STUDIO POLIFUNZIONALE DI STIENTA
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- Sebastiano Ferraro
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1 STUDIO POLIFUNZIONALE DI STIENTA PIANO OFFERTA FORMATIVA Anno
2 Il Piano dell'offerta Formativa (P.O.F.) Lo studio polifunzionale di Stienta (S.P.S.) si propone come fornitore di servizi formativi alle istituzioni scolastiche e ai professionisti che ne facciano richiesta. La proposta formativa dello studio si inserisce in un paradigma di integrazione scuola territorio e si diversifica con progetti indirizzati agli educatori e alle insegnanti, agli alunni ed ai genitori. E' strutturato in modo da soddisfare i criteri di sinteticità per facilitarne la consultazione, di semplicità per rendere espliciti i contenuti e di flessibilità per adattarlo ai cambiamenti derivanti sia dal mutare delle richieste formative, sia dall'eterogeneità dei soggetti coinvolti. Professionisti S.P.S. P.O.F. Educatori e Insegnanti Alunni 2
3 PROPOSTA FORMATIVA PER EDUCATORI E INSEGNANTI TITOLO DESTINATARI PAGINA Modulo introduttivo: aspetti generali della disabilità 3 ore Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementari, e medie 6 Dallo sviluppo della comunicazione allo sviluppo del linguaggio. 12 ore (I e II livello) 10 ore Insegnanti ed educatori di nido scuole materne. 7 La comunicazione Aumentativa Alternativa I Disturbi Specifici di Apprendimento I Disturbi della Coordinazione Motoria 6 ore 9 ore 6 ore Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementari, e medie Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementari, e medie Insegnanti ed educatori di scuole materne ed elementari
4 I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo 12 ore Insegnanti ed educatori di scuole materne ed elementari. 13 Disturbi della condotta e oppositivo provocatori 3 ore Insegnanti ed educatori di scuole materne ed elementari. 15 Corso informativo-ed ucativo sulla prevenzione delle disfonie professionali 8 ore Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementari, e medie 16 4
5 PROPOSTA FORMATIVE / EDUCATIVE PER ALUNNI TITOLO DESTINATARI PAGINA I Disturbi del Linguaggio - Laboratori 16 ore Alunni, insegnanti ed educatori delle scuole materne. 17 Laboratori linguistici di potenziament o per la prima classe della scuola primaria 10 ore Alunni, insegnanti ed educatori delle scuole materne. 19 Progetto di prevenzione delle disfonie infantili nella scuola d infanzia e primaria 13 ore Alunni, insegnanti ed educatori delle scuole materne ed elementari. 20 Imparare a imparare Programma di potenziament o del metodo di studio. 15 ore Alunni classi terze, quarte e quinte 21 5
6 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI METODOLOGIA DOCENTI Modulo Introduttivo: Aspetti generali della disabilità Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementare, e medie. - Definizione di deficit, disabilità ed handicap secondo i dettami OMS. - Principi fondamentali della riabilitazione in età evolutiva. - Buone pratiche di collaborazione tra scuole e servizi di riabilitazione. - Classificazione delle malattie secondo l ICD10; lettura condivisa della diagnosi funzionale. - Caratteristiche dello sviluppo delle capacità genitoriali nella famiglia con un bambino disabile. - Modelli di comportamento genitoriale che influenzano il progetto educativo e riabilitativo. - Modelli di interazione positiva con i bisogni e le richieste dei genitori. 3 ore Lezioni Frontali Giovanni Polletta Neuropsichiatra Infantile 6
7 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI Dallo sviluppo della Comunicazione allo sviluppo del linguaggio Insegnanti ed educatori di nido e scuole materne. I Livello: - Tempi e modi dello sviluppo della Comunicazione e del linguaggio nei suoi diversi canali: verbale, gestuale, pittorico nei bambini di scuola materna e della scuola primaria., - I principali disturbi del linguaggio verbale: nella comprensione, nella produzione, nell aspetto semantico, nell uso pragmatico e nei disturbi strumentali del linguaggio; - Strumenti per la rilevazione in scuola delle caratteristiche del linguaggio dei bambini che possono far pensare alla presenza di un disturbo (protocolli di osservazione, schede ed attività organizzate allo scopo); - Strategie e tecniche di intervento per il recupero funzionale del linguaggio alterato, da usare nell ambito della classe, in collaborazione con i servizi di riabilitazione e secondo un programma monitorato e periodicamente aggiornato. II livello: - Partendo dall'osservazione informale con strumenti già utilizzati dalle insegnanti si procederà alla discussione di casi clinici presenti in sezione, per arrivare alla creazione di una griglia osservazione comune. 9 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali 7
8 DOCENTI Giovanni Polletta Neuropsichiatra Infantile Simone Minichiello - Logopedista 8
9 TITOLO La Comunicazione Aumentativa Alternativa DESTINATARI CONTENUTI Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementare, e medie. - Introduzione alla C.A.A - Definizione, storia e scopi della C.A.A. - Presentazione dei linguaggi e sistemi iconografici usati in C.A.A - Presentazione e descrizione dei relativi strumenti tecnici in uso a casa ed a scuola, - Esercitazioni collettive, - Il lavoro multidisciplinare in C.A.A. 4 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali DOCENTI Francesco Ganzaroli Ed. Informatico 9
10 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI I Disturbi Specifici di Apprendimento Insegnanti ed educatori di scuole elementari, medie e superiori A-Parte teorica e metodologica. - Definizione, criteri nosologici, classificazione, dati epidemiologici e descrizione dei DSA - Evoluzione naturale dei DSA e cambiamento di espressività nel corso della scolarità obbligatoria - Rischi dei disturbi secondari e iatrogeni nei DSA e loro prevenzione - Accenni al quadro clinico di ciascun disturbo utili soprattutto per una lettura condivisa della diagnosi funzionale - Strumenti di prima rilevazione all interno della scuola materna e primaria di segnali di un eventuale disturbo dell apprendimento - La presa in carico di un bambino con DSA: buone pratiche di collaborazione scuola, servizi, famiglie ai fini della diagnosi e dell intervento B-Strategie dell intervento di recupero funzionale e riabilitativo - Recupero funzionale nella scuola materna e nei primi anni della scuola primaria - Strategie per l aggiramento del disturbo di apprendimento e per la prevenzione dei disturbi secondari quando gli obiettivi del recupero funzionale appaiono irrealistici - Strumenti compensativi (tecnologici) e dispensativi per il superamento del deficit funzionale (Circolare ministeriale emanata dal Ministero dell Istruzione, 10
11 dell Università e della Ricerca in data circolare prot. 4099/P4 ). C)- Tecniche specifiche di intervento su presentazione di casi clinici 9 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali DOCENTI Patrizia Nagliati Psicologa Spec.Neuropsicologia 11
12 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI I Disturbi della Coordinazione Motoria Insegnanti ed educatori di scuole materne ed elementari 1 Parte - Concetto di sviluppo motorio -Tempi e modi dello sviluppo della coordinazione motoria -Dalla nascita del movimento ai momenti critici dello sviluppo psicomotorio nei primi anni di vita. - Percezione di sé nel rapporto con l altro. 2 Parte - Definizione dei disturbi dell organizzazione motoria, DCD, DE. - Ruolo delle modalità sensoriali - Riconoscimento degli indicatori relativi ai diversi tipi di disturbo. - Definizione di disgrafia. - Acquisizione di modalità e tecniche di intervento didattico nei disturbi dell organizzazione motoria. - Gestione della relazione con il bambino disprattico all interno della classe 6 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali DOCENTI Daniela Azzalli Terapista della Riabilitazione 12
13 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI I Disturbi Generalizzati dello Sviluppo Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementari, e medie. Descrizione della disabilità: - dalla concezione psicogenetica a quella neurobiologica. - le caratteristiche fondamentali del comportamento del b. autistico in età di scuola materna e di scuola primaria. - le principali forme di autismo ed i diversi gradi di gravità: caratteristiche comuni ed elementi di diversità. Strumenti di osservazione e di valutazione che gli insegnanti possono usare in aula. - nelle attività routinarie, - nel gioco libero; - in quello organizzato e guidato; - nelle attività didattiche - nel nodo e nelle forme della comunicazione; - nelle relazioni sociali con i coetanei; - nell espressione di comportamenti bizzarri e/o stereotipi Strumenti di intervento: - metodi psicoeducativi, - l organizzazione della giornata, - l organizzazione delle attività, - l organizzazione degli spazi. Gli interventi raccomandati e non raccomandati L'importanza del Lavoro di Rete 13
14 Esercitazioni: - con gli strumenti ed i metodi sopra elencati, Buone pratiche di collaborazione insegnanti e tecnici della riabilitazione. Buone pratiche di collaborazione con i genitori. 12 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali DOCENTI Giovanni Polletta - Npi Giulia Ferrari Ed. Professionale Simone Minichiello - Logopedista 14
15 TITOLO DESTINATARI Disturbi della condotta e oppositivo provocatori Insegnanti ed educatori di scuole materne, elementare, e medie. CONTENUTI 1. parte teorica Definizione di disturbi del comportamento disturbi oppositivo-provocatori. Classificazione delle malattie secondo l ICD10; lettura condivisa della diagnosi funzionale. Ipotesi sull origine e il perdurare dei disturbi della condotta e oppositivo provocatori e rischi prognostici. 2, parte pratica a) Comprensione del significato psicologico dei disturbi della condotta e oppositivo provocatori. b) Come aiutare i minori ad uscire da questo stato di disaggio. c) Alcune strategie di intervento. 3 ore METODOLOGIA Lezioni frontali DOCENTI Maria Chiara Bonfante - Psicologa Psicoterapeuta 15
16 TITOLO Corso informativo-educativo sulla prevenzione delle disfonie professionali DESTINATARI CONTENUTI Insegnanti ed educatori di scuole elementari, medie e superiori il corso sarà strutturato in due momenti: Una prima parte sviluppata dal foniatra, volta a: - conoscere gli aspetti base dell anatomia e fisiologia dell apparato pneumo-fono-articolatorio, - conoscere la classificazione delle disfonie e i loro principali segni/sintomi, - conoscere brevemente i principali trattamenti farmacologici, chirurgici e logopedici. Una seconda parte trattata dalla logopedista, con l obiettivo di: - far acquisire norme per l adeguata igiene vocale e prevenzione delle disfonie, - indicazioni pratiche per la presa di coscienza della voce (esercizi di rilassamento e respirazione per una migliore coordinazione fono-respiratoria). 8 ore METODOLOGIA Lezioni Frontali DOCENTI Micol Busi Audiologa e Foniatra Silvia Poggioli - Logopedista 16
17 TITOLO I Disturbi del Linguaggio - Laboratori DESTINATARI Alunni, insegnanti ed educatori dell ultimo anno della scuola materna CONTENUTI FASE 1: Valutazione e Conoscenza 1- Incontro con i genitori 2- Presentazione obiettivi 3- Valutazione delle competenze linguistiche della sezione per stabilire la linea di base Fase 2: Laboratori Conclusa la fase di screening si inizieranno le attività di laboratorio scelte in collaborazione con le maestre di sezione in base alle necessità dei bambini del gruppo classe. Nei laboratori si lavorerà per avviare e rafforzare le abilità metalinguistiche, fonetico-fonologiche e migliorare gli aspetti della referenzialità, iniziare attività di pre-scrittura e aumentare le capacità narrative.tali laboratori verranno svolti dividendo in gruppi i bambini per permettere agli stessi di seguire con più attenzione ed essere protagonisti dei laboratori stessi. Tra gli obiettivi principali si riportano: -sollecitare e arricchire il linguaggio-affinare le capacità di osservazione delle insegnanti sui bambini-favorire la continuità didattica tra scuola materna e scuola 17
18 elementare-avviare laboratori linguistici per l'arricchimento e il potenziamento del linguaggio e dei prerequisiti della letto-scritttura. 16 ore METODOLOGIA Laboratori in sezione DOCENTI Silvia Poggioli - Logopedista Simone Minichiello Logopedista Altri Collaboratori da definire 18
19 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI Laboratori linguistici di potenziamento per la prima classe della scuola primaria Alunni, insegnanti ed educatori della scuola elementare FASE 1: Valutazione e Conoscenza - Presentazione obiettivi Fase 2: Laboratori Laboratori meta-fonologici volti allo sviluppo delle competenze alla base della letto-scrittura, quali la segmentazione e la fusione sillabica e fonemica, il riconoscimento delle sillabe iniziali e le rime. Potranno essere completati con laboratori di automatizzazione della lettura; Laboratori sulla sequenza narrativa; Laboratori sul concetto di quantità e di supporto all automatizzazione del calcolo 10 ore METODOLOGIA Laboratori in sezione DOCENTI Silvia Poggioli - Logopedista Simone Minichiello Logopedista Altri Collaboratori da definire 19
20 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI Progetto di prevenzione delle disfonie infantili nella scuola d infanzia e primaria Insegnanti, educatori ed alunni dell ultimo anno della scuola materna FASE 1: Conoscenza e condivisione degli obiettivi In questa fase sono previsti due incontri con le insegnanti e gli educatori, uno all inizio e uno alla fine del progetto Fase 2: Laboratori Programma dei laboratori: incontro iniziale di conoscenza tra logopedista e alunni; cenni anatomici e fisiologici sulla produzione della voce spiegati attraverso la narrazione di storie; norme di corretta comunicazione, di emissione vocale e esercizi di rilassamento; esercizi di respirazione e di ritmo; esercizi di coordinazione pneumofonica; esercizi di corretta emissione vocale; riflessioni sulla voce. 13 ore METODOLOGIA Laboratori in sezione DOCENTI Silvia Poggioli - Logopedista Altri Collaboratori da definire 20
21 TITOLO DESTINATARI CONTENUTI Imparare a imparare Programma di potenziamento del metodo di studio. alunni classi terze, quarte e quinte della scuola primaria (a discrezione dell Istituto Scolastico) 1 Incontro - Valutazione delle abitudini di studio dello studente attraverso la somministrazione di apposito questionario. Perché è importante e interessante studiare? (video/role playing) Che cos è il metodo di studio? (opinioni degli alunni, attività di gruppo) 2 Incontro - L organizzazione: il controllo del tempo, l uso del diario 3 Incontro L utilità degli appunti durante le lezioni, studiare sui libri di testo 4 Incontro Studiare sui libri di testo, il ripasso 5 Incontro Come vincere la paura delle verifiche e come affrontare i diversi tipi di verifiche 6 Incontro Strumenti compensativi e dispensativi (incontro da effettuare se nelle classe vi sono uno o più alunni con disturbi specifici di apprendimento) La proposta contempla due fondamentali momenti di incontro con i docenti di classe durante le ore di programmazione per : 21
22 d) calibrare il progetto sulla classe, sulla scorta delle indicazioni fornite dai docenti; e) monitorare gli esiti del progetto al fine di testare la sua efficacia. Gli specialisti sono disponibili a mantenere,anche dopo la conclusione del corso, il colloquio con i docenti, suggerendo piste metodologiche efficaci da utilizzare e da calibrare con i singoli alunni. METODOLOGIA DOCENTI 15 ore Le attività saranno svolte all interno della classe privilegiando il lavoro in piccoli gruppi, in una situazione di fattiva collaborazione con i docenti di classe. Dr.ssa Martina Baldetti 22
PROTOCOLLO PER L ACCOGLIENZA ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo NORD 2 - Brescia Via Costalunga, 15-25123 BRESCIA Cod. Min. BSIC88400D - Cod.Fisc. 80049710173 Tel.030307858-0308379448-9
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