L Educazione fisica nella scuola primaria

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1 L Educazione fisica nella scuola primaria Paolo Seclì Università di Modena e Reggio Emilia Dip. di Educazione e Scienze Umane - Docente a c. di Attività motoria dell età evolutiva paolo.secli@unimore.it - paolo.secli@libero.it

2 ELEMENTI GENERALI DI NOVITÀ Linguaggio più semplice e comprensibile. Innesto delle FINALITÀ della scuola nel «Quadro europeo delle competenze-chiave». Definizione profilo 14enne come impegno comune di tutti i docenti coinvolti, dai 3 ai 14 anni (scuola infanzia riconosciuta nel «percorso formativo»). Migliore organizzazione del curricolo e del profilo dei docenti all interno della comunità professionale. L eliminazione di aree disciplinari predefinite, con la raccomandazione che siano le scuole a provvedere a «possibili» aggregazioni delle discipline in aree disciplinari nella predisposizione del curricolo d'istituto (Reg. Autonomia);

3 ELEMENTI GENERALI DI NOVITÀ Curricolo verticale (generalizzazione degli Istituti Comprensivi Legge 111/2011), - oltre la continuità educativa, - punta ad una progressione delle competenze, - affronta la linearità o ciclicità di certi apprendimenti (es. Storia), - differenzia gli ambienti di apprendimento in relazione all età, alle caratteristiche e alle motivazioni degli alunni. Curricolo curvato verso alcune discipline «fondamentali» (italiano e matematica) per l acquisizione di strumentalità di base e competenze fondamentali. Enfasi sulle competenze, come apprendimento non esecutivo ma dinamico, in situazione. [Dal monitoraggio Nov emerge un largo utilizzo della «lezioni frontale»]

4 ORGANIZZAZIONE DELLE INDICAZIONI Discipline Traguardi per lo sviluppo delle competenze Obiettivi di apprendimento

5 I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE Indicano il dosaggio di ingredienti differenti: - i traguardi indicano i risultati attesi (quasi degli «standard formativi) Cfr. Cerini G. (a cura di ), Passa... Parole. Chiavi di lettura delle Indicazioni lo sviluppo indica il dinamismo dei processi, l attenzione ai percorsi, ai contesti e alle motivazioni - le competenze indicano parola chiave della scuola europea Indicano piste culturali e didattiche, SONO PRESCRITTIVI Costituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese (nel primo ciclo)

6 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Indicano campi del sapere, conoscenze e abilità, Sono indispensabili per il raggiungimento dei traguardi di sviluppo, Inseriti dai docenti nella progettazione didattica, Sono organizzati in nuclei tematici, Sono organizzati in relazione a periodi didattici: - Triennio + biennio (quinquennio) scuola primaria (solo per le discipline «fondamentali») - Triennio scuola secondaria 1 grado

7 CRONISTORIA DELLA DISCIPLINA DAL 1985 AD OGGI PIÙ VOLTE NELLA SCUOLA PRIMARIA ALLA DISCIPLINA È STATA CAMBIATA LA DENOMINAZINE EDUCAZIONE MOTORIA CORPO MOVIMENTO SPORT (2) SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE (1) EDUCAZIONE FISICA (3) (1) Min. Moratti (2) Min. Fioroni (3) Min. Profumo

8 «La nostra disciplina torna ad assumere la denominazione di Educazione Fisica, termine altamente dibattuto e contrastato nel nostro paese ma definizione prevalente nell Unione europea. [...] e in campo internazionale. Si potrebbe pensare a un ritorno al passato, a quello storico conflitto tra psicomotricità e educazione fisica tradizionale d impronta meccanicistica che ha alimentato, per anni, il dibattito tra esperti in materia e docenti di ogni ordine e grado. Non è così. [...] LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA» In essa convergono sia il concetto di attività motoria sia quello di attività sportiva con tutte le possibili componenti in esse presenti (attività espressiva, mimo, danza, ecc.), superando i preconcetti che nei programmi per la scuola elementare del 1985 determinarono l introduzione dell Educazione motoria per discostarsi dalla vetusta educazione ginnico-addestrativa». Cfr. Ceciliani A., Polato S.,Seclì P. Chiamatela Educazione fisica, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 Numero monografico sulle Indicazioni 2012, pp Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

9 LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA» «Il consenso sta nel significato che ha per noi insegnanti di EF questa dicitura, che assegna alla disciplina l orientamento pedagogico di educazione globale della persona, in tutte le aree della sua personalità (cognitiva, affettivo- emotiva, socio-relazionale). Parliamo di educazione attraverso il corpo e il movimento secondo un paradigma in cui si evidenziano due direttrici fondamentali: educazione del corpo e del movimento, tesa a sviluppare competenze motorie e sportive, come ambito specifico e caratterizzante la disciplina stessa; educazione al corpo e al movimento, tesa a coltivare sani stili comportamentali e di vita, come ambito preventivo e salutistico». EF: definizione più utilizzata o maggiormente condivisa dalla letteratura internazionale, non solo europea: Physical Education (anglofoni), Éducation Physique (francofoni), Educación Fisica (ispanofoni). Cfr. Ceciliani A., Polato S.,Seclì P. Chiamatela Educazione fisica, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 Numero monografico sulle Indicazioni 2012, pp Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

10 Educazione fisica (1) PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Nel primo ciclo l educazione fisica promuove la conoscenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l ambiente, gli altri, gli oggetti. Contribuisce, inoltre, alla formazione della personalità dell alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della propria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere. In particolare, lo «stare bene con se stessi» richiama l esigenza che il curricolo dell educazione al movimento preveda esperienze tese a consolidare stili di vita corretti e salutari, come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari, involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza. (p. 76 API)

11 Educazione fisica (2) PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Le attività motorie e sportive forniscono agli alunni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per accettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasioni per riflettere sulle valenze che l immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari. L educazione motoria è quindi l occasione per promuovere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive. [ ] La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratificazione che incentivano l autostima dell alunno e l ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuovi. (p. 76 API)

12 Educazione fisica (3) PRIMO CICLO D ISTRUZIONE L attività motoria e sportiva, soprattutto nelle occasioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta, contribuisce all apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Attraverso la dimensione motoria l alunno è facilitato nell espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale. L attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per un azione educativa integrata, per la formazione di futuri cittadini del mondo, rispettosi dei valori umani, civili e ambientali. (p. 76 API)

13 Educazione fisica (4) PRIMO CICLO D ISTRUZIONE Partecipare alle attività motorie e sportive significa condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l inserimento anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e facilitatori di relazioni e «incontri». L attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità, di controllo dell aggressività, di negazione di qualunque forma di violenza. L esperienza motoria deve connotarsi come «vissuto positivo», mettendo in risalto la capacità di fare dell alunno, rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consapevole delle competenze motorie via via acquisite. (p. 76 API)

14 PRIMO CICLO D ISTRUZIONE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARTICOLATI IN 4 NUCLEI TEMATICI IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA (pp. 77 API)

15 LA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro inizialmente in forma successiva e poi in forma simultanea (correre / saltare, afferrare / lanciare, ecc.). Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Alfabeto motorio, multilateralità, variabilità, attività a coppie, piccolo e grande gruppo (pp. 77 API)

16 LA SCUOLA PRIMARIA OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Linguaggio corporeo, comunicazione non verbale, libertà di espressione, corpo-ritmo-movimento-emozioni (pp. 77 API)

17 LA SCUOLA PRIMARIA Il gioco, lo sport, le regole e il fair play Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di giocosport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzate anche in forma di gara, collaborando con gli altri. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio e vivere la vittoria esprimendo rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO (pp. 77 API)

18 LA SCUOLA PRIMARIA Salute e benessere, prevenzione e sicurezza Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Sicurezza attiva e passiva, educazione posturale, educazione alla prevenzione, educazione al rischio Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro cambiamenti in relazione all esercizio fisico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Interdisciplinarità, esempi di buone pratiche vissute, esperienze di percezione di fatica e benessere, educazione respiratoria e rilassamento (pp. 77 API)

19 LA SCUOLA PRIMARIA Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo la padronanza degli schemi motori e posturale nel continuo adattamento alle variabili spaziali temporali contingenti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d animo anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico musicali e coreutiche. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di maturare competenze di giocosport anche come orientamento alla futura pratica sportiva. (pp. 77 API)

20 LA SCUOLA PRIMARIA Traguardi di sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria Sperimenta, in forma semplificata e progressivamente sempre più complessa, diverse gestualità tecniche. Agisce rispettando i criteri base di sicurezza per sé e per gli altri, sia nel movimento che nell uso degli attrezzi e trasferisce tale competenze nell ambiente scolastico ed extrascolastico. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psico-fisico legati alla cura del proprio corpo, a un corretto regime alimentare e alla prevenzione dell uso di sostanze che inducono dipendenza. Comprende, all interno delle varie occasioni di gioco e di sport, il valore delle regole e l importanza di rispettarle. (pp. 77 API)

21 Indicazioni 2007 vs 2012 Criticità Gli obiettivi di apprendimento di EF presenti solo al termine della classe quinta scuola primaria (per le discipline «fondamentali» al termine della classe 3^ e 5^ ). Le scuole dovranno declinare gli obiettivi d apprendimento per tutte e cinque le classi Scomparsa la definizione «discipline sportive» (impropria nella scuola primaria) Alcune novità Reintroduzione del giocosport (orientamento alla pratica sportiva)

22 ELEMENTI DI NOVITÀ Indicazioni 2007 vs 2012 Abolizione del nucleo tematico «Il corpo e le funzioni senso-percettive» sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di I grado, per due ordini di ragioni: a) il corpo non può essere considerato in modo avulso e astratto da un contesto di realtà, il corpo è tale proprio perché inserito in uno spazio e in un tempo. Alcuni obiettivi di questo nucleo tematico, nelle precedenti Indicazioni (2007), si riscontravano anche nel nucleo tematico «Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo», creando confusione agli insegnanti soprattutto in fase di verifica e di valutazione; b) alcuni obiettivi del nucleo tematico «Il corpo e le funzioni senso-percettive» sono assolutamente riconducibili all obiettivo «Salute e benessere, prevenzione e sicurezza». Infatti, sono collocati in quest ambito, ad esempio, gli obiettivi relativi alla capacità di rilevare i principali cambiamenti del corpo e di impegnarsi per migliorare la propria efficienza fisica in vista di buone prassi di vita. Cfr. Ceciliani A., Polato S.,Seclì P. Chiamatela Educazione fisica, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 Numero monografico sulle Indicazioni 2012, pp Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

23 Indicazioni nazionali 2012 D. M , n. 254, Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell infanzia e del primo ciclo d istruzione, in Annali della Pubblica Istruzione, numero speciale, Le Monnier, Firenze, API: Annali della Pubblica Istruzione

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