Perché una certificazione sociale di prodotto

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1 Perché una certificazione sociale di prodotto

2 L esigenza di comunicare in maniera efficace al consumatore il proprio effort in termini di sostenibilità, è un esigenza particolarmente sentita dalle aziende negli ultimi anni. Come i risultati di recenti ricerche worldwide hanno dimostrato, la pressione B2B e B2C, in particolare nel settore F&B, è un fattore propulsivo nelle scelte d investimento in sostenibilità, sia nella gestione della filiera, che nel processo produttivo.

3 Nei mercati maturi (USA e UE), le multinazionali hanno avviato iniziative dedicate al consumatore per trasmettere in modo trasparente e diretto l eticità dell azienda ed il rispetto dei diritti del lavoro (fidelizzazione). Il recepimento della Direttiva 2014/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 26 febbraio 2014 sugli appalti pubblici mette ancora più in evidenza tra i criteri premianti dei bandi di gara Pubblici gli aspetti sociali di prodotti e servizi (art. 67 e art. 68).

4 Gli elementi che connotano la sostenibilità di un prodotto Fonte: Sustainable Products. What s your approach? GfK Eurisko & DNV GL Business Assurance, October 2013

5 Perché e come la sostenibilità della filiera sta catturando sempre più l attenzione delle aziende worldwide Quando si sceglie un fornitore o si tratta di prendere decisioni di acquisto, il 96% delle aziende considera gli aspetti di sostenibilità Q.2 In che misura la vostra azienda considera gli aspetti di sostenibilità al momento di decisioni di acquisto? Leaders 68 N = 83,8 16,2 TOTAL N= La ricerca è stata condotta a luglio 2014 su un campione di professionisti provenienti da aziende industriali del settore primario, secondario e terziario in Europa, Nord e Sud America ed Asia. Fonte: Is your Supply Chain fit for the future? GfK Eurisko & DNV GL Survey, July 2014

6 La comunicazione esterna è essenziale per i LEADER. Soltanto il 2% non vi ha fatto ricorso. La sostenibilità della filiera si traduce in un rafforzamento della performance commerciale se associata a iniziative di comunicazione. Per trarre il massimo dei benefici, le aziende devono essere riconosciute come operatori sostenibili da terze parti. Fonte: Is your Supply Chain fit for the future? GfK Eurisko & DNV GL Survey, July 2014

7 Cosa pensa il consumatore L'importanza per il consumatore di tracciare la provenienza di materie prime e componenti di diversi tipi di prodotto Indagine svolta presso 1528 consumatori di cinque paesi: Brasile, Cina, Germania, India, USA Fonte: THE PRODUCT MINDSET % 56% 58% 83% HT - CONSUMER ELECTRONICS SMART APPLIANCES HOME BUILDING MATERIALS FOOD

8 Cosa pensa il consumatore Necessità dei consumatori di conoscere la tracciabilità dei prodotti Indagine svolta presso 1528 consumatori di cinque paesi: Brasile, Cina, Germania, India, USA Fonte: THE PRODUCT MINDSET % % 2013

9 Mentre le certificazione di prodotto si concentrano prevalentemente sugli aspetti ambientali.. esistono molti schemi focalizzati sugli aspetti sociali della filiera Ma nessuno di questi comunica al consumatore il valore sociale del prodotto

10 IL CONSUMATORE VUOLE Sapere da dove arrivano le materie prime Sapere chi ha contribuito alla fabbricazione Sapere dove si svolgono i processi produttivi più rilevanti Vuole garanzie che i diritti dei lavoratori siano tutelati dall azienda e in tutta la sua filiera Fonte: PER POTER SCEGLIERE

11 Social Footprint: un etichetta che parla al consumatore Lo schema di certificazione è nato partendo dalle domande del consumatore. L obiettivo è fornire risposte chiare e comprensibili sull etichetta e sul sito web. Fonte:

12 «Dietro» l etichetta c è un sistema di gestione delle informazioni sul prodotto e sulla relativa filiera, che garantisce la rintracciabilità e l affidabilità dei dati.

13 Organizzazione Fornitore di processo produttivo e origine Fornitore di materie prime e origine Nazionalità dei fornitori Le informazioni sull etichetta Chi? Dove? Da dove? Con quali garanzie? Genere e numero dipendenti Attività svolta dai dipendenti Nazionalità dei dipendenti Età media dei dipendenti

14 Livello base «A» Livello approfondito «AAA» Etichetta «micro» QR code

15 Livello base «A»

16 Livello approfondito «AAA»

17 Il «perimetro» dell informazione Per ogni famiglia di prodotto, sono identificati «indicatori di profondità e di estensione» Profondità: livelli di fornitura e subfornitura (I, II, III livello ) Estensione: componenti / ingredienti considerati La filiera viene identificata in base agli indicatori di profondità e di estensione approvati dal Social Footprint Group

18 Il monitoraggio della filiera L azienda deve chiedere a tutti i fornitori all interno del «perimetro», che si impegnino formalmente al rispetto dei principi ILO e della legislazione nazionale a tutela dei lavoratori (lettere di impegno, clausole contrattuali). L azienda deve inoltre avviare un piano di monitoraggio della propria filiera, precisando in etichetta la percentuale dei fornitori coperti dal monitoraggio.

19 Approccio pragmatico e progressivo: il consumatore è messo in condizioni di fare confronti e scegliere le filiere più «controllate»

20 Iter di certificazione L Organizzazione che intende ottenere la certificazione Social Footprint per un proprio prodotto deve identificare: le categorie di prodotti rientranti nel campo di applicazione della certificazione, la catena di fornitura, i siti produttivi coinvolti.

21 Iter di certificazione L iter di certificazione comprende le seguenti fasi: invio della domanda di certificazione, emissione dell offerta, svolgimento dell audit di certificazione, emissione del certificato in caso di delibera positiva della commissione tecnica. La durata della certificazione è di tre anni ed è soggetta a verifiche di sorveglianza annuali.

22 Tempi di audit Numero prodotti Il Rischio è associato al Paese/i di appartenenza dei fornitori di beni e servizi correlati al prodotto SFP Tempi di audit Rischio associato al Paese del richiedente Settore IAF del richiedente

23 Social Footprint Group Certiquality Bureau Veritas DNV GL Social Footprint Group

24 Social Footprint Group approva lo schema di certificazione SFP ed i documenti ad esso correlati valuta la necessità di apportare eventuali modifiche allo schema di certificazione e provvede alla loro revisione nomina le Organizzazioni chiamate a comporre il Comitato degli Stakeholder prende in carico, analizza e gestisce eventuali reclami relativi allo standard.

25 Comitato Stakeholder Gruppo rappresentativo degli interessi e delle tematiche collegati allo standard SFP. Spetta al Comitato degli Stakeholder esprimersi per: indirizzi generali e obiettivi dello schema SFP, aspetti messi a fuoco dallo schema SFP per qualificare l Impronta sociale dei prodotti, regole specifiche per la certificazione SFP, soluzioni comunicative previste da parte dei clienti certificati e da parte degli OdC membri del SFPG in tema di Impronta sociale.

26 Comitato Stakeholder Hanno sino ad oggi aderito: Presidenza del Consiglio dei Ministri Ministero dello Sviluppo Economico Ministero delle Politiche Agricole e Forestali Fondazione Consumo Sostenibile Fondazione Sodalitas Confagricoltura Per garantire la possibilità della più ampia partecipazione e condivisione degli obiettivi e contenuti, è disponibile una consultazione pubblica sul sito

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