Lo Spazio Ascolto: una possibilità per crescere

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1 Novembre 2012 Anno 1 Sezione 1 L Accademia e la Scuola di Oliver Sezione 1 L Accademia e la Scuola di Oliver Lo Spazio Ascolto: una possibilità per crescere Associazione Cometa e la realtà brasiliana CEFE: insieme per i ragazzi Sezione 2 Gli altri progetti Napoli: una casa per ripartire Sezione 3 Relazioni Internazionali della Fondazione I laboratori di Discover La Fondazione a Dublino per EVPA Sezione Kairos KairosChildren: Incontro e Presenza, intervista a Emanuele Pedrolli Sezione 5 Eventi 27, 28, e 29 novembre. Incontri con Incontro e Presenza, ABIO e AGPD Lo Spazio Ascolto: una possibilità per crescere Lo Spazio Ascolto è un opportunità che viene offerta ai ragazzi dell Accademia, ha luogo ogni giovedì dalle alle e viene tenuto dalla D.ssa Claudia Paganelli, psicologa. Non si tratta di un momento terapeutico ma di un luogo protetto dove il ragazzo può andare a fondo delle proprie fatiche e rivolgersi ad una persona in grado di aiutarlo. Quando percepiscono il bisogno i ragazzi prenotano l incontro facendo la richiesta all educatore di riferimento. Qui di seguito l intervista alla D.ssa Paganelli. Fondazione: cosa vuol dire per lei aver intrapreso il percorso dello Spazio Ascolto insieme ai ragazzi dell Accademia? Qual è l obiettivo? Claudia Paganelli: l attivazione dello Spazio Ascolto all interno dell Accademia rappresenta per me l occasione per sperimentare l attività di ascolto e consultazione, tradizionalmente associata alla scuola media inferiore e superiore, all interno di un contesto relazionale e progettuale diverso, dove i ragazzi si ritrovano quotidianamente condividendo non solo attività inerenti allo studio ma anche di tipo artistico. L obiettivo di fondo è quello di sostenere gli adolescenti rispetto alle loro personali vicende, esplorandone gli interessi, i dubbi, le capacità e le possibilità di realizzazione e aiutandoli a diventare più consapevoli di alcuni loro aspetti relazionali ed affettivi. F: come si svolgono gli incontri con i ragazzi? In cosa consiste nello specifico il suo lavoro? CP: nel mese di ottobre ho presentato ai ragazzi dell Accademia lo Spazio Ascolto, informandoli su orari e modalità di accesso; i ragazzi che desiderano avere un incontro possono comunicarlo scrivendo un biglietto che lasceranno in un apposita cassetta oppure rivolgendosi ad un educatore. Nel concreto, durante gli incontri, i ragazzi hanno la possibilità di parlare di ciò che desiderano: questioni sentimentali, conflitti in famiglia, amicizie, scuola, rapporti con i compagni e con i professori, progetti futuri. La psicologa offre loro un ascolto attento e non giudicante delle normali difficoltà connesse alla crescita, li affianca nella scoperta di aspetti di sé, favorendo in tal modo un processo di integrazione, utile alla costruzione di un identità soggettiva adulta. inoliver 1

2 Associazione Cometa e la realtà brasiliana CEFE: insieme per i ragazzi Associazione Cometa e CEFE (Centro Educativo e Formativo) si sono unite per dar vita ad un progetto di gemellaggio tra Italia e Brasile. Stefano Mangiacotti, educatore di Cometa, è stato il responsabile per la parte dell Associazione Cometa e della Scuola Oliver Twist e Luciana Almeida, è stata la coordinatrice per l ente brasiliano. L iniziativa si è svolta in due città satellite del Brasile e ha raggiunto 120 ragazzi (15-18 anni) e 250 famiglie, con lo scopo di generare sinergie sotto due punti di vista, l accoglienza e la formazione al lavoro. Il progetto ha dimostrato che nonostante il Brasile sia un paese diversissimo dall Italia dal punto di vista della tradizione e della cultura, le esigenze dei ragazzi brasiliani sono le stesse di quelli italiani: da qui è iniziata una collaborazione che continua anche adesso, soprattutto perché tra le due realtà non si è creato un semplice contatto ma si è instaurato un legame. L èquipe di Cometa si è recata in Brasile dove ha lavorato quotidianamente con l èquipe brasiliana condividendo le competenze e cercando di capire insieme il lavoro svolto con i ragazzi e con le famiglie. Gli educatori di Cometa hanno voluto confrontarsi con tutti i soggetti coinvolti nel progetto, quindi gli educatori della realtà brasiliana, gli assistenti sociali e la direttrice di un associazione brasiliana coinvolta anch essa nel progetto chiamata Associazione Nostra Senora Madre degli Uomini, paragonabile come realtà ad un asilo italiano. Anche i ragazzi, italiani e brasiliani, si sono sentiti mensilmente su skype per confrontarsi sull esperienza che stavano facendo e per condividere le fatiche dovute all inserimento nel mondo lavorativo, passaggio delicato per un ragazzo. Realizzare un progetto di questo tipo significa dimostrare che, riconoscendo un unità originaria tra le persone, è possibile costruire opere nel mondo mettendo al centro i ragazzi e la famiglia. Sezione 2 Gli altri progetti Napoli: una casa per ripartire Nel 2006 a Napoli nasce Casa di Luisa, ormai punto di riferimento per la città, qui di seguito Marco Maiocchi ci racconta la sua esperienza. Da ormai un anno sono in Fondazione, e a febbraio per la prima volta ho avuto l opportunità di incontrare personalmente la realtà Casa di Luisa, un centro polifunzionale rivolto a minori realizzato da Fondazione Oliver Twist, insieme all Associazione San Camillo, in uno dei quartieri più difficili di Napoli. Quando per la prima volta sono entrato nel quartiere, in quegli stretti vicoli tipici della città, l impatto è stato forte: è immediata la percezione di povertà economica e sociale. Eppure appena arrivato alla Casa di Luisa ho subito respirato un aria diversa: l accoglienza amichevole delle suore ti colpisce subito, così come la felicità e la spensieratezza dei ragazzi che studiano, mangiano e giocano all interno del centro. Sembravano tutti giovani tranquilli e sereni, eppure la maggior parte di loro proveniva da situazioni familiari molto complicate. È stato evidente come Casa di Luisa permettesse a questi ragazzi, che quotidianamente vivono in situazioni di grande difficoltà, di ripartire. Lo scorso mese la Fondazione ha voluto incontrare alcune delle realtà invianti i ragazzi di Casa di Luisa : è apparso evidente che la Casa è un punto di riferimento fondamentale per tutto il quar- inoliver 2

3 tiere. Tutti si sono mostrati stupiti di come le suore dell Associazione riescano a farsi carico di situazioni tanto complicate dando nello stesso tempo equilibrio e stabilità al ragazzo. La conclusione di uno degli insegnanti, a mio parere, riassume molto bene l importanza di questa realtà: Ci vorrebbe una Casa di Luisa in ogni quartiere. Una foto del gruppo della Casa di Luisa Sezione 3 I laboratori di Discover Due foto dei laboratori di Discover Relazioni Internazionali della Fondazione Venerdì 9 novembre la Fondazione si è recata a Londra per vedere in che cosa consiste nel concreto il progetto di Discover, charity con cui Oliver Twist collabora da qualche anno. In questi anni Discover è diventata un punto di riferimento per le scuole e le famiglie di Stratford e i quartieri vicini: il 70% delle scuole e delle famiglie situate a est di Londra ha visitato il centro Discover, mentre sono sette le strutture scolastiche con cui Discover collabora nel progetto Catching Words. Il desiderio della charity per il prossimo anno è riuscire ad estendere queste attività anche in altre zone della città e trasmettere la propria passione a più bambini possibili. La prima parte della visita è avvenuta direttamente nel centro dell associazione a Stratford, nella zona est di Londra, dove si è tenuta la prima sessione del progetto Catching Words. I protagonisti sono stati circa trenta bambini (6-7 anni) di due scuole elementari che hanno interagito con due educatori di Discover. Prima c è stato il momento con i social worker, poi i bambini hanno avuto 20 minuti per girare all interno dell ambiente di Discover, ricco di giochi e strumenti creativi, con il compito di inventare una storia e di usare quindi la propria fantasia. Questi laboratori servono davvero per aiutare i bambini a mettersi in gioco e utilizzare al meglio la propria immaginazione, ciascuno di loro è valorizzato e riesce a mostrare il meglio di sé mediante semplici storie inventate. La Fondazione ha fatto poi visita ad una delle scuole di Stratford, la Park Primary School, per assistere ad un altro laboratorio organizzato da Discover direttamente presso la sede della scuola. I bambini, appartenenti alle classi di seconda elementare, provenivano quasi tutti da paesi diversi, ma riuscivano a relazionarsi bene tra loro e quindi a lavorare insieme. Durante gli esercizi di lettura e scrittura organizzati da Discover, con l aiuto di educatrici e insegnanti molto preparate, i bambini hanno potuto esprimere le loro idee e divertirsi insieme. inoliver 3

4 La Fondazione a Dublino per EVPA Dal 12 al 1 novembre la Fondazione è stata a Dublino, dove si è svolta l ottava edizione della Conferenza organizzata da EVPA, l European Venture Philantrophy Association, una rete di charity e di venture philantropyst europei, Sezione che ha l obiettivo di mettere in contatto realtà che lavorano nello stesso ambito e scambiare best practice. è membro EVPA dal 2008 poiché dà molta importanza al confronto e alla collaborazione con realtà Kairos internazionali. La collaborazione che la Fondazione ha avviato con ARK Schools, charity inglese, e la società JP Morgan ha avuto inzio durante la Conferenza EVPA dell anno scorso. KairosChildren: Incontro e Presenza, intervista a Emanuele Pedrolli Incontro e Presenza è una delle tre realtà che ha partecipato al Bando KairosChildren L Associazione opera nelle carceri lombarde sostenendo detenuti, ex-detenuti e le loro famiglie. Qui di seguito l intervista ad uno dei responsabili di questa realtà, Emanuele Pedrolli, che racconta come è nata Incontro e Presenza e descrive il progetto realizzato grazie al finanziamento del Bando KairosChildren Fondazione: come e quando è nata l Associazione Incontro e Presenza? Emanuele Pedrolli: l Associazione Incontro e Presenza nasce a Milano nel 1986 con l intuizione dell allora consigliere del Comune di Milano D.ssa Mirella Bocchini. La sua attività è diretta al sostegno morale e materiale di detenuti ed ex-detenuti di San Vittore, Opera, Bollate e del minorile Beccaria di Milano, nonché dei loro familiari. La base delle azioni e dei progetti dell Associazione è l incontro rea- le tra volontario e detenuto: è una provocazione reciproca in un rapporto dove ognuno mette in gioco identità, dignità e cuore. Nasce una compagnia che può durare anni, attenta a tutti i bisogni e tesa a realizzare ogni possibile risposta. Sono iniziati così la raccolta di indumenti e articoli igienici per i detenuti, il sostegno ai familiari ed il reinserimento lavorativo e sociale, ma soprattutto sono nati rapporti veri con le persone incontrate in carcere, amicizie con cui oggi condividiamo anche la nostra attività. F: quanti volontari ci sono al momento e dove opera l Associazione? EP: Incontro e Presenza opera con circa 100 volontari suddivisi nei vari settori di intervento che principalmente sono: attività interne agli Istituti: nelle quattro carceri dell area milanese (San Vittore, Opera, Bollate e minorile Beccaria) l attività che svolgiamo si basa principalmente su una proposta di amicizia, non offriamo servizi ma compagnia. magazzino vestiario Progetto Dignità : il progetto si pone come obbiettivo di far fronte, per quanto è possibile, all estrema indigenza di migliaia di detenuti, ex detenuti e loro familiari, con una distribuzione capillare di vestiario usato, di articoli igienici e di biancheria intima nuova. sostegno alle famiglie: oltre che attraverso il vestiario, i volontari dell Associazione sostengono, in caso di necessità e su richiesta, i famigliari di detenuti, intervenendo in situazioni di solitudine, di disperazione e di gravi difficoltà materiali (perdita dell alloggio e del lavoro, ospedalizzazione, necessità alimentari, ecc.) anche attraverso l erogazione di piccoli sussidi economici e con la regolare fornitura di pacchi alimentari. case di accoglienza: l Associazione considera determinante la compagnia ai detenuti in uscita o in permesso premio. Viene perciò offerta all ex-detenuto un intensa inoliver

5 trama di rapporti, capace di sostenere il suo ritorno/rientro nel corpo sociale. Alcuni ex-detenuti dopo aver seguito per diversi anni un preciso percorso possono alloggiare in appartamenti messi a disposizione dall associazione. F: puoi descriverci esattamente il progetto che è stato realizzato nel carcere di San Vittore? Qual è il significato di questa iniziativa? EP: per rispondere al bisogno delle persone incontrate in questi anni, siamo intervenuti attraverso due modalità: 1. garantendo un luogo dignitoso d attesa e d incontro tra il genitore detenuto e il figlio all interno del carcere, affinché l impatto avvenga in modo delicato e non vada ad incidere sul già difficile momento. 2. attuando percorsi personalizzati che possano sostenere e accompagnare i figli dei detenuti negli Foto del giardino di San Vittore dopo la ristrutturazione aspetti sociali, di studio ed economici. In particolare, abbiamo pensato di ristrutturare il piccolo giardino situato nel carcere di San Vittore all ingresso del reparto femminile, in modo che i bambini possano incontrarvi i genitori. Si tratta di un luogo aperto, verde, pulito e ordinato lontano dall idea del carcere. La ristrutturazione è stata per noi motivo di stupore, non solo per l esito ma anche per il coinvolgimento di chi vi ha partecipato: gli architetti hanno deciso di lavorare gratuitamente destinando il loro compenso all acquisto di nuove piante e la direzione ha dato incarico a due detenute di curarne la manutenzione. Sezione 5 Eventi 27, 28, e 29 novembre. Incontri con Incontro e Presenza, ABIO e AGPD Il 27, 28 e 29 novembre si svolgeranno presso Kairos tre incontri durante i quali gli enti che hanno partecipato al Bando KairosChildren 2011 porteranno la loro testimonianza: Incontro e Presenza, ABIO e AGPD. Contattaci: Tel Via Bigli, Milano info@fondazioneolivertwist.org inoliver 5