polverizzazione meccanica, dove il diametro delle gocce è definito tramite un azione, appunto di tipo meccanico, condizionata dalle

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1 BANCO DI PROVA g Domenico Pessina, Davide Facchinetti LA FORZA DELL ARIA N MACCHINE AGRICOLE s et te mbr e 2013 onostante gli schemi costruttivi e i principi di funzionamento delle macchine irroratrici a distribuzione verticale siano estremamente vari, la gran maggioranza di esse sono raggruppate in quella categoria definita atomizzatori, nei quali la miscela fitoiatrica, preventivamente messa in (notevole) pressione da una pompa viene spinta attraverso una serie di ugelli, grazie ai quali è frantumata in goccioline con diametri compresi tra 200 e 600 μm, in funzione proprio della pressione di esercizio, ma anche della conformazione e della sezione dell orifizio dell ugello e delle proprietà chimico-fisi- 14 che della miscela erogata, in particolare la viscosità e la tensione superficiale. Tramite uno o talvolta due ventilatori (in quest ultimo caso quasi sempre controrotanti), spesso a pale, viene poi creato un potente flusso d aria che provvede a trasportare verso la vegetazione le goccioline prodotte dagli ugelli. Si tratta, in poche parole, di atomizzatori a polverizzazione meccanica, dove il diametro delle gocce è definito tramite un azione, appunto di tipo meccanico, condizionata dalle prestazioni della pompa e dalle caratteristiche tecniche degli ugelli. Meno diffuse (per il momento) sono invece le irroratrici a polverizzazione pneumatica, come il Ventis di Nobili oggetto di questo banco prova, comune- LA VENTIS DI NOBILI SI PROPONE COME UNA GAMMA DI VERSATILE E MODULARE. E CON QUALCHE ORIGINALE SOLUZIONE TECNICA mente denominate nebulizzatori, perché sfruttano una corrente d aria molto più potente della precedente, di velocità estremamente elevata e in grado di polverizzare una vena liquida che viene immessa all interno del tubo Venturi, che risulta quindi il cuore dell attrezzatura. Rispetto a quelle a polverizzazione meccanica, il vantaggio principale di queste macchine è quello di poter generare una popolazione di goccioline particolarmente fini e caratterizzate da una notevole uniformità dimensionale, a tutto vantaggio di una copertura più completa ed uniforme. Per questo motivo, queste macchine operano tipicamente a basso volume, perché si può ottenere il medesimo grado di co-

2 Prima di incominciare Per garantire elevati standard qualitativi delle produzioni agricole, la loro difesa con prodotti chimici di sintesi è tuttora una prassi imprescindibile, anche se indubbiamente la loro gestione si rivela alquanto problematica per l impatto ambientale e per l effettiva salvaguardia della salute degli operatori adibiti alla distribuzione in campo. La difesa da patogeni e parassiti richiede quindi una sofisticata azione di monitoraggio e la massima tempestività d azione. Soprattutto in frutticoltura e in viticoltura, l impiego di macchine, agrofarmaci e manodopera per i trattamenti alle colture rappresenta sovente la voce più importante tra i costi di produzione. In questo contesto, l incidenza del fattore macchina è spesso sottovalutata: all acquisto si privilegia quasi sempre il fattore prezzo, piuttosto che altre caratteristiche tecnico-operative che potrebbero minimizzare l impatto ambientale, l impiego di prodotto e l impegno di manodopera. La macchina irroratrice ideale è dunque quella che rende massima l efficacia agronomica del trattamento in relazione al tipo di coltura e alle differenti condizioni operative; ad esempio il mezzo è diverso se si deve agire con principi attivi di copertura piuttosto che sistemici, pertura con una quantità di miscela irrorata significativamente inferiore a quella delle macchine tradizionali. Il Ventis di Nobili Si tratta di una serie di nebulizzatori estremamente modulare, che comprende modelli sia portati che trainati, con capacità del serbatoio tra 400 e 2000 l. Il modello in prova, il T OTFF trainato a doppia aspirazione, e/o si deve intervenire all inizio della stagione vegetativa piuttosto che in prossimità della raccolta. In realtà, non esiste l irroratrice ideale, in grado di svolgere un lavoro impeccabile in tutte le situazioni (anche perché se ci fosse tutti gli agricoltori l avrebbero già acquistata ). È necessario invece mettere proficuamente in pratica dei compromessi, minimizzando le inefficienze della macchina ove essa non riesca ad esprimere al meglio le proprie performance. Concretamente, per i principi sistemici in generale è sufficiente che la miscela irrorata sia depositata (e rimanga) sulla vegetazione, dopodiché sarà la è stato espressamente progettato per operare in vigneti (o frutteti) a spalliera, con larghezza massima dell interfilare di 3 m. La configurazione esaminata era in grado di trattare in un unica passata due filari completi più due facciate dei filari immediatamente adiacenti, per un totale quindi di tre filari effettivi, equivalenti ad una larghezza di lavoro max di ben 9 m. Le eventuali regolazioni della sua larghezza di lavoro, ma anche dell altezza operativa, soluzione circolante all interno della pianta a provvedere al trasporto capillare del principio attivo; in tal caso, è opportuno evitare dannosi sovradosaggi, che comporterebbero inevitabili perdite di prodotto per percolamento a terra. Viceversa, per i principi attivi che agiscono in copertura è fondamentale che sia garantita una buona penetrazione della miscela all interno del volume vegetale da trattare, e soprattutto che il prodotto possa essere distribuito idealmente come una fine pellicola depositata uniformemente sulla massa vegetata, creando in tal modo una sorta di barriera che impedisca l attacco dei patogeni. sono agevoli e rapide, effettuate tramite cilindri idraulici dedicati, comandati tramite i distributori dell impianto idraulico del trattore. La velocità del flusso d aria prodotto dal ventilatore centrifugo a singola aspirazione in corrispondenza delle bocchette di uscita arriva a ben 430 km/h per una portata di 7500 m³/h, e aumenta addirittura a 550 km/h con il modello opzionale a doppia aspirazione, grazie al quale anche la portata viene incrementata a Dettagli dei cilindri idraulici dedicati alla regolazione continua dell altezza dei diffusori (in alto a sinistra) e della larghezza di lavoro (in alto a destra) del nebulizzatore Ventis di Nobili. Sui Ventis di Nobili la larghezza di lavoro è regolabile in continuo entro un ampio intervallo, per coltivazioni a spalliera con interfilare sino a 3 m. macchine agricole s et te mbr e

3 BANCO DI PROVA MACCHINE AGRICOLE settembre La conformazione e le dimensioni attentamente studiate degli eiettori che conglobano la strozzatura Venturi permettono la produzione di una popolazione omogenea di goccioline, dal diametro molto piccolo ( μm) m³/h. I valori estremamente elevati del cosiddetto vento, tra l altro raggiunti con la minima richiesta energetica possibile grazie all attento dimensionamento dei canali convogliatori, permette al Ventis di creare gocce notevolmente piccole (tipicamente Ø μm), con una pressione della miscela fitoiatrica di 2 bar max, ottenute per mezzo di eiettori sapientemente conformati, posti in corrispondenza della strozzatura Venturi. La cura generale posta nella progettazione dei Ventis fa sì che la potenza motore del trattore da accoppiare vari secondo Nobili da 50 CV circa (37 kw) per il modello più piccolo con ventilatore a singola aspirazione e di due erogatori a manina con 4+4 bocchette, sino a 80 CV (59 kw circa) per quello di maggior capacità lavorativa (simile a quello in prova), che comprende il ventilatore a doppia aspirazione e una testata di erogazione scavallante con molteplici erogatori. Grazie ad un cambio a due velocità a servizio del ventilatore, è possibile lavorare anche con assorbimenti inferiori, riducendo la velocità e la portata dell aria di un 10-15% circa, ad ottenere contestualmente una corrispondente diminuzione della potenza impegnata e dei consumi di gasolio. Anche per quanto riguarda la pompa, sui Ventis di Nobili viene comunque enfatizzato il concetto di modularità: nella configurazione base è installata infatti una pompa centrifuga in bronzo ad alta portata pressoché priva di necessità di manutenzione, mentre in opzione è possibile Sui Ventis di Nobili nella confi gurazione base è installata una pompa centrifuga in bronzo ad alta portata, che può però essere rimpiazzata a richiesta da una pompa a pistoni e membrana (al centro) integrata da un circuito di riduzione della pressione a doppio stadio. A destra il gruppo distributore, con i comandi (manopole rosse) dei regolatori modulari dedicati ad ogni singolo diffusore. avere la più comune pompa a pistoni e membrana, in questo caso integrata da un circuito di riduzione della pressione a doppio stadio, per riuscire ad erogare senza oscillazioni anche pressioni limitate, caratteristica peculiare di questa tipologia di irroratrici. In tal caso, la pompa lavora originariamente a 20 bar circa, ridotti dal primo stadio a circa bar (in base alle regolazioni) mandando in scarico nel serbatoio il liquido eccedente, ad ottenere al contempo un efficace ricircolo della miscela fitoiatrica, tale da evitare dannose sedimentazioni. Il secondo stadio provvede invece ad abbassare ulteriormente la pressione da 10 fino a 3 bar, cioè ai valori tipici di normale gestione della miscela nei nebulizzatori. Ugelli ATR in posizione insolita Per la massima precisione della quantità distribuita, senza sprechi ed errori, Nobili ha equipaggiato i Ventis OTF-OTFF con i comuni ugelli ATR che, agendo non all esterno in atmosfera (come avviene di solito) ma all interno della tubazione che convoglia il liquido verso gli eiettori, rivestono in questo caso più che altro una funzione di orifizi calibrati. Grazie a questo accorgimento, e per mezzo di un apposita tabella fornita da Nobili delle portate degli ugelli così installati in funzione delle pressioni di esercizio, la taratura risulta notevolmente semplificata. Modularità ulteriormente esaltata da ben 11 testate erogatrici disponibili, per adattare al meglio i Ventis alle più svariate forme di allevamento. Nobili ci tiene La modularità di impiego dei Ventis di Nobili è ben sottolineata anche dall ampio numero di testate disponibili.

4 Testate modulari, per il massimo adattamento alle forme di allevamento più disparate. Ugelli ATR collocati all interno dei diffusori, con funzione di orifizio calibrato. Telaio in acciaio zincato a caldo di serie. Ampia disponibilità nelle configurazioni dei diffusori. Ventilatori a singola o a doppia aspirazione, con portate di 7500 o m³/h. Pneumatici larghi e a bassa pressione, disponibili nelle misure 31/15.5. Asse tandem a richiesta OTFF La versatilità dei Ventis è esaltata dalla possibilità di ottenere numerose combinazioni nella disposizione dei diffusori, in modo da adattare al meglio il trattamento fitosanitario alle differenti conformazioni che la parte aerea della coltura assume nel corso della stagione vegetativa. MACCHINE AGRICOLE s et te mbr e 2013 OTF 17

5 BANCO DI PROVA Molle di richiamo per la possibile rotazione posteriore del telaio di sostegno dei diffusori, ad evitare danni importanti in caso di contatto con elementi fissi dell impianto colturale. Cilindro idraulico di regolazione dell altezza di lavoro dei diffusori. Gruppi di regolazione DPM per un dosaggio della miscela proporzionale al regime motore. Timone sterzante bloccabile per la circolazione su strada pubblica. Cilindri idraulici per l adattamento continuo alla larghezza dell interfilare. Serbatoi della miscela con capacità variabile tra 400 e 2000 l. Pompa centrifuga in bronzo ad alta portata; in alternativa, pompa a pistoni e membrana con circuito di riduzione della pressione a doppio stadio. PRINCIPALI CARATTERISTICHE TECNICHE DEI MODELLI DELLA GAMMA VENTIS DI NOBILI. Modello MACCHINE AGRICOLE s et te mbr e P P T T T T T T 18 Accoppiamento portato Capacità Ventilatori, Portata Potenza serbatoio, l n d aria, m³/h trattore, CV trainato a far sapere che i suoi progettisti sono sempre a disposizione di clienti che necessitino di ulteriori soluzioni personalizzate; proprio di recente i Ventis sono stati adattati per i trattamenti fitoiatrici di colture inusuali alle nostre latitudini, come ad esempio la Noce Macadamia, coltivata comunemente in Australia e in Sud Africa e caratterizzata da apparati vegetativi molto estesi e profondi. A completamento di un offerta di prim ordine, non potevano certo mancare di serie il telaio in acciaio zincato a caldo, il serbatoio Massa a vuoto, kg Per il massimo rispetto del soprassuolo e per facilitare la manovrabilità (specie in capezzagna), tutti i modelli trainati della gamma Ventis possono disporre di pneumatici larghi e a bassa pressione e di timone sterzante lava macchina e quello lavamani, nonché diversi modelli di gruppi di regolazione DPM, per un dosaggio proporzionale al regime motore che, per una medesima marcia inserita, permette di mantenere una sostanziale uniformità di distribuzione anche con limitate variazioni della velocità di avanzamento rispetto a quella preventivata in sede di taratura. Per il massimo rispetto del soprassuolo e per facilitare la manovrabilità (specie in capezzagna), naturalmente tutti i modelli trainati della gamma Ventis dispon- gono di pneumatici larghi e a bassa pressione, nelle misure 31/15.5 e di timone sterzante, che in conformità a quanto disposto dal Codice della Strada deve essere irrigidito nella circolazione su strada pubblica. Inoltre, nel caso di interferenza con parti resistenti della vegetazione o elementi di supporto dell impianto (ad es. i pali del vigneto), il telaio di sostegno dei diffusori è dotato di molle di richiamo che permettono una sua rotazione posteriore, per evitare danni importanti alla struttura di base.

6 BANCO DI PROVA LA PROVA Nell ambito della numerosa gamma dei modelli Ventis, quello sottoposto a prova è stato il T OTFF, una versione trainata con serbatoio da 1000 l e ventola a doppia aspirazione, configurato nell occasione per trattare 3 filari equivalenti (due completi e due pareti adiacenti). Per ogni parete di filare erano predisposte 3 bocchette, per un totale di 18 diffusori. In tal caso, in base a prove specifiche eseguite dal costruttore, al regime di rotazione nominale i ventilatori dovrebbero assorbire circa 35 CV alla pdp. La macchina è stata accoppiata ad un trattore New Holland T5070, con potenza massima nominale di 113 CV; considerando la richiesta di potenza della pompa del nebulizzatore, quella per il traino e quelle proprie del trattore (per autodislocamento, trasmissione, impianto idraulico, eventuale slittamento) una motrice da 90 CV potrebbe essere sufficiente, così come consigliato da Nobili. Nell occasione, il T5070, so- Il nebulizzatore trainato Ventis T OTFF, con serbatoio da 1000 l e ventola a doppia aspirazione, configurato nell occasione per trattare 3 filari equivalenti. che TraTTore accoppiare? MACCHINE AGRICOLE s et te mbr e 2013 Non è solo la potenza richiesta alla pdp e/o quella richiesta in trazione che condiziona la potenza (e quindi la stazza) del trattore adatto da accoppiare ad un attrezzatura, ma anche la massa di quest ultima, specie se è portata all attacco a 3 punti del sollevatore, per garantire in tutti i frangenti operativi una sicura stabilità dell insieme motriceoperatrice. Nel caso specifico dei nebulizzatori, l elemento decisivo in 20 Potenza assorbita dei ventilatori a singola e a doppia aspirazione montati sui nebulizzatori della gamma Ventis di Nobili, in funzione del numero delle bocchette da asservire. tal senso è rappresentato dalla capacità del serbatoio della miscela. Più in generale, il componente di gran lunga più oneroso in termini di richiesta di potenza è certamente il ventilatore. A tale proposito, la Nobili ha misurato l assorbimento di potenza dei ventilatori (a singola e a doppia aspirazione) in relazione alla sezione totale di uscita dell aria soffiata. Poiché ogni bocchetta ha un area di uscita di circa 10 cm², è possibile correlare la potenza richiesta dal ventilatore al numero di diffusori operativi, che sono conseguenza diretta della configurazione del nebulizzatore di volta in volta impiegato. A tale proposito è stata eseguita una prova con un ventilatore a doppia aspirazione sul modello Ventis T, configurato per il trattamento di 3 filari equivalenti (per una larghezza di lavoro fino a 9 m), per un totale di 18 bocchette; in tal caso, l assorbimento alla pdp con il doppio ventilatore a regime nominale è stato di 35 CV circa. Considerando che, a causa del rendimento di trasmissione al motore la pdp assorbirebbe circa 37 CV, e che la pompa richiede altri 3 CV, si potrebbe ipotizzare in circa 40 CV la necessità per il Ventis di Nobili. A ciò si deve aggiungere la potenza richiesta per il traino dell attrezzatura (a 7-8 km/h sono 7-10 CV in più in piano, a seconda delle condizioni del terreno; il doppio in salita, su una pendenza ragionevole). Infine, considerando un ulteriore impegno di potenza del 30-35% circa che il trattore deve riservare per il suo regolare funzionamento (in termini di autodislocamemto, per il funzionamento del suo cambio, per l impianto idraulico e per una eventuale limitata quota di slittamento), si arriva ad un potenza motore necessaria di CV circa, che è quella (giustamente) consigliata da Nobili per l accoppiamento con il modello provato.

7 vrabbondante rispetto alle reali necessità, è stato quindi impiegato per mere questioni di disponibilità temporanea. I consumi di combustibile Il Ventis T OTFF è stato provato a punto fisso, in due diverse modalità di funzionamento, che hanno previsto l impiego in alternativa della pdp tradizionale a 540 giri/min (con il motore del trattore a 2250 giri/min) e della 540ECO (con il regime del propulsore ridotto a 1550 giri/min). Nel primo caso, i ventilatori giravano a 4160 giri/min, il regime più alto tra i due selezionabili sul nebulizzatore, a produrre una portata d aria di m³/h. Viceversa, con la pdp 540ECO è stata selezionata la velocità più bassa (3780 giri/min), per generare un flusso d aria pari a 7500 m³/h. Il confronto è stato eseguito allo scopo di accertare i consumi di combustibile in due differenti situazioni operative, ovvero quando l aria può essere proficuamente limitata, a tutto vantaggio di una limitazione della deriva e, al contrario, quando invece è importante aprire la vegetazione per far convenientemente penetrare il prodotto all interno, per un ottimale efficacia fitosanitaria. Con il motore del trattore a 2250 giri/min e pdp 540 tradizionale, il consumo per l azionamento dei ventilatori e della pompa è stato di 14,4 l/h, mentre nella situazione maggiormente conservativa (motore a 1550 giri/min e pdp 540ECO) si è registrato un fabbisogno di combustibile del 21% inferiore, pari a 11,4 l/h. In una situazione di campo reale, questi valori andrebbero però aumentati di circa un terzo, per tenere conto di tutti gli impegni di potenza accessori, per cui si potrebbero considerare come realistici valori rispettivamente pari a 19 l/h (16 kg/h circa) e 15 l/h (12,5 kg/h). Considerando il possibile accoppiamento del Ventis T con trattori da 90 CV, a carreggiata stretta idonei all impiego in frutteto e vigneto, un rifornimento a metà giornata risulta essere necessario, dato che per questioni di spazio la capacità del serbatoio del gasolio in queste macchine generalmente non supera i l. Ciò che invece risulta essere in ogni caso veramente degna di nota è la capacità di lavoro che i Ventis di Nobili possono esprimere: risulta essere determinante infatti la capacità di trattare Non solo nebulizzatori Non si è ancora spenta l eco dei festeggiamenti a Mario Rossi, presidente della Nobili, per il suo mezzo secolo di attività nell azienda bolognese (traguardo raggiunto nel marzo 2012), che a sottolineare la dinamica realtà dell azienda di Molinella (BO) è la notizia della sua recente espansione: notevole l incremento del 25% della superficie di proprietà, con la creazione di un area specifica dedicata alla formazione e allo sviluppo e alle prove dei prototipi (dove peraltro sono state effettuate le prove di questo articolo), nonché uno showroom per l esposizione permanente delle attrezzature. La nostra filosofia aziendale riserva da anni grande attenzione agli investimenti in ricerca e sviluppo, che rappresentano il 2% del nostro fatturato afferma Guido Rossi, direttore della Nobili. La costante tensione all innovazione è rafforzata anche da continui e stretti rapporti di collaborazione con le più prestigiose Università italiane ed estere. Peraltro, la produzione della Nobili di Molinella (BO) non verte solamente sulle macchine per i trattamenti fitosanitari, ma anche su una serie di elevatori a forche portati dal trattore e soprattutto su un ampia gamma di trinciatrici adatte a molteplici impieghi in diverse filiere. Da segnalare tra queste la falciapacciamatrice VSS (V-Shaped Slasher), adatta per il taglio dell erba nell interfilare e l accumulo del materiale di risulta nel sottofila, adatta nei frutteti con superficie profilata a V per lo scolo delle acque meteoriche al centro dell interfila. Con larghezza di lavoro tra 2 e 3,5 m, e da accoppiare a trattori con potenza compresa tra 40 e 80 CV, la VSS è composta da 7 rotori ad asse verticale a doppia lama, con dischi o ruote quali dispositivi di appoggio e regolazione dell altezza di taglio. In tema, da segnalare anche la trinciatrice SDS (Side Delivery System), che contestualmente alla pulizia dell interfilare realizza una pacciamatura del sottofila con il materiale sminuzzato, indirizzandolo lateralmente per mezzo di uno o due convogliatori dedicati, potendo adattare l entità del flusso alla velocità di avanzamento e all altezza dell erba tagliata. Infine, per le filiere dedicate alla produzione di biomassa, Nobili propone la WS BIO, una trinciatrice ideale per la raccolta di arundo donax, panico, miscanto e sorgo da fibra. Per favorire l entrata nella camera di trinciatura delle piante in piedi, la WS BIO è dotata di un telaio abbattitore e di un cofano frontale con rullo, entrambi regolabili idraulicamente. Una coclea a valle del rotore, con regime variabile e regolabile idraulicamente, provvede poi a formare un andana di convenienti dimensioni per un efficiente imballatura. Sopra: la falcia-pacciamatrice VSS per il taglio dell erba di frutteti con interfilari profilati a V; sotto: la trinciatrice WS BIO per la raccolta di colture da biomassa, accoppiata anteriormente al trattore e abbinata posteriormente ad una big-baler. macchine agricole settembre

8 MACCHINE AGRICOLE settembre BANCO DI PROVA Livelli sonori ambientali prodotti dal nebulizzatore Ventis T in accoppiamento al trattore New Holland T5070, funzionante a punto fi sso. RUMOROSITÀ ALL ORECCHIO DEL CONDUCENTE CON NEBULIZZATORE VENTIS T DI NOBILI ACCOPPIATO AD UN TRATTORE NEW HOLLAND T5070 CON CABINA CHIUSA, FUNZIONANTE A PUNTO FISSO. Condizione solo trattore trattore+nebulizzatore (pdp 540 ECO e ventilatore a 3780 giri/min) trattore+nebulizzatore (pdp 540 tradizionale e ventilatore a 4160 giri/min) più filari in un unica passata (sulla versione in prova ben 3). Ipotizzando un moderno contesto viticolo, con una larghezza interfilare di 2,5 m, dove si possa adottare una velocità di lavoro intorno ai 7 km/h, il nebulizzatore potrebbe trattare ben 5,2 ha/h. Naturalmente, tale dato è del tutto teorico, perché per calcolare la produttività reale delle macchine bisogna tener conto delle svolte, e soprattutto del tempo necessario per i riempimenti del serbatoio. Comunque, anche dimezzando prudenzialmente la capacità di lavoro teorica, si potrebbe contare su una produttività effettiva di oltre 2,5 ha/h, un valore assolutamente lusinghiero, che ben si sposa con l applicazione effettiva del concetto di tempestività, molto importante (e a volte determinante) nella difesa delle colture specializzate. In relazione al valore citato, i consumi di gasolio per unità di superficie risulterebbero di 7,6 l/ha con il motore del trattore al regime più alto (e pdp tradizionale a 540 giri/min) e di 6,0 l/ha quando è viceversa inserita la pdp 540ECO. Regime motore, giri/min Orecchio conducente, db(a) sx dx ,6 73, ,8 76, ,1 75, ,5 78,1 Rumorosità al posto di guida contenuta Uno o ancor di più due potenti ventilatori che ruotano a regime elevato producono sempre una rumorosità notevole. I livelli sonori ambientali, misurati a 7,5 m di distanza dalla sagoma dell insieme trattore-nebulizzatore confermano questa (peraltro facile) previsione: sul lato posteriore, quello più prossimo ai ventilatori, sono stati registrati rispettivamente più di 86 e 83 db(a) ai due regimi di funzionamento; è significativo che con le ventole ferme il rumore diminuisca di più di 20 db(a), a rimarcare il loro ruolo fondamentale nella produzione dell inquinamento acustico. Come logico, i livelli si riducono, anche se di poco, sui lati e davanti al trattore, dove invece a prevalere è il rumore del motore; infatti a ventilatori fermi il livello sonoro cala solo di 4 db(a) circa. In ogni caso, non si tratta di un inquinamento acustico drammatico, dato che tutti i valori sono abbondantemente contenuti entro i 90 db(a). I (ben più impor- R ECCELLENTE! Modularità: le molteplici configurazioni disponibili esaltano oltremodo la versatilità e l adattabilità di questa gamma di nebulizzatori ad un infinità di condizioni operative. Regolatore di pressione a doppio stadio: inusuale, ma originale e azzeccata la soluzione della pompa a pistoni e membrana con regolatore di pressione a doppio stadio; in tal modo, si azzerano praticamente le pulsazioni tipiche di questa tipologia di pompa e al contempo si assicura un ricircolo davvero efficace della miscela nel serbatoio. Qualità della componentistica: su macchine, come i nebulizzatori, dove diversi componenti sono soggetti a notevole e rapida usura, la qualità è un must ; impeccabili in questo caso le scelte di Nobili. S SI PUÒ MIGLIORARE Serbatoio di premiscelazione: anche su macchine di alta gamma come il Ventis, Nobili lo propone ancora solo come optional. Oltre alla sua dotazione di serie, l ideale sarebbe la completa integrazione nella sagoma del serbatoio principale. tanti) livelli all orecchio del conducente nella cabina chiusa del trattore ribadiscono che la situazione è assolutamente sotto controllo e non pericolosa: in tutte le condizioni operative non si superano mai gli 80 db(a), un valore di assoluta tranquillità per la salvaguardia dell udito dell operatore. Anzi, al regime motore ridotto a 1550 giri/min (in combinazione con la pdp 540ECO), i livelli sono mediamente inferiori di 3 db(a), cioè in pratica si dimezzano rispetto al funzionamento al regime nominale. Obiettivo dunque pienamente raggiunto da parte di Nobili con la gamma Ventis, i cui modelli si propongono sul mercato come macchine moderne e all avanguardia, per una gestione evoluta di grandi estensioni di coltivazioni specializzate. Oltre a soluzioni tecniche originali (quali ad esempio gli ugelli ATR collocati all interno degli eiettori e la pompa a pistoni e membrana con circuito di riduzione della pressione a doppio stadio), la gamma Ventis si caratterizza per l estrema versatilità e modularità che può esprimere, per soddisfare tutte (ma proprio tutte) le esigenze colturali dei frutticoltori e dei viticoltori che, come è noto, da questo punto di vista non sono secondi a nessuno RIPRODUZIONE RISERVATA