PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA
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- Bonifacio Serra
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1 SCUOLA DELL INFANZIA STEFANO LATTUADA VIA REPUBBLICA N. 1 GESSATE PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO
2 IL PIANO DELL OFFERTA FORMATIVA E il documento fondamentale costitutivo dell identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche, ed esplicita la progettazione curriculare, extra-curriculare, educativa ed organizzativa che le scuole adottano nell ambito della loro autonomia. E uno strumento flessibile, sempre possibile di modifiche da parte di ciascuna delle componenti della scuola: il personale scolastico, le famiglie, gli enti locali e le realtà territoriali che vorranno aderirvi. La normativa sull autonomia prevede che ogni scuola si doti di un P.O.F. ( Piano dell Offerta Formativa D.M. 111 del 24 Aprile 1999 ). IDENTITA DELLA SCUOLA La Scuola dell Infanzia Stefano Lattuada trae origine dall atto di donazione a rogito del notaio Stefano Allocchio di Milano effettuato il 7 novembre 1884 dal signor Ambrogio Lattuada, il quale per sé e le sue sorelle donò al Comune di Gessate un edificio da erigersi in Ente Morale col nome di Asilo Infantile Stefano Lattuada a ricordo del padre dei donatori. L erezione in Ente Morale fu deliberata in data 8 Febbraio 1885 con approvazione di uno statuto. Scopo: l educazione morale e intellettuale, lo sviluppo fisico dei bambini dai 3 ai 6 anni di entrambi i sessi e di ogni ceto sociale. Il 27 giugno 1912 il sacerdote Don Enrico Bucchi fece atto di donazione di una somma di denaro alle seguenti condizioni: che il parroco pro-tempore facesse parte del Consiglio di amministrazione e le suore cattoliche fossero assunte come maestre. L IMPOSTAZIONE SCOLASTICA La Scuola dell Infanzia Stefano Lattuada è pubblica e si rivolge a tutti come luogo di educazione; accoglie chiunque richieda liberamente di iscriversi, accettando il Regolamento. L'ISPIRAZIONE CRISTIANA DELLA SCUOLA La scuola è di ispirazione cristiana cattolica e stabilisce con la comunità cristiana rapporti di conoscenza e di collaborazione. Ai genitori viene chiesta la piena disponibilità nell'accettare il Progetto educativo e didattico che si ispira ai principi evangelici. 2
3 UNA SCUOLA APERTA ALLA DISABILITA' La scuola accoglie anche bambini che presentano difficoltà di inserimento o di apprendimento costituendo per loro un'opportunità educativa mirata al superamento delle difficoltà. A tale scopo, dove la situazione lo renda necessario, si avvale della collaborazione di insegnanti di sostegno e di assistenti Comunali. Il personale è formato alla collaborazione e all'interazione, costituendo un team capace di operare al raggiungimento dei traguardi di sviluppo e integrazione. PRINCIPI FONDAMENTALI 1. UGUAGLIANZA La scuola accoglie tutti i bambini e per ognuno tiene conto della storia personale, delle individualità soggettive, con obiettivi di sviluppo di personalità equilibrate e di valorizzazione delle differenze. 2. IMPARZIALITA' E REGOLARITA' L'Offerta Formativa si attiene a criteri di imparzialità e correttezza. La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio delle attività educative nel rispetto delle norme e dei principi sanciti dalla Legge e in applicazione alle vigenti disposizioni Ministeriali. 3. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE La scuola promuove la relazione con la famiglia degli alunni allo scopo di favorire l'accoglienza, l'inserimento e l'integrazione, riservando un'attenzione particolare alla fase di ingresso dei nuovi alunni e alle situazioni che esigono maggiore attenzione. 4. DIRITTO DI SCELTA E FREQUENZA E' riconosciuto il diritto alle famiglie di scegliere tra le Istituzioni che erogano lo stesso tipo di servizio. La scuola si impegna a fornire la documentazione relativa all'alunno in caso di richiesta da parti di altri Enti scolastici. 5. PARTECIPAZIONE, EFFICIENZA E TRASPARENZA Ai docenti e al personale non docente, ai genitori degli alunni, ai rappresentanti dell'istituzione, la scuola chiede di collaborare attivamente secondo le competenze di ognuno per favorire la realizzazione di un servizio qualificato. La scuola, al fine di 3
4 promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e un'informazione completa e trasparente. 6. LIBERTA' DI INSEGNAMENTO La libertà di insegnamento si realizza nel singolare impegno di ogni docente diretto a promuovere il rispetto dell'individualità di ognuno, la costante ricerca di innovazioni psicopedagogiche e strategie didattiche ed educative. 7. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE L'aggiornamento e la formazione permanente rispondono all'esigenza di rinnovare costantemente le conoscenze e le acquisizioni teoriche e nel ricercare nuovi sbocchi nella pratica quotidiana. L'OFFERTA FORMATIVA OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO La scuola dell'infanzia concorre all'educazione armonica e integrale dei bambini dai tre anni sino all'ingresso nella scuola primaria. Essa opera nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell'identità di ciascuno nonché della responsabilità educativa delle famiglie. FINALITA' DELLA PROPOSTA EDUCATIVA Il fine della proposta educativa è quello di raggiungere gli obiettivi generali in ordine alla maturazione dell'identità, alla conquista dell'autonomia, allo sviluppo delle competenze. A tale scopo la scuola: Promuove un effettivo inserimento di alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio socio-culturale attraverso progetti di integrazione rispettosi delle specifiche potenzialità e volti a un graduale sviluppo e recupero delle capacità e delle padronanze nei vari ambiti educativi e funzionali. Favorisce un percorso formativo unitario basato sulla continuità educativa tra la Scuola dell'infanzia e la Scuola Primaria. 4
5 IL PERCORSO FORMATIVO Il percorso formativo è il cammino che i bambini effettuano nel corso dei tre anni di scuola dell'infanzia. Esso si concretizza in un modello pedagogico che tiene conto: delle finalità della scuola, delle capacità e potenzialità dei bambini, dell'organizzazione culturale della società civile e religiosa. Tutto questo si realizza nella nostra scuola attraverso: l'osservazione dei bambini, la progettazione degli interventi educativi, la valutazione del contesto, la documentazione delle attività ( Portfolio ) Tramite l'osservazione le insegnanti cercano di capire e di conoscere i bisogni, i desideri e le caratteristiche personali dei bambini. Studiano il loro atteggiamento nell'ambiente e nel gruppo, osservano il loro modo di rapportarsi con gli altri e con le cose. La scuola organizza la propria attività attraverso la progettazione didattica aperta, flessibile che tiene conto delle finalità e degli obiettivi sopra esposti. Il collegio docenti all'inizio di ogni anno scolastico definisce un tema specifico che si declina in ogni realtà sezione secondo le esigenze delle stesse. IL CURRICOLO SCOLASTICO Il curricolo è un progetto che considera: l'analisi della situazione di partenza dei bambini, la definizione degli obiettivi attesi, gli obiettivi specifici di apprendimento, la verifica del raggiungimento degli obiettivi prefissati, la valutazione dei risultati ottenuti. GLI OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Sono correlati tra loro e interdipendenti Essi si riferiscono ai: CAMPI DI ESPERIENZA IL SE' E L'ALTRO ( l'ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini); IL CORPO E IL MOVIMENTO ( identità, autonomia, salute ); 5
6 L'ARTE, LA MUSICA E I MEDIA ( linguaggi, creatività, espressione ) I DISCORSI E LE PAROLE ( comunicazione, lingua, cultura ); NUMERI E SPAZIO, FENOMENI E VIVENTI ( la conoscenza del mondo ); INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Esso cura gli aspetti specifici dei valori cattolici : osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da altre Religioni come dono di Dio Creatore; scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane; individuare i luoghi di incontro della Comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell'amore, testimoniato dalla Chiesa cattolica. LA PROGETTAZIONE La progettazione pone al centro i bisogni dei bambini ed elabora un progetto a misura del bambino. Una visione ampia e flessibile dell'attività progettuale permette di individuare percorsi didattici differenziati, alcuni di più breve durata sono rivolti all'intero gruppo, altri sono pensati per stimolare potenzialità particolari, bisogni di ciascun bambino, situazioni di svantaggio. IL PORTFOLIO Il portfolio è una strumento di comunicazione. La vita quotidiana diventa memoria. Una memoria che è contemporaneamente affettiva e cognitiva. Tale strumento è espressione di una riflessione professionale che impegna l'intero collegio docenti. La valutazione e la verifica vengono effettuate periodicamente attraverso: osservazioni, griglie, colloqui. I LABORATORI PSICOMOTRICITA' Tenendo presente le tappe evolutive, ci si prefiggerà di raggiungere i seguenti obiettivi: valorizzazione delle potenzialità motorie; veicolare le competenze cognitive, emotive, comunicative; formulare proposte proporzionate alle capacità e alle potenzialità dei bambini. 6
7 EDUCAZIONE MUSICALE Con la finalità di prendere coscienza del fenomeno sonoro, educare all'ascolto e all'emissione di suoni, sostenere la creatività; stimolare negli adulti (insegnanti e genitori) delle riflessioni sullo sviluppo dei bambini e sulla relazione adulto-bambino, con particolare riferimento al contesto sonoro e vocale che viene creato intorno al bambino. VISITE GUIDATE DIDATTICHE USCITE IN PAESE LINGUA INGLESE Il percorso offre ai bambini l'opportunità di avvicinarsi alla conoscenza, se pur iniziale, di una lingua straniera e di scoprire l'esistenza di altri modi di esprimersi e comunicare. RACCONTO E LETTURA Il bambino interiorizza concetti e li esprime in un atteggiamento di ascolto e di attenzione all'altro. Impara a condividere emozioni e ad elaborarle. EDUCAZIONE STRADALE CON ESPERTO Nel nuovo Codice della strada si legge: I programmi di educazione stradale sono finalizzati all'acquisizione di comportamenti corretti e responsabili; La Scuola dell'infanzia ha il compito di avviare il bambino a rispettare le regole del vivere civile e nello specifico del sistema stradale. In collaborazione con l'agente della Polizia locale i bambini partecipano al laboratorio di educazione stradale. VERIFICA E DOCUMENTAZIONE DELLE COMPETENZE Il processo di verifica si attua nel Collegio Docenti mediante un'attenta osservazione delle attività svolte, delle esperienze vissute nel contesto scolastico e di conferma alla validità delle proposte. La documentazione delle competenze personali di ogni bambino spetta al docente e serve a dare visibilità al progetto didattico. Si avvale di strumenti di tipo verbale, grafico e di tecniche audiovisive. 7
8 Assume una particolare importanza perché da essa derivano utili indicazioni per una programmazione individualizzata a favore di bambini che presentano difficoltà cognitive o diversamente abili. AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE DEI DOCENTI La professionalità docente nella Scuola dell'infanzia oggi esige un profilo di alta qualità e complessità, di forte preparazione culturale, pedagogica e didattica. Essendo la Scuola iscritta alla FISM, la formazione dei docenti viene effettuata seguendo le proposte della suddetta federazione, riconosciuta con decreto e inclusa dal MIUR ( Ministero della Istruzione Università e Ricerca ) nell'elenco nazionale dei soggetti accreditati per la formazione del personale della Scuola. I LINEAMENTI DI METODO La scuola dell'infanzia per realizzare gli obiettivi generali del processo educativo e gli obiettivi specifici di apprendimento, tiene conto delle esperienze, delle conoscenze, dei modi di apprendere dei bambini, dei loro criteri di relazione, dando unitarietà alle proposte didattiche. In particolare la metodologia della scuola riconosce come suoi connotati essenziali: La valorizzazione del GIOCO come momento privilegiato per la costruzione di legami affettivi ed emotivi, come risorse di apprendimento e di relazioni. L'esplorazione e la ricerca come strategie atte ad incanalare l'originaria curiosità in percorsi utili ad attivare il pensiero, a veicolare la conoscenza, a costruire la competenza; La vita di relazione per favorire gli scambi e facilitare la risoluzione dei problemi. La mediazione didattica attraverso la quale la Scuola dell'infanzia si avvale di tutte le strategie e le strumentazioni che consentono di orientare, sostenere e guidare lo sviluppo e l'apprendimento del bambino. RACCORDI E RETE CONTINUITA' ORIZZONTALE Scuola e Famiglia devono collaborare nel pieno rispetto reciproco, fiducia e serenità di rapporti, stima, per il bene del bambino e per la sua educazione e serenità. Per favorire l'indispensabile clima di conoscenza e di dialogo, la nostra scuola ricerca le occasioni favorevoli durante l'accoglienza quotidiana dei bambini, incontri con l'amministrazione della Fondazione, con la coordinatrice e le insegnanti. I colloqui individuali vengono concordati con i genitori. 8
9 Ogni anno, entro la fine di ottobre, in ogni sezione viene eletto un rappresentante. Egli rappresenta tutti i genitori negli incontri di intersezione che si svolgono due volte all'anno. I genitori si possono organizzare collaborando e proponendo iniziative all'interno della scuola: momenti di festa a Natale e a fine anno scolastico. In collaborazione con l'amministrazione comunale si organizza il minicorso di Educazione stradale, la Giornata del libro il 23 Aprile 2016 con la Biblioteca comunale, la Giornata mondiale della convenzione O.N.U. sui diritti del minore il 20 Novembre Con l'azienda Sanitaria Locale si ricercano opportune e differenti forme di aiuto e sostegno per i bambini diversamente abili o in particolari situazioni di disagio, incontri finalizzati a promuovere la salute. E' operativa la Commissione per la Salute costituita da operatori ASL, insegnanti e genitori. CONTINUITA' VERTICALE Alla continuità verticale sono collegate tutte quelle iniziative atte a valorizzare un percorso didattico che possa stabilire un dialogo tra le diverse istituzioni educative. La collaborazione tra i docenti della scuola primaria si attua mediante incontri di progettazione delle attività comuni di raccordo. La finalità è duplice : Favorire una conoscenza reciproca tra docenti; Facilitare un passaggio sereno del bambino alla scuola primaria La scuola dell'infanzia si rende disponibile a momenti di interazione con gli educatori degli Asili Nido per accogliere informazioni utili alla conoscenza del bambino. GLI ORGANI COLLEGIALI Nella scuola sono istituiti i seguenti Organi Collegiali: IL COLLEGIO DOCENTI E' composto dalle docenti della scuola ed è presieduto dalla Coordinatrice. Il Collegio dei docenti si riunisce: Per definire la progettazione educativa e didattica; Per la valutazione e verifica dell'adozione educativa e didattica; Per un aggiornamento sulle nuove normative che vengono emenate dal Ministero della Pubblica Istuzione.. L'ASSEMBLEA DEI GENITORI è costituita dai genitori dei bambini iscritti. Viene convocata per presentare alle famiglie le linee programmatiche della scuola o per affrontare eventuali problematiche. LE RIUNIONI DI SEZIONE sono formate dai genitori di ciascuna sezione. Si caratterizzano come un momento di dialogo e di confronto. 9
10 IL CONSIGLIO DI INTERSEZIONE è composto dai docenti e dai genitori eletti come rappresentanti delle sezioni. E' presieduto dalla coordinatrice della scuola che ne stabilisce la convocazione. Scopo della convocazione del Consiglio di Intersezione è quello di organizzare la collaborazione alla realizzazione delle iniziative, vivere un momento di confronto, di comunicazione e di realizzazione. I rappresentanti dei genitori possono indire assemblee previa autorizzazione della coordinatrice. I COLLOQUI INDIVIDUALI hanno lo scopo di mantenere una stretta relazione tra docenti e famiglie dei bambini. Sono organizzati per i nuovi iscritti all'inizio dell'anno scolastico con la presenza della coordinatrice e durante l'anno su richiesta dei genitori o dei docenti secondo modi e tempi da concordare. Nel mese di Febbraio le insegnanti incontrano i Genitori dei piccoli e dei mezzani. Alla fine del triennio per i bambini che passano alla scuola primaria è richiesto un colloquio con le famiglie. L'ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA L 'ATTIVITA' SCOLASTICA Inizia a Settembre Termina a fine Giugno La scuola segue il calendario scolastico della Regione Lombardia. Eventuali modifiche a livello locale vengono proposte dal Collegio Docenti, deliberate dal Consiglio di Amministrazione e comunicate alle famiglie. Sono presenti otto sezioni e sono costituite da gruppi eterogenei. L'orario scolastico è così articolato: dal lunedì al venerdì dalle h. 9/9:30 Entrata h. 15:45/16:00 Uscita Per giustificate esigenze delle famiglie previa richiesta scritta è possibile l'uscita del bambino dalle h.13:25 alle h. 13:35 La scuola offre un servizio di : 1 0
11 Pre scuola dalle h. 7:30 alle h. 8:45 Post scuola dalle h. 16:00 alle h. 18:00 prima uscita h. 16:30 Inoltre offre anche la possibilità del Centro Estivo ( tutto il mese di luglio ) per coloro che ne fanno richiesta. Le iscrizioni di aprono nel mese di maggio. ORGANIGRAMMA PRESIDENTE - RESPONSABILE LEGALE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE COORDINATRICE DIDATTICA INSEGNANTI RESPONSABILE AMMINISTRATIVA AUSILIARIA Il servizio MENSA attualmente è gestito dalla Sodexo SPA, usufruendo della cucina della Scuola. Strumento particolare è il REGOLAMENTO La coordinatrice delle attività educative e didattiche Suor Malar Gessate, 01 Luglio
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