Validazione delle competenze da esperienza: approcci e pratiche in Italia e in Europa
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- Mario Colucci
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1 Validazione delle competenze da esperienza: approcci e pratiche in Italia e in Europa 12 dicembre 2011 Auditorium Isfol - Corso D Italia, 33 I risultati di Highlight the Comptences Enrico Libera Mobile e.libera@scuolanazionaleservizi.it
2 ID PROGETTO TITOLO ORGANISMO CONTRAENTE PARTNER LLP-LDV-TOI-07-IT-305 Highlight the competences ARIS Formazione e Ricerca EKONOMETRICA (EL) EZAI FUNDAZIOA (ES) CENTRE DE RESSOURCES POUR LE DEVELOPPEMENT (FR) COMMISSION NATIONALE DE LA CERTIFICATION PROFESSIONNELLE (FR) LEGACOOP SERVIZI (IT) CONSORZIO NAZIONALE SERVIZI (IT) ISTITUTO PER L'INNOVAZIONE E TRASPARENZA DEGLI APPALTI E LA COMPATIBILITA' AMBIENTALE (IT) APEX - ORGANIZZAZJONI TAL (MT) ZAKLAD DOSKONALENIA ZAWODOWEGO (PL) REGIONE UMBRIA ONBSI SITO WEB SCUOLA NAZIONALE SERVIZI 2
3 abbiamo realizzato quello che avevamo dichiarato di fare (Gianfranco Piseri - Vice Presidente ONBSI) Una storia conclusa (o iniziata ora?) con soddisfazione un anno e 3 mesi dalla fine del progetto: ( capo cantiere / commessa settore pulizie) 3
4 Regione Umbria Sul tema degli standard professionali, formativi, di certificazione e riconoscimento dei crediti formativi, la Regione Umbria ha proceduto negli ultimi anni a sviluppare, nell ambito di azioni di sistema finanziate con il FSE, una propria dotazione di risorse metodologiche e di esperienze concrete. In data 29/11/2006 sono state approvate con DGR n 2076 le Linee di architettura del sistema regionale degli standard, primo riferimento metodologico di base per la costruzione del repertorio regionale degli standard professionali, formativi e di certificazione. Sulla base delle sperimentazioni regionali sopracitate, con la DGR n. 51 del 18/1/2010 è stata approvata la Direttiva sul sistema regionale degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione, che ha definito ed istituito il quadro di insieme del sistema degli standard professionali, formativi, di certificazione e di attestazione, visto come risorsa di medio termine delle politiche di istruzione, formazione e lavoro e conseguentemente riferimento dei relativi atti di programmazione. Si è definito con la Direttiva un insieme organico di norme ed un percorso attuativo, tracciato nelle sue linee cardine e si sono create le condizioni per costruire una forte relazione fra il sistema umbro ed i complessi processi di definizione del sistema nazionale degli standard, anche in relazione agli adempimenti che l Italia deve rispettare nei confronti della Ce.. 4
5 La Direttiva, inoltre, istituisce all art. 1 comma 1 il Repertorio regionale dei profili professionali minimi e degli standard di competenza, definiti a seguito di consultazione concertativa con i diversi soggetti interessati, inteso come l insieme delle rappresentazioni formali del lavoro adottate dalla Regione per i propri atti di programmazione. Una specificità del sistema umbro è anche la progressiva riconduzione al repertorio generale anche delle professioni regolamentate dalla Regione (p.e. nei settori del turismo, dell ambiente e dei servizi alla persona), rivolto a costituire un luogo che possa essere riferimento unitario per la progettazione dell offerta formativa e dell istituzione dei procedimenti di certificazione. Sul tema della certificazione delle competenze la Direttiva n. 51 definisce l insieme delle prescrizioni minime (standard) relative al procedimento di valutazione misurativa degli apprendimenti formali, non formali ed informali maturati da un individuo, a fini di rilascio delle relative attestazioni. 5
6 Ogni standard minimo di rilascio di qualifica o abilitazione è coordinato con il relativo standard professionale ed è articolato nelle seguenti componenti: Indicazioni di procedimento relative alla composizione della commissione, alle condizioni di accesso, alle modalità di pubblicizzazione e di presentazione delle richieste, alle eventuali specificazioni della valutazione misurativa in rapporto agli apprendimenti formali e non formali, alle attestazioni applicabili e ad ogni altro aspetto necessario ai fini della correttezza metodologica e formale dell atto. Scheda-verbale della Commissione di Certificazione, articolata in: sezione di supporto all esame preliminare del dossier individuale di certificazione, rivolta alla valutazione di pertinenza e significatività delle esperienze presentate dal candidato; per ogni Unità di Competenza oggetto di certificazione, scheda di valutazione misurativa degli apprendimenti, articola in: sezione di supporto all audizione del candidato, contenente i valutatori generali e specifici di pertinenza e coerenza degli apprendimenti posti in trasparenza dallo stesso, redatti con riferimento alle conoscenze, alle abilità ed al risultato complessivo atteso dall esercizio della competenza in oggetto; sezione di supporto alla somministrazione di prova, articolata in valutazione delle sole conoscenze e valutazione integrata di conoscenze e abilità. 6
7 Un importante sperimentazione sul tema degli standard è stata condotta dalla Regione Umbria con la Scuola Nazionale Servizi (di seguito SNS), firmatari del Memorandum of Understanding legato alla sperimentazione sviluppata con il progetto Highlight the Competences - Cooperazione Europea per un sistema di trasferimento di crediti ECVET per l IFP, concernente i fabbisogni di competenze e professionalità delle imprese cooperative operanti nel settore dei servizi - Programma UE Apprendimento Permanente Sottoprogramma Leonardo da Vinci. Tale sperimentazione ha avuto quale obiettivo specifico la promozione, diffusione e attuazione di quanto realizzato a partire alla figura del Capo Cantiere / Capo Commessa nei Servizi di Pulizia, con particolare riferimento al sistema di messa in trasparenza e certificazione delle competenze dei lavoratori. La definizione del Profilo professionale è avvenuta di concerto tra la Regione Umbria, la SNS e l ONBSI- Organismo Nazionale Bilaterale Servizi Integrati -e tale Profilo fa parte del repertorio Regionale dei Profili Professionali della Regione Umbria. 7
8 All interno del progetto settoriale ADVANTAGE, attivato a valere sul fondo paritetico interprofessionale FONCOOP, sono stati completati i primi percorsi formativi progettati dalla Scuola Nazionale Servizi per colmare il debito formativo emerso attraverso la messa in trasparenza delle competenze dei lavoratori di Cosp Tecno Service (sede a Terni e azienda firmataria del Memorandum of Understanding), per consentire loro l acquisizione della certificazione delle competenze del profilo in oggetto. E stato poi definito lo standard di certificazione delle competenze, al fine di procedere all ultima fase della sperimentazione descritta: la certificazione delle competenze dei lavoratori di Cosp Tecno Service a cura di una Commissione pubblica, su richiesta formale e individuale dei lavoratori coinvolti 8
9 In Italia; HtC è Trasferibile Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca È la base per il lo viluppo del repertorio del settore Servizi Integrati sviluppato da Scuola Nazionale Servizi, È stato utilizzato per un progetto DOI ne settore Edilizia; È oggetto di trasferimento in 3 (su 5) ToI presentati a Febbraio 2011; È la base riferimento per il settore Turismo in Aree Protette con il progetto ENS European Nature System; In Europa: In UK è trasferito come modello nel settore Energie Rinnovabili; La EFCI European Federation of Cleaning Industries lo ha adottato come modello per la definizione del repertorio del Cleaning Sector; La EuroFM - Associazione europea del Facility Management lo ha adottato per lo sviluppo di un DoI 9
10 CRITICITA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il FATTORE 22 10
11 Il FATTORE =1= ITALIA 20 regioni + 2 province autonome 22 repertori dei profili e sistemi di formazione e certificazione 11
12 Istruzioni per l uso Chi impone (o prova a imporre) standards ; La Perfida Albione, gli americani so forti, in trincea e..davvero l EQF ed ECVET sarà un opportunità? Catenaccio e contropiede: Capitolato tecnico; GPP e Acquisti Sociali OFM e Service Report (la pagella dei servizi) 12
13 Capitolato tecnico d appalto dei servizi di sanificazione ambientale in sanità 13
14 Grazie per l acenzione Enrico Libera Scuola Nazionale Servizi Mobile e.libera@scuolanazionaleservizi.it 14
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