza che per questo vengano meno le responsabilità stabilite in contratto. Di quanto sopra dovrà comunque essere data preventiva comunicazione al Collaudatore per ottenere la preventiva autorizzazione a norma di legge. ART. 16 DICHIARAZIONE RELATIVA AI PREZZI L Amministrazione ritiene in via assoluta che l Appaltatore si sia reso esatto conto dei lavori da eseguire, dei documenti ed elaborati di cui al presente capitolato, relativi alle fasi di lavoro che precedono quelle richieste, della mano d opera e della apparecchiature necessarie e di ogni cosa che possa occorrere per dare tutti i lavori eseguiti a regola d arte, e secondo le prescrizioni del presente Capitolato Speciale. I prezzi stabiliti per i lavori sono fissi ed invariabili per tutta la durata dell appalto, ed in conseguenza l appaltatore, oltre la corresponsione dei prezzi medesimi, non può pretendere indennizzi, compensi e sovrapprezzi per nessun titolo, salva l osservanza delle vigenti disposizioni di leggesulla revisione dei prezzi. ART. 17 MISURAZIONE E VALUTAZIONE DEI RILEVAMENTI Fermo restando l osservanza delle norme stabilite dal Capitolato Generale d Appalto LL.PP., la misurazione sarà fatta con mezzi geometrici, escluso qualsiasi altro sistema empirico e convenzionale. Il territorio oggetto del rilevamento, e per il quale sarà valutato il compenso, avrà la superficie che sarà determinata sulla cartografia prodotta. Ai fini delle liquidazioni dei compensi non saranno computate le superfici marine e lacustri incluse nella cartografia; lo saranno invece quelle fluviali e simili. 13

14 ART. 18 AGGIUDICAZIONE DELL APPALTO Le offerte dovranno essere accompagnate, pena esclusione, da una dichiarazione, sottoscritta dal legale rappresentante della Ditta, attestante che la medesima: - a) è in possesso delle attrezzature e delle tecnologie necessarie per l esecuzione dei lavori; - b) aver eseguito lavori e servizi similari a quelli oggetto di appalto ; - c) applica ai propri dipendenti le condizioni prescritte dal C.C.N.L per i lavoratori aereofotogrammetrici; - d) in caso di aggiudicazione dell appalto, si impegni ad eseguire i lavori in ogni loro fase, eccettuate le riprese aeree, nei propri laboratori e non li affidi in sub-appalto. La definitiva assegnazione dei lavori sarà subordinata ad una visita degli incaricati dall Amministrazione committente, per verificare il possesso delle attrezzature necessarie alla corretta esecuzione dei lavori. 14

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici

Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ufficio Cartografico Servizio Cartografia e Gis della Provincia di Brescia Produzione e collaudo di cartografia tecnica numerica verso i DB topografici Ing. Antonio Trebeschi L attività dell Ufficio Cartografico

Dettagli

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni

Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano. Ing. Daniele Passoni Realizzazione e controllo di qualità in corso d'opera del Database Topografico della Provincia di Milano Prof.Livio Pinto Ing. Daniele Passoni Milano, 28.1.2010 INTRODUZIONE (1/2) Un DataBase Topografico

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Documento n. 8 - Allegato al manuale di gestione PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli

Dettagli

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE

DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE DALLE CARTE ALLE SEZIONI GEOLOGICHE PROFILO TOPOGRAFICO Il profilo topografico, detto anche profilo altimetrico, è l intersezione di un piano verticale con la superficie topografica. Si tratta quindi di

Dettagli

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI

MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI Pagina:1 di 6 MODALITÀ ORGANIZZATIVE E PIANIFICAZIONE DELLE VERIFICHE SUGLI IMPIANTI INDICE 1. INTRODUZIONE...1 2. ATTIVITÀ PRELIMINARI ALL INIZIO DELLE VERIFICHE...2 3. PIANO OPERATIVO DELLE ATTIVITÀ...2

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI BRESCIA REGOLAMENTO PER LA TUTELA DELLA RISERVATEZZA RISPETTO AL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Adottato dalla Giunta Comunale nella seduta del 26.3.2003 con provvedimento n. 330/11512 P.G. Modificato

Dettagli

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA

INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA INTRODUZIONE AL MANUALE DELLA QUALITA Elaborazione Verifica Approvazione Il Responsabile Qualità Il Rappresentante della Direzione Il Dirigente Scolastico (.. ) (. ) ( ) Data Data Data Rev Causale (emis./revis.)

Dettagli

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO

PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO Gestione del processo di approvvigionamento Pag. 1 di 7 PRG 7.4 A GESTIONE DEL PROCESSO DI APPROVVIGIONAMENTO n ediz. Data Descrizione Firma preparazione Firma approvazione DIR Firma verifica RGQ 00 01/09/02

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Fornitura di data base topografici dei centri urbani e aree abitate della Sardegna, alla scala 1:2.000 e 1:1.000

Fornitura di data base topografici dei centri urbani e aree abitate della Sardegna, alla scala 1:2.000 e 1:1.000 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA ASSESSORATO ENTI LOCALI, FINANZE ED URBANISTICA DIREZIONE GENERALE DELLA PIANIFICAZIONE URBANISTICA TERRITORIALE E DELLA VIGILANZA EDILIZIA SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO

Dettagli

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it

INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it INFORMATIVA SUL DIRITTO ALLA PRIVACY PER LA CONSULTAZIONE DEL SITO WEB www.arlatighislandi.it redatto ai sensi del decreto legislativo n 196/2003 2 GENNAIO 2014 documento pubblico 1 PREMESSA 3 SEZIONE

Dettagli

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza

COMUNE DI RENATE Provincia di Monza e Brianza REGOLAMENTO COMUNALE PER L INSTALLAZIONE E LA TENUTA DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato dal Consiglio Comunale con delibera n. 50 del 25/11/2009 versione 3 03/11/2009 REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE

Dettagli

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI

GESTIONE DELLE NON CONFORMITÀ E RECLAMI Pagina 1 di 6 Procedura Rev. Data Descrizione modifica Approvazione 3 27.04.2003 Revisione generale (unificate NC e Reclami) C.V. 4 03.09.2007 Specificazione NC a carattere ambientale C.V. 5 07.03.2008

Dettagli

SCHEMA DI DELIBERAZIONE

SCHEMA DI DELIBERAZIONE Allegato al verbale dell'adunanza AIPA del 17 ottobre 2001 SCHEMA DI DELIBERAZIONE Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

Gli standard regionali per l aggiornamento dei DBT e il collaudo delle attività di rilevo sul territorio

Gli standard regionali per l aggiornamento dei DBT e il collaudo delle attività di rilevo sul territorio I vantaggi del Data Base Topografico (DBT) per migliorare i rapporti tra cittadini, imprese, professionisti ed enti locali: Il Progetto Pilota nel Comune di Castelvisconti Gli standard regionali per l

Dettagli

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI

PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI Allegato n. 6 PIANO DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI 1. Composizione del piano Il piano di conservazione oltre che dai seguenti articoli è composto anche dal quadro di classificazione (Titolario), dal massimario

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4

SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4 1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato

Dettagli

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi

La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile. Dr. Giacomo Gelmi La Qualità il Controllo ed il Collaudo della macchina utensile Dr. Giacomo Gelmi Che cosa è una macchina utensile? E uno spazio fisico in cui si collocano, sostenuti da adeguate strutture ed in posizioni

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124

Regolamento del Settore Attività Giovanile. Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 Regolamento del Settore Attività Giovanile Approvato dal Consiglio Federale Del 13 aprile 2013 con delibera n. 124 TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI art. 1 - L Attività Giovanile 1- Per organizzare e coordinare

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI

SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI Filippo Licenziati SISTEMI INFORMATIVI TERRITORIALI qualità dei dati QUALITA' DEI DATI NEI SIT 2 INDICE concetti generali controllo di qualità acquisizione, elaborazione, restituzione test di qualità esigenze

Dettagli

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS*

CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* PROCEDURA GESTIONALE sigla:pd20 Pag. 1 di 5 DEL CSP- CSE RSPP FSL - FFSL - CTS CTSS* 0 1 emissione Rev. Data Motivazioni Convalida Approvazione Pag. 2 di 5 INDICE 1.0 SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE 2.0

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

Effettuare gli audit interni

Effettuare gli audit interni Scopo Definire le modalità per la gestione delle verifiche ispettive interne Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Qualità (centrale) e Referenti Qualità delle sedi territoriali Direzione Qualità

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI

Procedura n. 03 (Ed. 02) TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DELLE REGISTRAZIONI INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. GENERALITÀ 5. RESPONSABILITÀ 6. IDENTIFICAZIONE 7. REDAZIONE, CONTROLLO, APPROVAZIONE ED EMISSIONE 8. DISTRIBUZIONE 9. ARCHIVIAZIONE 10. MODIFICHE

Dettagli

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA

LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D.

TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. ACEA S.p.A. DISCIPLINARE TECNICO PER L AFFIDAMENTO DELL INCARICO DI COORDINATORE DELLA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE (D. Lgs. 81/2008 - Art. 89 punto 1 lett. e) e Art. 91) Roma, marzo 2015 Disciplinare

Dettagli

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO

ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

Guida Compilazione Piani di Studio on-line

Guida Compilazione Piani di Studio on-line Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-

Dettagli

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08

Gestione dei documenti e delle registrazioni Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Descrivere la gestione della documentazione e delle registrazioni del sistema di gestione 3. APPLICABILITÀ La presente procedura

Dettagli

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS

PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS ALLEGATO 10/A PRINCIPALI ATTIVITA TECNICHE PER LA MISURA DEL GAS Il presente allegato fornisce una descrizione sintetica delle principali attività tecniche relative alla misura del gas; tali attività coinvolgono

Dettagli

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A.

Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. Regolamento per lo svolgimento di attività di ispezione in qualità di Organismo di Ispezione di Tipo A. In vigore dal 06. 07. 2011 RINA Via Corsica 12 16128 Genova - Italia tel +39 010 53851 fax +39 010

Dettagli

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile

Dettagli

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona

Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Disciplinare sulla gestione dei reclami, suggerimenti e segnalazioni dei cittadini nei confronti dell Amministrazione Comunale di Ancona Approvato con Delibera di Giunta n 372 del 9 ottobre 2012 Art. 1

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA C O M U N E D I B R U I N O PROVINCIA DI TORINO - C. A. P. 10090 REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO DIGITALE Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 34 del 14/4/2011 Depositato

Dettagli

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001

Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Autorità per l'informatica nella pubblica amministrazione Deliberazione n. 42/2001 Regole tecniche per la riproduzione e conservazione di documenti su supporto ottico idoneo a garantire la conformità dei

Dettagli

COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE

COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE COMUNE DI SANSEPOLCRO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DELL ALBO PRETORIO ON LINE Approvato con delibera di Giunta Municipale n. 9 del 10.01.2011 INDICE 1. Premessa 2. Accesso al servizio 3. Finalità della

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa

La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08. HSR Resnati spa La gestionedella cartella sanitaria e di rischio ai sensi del dlgs 81/08 HSR Resnati spa dott. Rino Donghi 29 novembre 2008 Premessa Il dlgs 81/08 del 29 aprile 08, in particolare agli artt. 25, 38 e 41,

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Acquisizione Beni e Servizi Acquisizione Beni e Servizi Indice dei contenuti 1. SCHEDA SERVIZIO ACQUISIZIONE BENI E SERVIZI...3 1.1. TIPOLOGIA... 3 1.2. SPECIFICHE DEL SERVIZIO... 3 1.2.1 Descrizione del servizio... 3 1.2.2 Obblighi

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza A.A. 2007/08 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA Facoltà di Ingegneria sede di Vicenza Corso di Disegno Tecnico Industriale per il Corso di Laurea triennale in Ingegneria Meccanica e in Ingegneria Meccatronica Tolleranze

Dettagli

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente

Regione Piemonte Portale Rilevazioni Crediti EELL Manuale Utente Pag. 1 di 15 VERS V01 REDAZIONE VERIFICHE E APPROVAZIONI CONTROLLO APPROVAZIONE AUTORIZZAZIONE EMISSIONE NOME DATA NOME DATA NOME DATA A. Marchisio C. Pernumian 29/12/2014 M. Molino 27/02/2015 M. Molino

Dettagli

CONTENUTO DELL OFFERTA TECNICA E CRITERI DI VALUTAZIONE

CONTENUTO DELL OFFERTA TECNICA E CRITERI DI VALUTAZIONE ALLEGATO 2 CONTENUTO DELL OFFERTA TECNICA E CRITERI DI VALUTAZIONE La Società dovrà fornire nell offerta tecnica le informazioni di seguito precisate utilizzando la scheda di offerta tecnica di cui all

Dettagli

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare

Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare Regolamento sui limiti al cumulo degli incarichi ricoperti dagli Amministratori del Gruppo Banco Popolare febbraio 2013 1 1 PREMESSA... 3 1.1 Oggetto... 3 1.2 Perimetro di applicazione e modalità di recepimento...

Dettagli

Verifiche di qualità del Data Base Topografico. Daniele Passoni

Verifiche di qualità del Data Base Topografico. Daniele Passoni Verifiche di qualità del Data Base Topografico Prof. Livio Pinto Ing. Daniele Passoni Monza, 8.3.2010 INTRODUZIONE (1/2) Un DataBase Topografico (DBT) è un archivio integrato contenente dati cartografici

Dettagli

Il concetto di valore medio in generale

Il concetto di valore medio in generale Il concetto di valore medio in generale Nella statistica descrittiva si distinguono solitamente due tipi di medie: - le medie analitiche, che soddisfano ad una condizione di invarianza e si calcolano tenendo

Dettagli

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA)

PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) PROCEDURA DI COORDINAMENTO TRA GESTORI DI RETE AI SENSI DEGLI ARTICOLI 34 E 35 DELL ALLEGATO A ALLA DELIBERA ARG/ELT 99/08 (TICA) Il presente documento descrive le modalità di coordinamento tra gestori

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA I REGOLAMENTI PROVINCIALI: N. 72 PROVINCIA DI PADOVA REGOLAMENTO IN MATERIA DI TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI MEDIANTE SISTEMI DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con D.G.P. in data 17.10.2005 n. 610 reg. SOMMARIO

Dettagli

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative

Manuale della qualità. Procedure. Istruzioni operative Unione Industriale 19 di 94 4.2 SISTEMA QUALITÀ 4.2.1 Generalità Un Sistema qualità è costituito dalla struttura organizzata, dalle responsabilità definite, dalle procedure, dai procedimenti di lavoro

Dettagli

Basi di Dati Spaziali

Basi di Dati Spaziali degli Studi Basi di Dati Spaziali Introduzione ai Geographical Information Systems (GIS) Alessandra Chiarandini - Lezione 4 Cartografia Italiana Introduzione ai GIS A. Chiarandini 22 La Cartografia IGM

Dettagli

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA

REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA REGOLAMENTO OPERATIVO PER L UTILIZZO DELL IMPIANTO ESTERNO DI VIDEOSORVEGLIANZA Approvato con delibera consiglio comunale n. 175 del 22/11/2006 Modificato con delibera consiglio comunale n. 36 DEL 14/03/2013

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze)

Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) Format per la progettazione (di un unità formativa di xx ore per apprendere per competenze) 1. Gli esiti dell apprendimento: selezione delle competenze e prestazioni oggetto di un unità formativa e costruzione

Dettagli

ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE

ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE ESTRATTO DI PROCEDURA DI SELEZIONE E ASSUNZIONE DEL PERSONALE 1.1 Ricerca e Selezione Nel rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità ed imparzialità Amos ha deciso di adottare la seguente procedura

Dettagli

La Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva

La Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva La Procedura di Omologazione del Prodotto (OP) per la Posta Massiva Omologazione del prodotto Per accedere alla procedura di omologazione, e quindi verificare che i propri invii siano conformi agli standard

Dettagli

Che differenza c è tra una richiesta XML ed una domanda XML? (pag. 4)

Che differenza c è tra una richiesta XML ed una domanda XML? (pag. 4) FAQ INVIO DOMANDE CIGO CON FLUSSO XML Cosa serve per inviare una domanda CIGO con il flusso XML? (pag. 2) Come si prepara una domanda in formato XML? (pag. 3) Che differenza c è tra una richiesta XML ed

Dettagli

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA

CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA CAPITOLO 6 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 189 IL SISTEMA INFORMATIVO TERRITORIALE DELL AUTORITÀ DI BACINO DELLA BASILICATA 6.1 Premessa Il Sistema Informativo

Dettagli

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio

Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio Regolamento per l installazione e l utilizzo di impianti di videosorveglianza del territorio ARTICOLO 1 FINALITA Le finalità che la Città di Desio intende perseguire con il progetto di videosorveglianza

Dettagli

Atto Dirigenziale n. 4180 del 15/12/2009

Atto Dirigenziale n. 4180 del 15/12/2009 Atto Dirigenziale N. 4180 del 15/12/2009 Classifica: 003.02.01 Anno 2009 (3032475) Oggetto ADEMPIMENTI IN MATERIA DI PRIVACY. DESIGNAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI DI SISTEMA INTERNI ED INDIVIDUAZIONE DEGLI

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit

SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATO. Audit Rev. 00 del 11.11.08 1. DISTRIBUZIONE A tutti i membri dell organizzazione ING. TOMMASO 2. SCOPO Gestione degli audit interni ambientali e di salute e sicurezza sul lavoro 3. APPLICABILITÀ La presente

Dettagli

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L.

FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. 1 FIDEURO MEDIAZIONE CREDITIZIA S.R.L. MANUALE DELLE PROCEDURE INTERNE PARTE GENERALE 2 INDICE 1. Informazioni sulla Società ed attività autorizzate 3 2. Autore del manuale delle procedure interne 3 3.

Dettagli

Sistema Informativo Territoriale (SIT)

Sistema Informativo Territoriale (SIT) Agenda 21 locale comunica solo con carta ecologica L Amministrazione Comunale di Cesano Maderno presenta il Sistema Informativo Territoriale (SIT) il SIT è un progetto Agenda 21 locale Le novità illustrate

Dettagli

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4

1. PREMESSA 3. 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 SOMMARIO 1. PREMESSA 3 2. DOTAZIONE TECNICA 4. Strumenti satellitare GPS TRIMBLE 5700-5800 a doppia frequenza 4. Stazione totale elettronica TRIMBLE 5600 4 3. INTRODUZIONE METODOLOGICA 5 4. ANALISI METODOLOGICA

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO

ART. 1 OGGETTO ART. 2 FINALITA ART. 3 DEFINIZIONI DI RIFERIMENTO S O M M A R I O Art. 1 - Oggetto Art. 2 - Finalità Art. 3 Definizioni di riferimento Art. 4 - Individuazione delle banche dati Art. 5 Titolarità e responsabilità della banca dati Art. 6 Soggetti incaricati

Dettagli

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano. LE POLICY SULLA PRIVACY DI QUESTO SITO PERCHE QUESTO AVVISO In questa pagina si descrivono le modalità di gestione del sito in riferimento al trattamento dei dati personali degli utenti che lo consultano.

Dettagli

LE SEZIONI TRASVERSALI

LE SEZIONI TRASVERSALI LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale e normale all asse stradale. Vengono eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d asse.

Dettagli

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano

COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano COMUNE DI MOGORO Provincia di Oristano REGOLAMENTO VIDEOSORVEGLIANZA EDIFICI ED AREE PUBBLICHE Allegato alla deliberazione C.C. n. 29 del 09.06.2011 1/5 Articolo 1 - Definizioni 1. Ai fini del presente

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51.

2. Test di interoperabilità del sistema di gestione della PEC - Punto 1 della circolare 7 dicembre 2006, n. 51. In esito all emanazione della circolare 7 dicembre 2006, n. CR/51 - che disciplina l attività di vigilanza e di controllo svolta da AGID nei confronti dei gestori di Posta Elettronica Certificata (PEC)

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA

SPECIFICA DI ASSICURAZIONE QUALITA 1 di 8 1 PRESCRIZIONI PER LA GESTIONE DI SERVIZI DI PROGETTAZIONE SULLA BASE DI DOCUMENTI DI 2 Parte Titolo 3 PARTE I I.1 PREMESSA I.2 SCOPI I.3 PRESCRIZIONI RELATIVE ALL'ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DELLA

Dettagli

PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI

PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI PROCEDURA PER L'ATTIVAZIONE DELLA FORNITURA PER IMPIANTI DI UTENZA GAS NUOVI Procedura per richieste di attivazione della fornitura di gas pervenute al venditore a partire dall'1 aprile 2007 (art. 16,

Dettagli

Unità Didattica 3 ESERCITAZIONE IL PLASTICO. Unità Didattica 1 CURVE DI LIVELLO. Unità Didattica 2 PROFILO ALTIMETRICO

Unità Didattica 3 ESERCITAZIONE IL PLASTICO. Unità Didattica 1 CURVE DI LIVELLO. Unità Didattica 2 PROFILO ALTIMETRICO ARGOMENTO INTERDISCIPLINARE: TECNOLOGIA-SCIENZE-GEOGRAFIA Unità Didattica 1 CURVE DI LIVELLO Unità Didattica 2 PROFILO ALTIMETRICO................................. Unità Didattica 3 ESERCITAZIONE IL PLASTICO

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria

4 Punto. Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00. Parte ordinaria Assemblea ordinaria e straordinaria degli Azionisti Unica convocazione: 11 giugno 2014 ore 11,00 Parte ordinaria 4 Punto Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato

Dettagli

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE

1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO 2- INTRODUZIONE 1- OBIETTIVI DEL DOCUMENTO... 1 2- INTRODUZIONE... 1 3- ACCESSO ALLA PROCEDURA... 2 4- COMPILAZIONE ON-LINE... 4 5- SCELTA DELLA REGIONE O PROVINCIA AUTONOMA... 5 6- DATI ANAGRAFICI... 6 7- DATI ANAGRAFICI

Dettagli

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI SULLE PARCELLE PROFESSIONALI ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI

Dettagli

CIRCOLARE N. 16/E. OGGETTO: Risposte a quesiti in materia di controllo delle compensazioni Iva Nuovo canale di assistenza dedicato

CIRCOLARE N. 16/E. OGGETTO: Risposte a quesiti in materia di controllo delle compensazioni Iva Nuovo canale di assistenza dedicato CIRCOLARE N. 16/E Roma, 19 aprile 2011 Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti OGGETTO: Risposte a quesiti in materia di controllo delle compensazioni Iva Nuovo canale di assistenza dedicato 2 INDICE

Dettagli

FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD

FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD FUNZIONI DI IMPAGINAZIONE DI WORD IMPOSTARE LA PAGINA Impostare la pagina significa definire il formato del foglio e vari altri parametri. Per impostare la pagina occorre fare clic sul menu File e scegliere

Dettagli

Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni

Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere informazioni Il DISEGNO TECNICO è un linguaggio convenzionale che ha la funzione di trasferire e diffondere

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Pag. Pagina 1 di 5 PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DIPARTIMENTO Di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica anno scolastico 2014/ 2015 FUNZIONE 1^A 1^B 1^ C 1^ ITI ( )DOC. prof.ssa Silvana Rizzo ( )ITP.

Dettagli

INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a.

INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. Sistema Integrato Gestione della Sicurezza 1 di 9 INFORTUNI A PERSONALE DI IMPRESE ESECUTRICI DI LAVORI O SERVIZI APPALTATI DA RETE FERROVIARIA ITALIANA s.p.a. Rev. Data Descrizione modifiche Redatto Verificato

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI

REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI REGOLAMENTO PER LA FORMAZIONE DELL ELENCO DEI FORNITORI Approvato con Delibera del Consiglio Direttivo n. 15 del 21 Dicembre 2015 FORMAZIONE ELENCO DEI FORNITORI Art. 1 Istituzione e ambito di applicazione

Dettagli

Modulo 3.7 Revisione4 Pagina 1 di 5

Modulo 3.7 Revisione4 Pagina 1 di 5 Italcuscinetti S.p.A. CAPITOLATO DI FORNITURA (CONDIZIONI GENERALI) Introduzione Le forniture dei prodotti, presenti in questo documento redatto da Italcuscinetti S.p.A., sono gestite e regolate dalle

Dettagli

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE

REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE 30.11.2011 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 317/17 REGOLAMENTO (UE) N. 1235/2011 DELLA COMMISSIONE del 29 novembre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 1222/2009 del Parlamento europeo

Dettagli

Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto

Università della Terza Età - Luigi Imperati Statuto Università della Terza Età - "Luigi Imperati" Statuto Art. 1 Istituzione La Provincia di Foggia istituisce l Università della Terza Età "Luigi Imperati" con sede in Foggia, in Palazzo Dogana, presso l

Dettagli

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento

Gestire le NC, le Azioni Correttive e Preventive, il Miglioramento Scopo Responsabile Fornitore del Processo Input Cliente del Processo Output Indicatori Riferimenti Normativi Processi Correlati Sistemi Informatici Definire le modalità e le responsabilità per la gestione

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

4.6 APPROVVIGIONAMENTO

4.6 APPROVVIGIONAMENTO Unione Industriale 43 di 94 4.6 APPROVVIGIONAMENTO 4.6.1 Generalità Il capitolo indica le modalità con le quali la filatura conto terzi deve gestire il rapporto di subfornitura nell ambito di un sistema

Dettagli

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso

UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso SORVEGLIANZA E CERTIFICAZIONI UNI EN ISO 9001:2008 Sistemi di Gestione per la Qualità: requisiti e guida per l uso Pagina 1 di 10 INTRODUZIONE La Norma UNI EN ISO 9001:2008 fa parte delle norme Internazionali

Dettagli

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 5.20.1H4 DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 2 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 1.1 Aggiornamento Patch Storica...

Dettagli

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008

CIRCOLARE N. 58/E. Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti. Roma 17 ottobre 2008 CIRCOLARE N. 58/E Direzione Centrale Servizi ai Contribuenti Roma 17 ottobre 2008 Oggetto: Trasferimento di quote di S.r.l. Art. 36 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni,

Dettagli