L anguilla Anguilla continua

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1 Anguilla: il nome di questo pesce ci fa venire in mente diverse cose, più o meno in sequenza. Prima di tutto la forma, che la fa assomigliare di certo più a una biscia d acqua che non a un pesce. Poi a piatti prelibati, ma a anche a fasi di allevamento e di preparazione che hanno le loro radici nella storia e nella tradizione, soprattutto nelle aree lagunari del Po. Difficile ad esempio pensare a Comacchio e alle sue valli e dimenticarsi della sua antica industria dell anguilla, che oggi si può visitare compresa la Sala dei fuochi, con i 12 camini dove questi pesci venivano cotti allo spiedo. Infine si ritorna con la mente magari a vecchie letture scolastiche, dove si parlava del misterioso ciclo biologico dell anguilla, e dell ancora più strano collegamento con un mare lontanissimo, il Mar dei Sargassi.

2 Vestito nuziale. Al principio dell autunno, i più grossi individui della anguilla europea, Anguilla anguilla,la specie che abita le acque dolci d Europa, Asia Minore e Nordafrica, cessano di alimentarsi. I loro occhi si fanno grandi e sporgenti; le pinne pettorali si allungano; fianchi e ventre, normalmente gialli o olivastri, assumono una smagliante tinta argentea: l anguilla indossa la livrea nuziale e prende il nome di «argentina». In queste tramutate sembianze, viene presa da una straordinaria irrequietezza, un bisogno irresistibile di lasciare il luogo dove ha tranquillamente vissuto fino a quel momento, se è un fiume, si abbandona quasi inerte alla corrente, se è in un lago o in una palude, cerca disperatamente di evadere, approfittando di una notte di bufera, senza luna. Salta sulla terra e sotto la pioggia scrosciante fugge serpeggiando finché non trova un altro deposito d acqua. In caso contrario, i raggi del nuovo giorno la uccidono.

3 Misterioso segnale. Come rispondendo a un misterioso segnale sono milioni e milioni di individui che attraverso un viaggio rocambolesco riescono a raggiungere il mare. Una parte sono femmine ancora immature, una parte maschi, immaturi anch essi. Questi ultimi, diventati argentini, attendono il tumultuoso passaggio delle femmine per accodarsi a loro. A terra rimangono solo i giovanissimi e qualche argentina che non è riuscita a raggiungere la spiaggia. La sua sorte è segnata. Zitella, alla quale è ormai negata la gioia della maternità, riprende ad alimentarsi e cresce sino a superare il metro di lunghezza. Diventa un «capitone», ricercato dai buongustai per la squisitezza delle sue carni.

4 Mar dei Sargassi. Intanto i suoi compagni più fortunati si sono calati in mare da tutte le coste del Mediterraneo e, in parte trascinati dalle correnti, in parte nuotando motu proprio, dopo un viaggio che dura un anno e mezzo o più, raggiungono il luogo dell appuntamento d amore, un immensa prateria di alghe galleggianti: è il Mar dei Sargassi, che si estende per 6 milioni di chilometri quadrati, al largo delle isole Bermude. Qui, sopra un enorme fossa, profonda migliaia di metri, un groviglio di corpi serpentiformi si contorce e si agita, celebrando le nozze. Le femmine emettono un numero incalcolabile di minuscole uova. I maschi torrenti di sperma. Alla fine, esausti dalle infinite peripezie, i protagonisti di questa incredibile storia muoiono.

5 Peregrinare marino. Dalle uova minuscole nascono strane creaturine, diafane e piatte. Sono talmente diverse all adulto che per lungo tempo furono scambiate per un altra specie, battezzata con il nome di Leptocephalus brevirostris. I leptochefali (il nome l hanno conservato) si lasciano trasportare passivamente verso est dalla corrente del Golfo: il loro peregrinare marino dura quasi tre anni. Intanto si trasformano, diventando anguilline dal corpo filiforme, cilindrico e ancora trasparente. Quando cominciano a pigmentarsi, perdendo l originale trasparenza, diventano cieche, strano nome in contrasto con la presenza di piccoli occhi funzionali

6 Il ciclo si ripete. Le cieche, lunghe da 5 a 8 centimetri, non tollerano più il tenore salino dell acqua. La loro sofferenza è palese. Con ansia indescrivibile cercano di raggiungere le foci dei fiumi, i torrenti, i canali e li risalgono controcorrente, ndo ad alimentarsi e a crescere. Trascorrono nelle acque dolci un periodo variabile dai nove ai 15 anni, poi giunge il momento della livrea argentea e del viaggio di nozze. Il ciclo ricomincia. Nella loro migrazione, che copre in certi casi un percorso di oltre 5000 chilometri, le anguille sono guidate da un misterioso senso di orientamento in cui si mescolano vari fattori, come la bussola stellare, le correnti oceaniche e un fantastico fiuto, grazie al quale riconoscono l odore delle acque di famiglia, quelle acque, cioè, da dove i loro genitori sono partiti tanti anni prima.

7 In pericolo Un ciclo biologico, lo abbiamo detto, che ha dello straordinario e che non può lasciarci affascinati e anche se vogliamo consapevoli, di quanto poco ancora conosciamo di certi fenomeni naturali. Purtroppo gli stock di anguilla europea stanno vivendo una fase di drammatico declino: in poche decine d anni il numero si è ridotto di oltre il 90 per cento in gran parte dell areale di distribuzione europeo e mediterraneo. Secondo l International Council for the Exploration of the Seas (ICES), gli stock di anguilla sono al di sotto dei limiti biologici che ne garantiscono la sopravvivenza e gli attuali ritmi di pesca non sono sostenibili. Nel 2003 la Commissione Europea ha affermato la necessità di definire urgentemente un piano d azione per il ripristino delle popolazioni di anguilla europea, e di sostenere l attività di ricerca di base per studiare e comprendere aspetti ancora poco conosciuti della demografia e biologia dell anguilla.

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