L organizzazione del lavoro all interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha subito negli ultimi anni una modifica, sia per rispondere a
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- Luca Martinelli
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1 Ordinamento Professionale L organizzazione del lavoro all interno della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha subito negli ultimi anni una modifica, sia per rispondere a nuovi compiti istituzionali sia per garantire, in termini di qualità oltre che di tempestività, le giuste risposte all'attività di supporto del Governo. La parte normativa dovrà quindi rivolgersi con particolare attenzione alla definizione di un nuovo e più avanzato ordinamento professionale, anche in considerazione del fatto che il percorso avviato su questo terreno, con i precedenti contratti nazionali, deve ritenersi solo una base di partenza. La progressiva riduzione degli organici e l aumento, anche in termini qualitativi, delle prestazioni richieste ai lavoratori del Comparto, hanno determinato, da parte della PCM, una richiesta generalizzata di maggiore professionalità e di inserimento indifferenziato dei lavoratori nei processi di lavoro, producendo un profondo scollamento tra la concreta realtà operativa ed il vigente ordinamento professionale che, previsto fin dal CCNL 1994/1997 e poi definito con il successivo CCNL 1998/2001, appare oggi definitivamente superato. La Presidenza del Consiglio è un amministrazione che, anche in base alla specificità istituzionale che la caratterizza, ha ritenuto necessario istituire un comparto autonomo di contrattazione per dotarsi di quella organizzazione del lavoro in grado di ottimizzare le professionalità presenti per meglio raggiungere le finalità cui è preposta. Tuttavia, l attuale inquadramento professionale del personale della PCM non appare funzionale né alle esigenze dell amministrazione, né a quelle degli stessi lavoratori. Di fronte alla crescita professionale ormai raggiunta dai lavoratori ed al loro continuo impegno per rispondere alle sollecitazioni richieste dal modello organizzativo, diventa oggi non più rinviabile la definizione di un nuovo ordinamento professionale che integri l'attuale declaratoria dei profili professionali. Il primo contratto del comparto PCM, nonostante sia risultato per certi aspetti innovativo rispetto a quello del comparto Ministeri, ha peraltro evidenziato alcuni 1
2 punti deboli che, se affrontati correttamente, possono costituire altrettante opportunità nell immediato. La piattaforma contrattuale RdB propone, quindi, un percorso normativo economico in grado di delineare una classificazione del personale che sia in grado di rappresentare le diverse realtà professionali dei dipendenti della PCM. Attualmente, vi sono degli uffici in cui le scelte organizzative impongono una estesa polifunzionalità dei dipendenti, ove la regola più diffusa resta quella del tutti fanno tutto, con la conseguenza di riscontrare una marcata ed elevata flessibilità delle prestazioni professionali. Analizzando la qualità dell apporto professionale dei singoli lavoratori, spesso non si è in grado di distinguere diversità di mansioni e di responsabilità da parte degli stessi dipendenti. La generale richiesta nella PCM di superare le funzioni proprie delle figure professionali del vigente ordinamento, deve comportare analogamente l abbandono definitivo dell attuale suddivisione in tre diverse Aree e la costituzione immediata di un Area unica nella quale ricollocare le attuali figure professionali. Riteniamo perciò che il nostro comparto sia ormai maturo per introdurre, a partire dal prossimo CCNL, la previsione di un Area Unica di Amministrazione denominata Area dei Processi Integrati avente al suo interno un numero tale di posizioni economiche in grado di inquadrare il personale della PCM in modo più coerente con le funzioni svolte. Allo stesso tempo, si rende necessario un adeguamento della componente tabellare dello stipendio in linea con l inserimento dei lavoratori nell ambito dei processi lavorativi. L accorpamento, che dovrà essere attuato entro la vigenza contrattuale, potrà realizzarsi secondo modalità e criteri rinviati al confronto del Contratto Integrativo, senza porre tuttavia particolari vincoli legati al possesso di determinati titoli di studio, che potranno comunque essere apprezzati, ma valorizzando adeguatamente la professionalità maturata che potrà essere oggetto di valutazione attraverso criteri oggettivi di verifica. 2
3 In questo senso, la stessa declaratoria dei profili professionali in vigore presso la PCM appare con le dovute lievi modifiche rispetto al numero delle famiglie del tutto funzionale all istituzione della suddetta Area dei Processi Integrati. La revisione dell ordinamento professionale dovrà affrontare inoltre la necessità di una semplificazione della collocazione del personale delle famiglie professionali superando l attuale suddivisione in diverse posizioni ordinamentali e di sviluppo economico che non trovano giustificazione rispetto alla indifferenziata attribuzione di funzioni e responsabilità. Pertanto, la proposta di modifica dell attuale ordinamento professionale si prefigge il superamento sia dei vigenti sbarramenti che neanche i precedenti CCNL hanno potuto sanare, sia del fenomeno del mansionismo; si tratta, quindi, di una proposta con la quale si punta a semplificare i meccanismi di carriera, assimilandoli tutti alla progressione entro l Area. Per rendere possibile l'implementazione delle professionalità necessarie agli assetti organizzativi attuali, consentendone anche per il futuro un costante adeguamento, la Contrattazione Integrativa di secondo livello dovrà essere messa in grado tuttavia di operare sulle procedure riguardanti i concorsi interni, superando i vincoli posti da altri soggetti istituzionali. Tuttavia, la proposta di istituire un Area dei Processi Integrati può richiedere dei passaggi intermedi che riequilibrino le anomalie relative ad alcune fasce retributive che appaiono oggi fortemente penalizzate. Si fa riferimento a quei dipendenti collocati nella seconda area, fascia retributiva 6 (Area II F6), che percepiscono una retribuzione tabellare superiore a quella di coloro che sono collocati nella terza area, fascia retributiva 1 (Area III F1). Infatti, con la nuova proposta si potrebbe eliminare tale contraddizione mediante l accorpamento della fascia retributiva apicale della II Area con quella iniziale della III Area, con il conseguente slittamento con procedure tutte da definire del personale dalla fascia 6 della II Area alla fascia 1 della III Area. Identico meccanismo si ripropone per il passaggio dalla 3
4 posizione economica apicale della prima area a quella iniziale della seconda area. Tali accorpamenti agevolerebbero la strada per la costituzione, appunto, dell Area Unica di Amministrazione. L operazione appare percorribile anche in virtù dell attuale situazione della pianta organica. A fronte di un numero di posti disponibili pari a unità (esclusa la Protezione Civile), vi sono occupati complessivamente, con una carenza di personale pari a 227 unità. Per aree la situazione è la seguente: 707 dipendenti di III area rispetto ai 775 previsti. La seconda area presenta una situazione di carenza più marcata: 736 dipendenti rispetto agli 871 previsti. La prima area con 24 posti occupati su 48 posti disponibili. Mentre per il ruolo speciale della Protezione Civile la situazione necessita di un intervento specifico per la rideterminazione della pianta organica a seguito anche dei recenti inquadramenti sia del personale contrattista, sia del personale comandato. Inoltre, in considerazione dell elevata età media dei dipendenti della PCM (oscilla tra i 53 e 55 anni) le citate carenze di organico si accresceranno nei prossimi anni. Questi numeri possono quindi facilitare il passaggio dei dipendenti dalla II area alla terza, mettendo fine ad una situazione di stallo che perdura da parecchi anni, con gravi e pesanti ripercussioni sulle prospettive di progressione professionale di tanti dipendenti. Dal punto di vista salariale, come è noto, mentre nella contrattazione collettiva nazionale prevale l aumento percentuale sullo stipendio tabellare di ciascuna posizione economica, con la contrattazione integrativa della PCM si premia piuttosto l appartenenza all area superiore con una accentuata diversificazione nell assegnare le risorse economiche riguardanti il trattamento accessorio. Tutto ciò contrasta fortemente con la succitata riduzione delle differenze in termini di apporto professionale dei dipendenti della PCM. 4
5 La RdB ritiene quindi doveroso restituire valore certo alla retribuzione dei dipendenti e in tal senso propone che gli aumenti contrattuali del biennio 2006/2007 siano destinati esclusivamente al salario tabellare Con lo schema sottostante si propone la costituzione di un Area dei processi integrati composta da 5 posizioni economiche raggruppate in due settori funzionali, rispettivamente, per i dipendenti con responsabilità del procedimento (2 posizioni economiche) e quelli con responsabilità del provvedimento (3 posizioni economiche). Nelle posizioni economiche all interno dei due settori funzionali confluiranno gli attuali parametri retributivi delle aree II e III, con la particolarità che la posizione economica definita P4 del settore funzionale responsabile del procedimento include l ex parametro economico F2 dell attuale area I. All interno di ciascun settore, i passaggi alle posizioni retributive successive a quelle iniziali avvengono automaticamente con cadenza biennale, mentre per i passaggi dal settore funzionale all altro, alfine di accelerare l accesso al settore funzionale successivo, è ipotizzabile una procedura di valutazione professionale con criteri oggettivi da concordare. Per il finanziamento dei suddetti passaggi dovranno essere stanziate specifiche risorse economiche, eventualmente a carico del bilancio della Presidenza del Consiglio e mai, in nessun caso, sottraendo risorse al F.U.P. Il prossimo CCNL dovrà farsi carico di verificare l opportunità, qualora sussista l esigenza organizzativa dell Amministrazione, di definire compiti di coordinamento dell attività o di collaborazione con la dirigenza da riservare a figure apicali dell attuale Area III indicando funzioni, requisiti e modalità di accesso alle stesse, nonché momenti di verifica periodica. In ogni caso tale esigenza organizzativa non può essere finanziata con il F.U.P. delle attuali Aree. 5
6 AREA DEI PROCESSI INTEGRATI Settore funzionale Responsabile del provvedimento P8 P7 P6 VALUTAZIONE PROFESSIONALE Settore funzionale Responsabile del procedimento P5 P4 6
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