Bullismo, rischio di devianza, procedimenti amministrativi
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- Dario Palma
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1 Bullismo, rischio di devianza, procedimenti amministrativi Elena Buccoliero Sassuolo 18 ottobre e 22 novembre 2010
2 BULLISMO = Prepotenze ripetute e continuate tra ragazzi non di pari forza, in cui chi subisce non è in grado di difendersi da solo. Avvengono normalmente in un contesto di gruppo.
3 Tipologie delle prepotenze Verbali: prese in giro, insulti, offese, minacce... Psicologiche: esclusioni, menzogne, false voci Fisiche: aggressioni, tormenti ripetuti Altro: umiliazioni, scherzi pesanti, estorsioni, furti, danneggiamenti ecc NB tutte queste tipologie, tranne quella fisica, possono realizzarsi nelle relazioni dirette oppure tramite Internet o cellulare (cyberbullying)
4 I protagonisti Vittima: passiva, provocatrice. Bullo: leader, gregario, sostenitore; Astante indifferente; Difensore della vittima.
5 Alcune cose che possiamo dire Trasversalità del fenomeno rispetto a Classi sociali Genere Età Molteplicità delle manifestazioni a seconda dei contesti
6 Inoltre, aumentando l età Il bullismo è più raro ma più acuto È meno fisico e più psicologico o verbale Diminuisce la fiducia negli adulti e nel chiedere loro aiuto Si riduce la disponibilità a difendere i compagni Si abbassa la capacità empatica
7 Il bullismo risponde... All'incertezza di un gruppo non formato o non gestito Alla provocazione della diversità Alla incapacità di gestire i conflitti Legittimazione ampia della violenza, per prevalere o per fare giustizia
8 Per i protagonisti il bullismo è Quasi una forma di apprendistato Chiedere conferma della propria esistenza Ripetere una violenza vista o subita Cercare un limite che non c è Adeguarsi ad una cultura diffusa Fonte di difficoltà e sofferenze Fattore di rischio verso illegalità / rinuncia
9 Il bullismo interessa la giustizia minorile quando 1) Le prepotenze costituiscono reato e vengono denunciate 2) C è una segnalazione per irregolarità della condotta art. 25 c. 1 Legge Minorile
10 I procedimenti amministrativi
11 Quando un minorenne degli anni 18 dà manifeste prove di irregolarità della condotta o del carattere il procuratore della Repubblica, l ufficio di servizio sociale minorile, i genitori, il tutore, gli organismi di protezione e di assistenza dell infanzia e dell adolescenza possono riferire i fatti al tribunale per i minorenni il quale, a mezzo di uno dei suoi componenti all uopo designato dal presidente, esplica approfondite indagini sulla personalità minorile e dispone con un decreto motivato una delle seguenti misure: 1) affidamento del minore al servizio sociale; 2) collocamento in una casa di rieducazione o in un istituto medico-psico-pedagogico. Art. 25 c. 1 Legge Minorile
12 Un procedimento amministrativo Può essere richiesto direttamente al TM anche dai servizi, dalla scuola, dalla famiglia Riguarda ogni forma di irregolarità della condotta o del carattere Mette al centro la persona, non le sue azioni Mira alla responsabilizzazione del minore Ha tempi relativamente rapidi Col consenso del minore può procedere fino ai 21 anni
13 Come si svolge in concreto 1) Il Tribunale avvia il procedimento che fa capo direttamente al Presidente 2) L istruttoria è delegata a due giudici onorari 3) Il TM chiede una indagine al servizio sociale 4) Vengono sentiti servizi, genitori e minore per costruire un progetto (ri)educativo 5) Una CC allargata prende una decisione
14 Da un indagine su 285 procedimenti Indotti alla prostituzione 26 Accusati di violenza sessuale 7 Insofferenti alle regole 38 Autori di violenze 82 Farsi male 32 Consumatori di sostanze 100
15 I procedimenti amministrativi e la scuola
16 Luoghi in cui si esprimono le "irregolarità" sp.pubblico 19,8% sp.privato 6,7% altro 0,9% casa 33,4% comunità 8,5% scuola 30,7% A scuola è accaduto oltre il 30% delle irregolarità. La scuola ha segnalato 46 ragazzi/e su 285 (16%), di cui 17 per atti violenti e 15 per consumo di sostanze.
17 Irregolarità avvenute a scuola VA % Comportamenti dei minori segnalati a scuola Violazione delle regole scolastiche Bullismo o cyberbullying Carattere ribelle e oppositivo Furto ,3 24,7 9,3 8,5 Su 259 ragazzi, ovvero esclusi quelli coinvolti nella prostituzione Violenza episodica Risse Bullismo subito ,1 6,9 5,4 Vandalismo 10 3,9 Uso di droghe 8 3,1
18 Relazione osservata tra bullismo subito e agito 80 78,4 71, ,6 28,6 0 Non ha mai subito bullismo In passato è stato vittima di bullismo sì no
19 Gli autori di violenze
20 Giovanni, 17 anni. E guai a chi sfotte Beve troppo. Sara gli dice che al centro giovanile non può entrare in quelle condizioni, Giovanni ha capito e quando ha bisogno di parlare rinuncia alla sbornia. Gli serve, parlare. È furioso. Con la scuola, con il paese, con i compagni che lo mettono da parte. Poi c è un motivo se va in giro con quei ragazzi che nessuno vuole, ma che vogliono lui, e d accordo quei motorini forse non dovevano rubarli ma sembrava un gioco. Gli rimproverano le assenze da scuola che ci va a fare, tanto non capisce niente -, le risse. Quando sfottono, Giovanni non si sa contenere. Si divertono perché lo sanno. Che tanti anni fa un vicino ha abusato di lui e altri due bambini, Giovanni ricorda tutto ma non ne vuole parlare. Del resto, nessuno glielo chiede. Uno psicologo una volta, poi basta. Meglio così, che se ne fa di uno psicologo? Ci vada suo padre piuttosto. Dalla separazione è ancora più violento, la mamma è sempre dietro a denunciare. Papà ammattisce perché lei è bella e libera e ha deciso che basta botte e minacce tutti i giorni. Ora gestisce un locale, se la cava benissimo da sola e il papà va lì, si ubriaca, offende l ex moglie e spaventa i clienti. Giovanni, meno male che c è. Non si fosse mosso lui, quel giorno, mi sa che la mamma la strozzava davvero.
21 Ginevra: Non avevo capito che Alessia stava male Ginevra, figlia unica di una famiglia bene, ha una lista di reati da fare invidia ad un torturatore sudamericano. Per circa due anni, tra le risate di tutta la scuola, nei giorni pari ha capeggiato gli amici per tormentare Alessia, riprendere le scene e caricarle su You Tube. Nei giorni dispari fa volontariato, ed è rappresentante degli studenti. Alessia sta male, piange, non dorme più. Si ritira dagli studi. Tempo dopo, con un fidanzato accanto, prende coraggio e vuota il sacco davanti ai genitori e alla polizia. Il fatto esplode a tutta pagina sul quotidiano locale, dicono di Ginevra che è un aguzzina senza cuore. I genitori e i professori (per reazione?) la difendono: Tanto polverone per qualche scherzo tra ragazzi. Lei è divisa tra la strafottenza incoraggiata dagli adulti, il rifiuto dello stigma e il terrore della giustizia. Davanti al giudice scoppia in lacrime forse per la prima volta. Non l avevo capito, che Alessia poteva star male.
22 Autori di violenze Totale: 82 di cui 54 già noti ai servizi Genere: prevalenza maschile (71) Età prevalente: oltre i 16 anni; presenza significativa fino a 13 anni Nazionalità: sia italiani che stranieri Altri procedimenti: 57 ragazzi avevano anche un proc. penale (22 da infraquattordicenni), 12 avevano anche un procedimento civile (sulla potestà genitoriale)
23 Da chi sono stati segnalati dalle forze dell ordine, in modo autonomo (27) oppure su indicazione della famiglia (11) o della scuola (8); dal servizio sociale (16), talvolta su indicazione della scuola o della famiglia; congiuntamente dalle forze dell ordine e dal servizio sociale (6), a volte in accordo con la famiglia e/o la scuola
24 Le irregolarità trasgressione: alle regole della scuola (56 minori) e della famiglia (42), abbandono scolastico (33), carattere ribelle e oppositivo (19), prossimità con ambienti devianti (18), fughe da casa (18) e dalla comunità (12), uso di alcol (14) violenza su persone: bullismo (42), violenza episodica (25), rissa (18), violenza verso i familiari (13); violenza verso la proprietà: furto (47, di cui 20 a casa o a scuola), vandalismo (22).
25 Fattori di vulnerabilità AUTORI DI VIOLENZE Fattori familiari Salute psicologica Devianza in famiglia Almeno un gen. alcoltossicodipendente Conflitti Violenza assistita 21 Maltrattamenti 7 Mancanza genitore Salute fisica Alternanza famiglie e/o comunità Fallimenti affidi/adozioni 1 14 Lutti Abbandono 21 minori erano, o erano stati, in carico presso la NPI
26 I procedimenti Il PM chiede la comunità educativa per il 45% dei minori violenti Il decreto è stato assunto per il 64% dei minori Il TM ha stabilito: 7 progetti senza decreto 25 affidamenti al servizio sociale 21 affidamenti con inserimento in comunità Inoltre, supporto psicologico per 13 ragazzi/e Solo in 16 casi su 82 il TM ha deciso conformemente alle richieste del PM
27 Snodi Comprendere / far comprendere l importanza della situazione Eventuale audizione ampliata Intervento possibile anche sul contesto? Quale monitoraggio per il progetto avviato? Quando l amm.vo è parallelo a un penale
28 Vitamine anti-bullismo Ascolto e riconoscimento delle proprie emozioni Autostima Senso di autoefficacia Assertività Empatia Consapevolezza delle proprie responsabilità verso gli altri e verso la collettività, la legge Cultura di gruppo improntata sulla solidarietà e collaborazione più che sulla competizione Capacità di gestione non violenta dei conflitti Apertura verso la diversità Presenza di regole e sanzioni certe e condivise
29 Prevenzione & Intervento Interventi strutturali per una buona scuola Coesione educativa degli adulti (tra insegnanti, tra insegnanti e genitori) Regole/sanzioni, con fantasia Accoglienza e costruzione del gruppo Interiorizzazione delle regole Dare cittadinanza alle relazioni nella scuola Training sull'empatia, la risoluzione dei conflitti, il controllo dell'aggressività... Percorsi sulla gestione dei conflitti / mediaz.
30 Le resistenze della scuola Poca competenza a riconoscere La riluttanza ad ammettere Poche procedure per l'intervento L'impotenza ad intervenire La resistenza a denunciare Una recita rassicurante
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