REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA. COMUNE di BOISSANO
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1 REGIONE LIGURIA PROVINCIA DI SAVONA COMUNE di BOISSANO VARIANTE AL PIANO URBANISTICO COMUNALE, PER OPERE DI DEMOLIZIONE CON TRASFERIMENTO DELLA VOLUMETRIA AD ALTRO LOTTO E INCREMENTO DI VOLUME PER LA REALIZZAZIONE DI FABBRICATO A DESTINAZIONE RESIDENZIALE OGGETTO: CONFORMITA AL PIANO DI BACINO (Piano di Bacino del T.Nimbalto) il tecnico: Dott. Geol. Flavio Saglietto I richiedenti: Sig. IMPIERI Ciriaco Sig.ra DE FALCO Ilaria Rev. Descrizione Data All. 4 Perm. Costr. Conformità al Piano di Bacino Marzo 2014
2 SOMMARIO 1. DATI IDENTIFICATIVI, DISCIPLINA URBANISTICA E VINCOLI TERRITORIALI LOCALIZZAZIONE DELL INTERVENTO COMMITTENTI PIANIFICAZIONE DI BACINO ZONIZZAZIONE DI VINCOLO IDROGEOLOGICO PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORMATIVA SPECIFICA FASCE DI INONDABILITÀ (CAPO II ART.12 COMMA 2 A) AREE A DIVERSA SUSCETTIVITÀ AL DISSESTO DI VERSANTE (CAPO II ART.12-COM.2 B) INTERFERENZE CON IL RETICOLO IDROGRAFICO SIGNIFICATIVO(CAPO I ART.6 ART.3 R.R. N 3 DEL 14/07/2011) NORMATIVA DEL P.D.B Disciplina dell assetto idraulico dei fondovalle (capo III Sez.I) Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela relativa (capo I art.8) Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela assoluta (art. 4 - regolamento regionale 14/07/2011 n 3) Necessità di deroga per distanza da corso d acqua (capo I art.8) Necessità di deroga per riduzione fascia inedificabilità assoluta (art.4 R.R. n 3 del 14/07/2011) Aree a diversa suscettività al dissesto (capo III Sez.II-art.16) PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORMATIVA SPECIFICA FASCE DI INONDABILITÀ (CAPO II ART.12 COMMA 2 A) AREE A DIVERSA SUSCETTIVITÀ AL DISSESTO DI VERSANTE (CAPO II ART.12-COM.2 B) INTERFERENZE CON IL RETICOLO IDROGRAFICO SIGNIFICATIVO(CAPO I ART.6 ART.3 R.R. N 3 DEL 14/07/2011) NORMATIVA DEL P.D.B Disciplina dell assetto idraulico dei fondovalle (capo III Sez.I) Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela relativa (capo I art.8) Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela assoluta (art. 4 - regolamento regionale 14/07/2011 n 3) Necessità di deroga per distanza da corso d acqua (capo I art.8) Necessità di deroga per riduzione fascia inedificabilità assoluta (art.4 R.R. n 3 del 14/07/2011) Aree a diversa suscettività al dissesto (capo III Sez.II-art.16) CONFORMITÀ IDRO - GEOMORFOLOGICA DELL INTERVENTO RISPETTO ALLA PIANIFICAZIONE DI BACINO BREVE DESCRIZIONE DELL INTERVENTO AREE A DIVERSA SUSCETTIVITÀ AL DISSESTO DISTANZA DAI CORSI D ACQUA CONSIDERAZIONI CONCLUSIVE
3 1. DATI IDENTIFICATIVI, DISCIPLINA URBANISTICA E VINCOLI TERRITORIALI 1.1 Localizzazione dell intervento Regione Liguria Provincia di Savona Comune di Boissano Ambito di Bacino: Torrente Nimbalto Dati catastali (N.C.E.U.): foglio 8 mappale 1578 (Sito A Fabbricato da demolire) foglio 8 mappale 1672 (Sito B Fabbricato da realizzare) Aree Rete Ecologica /Aree Protette Provinciali: Esterno 1.2 Committenti Sig. IMPIERI CIRIACO nato a Belvedere Marittimo (CS) il 07/03/1944 (c.f.: MPRCRC44C07A773P), in qualità di proprietario del terreno sito in Boissano lungo la strada Provinciale Loano Boissano e distinto catastalmente al foglio n.8 con il mappale n. 1672; Sig. DE FALCO ILARIA nata a Torino (TO) il 23/02/1971 (c.f.:dfllri71b63l219i), in qualità di proprietaria del fabbricato e relativo terreno sito in Boissano in via Santa Libera n.11 distinto catastalmente al foglio n.8 con il mappale n.1578; 1.3 Pianificazione di bacino Piano di bacino stralcio per il rischio idrogeologico del Torrente Nimbalto approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n.47 in data 25/11/2003 e s.m.i.. 2
4 Variante alle norme di piano di bacino rif. D.G.P. n 74 del in recepimento del R.R. n 3 del 14/07/2012, adottata con D.G.P. n 188 del Zonizzazione di vincolo idrogeologico Sito A => Area compresa entro i limiti del vincolo idrogeologico (L.R. 4/99) Sito B => Area non compresa entro i limiti del vincolo idrogeologico (L.R. 4/99) 3
5 SITO A Fabbricato da demolire 4
6 2. PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORMATIVA SPECIFICA 2.1 Fasce di inondabilità (capo II art.12 comma 2 a) Area non investigata 2.2 Aree a diversa suscettività al dissesto di versante (capo II art.12-com.2 b) Aree a suscettività Media (Pg2) 2.3 Interferenze con il reticolo idrografico significativo(capo I art.6 art.3 R.R. n 3 del 14/07/2011) Non sussistono interferenze con acque pubbliche e demaniali di primo, secondo o terzo livello censite nella cartografia del reticolo idrografico aventi bacino imbrifero maggiore di 0,1 kmq e con rii minori (bacino idrografico minore di 0,1 kmq), e con corsi d acqua individuati dalla base topografica della Carta Tecnica Regionale. 2.4 Normativa del P.d.B Disciplina dell assetto idraulico dei fondovalle (capo III Sez.I) Area non investigata Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela relativa (capo I art.8) Distanza maggiore di 40 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie maggiore di 1 kmq (reticolo di primo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona. Distanza maggiore di 20 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie compresa tra 0.25 e 1 kmq (reticolo di secondo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona. Distanza maggiore di 10 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie compresa tra 0.1 e 0.25 kmq (reticolo di 5
7 terzo livello) e con superficie minore di 0,1 kmq idraulicamente indagati o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela assoluta (art. 4 - regolamento regionale 14/07/2011 n 3). Distanza maggiore di 10 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie maggiore di 0,1 kmq (reticolo di primosecondo e terzo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona. Distanza maggiore di 3 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie minore di 0.1 kmq (reticolo minuto) non idraulicamente indagati Necessità di deroga per distanza da corso d acqua (capo I art.8) No Necessità di deroga per riduzione fascia inedificabilità assoluta (art.4 No R.R. n 3 del 14/07/2011) Aree a diversa suscettività al dissesto (capo III Sez.II-art.16) Pg2 Media Normativa del P.d.B. (art.16 comma 10) Nelle aree a suscettività al dissesto media (Pg2), bassa (Pgl) e molto bassa (PgO) si demanda ai Comuni, nell ambito della normativa geologica di attuazione degli strumenti urbanistici o in occasione dell approvazione sotto il profilo urbanisticoedilizio di nuovi interventi insediativi e infrastrutturali, la definizione della disciplina specifica di dette aree, attraverso indagini specifiche, che tengano conto del relativo grado di suscettività al dissesto. Tali indagini devono essere volte a definire gli elementi che determinano il livello di pericolosità, ad individuare le modalità tecnicoesecutive dell intervento, nonché ad attestare che gli stessi non aggravino le condizioni di stabilità del versante. 6
8 SITO B Fabbricato da realizzare 7
9 3. PIANIFICAZIONE DI BACINO E NORMATIVA SPECIFICA 3.1 Fasce di inondabilità (capo II art.12 comma 2 a) Area non investigata 3.2 Aree a diversa suscettività al dissesto di versante (capo II art.12-com.2 b) Aree a suscettività Medio (Pg2) 3.3 Interferenze con il reticolo idrografico significativo(capo I art.6 art.3 R.R. n 3 del 14/07/2011) Non sussistono interferenze con acque pubbliche e demaniali di primo, secondo o terzo livello censite nella cartografia del reticolo idrografico aventi bacino imbrifero maggiore di 0,1 kmq e con rii minori (bacino idrografico minore di 0,1 kmq), e con corsi d acqua individuati dalla base topografica della Carta Tecnica Regionale. 3.4 Normativa del P.d.B Disciplina dell assetto idraulico dei fondovalle (capo III Sez.I) Area non investigata Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela relativa (capo I art.8) Distanza maggiore di 40 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie maggiore di 1 kmq (reticolo di primo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona. Distanza maggiore di 20 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie compresa tra 0.25 e 1 kmq (reticolo di secondo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona; nello specifico il Rio delle Fornaci, corso d acqua secondario individuato sulla carta del reticolo idrografico. 8
10 Distanza maggiore di 10 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie compresa tra 0.1 e 0.25 kmq (reticolo di terzo livello) e con superficie minore di 0,1 kmq idraulicamente indagati o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona Distanze dai corsi d acqua fascia di tutela assoluta (art. 4 - regolamento regionale 14/07/2011 n 3). Distanza maggiore di 10 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie maggiore di 0,1 kmq (reticolo di primosecondo e terzo livello) o iscritti all elenco delle acque pubbliche della provincia di Savona. Distanza maggiore di 3 m con corsi d acqua individuati nella carta del reticolo idrografico con superficie minore di 0.1 kmq (reticolo minuto) non idraulicamente indagati Necessità di deroga per distanza da corso d acqua (capo I art.8) No Necessità di deroga per riduzione fascia inedificabilità assoluta (art.4 No R.R. n 3 del 14/07/2011) Aree a diversa suscettività al dissesto (capo III Sez.II-art.16) Pg2 Media Normativa del P.d.B. (art.16 comma 10) Nelle aree a suscettività al dissesto media (Pg2), bassa (Pgl) e molto bassa (PgO) si demanda ai Comuni, nell ambito della normativa geologica di attuazione degli strumenti urbanistici o in occasione dell approvazione sotto il profilo urbanisticoedilizio di nuovi interventi insediativi e infrastrutturali, la definizione della disciplina specifica di dette aree, attraverso indagini specifiche, che tengano conto del relativo grado di suscettività al dissesto. Tali indagini devono essere volte a definire gli elementi che determinano il livello di pericolosità, ad individuare le modalità tecnicoesecutive dell intervento, nonché ad attestare che gli stessi non aggravino le condizioni di stabilità del versante. 9
11 4. CONFORMITÀ IDRO - GEOMORFOLOGICA DELL INTERVENTO RISPETTO ALLA PIANIFICAZIONE DI BACINO 4.1 Breve descrizione dell intervento Sito A - Area zona Morteo (Fabbricato in demolizione) L intervento proposto è quello della completa demolizione dei volumi esistenti sul lotto di intervento, attualmente utilizzati come magazzini e locali di sgombero. La demolizione dell intero volume libererà l area che sarà successivamente sistemata a verde, tramite la preparazione del terreno per la semina di un nuovo manto erboso e la messa in dimora di alcune piante, nonché eventuali interventi di manutenzione sul muro di contenimento a cui il fabbricato è attualmente appoggiato sul fronte retrostante. Sito B - Area zona Fornaci (Fabbricato in costruzione) L intervento prevede la realizzazione, al di sopra del livello interrato già esistente, di un fabbricato per civile abitazione costituito da due unità abitative. Il fabbricato sarà composto da due piani fuori terra con copertura a due falde inclinate; le due unità saranno divise in senso verticale, con ogni unità composta da un piano terreno e un piano primo. 4.2 Aree a diversa suscettività al dissesto I siti ricadono entrambi in zona Pg2. Sono allegate al progetto la relazione geologica e la relazione geotecnica di fattibilità contenenti le indagini e le relative indicazioni tecniche dell intervento in merito al grado di suscettività della zona in oggetto. Sono state considerate le problematiche di carattere geologico e geotecnico in merito all intervento in esame, specificatamente in relazione alla collocazione in zona a suscettività al dissesto media e fornite le indicazioni per la corretta analisi geostratigrafica del territorio. 4.3 Distanza dai corsi d acqua 10
12 Il sito A è posto ad una distanza maggiore di 40 mt rispetto al limite dell alveo demaniale maggiormente vicino, mentre il sito B è posizionato ad distanza maggiore di 20 m (si veda planimetria allegata) rispetto al Rio Delle Fornaci, corso d acqua secondario individuato nella cartografia del reticolo idrografico. L intervento nel suo complesso pertanto risulta in accordo con le disposizioni di cui all art. 8 della normativa del P.d.B. (variante alle norme di piano di bacino rif. D.G.P. n 74 del in recepimento del R.R. n 3 del 14/07/2012, adottata con D.G.P. n 188 del ) e con l art. 4 del regolamento regionale 14/07/2011 n Considerazioni conclusive Dal punto di vista geomorfologico il progetto nella sua interezza risulta fattibile e non in contrasto rispetto alla normativa di cui al piano stralcio di Bacino del Torrente Nimbalto e non necessita dell ottenimento di specifico parere o deroga da parte degli organi di controllo provinciali. 11
13 ALLEGATI CARTOGRAFIA P.d.B. SITO A CARTA SUSCETTIVITA AL DISSESTO DEI VERSANTI (tav.8) CARTA DEGLI INTERVENTI CARTA DEL RETICOLO IDROGRAFICO (tav.13) CARTA AREE RETE ECOLOGICA CARTA DELLE AREE PROTETTE PROVINCIALI SITO B BACINO IDROGRAFICO RIO DELLE FORNACI CARTA SUSCETTIVITA AL DISSESTO DEI VERSANTI (tav.8) CARTA DEGLI INTERVENTI CARTA DEL RETICOLO IDROGRAFICO (tav.13) PLANIMETRIA SOVRAPPOSIZIONE PROGETTO-MAPPA CATASTALE 12
14 CARTA AREE RETE ECOLOGICA CARTA DELLE AREE PROTETTE PROVINCIALI 13
15
16 SITO A Fabbricato da demolire
17 estratto carta della suscettività al dissesto del torrente Nimbalto Area di intervento
18 estratto carta degli interventi del Torrente Nimbalto area di intervento
19 estratto reticolo idrografico piano di bacino del Torrente Nimbalto Area di intervento
20 area di intervento estratto carta aree Rete Ecologica
21 area di intervento estratto carta delle Aree Protette Provinciali
22 SITO B Fabbricato da realizzare
23 estratto carta della suscettività al dissesto del torrente Nimbalto Area di intervento
24 estratto carta degli interventi del Torrente Nimbalto area di intervento
25 estratto reticolo idrografico piano di bacino del Torrente Nimbalto Area di intervento
26
27 area di intervento estratto carta aree Rete Ecologica
28 area di intervento estratto carta delle Aree Protette Provinciali
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