Un assistenza territoriale innovativa
|
|
- Luigi Graziano Valli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 1012 Le Case della Salute N Un assistenza territoriale innovativa Massimo Carboni 1, Maurizio Rachele 2 1 Dirigente medico Direzione di Distretto 5 ASL di Cagliari 2 Responsabile SC Distretto 5 ASL di Cagliari Abstract La Casa della Salute rappresenta una nuova modalità organizzativa dei servizi territoriali per attuare strategie efficaci nel rispondere ai bisogni di salute della persona e della comunità. La riqualificazione dell assistenza territoriale deve garantire una più veloce e specifica presa in carico del bisogno assistenziale attraverso la collaborazione e l integrazione fra le diverse figure professionali operanti e le varie istituzioni: Provincia, Comuni, Associazioni di volontariato, erogatori di prestazioni private. Si viene a realizzare un luogo fisico dove l utente/paziente possa trovare risposta appropriata, efficace ed efficiente alla domanda di salute. Il Piano regionale dei Servizi sanitari (PRSS) pone come elemento portante della programmazione regionale la necessità che in tutte le azioni contemplate sia sempre riconoscibile la centralità del paziente e che lo sviluppo delle attività territoriali è obiettivo strategico per permettere ai cittadini di trovare risposta ai propri bisogni di salute non solo nell Ospedale, ma soprattutto nel territorio di appartenenza, luogo nel quale si realizza concretamente l integrazione fra il sistema dei servizi sociali e quello dei servizi sanitari. La riqualificazione dell assistenza territoriale (DGR n.32/10, 2008 Programma regionale Casa della Salute - Regione Sardegna) (DGR n.1/14, 2015 Riorganizzazione dell assistenza territoriale - Allegato Delibera commissario straordinario ASL Cagliari, n.387 del ), è perseguita attraverso l integrazione dei processi di cura e la continuità assistenziale tra i diversi centri di offerta, in particolare tra Ospedale e territorio, e lo sviluppo di risposte integrate sociosanitarie, tenendo conto della crescente domanda di assistenza da parte di persone e famiglie con bisogni complessi. Su tali principi la Casa della Salute (CdS) è il modello organizzativo finalizzato a realizzare, sul territorio, l integrazione dei processi di cura e la continuità assistenziale, per una effettiva affermazione del diritto alla salute. Rappresenta lo strumento di riqualificazione dell assistenza territoriale da definirsi come una nuova struttura di assistenza sanitaria extra ospedaliera polifunzionale. Nella direzione della riorganizzazione dell assistenza territoriale con l istituzione delle CdS, si propone la riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale (Allegato DGR n.53/ Linee operative per la riorganizzazione del Servizio di continuità assistenziale - Regione Sardegna) già prevista dal Piano regionale dei Servizi sanitari (PRSS) , attraverso un Progetto obiettivo adottato ai sensi dell articolo 12, comma 2, della legge regionale 28 luglio 2006, n. 10. Tale progetto è diretto a garantire: appropriatezza, tempestività delle risposte ed equità nell accesso, operando anche un processo di riallocazione delle sedi presso Presidi sanitari o sociosanitari presenti nei territori di riferimento (Ospedali, poliambulatori, postazioni di soccorso avanzato); il mantenimento degli attuali livelli occupazionali con l impiego degli stessi sanitari in altre attività distrettuali; integrazione professionale con tutti i servizi distrettuali, principio imprescindibile per la realizzazione della Casa della Salute; l aggiornamento e la riqualificazione dei medici operanti nel servizio di continuità assistenziale al fine di realizzare la loro integrazione nei punti di soccorso territoriale; condizioni di massima sicurezza per il personale. La riorganizzazione del servizio di continuità assistenziale si pone i seguenti obiettivi di sistema:
2 N Le Case della Salute 1013 riqualificare gli standard di risposta al cittadino; definire e attuare modelli organizzativi adeguati a ciascuna singola realtà, differenziati anche in ragione dell offerta complessiva dei servizi nel territorio e in una logica di sistema; garantire ai cittadini l erogazione delle prestazioni nel luogo più appropriato; garantire le condizioni di sicurezza degli operatori, proteggendo le strutture (modelli strutturali) e l attività del medico (modelli funzionali); riqualificare professionalmente i medici e gli infermieri attraverso la ricollocazione in contesti operativi più idonei e funzionali; sviluppare l informatizzazione del servizio, garantendo il collegamento ai dati sanitari remoti, quando possibile; potenziare la rete dei servizi in emergenza; sviluppare modelli innovativi di integrazione professionale avanzata, attraverso l adozione di forme di integrazione funzionale, nell ambito delle équipe territoriali, secondo un sistema diffuso di disponibilità domiciliare, o in modo strutturato attraverso la realizzazione delle CdS in ciascun Distretto; la piena integrazione delle attività di continuità assistenziale nella rete integrata dei servizi distrettuali, con l attribuzione a ciascun medico, di norma, di almeno 4 ore ulteriori per attività istituzionali non notturne; razionalizzare i costi di gestione del sistema attuale; garantire un progressivo adeguamento agli standard di rapporto ottimale previsti dall Accordo collettivo nazionale e dal Piano regionale dei Servizi sanitari. Il modello di continuità assistenziale che si è proposto di realizzare è quello H24 (Allegato DGR n.53/7 del Linee operative per la riorganizzazione del Servizio di continuità assistenziale - Regione Sardegna, pag 5) funzionale alla realizzazione di un programma di revisione e potenziamento della rete territoriale dell emergenza-urgenza che preveda risposte adeguate in tempi idonei. La realizzazione del modello H24 presuppone: la presenza nella struttura della postazione del 118 che garantisce la copertura H24 del servizio nei sette giorni della settimana; l erogazione di prestazioni ambulatoriali da parte dei medici di continuità assistenziale, e la garanzia di una immediata attivazione degli stessi per interventi in urgenza; la presenza di almeno 6 medici a 38 ore settimanali per ciascuna sede ambulatoriale; l aggiornamento e la riqualificazione dei medici operanti nella struttura; l integrazione con le Centrali operative 118 che dispongono tutte le attività erogate all esterno della struttura, ivi comprese le visite domiciliari, che rivestono carattere di emergenza-urgenza; la piena adesione ai piani di intervento e ai protocolli operativi integrati definiti dalle Centrali operative del 118. La CdS (DGR n.32/10 04/06/ Programma regionale Casa della Salute - Regione Sardegna) permette di conseguire i seguenti obiettivi strategici (Brambilla A. e Maciocco G, 2016): centralità del cittadino: i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali, la presa in carico, l orientamento di pazienti e/o familiari all interno del sistema rappresentano binari obbligati per lo svolgimento dell intera attività. L operatività è costruita per rispondere a questi bisogni, e ciò pone le condizioni per cui la centralità del cittadino sia l asse strategico intorno al quale si struttura tutta la attività, pena la negazione dei bisogni e delle domande per le quali essa nasce; riconoscibilità e unitarietà: luogo fisico ben definito nel quale si concentrano servizi ed attività frammentati e dispersi nel territorio; accessibilità: deve essere fisicamente accessibile e organizzata in maniera da garantire la massima disponibilità dei propri servizi ed attività; integrazione: la CdS è costruita per operare garantendo servizi integrati in rete, tra sanitario e sanitario e tra sociale e sanitario; semplificazione: concentra e integra i servizi e i percorsi per l accesso ad essi, privilegiando la semplificazione burocratica; appropriatezza: privilegiando la presa in carico e i percorsi diagnostico-terapeutico-assistenziali promuove e favorisce la appropriatezza delle cure a vantaggio dei cittadini; efficacia: centralità del cittadino, accessibilità, integrazione, semplificazione, appropriatezza concorrono alla efficacia complessiva delle attività svolte; punto di riferimento della rete: operare in rete con tutti i servizi e le strutture presenti sul territorio, rende questa realtà il riferimento in relazione alle funzioni svolte e alle attività che si concentrano al suo interno; autorevolezza e affidabilità: la CdS costruita e realizzata per rispondere a queste esigenze la rende autorevole e affidabile, dove il cittadino può trovare risposte alle sue esigenze che sino ad ora venivano
3 1014 Le Case della Salute N Organizzazione funzionale Le attività della CdS sono organizzate per aree funzionali dedicate che rispecchiano quello che è l assetto strutturale del Presidio sociosanitario / CdS di Senorbì integrate dal punto di vista tecnico organizzativo (Tabella 1): 1. Area delle attività di accoglienza/amministrazione/ supporto: dove opera il personale amministrativo, articolate in due zone: una per la gestione del front office (riscossione ticket, Centro unico di prenotazione (CUP), scelta e revoca del MMG e PLS, ufficio relazioni del pubblico (URP), rilascio esenzioni per reddito e patologia, e rilascio autorizzazioni per protesi e ausili e ricoveri extraregione) e l altra per le attività interne (personale, specialistica ambulatoriale); 2. Area delle cure primarie: organizzata su due zone: una dove sono presenti n 2 ambulatori dedicati ai MMG e PLS adeguatamente attrezzati dove svolgeranno alternativamente la loro attività e contemporaneamente connessi telematicamente e strutturalmente con gli SAI del Presidio (rete orizzontale) e con le altre strutture aziendali (rete verticale) e un ambulatorio infermieristico dove poter svolgere prestazioni non differibili e che non richiedono dell accesso al Pronto Soccorso (medicazioni successive, rimozioni punti di sutura, prelievi, cicli di terapie, educazione sanitaria). La seconda zona dedicata alle cure domiciliari; a. PUA nel quale opera un infermiere case manager per la decodifica iniziale del bisogno e l iniziale presa in carico globale del bisogno dell utente, coadiuvato dal medico di organizzazione distrettuale e dall assistente sociale aziendale o del Piano unitario locale dei servizi alla persona (PLUS); b. ufficio unità di valutazione territoriale (UVT) dove un équipe multi professionale e multidisciplinare (infermiere, medico di organizzazione, assistente sociale aziendale e specialista in diverse branche a seconda del problema sanitario) provvede alla presa in carico integrata e globale del bisogno dell utente (inserimento in cure domiciliari integradate dall ospedale. La CdS è una struttura territoriale dove opera il personale del Distretto (tecnico-amministrativo, infermieristico, della riabilitazione, dell intervento sociale, ecc.), i medici di medicina generale (MMG), i pediatri di libera scelta (PLS), i medici di continuità assistenziale (MCA), gli specialisti ambulatoriali interni (SAI), il personale dell emergenza territoriale (PET), nonché il personale dei servizi sociali dei Comuni afferenti dedicati alla pianificazione e gestione degli interventi sociali ad integrazione sanitaria. In tale struttura si accolgono le domande dei cittadini e si organizza la risposta più appropriata. Modello organizzativo della Casa della Salute Senorbì La struttura si realizza nel Comune di Senorbì, sede della direzione del Distretto n 5 dell ASL di Cagliari, area sociosanitaria che si estende per 1194 Kmq di superficie comprendente 28 Comuni e una popolazione di n abitanti. Il modello proposto, prevede la ristrutturazione e ampliamento dell attuale struttura e la realizzazione di un Presidio sociosanitario, al cui interno verrà a realizzarsi la CdS al cui interno opereranno i MMG, operanti nel Comune, che lavoreranno in stretta collaborazione con gli SAI operanti nella struttura e con i MCA e con il servizio emergenza-urgenza e grazie anche ad una rete informatica con le strutture ospedaliere e con servizi sanitari e non sanitari. La CdS cosi organizzata, svolge differenti funzioni (Allegato DGR n. 31/2 del Piano di riorganizzazione dell assistenza sanitaria della Regione Sardegna): accoglienza; prima valutazione del bisogno con orientamento ai servizi svolta ed effettuata dal punto unico d accesso (PUA); presa in carico complessiva dei pazienti attraverso la gestione coordinata delle grandi aree di cronicità (diabete, broncopneumopatie cronico ostruttive (BPCO), scompenso cardiaco, rischio cardiovascolare, cronicità oncologica) secondo percorsi / protocolli concordati con i soggetti e le strutture di secondo livello; pianificazione e gestione integrata delle cure domiciliari finalizzata alla presa in carico di quelle patologie non necessitanti di ricovero in strutture specialistiche di livello superiore; garanzia dell integrazione sociale e sanitaria; erogazione di prestazioni di diagnostica strumentale e prestazioni specialistiche da parte di medici sia dipen- denti che convenzionati; posto di primo soccorso per codici bianchi e codici verdi, sotto il coordinamento della Centrale operativa della rete per le emergenze (modello H24). La CdS, opererà 5 giorni su 7, 12 ore al giorno ( ) e le restanti ore della settimana, all interno del Presidio distrettuale H24, l assistenza verrà garantita dai MCA e da una postazione medicalizzata dell emergenza territoriale.
4 N Le Case della Salute 1015 TABELLA 1: Servizi, funzioni, attività e organizzazione della Casa della Salute di Cagliari Servizi, funzioni e attività Prevenzione Integrazione sociosanitaria Altri servizi e funzioni territoriali Organizzazione Professionalità integrate Servizi - funzioni - attività - organizzazione - integrazione Informazione Accesso Punto unico d accesso (PUA) Unità di valutazione territoriale (UVT) Servizi amministrativi: riscossione ticket, rilascio esenzioni per reddito e patologia e invalidità, scelta e revoca del MMG e PLS, ufficio ricoveri extraregione, ufficio integrativa e protesica e ufficio rapporti internazionali Centro unico di prenotazione (CUP) Assistenza primaria (ambulatorio di MMG, ambulatorio infermieristico, continuità assistenziale) Assistenza specialistica (allergologia, angiologia, cardiologia, chirurgia, dermatologia, diabetologia, endocrinologia, fisiatria, geriatria, ginecologia, medicina dello sport, nefrologia, oncologia, oculistica, odontoiatria, ortopedia, otorinolaringoiatria, pediatria, pneumologia, reumatologia, scienza dell alimentazione, urologia) suddivisa in poli specialistici Centro prelievi Servizio di radiologia (radiologia tradizionale, mammografia ed ecografia) Servizio di fisiochinesiterapia Servizio di vaccinazioni e altri servizi afferenti a dipartimenti centri (medicina legale, igiene pubblica) Prevista fra comuni attraverso gli assistenti sociali e il PUA e l UVT Consultorio familiare, Farmaceutica territoriale, Cure Domiciliari Integrate (UODI), Neuropsichiatria infantile, emergenza territoriale (postazione 118 medicalizzata) Dipendenza gerarchica dal Distretto sotto la responsabilità del Direttore del Distretto MMG, Infermieri, SAI, MCA, Amministrativi, Assistenti sociali te, comunità integrate e residenze sanitarie assistite, progetti socio-assistenziali complessi autorizzati dalla Regione); c. ufficio cure domiciliari integrate (UODI) che lavora in sinergia con i MMG/PLS e l UVT. 3. Area della continuità assistenziale che prevede una zona adiacente all area delle cure primarie dedicata ai MMG/PLS dove i MCA svolgeranno la loro attività in sinergia con i sanitari di assistenza primaria e dell emergenza territoriale. Prevista la presenza di una stanza di osservazione breve per il trattamento delle urgenze minori e per la stabilizzazione del paziente ad alta complessità. 4. Area delle attività sociosanitarie: deputata alla presa in carico del paziente con erogazione di prestazioni sociosanitarie con attività integrata con la rete servizi sociali territoriali (assistenza sociale del Comune, residenze sanitarie assistite, associazioni di volontariato, ecc.), con la collaborazione degli uffici amministrativi della direzione del Distretto. 5. Area dell emergenza - urgenza: sede di postazione 118 medicalizzata. 6. Area delle prestazioni specialistiche e della diagnosi: prevede una vasta gamma di attività svolte dai SAI che effettuano prestazioni cliniche e di diagnostica di base (es: holter, ecocardiografia, ecografia generale, ecografia vascolare), punto prelievi, diagnostica radiologica (tradizionale e mammografica). In tale area rientra anche il servizio di riabilitazione. Gli accessi sono destinati sia ai pazienti all interno di un percor-
5 1016 Le Case della Salute N so stabilito, sia ai pazienti occasionali. Organizzata in poli specialistici ben definiti con uno sportello di accettazione per la gestione delle prenotazioni. L integrazione delle varie aree permetterà di organizzare, attivare e sviluppare percorsi diagnostici terapeutici per malattie croniche: diabete, ipertensione arteriosa, scompenso cardiaco, BPCO. 7. Area della prevenzione che effettua le vaccinazioni e le certificazioni medico-legali, nonché il riconoscimento dell invalidità civile e tutte le attività connesse con la prevenzione degli ambienti di vita e di lavoro (tecnici della prevenzione). Insiste in quest area anche l attività consultoriale. La connotazione organizzativa che quindi deve essere data alla Casa della Salute al fine di mantenere tale standard di erogazione sono quindi: la riorganizzazione strutturale e funzionale degli ambulatori al fine di garantire un miglioramento qualitativo e quantitativo dell offerta di prestazioni specialistiche in ambito distrettuale; l integrazione degli SAI con i servizi e gli operatori del territorio; la condivisione di percorsi clinico-assistenziali con la componente ospedaliera, i MMG e i PLS; un attiva partecipazione della specialistica alle forme complesse di assistenza primaria; l abbattimento delle liste d attesa anche attraverso un miglioramento di appropriatezza della domanda. Un concetto importante da tener presente è che una parte cospicua delle attività ambulatoriali diagnostiche / terapeutiche attualmente erogata presso Presidi ospedalieri può essere svolta presso questo tipo di strutture. L integrazione con l Ospedale favorisce la programmazione di ricoveri d elezione e per diagnostica invasiva attraverso la stretta collaborazione tra medici delle cure primarie e gli specialisti ospedalieri, anche attraverso i sistemi informatici. L apertura per 12 h al giorno, garantisce all utenza una risposta alternativa e appropriata all accesso al Pronto Soccorso e, sulla base di protocolli concordati, può consentire di completare il percorso diagnostico e/o terapeutico per i pazienti inviati avviati, con appropriato codice di priorità, dal 118/PS. Bibliografia Brambilla A, Maciocco G. Le case della salute. Innovazione e buone pratiche. Carocci, Roma 2016.
Posti letto territoriali/servizi attivi BRANCA ORE ALLERGOLOGIA 6 CHIRURGIA VASCOLARE 46 DIABETOLOGIA 38 GERIATRIA 6 ORL 16 TOTALE ORE 112
ASL BA PREDIO TERRITORIALE DI ASSTENZA DI RUTIGLIANO DEGENZE TERRITORIALI Posti letto territoriali/servizi attivi Posti letto territoriali/ servizi previsti da attivare Ospedale di comunità 1 RSA R1 2
DettagliPosti letto territoriali/ DEGENZE TERRITORIALI attivi
ASL LE PRESIDIO TERRITORIALE DI ASSISTENZA CAMPI SALENTINA Posti letto territoriali/servizi Posti letto territoriali/ DEGENZE TERRITORIALI servizi previsti da attivare Ospedale di Comunità 8 20 TOTALE
DettagliRazionale. Casa della Salute. Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure. Potenziamento assistenza territoriale
Casa della Salute Razionale Sostenibilità SSR Appropriatezza organizzativa Equità d accesso alle cure Potenziamento assistenza territoriale «intesa come l insieme delle attività e prestazioni sanitarie
DettagliLe Case della salute 1
Le Case della salute 1 La Regione ER definisce la Casa della Salute come presidio del Distretto, la cui gestione complessiva è affidata al Dipartimento di Cure Primarie che coordina le attività erogate
DettagliIl welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali
Il welfare è di casa Incontri di presentazione e ascolto sul decreto Case della Salute e proposta di legge regionale sui servizi sociali CONSIGLIO REGIONALE DEL LAZIO Teresa Petrangolini 23 giugno 2014
DettagliCITTA DELLA SALUTE PRESENTAZIONE DEL PROGETTO
CITTA DELLA SALUTE PRESENTAZIONE DEL PROGETTO Area destinata all'università Area a destinazione Socio Sanitaria Area oggetto di PUA (Piano Urbanistico Attuativo) PROGRAMMAZIONE SANITARIA A CONA Tutti i
DettagliA T S S A R D E G N A
Allegato A alla Deliberazione D.G. N... Programmazione ATS per l istituzione delle nuove forme organizzative dei medici specialisti ambulatoriali interni, dei veterinari, e delle altre professionalità
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE
INDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE L AZIENDA U.S.L DI RIETI pag. 2 Gli organi direzionali pag. 2 L ambito territoriale pag. 2 La superficie pag. 2 La popolazione pag. 2 Il personale dipendente pag.
DettagliPIANO DEI CENTRI DI RILEVAZIONE
10000000 AZIENDA USL 7 CARBONIA A 10100000 DIREZIONE AZIENDALE B 10110000 DIREZIONE GENERALE C 10110100 DIREZIONE GENERALE D 10110101 DIREZIONE GENERALE E 10110102 AFFARI GENERALI E 10110103 PROGRAMMAZIONE
DettagliDistretto 2. Cerveteri. Direttore di Distretto. Dott.ssa Clara Zaccari. Telefono : 06/ ( Centralino ) Fax : 06/
Distretto 2 Il distretto F2 comprende i comuni di Cerveteri e Ladispoli CUP DELLA REGIONE LAZIO - Numero verde 803333 tutti i giorni dalle ore 7,30 alle ore 19,30; Sabato dalle 7,30alle ore 13,00 Al momento
DettagliFinalità. Direzione centrale salute, integrazione sociosanitaria, politiche sociali e famiglia Riva Nazario Sauro Trieste I
Finalità Legge Regionale di «Riordino dell'assetto istituzionale e organizzativo del Servizio sanitario regionale e norme in materia di programmazione sanitaria e sociosanitaria» approvata il 2 ottobre
DettagliCasa della Salute La Rosa: cartella clinica integrata. Stefano Moscardini Maria Grazia Buccarello
Casa della Salute La Rosa: cartella clinica integrata Stefano Moscardini Maria Grazia Buccarello Caratteristiche La Casa della Salute La Rosa assiste una popolazione di 23.264 abitanti su un territorio
DettagliLe Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO
Le Case delle Salute in Emilia-Romagna: COSA SONO Servizio Assistenza Territoriale Direzione Generale Cura della persona, salute e welfare Regione Emilia-Romagna Convegno Il ruolo del terzo settore nelle
DettagliREGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 32/ 10 DEL
DELIBERAZIONE N. 32/ 10 Oggetto: Programma regionale Case della Salute. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda che il Piano Regionale dei Servizi Sanitari 2006-2008 (PRSS) pone
DettagliLe case della salute
La riorganizzazione delle cure primarie Le case della salute nella Regione Emilia Romagna e nell az. USL di Reggio Emilia M. Pinotti, 06.02.2013 1 Le case della salute in Emilia Romagna Presidio del Distretto
DettagliCasa della Salute. di Collecchio
Inaugurazione Casa della Salute di Collecchio Martedì 19 febbraio 2013 - ore 11.00 Via Berlinguer n. 2 - Collecchio Intervengono: Paolo Bianchi, Sindaco del Comune di Collecchio e Presidente Comitato di
DettagliVenezia, 13 dicembre 2005 Workshop I Patti Aziendali e la Medicina Convenzionata III edizione NUOVE FORME ORGANIZZATIVE TERRITORIALI
Venezia, 13 dicembre 2005 Workshop III edizione NUOVE FORME ORGANIZZATIVE TERRITORIALI PER LA MEDICINA CONVENZIONATA Relatore Corrado Pertile Coordinatore Distretti Socio Sanitari Azienda ULSS n. 4 Alto
Dettagli3 Congresso Regionale FIMP Lazio
3 Congresso Regionale FIMP Lazio Le Case della Salute nella Regione Lazio Luciano Antonio Basile DCA 428/2013 Percorso attuativo delle Case della Salute elaborato da una Commissione coordinata dal dott.
DettagliL ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
Allegato n. 2 alla delibera n. 1429 del 30 dicembre 2004 REGIONE DEL VENETO UNITA LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 8 via Forestuzzo, n. 41, Asolo (TV) L ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ASSETTO ORGANIZZATIVO UNITÀ LOCALE
DettagliC - COSTI DIRETTI Consuntivo 2014 Budget assegnato Costi fissi del personale COMPARTO (stima costo medio ) TOTALE 0 0
Attività Ospedaliera: Unità Operative ASL SALERNO MACROCENTRO: DISTRETTO SANITARIO N. UNITA OPERATIVA: MODELLO E (per ciascuna U.O.) Beni Sanitari Convenzionamento interno (ALPI) FONDO DISAGIO DIRIGENZA
DettagliORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI
Allegato alla deliberazione n. 908 del 30 ottobre 2008 ORGANIZZAZIONE DIPARTIMENTI OSPEDALIERI Direzione Medica di Ospedale Servizio di Farmacia Ospedaliera Strutture semplici Direzione Medica del Presidio
DettagliPaolo Maria Rodelli. Firenze, Auditorium di S. Apollonia, 21 giugno 2013
Firenze, Auditorium di S. Apollonia, 21 giugno 2013 Paolo Maria Rodelli i presupposti Per portare a compimento il sistema delle cure primarie, la RER ha progettato la realizzazione delle Case della Salute
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nella Regione Emilia Romagna
La programmazione delle Case della Salute nella Regione Emilia Romagna Report 2011 Clara Curcetti, Mara Morini, Luisa Parisini, Andrea Rossi, Maria Chiara Tassinari, Antonio Brambilla Percorsi di innovazione
DettagliDipartimento Cure Primarie e Attività Distrettuali Distretto Sociosanitario 11 Centro CARTA DEI SERVIZI
Dipartimento Cure Primarie e Attività Distrettuali Distretto Sociosanitario 11 Centro CARTA DEI SERVIZI Presentazione Il Distretto 11 Centro, comprende il territorio del Municipio di Genova I Centro Est
DettagliLe Case della Salute. Seminario Regionale. cosa abbiamo attivato nel le azioni da mettere in campo nel Clara Curcetti.
Seminario Regionale Cure Primarie facciamo il punto e condividiamo le strategie Le Case della Salute cosa abbiamo attivato nel 2011 le azioni da mettere in campo nel 2012 Bologna, 27 gennaio 2012 Clara
DettagliSCHEDA DISTRETTO SOCIO SANITARIO H4 POMEZIA/ARDEA
SCHEDA DISTRETTO SOCIO SANITARIO H4 POMEZIA/ARDEA Direzione Sanitaria Dott. Ettore Fuselli tel. 06/93275299 fax: 06/9104067; mail: ettore.fuselli@aslromah.it Direzione Amministrativa Dott. Giovannino Rossi
DettagliL ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE. Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a.
L ACCESSO AI SERVIZI SANITARI: SCENARI DI EVOLUZIONE Lorenzo Sornaga Responsabile Sanità LAZIOcrea S.p.a. Un CUP regionale, il ReCUP 18 aziende 760 sportelli 250.000 h di back office oltre 12.000.000 prenotazioni
DettagliLe Case della Salute in Emilia-Romagna: Flavia Franceschini Fiuggi 24 Settembre 2016
Le Case della Salute in Emilia-Romagna: Flavia Franceschini Fiuggi 24 Settembre 2016 1 DGR 291/2010 Linee guida sulle Case della Salute La scelta di realizzare la Casa della Salute nasce dall idea forte
DettagliSviluppo del modello assistenziale Case della Salute nel Distretto di Parma
Sviluppo del modello assistenziale Case della Salute nel Distretto di Parma Dr.ssa Elena Saccenti (Direttore Generale Ausl Parma) Dr.ssa Giuseppina Ciotti (Direttore Distretto Parma) 25 Gennaio 2016 AUSL
DettagliDopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia. Anna Banchero
Dopo trent anni di servizio sanitario la sfida per la salute nella Regione Sicilia Anna Banchero Il Servizio sanitario nazionale è stata una conquista in materia di diritti di cittadinanza Ha ordinato
DettagliAccoglienza Medica Avanzata per i Disabili
Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili I percorsi dell utenti nell accesso: - ai Servizi specialistici, - ai Pronto Soccorso e ai Punti di Primo Intervento Programma Tutela Persone con Disabilità Ausl
DettagliU.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività
Emergenza cronicità in Campania: nuovi modelli organizzativi AFT e UCCP U.C.C.P. San Giorgio del Sannio: presentazione primi dati di attività Dott. Alessandro Cataffo Resp.le UOC Assistenza Sanitaria Distretto
DettagliBILANCIO DI RISULTATO OSPEDALE S. CAMILLO COMACCHIO COMACCHIO 8 SETTEMBRE 2010
BILANCIO DI RISULTATO OSPEDALE S. CAMILLO COMACCHIO 2006 2010 COMACCHIO 8 SETTEMBRE 2010 1 I SERVIZI DELL OSPEDALE S.CAMILLO NELL ACCORDO 2006 AREA DEGENZA AREA AMBULATORIALE Medicina Gastroenterologia
DettagliLinee operative per la riorganizzazione del Servizio di continuità assistenziale
Allegato alla Delib.G.R. n. 53/ 7 del 27.12.2007 Linee operative per la riorganizzazione del Servizio di continuità assistenziale Indice 1. Situazione attuale e criticità 2. Obiettivi di sistema 3. Modelli
DettagliIl progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro
Il progetto di modernizzazione NOA dell Area Vasta Emilia Centro Una nuova organizzazione ambulatoriale per la gestione delle patologie croniche: gli strumenti del disease management e del governo clinico
DettagliNumeri telefonici aziendali Distretto Sanitario di Gela U. O. Ufficio Dipendente Numero Tel.
Distretto Sanitario di Gela Direzione Centralino 0933/816111 Direttore Dr. Vito Milisenna 0933/816178 Presidio Sanitario di Gela Direttore Dr. Vito Milisenna 0933/816178 Ufficio relazioni con il Pubblico
Dettagliobiettivi di miglioramento: AREA PREVENZIONE
DPCS 2012 Il documento di programmazione sottolinea in particolare le aree e gli obiettivi di miglioramento. Gli obiettivi di miglioramento riferiti al Cittadino, sono stati costruiti con riferimento alla
DettagliLa programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est
La programmazione delle Case della Salute nel Distretto Sud Est Rossella Emanuele Dipartimento Cure Primarie Distretto Sud Est Modena 26 Gennaio 2013 La mappa delle case della salute del Distretto Sud
DettagliNuova area di day surgery, endoscopia, chirurgia ambulatoriale e poliambulatori. Ospedale Sant Anna Castelnovo ne Monti
Nuova area di day surgery, endoscopia, chirurgia ambulatoriale e poliambulatori. Ospedale Sant Anna Castelnovo ne Monti 1 Nuova area di day surgery, endoscopia, chirurgia ambulatoriale I lavori di ristrutturazione
DettagliASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA
ASL VC VERCELLI PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE ORGANIGRAMMA 1 ASL VC - VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONE DIPARTIMENTO relazione gerarchica -----------------
DettagliAccoglienza Medica Avanzata per i Disabili
PROGETTO DAMA Accoglienza Medica Avanzata per i Disabili Maria Cristina Cocchi DISTRETTO PIANURA EST 1 Premessa Il Progetto DAMA è un modello assistenziale 'intorno' al disabile grave ed è un modello di
DettagliI PALAZZI DELLA SALUTE ED IL NUOVO OSPEDALE NEL FUTURO DELLA SANITÀ IMPERIESE
I PALAZZI DELLA SALUTE ED IL NUOVO OSPEDALE NEL FUTURO DELLA SANITÀ IMPERIESE Concentrare in OSPEDALE terapie complesse alte tecnologie Potenziare ed ampliare nei PALAZZI DELLA SALUTE le funzioni di: Prevenzione
DettagliCENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA, PARTE DA ARONA IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE
COMUNICATO STAMPA Arona, 20 settembre 2012 CENTRI DI ASSISTENZA PRIMARIA, PARTE DA ARONA IL PERCORSO DI SPERIMENTAZIONE Parte da Arona il percorso di sperimentazione dei Centri di Assistenza Primaria (CAP)
DettagliIL NUOVO OSPEDALE UNICO DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE VCO. 2 dicembre 2016
IL NUOVO OSPEDALE UNICO DELL AZIENDA SANITARIA LOCALE VCO dicembre 016 I riferimenti normativi Dgr n. 1-600 del 19/11/014 e dgr. n. 1-94 del 3/01/015 Indirizzi per la riorganizzazione della rete ospedaliera:
DettagliGabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale
Gabriella Viberti L evoluzione del ruolo della medicina di famiglia nella sanità nazionale e regionale Evoluzione della medicina di famiglia: fino al 2000 Prima metà degli anni 2000: le forme di integrazione
DettagliLE FARMACIE Una rete capillare al servizio delle Comunità
Cure Primarie Salute in rete sul territorio LE FARMACIE Una rete capillare al servizio delle Comunità FEDERFARMA FRIULI VENEZIA GIULIA 5 distretti 228 medici convenzionati 80 farmacie + 4 dispensari Rete
DettagliStato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie
Stato dell arte AFT nell Ulss 4. Dott. Mario Righele Direttore Cure Primarie Mappa AFT Obiettivi Riorganizzazione della medicina generale verso la MGI per tutti i medici Nel nostro territorio entro i primi
DettagliCARDPUGLIA: il modello pugliese della presa in carico del paziente diabetico
CARDPUGLIA: il modello pugliese della presa in carico del paziente diabetico Dott. Vincenzo Gigantelli Presidente CARDPUGLIA Direttore Distretto Socio Sanitario n.14 ASL BA 1 2 3 Riconversione DEL Presidio
DettagliU.L.S.S. 16 Padova. SS Servizio Prevenzione eprotezione Direttore Generale SS U.R.P. SC Controllo di Gestione. SS Medico Competente
SS Servizio Prevenzione eprotezione Direttore Generale SS U.R.P. SS Medico Competente SC Controllo di Gestione Direttore Amministrativo Direttore Sanitario Direttore SS e Funz. Terr. Direzione Amministrativa
DettagliL A D I R E Z I O N E S T R A T E G I C A
ALLEGATO 1 L A D I R E Z I O N E S T R A T E G I C A GLI ORGANISMI DI SUPPORTO CONFERENZA DEI SINDACI - RAPPRESENTANZA di proposta, di supervisione e controllo politico CONFERENZA AZIENDALE DI PARTECIPAZIONE
DettagliLa centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale. D.ssa Daniela Sgroi
La centralità ed il ruolo della Direzione Sanitaria Aziendale D.ssa Daniela Sgroi Direzione Sanitaria e PDTA La previsione di un PDTA rappresenta una specifica attività di programmazione della Direzione
DettagliRelazione di Sintesi
Piano Attuativo Annuale 2015 Relazione di Sintesi Dipartimento Economico-Finanziario S.C. Centro di Controllo Direzionale 1 Premessa Il Piano Attuativo Annuale (P.A.A.) è lo strumento con il quale annualmente,
DettagliEQUIPE TERRITORIALE. DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso Matera Tel. 0835/ Fax 0835/253538
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - REGIONE BASILICATA DIPARTIMENTO CURE PRIMARIE U.O. ASSISTENZA SANITARIA Via Montescaglioso - 75100 Matera Tel. 0835/253630 - Fax 0835/253538 EQUIPE TERRITORIALE L ACN che
Dettagli20 tipologia r1 Unità di cure residenziali estensive. 20 tipologia r2 Unità di cure residenziali tipologia
ASL BRINDISI DI SAN PIETRO VERNOTICO DEGENZE TERRITORIALI Posti letto territoriali/servizi Posti letto territoriali/ Ospedale di comunità 16 Unità di cure residenziali intensive tipologia r1 Unità di cure
DettagliCasa della salute Puianello. Distretto di Reggio Emilia
Casa della salute Puianello Distretto di Reggio Emilia 1 La Casa della salute di Puianello Distretto di Reggio Emilia La Casa della salute è un unico luogo, sempre lo stesso, vicino e abituale, dove le
DettagliAllegato alla Delib.G.R. n. 35/24 del Allegato A alla Deliberazione n. del
Allegato alla Delib.G.R. n. 35/24 del 18.7.2017 Allegato A alla Deliberazione n. del Oggetto: Atto di programmazione per l istituzione delle nuove forme organizzative dei medici specialisti ambulatoriali
DettagliPERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, Ottobre 2011
PERCORSI DI INNOVAZIONE NELLE CURE PRIMARIE Convegno Nazionale Parma, 21-22 Ottobre 2011 Integrazione ospedale territorio come strumento per l accesso alle cure e garanzia di continuità dell assistenza
DettagliAppropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva. Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2
Appropriatezza organizzativa, specialistica e prescrittiva Fabrizio Ciaralli Direttore Distretto 5-7 ASL Roma2 Il modello organizzativo ospedaliero può essere riprodotto in modo omogeneo ed è codificato
DettagliI PALAZZI DELLA SALUTE ED IL NUOVO OSPEDALE NEL FUTURO DELLA SANITÀ IMPERIESE
I PALAZZI DELLA SALUTE ED IL NUOVO OSPEDALE NEL FUTURO DELLA SANITÀ IMPERIESE Dottor Michele Orlando Imperia 18 giugno 2007 RIORGANIZZARE PERCHÉ? 1. Gestione complessa dei pazienti con patologie croniche
DettagliGli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile
Dai sistemi di valutazione e classificazione un modello per la governance Gli orientamenti della Regione Sardegna sui sistemi di valutazione e classificazione dell anziano e del disabile Cagliari, 26 ottobre
DettagliNUOVI ASSETTI TERRITORIALI. Area Sanità e Sociale
NUOVI ASSETTI TERRITORIALI Area Sanità e Sociale 1 1 Presidiare un sistema complesso, derivante da interconnessioni di ambiti funzionali diversi (clinico, assistenziale, amministrativo), di soggetti diversi
DettagliLa casa della salute: Il centro del sistema delle cure territoriali
La casa della salute: Il centro del sistema delle cure territoriali Il modello della Regione Emilia Romagna e la sperimentazione dell Azienda Sanitaria di Ferrara M.Chiara Tassinari VIII Congresso Nazionale
Dettagli4 giugno 2005 ASLMI3 Monza
Pop 1.032.558 (11% della Lombardia) Aziende Ospedaliere: 7 Ambulatori territoriali: 66 Posti letto n. 3849 (9% della Lombardia) Tasso di ospedalizzazione 145/1000 MMG n.758 PLS n. 132 MISSION ASL INDIRIZZI
DettagliASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I.
Guida alla Carta dei Servizi per l accesso al servizio di ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA - A.D.I. associazione Premessa L'Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) è una forma di assistenza rivolta a
DettagliPresidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano
Presidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano 45000 abitanti 14500 abitanti Presidio Ospedaliero Territoriale Sant Angelo Lodigiano 15000 abitanti 16000 abitanti 45000 abitanti 14500 abitanti
Dettaglidichiara che negli ultimi due anni NON ha avuto rapporti diretti di finanziamento con soggetti portatori di interessi commerciali in campo sanitario
Il sottoscritto SANTISE ANGELO ai sensi dell art. 3.3 sul Conflitto di Interessi, pag. 17 del Reg. Applicativo dell Accordo Stato-Regione del 5 novembre 2009, X dichiara che negli ultimi due anni NON ha
DettagliLegge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo
Legge di evoluzione del Sistema Socio Sanitario Lombardo Agenzie di Tutela della Salute (ATS) in numero di 8, rispetto alle precedenti 15 ASL. Hanno compiti di programmazione dell'offerta sanitaria, di
DettagliL esperienza delle Case della Salute di Empoli
Toscana Empoli 19 febbraio 2015 L esperienza delle Case della Salute di Empoli Nedo Mennuti direttore Rete Territoriale ASL 11 Empoli Ed i servizi Territoriali? !" #$$ $ % $ $ &#!& '( ( (')* +,-.!!/
DettagliAtto Aziendale. Allegati ALLEGATO 2:
Allegati ALLEGATO 2: Estratto Allegati Atto aziendale approvato con deliberazione n. 240/2014 STRUTTURA TECNICO FUNZIONALE (MACRO STRUTTURA) DISTRETTO SOCIO-SANITARIO Direzione Amministrativa Distrettuale
DettagliAZIENDA SANITARIA N 9 LOCRI
AZIENDA SANITARIA N 9 LOCRI Commissario Straordinario On. Prof. Giovanni Filocamo Osservatorio Epidemiologico Resp. Dr.ssa Filomena Zappia La seguente elaborazione dei dati trasmessi dai Distretti Sanitari
DettagliAspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte. Ragnar Gullstrand IRES
Aspetti sull organizzazione Distrettuale futura in Piemonte Ragnar Gullstrand IRES La leggenda dell Araba Fenice E bellissima, tutti la conoscono ma nessuno l ha mai vista. 2 Equità (giornate di degenza
DettagliATTO AZIENDALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA ORGANIGRAMMI
ATTO AZIENDALE STRUTTURA ORGANIZZATIVA ORGANIGRAMMI 1 ASSETTO ISTITUZIONALE All.1/A Conferenza dei Sindaci Consiglio dei Sanitari O.I.V Comitato Consultivo Aziendale Ufficio di Direzione Collegio Tecnico
DettagliLA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA
Soresina (CR) 12 dicembre 2015 LA RIFORMA SANITARIA LOMBARDA Legge regionale 11 agosto 2015 - n. 23 Evoluzione del sistema sociosanitario lombardo) Tra UCCP e CReG nella Medicina Generale DOTT. GIANMARIO
DettagliPPOO a gestione diretta A cura: UOC monitoraggio e controllo attività ospedaliere UOSD Assistenza Ospedaliera a Gestione Diretta/Settore SDO-DRG
Allegato 1 PPOO a gestione diretta A cura: UOC monitoraggio e controllo attività ospedaliere UOSD Assistenza Ospedaliera a Gestione Diretta/Settore SDO-DRG Chi? L offerta ospedaliera erogata dall ASL Napoli
DettagliRisultati ottenuti dall Asl di Brescia nel processo di miglioramento della gestione dell assistenza sanitaria
Risultati ottenuti dall Asl di Brescia nel processo di miglioramento della gestione dell assistenza sanitaria Con la sottoscrizione dei contratti con le strutture sanitarie erogatrici pubbliche e private
DettagliLA FARMACIA: PRESIDIO ASSISTENZIALE DEL MALATO CRONICO
LA FARMACIA: PRESIDIO ASSISTENZIALE DEL MALATO CRONICO Annarosa Racca Presidente Federfarma Lombardia Milano, 29 novembre 2017 MODELLO LOMBARDO: LA PRESA IN CARICO DEL PAZIENTE REGIONE LOMBARDIA DA IL
DettagliRelazione di Sintesi
Piano Attuativo Annuale 2014 Relazione di Sintesi Dipartimento Economico-Finanziario S.C. Centro di Controllo Direzionale 1 Premessa Il Piano Attuativo Annuale (P.A.A.) è lo strumento con il quale annualmente,
DettagliASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
ASL 11 VERCELLI LEGENDA AL PIANO DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE STRUTTURE IN STAFF ALLA DIREZIONE GENERALE DIREZIONE GENERALE FUNZIONI STRUTTURA COMPLESSA STRUTTURA SEMPLICE ARTICOLAZIONE DI STRUTTURA COMPLESSA
DettagliAVVISO PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DEGLI IDONEI PER IL RUOLO DI GESTORE, DI CO
AVVISO PER L ISCRIZIONE NELL ELENCO DEGLI IDONEI PER IL RUOLO DI GESTORE, DI CO GESTORE E DI EROGATORE PER LA PRESA IN CARICO DEI PAZIENTI CRONICI E/O FRAGILI Incontro di presentazione 8 giugno 2017 Ruoli
DettagliUN ESEMPIO DI GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO. Piero Luigi GIULIANO
GLI ACCESSI VENOSI: COME MIGLIORARNE LA GESTIONE COINVOLGENDO I SERVIZI TERRITORIALI TORINO 17 OTTOBRE 2018 UN ESEMPIO DI GESTIONE INTEGRATA OSPEDALE TERRITORIO Piero Luigi GIULIANO keyword Rete oncologica
DettagliIX Giornata mondiale della BPCO
IX Giornata mondiale della BPCO V Conferenza Nazionale BPCO ROMA 17 Novembre 2010 La Programmazione Sanitaria e la BPCO Dr. Paola Pisanti Ministero della Salute Direzione Generale della Programmazione
DettagliAzienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE
Azienda USL Pescara IL FARMACISTA : UN RIFERIMENTO PER LA GOVERNANCE AZIENDALE Le scelte dell Asl di Pescara 2 - INTEGRAZIONE E TRASVERSALITA Agevolare forme di forte integrazione organizzativa tra: Stessa
DettagliL INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE
L INTEGRAZIONE TRA I SERVIZI PER LA CONTINUITA ASSITENZIALE DELLA PERSONA FRAGILE L ospedale e il territorio: opportunità e criticità nell integrazione socio-sanitaria Francesca Busa Direttore Distretto
DettagliVia Cavour 25 Cancello Arnone (CE) Telefono 0823/ Fax aslcaserta1.it. Data di nascita Cancello Arnone il 22/05/1954
ASL CASERTA VIA UNITA ITALIANA, 28 CASERTA Curriculum Formativo e Professionale di: Fraganza Marta Reso sottoforma di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, ai sensi degli artt. 46 e 47 del D.P.R.
Dettaglinella prospettiva del Piano Sanitario Regionale Ligure Enrica Orsi Agenzia Regionale Sanitaria
Il disease management della malattia cronica nella prospettiva del Piano Sanitario Regionale Ligure Enrica Orsi Agenzia Regionale Sanitaria COME NASCE IL CAMBIAMENTO Percorso culturale procedura metodica
DettagliRuolo del team diabetologico nella gestione integrata alla persona con diabete
L assistenza integrata alla persona con diabete in FVG: applicazione del documento di indirizzo regionale Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Udine Udine, 5 Aprile 2017 Ruolo del team diabetologico
DettagliRaccomandazioni per l accreditamento dei Centri
Definizione di un modello di presa in carico del paziente portatore di malattie emorragiche congenite finalizzato alla prevenzione e riduzione dell impatto socio-sanitario della malattia e delle sue complicanze
DettagliDirezione. Nome Telefono Fax Città. Direzione Amministrativa: 050/ Pisa. Direzione Generale 050/ Pisa
Direzione Direzione Amministrativa: 050/954337 Pisa Direzione Generale 050/954301-329 Pisa Direzione Sanitaria 050/954210 Pisa Gestione Medici Specialisti ambulatoriali 050/954295 Ufficio Anagrafica Assistiti
DettagliINDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE
INDICE GENERALE CAPITOLO I PRESENTAZIONE INDICE pag. 1 L AZIENDA SANITARIA LOCALE RIETI pag. 2 Gli organi direzionali pag. 2 L ambito territoriale pag. 2 La superficie pag. 2 La popolazione pag. 2 Il personale
DettagliLe strutture fisiche nelle «terre di mezzo»
Le strutture fisiche nelle «terre di mezzo» Mario Del Vecchio, Valeria Rappini e Anna Prenestini Public Management and Policy Strutture: universo confuso e variegato Ospedale Strutture «intermedie» Domicilio
DettagliInaugurazione. della Casa della Salute di San Secondo.
Inaugurazione Inaugurazione della Casa della Salute di San Secondo. Cerimonia di ringraziamento agli Amici del Cuore per la doppia donazione. Lunedì 29 ottobre 2012 ore 11.00 Piazza Martiri della Libertà,
DettagliTassi di assenza e presenza del personale - dicembre 2011
CDPAM01010202-SERVIZIO SCREENING - NUORO 4 124 21 83,06 16,94 CDPAM01010299-COSTI COMUNI AREA PREVENZIONE RIVOLTA ALLE PERSONE - NUORO 8 248 12 95,16 4,84 CDPAM01019901-COSTI COMUNI IGIENE E SANITÀ PUBBLICA
DettagliRISTRUTTURAZIONE DELL EX OSPEDALE DI SAN BARTOLOMEO A SARZANA
RISTRUTTURAZIONE DELL EX OSPEDALE DI SAN BARTOLOMEO A SARZANA Servizio Sanitario Nazionale - Regione Liguria Azienda Sanitaria Locale n. 5 Spezzino Via XXIV Maggio n. 139-19124 LA SPEZIA TERRITORIO DI
DettagliAZIENDA USL DI REGGIO EMILIA SPECIALISTICA AMBULATORIALE MEDICI SPECIALISTI ORE IN PUBBLICAZIONE A GIUGNO 2017 PER INCARICHI A
AZIENDA USL DI REGGIO EMILIA SPECIALISTICA AMBULATORIALE MEDICI SPECIALISTI ORE IN PUBBLICAZIONE A GIUGNO 2017 PER INCARICHI A TEMPO DETERMINATO eventualmente rinnovabili ai sensi dell art. 20 dell A.C.N.
DettagliLE CASE DELLA SALUTE NELLA REGIONE LAZIO
LE CASE DELLA SALUTE NELLA REGIONE LAZIO ALATRI 28 NOVEMBRE 2015 DOTT. ROBERTO COLANTONIO MEDICO MEDICINA GENERALE Distribuzione della popolazione residente in Italia per età, sesso e stato civile al 1
DettagliSOSTENIBILITA E VERA INNOVAZIONE: QUALI SISTEMI DI GOVERNANCE?
Il futuro del SSN tra modelli organizzativi, sostenibilità e innovazione SOSTENIBILITA E VERA INNOVAZIONE: QUALI SISTEMI DI GOVERNANCE? Asiago 16 settembre 2016 Giulio Fornero 1 Appropriatezza Intervento
DettagliORGANIGRAMMA ATTO AZIENDALE
ORGANIGRAMMA ATTO AZIENDALE Macrostruttura Organizzativa Direzione Strategica Staff Direzionale Servizi di Supporto Presidio Ospedaliero Unico Distretto Catanzaro Distretto Lamezia Terme Distretto Soverato
DettagliOrganizzazione e gestione medica del Centro accoglienza e Servizi. L adozione dei PDTA CAS: Opportunità e criticità nella nostra esperienza
Organizzazione e gestione medica del Centro accoglienza e Servizi L adozione dei PDTA CAS: Opportunità e criticità nella nostra esperienza Torino 25 maggio 2018 Dott. Giorgio Vellani gvellani@aslto4.piemonte.it
DettagliLa Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura
La Geriatria: punto di incontro tra territorio e ospedale nella gestione della fragilità e della complessità di cura L Organizzazione dell Assistenza territoriale agli Anziani nei sistemi sanitari regionali
Dettagli