L analisi della congiuntura Andrea Salustri,

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1 L analisi della congiuntura Andrea Salustri,

2 L ISTAT mette a diposizione un area web dedicata all analisi della congiuntura economica. L attività fa parte di un progetto più ampio che ha preso avvio con la riorganizzazione e l'ampliamento dei contenuti della nota mensile sull'economia italiana. L area web Congiuntura ha oggi un ruolo guida nell interpretazione delle informazioni congiunturali diffuse dall ISTAT nel corso del mese. La realizzazione di un business cycle track per l'economia italiana, congiuntamente ad indicatori leading e alla individuazione dei turning points, ampliano e rafforzano gli strumenti a supporto delle previsioni a breve termine. L area web Congiuntura

3 Cosa contiene l area web Congiuntura Il nastro della congiuntura Le rappresentazioni grafiche Prodotti editoriali e dati congiunturali per area tematica: Il database Congiuntura.Stat Una sezione tematica (accesso semplificato ai comunicati stampa) Nota mensile e previsioni economiche Previsioni ed analisi internazionali Indicatori economia italiana SDDSplus dati economici e finanziari Revisioni Analisi della competitività dei settori produttivi Guida alla lettura Sidebar con accesso semplificato ai comunicati stampa

4 Il nastro della congiuntura permette la visualizzazione a colpo d occhio delle ultime variazioni dei principali indicatori congiunturali e della loro data di aggiornamento. Le variazioni congiunturali sono calcolate su dati destagionalizzati per tutte le variabili; fanno eccezione i prezzi alla produzione e i prezzi al consumo, le cui variazioni sono calcolate su dati grezzi. In ogni cella il colore è verde se la variazione congiunturale è superiore allo zero, rosso se è inferiore, bianco se è pari a zero. Per i prezzi le variazioni sono indicate con tonalità di grigio: una crescita del tasso di inflazione non necessariamente indica un miglioramento dell economia italiana. Il nastro della congiuntura

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9 Il quadro congiunturale dell economia italiana

10 Nel secondo trimestre del 2018 il prodotto interno lordo (Pil), espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell 1,2% nei confronti del secondo trimestre del La crescita congiunturale del Pil diffusa il 31 luglio 2018 era stata dello 0,2% mentre quella tendenziale era stata dell 1,1%. Il secondo trimestre del 2018 ha avuto due giornate lavorative in meno del trimestre precedente e una giornata lavorativa in più rispetto al secondo trimestre del La variazione del Pil acquisita per il 2018 è pari a +0,9%. Conti nazionali trimestrali

11 Le indagini sulla fiducia dei consumatori e delle imprese sono cinque indagini campionarie mensili rivolte agli individui e alle imprese: un indagine che rileva i dati sugli individui e quattro indagini che si rivolgono alle imprese. In particolare, le indagini sulle imprese coprono 4 settori economici (manifatturiero, costruzioni, servizi e commercio al dettaglio) individuati in base alla classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) attualmente in vigore. Lo scopo originale delle indagini, rimasto invariato nel tempo, è quello di raccogliere le opinioni (giudizi ed aspettative) di tutti gli agenti economici riguardo a specifiche variabili connesse al loro comportamento futuro ed all ambiente economico in cui essi operano. Le informazioni rilevate, prevalentemente di natura qualitativa, sono ritenute significative perché in grado di rilevare modifiche nei comportamenti degli individui e mutamenti, correnti e futuri, dei settori economici oggetto di indagine. Le opinioni espresse dalle unità intervistate su variabili chiave, opportunamente quantificate e trattate permettono, inoltre, di ottenere una indicazione sul grado di fiducia presente nei settori indagati. Concepite per esigenze di analisi congiunturale, tali indagini si distinguono fortemente da quelle statistiche di natura quantitativa: operano infatti in ambiti diversi dell agire economico che sfuggono, per la loro natura, alla misurazione quantitativa (si pensi, in particolare, alle aspettative). I risultati provenienti dalle indagini sulla fiducia sono caratterizzati dalla capacità di monitorare il sistema economico nel suo complesso e, pertanto, sono spesso utilizzati anche nei modelli econometrici

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14 Clima di fiducia delle imprese italiane (Istat economic sentiment indicator - Iesi): è elaborato come media aritmetica ponderata dei saldi destagionalizzati e standardizzati delle variabili che compongono il clima di fiducia delle imprese manifatturiere, delle costruzioni, dei servizi e del commercio al dettaglio. Il risultato è riportato a indice in base Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia registra una dinamica positiva nel settore manifatturiero (da 105,0 a 105,7). L indice composito del clima di fiducia delle imprese mostra invece un ulteriore, seppur lieve, peggioramento (da 103,9 a 103,7) Il Clima di fiducia delle imprese per settore: è elaborato tramite media aritmetica semplice dei saldi destagionalizzati delle domande ritenute maggiormente idonee per valutare l ottimismo/pessimismo delle imprese. Il risultato è poi riportato a indice in base Nel comparto manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini in presenza di attese sulla produzione stabili rispetto al mese scorso; il saldo delle scorte di magazzino è in aumento. Il clima di fiducia delle imprese

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16 Il clima di fiducia dei consumatori A settembre 2018 si stima un aumento dell indice del clima di fiducia dei consumatori che passa da 115,3 a 116,0. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in miglioramento: il clima economico e quello futuro, dopo il calo registrato lo scorso mese, aumentano, rispettivamente, da 136,7 a 137,8 e da 119,3 a 120,2, così come il clima corrente, che passa da 112,8 a 114,1; la componente personale sale per il terzo mese consecutivo passando da 108,5 a 109,3.

17 Il Clima di fiducia dei consumatori è elaborato sulla base di nove domande ritenute maggiormente idonee per valutare l ottimismo/pessimismo dei consumatori: giudizi e attese sulla situazione economica dell Italia; attese sulla disoccupazione; giudizi e attese sulla situazione economica della famiglia; opportunità attuale e possibilità future del risparmio; opportunità all acquisto di beni durevoli; giudizi sul bilancio familiare. I risultati delle nove domande, espressi in forma di saldi ponderati su dati grezzi, sono aggregati tramite media aritmetica semplice; il risultato è poi riportato a indice (in base 2010) e destagionalizzato con il metodo diretto. Il clima di fiducia dei consumatori

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19 A luglio 2018 si stima un calo congiunturale per le esportazioni (-2,6%) e un aumento per le importazioni (+2,4%). La flessione congiunturale dell export è da ascrivere prevalentemente all ampia diminuzione delle vendite verso i mercati extra Ue (-5,5%) mentre quella verso l area Ue è meno intensa (-0,4%). Nel trimestre maggio-luglio 2018, rispetto al precedente, si registrano incrementi per entrambi i flussi, più intensi per le importazioni (+3,0%) che per le esportazioni (+1,2%). A luglio 2018 l aumento dell export su base annua è pari al 6,8% e coinvolge sia l area Ue (+8,5%) sia i paesi extra Ue (+4,8%). La correzione per gli effetti di calendario porta la variazione dell export a +5,1% e quella dell import a +8,7%. Flussi commerciali con l estero

20 Esportazioni: includono tutti i beni (nazionali o nazionalizzati, nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, escono dal territorio economico del Paese per essere destinati al resto del mondo. Esse sono valutate al valore Fob (free on board), che corrisponde al prezzo di mercato alla frontiera del Paese esportatore. Questo prezzo comprende il prezzo ex-fabrica, i margini commerciali, le spese di trasporto internazionale e gli eventuali diritti all'esportazione. Importazioni: comprendono tutti i beni (nuovi o usati) che, a titolo oneroso o gratuito, entrano nel territorio economico del Paese in provenienza dal Resto del mondo. Esse sono valutate al valore Cif (cost, insurance, freight), che comprende: il valore Fob dei beni, le spese di trasporto e le attività assicurative tra la frontiera del Paese esportatore e la frontiera del Paese importatore. I flussi commerciali con l estero

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22 L indice della produzione industriale misura la variazione nel tempo del volume fisico della produzione effettuata dall industria in senso stretto (ovvero dell industria con esclusione delle costruzioni). A luglio 2018 si stima che l indice destagionalizzato della produzione industriale diminuisca dell 1,8% rispetto a giugno. Nella media del trimestre maggio-luglio il livello della produzione registra una flessione dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Corretto per gli effetti di calendario, a luglio 2018 l indice è diminuito in termini tendenziali dell 1,3% (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017). Nella media dei primi sette mesi la produzione è cresciuta del 2,0% su base annua. L Indice della produzione industriale

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24 Indice del fatturato: misura la variazione nel tempo delle vendite delle imprese industriali espresse a prezzi correnti. A luglio si stima che il fatturato dell industria diminuisca su base congiunturale dell 1,0%, confermando una tendenza negativa già registrata nel mese precedente (-0,3%); nella media degli ultimi tre mesi, l indice complessivo cresce tuttavia dell 1,4% sui tre mesi precedenti. La dinamica congiunturale del fatturato riflette l andamento negativo sia del mercato interno (-1,4%) sia, in misura meno accentuata, di quello estero (-0.4%). Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017), il fatturato totale cresce in termini tendenziali del 2,9%, con incrementi del 2,5% sul mercato interno e del 3,8% su quello estero. Fatturato dell industria

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26 Indice degli ordinativi: misura la variazione nel tempo delle commesse ricevute dalle imprese industriali espresse a prezzi correnti. Gli ordinativi registrano una riduzione congiunturale (-2,3%), che segue la flessione del mese precedente (-1,5%). Nella media degli ultimi tre mesi sui tre mesi precedenti si registra, invece, un incremento pari all 1,1%. Per gli ordinativi la flessione congiunturale è più rilevante per le commesse raccolte sul mercato interno (-2,5%) rispetto a quelle provenienti dal mercato estero (-1,9%). L indice grezzo degli ordinativi segna un aumento tendenziale del 2,8%, con un incremento maggiore per il mercato interno (+4,0%) rispetto a quanto rilevato per il mercato estero (+1,0%). Indice dei nuovi ordinativi

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28 L'indice mensile di produzione nelle costruzioni (IPC) ha come campo di osservazione tutta l'attività delle costruzioni, riferita sia alla produzione di nuovi manufatti sia alla manutenzione di quelli esistenti (sezione F della classificazione delle attività economiche Nace Rev.2). L indice è costruito in base fissa e ha come anno di riferimento il A luglio 2018 si stima che l indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni diminuisca dello 0,6% rispetto al mese precedente, dopo l aumento congiunturale rilevato a giugno (+1,7%). Nella media del trimestre maggio-luglio, per l indice destagionalizzato della produzione nelle costruzioni si osserva una crescita dell 1,7% rispetto al trimestre precedente. Su base annua, a luglio 2018 sia l indice della produzione nelle costruzioni corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 22 contro i 21 di luglio 2017), sia l indice grezzo registrano un aumento, rispettivamente del 2,6% e del 6,2%. Indice della produzione nelle costruzioni

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30 Indice del fatturato: misura la variazione nel tempo delle vendite delle imprese di servizi, espresse a prezzi correnti. Nel secondo trimestre 2018 si stima che l indice destagionalizzato del fatturato dei servizi registri un aumento congiunturale dello 0,7%, in accelerazione rispetto alla crescita rilevata nel primo trimestre Nel secondo trimestre del 2018 l indice generale del fatturato dei servizi cresce del 2,7% in termini tendenziali, con aumenti diffusi a quasi tutti i settori. Si rileva invece una flessione nel settore dei Servizi di informazione e comunicazione (-0,2%), che tuttavia a livello tendenziale fa registrare una crescita dello 0,3%. Indice del fatturato dei servizi

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32 Ad agosto 2018 si stima che le vendite al dettaglio siano aumentate, rispetto al mese precedente, dello 0,7% sia in valore sia in volume. La variazione positiva riguarda sia i beni alimentari (+0,3% in valore e in volume), sia i beni non alimentari (+0,9% in valore e +1,0% in volume). Nel trimestre giugno-agosto 2018, rispetto al trimestre precedente, le vendite al dettaglio sono aumentate in valore dello 0,5% e in volume dello 0,3%. Le vendite di beni alimentari sono in crescita in valore (+0,4%) e in leggera flessione in volume (-0,2%); quelle di beni non alimentari sono in aumento dello 0,7% in valore e dello 0,6% in volume. Su base annua, le vendite al dettaglio aumentano del 2,2% in valore e dell 1,4% in volume. Le vendite di beni alimentari registrano una variazione positiva dell 1,9% in valore e un lieve calo in volume dello 0,1%, mentre quelle dei beni non alimentari sono in aumento sia in valore (+2,4%) sia in volume (+2,7%). Gli indici mensili del valore delle vendite al dettaglio misurano la dinamica del valore corrente delle vendite al dettaglio e incorporano, pertanto, gli effetti dovuti all andamento sia delle quantità sia dei prezzi dei prodotti venduti. Gli indici in volume sono ottenuti depurando gli indici in valore dall effetto dovuto alle variazioni dei prezzi, misurate sulla base degli indici armonizzati dei prezzi al consumo (IPCA). Vendite commercio al dettaglio

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34 Occupati e disoccupati Dopo il calo dei due mesi precedenti, la stima degli occupati ad agosto 2018 torna a crescere (+0,3% su base mensile, pari a +69 mila unità). Per il secondo mese consecutivo, la stima delle persone in cerca di occupazione è in forte diminuzione (-4,5%, pari a -119 mila unità). Nonostante la flessione registrata a giugno e luglio, nel trimestre giugno-agosto 2018 si stima comunque una crescita, seppure lieve, degli occupati rispetto al trimestre precedente (+0,2%, pari a +54 mila). Alla crescita degli occupati nel trimestre si accompagna il notevole calo dei disoccupati (-5,5%, pari a -154 mila) e l aumento meno ampio - degli inattivi (+0,4%, +57 mila). Su base annua, ad agosto l occupazione cresce dell 1,4%, pari a +312 mila unità. Nei dodici mesi, a fronte della crescita degli occupati si stima un forte calo dei disoccupati (-14,8%, pari a -438 mila) e un lieve aumento degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+0,3%, +37 mila).

35 Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle disoccupate. Occupati: comprendono le persone di 15 anni e più che nella settimana di riferimento: hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). Disoccupati (o in cerca di occupazione): comprendono le persone non occupate tra i 15 e i 74 anni che: hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nelle quattro settimane che precedono la settimana di riferimento e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive; oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla settimana di riferimento e sarebbero disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. Inattivi (o non forze di lavoro): comprendono le persone che non fanno parte delle forze di lavoro, ovvero quelle non classificate come occupate o disoccupate. Definizioni

36 Tasso di occupazione: rapporto tra gli occupati e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di disoccupazione: rapporto tra i disoccupati e le corrispondenti forze di lavoro. Tasso di attività: rapporto tra le forze di lavoro e la corrispondente popolazione di riferimento. Tasso di inattività: rapporto tra gli inattivi e la corrispondente popolazione di riferimento. Alcuni rapporti caratteristici

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38 Monte ore lavorate (nelle posizioni dipendenti): nell ambito delle rilevazioni sulle imprese il numero totale delle ore di lavoro ordinario e straordinario prestate dai dipendenti con contratto di lavoro. Ore lavorate per dipendente: numero medio delle ore di lavoro ordinario e straordinario prestate dai dipendenti con contratto di lavoro. Sono calcolate in rapporto alle posizioni lavorative dipendenti. La Rilevazione sulle forze di lavoro è una indagine campionaria condotta mediante interviste alle famiglie, il cui obiettivo primario è la stima dei principali aggregati dell offerta di lavoro, occupati e disoccupati. La popolazione di riferimento è costituita dagli individui di 15 anni e più appartenenti alle famiglie di fatto il cui intestatario risiede nel comune selezionato. Dalla popolazione di riferimento sono quindi esclusi i membri permanenti delle convivenze: ospizi, istituti religiosi, caserme, ecc. Monte ore lavorate

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40 Le statistiche sui prezzi alla produzione dell industria si basano sulla Rilevazione dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali, inserita nel Programma Statistico Nazionale che raccoglie l'insieme delle rilevazioni statistiche di interesse pubblico. L indagine è condotta con l obiettivo di calcolare la variazione nel tempo dei prezzi che si formano nel primo stadio di commercializzazione, in conformità ai regolamenti dell Unione europea che disciplinano le Statistiche congiunturali (Short-Term Statistics). La rilevazione è campionaria con periodicità mensile; l aggiornamento dei campioni è annuale. Dal punto di vista dimensionale, l indagine è basata su un campione di prodotti rilevati presso una lista di 6331 imprese che forniscono mensilmente quotazioni di prezzo. N.B. Il Comunicato Stampa più recente risale ad aprile! Il dato di agosto si trova nel dataset congiuntura Prezzi alla produzione

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42 Nel mese di settembre 2018, si stima che l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, diminuisca dello 0,5% rispetto al mese precedente e aumenti dell 1,4% su base annua (era +1,6% ad agosto). La stima preliminare era +1,5%. L inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, e quella al netto dei soli beni energetici registrano una decelerazione rispettivamente da +0,8% a +0,7% e da +1,1% a +0,9%. L inflazione acquisita per il 2018 è +1,2% per l indice generale e +0,8% per la componente di fondo. L inflazione acquisita rappresenta la variazione media dell indice nell anno indicato, che si avrebbe ipotizzando che l indice stesso rimanga al medesimo livello dell ultimo dato mensile disponibile nella restante parte dell anno. Prezzi al consumo

43 L indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dell 1,7% su base mensile, a causa della fine dei saldi estivi di cui il NIC non tiene conto, e dell 1,5% su base annua (da +1,6% rispetto ad agosto). La stima preliminare era +1,6%. L indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, diminuisce dello 0,5% su base mensile e cresce dell 1,3% rispetto a settembre L IPCA e il FOI

44 Gli indici dei prezzi al consumo misurano le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di prodotti (paniere) rappresentativo di tutti i beni e servizi destinati al consumo finale delle famiglie, acquistabili sul mercato attraverso transazioni monetarie (sono escluse le transazioni a titolo gratuito, gli autoconsumi, i fitti figurativi, ecc.). Il sistema degli indici dei prezzi al consumo è articolato in tre diversi indicatori: - l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività (NIC) è utilizzato come misura dell inflazione per l intero sistema economico; - l indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) si riferisce ai consumi dell insieme delle famiglie che fanno capo ad un lavoratore dipendente; - l indice dei prezzi al consumo armonizzato per i paesi dell Unione europea (IPCA) assicura una misura dell inflazione comparabile tra i diversi paesi europei, attraverso l adozione di un impianto concettuale, metodologico e tecnico condiviso. In ottemperanza alla normativa europea, e coerentemente agli standard previsti dai regolamenti, l indice IPCA è elaborato anche nella versione a tassazione costante (IPCA-TC). Prezzi al consumo

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