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1 &2562',$**,251$0( ($&48,6,=,21,,13$72/2*,(7,52,'(((*$675,&+($&,'2&255(/$7( 5HJJLR&DODEULDH*,8*12 5HVSRQVDELOL'RWW*LXVHSSH&RVWDQWHH'RWW$QJHOR/DXULD Le malattie della tiroide rappresentano patologie con altissima prevalenza nella popolazione adulta. Il MMG è al centro della gestione di questi soggetti. Le priorità e la scelta delle procedure possono, infatti, variare in relazione alla diversa incidenza delle varie patologie, a sua volta influenzata dalle condizioni ambientali nelle quali ci si trova ad operare. La presenza di aree di carenza iodica - documentata secondo i criteri stabiliti dall OMS- in Calabria è nota da almeno un decennio. Recentemente, una serie di indagini condotte da un gruppo di ricercatori dell Università di Catanzaro ha consentito di definire la mappa del gozzo endemico nella regione e di dimostrare che l apporto iodico nel territorio calabrese è estremamente eterogeneo. In particolare, è stato rilevato che le aree della costa sono iodosufficienti o marginalmente insufficienti, mentre la popolazione dell entroterra è esposta a una carenza iodica di grado variabile, con una gamma estremamente ampia compresa tra la carenza iodica moderata e quella severa. Questi studi, insieme con i dati dell afferenza di pazienti agli ambulatori endocrinologici, nonché l elevatissimo numero di pazienti sottoposti a chirurgia per patologia tiroidea (stimabile a circa 1000 interventi/anno) nella regione sottolineano l ampia diffusione delle malattie della tiroide nella popolazione calabrese e la notevole rilevanza del fenomeno dal punto di vista socio-sanitario. Classicamente, le malattie della tiroide sono state suddivise in due categorie: 1) disordini funzionali, nei quali il quadro è dominato dalla presenza di sintomi e segni riferibili a eccesso o difetto di funzione; 2) disordini strutturali, nei quali prevalgono le alterazioni strutturali della ghiandola (gozzo e/o presenza di noduli, tumori), mentre la funzionalità ghiandola non è alterata. Questa così netta distinzione è divenuta più sfumata in seguito alla introduzione e diffusione di procedure di diagnostica per immagini ad alta risoluzione e di metodiche ultrasensibili di dosaggio ormonale. Pertanto, alterazioni strutturali e disordini funzionali della tiroide spesso si sovrappongono, con una gamma estremamente ampia di sfumature (comprendente anche alcune forme subcliniche di ipo o iperfunzione) che si estende dall ipertiroidismo conclamato all ipotiroidismo franco. Nel corso degli ultimi anni si è consolidata la nozione che le malattie subcliniche della tiroide rivestono particolare importanza per via dell aumentato rischio cardio-vascolare e delle ripercussioni sull attività riproduttiva femminile e sulla evoluzione della gravidanza. In una epoca di ristrettezza di risorse da destinare alla spesa sanitaria si ritiene fondamentale disegnare dei percorsi diagnostico-terapeutici appropriati alla luce delle piu recenti conoscenze ma anche delle linee guida emanate dalle società scientifiche (es SIED, ASGE), nonché delle Note CUF; tale esigenza nasce dal riscontro quotidiano di un numero crescente di comportamenti medici incongrui, sintetizzabili nei seguenti punti:

2 -alto numero (30-50%) di esofagogastroduodenoscopie inappropriate, cioè non indicate (ad es. monitoraggio di malattie benigne come reflusso gastro-esofageo, ernia iatale, ulcera peptica, gastrite); quasi mai un nuovo esame endoscopico in pazienti con una patologia già diagnosticata modifica la terapia del paziente (nella malattia da reflusso ge si calcola che cio avvenga soltanto nel 5% dei casi) -inadeguata terapia farmacologica della malattia da reflusso gastro-esofageo, ovvero utilizzo di dosi e tempi eccessivi di Inibitori della Pompa Protonica (IPP) in alcuni casi e sottoutilizzo in altri casi (soprattutto complicanze extraesofagee del reflusso come laringite, tosse cronica, disfonia,in cui sono necessarie dosi alte di IPP per lunghi periodi) -non aderenza nella prescrizione medica ai criteri emanati nelle Note CUF, specie da parte di specialisti, con conseguente conflittualità verso la medicina territoriale 2%,(77,9,','$77,&,63(&,),&, $OODILQHGHOOD,VHUDWDGHOFRUVRLSDUWHFLSDQWLGRYUDQQRHVVHUHLQJUDGRGL 1. Impostare un corretto protocollo diagnostico, adattato alle specifiche problematiche e individualizzato in rapporto alle esigenze del singolo paziente 2. Acquisire familiarità con la semeiotica strumentale e di laboratorio e sapere stabilire l ordine delle priorità nella scelta delle procedure diagnostiche 3. Avere piena contezza del rapporto costo-beneficio in termini di appropriatezza delle indagini da eseguire 4. Valutare il rischio specifico delle singole malattie tiroidee e il diverso impatto sulla qualità della vita, in funzione dell età e della eventuale comorbilità 5. Valutare appropriatamente l opportunità del trattamento e alla necessità di adattarlo alle esigenze in condizioni particolari (gravidanza, allattamento, patologia cardiaca e altre comorbilità) 6. Operare correttamente la scelta tra le diverse opzioni terapeutiche in rapporto all età, al tipo di patologia e a situazioni particolari (comorbilità, gravidanza, allattamento) 7. Avere padronanza sulla gerarchia delle priorità diagnostiche nella patologia nodulare della tiroide $OODILQHGHOOD,,VHUDWDGHOFRUVRLSDUWHFLSDQWLGRYUDQQRHVVHUHLQJUDGRGL 1. Ottimizzare i percorsi diagnostico- terapeutici delle patologie delle patologie acidocorrelate 2. Richiedere con appropriatezza gli esami endoscopici 3. Utilizzare efficacemente i farmaci antisecretori 4. Riconoscere i pazienti non responders alle terapie convenzionali I partecipanti inoltre approfondiranno praticamente queste problematiche attraverso casi clinici complessi 02'$/,7$,OFRUVRqSUHYLVWRSHU00*HGL&RQWLQXLWj$VVLVWHQ]LDOH Sarà presieduto dal Dott. Giuseppe Costante e Dott. Angelo Lauria Si terrà a Reggio Calabria il 28 e 29 Giugno 2007 Avrà la durata di 2WWRRUHed è suddiviso in due serate :

3 , VHUDWD: Ore Presentazione e discussione delle relazioni Lavoro a piccoli gruppi su caso clinico simulato,,vhudwd: Ore Presentazione e discussione delle relazioni Lavoro a piccoli gruppi su caso clinico simulato I discenti all inizio del corso dovranno compilare un 35(7(67 e alla fine di ogni serata dovranno compilare un 4XHVWLRQDULR SHU OD YHULILFD GHOO DSSUHQGLPHQWR UDJJLXQWR H OD 6FKHGDGLYDOXWD]LRQHGHOFRUVR $%675$&7 0$/$77,(68%&/,1,&+('(//$7,52,'((5,6&+,2&$5',29$6&2/$5( Circa il 20% delle tachiaritmie sopraventricolari insorte dopo la 5 a decade di vita senza patologia cardiaca di base sono imputabili a ipertiroidismo subclinico misconosciuto. Nella stessa epoca della vita, un ipotiroidismo subclinico, riscontrabile in circa il 15% della popolazione femminile può precipitare l insorgenza di insufficienza cardiaca in soggetti a rischio. E fondamentale, quindi che il MMG sia informato sulle interazioni tiroide-cuore, con particolare riferimento agli effetti degli ormoni tiroidei sul cronotropismo e sull inotropismo nei soggetti sani e sui rischi specifici connessi con l eccesso e il difetto degli ormoni tiroidei, alla luce delle moderne acquisizioni fisiopatologiche. 0$/$77,(68%&/,1,&+('(//$7,52,'(5,352'8=,21((*5$9,'$1=$ L ipotiroidismo causa frequentemente infertilità per anovulatorietà o aborto spontaneo precoce. E inoltre associato a un aumentato rischio di malformazioni fetali. Per tali motivi, le donne ipotiroidee in età fertile necesitano di un adeguato controllo metabolico. La gravidanza può determinare un aumento del fabbisogno di ormoni tiroidei che va tempestivamente corretto adeguando la dose della terapia sostitutiva. Nel corso degli ultimi anni, si è verificato un mutamento radicale nell approccio delle malattie tiroidee in condizioni particolari, quale la gravidanza. E ormai stabilito in maniera inequivocabile il ruolo della gravidanza nel contribuire allo sviluppo o all aggravamento di patologie preesistenti (noduli e gozzo) e all opportunità di mantenere e adattare il trattamento all aumentato fabbisogno di ormoni tiroidei. E emerso anche in maniera sufficientemente chiara che nessuna delle patologie funzionali (ipertiroidismo o ipotiroidismo) costituisca una controindicazione assoluta nei confronti di una eventuale gravidanza. Un appropriato follow up consente di concludere la gravidanza con successo per la madre e per il feto, purché vengano seguiti i protocolli appropriati. 3$72/2*,(',*(67,9($&,'2&255(/$7( 277,0,==$=,21( '(/ 3(5&2562 ',$*1267,&27(5$3(87,&2 $//$ /8&( '(//$ $335235,$7(==$ '(//( 352&('85( (1'26&23,&+( '(//$ ()),&$&,$ '(, )$50$&, $17,6(&5(725,,33 ( '(/ 582/2 '(// +(/,&2%$&7(53</25, E divenuta ormai una esigenza inalienabile l ottimizzazione di un percorso diagnostico-terapeutico nella gestione delle patologie digestive acido-correlate (Malattia da reflusso gastro-esofageo,

4 malattia, peptica, dispepsia); cio in quanto si verifica l esecuzione di un alto numero (30-50%) di esofagogastroduodenoscopie inappropriate, cioè non indicate (ad es. monitoraggio di malattie benigne come reflusso gastro-esofageo, ernia iatale, ulcera peptica, gastrite); quasi mai un nuovo esame endoscopico in pazienti con una patologia già diagnosticata modifica la terapia del paziente (nella malattia da reflusso ge si calcola che cio avvenga soltanto nel 5% dei casi); inoltre sono disponibili numerosi farmaci antisecretori (IPP) con diverse caratteristiche di efficacia, tollerabilità e costo, per cui oggi è possibile scegliere il farmaco più adatto al singolo paziente,ricordando che la terapia farmacologica meno costosa non è quella che costa meno ma invece la più efficace, in quanto fa risparmiare numerosi costi indiretti (assenteismo, ripetizione di visite e procedure diagnostiche, etc). Inoltre si avverte l esigenza di chiarire in modo definitivo anche il ruolo dello Helicobacter pylori nella gestione delle malattie acido-correlate; una sua eradicazione indiscriminata non è più considerata infatti una opzione praticabile. Nella presentazione verranno analizzati tali punti con la esposizione anche di dati e casistiche personali.,/ 352%/(0$ '(, 3$=,(17, 121 5(6321'(56 $//( 7(5$3,( &219(1=,21$/, La non risposta a trattamenti farmacologici convenzionali continua a essere un problema nella gestione pratica di condizioni come la dispepsia e la malattia da reflusso gastro-esofageo. In quest ultima patologia esistono dei criteri di indicazione alla chirurgia del giunto esofagogastrico abbastanza codificati, che verranno presi in esame nella esposizione,e comunque è previsto che la terapia farmacologica con IPP possa essere portata anche a dosi superiori (x 3 / die) con l aggiunta di farmaci agenti sulla ipersensibilità viscerale (es. antidepressivi,ansiolitici). La situazione riguardante la dispepsia non responsiva a terapie farmacologiche convenzionali è abbastanza confusa, oscillando la proposta terapeutica da un approccio psicosomatico e/o neurofarmacologico, a terapie del tutto innovative come il pacemaker gastrico; nella presentazione viene in particolare rimarcato il ruolo della malattia celiaca in tale contesto clinico. Si rammenti ad esempio come moltissimi pazienti dispeptici vengano sottoposti a numerose esofagogastroduodenoscopie con esito negativo, come avviene anche al 20-30% dei pazienti celiaci prima che venga eseguita una biopsia duodenale finalmente diagnostica, e come l 1-5% di tutti i pazienti dispeptici (vs 15% di tutti i pazienti con colon irritabile!) sia affetto da celiachia mentre la dispepsia è presente in circa il 40% dei celiaci; d altro canto la prima diagnosi che viene posta nel 40% dei pazienti celiaci è il colon irritabile. La conoscenza di questi dati deve sicuramente indurre la classe medica a cercare con più attenzione la malattia celiaca in alcuni contesti clinici, ricordando inoltre come la diagnosi definitiva di tale condizione sia esclusivamente istologica. '277*,86(33(&267$17( &855,&8/$5(63216$%,/,'(/&2562 Luogo e data di nascita: Reggio Calabria il 14 febbraio 1956 Laurea: con lode e dignità di stampa, 26/7/ Università di Messina Abilitazione all'esercizio della professione: novembre 1979 Specializzazione in Endocrinologia - Università di Catania, 17/11/1984 con lode

5 Carriera universitaria Medico Interno Istituto Pluridisciplinare di Clinica Medica Università di Messina ( ); Tecnico laureato ( ) - Ricercatore confermato in Endocrinologia (2000-presente) - Facoltà di Medicina - Catanzaro; Posizione attuale: Ricercatore confermato in Endocrinologia, Facoltà di Medicina - Catanzaro BORSE DI STUDIO - Ministère de l'education Nationale et de la Culture Française (Belgio), tramite il Ministero Italiano degli Affari Esteri, Assessorato alla Sanità Regione Siciliana, 1987 PREMI - Società Italiana di Endocrinologia - Premio Sandoz, American Thyroid Association - travel grant, 1993 SOGGIORNI ALL ESTERO Dal gennaio 1982 al febbraio 1986, il dott. Costante ha lavorato presso l'hôpital Universitaire Saint-Pierre - Université Libre de Bruxelles - Belgio, dove ha svolto attività clinica presso i Dipartimenti di Medicina Interna (Endocrinologia) e di Pediatria (Endocrinologia pediatrica) e attività di ricerca presso il laboratorio del Service des Radioisotopes. Dal giugno 1992 al marzo 1994 ha svolto attività di ricerca in qualità di "visiting scientist" presso il Thyroid Molecular Biology Laboratory, Veteran Administration Hospital - University of California, San Francisco - California - USA. SOCIETA SCIENTIFICHE Il dott. Costante è Socio ordinario della: - Società Italiana di Endocrinologia - European Thyroid Association PUBBLICAZIONI Il Dr Costante è Autorre di circa 100 pubblicazioni in forma di Articoli, Capitoli di Monografie ed Abstracts. ATTIVITA DIDATTICA Il Dr, Costante è docente di 1. Malattie del Sistema Endocrino del corso di laurea in Medicina e Chirurgia della Facoltà di Medicina dell Università di Catanzaro; 2. Endocrinologia per i corsi di laurea di Tecnico di Laboratorio, Tecnico di Radiologia e di Tecnico della Prevenzione della Facoltà di Medicina dell Università di Catanzaro;

6 3. Endocrinologia Pediatrica ed Endocrinologia Ginecologica presso la Scuola di Specializzazione in Endocrinologia e Malattie del Ricambio dell Università di Catanzaro ATTIVITA ASSISTENZIALE - Università di Messina novembre 1979-dicembre 1981 Assistenza ai degenti in reparto - Istituto Pluridisciplinare di Clinica Medica I marzo 1986-ottobre 1989 Attività ambulatoriale - Servizio di Endocrinologia - Istituto Pluridisciplinare di Clinica Medica I - Université Libre de Bruxelles: gennaio1982-febbraio 1986 novembre 1983-aprile 1984 Ambulatorio di Endocrinologia Département de Médecine Interne Ambulatorio di Endocrinologia Pediatrica Département de Pédiatrie - Università di Catanzaro, (già Università di Reggio Calabria): gennaio 1991-giugno 1999 giugno 1999-ad oggi Assistente, Unità Operativa di Endocrinologia - Policlinico Universitario "Mater Domini" - Catanzaro. Aiuto, Unità Operativa di Endocrinologia - Policlinico Universitario "Mater Domini" - Catanzaro. '277$1*(/2/$85,$ 1DVFLWD: Reggio Calabria ,QGLUL]]R: Reggio Calabria via San Sperato II traversa n HOHIRQL: / H0DLO: angelo.lauria@tiscalinet.it /DXUHD: Medicina e Chirurgia 1983 %RUVHGLVWXGLR -Università Messina Regione Calabria 1989

7 6SHFLDOL]]D]LRQL -Gastroenterologia -Malattie del fegato e ricambio 7LWROLGLFDUULHUDSUHVVR$]LHQGD2VSHGDOLHUD5HJJLR&DODEULD -Dal 1992 assistente medico a tempo pieno Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva -Dal 1996 dirigente medico di I livello Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva -Dal 1998 dirigente medico di I livello con incarico dirigenziale del Day-Hospital, attività ambulatoriale e fisiopatologia digestiva Gastroenterologia e Endoscopia Digestiva,VFUL]LRQHDVRFLHWjVFLHQWLILFKH -AIGO (Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri) -SIED (Società Italiana Endoscopia Digestiva), già consigliere regionale nel periodo AISF (Associazione Italiana Studio Fegato) -GISMAD (Gruppo Italiano Studio Motilità App. Digerente) -Consulente scientifico AIC (associazione italiana celiachia) -Responsabile regionale AIGO per le malattie infiammatorie intestinali 5HIHUHH Eur J Gastr Hep 7LWROL6FLHQWLILFL 50 Pubblicazioni Scientifiche 15 Stages formativi presso U.O. di alta specializzazione 100 Relazioni Congressuali 40 Corsi internazionali di Aggiornamento &DPSLGLSDUWLFRODUHLQWHUHVVH Malattie infiammatorie intestinali Malassorbimenti Epatologia Malattia da reflusso ge Disturbi motori dell esofago ƒ6hudwd±*,8*12 352*5$00$ 2UH,VFUL]LRQHHDFFUHGLWDPHQWRFRQYHQXWL35(7(67 2UH'U*&RVWDQWH0DODWWLHVXEFOLQLFKHGHOODWLURLGHHULVFKLRFDUGLRYDVFRODUH 2UH&RQIURQWR'LEDWWLWR 2UH'U*&RVWDQWH0DODWWLHVXEFOLQLFKHGHOODWLURLGHULSURGX]LRQHHJUDYLGDQ]D 2UH±&RQIURQWR'LEDWWLWR 2UH±/DYRURDSLFFROLJUXSSLVXFDVRFOLQLFRVLPXODWRHFRQIURQWRLQSOHQDULD 2UH 4XHVWLRQDULRYHULILFDDSSUHQGLPHQWR

8 ƒ6hudwd±*,8*12 2UH'U$/DXULD3DWRORJLHGLJHVWLYHDFLGRFRUUHODWHRWWLPL]]D]LRQHGHOSHUFRUVR GLDJQRVWLFRWHUDSHXWLFR 2UH&RQIURQWR'LEDWWLWR 2UH'U$/DXULD±,OSUREOHPDGHLSD]LHQWLQRQUHVSRQGHUVDOOHWHUDSLHFRQYHQ]LRQDOL 2UH±&RQIURQWR'LEDWWLWR 2UH/DYRURDSLFFROLJUXSSLVXFDVRFOLQLFRVLPXODWRHFRQIURQWRLQSOHQDULD 2UH 4XHVWLRQDULRYHULILFDDSSUHQGLPHQWR

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