SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

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1 (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: AVIS Associazione Volontari Italiani Sangue Sezione Comunale di Fidenza via XXIV Maggio, Fidenza (PR) -ONLUS- Tel e Fax: 0524/ info@avisfidenza.it Codice fiscale ) Codice di accreditamento: NZ ) Albo e classe di iscrizione: ALBO REGIONALE EMILIA- ROMAGNA 4 CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: SANGUE DA SUPEREROI 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): Settore Assistenza A 15 Salute 6) Descrizione dell area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:

2 (Allegato 1) L' Associazione AVIS di Fidenza, creata nel 1951, è sempre un punto di riferimento per la cittadinanza nella promozione della salute e del loro sangue, per lo sviluppo di una cultura solidale, in cooperazione con il programma provinciale, regionale e nazionale per il raggiungimento dell'autosufficienza trasfusionale. La popolazione del territorio interessata al progetto, è pari a 25,787 abitanti.

3 (Allegato 1) L'Associazione opera secondo quanto previsto dalla Legge 107/90 ( Disciplina per le attività trasfusionali relative al sangue umano e ai suoi componenti per la produzione di plasmaderivati ) e gestisce, presso la sua sede, un centro fisso di raccolta sangue, ove confluiscono anche i donatori dell'associazione ADAS BORMIOLI ROCCO di Fidenza, in relazione alla valorizzazione del ruolo delle associazioni e federazioni di volontari-sangue. Ogni anno vengono raccolte 1700 sacche di sangue che servono a soddisfare il bisogno di quest ultimo a livello provinciale, con possibile utilizzo anche regionale, tramite il Servizio Immunotrasfusionale di Parma. Il territorio comunale in cui opera AVIS, è caratterizzato da un bacino d'utenza cui è possibile attingere a nuove forze, grazie alla presenza di numerosi Istituti Scolastici Superiori (Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Linguistico, Liceo Scientifico-Tecnologico, Istituto per Ragionieri e Geometri, Istituto Tecnico Industriale, Istituto Professionale per l'agricoltura e l'ambiente), frequentati da numerosi studenti. Soprattutto ad essi si rivolge l'impegno dei volontari, nel compito di propaganda e sensibilizzazione sui valori umani e solidaristici che si esprimono nella donazione e per rispondere alle necessità di un territorio in cui la popolazione anziana aumenta e maggiore è l'incidenza delle malattie oncologiche che necessitano di trasfusioni. L'attività capillare ed il radicamento sul territorio, oltre alle caratteristiche del donatore consapevole, organizzato, periodico, volontario, responsabile, non remunerato, anonimo, che si configura quale testimone e promotore di solidarietà, di stili di vita positivi, di salute, le donazioni hanno conosciuto un costante aumento, superando, in alcune annate, il trend nazionale. Fidenza Indice donazione: 1,79 Donatori/Popolazione: 4,14% Donazioni/Donatori 7,32% Parma Indice donazione: 1,42 Donatori/Popolazione: 4,77% Donazioni/Donatori: 6,88% Occorre ricordare, inoltre, che l'avis comunale di Fidenza, opera nel territorio in un'ottica di rete con tutti gli Enti che si occupano, a vario titolo, di donazione e prevenzione (ADMO, AIDO, LILT) e trovano la loro sede all'interno della struttura dell'associazione, nell'intento di proseguire una comune linea di tutela della salute e di promozione del volontariato. Per meglio rispondere, dunque, a queste esigenze e per l'impegno della loro realizzazione, si è pensato di accedere al Servizio Civile Volontario, al fine di avere giovani che possono dedicarsi con assiduità e competenze relazionali, nell'incentivare il numero dei donatori e donazioni soprattutto nella fascia di età compresa fra i 18 e i 30 anni, nonché nel gestire l'attività di propaganda, di progettazione delle iniziative, di sensibilizzazione e di corretta gestione delle risorse territoriali. Infine si sottolinea che l'acquisizione di due separatori cellulari, hanno reso possibile l'attività di plasmaferesi, la quale, per le caratteristiche che le sono proprie, deve

4 (Allegato 1) essere fatto conoscere attraverso un'azione capillare d'informazione, soprattutto tra la popolazione femminile (30%), in costante aumento di donatori. L'Avis Fidenza è stata sede, nell'anno 2005, di Servizio Civile che ha dato riscontri positivi non solo riguardando il numero delle idoneità divenute, poi, effettive donazioni, ma anche per il recupero, da parte della Volontaria in servizio, attraverso il contatto personale, del 15% di donatori che, per vari motivi, non si erano più presentati. Rispetto al progetto del 2011 (Il dono del sangue: un gesto di civiltà), si è ritenuto opportuno mantenere le stesse azioni in quanto funzionali alla formazione dei volontari, alla sensibilizzazione in tema di donazione del sangue e diffusione di corretti stili di vita.

5 7) Obiettivi del progetto: Per quanto concerne la valutazione degli obiettivi del progetto, si è ritenuto di mantenerli inalterati in quanto aderenti alle necessità della sede ed alla formazione dei giovani volontari relativamente alla promozione della donazione e diffusione di corretti stili di vita. OBIETTIVI GENERALI: Aumentare del 5/6% l'attività di promozione finalizzata all'incremento di nuovi donatori, soprattutto nelle scuole e nelle aziende locali Aumentare la donazione della popolazione femminile, in una percentuale del 5%, sia relativamente alla loro richiesta spontanea, sia alla comprensione del ruolo attivo che possono svolgere nell'associazione e nel tessuto urbano. Aumentare la sensibilizzazione alla cultura del dono dei cittadini extracomunitari, sempre più presenti nelle realtà scolastiche e lavorative di Fidenza Aumentare la conoscenza della plasmaferesi dell'avis Fidenza che ad oggi incide per circa il 6% attraverso la stampa locale, il volantinaggio nei luoghi pubblici (scuole, fabbriche, mercato, bar, associazioni, ospedale), medici di base, realizzazione di iniziative informative attraverso la sede Sensibilizzare i giovani alla cultura del dono, del volontariato, collegando il senso della solidarietà, del rispetto di sé e degli altri, al concetto di benessere Educare i giovani al concetto di cittadinanza attiva ed alla partecipazione, con l'azione concorde di volontari e docenti, attraverso il dono volontario del sangue, per sentirsi parte della vita e delle esigenze del proprio territorio, evitando, così, situazioni di esclusione, emarginazione (se provenienti da altri Paesi) Migliorare il benessere sanitario della popolazione del Comune di Fidenza, mediante monitoraggio concorde con Avis Provinciale e Centro Trasfusionale di Parma, delle esigenze di sangue nel territorio cittadino Migliorare i servizi erogati potenziando l'accoglienza del donatore, tramite una presenza più assidua dei componenti del Consiglio Direttivo, i dipendenti della sezione e dei volontari, per creare un clima sempre positivo che lo faccia sentire ben accolto Potenziare il servizio di gestione della chiamata del donatore, ovvero il contatto telefonico, sms, sito web, per ricordare l'appuntamento periodico con la donazione, concordare i tempi più consoni e cadenzarne il lasso temporale. L'indicatore del raggiungimento di tale obiettivo, sarà determinato dalla puntualità e rispetto degli appuntamenti e del grado di soddisfazione che verrà espresso dai donatori attraverso la distribuzione di questionari ad hoc Organizzazione di iniziative di promozione, socio culturali, ricreative nonché pubblicizzazione dei convegni organizzati da Avis Regionale e Nazionale Creazione di una biblioteca di sede come strumento ricreativo-culturale per i donatori nonché veicolo per avvicinarli e farli sentire parte dell'associazione Diffondere corretti stili di vita tra i giovani rispetto ai rischi di un'alimentazione scorretta, l'uso di droghe, il consumo eccessivo di alcolici, di rapporti sessuali non protetti, per cui la donazione sarà presentata come modello di vita sana o monitorata

6 OBIETTIVI PER I VOLONTARI: Gli obiettivi progettuali per i ragazzi che sceglieranno di svolgere il Servizio Civile Nazionale presso l'avis di Fidenza, saranno: Assicurare competenze specifiche in merito alla conoscenza delle esigenze del territorio in ambito della donazione del sangue, dell'educazione alla salute, dell'integrazione, del disagio giovanile e del volontariato come possibile correttore, per rendere il volontario/a capace di per rendere il volontario/a capace di espletare le mansioni previste dal progetto Sollecitare l'acquisizione di autonomia organizzativa, relazionale, di gestione dei momenti della comunicazione pubblica nelle assemblee scolastiche o nei luoghi di lavoro Incentivare nei volontari la formazione di un senso di responsabilità sociale e di cittadinanza attiva Offrire un'esperienza formativa e di crescita individuale relativamente al contatto personale con donatori, mondo giovanile, lavorativo ed alle loro problematiche Promuovere l'integrazione e la comunicazione dei giovani, l'inclusione delle persone coinvolte nel progetto con donatori ed operatori della sede Avis, la socializzazione, il senso di appartenenza dei volontari alla comunità in cui vivono Favorire i giovani donatori nel portare il loro contributo culturale agli altri donatori attraverso l'azione dei volontari 8) Descrizione del progetto e tipologia dell intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Si prevedono una serie di attività propedeutiche all'avvio del progetto, così articolate: Inserimento dei volontari presso la struttura e loro formazione generale specifica Conoscenza dell'attività gestionale della donazione (in sede) Attività di organizzazione e progettazione (in sede) attività di propaganda sul territorio e monitoraggio dei suoi bisogni specifici Coordinamento con tutte le figure interessate, l'avis Provinciale e le altre Avis locali limitrofe a Fidenza Le attività previste per il raggiungimento degli obiettivi, dopo l'espletamento di quelle propedeutiche, sono le seguenti: Fase di donazione: Accompagnamento del donatore durante lo svolgimento dell'attività sanitaria, raccolta e verifica dei dati anagrafici, servizio di ristoro, aggiornamento degli schedari e delle cartelle cliniche, distribuzione ai donatori di questionari di valutazione del servizio Fase dell'organizzazione di eventi:

7 Calendarizzazione degli eventi annuali previsti Contatti con i Referenti scolastici Contatti con il Comune per le necessarie autorizzazioni, convenzioni, ecc... Attività in sede: Attività di segreteria e contabilità Aggiornamento sito web Redazione del Giornalino o foglio-notizie (trimestrale) Preparazione articoli per la stampa locale (Gazzetta di Parma) Attività sul territorio: Festa del donatore (mese di settembre) Festa sociale (mese di giugno) Festa del Cittadino Benemerito Fiera del Santo Patrono S.Donnino (9 ottobre), con attività di propaganda e stand enologico Festa di S. Lucia, Epifania, S. Natale, con Concerto degli Auguri, intrattenimento per i più piccini presso le scuole materne e pre gli anziani della Case di riposo e Pensionato albergo di Fidenza Festa della donna (8 marzo) Volantinaggio in occasione di manifestazioni culturali e/o sportive Stand con gazebo per incentivare nuove iscrizioni Collaborazione con altre Associazioni di volontariato per sensibilizzazione alla donazione Azione di sensibilizzazione presso le assemblee d'istituto delle scuole medie inferiori e superiori attraverso incontri di circa 2 ore in compresenza con il medico della sede personale volontario, precedentemente concordati con i Docenti Referenti ed i Dirigenti Scolastici Preparazione di attività per i più piccoli (scuole materne ed elementari) come: giochi di gruppo, giochi in scatola con i simboli del sangue e della donazione, ideazione di favole e racconti, animazione, spettacoli teatrali, disegni ecc...) Collaborazione con l'avis Provinciale e Regionale per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento (area scuola e propaganda, area gestione-amministrazione, ecc...) Partecipazione ad eventi pubblici di carattere culturale, solidaristico e della salute Sostegno delle attività sportive dei gruppi di atletica e Sci Avis Fidenza Collaborazione con il personale medico dell'ausl di Fidenza e del Centro trasfusionale di Parma 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Si prevede la collaborazione con la Segretaria della sede, i membri del Consiglio Direttivo (11), il personale medico (dott. Francesco Ghisoni, dott. Severino Aimi) e paramedico per l'espletamento delle: Competenze di base (organizzazione, storia, regole interne della sede ospitante) Norme relative alla donazione del sangue e del plasma (per la plasmaferesi)

8 e prevenzione della salute Partecipazione al contesto associativo per svolgere le attività previste dal progetto 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto Per quanto concerne la valutazione degli obiettivi del progetto, si è ritenuto di mantenerli inalterati in quanto aderenti alle necessità della sede ed alla formazione dei giovani volontari relativamente alla promozione della donazione e diffusione di corretti stili di vita. Come si evince dai punti precedenti (8,1,8,2), il ruolo del Volontario/a del Servizio Civile, è quello di essere attore e mediatore di azioni di sensibilizzazione alla donazione del sangue, di promozione di corretti stili di vita, di attrazione di cittadini extracomunitari e situazioni di emarginazione. Dovrà prestare particolare attenzione agli interventi presso le scuole, la realtà associative e lavorative, per richiamare soprattutto i giovani alla cultura del dono. Inoltre, dovrà collaborare alle attività istituzionali dell'associazione, alle esigenze organizzative finalizzate all'incremento delle donazioni, alle attività di tipo amministrativo e gestionale. In particolare per ciò che riguarda la Fase di donazione dovrà compiere e prestare: l'accoglienza al donatore nei 3 giorni dedicati ai prelievi (lunedì, mercoledì, venerdì) interviste dedicate a comprendere le motivazioni dei donatori, la scelta dell'avis o il loro attaccamento ad esso analisi dei risultati ottenuti seguire il donatore dal momento in cui entra in sede fino al momento in cui si conclude l'iter della donazione contatto telefonico con il donatore per ricordare l'appuntamento periodico e concordare i tempi più consoni servizio di ristoro (distribuzione di panini e bevande) al termine della donazione aggiornamento di schedari e delle cartelle cliniche distribuzione ai donatori di questionari di valutazione del servizio Fase dell'organizzazione di eventi ed attività sul territorio Dovrà compiere, organizzare e tenere: contatti con il Comune per le necessarie autorizzazioni, convenzioni, ecc... preparazione della Festa del donatore (mese di settembre), con distribuzione locandine, affissione di manifesti informativi, organizzazione ristorazione, accoglienza donatori, personalità pubbliche e medici, preparazione di interventi inerenti il volontariato Avis a Fidenza, distribuzione benemerenze ai donatori, accoglienza ed intrattenimento di soci e pubblico Festa sociale (mese di giugno): attività di ristorazione ed organizzazione stand gastronomici; distribuzione dei compiti ai volontari, organizzazione di momenti di intrattenimento per giovani ed anziani Festa del Cittadino Benemerito: collaborazione con il Comune di Fidenza nella scelta del cittadino e nei criteri per l'attribuzione della benemerenza che spesso viene attribuita al mondo del volontariato di cui Avis fa partecipare

9 Fiera del Santo Patrono S.Donnino (9 ottobre): organizzazione attività di propaganda circa i compiti, le funzioni e gli scopi dell'avis di Fidenza e allestimento degli stand enologico al fine di raccogliere proventi per le necessità della sede preparazione delle: Festa di S. Lucia, Epifania, S. Natale, con Concerto degli Auguri nel teatro comunale attraverso l'esibizione di artisti locali che volontariamente si propongono al pubblico fidentino; intrattenimento ad opera dei volontari, per più piccini presso le scuole materne e per gli anziani della Casa di riposo e Pensionato albergo di Fidenza, con distribuzione di caramelle e dolcetti Festa della donna (8 marzo): preparazione di piccoli doni per le anziane della Casa di riposo volantinaggio inerente le finalità Avis, in occasione di manifestazioni culturali e/o sportive allestimento di stand con gazebo per incentivare nuove iscrizioni collaborazione con altre Associazioni di volontariato per sensibilizzazione alla donazione: allestimento stand, volantinaggio, organizzazione di materiale informativo azione di sensibilizzazione presso le assemblee d'istituto delle scuole medie inferiori e superiori attraverso incontri di circa 2 ore in compresenza con il medico della sede e personale volontario, precedentemente concordati con Docenti Referenti ed i Dirigenti Scolastici preparazione di attività per i più piccoli (scuole materne ed elementari) come: giochi di gruppo, giochi in scatola con i simboli del sangue e della donazione, ideazione di favole e racconti, animazione, spettacoli teatrali, disegni ecc...) collaborazione con l'avis Provinciale e Regionale per la partecipazione a corsi di formazione ed aggiornamento (area scuola e propaganda, area gestione-amministrazione, ecc...) partecipazione ad eventi pubblici di carattere culturale, solidaristico e della salute, convegni provinciali, regionali e nazionali, come occasione d'informazione-formazione sostegno delle attività sportive dei gruppi di atletica e Sci Avis Fidenza per sottolineare il valore dello sport nell'educazione al senso della partecipazione gratuita, alla solidarietà, alla salute psico-fisica, alla lotta al disagio giovanile di cui Avis è promotore collaborazione con il personale medico dell'ausl di Fidenza e del Centro trasfusionale di Parma nelle attività di donazione, raccolta e analisi dati inerenti la salute dei donatori, conoscenza esigenze di sangue del territorio, attività della plasmaferesi, attività scientifica nelle scuole e aziende locali, organizzazioni di eventi a carattere scientifico collaborazione con medici di base per monitoraggio salute dei donatori Fase delle attività in sede Il volontario dovrà occuparsi di aggiornamento del sito web redazione del Giornalino o foglio-notizie (trimestrale) preparazione di articoli per la stampa locale (Gazzetta di Parma) cooperazione della gestione organizzativa e presenza ai diversi eventi organizzati dalla sede gestione del materiale informativo

10 studio dei dati inerenti le donazioni e ricerca degli indici di attività della sede raccolta dei documenti, informazioni d'archivio, analisi dei punti di forza e debolezza nella gestione della attività della sede studio di nuovo materiale promozionale presentazione di progetti in collaborazione con scuole e/o altri entiassociazioni preparazione a.d.g. del Consiglio Direttivo allestimento biblioteca per donatori 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 2 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 2 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: ) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: Rispetto degli orari stabiliti e concordati assieme all'olp Partecipare a manifestazioni ed eventi promozionali in giorni festivi, prefestivi e in orario serale Partecipare a manifestazioni sul territorio nel quale opera l'avis Fidenza Rispetto della Privacy per tutte quelle informazioni di cui verrà a conoscenza

11 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. Sede di attuazione del progetto Comune Indirizzo Cod. ident. sede N. vol. per Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e nome Data di nascita C.F. Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e nome Data di nascita C.F. 1 Fidenza Fidenza Via XXIV Maggio Simona Miodini 22/07/ 1966 MDNSMN66 L62G337D

12 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: La sensibilizzazione sul Servizio Civile, è intesa dall'avis comunale di Fidenza come un'azione pregnante per un'associazione di volontariato; pertanto sarà cura dei volontari cogliere, durante il corso dell'anno, occasioni per pubblicizzare presso i giovani, le finalità, la storia, i valori, la normativa, che il Servizio Civile Nazionale prevede per le caratteristiche che le sono proprie. L Ente, attraverso l adesione al Piano Provinciale del Servizio Civile definito in ambito del Coordinamento Provinciale di Parma, si impegna a garantire la disponibilità dei giovani in servizio civile e/o dei referenti per un monte ore complessivo pari a 21 e oltre, per collaborare alle attività coordinate e congiunte di sensibilizzazione organizzate in ambito provinciale. In particolare: attività di sensibilizzazione coordinata e congiunta rivolte all intera comunità e specificatamente ai giovani, durante l intero arco dell anno, sulla Carta d impegno etico e sulle previsioni della legge regionale dell Emilia Romagna n. 20 del 2003: incontri con gli studenti, incontri e animazioni presso i CAG (Centri di Aggregazione Giovanile), partecipazione alla Festa Multiculturale (Collecchio) e alla Festa dei Popoli (Fidenza), partecipazione alle iniziative locali quali feste di quartiere e momenti aggregativi organizzati dalla cooperative sociali e/o dalle associazioni di volontariato; incontri organizzati in ambito distrettuale e/o comunale rivolti ai diciottenni (vedi Consegna della Costituzione), partecipazione ad incontri di orientamento proposti da enti pubblici o da enti formativi, ideazione e organizzazione della campagna promozionale; partecipazione all ideazione dei contenuti per il sito internet attività coordinata e congiunta ai giovani di orientamento ai bandi, alla valutazione e alla scelta del progetto. In occasione dell uscita dei bandi, e dell uscita degli avvisi provinciali, l Ente si impegna a: collaborare con lo sportello Azione 18/28 attraverso l individuazione di un referente specifico che prepari una scheda riassuntiva del progetto consultabile dai giovani e fornisca gli aggiornamenti sulle candidature pervenute; presentare ai giovani tutte le opportunità di servizio civile presenti sul territorio; non trattenere un numero di domande altamente superiore ai posti disponibili; promuovere, attraverso i propri canali informativi, tutti i posti disponibili per i giovani; indirizzare i giovani che necessitano di informazioni generali sul servizio civile allo Sportello Azione 18/28; partecipare ai momenti di promozione dei bandi: conferenza stampa, incontri rivolti ai giovani e alla cittadinanza; partecipare alle occasioni di promozione presenti sul territorio: feste e manifestazioni rivolte ai giovani.

13 Il Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile (CoPESC) di Parma si occupa della diffusione dei valori del Servizio Civile con l organizzazione di una campagna di sensibilizzazione che coinvolge tutto il territorio provinciale attraverso la distribuzione di materiale informativo, la partecipazione ad eventi ricreativi organizzati sul territorio, la realizzazione di incontri di orientamento. La campagna promozionale viene effettuata durante l anno e si intensifica in concomitanza con l uscita dei bandi nazionali e degli avvisi regionali. Gli effetti dell attività di sensibilizzazione ricadono su tutti gli enti soci del CoPESC. Strumento principale di comunicazione e promozione è il sito internet del Coordinamento, da settembre 2013 a giugno 2014, il sito ha avuto 2701 utenti. Il Coordinamento collabora inoltre con lo sportello provinciale Azione 18/28 che offre informazioni sul servizio civile e orienta i ragazzi alla scelta del progetto. Lo sportello diffonde la notizia di apertura dei bandi presso tutti gli enti pubblici, le realtà del privato sociale, il settore della formazione Universitaria e professionale; richiama inoltre tutti i ragazzi che si sono recati allo sportello avvertendoli delle scadenze per la presentazione delle domande. Lo sportello Azione 18/28 conta un database di oltre 1100 contatti mail di giovani interessati alle opportunità giovanili, invia mensilmente una newsletter sui progetti rivolti ai ragazzi dai 18 ai 29 anni, gestisce una sezione del sito internet ed è presente sui principali social network (vedi facebook). Durante il 2013 si sono rivolte allo Sportello 503 persone interessate al servizio civile nazionale e regionale, 60 nuovi utenti si sono iscritti per ricevere la newsletter e circa 100 ragazzi tra italiani e stranieri hanno partecipato agli incontri di presentazione delle opportunità dei bandi. Tutte le azioni di sensibilizzazione e promozione vengono realizzate grazie alla collaborazione e all apporto degli enti che mettono a disposizione il personale e i giovani in servizio civile per collaborare alla progettazione e alla realizzazione delle iniziative. Gli Enti sono chiamati a collaborare nella promozione del Servizio Civile quale opportunità di crescita formativa ed esperienza di cittadinanza attiva per i giovani di tutto il territorio provinciale, di età compresa tra i 18 e i 29 anni italiani e stranieri. Le attività di sensibilizzazione sono promosse a attuate nonostante il finanziamento dei progetti presentati dall Ente. 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Criteri UNSC, definiti ed approvati con la determinazione del Direttore Generale dell'11 giugno 2009, n ) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO

14 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell andamento delle attività del progetto: Si programmano almeno 3 momenti di valutazione periodica dei risultati del progetto: Il momento iniziale, dopo l'accoglienza del Volontario/a, per conoscere, attraverso un colloquio con l'opl, durata di 2 ore, le impressioni ricevute a riguardo le caratteristiche delle attività della sede, le difficoltà incontrate, le necessità La metà del percorso, in cui si verificherà il lavoro svolto dal Volontario/a relativamente agli obiettivi previsti; si utilizzerà lo strumento del questionario, della relazione scritta e della discussione (durata 2 ore) Il momento conclusivo, con racconto dell'esperienza fatta alla presenza del Consiglio Direttivo, dell'olp, del personale medico, al fine di verificare la consapevolezza raggiunta rispetto il percorso svolto e i risultati ottenuti. I risultati del monitoraggio saranno condivisi con il COPESC di Parma, secondo il Protocollo d'intesa. 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: NO 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: Spese per la fornitura di cartellino identificativo: Euro 50 Spese telefoniche: Euro 1000 Materiale didattico e per ufficio: Euro 1500 Materiale di propaganda e pubblicità: Euro 2000 TOTALE Euro ) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Coordinamento Provinciale Enti Servizio Civile COPESC di Parma Adesione e partecipazione al Piano Provinciale del Servizio Civile (promosso dal COPESC di Parma) per le seguenti attività: sensibilizzazione e orientamento al servizio civile (vedi voce n.17); promozione congiunta del bando (vedi voce n.17); formazione coordinata e congiunta per gli Operatori Locali di Progetto (12 ore di formazione) e partecipazione a 45 ore momenti di confronto per altre figure coinvolte nel servizio civile; formazione generale congiunta per i volontari per l intera durata del percorso

15 pari; partecipazione al tavolo provinciale per la condivisione del monitoraggio interno dei progetti di servizio civile e per la valutazione condivisa dell esperienza da recepire nella mappa del valore. La valutazione del progetto di servizio civile concluso nel 2013 (Il dono del sangue: un gesto di civiltà) ha portato alla considerazione che gli obiettivi fissati (vedi voci precedenti) sono consoni alle richieste dell'ente. Si veda la scheda di adesione al Piano Provinciale allegata. 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l attuazione del progetto: Si è valutato che le risorse tecniche e strumentali necessarie per l'attuazione del progetto Sangue da super eroi, siano le medesime di quelle utilizzate per il progetto precedente (Il dono del sangue: un gesto di civiltà). Materiale informativo e pubblicitario (volantini, cartelloni, striscioni, gadgets, depliants) Kit formatori Avis Gazebo Fotocamera digitale 3 Pc con postazione internet Fax, cellulare, telefono e cordless 3 stampanti laser 2 fotocopiatrici Materiale da cancelleria Bancone bar con attrezzatura ristoro per donatori Bacheche informative CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: NESSUNO 27) Eventuali tirocini riconosciuti : NESSUNO 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Avis comunale Fidenza, riconoscerà, tramite apposita certificazione sottoscritta dal legale rappresentante, le seguenti competenze acquistate durante il servizio civile. Si ritiene, in relazione alla valutazione del progetto precedentemente attuato, che le competenze e professionalità acquisibili dai volontari siano: Gestione organizzativa e amministrativa con una sezione Avis con centro di raccolta;

16 Gestione attività di segreteria; Attività di front-office e relazione con il pubblico; Attività burocratico-amministrative; Scrittura di relazioni, foglio notizie; Gestione e mantenimento archivi e contabilità associativa; Attività di promozione del volontariato e dell'associazionismo; Organizzazione attività di promozione dell'informazione e dell'educazione sanitaria dei cittadini; Programmazione e organizzazione raccolta sangue; Organizzazione di manifestazioni, eventi, feste sociali; Tecniche di relazioni pubbliche e di comunicazione; Pubblicazione articoli di stampa, bollettini Utilizzo di computer, programmi informatici gestionali, internet, posta elettronica, sms Creazione di database, aggiornamento siti web Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Presso la sede della Provincia di Parma, Palazzo Giordani, Viale Martiri della Libertà n. 15,Parma Presso il Centro Unificato della Protezione Civile, Via del Taglio n.5, Parma Presso la sede del Consorzio di Solidarietà Sociale, Strada Cavagnari n.3, Parma Presso la sede di Forum Solidarietà, centro di servizi per il volontariato, Via Bandini 6, Parma Presso il laboratorio dell Asinara dell Associazione Kwa Dunia, Casaltone di Sorbolo in provincia di Parma 30) Modalità di attuazione: La formazione generale sarà erogata dalla Regione Emilia- Romagna attraverso enti dotati di specifica professionalità. Si prevede inoltre l'intervento di esperti.

17 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: NO 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Interverranno ragazzi che negli anni precedenti abbiano svolto il servizio civile in qualità di testimoni significativi inrelazione al modulo sulla storia del servizio civile nazionale. La formazione generale accompagnerà il volontario durante i primi mesi del servizio civile e offrirà il contesto utile per la rielaborazione delle esperienze fatte sul campo, traducendole in nuovo apprendimento. Il percorso formativo sarà inizialmente presentato e discusso con i/le ragazzi/e in servizio in modo da far emergere i bisogni formativi e porre le basi per la partecipazione e l apprendimento attivo. In particolare le metodologie formative utilizzate saranno le seguenti: lezioni frontali anche con l ausilio di presentazioni informatiche e riflessioni in plenaria analisi di progetti sociali messa in situazione mediante giochi di ruolo brainstorming letture circolari visione di filmati e documentari interventi di esperti e confronto con testimoni significativi simulazioni dinamiche interattive visite guidate attività laboratoriali sulle dinamiche della gestione nonviolenta dei conflitti 33) Contenuti della formazione: Il percorso formativo prevede la realizzazione dei seguenti moduli suddivisi nelle tre macroaree: prima macroarea) Valori e identità del Servizio Civile Nazionale IDENTITÀ DEL GRUPPO IN FORMAZIONE E PATTO FORMATIVO (DURATA 4ORE) (dinamiche non formali) L anno di servizio civile è una esperienza individuale e rimane per alcuni l unica occasione di sperimentare cosa significhi sentirsi parte attiva di una comunità, avendo la possibilità di agire e incidere, sperimentando modalità di collaborazione e non di competizione. Per molti ragazzi l anno di servizio civile è la prima occasione di entrare in contatto con tematiche sociali, di sperimentarsi con i bisogni della collettività e di proporsi in

18 modo concreto. Il contesto formativo è molto importante per dare la possibilità ai volontari di riflettere insieme agli altri sul proprio ruolo e sul significato dell esperienza che stanno vivendo. Tutto questo diviene ancora più significativo se si può contare su un gruppo che si conosce bene fin dall inizio. Per questo si propone un laboratorio finalizzato alla conoscenza reciproca e alla costruzione di un identità di gruppo attraverso giochi di ruolo. DALL OBIEZIONE DI COSCIENZA AL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (DURATA 4 ORE) (lezione frontale e dinamiche non formali) Nella parte iniziale della lezione verranno proposte le testimonianze di alcuni ragazzi che hanno già svolto l anno di servizio civile. I ragazzi saranno condotti, grazie a testimonianze dirette e attraverso l approfondimento di letture proposte, alla conoscenza e della storia del servizio civile nazionale: dall obiezione di coscienza (a partire dalla legge n.772/72) sino all attuale configurazione così come delineata dalla legge del Ai ragazzi verrà chiesto di partecipare in modo attivo alla ricostruzione storica, attraverso attività di gruppo e discussioni in plenaria, per facilitare in loro l acquisizione e il senso di appartenenza alla storia del servizio civile. IL DOVERE DI DIFESA DELLA PATRIA DIFESA CIVILE NON ARMATA E NONVIOLENTA (DURATA 4 ORE) (lezione frontale e dinamiche non formali) A partire dal dettato costituzionale, se ne approfondisce la sua attualizzazione anche alla luce della recente normativa e della giurisprudenza costituzionale. Inoltre risulta di particolare importanza rilevare e far emergere i vissuti e i pensieri spontanei dei giovani in merito a temi quali la cittadinanza, il concetto di patria, il concetto di Stato. In particolare, si illustrano i contenuti di alcuni articoli della Costituzione Italiana (art 2, 11, 52) in cui si dà contenuto al concetto di difesa civile o difesa non armata. Questo modulo formativo viene svolto prevedendo momenti di studio di articoli di riviste che riguardano la pace e i diritti umani o di film legati alla cittadinanza attiva e successivamente si prevede il confronto e lo scambio di gruppo per attualizzare quali valori/atteggiamenti/comportamenti rappresentino ancora oggi un modo valido per rispondere al dettato costituzionale di difesa della Patria. LA NORMATIVA VIGENTE E LA CARTA DI IMPEGNO ETICO (DURATA 2 ORE) (lezione frontale e dinamiche non formali) Durante l incontro si prevede di affrontare la lettura e l analisi della normativa che regola il sistema del servizio civile e della Carta di Impegno Etico. La Carta Etica è il documento che più di ogni altro richiama ai valori dell esperienza del servizio

19 civile, ne contiene tutti gli elementi essenziali e si rivolge ai ragazzi chiamandoli in causa in modo diretto ed esplicito. Avvalendosi di alcune dinamiche non formali sarà importante verificare cosa, i valori e i richiami della Carta di Impegno Etico, significhino per i ragazzi, come si sentano rispetto a loro livello di partecipazione al progetto. seconda macroarea) La cittadinanza attiva LA FORMAZIONE CIVICA (2 ORE) (dinamiche non formali) Il modulo formativo prevede l approfondimento della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta Costituzionale, nonché di tutti i principi, i valori e le regole che sono alla base della convivenza civile. Verranno analizzate le funzioni e il ruolo degli organi costituzionali, cercando di far sentire il volontario all interno di un sistema sociale e istituzionale che cambia e si trasforma con il tempo. Inoltre si illustrerà il percorso che lega l educazione civica alla cittadinanza attiva e alle forme di partecipazione diretta. LE FORME DI CITTADINANZA E LA MEDIAZIONE CULTURALE (3 ORE) (dinamiche non formali) Il servizio civile nazionale nasce prevalentemente da una scelta personale che ha come riferimento l assunzione di responsabilità nei confronti della collettività. In questo modulo si lavorerà per favorire la conoscenza di quelle situazioni che ancora oggi sono fonte di discriminazione e che ci interpellano personalmente e collettivamente. Verrà inoltre favorita la riflessione su che cosa significa essere cittadini attivi e consapevoli rispetto a tali problematiche, aiutando a maturare atteggiamenti e comportamenti che sappiano costruire un futuro più abitabile per tutti. Si illustreranno le principali forme di cittadinanza, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino: impegno politico e sociale, democrazia partecipata, educazione alla pace, partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, bilanci partecipati.. etc. Il modulo prevede un integrazione sul tema della mediazione culturale e in particolare verranno analizzati gli elementi presenti in un contesto multi-culturale: definizione di cultura, mappe culturali e identitarie, appartenenza ed esclusione, la comunicazione in contesti in cui sono presenti diversi patrimoni linguistici. LA PROTEZIONE CIVILE (DURATA 4 ORE) (lezione frontale e dinamiche non formali) Questo modulo formativo verrà realizzato presso il Centro Unificato della Protezione Civile della Provincia di Parma. Il Centro Unificato vede la presenza di diverse componenti istituzionali: Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma e mondo del volontariato rappresentato dal Comitato Provinciale delle Associazioni di Volontariato.

20 La funzione del Centro è quella di accorpare in un unica struttura gli uffici dei servizi di Protezione Civile presenti sul territorio. Il Centro è un punto di riferimento per la gestione delle risorse umane e delle strutture logistiche disponibili per fronteggiare in modo diretto e organizzato le situazioni di emergenza. Durante la lezione verranno presentati i concetti principali del sistema di Protezione Civile, in che modo e secondo quali competenze gli Enti pubblici e le realtà di volontariato collaborino per prevenire situazioni di allerta e si attivino per mettere in sicurezza le persone, i beni e il territorio in situazioni di emergenza. Verranno illustrati i principali rischi cui è soggetto il territorio provinciale, e gli strumenti di previsione e monitoraggio di cui si dispone per controllare l ambiente. Al termine della presentazione istituzionale, la lezione proseguirà con la presentazione della strumentazione tecnica in dotazione al Centro Unificato e dei mezzi dell Unità Mobile disponibili per il pronto intervento in situazioni di crisi. Particolarmente interessante il concetto di protezione civile intesa come collegamento tra difesa della Patria e difesa dell ambiente, del territorio e delle popolazione e legalità. Per questo si prevede anche la testimonianza di esperti della tutela ambientale. LA RAPPRESENTANZA DEI VOLONTARI NEL SERVIZIO CIVILE (DURATA 3 ORE) (lezione frontale) Una delle forme di partecipazione diretta che è possibile esercitare durante l anno di servizio civile è la rappresentanza regionale e nazionale dei volontari. Durante il modulo formativo, sarà cura del formatore illustrare le caratteristiche e il dettaglio di questa forma di partecipazione, cosa significa candidarsi come rappresentante e l importanza dell adesione al momento consultivo. E importante trasmettere ai giovani il significato e il valore dei comportamenti responsabili e civili. Per facilitare l adesione a tali contenuti, qual ora possibile sarà richiamata la partecipazione e gli interventi di exvolontari in servizio civile, nonché di delegati regionali o nazionali. terza macroarea) Il giovane volontario nel sistema del servizio civile PRESENTAZIONE DELL ENTE (DURATA 3 ORE) Al volontario/a verranno presentati i componenti del Consiglio Direttivo, l'impiegata della sede, il personale medico e paramedico, i volontari che quotidianamente in essa operano, la struttura dei locali e di tutte le attrezzature. Verrà fornita indicazione riguardo la storia della sezione Fidenza, del Servizio Trasfusionale, della conoscenza della normativa e di tutte le attività svolte. IL LAVORO PER PROGETTI (DURATA 8 ORE) (dinamiche non formali) Questo modulo ha scopo di condurre i volontari a definire insieme gli elementi

21 essenziali che costruisco il progetto, consentendo loro di acquisire le conoscenze utili sia alla costruzione futura di progetti sia alla acquisizione di capacità critica per individuare i punti di forza e i punti di debolezza di un processo di progettazione. I volontari verranno messi alla prova nella costruzione di un progetto di servizio civile. L ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE E LE SUE FIGURE (DURATA 2 ORE) (lezione frontale) Durante questa lezione verranno presentate tutte le figure che incidono e collaborano alla realizzazione dei progetti di servizio civile: operatori locali di progetto, responsabili locali di ente accreditato, responsabili della progettazione, formatori della formazione specifica, referenti della gestione amministrativa.. nonché altro personale e altri volontari presenti all interno degli enti. Per i giovani in servizio è importante, oltre che necessario, conoscere la struttura di riferimento che sovraintende all ideazione e alla realizzazione dei progetti, questo permette e facilita una corretta gestione delle informazioni e l instaurarsi di rapporti adeguati. Verranno inoltre illustrate le caratteristiche e i soggetti che operano nell ambito del sistema di servizio civile : gli enti di servizio civile, l Ufficio Nazionale, le Regioni e le Province autonome. Il sistema si configura come una struttura complessa che ha necessità di essere illustrata ai giovani, per una corretta comprensione dei rapporti tra i vari soggetti coinvolti. DISCIPLINA DEI RAPPORTI TRA ENTI E VOLONTARI DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE (DURATA 2 ORE) (lezione frontale e dinamiche non formali) Presentazione del documento Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale (DPCM del 4 febbraio 2009 e successive modifiche). Obiettivo delle lezione sarà far emergere dai ragazzi le loro conoscenze sui diritti e sui doveri nello svolgimento del percorso di servizio civile. Durante la formazione svolta negli ultimi anni, è emersa molta consapevolezza da parte dei volontari sulle regole del progetto ma, si ritiene importante confrontarsi su questi aspetti, insieme per far comprendere la dimensione generale di diritti e doveri che riguardano in modo uguale tutti i volontari oltre l esperienza nel singolo ente. Verrà proposto ai ragazzi di lavorare a gruppi e di esprimersi sulle tematiche oggetto del modulo. I lavori di gruppo verranno poi esposti e discussi in plenaria. COMUNICAZIONE INTERPERSONALE E GESTIONE DEI CONFLITTI (DURATA 4 ORE) (dinamiche non formali) Per lo svolgimento di questo modulo ci si avvale della collaborazione di esperti sulle dinamiche non violente di gestione dei conflitti. Verrà proposto ai ragazzi di lavorare sulle tematiche oggetto del modulo attraverso

22 una modalità diversa, attiva e molto partecipata. Grazie ad attività fisiche e corporee i volontari sperimenteranno le dinamiche del conflitto, anche interpersonale, e cercheranno di sperimentare modalità nonviolente per affrontarlo. I volontari saranno chiamati a porsi all ascolto di se stessi e anche delle motivazione altrui. Durante la parte teorica della lezione verrà approfondito il significato del termine CONFLITTO e verrà fornita una ricostruzione della storia dei movimenti e delle pratiche di difesa non violenta. Verrà proposta una riflessione sulla gestione non violenta come modalità di stare in maniera autorevole all interno del conflitto e per cercare una soluzione negoziale che non cerchi di sopprimere la parte avversa ma di porsi in ascolto delle reciproche esigenze. Per la realizzazione del percorso formativo, si prevede l utilizzo del seguente materiale: cartelloni, lavagne a fogli mobili, postazione pc con collegamento ad internet, materiale cartaceo (articoli, dispense, riassunti, etc.), materiale audio/video, strumentazione tecnica del Centro Unificato della Protezione Civile, supporti per la realizzazione di attività di gruppo e di giochi di ruolo. 34) Durata: 45 ore complessive così realizzate: l 80% entro e non oltre il 180 giorno dall avvio del progetto, detta percentuale comprenderà la realizzazione di tutti i moduli; il restante 20% a partire dal 210 giorno dall avvio del progetto ed entro e non oltre il 270 giorno. Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Modulo sulla formazione e informazione sui rischi: Presso la sede della Provincia di Parma, Palazzo Giordani, Viale Martiri della Libertà n. 15,Parma Presso il Centro Unificato della Protezione Civile, Via del Taglio n.5, Parma Presso la sede del Consorzio di Solidarietà Sociale, Strada Cavagnari n.3, Parma Presso Avis comunale Fidenza 36) Modalità di attuazione:

23 La formazione specifica è attuata in proprio con personale medico e volontario in possesso di titoli e competenze per poter garantire il sistema formativo del Volontario/a, nel suo complesso, adeguatamente agli obiettivi del Progetto 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Dott. Francesco Ghisoni nato ad Alseno (PC) il 13/10/1952 Prof.ssa Nicoletta Fanzini nata a Fidenza (PR) il 21/03/1955 Dott.ssa Cecilia Bergamaschi nata a Parma il 14/02/1984 Marco Gambazza nato a Fidenza (PR) il 31/08/1977 (formazione specifica) (formazione specifica) (formazione specifica) (formazione specifica) 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Dott. Francesco Ghisoni (formazione specifica) nato ad Alseno (PC), il 13/10/1952, medico ematologo, Responsabile D.H Oncologico Dipartimento di Medicina presso Ospedale Fidenza. S. Secondo (PR), Direttore Programma Rete Cure Pagliative AUSL di Parma, formatore sulle tematiche del sangue e del suo buon uso, per volontari, cittadinanza (incontri pubblici), personale amministrativo della sede; membro della Commissione provinciale e regionale sangue Prof.ssa Nicoletta Fanzini (formazione specifica) nata a Fidenza (PR), il 21/03/1955, docente di materie letterarie presso ITIS Berenini di Fidenza, referente per le attività di educazione alla salute e la prevenzione del disagio giovanile; ha partecipato a corsi di formazione psicodinamica di gruppi, tematiche adolescenziali e di comunicazione-relazione; referente dell'istituto per la prevenzione delle tossicodipendenze, esperta in autonomia e organizzazione scolastica, integrazione e cittadinanza attiva. Dott.ssa Cecilia Bergamaschi (formazione specifica) nata a Parma, il 14/02/1984, Laureata in Economia con specializzazione in Trade Marketing e Strategie Commerciali; corso di Microsoft Excel. Corso di inglese intermediate. Marco Gambazza (formazione specifica) nato a Fidenza (PR), il 31/08/1977, Qualifica professionale di operatore meccanico addetto alle macchine utensili. Disegnatore grafico presso una serigrafia. Specializzato in disegno Autocad, Corsi di inglese livello intermedio, Corso di Microsoft Word. Conoscenze di sistemi operativi: Windows, MacOS X e Linux. Programmi di disegno grafico: Adobe Illustrator, Adobe Photoshop, Macromedia

24 Freehand. 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari nei progetti di servizio civile esso sarà realizzato con modalità coordinata e congiunta attraverso le risorse messe a disposizione dagli enti aderenti al percorso congiunto. Verranno attivate specifiche professionalità dotate delle competenze necessarie per trasmettere i contenuti formativi in materia di sicurezza, tali professionalità saranno nell ambito del personale dei vari enti aderenti ai percorsi congiunti. Le tecniche e le metodologie previste per la formazione specifica saranno: la lezione frontale che si terrà nella Sala Consigliale della sede e prevede l'uso di materiale cartaceo, slides, lucidi laboratorio e/o simulazioni d'intervento per ciò che riguarda l'attività trasfusionale, la progettazione d'eventi ed interventi pubblici e l'attività di segreteria; la fase iniziale d'apprendimento ed addestramento sarà sempre supportata dalla presenza di un volontario dedicato 40) Contenuti della formazione: Per quanto attiene la formazione specifica in particolare per il Modulo di formazione e informazione sui rischi connessi all impiego dei volontari nei progetti di Servizio Civile, esso sarà realizzato con modalità coordinata e congiunta nell ambito del Co.P.E.S.C. di Parma mediante 4 ore di approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei luoghi di servizio, utilizzando risorse interne al Coordinamento rese disponibili a tutti gli Enti soci. Introduzione al ruolo del Volontario/a di Servizio Civile all'interno di una struttura Avis Storia dell'associazione con particolare riguardo a quella di Fidenza; storia del servizio trasfusionale; storia della donazione in Italia, a Fidenza e conoscenza della normativa nazionale Comunicazione e tecniche del linguaggio pubblico, frontale, di marketing sociale Le indicazioni della legislazione scolastica in merito di volontariato, di educazione alla salute ed i POF La formazione relativa all'attività trasfusionale con elementi di educazioni alla salute pubblica formazione relativa alla capacità di leggere le risorse del territorio in relazione alla possibilità di attrazione dei giovani donatori e non, in prospettiva di aumentare la raccolta sangue Attività di accoglienza del donatore: tecniche relazionali Relazione con il punto Giovani di Fidenza per individuare progetti di lavoro sulla donazione del sangue come elemento di sviluppo del senso di cittadinanza attiva e recupero dell'emarginazione Progettazione di attività, campagne pubblicitarie che favoriscono l'accesso

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