1. la programmazione regionale di innovazione e qualificazione del SSR è orientata verso la

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5 Integrazione al protocollo regionale di definizione degli obiettivi e delle prime indicazioni in merito all applicazione delle disposizioni in tema di stabilizzazione del personale precario di cui al D.Lgs. n. 75/2017, per il triennio 2018/2020, presso le aziende e gli enti del SSR della Regione Emilia-Romagna, sottoscritto in data 4 maggio 2018 (personale della dirigenza medica e sanitaria non medica del SSR) Il Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, l Assessore regionale Politiche per la salute Sergio Venturi e le Organizzazioni Sindacali della dirigenza medica, veterinaria e sanitaria hanno proseguito il confronto sulle politiche di innovazione e di qualificazione del SSR, con particolare riguardo all applicazione, da parte delle aziende ed enti del SSR, delle disposizioni dettate dall art. 20 del D.Lgs. n. 75/2017, al fine di individuare e condividere gli interventi di natura straordinaria diretti a sviluppare nella misura più ampia ed efficace possibile, nell ambito del triennio e in coerenza con le programmazioni aziendali dei fabbisogni di personale, gli obiettivi di superamento del precariato e di valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con rapporti di lavoro di natura flessibile perseguiti dal legislatore. Premesse Le parti, con il protocollo sottoscritto in data 4 maggio 2018 hanno condiviso alcuni obiettivi fondamentali verso la cui realizzazione orientare le politiche del personale delle aziende ed enti del SSR per il triennio 2018/2020, con riferimento ai profili professionali della dirigenza medica e sanitaria del SSR, di seguito richiamati: 1. la programmazione regionale di innovazione e qualificazione del SSR è orientata verso la realizzazione di politiche occupazionali dirette a favorire l acquisizione di condizioni lavorative continuative e stabili, che contribuiscano alla qualità della vita dei lavoratori, contrastando le forme di precarizzazione del lavoro; 2. in questo senso vanno richiamati gli accordi già sottoscritti con le OO.SS. in materia di innovazione e qualificazione del SSR, con particolare riferimento all accordo del 19 settembre 2016 e al successivo protocollo del 28 novembre 2017, e le correlate politiche aziendali di attuazione; 3. le disposizioni contenute nell art. 20 del D.Lgs. 75/2017 costituiscono una ulteriore opportunità da cogliere, al fine di favorire la stabilizzazione delle posizioni di lavoro facenti riferimento allo svolgimento di attività istituzionali aventi natura continuativa e coperte attraverso il ricorso a contratti a tempo determinato e/o di natura flessibile, in posizioni di lavoro dipendente a tempo indeterminato; l obiettivo che le parti si propongono di raggiungere è quello di sviluppare nella misura più ampia ed efficace possibile, ad eventuale integrazione e in coerenza con le programmazioni aziendali dei fabbisogni, gli obiettivi perseguiti dalla disciplina legislativa in esame; 4. al fine di raggiungere l obiettivo prima richiamato, si è prevista la definizione, da parte delle aziende e gli enti del SSR della Regione Emilia-Romagna, nelle more dell adozione del Piano triennale dei fabbisogni, di un piano di interventi straordinari, per il triennio , volto al superamento del precariato e alla valorizzazione dell esperienza professionale, attraverso il ricorso, in via prioritaria, alle procedure di reclutamento speciali disciplinate dall art. 20, comma 1, del D.Lgs. 75/2017; 5. a questo fine si è stabilito che le aziende e gli enti del SSR, operino una ricognizione del personale potenzialmente interessato alla partecipazione alle procedure disciplinate dal predetto art. 20, comma 1, e quindi procedano alla individuazione, in relazione alle esigenze di professionalità 1

6 da reclutare, delle posizioni di lavoro da assumere a tempo indeterminato attraverso le procedure in esame, nell arco del triennio 2018/2020; 6. si è quindi previsto che le procedure di stabilizzazione garantiscano adeguate forme di valorizzazione del servizio prestato con rapporti di lavoro di natura flessibile all interno delle aziende ed enti del SSR della Regione Emilia-Romagna; 7. si sono infine condivise alcune specifiche indicazioni in merito alle procedure speciali di stabilizzazione di cui al comma 1 dell art. 20, di seguito riportate: a) l avvio della procedura avviene attraverso specifico avviso pubblico aziendale, con indicazione delle modalità e dei termini per la presentazione della domanda di partecipazione da parte del personale in possesso dei requisiti; l avviso riporta inoltre quanto previsto dal comma 12 dell articolo in esame, secondo cui ha priorità di assunzione il personale in servizio alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 75/2017 (22 giugno 2017) e indica gli ulteriori criteri per definire l ordine di assunzione a tempo indeterminato, assicurando adeguata valorizzazione al criterio della esperienza maturata, nella medesima attività, in aziende ed enti del SSR della Regione Emilia-Romagna; b) le procedure garantiscono il rispetto della normativa concorsuale in materia di requisiti di ammissione per i profili professionali interessati; c) al fine di orientare prioritariamente le procedure in esame verso l acquisizione da parte del personale precario di condizioni lavorative continuative e stabili, le aziende valutano la previsione all interno dell avviso pubblico, come requisito specifico di partecipazione, del fatto di non essere già titolare di un contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato in profilo dirigenziale, alla data di pubblicazione dell avviso, presso una p.a. Le parti prendono positivamente atto che le Aziende e gli Enti del SSR hanno posto in essere le procedure di reclutamento speciale disciplinate dall art. 20, comma 1, del D.Lgs. 75/2017, orientate in modo particolare verso il personale che aveva maturato una determinata esperienza professionale, secondo i requisiti stabiliti dal legislatore, con contratti precari rientranti nell ambito del lavoro subordinato, sviluppando in modo molto incisivo ed efficace gli obiettivi contenuti nel Protocollo regionale del 4 maggio 2018; va infatti rilevato che se già nel 2017 erano state effettuate, con riferimento alla dirigenza medica e sanitaria, circa n. 416 assunzioni a tempo indeterminato di dipendenti in precedenza in servizio con contratti precari, nel corso del 2018, grazie anche alle procedure speciali prima richiamate, le stabilizzazioni saranno complessivamente pari a circa 670 unità. Come emerge dalla tabella che segue, gran parte delle stabilizzazioni hanno interessato i profili professionali direttamente impegnati nell erogazione delle attività assistenziali: Macroprofilo Stabilizzazioni Totale Medici Veterinari Altri dirigenti sanitari Dirigenti PTA Totale

7 Le parti prendono inoltre atto che le procedure di stabilizzazione attivate ai sensi dell art. 20, comma 1, del D.Lgs. 75/2017 potranno trovare ancora margini di sviluppo a seguito dello scorrimento delle graduatorie aziendali. Tutto ciò premesso, le parti, oltre a confermare i principi e gli obiettivi stabiliti nel precedente protocollo del 4 maggio 2018, ritengono opportuno integrarne i contenuti, al fine di individuare e condividere i principi di carattere generale che dovranno orientare gli ulteriori interventi di natura straordinaria, sempre riferiti al triennio , diretti a promuovere gli obiettivi di superamento del precariato e di valorizzazione della professionalità acquisita dal personale con rapporto di lavoro di natura flessibile. Essi dovranno essere rivolti in particolare alla stabilizzazione: a) del personale che abbia prestato servizio con tipologie contrattuali flessibili stipulate ai sensi dell art. 7, comma 6 e seguenti, del D.Lgs. 165/2001 (contratti di collaborazione e di lavoro autonomo), che sia in possesso dei requisiti previsti dall art. 20, comma 2, del D.Lgs. 75/2017; si precisa che, con specifico riferimento alle aziende ed enti del SSN, le procedure di stabilizzazione previste dalla norma in esame trovano applicazione anche al personale dirigenziale medico e tecnico professionale del SSN (come previsto dal successivo comma 11, per effetto delle modifiche introdotte dall art. 1, comma 813, della Legge 205/2017); inoltre, il requisito riferito ai tre anni di lavoro negli ultimi otto, rilevato alla data del 31/12/2017, può essere maturato anche presso diverse amministrazioni del SSN; b) dell ulteriore personale che abbia prestato servizio negli enti e nelle aziende del SSR della Regione Emilia-Romagna con le tipologie contrattuali flessibili di cui agli artt. 36 e 7, comma 6 e seguenti, del D.Lgs. 165/2001 e che non sia in possesso dei requisiti previsti dall art. 20 del D.Lgs. 75/2017. A questo fine, le parti condividono i seguenti principi generali, ad integrazione dei contenuti del precedente Protocollo del 4 maggio 2018, che dovranno orientare le politiche del personale delle Aziende ed Enti del SSR al fine di favorire il pieno raggiungimento dell obiettivo prima richiamato: a) gli interventi straordinari diretti alla stabilizzazione del precariato dovranno essere sviluppati in coerenza con i Piani Triennali dei Fabbisogni di personale; in particolare, le assunzioni a tempo indeterminato dovranno trovare copertura finanziaria nell ambito delle risorse destinate all attuazione del PTFP, anche attraverso il contenimento del ricorso alle tipologie contrattuali di impiego flessibile; b) le Aziende e gli Enti del SSR si avvalgono degli strumenti e delle procedure che ritengono più efficaci, nel contesto proprio delle politiche aziendali di reclutamento, al perseguimento degli obiettivi individuati nel presente protocollo; oltre alle procedure disciplinate dall art. 20 del D.Lgs. 75/2017, le Aziende potranno valutare il ricorso agli altri strumenti giuridici previsti dall ordinamento, funzionali al superamento del precariato e alla valorizzazione della professionalità acquisita dal personale sulla base di contratti di lavoro di natura flessibile, quali, a titolo esemplificativo, le procedure di reclutamento speciali disciplinate dall art. 35, comma 3-bis, del D.Lgs. 165/2001. Questi ultimi potranno essere orientate anche verso il personale precario che non sia in possesso dei requisiti richiesti dall art. 20 del D.Lgs. 75/2017; c) le Aziende e gli Entri del SSR garantiscono la corretta applicazione delle previsioni normative che individuano, a garanzia dell adeguato accesso dall esterno, un limite alle assunzioni che possono essere effettuate tramite procedure di reclutamento speciali, quali, ad esempio, le procedure riservate; come chiarito dal Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione detto limite è da riferirsi alle risorse finanziarie disponibili 3

8 nell ambito delle facoltà assunzionali dell amministrazione (cfr. circolare n. 3/2017, 3.2.1); nel contesto ordinamentale proprio delle aziende ed enti del SSR, le predette facoltà assunzionali sono quelle desumibili dal Piano Triennale dei Fabbisogni di Personale; d) le procedure speciali di reclutamento finalizzate al superamento del precariato hanno una disciplina che sottende un interesse prevalente rispetto alla mobilità prevista dall art. 30 del D.Lgs. 165/2001 che, conseguentemente, non è da svolgere in via propedeutica all avvio delle relative procedure (si veda anche la circolare n. 3/2017 prima richiamata, 3.2.2); e) le procedure in esame, con la sola eccezione di quelle previste dall art. 20, comma 1, del D.Lgs. 75/2017 (che realizzano una forma di stabilizzazione diretta) assumono necessariamente la forma del concorso pubblico (eventualmente riservato o con una quota di riserva a favore di chi sia in possesso di determinati requisiti); ciò comporta che la partecipazione presuppone necessariamente il possesso degli ordinari requisiti di ammissione previsti dalla disciplina concorsuale; nelle situazioni in cui la posizione di lavoro da stabilizzare sia coperta da personale precario che sta svolgendo un percorso formativo diretto all acquisizione del titolo di specializzazione, l Azienda potrà valutare l opportunità di programmare l avvio della procedura concorsuale secondo modalità dirette a favorire la partecipazione del suddetto personale; f) le procedure in esame applicano le modalità ed i criteri di valutazione previsti dalla disciplina concorsuale di cui al DPR n. 483/1997; in tale contesto garantiscono adeguate forme di valorizzazione dell esperienza professionale maturata con contratti di natura flessibile, con particolare riferimento, in ordine di priorità, a quella svolta nell Azienda che bandisce la procedura e, quindi, nelle altre aziende ed enti del SSR, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente disciplina concorsuale; g) la norma legislativa che prevede l utilizzo delle procedure previste dall art. 20 del D.Lgs. 75/2017 anche con riferimento al personale dirigenziale medico e tecnico-professionale del SSR, si intende riferita, come già indicato nel precedente Protocollo regionale e in coerenza con la finalità della norma e con le indicazioni interpretative ministeriali, a tutti i profili professionali dirigenziali medici e del ruolo sanitario; ciò salvo eventuali diverse indicazioni di natura legislativa o interpretativa dirette ad estendere l ambito applicativo della disposizione; h) con specifico riferimento alle procedure espletate ai sensi dell art. 20, comma 2, del D.Lgs. 75/2017, ai fini della rilevazione del requisito, indicato alla lettera b), relativo alla maturazione, alla data del , di almeno tre anni di servizio/contratto, anche non continuativi, a seguito di contratti attivati direttamente con aziende ed enti del SSN, si condividono i seguenti principi: o risulta corretto considerare, come già rilevato nel precedente protocollo regionale, tutti i rapporti di lavoro, anche se prestati con diverse tipologie di contratto flessibile, purché relative ad attività svolte o riconducibili alla medesima area o categoria professionale o disciplina di inquadramento nei ruoli del SSN, tenuto conto anche delle equipollenze ed affinità; a questo fine si tiene conto degli elementi desumibili dall oggetto del contratto e della professionalità del collaboratore; o non assume rilevanza la misura dell impegno lavorativo richiesto dal contratto flessibile, anche inteso come impegno orario desumibile dal corrispettivo del contratto; i) le graduatorie di concorso pubblicate ad esito delle procedure di cui all art. 20, comma 2, possono essere utilizzate per tutto il triennio ; j) le Aziende ed Enti del SSR possono avvalersi della facoltà di prorogare i corrispondenti rapporti di lavoro flessibili con i soggetti che partecipano alle procedure di cui ai commi 1 e 2 dell art. 20 del D.Lgs. 75/2017, fino all approvazione della relativa graduatoria. 4

9 Letto, approvato e sottoscritto. Bologna, Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini Assessore Politiche per la Salute Sergio Venturi 5