Il meccanismo dei Certificati Bianchi e le relazioni con i sistemi di gestione (ISO 50001, UNI 11352, UNI 11339) Vicenza, 10 maggio 2013
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- Evangelina Paoletti
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1 Per una migliore qualità della vita Il meccanismo dei Certificati Bianchi e le relazioni con i sistemi di gestione (ISO 50001, UNI 11352, UNI 11339) QUALITY ENVIRONMENT Matteo Locati ENERGY Responsabile PRODUCT Sustainability INSPECTION Certiquality TRAINING Vicenza, 10 maggio 2013 SAFETY
2 Contesto Normativo Cogente Le Norme volontarie Esempi applicativi Le opportunità per le aziende
3 Strumenti per lo sviluppo sostenibile Per i prodotti Per le organizzazioni
4 IL CONTESTO NORMATIVO: LA NUOVA DIRETTIVA EUROPEA A partire da aprile 2014 e ogni tre anni, gli Stati membri presenteranno i piani nazionali di azione sull efficienza energetica, sulla base di un modello armonizzato. Per le grandi imprese, sono richiesti audit energetici regolari obbligatori ogni quattro anni. Le imprese che adottano un Sistema di Gestione dell Energia certificato da Enti di Certificazione Accreditati si ritengono automaticamente esentati da tale obbligo. Gli Stati Membri dovranno adottare misure per incentivare le PMI ad effettuare audit energetici periodici. Tali audit dovranno essere svolti secondo metodologie riconosciute secondo standard internazionali quali ad es. ISO
5 Decreto 28 Dicembre 2012: Certificati Bianchi e) tramite le imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici purché' provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia applicando quanto previsto all'art. 19, comma 1, della legge 9 gennaio 1991, n. 10, ovvero si dotino di un sistema di gestione dell'energia certificato in conformità alla norma ISO e mantengano in essere tali condizioni per tutta la durata della vita tecnica dell'intervento. 2. Decorsi due anni dall'emanazione del decreto del Ministro dello sviluppo economico di cui all'art. 16, comma 1, del decreto legislativo n. 115/2008, ai soggetti di cui al comma 1, lettera c) è richiesta la certificazione di cui alla norma UNI CEI e ai soggetti che assumono la funzione di responsabile per la conservazione e l'uso razionale dell'energia di cui alla lettera d) e lettera e) è richiesta la certificazione di cui alla norma UNI CEI
6 Le Norme di riferimento UNI CEI EN 11352:10 ESCO UNI CEI 11339:09 E.G.E. UNI EN 16247/1 ENERGY AUDIT UNI EN ISO 50001:11 SGE UNI CEI EN 15900:10 S.E.E. UNI TRCEI DIAGNOSI ENERGETICA
7 UNI CEI 11339:09 ESPERTI IN GESTIONE DELL ENERGIA (EGE) L'EGE è figura professionale che gestisce l'uso dell'energia in modo efficiente coniugando conoscenze nel campo energetico (ivi comprese le ricadute ambientali dell uso dell energia) con competenze gestionali, economico- finanziarie e di comunicazione, mantenendosi continuamente e costantemente aggiornata sull evoluzione delle tecnologie, delle metodologie e della normativa energetico-ambientale.
8 UNI CEI 11339:09 ESPERTI IN GESTIONE DELL ENERGIA (EGE) COMPETENZE (esempi): L'EGE deve possedere le seguenti competenze: conoscenza dei Sistemi di Gestione dell'energia; conoscenza delle tecnologie tradizionali e innovative di efficienza energetica e uso delle fonti rinnovabili; conoscenza del mercato dell energia elettrica e del gas; conoscenza delle metodologie di valutazione dei risparmi di energia conseguibili e conseguiti conoscenza di modalità contrattuali per l acquisto di beni e/o servizi
9 UNI CEI EN 16001:2009 La Nuova Norma ISO 50001:11 Sistema di Gestione dell Energia Requisiti e Guida all uso Strutturata in modo analogo alle Norme ISO 14001:04 e OHSAS 1800:07 FACILE INTEGRAZIONE Non definisce specifici livelli di performance energetica da raggiungere Applicabile a tutte le organizzazioni che vogliano gestire e migliorare l efficienza energetica Evidenzia l impegno nei confronti dell efficienza energetica attraverso una certificazione di parte terza Presente in Annex A una guida all uso.
10 LA NORMA ISO 50001:11 1 Requisiti generali 2 Responsabilità della Direzione 3 Politica Energetica 4 Pianificazione - prescrizioni legali e altri requisiti - analisi energetica, energy baseline, IPE - obiettivi, traguardi e programmi energetici PLAN 5 Attuazione e funzionamento - competenza, formazione e consapevolezza - comunicazione - documentazione del S.G.E. - controllo dei documenti - controllo operativo, progettazione, D acquisti O ACT 7 Riesame del S.G.E. da parte della Direzione 6 Controlli e azioni correttive - Monitoraggio sorveglianza e misurazioni - valutazione del rispetto delle prescrizioni - audit interno del S.G.E. - NC, AC e AP - controllo delle registrazioni CHECK
11 4.2 ISO 50001:11 RESPONSABILITA DELLA DIREZIONE Top Management L Alta Direzione deve dimostrare il suo coinvolgimento nel SGE tramite: Definire, attuare, implementare e mantenere attiva una Politica Energetica Nominare un RD e approvare la formazione di un Energy Team Fornire le risorse necessarie per attuare e migliorare il SGE e le relative performance Definire scopo e campo d applicazione Comunicare l importanza del SGE al personale dell organizzazione
12 La Politica Energetica deve: UNI CEI EN 16001: ISO 50001:11 Politica Energetica - essere appropriata alla natura, alle dimensioni e agli impatti degli utilizzi energetici dell Organizzazione - includere l impegno al miglioramento continuo dell efficienza energetica -includere l impegno ad assicurare la disponibilità di informazioni e tutte le risorse necessarie per raggiungere gli obiettivi e traguardi - fornire la struttura per definire e riesaminare gli obiettivi e traguardi
13 UNI CEI EN 16001: ISO 50001:11 Analisi Energetica L analisi degli aspetti energetici include (elenco non esaustivo) Analisi degli usi e consumi energetici basati su misure o altre informazioni (ad es. definire le fonti di energia e valutazione dei consumi passati e presenti di Energia) Identificazione e prioritizzazione delle opportunità di miglioramento delle performance Identificazione delle aree di maggior consumo energetico ad es Apparecchiature, sistemi, processi, personale che può incidere in modo significativo sugli usi e consumi energetici Determinare le perfomance energetiche delle attrezzature, apparecchiature, ecc correlate ad usi significativi di energia. Stimare futuri usi e consumi energetici Verificare i contratti di fornitura energetica L Analisi Energetica deve essere aggiornata a intervalli definiti oppure in occasione di cambiamenti significativi di processo, apparecchiature, sistemi ecc.
14 4.4.4 ISO 50001:11 Dati energetici di riferimento L organizzazione dovrebbe stabilire dei dati energetici di riferimento basati sull Analisi Energetica, con un periodo di riferimento deciso dall organizzazione. I cambiamenti delle performance energetiche dell organizzazione devono essere confrontate con i dati energetici di base. Correzioni ai dati di riferimento devono essere fatti in occasione di: Indicatori PE non più coerenti con la situazione aziendale Cambiamenti significativi al processo Secondo una metodologia definita
15 4.4.5 ISO 50001:11 Indicatori di Performance Energetica L Organizzazione deve definire e aggiornare Indicatori di Performance Energetica per monitorare e misurare le prestazioni energetiche. La metodologia per l identificazione e l aggiornamento degli IPE deve essere definita e periodicamente riesaminata Gli IPE devono essere aggiornati e comparati con i dati energetici di riferimento.
16 Quali interventi verso l efficienza energetica Interventi di natura gestionale o di processo Interventi di natura tecnica o impiantistica Procedure Formazione Definizione di obiettivi per funzione Risorse dedicate Definizione di specifiche responsabilità Macchinari ad alta efficienza, edifici, attrezzature Progettazione dei prodotti ottimizzati per il consumo energetico in fase di produzione e dismissione LCA
17 UNI CEI EN 16001: ISO 50001:11 Controllo Operativo L Organizzazione deve: Definire criteri operativi per la corretta attuazione dei processi energetici e per le attività di manutenzione degli impianti, delle attrezzature, degli edifici e delle strutture ai fini energetici e gestirli in accordo con tali criteri. Definire canali comunicativi riguardanti le modalità di controllo operativo delle attività con il personale che opera per conto dell organizzazione
18 4.5.6 ISO 50001:11 Progettazione L organizzazione deve considerare le opportunità di miglioramento dell efficienza energetica nella progettazione di utilities, apparecchiature, processi o impianti che possano avere un impatto significativo sugli aspetti energetici, nuovi, modificati o rinnovati. Il risultato della valutazione delle performance energetiche deve essere incluso nelle specifiche di progettazione e acquisto. Il risultato di tali attività deve essere registrato.
19 4.5.7 ISO 50001:11 Acquisti Informare i fornitori che l acquisto macchine/attrezzature da parte dell Organizzazione è parzialmente condizionato dall efficienza energetica delle stesse Definire criteri energetici nell acquisto e forniture di macchinari e materie prime valutando anche il consumo energetico nella vita dell apparecchiatura e l efficienza energetica attesa all atto dell acquisto al fine di verificarne nel tempo l effettiva efficienza.
20 4.6.1 ISO 50001:11 Sorveglianze e Misurazioni L organizzazione deve garantire che le caratteristiche chiave del SGE siano monitorate: Gli utilizzi significativi di energia Le variabili significative collegate agli utilizzi energetici Gli indicatori di performance energetica L efficacia e l effettività dei piani di miglioramento dell efficienza energetica. La valutazione dei consumi reali raffrontati a quelli attesi. Tenere le registrazioni di tutte le deviazioni dai consumi previsti, incluse le analisi delle cause e le eventuali conseguenti azioni correttive
21 ILSA spa - Industria Chimica "ricerca e sviluppo, produzione e vendita di fertilizzanti e idrolizzati proteici ottenuti dal recupero di sostanze di origine animale, vegetale e minerale mediante idrolisi e processi formulativi" market share concimi organici 6.1% market share concimi organo minerali 8.3% "nessuna attività produttiva dell'uomo avrà futuro se non prevede il completo recupero e riciclo degli eventuali rifiuti scaturiti dal processo di produzione" (j. Von LIEBIG, Chimico)
22 INCIDENZA COSTI ENERGETICI SUI COSTI DI PRODUZIONE 37% costi energetici % costi energetici % costi energetici % costi energia vs. costi produzione % costi energetici % energia vs. costi produzione % costi energetici % energia vs. costi produzione % costi energetici
23 Consumo specifico di energia 130% 120% 120% 110% 109% 113% 111% 112% 110% 100% 100% 102% 100% 95% 90% 89% 80% 81% 80% 79% 80% 80% 70% 71% 60% EPI % metano EPI % EE
24 Specific Energy Consumption anno 2010 metano GJ/T anno 2009 metano GJ/T anno 2010 ee GJ/T anno 2009 ee GJ/T 5,00 0,550 4,50 4,61 4,50 4,56 0,510 4,40 0,500 GJ/ton 4,00 3,50 4,19 3,99 3,86 3,54 3,76 3,62 3,71 3,41 3,31 3,43 0,409 3,67 3,68 3,83 3,48 4,04 3,97 3,86 0,450 3,59 0,400 GJ/ton 3,00 2,50 0,372 0,340 0,368 0,371 0,361 0,329 0,327 0,320 0,383 0,329 0,366 0,368 0,339 0,318 2,44 0,367 0,339 0,339 0,321 0,350 0,329 0,350 0,345 0,346 2,00 GEN FEB MAR APR MAG GIU LUG AGO SET OTT NOV DIC 0,300
25 PPPM11T087 INTERVENTO: EFFICIENTAMENTO PRESSO STABILIMENTO PRODUZIONE FERTILIZZANTI Anno Caso Risparmio gas naturale [Sm 3 ] Risparmio Netto energia primaria [tep ] Coefficiente di durabilità Risparmio Certificabile [TEE TIPO II] R RN τ RNI TEE_II 2002 Consuntivo ante Consuntivo ante Consuntivo ante interventi interventi interventi interventi Consuntivo post , Consuntivo post , Consuntivo post , (gen-ott 2011) 3, (nov-dic 2011) 2012 Simulazione post , Simulazione post , Investimenti totali: Euro Risparmi energetici (metano) - Stima nel quinquennio: Euro Valore TEE - stima nel quinquennio: Euro
26 STABILIMENTO PRODUZIONE DETERGENTI
27 STABILIMENTO PRODUZIONE DETERGENTI 27
28 STABILIMENTO PRODUZIONE DETERGENTI SOCIETA MULTINAZIONALE ben organizzata e attenta ai costi di gestione Consumo annuo energia elettrica: kwh/anno Consumo annuo gas: Sm3/anno Costo totale energia: (e.e gas ) = /anno RIDUZIONE CONSUMO di ENERGIA ELETTRICA Riduzione 30% e.e. ore vuote F3 mediante la fermata di utenze non utilizzate (pompe, motori, illuminazione, dispositivi vari) pari a /anno Riduzione 7% mediante razionalizzazione motori-efficienza-taglia-inverter-no centraline oleodinamiche-dcs impianti-cmms manutenzione pari a /anno RIDUZIONE CONSUMO di GAS Riduzione 30% gas per produzione (trasformazione da vapore ad H2O calda) pari a /anno Riduzione 10% gas per riscaldamento ambiente pari a /anno Riduzione consumo di aria 25% con compressore VSD e accurata manutenzione delle macchine utilizzatrici, linee, collegamenti, innesti rapidi TOTALE RISPARMIO INDIVIDUATO: /anno pari al 16% IMPIANTO COGENERAZIONE 300 kwe, 400 kwt, costo (con SCR) = : payback = 4 anni + ulteriore risparmio /anno pari al 21% 28
29 Le garanzie: l accreditamento Certiquality è il primo Ente di Certificazione in Italia che ha ottenuto l accreditamento da parte di ACCREDIA sui Sistemi di Gestione dell Energia sia in ambito Industriale che civile.
30 LA NORMA UNI 11352:10 Gestione dell energia Società che forniscono servizi energetici La norma definisce i requisiti generali e una lista di controllo per la verifica dei requisiti delle società (ESCO) che forniscono servizi energetici volti al miglioramento dell efficienza energetica presso i propri clienti, con garanzia dei risultati. Certiquality Partecipa ai GDL CTI per la predisposizione della Nuova Norma ed organizzerà un evento all uscita della Norma stessa.
31 Quali strumenti a supporto delle Aziende
32 Quali strumenti a supporto delle Aziende
33 DOCUMENTAZIONE A SUPPORTO: EFFICIENZA ENERGETICA In fase di finalizzazione un Vademecum per la Gestione Efficiente dell Energia. 23 schede tematiche con le informazioni essenziali sulle tecnologie all avanguardia (caldaie, cogenerazioni, motori elettrici, distribuzione vettori energetici, audit energetici, ecc.)
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35 UNI CEI EN 16001:2009 Perché attuare un SGE L esperienza relativa agli audit energetici ha evidenziato delle forti contraddizioni: 1. Generalmente sono presenti ampi margini di miglioramento dell efficienza energetica con relativi risparmi economici considerevoli. 2. A fronte dei risultati dell audit energetico sono poche le imprese che hanno dato seguito agli interventi proposti. 3. Dopo una fase di diminuzione dei costi energetici dovuti alla crisi economica è previsto un nuovo incremento. EFFICIENZA ENERGERGETICA = + COMPETITIVITA
36 Matteo Locati Product Manager Sostenibilità mail Via Gaetano Giardino, Milano Tel Fax Mob
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