EMBA PART TIME 2012 ROMA I ANNO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "EMBA PART TIME 2012 ROMA I ANNO"

Transcript

1 BUSINESS STATISTICS: ASSIGNMENT II: EMBA PART TIME 2012 ROMA I ANNO PROF. MOSCONI ESERCIZIO 1: USO DEL MODELLO DI REGRESSIONE PER DETERMINARE IL VALORE DEGLI IMMOBILI. ESERCIZIO 2: PREVISIONE DI VARIABILI ENERGETICHE CONSEGNA: 10 MARZO 2013 GRUPPO: TARTARINO, TRILLO, VENANZI, VERRUSO ESERCIZIO 1 1) Stimate la regressione utilizzando tutte le variabili. Analizzate i risultati in termini di significatività dei parametri (quali variabili dovrebbero essere tenute e quali non danno alcun significativo contributo?), R 2 (quanto della variabilità è spiegata dal modello?) e deviazione standard dei residui. Eliminate la variabili non significative e ristimate la regressione. Il modello migliora? Per svolgere questo esercizio è stato considerato il codice zip che si trova nella città di Miami in Florida. Abbiamo selezionato nel sito di ricerca di offerte per immobili realtor.com con la sola condizione che fossero case per famiglie escludendo ville a schiera e appartamenti in condomini, palazzi e ovviamente locali commerciali, uffici o terreni agricoli e industriali. Il motore di ricerca ci ha restituito una popolazione di 100 immobili corrispondenti alle specifiche di ricerca (in data ). La nostra riflessione ci ha portato a selezionare 6 variabili indipendenti di seguito elencate: X1 X2 X3 X4 X5 X6 CAMERE LETTO BAGNI LIVING SPACE ANNO GARAGE PISCINA Per living space intendiamo la superficie coperta misurata in [feet 2 ] della villa, per anno l anno di costruzione dell immobile, per garage intendiamo il numero di posti auto al coperto e per la piscina intendiamo la presenza o meno della piscina (variabile dummy), la nostra variabile dipendente Y = prezzo dell immobile. Abbiamo numerato da 1 a 100 le case trovate e abbiamo estratto tramite phstat un campione pari a 59 numeri casuali a cui abbiamo associato la riga corrispondente della nostra popolazione (foglio campione casuale). Su questo campione stimiamo un modello di regressione utilizzando le 6 variabili indipendenti, e otteniamo così un equazione di regressione multipla nella seguente forma: Precisiamo che la curva ottenuta con questo modello di regressione ha validità esclusivamente all interno del range dei prezzi del nostro campione con Y ϵ [70 900; 1 940'000]. Passiamo ad analizzare i risultati dell output fornitoci da excel (foglio regressione a 6 variabile) scomponendo tutte le sue componenti: Statistica della regressione R multiplo 0, R al quadrato 0, R al quadrato corretto 0, Errore standard ,1341 Osservazioni 59 Per quanto riguarda R 2 possiamo osservare come il modello di regressione qui presentato sia in grado di legare la variabilità di prezzo del 79,5% degli immobili in vendita ai 6 parametri mostrati. Il valore dello R 2 corretto, che invece considera il numero di parametri considerati, si attesta invece al 77,1%. Passando ora ad analizzare la bontà del nostro modello di regressione attraverso l analisi della varianza e il test F; excel ci restituisce la seguente tabella dell analisi della varianza: ANALISI VARIANZA gdl SQ MQ F Significatività F Regressione 6 6,50479E+12 1,08413E+12 33, ,12317E-16 Residuo 52 1,67781E Totale 58 8,1826E+12 Procediamo con la verifica della bontà di adattamento del modello utilizzando il test F. Utilizziamo il seguente sistema di ipotesi nulla H 0 : b1=b2=b3=b4=b5=b6=0; ovvero non c è alcuna relazione lineare tra la variabile dipendente e le variabili 1

2 Residui indipendenti oppure esistenza di una relazione lineare tra la variabile indipendente e le dipendenti. Verifichiamo così se se Fstat>Fα, per capire se rifiutare o meno l ipotesi nulla dei coefficienti. Le condizioni da rispettare sono le seguenti: Gradi di libertà (n k 1) = 52; Numero variabili ind. k = 6; livello di significatività = 0,05; Facendo riferimento alle tabelle dei valori critici F di Fisher osserviamo come per n=circa 60 e k=6 otteniamo un Fα= 2,25. Dal confronto con Fstat riportato nella tabella osserviamo come 33,6>2,25. Questa verifica ci permette di rifiutare l ipotesi di non corrispondenza lineare e ci permette di affermare che almeno una variabile indipendente sulle 6 osservate è in grado di spiegare l andamento delle vendite. Passiamo ora a valutare se esiste un effetto significativo sulla variabile Y di ogni singola variabile indipendente, verificando la relazione del t stat : Con: S bi = errore standard del coefficiente di regressione b i b i = coefficiente di regressione di Y rispetto alla variabile i rimanendo costanti gli effetti delle altre variabili indipendenti. L ipotesi da verificare è H 0 : β i =0 con i = (1,,6) Per valutare queste ipotesi ci serviamo dei valori elaborati da excel nella colonna Stat t e li confrontiamo con il valore critico della distribuzione t student corrispondente ad un livello di significatività dello 0,05 con 52 gradi di libertà. I valori critici sono ± 2,0066 e quindi adesso passiamo a verificare la nostra ipotesi: X1 T stat = 3, > Rifiuto l ipotesi di non influenza del parametro X1 su Y X2 T stat = < Accetto l ipotesi di non influenza del parametro X2 su Y X3 T stat = > Rifiuto l ipotesi di non influenza del parametro X3 su Y X4 T stat = < Accetto l ipotesi di non influenza del parametro X4 su Y X5 T stat = < Accetto l ipotesi di non influenza del parametro X5 su Y X6 T stat = < Accetto l ipotesi di non influenza del parametro X6 su Y Questo test ci aiuta a capire che la maggior significatività del modello ci è fornita dalle due variabili indipendenti X1 = numero di camere e X3 = superficie della casa. Andiamo ora ad analizzare i residui attraverso il grafico seguente: $ $ $ - -$ $ - $ $ $ $ $ Prezzo stimato Possiamo notare che essi non presentano elementi di omoschedasticità e inoltre, essendo la loro media prossima a zero, possiamo affermare che essi sono casuali e non sistematici (si veda tabella foglio excel regressione a 6 variabili). Notiamo la presenza di alcuni outlier (cerchio rosso in alto a destra). Per queste 2 rilevazioni il modello che abbiamo ipotizzato non spiega quindi un prezzo così elevato. Adesso passiamo a ristimare il modello alla luce della precedente analisi di significatività che ha condotto ad individuare i due soli parametri indipendenti più significativi, ovvero X1 ed X3. L equazione della regressione diventa la seguente: 2

3 Statistica della regressione R multiplo 0, R al quadrato 0, R al quadrato corretto 0, Errore standard ,1291 Osservazioni 59 Notiamo che il valore di R quadro si riduce leggermente rispetto al modello precedente arrivando a spiegare il 76% del prezzo delle abitazioni delle case da noi considerate. Il valore di R quadro corretto si attesta al 75%. Per quanto riguarda l analisi della varianza avremo: ANALISI VARIANZA gdl SQ MQ F Significatività F Regressione 2 6,24107E+12 3,12054E+12 90, ,21406E-18 Residuo 56 1,94153E Totale 58 8,1826E+12 Verifichiamo se Fstat>Fα per capire se rifiutare l ipotesi nulla dei coefficienti. Gradi di libertà (n k 1) = 56, Numero variabili ind. k = 2, livello di significatività = 0,05 Facendo riferimento alle tabelle dei valori critici F di Fisher osserviamo come per n=circa 60 e k=2 otteniamo un Fα= 3,15. Dal confronto con Fstat riportato nella tabella excel osserviamo come 90,006 >2,25. Questa verifica ci permette di rifiutare l ipotesi di non corrispondenza lineare e di affermare che almeno una variabile indipendente sulle 2 osservate, è in grado di spiegare l andamento delle vendite. Stimando adesso nuovamente la regressione (vedi tabella regressione 2 variabili indipendenti) otteniamo i seguenti coefficienti di regressione: b 0 = ; b 1 = ,1; b 3 = 256,8538; Adesso rieffettuiamo il test T con l ipotesi H 0 : b i =0 con i = (1, 2) Confrontiamo i valori nella colonna Stat t con il valore critico della distribuzione t student corrispondente ad un livello di significatività dello 0,05 con 56 gradi di libertà. I valori critici sono ± 2,0032 e quindi adesso passiamo a verificare la nostra ipotesi: X1 T stat = 3, > Rifiuto l ipotesi di non influenza del parametro X1 su Y X3 T stat = 6, > Rifiuto l ipotesi di non influenza del parametro X3 su Y Confrontando i due modelli di studiati notiamo che il secondo modello ha un R 2 pari a 0,76 mentre il primo presenta un valore di 0,79. Possiamo così dire che il secondo modello pur prendendo in considerazione solo 2 variabili indipendenti rispetto alle 6 del primo modello perde solo il 3% della capacità di stimare correttamente il costo delle villette, quindi per il criterio di parsimonia riteniamo il secondo modello preferibile al primo. 2) Cercate di interpretare il segno e la grandezza di ciascun coefficiente. Sono come ve li aspettereste? Passiamo ora ad analizzare l analisi dei coefficienti di regressione considerando sia la prima regressione che la seconda regressione. Prima regressione: il valore dell intercetta b o da considerarsi fuori dal dominio di valutazione dei prezzi perché altrimenti dovremmo pensare che una casa con 0 stanze, 0 bagni e con tutte le altre caratteristiche nulle dovrebbe avere un valore negativo pari a $ Per quanto riguarda il parametro b 1 è facile osservare che il prezzo di una casa aumenta di circa $ per ogni stanza in più presente. La stessa considerazione vale per il numero di bagni mentre per la superficie della casa possiamo osservare che il prezzo aumenta di $167,8 per ogni foot 2 aggiuntivo dell immobile. Ci sembra verosimile anche il parametro b 4 relativo all anno di costruzione che (a differenza delle dimore storiche dei centri urbani italiani) indica una diminuzione del prezzo dell immobile di circa $4.166 per ogni anno in più di anzianità della casa. La presenza del garage incrementa il valore dell immobile di circa $ per ogni box auto disponibile. Per ultimo osserviamo il parametro b 6 relativo alla presenza della piscina. Questo coefficiente indica che il prezzo di un immobile scende di circa $3.475 in presenza di una piscina. Questo contraddice le nostre aspettative, ma il modello preso in considerazione, forse a causa del ridotto numero di osservazioni non valorizza la presenza di una piscina. Una possibile spiegazione che possiamo darci è che la presenza di una piscina rappresenti un onere in più in termini di costi di manutenzione. 3

4 Frequenza Frequenza Residui Seconda regressione: per l intercetta valgono le considerazioni fatte prima. Per quanto riguarda il parametro b 1 è facile osservare che il prezzo di una casa aumenta di circa $ ,1 per ogni stanza in più presente. Per la superficie della casa possiamo osservare che il prezzo aumenta di $256,85 per ogni foot 2 aggiuntivo dell immobile. 3) Analizzate i residui. Vi pare che siano distribuiti in modo normale? Ci sono valori anomali (outlier)? Passando all analisi dei residui del modello stimato possiamo affermare che i residui si distribuiscono in modo casuale, inoltre notiamo la presenza di alcuni outlier (le stesse osservazioni del modello precedente) che possiamo spiegare con la presenza di qualche altra variabile da noi non considerata che fa crescere il prezzo dell abitazione. $ $ $ - -$ $ - $ $ $ $ $ $ Prezzo stimato Inoltre dal valore dei residui standardizzati (foglio regressione a 2 variabile) vediamo come circa il 95% (93% per l esattezza) di essi assume valore compreso tra -1,96 e +1,96 (che corrisponde al 95% della distribuzione normale standard). Inoltre studiando anche la simmetria della curva notiamo che il valore dell asimmetria è di poco maggiore rispetto a zero (0,16 per la precisione) (tabella foglio regressione 2 variabili). La leggerissima asimmetria positiva (curva leggermente spostata a destra) e il valore del 93% può essere spiegata dalla presenza dei 2 outlier nella distribuzione. Soddisfacendo anche il criterio di simmetria possiamo affermare che i residui si distribuiscono come una normale. Sicuramente ristimando la regressione escludendo i due outlier le condizioni della distribuzione normale sarebbero totalmente soddisfatte. 4) In base alla distribuzione delle variabili indipendenti del vostro campione, definite una casa di lusso, casa ordinaria e casa economica per la vostra zona. Usando le vostre stime, calcolate il prezzo medio con una banda di confidenza al 95%, per ognuna delle tre tipologie di casa. Per definire la segmentazione del nostro campione in case di lusso, case ordinarie e case economiche, considerando solo le 2 variabili del nostro modello finale abbiamo effettuato una distribuzione di frequenza sia di X 1 che di X 3 e abbiamo ottenuto i seguenti istogrammi: 40 Camere da letto 40 Ft square > 3200 e abbiamo deciso la seguente segmentazione (le condizioni da rispettare sono entrambe): case di lusso: X 1 4 e X 3 > 3200 feet 2 case ordinarie: X 1 3 e 1900 X 3 < 3200 feet 2 case economiche: X 1 2 e 0 < X 3 < 1900 feet 2 abbiamo poi stimato la media secondo il test t e abbiamo ottenuto i seguenti valori (fogli stima casa ) casa di lusso casa media casa economica valore inferiore $ ,54 $ ,26 $ ,63 media $ ,33 $ ,00 $ ,00 valore superiore $ ,46 $ ,74 $ ,37 4

5 Esercizio 2. Si tratta di una serie storica su base mensile, l osservazione i-esima puo essere il risultato di più componenti, ovvero: Y i =T i *S i* C i* I i. In questo modo teniamo conto delle componenti di: trend, stagionalità, ciclicità ed irregolarità. Per l analisi e la previsione di dati su base mensile la teoria propone il modello dei minimi quadrati adattato attraverso la stima del trend esponenziale dove: Ўi =b0 Il trend esponenziale è confermato dalle serie delle Medie Mobili (MA n-mesi ) e da quelle con smussamento esponenziale. Con un peso W=0,25 o mediando 4 osservazioni si ha una buona approssimazione della serie, questo indica la presenza di ciclicità di breve periodo e,o, di irregolarità L analisi grafica, il confronto tra gli errori standard delle stime (S xy ), i valori della deviazione media assoluta (MAD), il confronto tra i grafici dei residui (che non indica un modello specifico a parte l espoenziale) e quello delle differenze prime ci portano a procedere con il modello auto regressivo di ordine 2 comparandolo inoltre con il modello dei minimi quadrati adattato. Par/Modello lineare quadratico polinomiale(5) esponenziale Autoregressivo(2) Quadratico adattato Sxy 15,35 5,82 4,39 14,04 4,34 0,09 SIGMA 1787,51 562,33 413,34 628,04 246,31 594,96 MAD 13,34 4,20 3,08 4,69 1,84 4,44 L ordine del modello auto regressivo e stato scelto pari a 2, con un ordine pari a 3 si ottiene per il coefficiente XL 3 : p- value= 0,65 > α=0,05 che ci permette di rifiutare l ipotesi nulla H 0, XL 3 non e significativo nella rappresentazione della serie. Il grafico dei residui mostra una buona casualità. E probabile una cattiva interpretazione della componente ciclica ed una tendenza a perdere l omoschedasticità (varianza non nulla) nella parte finale della serie. Dal grafico riportato a seguire si evince che Il modello scelto interpola bene la serie di dati. 5

6 Si e introdotta la stima della variabile Biofuel contro la variabile tempo e Biofuel(t-1) ovvero: Ў i = Regressione(t i,y t-1 ). Le statistiche dei due modelli sono comparabili nei valori, la Stima(t,t- 1) segue piu fedelmente gli andamenti della produzione reale ritardati t-1. Si puo utilizzare questo modello per la previsione della produzione tenendo conto dell operatore ritardo introdotto. Non ci sono tuttavia sufficienti motivi per preferire questo modello all Autoregressivo di ordine 2. Si calcolano a seguire i valori stimati per i sei mesi successivi alla fine del campione utilizzando la formula generica: Ў i = a 0 +a n y n con n ordine del modello. Gli intervalli di confidenza sono stati ottenuti con Excel utilizzando PHPStat e la funzione di regressione calcolando l intervallo di confidenza per il valore n-esimo. Osservazione Produzione Stima Aut.(2) Intervallo di conf. Stima (t,t-1) Intervallo di conf Febbraio 150,71 169, , Marzo 169,85 169, , Aprile - 162,68 149,41 209,76 171,87 159,98 219, Maggio - 169,05 158,28 218,90 156,48 142,89 202, Giugno - 168,48 157,75 218,34 174,06 164,64 224, Luglio - 171,49 161,96 222,68 160,48 148,61 207, Agosto - 172,67 163,80 224,57 176,41 168,16 228, Settembre - 174,81 166,85 227,71 164,45 159,22 218,77 Autoregressione (2) dati logaritmici R multiplo 0, R al quadrato 0, R al quadrato corretto 0, Errore standard 0, Stima(t.t-1) dati logaritmici R multiplo 0, R al quadrato 0, R al quadrato corretto 0, Errore standard 0, Trasformando la serie in valori logaritmici si abbattono gli effetti di ciclicità e stagionalità, migliorando la capacità previsionale. La serie viene linearizzata e la Stima(t,t-1) interpola meglio la serie di dati. Questo modello risulta preferibile. Dal grafico dei residui tuttavia si nota una associazione non lineare (vedasi allegato Excel). 6

Capitolo 12 La regressione lineare semplice

Capitolo 12 La regressione lineare semplice Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 12 La regressione lineare semplice Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Economia Facoltà di Economia, Università di Ferrara

Dettagli

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995).

Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). ANALISI DI UNA SERIE TEMPORALE Analisi statistica elementare Abbiamo costruito il grafico delle sst in funzione del tempo (dal 1880 al 1995). Si puo' osservare una media di circa 26 C e una deviazione

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2014-2015 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2

ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 ANALISI DELLE FREQUENZE: IL TEST CHI 2 Quando si hanno scale nominali o ordinali, non è possibile calcolare il t, poiché non abbiamo medie, ma solo frequenze. In questi casi, per verificare se un evento

Dettagli

Statistica. Lezione 6

Statistica. Lezione 6 Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante

Dettagli

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E ANALISI DEI DATI SPERIMENTALI CON EXCEL 1 RAPPRESENTAZIONE GRAFICA Per l analisi dati con Excel si fa riferimento alla versione 2007 di Office, le versioni successive non differiscono

Dettagli

Corso di laurea in Scienze Motorie Corso di Statistica Docente: Dott.ssa Immacolata Scancarello Lezione 14: Analisi della varianza (ANOVA)

Corso di laurea in Scienze Motorie Corso di Statistica Docente: Dott.ssa Immacolata Scancarello Lezione 14: Analisi della varianza (ANOVA) Corso di laurea in Scienze Motorie Corso di Statistica Docente: Dott.ssa Immacolata Scancarello Lezione 4: Analisi della varianza (ANOVA) Analisi della varianza Analisi della varianza (ANOVA) ANOVA ad

Dettagli

STATISTICA IX lezione

STATISTICA IX lezione Anno Accademico 013-014 STATISTICA IX lezione 1 Il problema della verifica di un ipotesi statistica In termini generali, si studia la distribuzione T(X) di un opportuna grandezza X legata ai parametri

Dettagli

LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco)

LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco) LEZIONE n. 5 (a cura di Antonio Di Marco) IL P-VALUE (α) Data un ipotesi nulla (H 0 ), questa la si può accettare o rifiutare in base al valore del p- value. In genere il suo valore è un numero molto piccolo,

Dettagli

SPC e distribuzione normale con Access

SPC e distribuzione normale con Access SPC e distribuzione normale con Access In questo articolo esamineremo una applicazione Access per il calcolo e la rappresentazione grafica della distribuzione normale, collegata con tabelle di Clienti,

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 10-Il test t per un campione e la stima intervallare (vers. 1.1, 25 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia,

Dettagli

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale

La distribuzione Normale. La distribuzione Normale La Distribuzione Normale o Gaussiana è la distribuzione più importante ed utilizzata in tutta la statistica La curva delle frequenze della distribuzione Normale ha una forma caratteristica, simile ad una

Dettagli

Regressione Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011

Regressione Mario Guarracino Data Mining a.a. 2010/2011 Regressione Esempio Un azienda manifatturiera vuole analizzare il legame che intercorre tra il volume produttivo X per uno dei propri stabilimenti e il corrispondente costo mensile Y di produzione. Volume

Dettagli

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario:

1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: Esempi di domande risposta multipla (Modulo II) 1) Si consideri un esperimento che consiste nel lancio di 5 dadi. Lo spazio campionario: 1) ha un numero di elementi pari a 5; 2) ha un numero di elementi

Dettagli

LA CORRELAZIONE LINEARE

LA CORRELAZIONE LINEARE LA CORRELAZIONE LINEARE La correlazione indica la tendenza che hanno due variabili (X e Y) a variare insieme, ovvero, a covariare. Ad esempio, si può supporre che vi sia una relazione tra l insoddisfazione

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 12-Il t-test per campioni appaiati vers. 1.2 (7 novembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati

3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati BIOSTATISTICA 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti o appaiati Marta Blangiardo, Imperial College, London Department of Epidemiology and Public Health m.blangiardo@imperial.ac.uk MARTA BLANGIARDO

Dettagli

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio.

ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. ALLEGATO 1 Analisi delle serie storiche pluviometriche delle stazioni di Torre del Lago e di Viareggio. Per una migliore caratterizzazione del bacino idrologico dell area di studio, sono state acquisite

Dettagli

La regressione lineare multipla

La regressione lineare multipla 13 La regressione lineare multipla Introduzione 2 13.1 Il modello di regressione multipla 2 13.2 L analisi dei residui nel modello di regressione multipla 9 13.3 Il test per la verifica della significatività

Dettagli

1. Distribuzioni campionarie

1. Distribuzioni campionarie Università degli Studi di Basilicata Facoltà di Economia Corso di Laurea in Economia Aziendale - a.a. 2012/2013 lezioni di statistica del 3 e 6 giugno 2013 - di Massimo Cristallo - 1. Distribuzioni campionarie

Dettagli

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo

Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9. Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo Metodi statistici per l economia (Prof. Capitanio) Slide n. 9 Materiale di supporto per le lezioni. Non sostituisce il libro di testo 1 TEST D IPOTESI Partiamo da un esempio presente sul libro di testo.

Dettagli

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008

Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica. 18 dicembre 2008 Università di Firenze - Corso di laurea in Statistica Seconda prova intermedia di Statistica 18 dicembre 008 Esame sull intero programma: esercizi da A a D Esame sulla seconda parte del programma: esercizi

Dettagli

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI

Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI Università degli Studi di Milano Bicocca CdS ECOAMM Corso di Metodi Statistici per l Amministrazione delle Imprese CARTE DI CONTROLLO PER VARIABILI 1. L azienda Wood produce legno compensato per costruzioni

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 5-Indici di variabilità (vers. 1.0c, 20 ottobre 2015) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologia. Corso di Statistica Medica. Intervalli di confidenza

Università del Piemonte Orientale. Corso di laurea in biotecnologia. Corso di Statistica Medica. Intervalli di confidenza Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologia Corso di Statistica Medica Intervalli di confidenza Università del Piemonte Orientale Corso di laurea in biotecnologia Corso di Statistica

Dettagli

Relazioni statistiche: regressione e correlazione

Relazioni statistiche: regressione e correlazione Relazioni statistiche: regressione e correlazione È detto studio della connessione lo studio si occupa della ricerca di relazioni fra due variabili statistiche o fra una mutabile e una variabile statistica

Dettagli

Lineamenti di econometria 2

Lineamenti di econometria 2 Lineamenti di econometria 2 Camilla Mastromarco Università di Lecce Master II Livello "Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale" (PIT 9.4) La Regressione Multipla La Regressione Multipla La regressione multipla

Dettagli

19txtI_BORRA_2013 18/11/13 10:52 Pagina 449 TAVOLE STATISTICHE

19txtI_BORRA_2013 18/11/13 10:52 Pagina 449 TAVOLE STATISTICHE 19txtI_BORRA_2013 18/11/13 10:52 Pagina 449 TAVOLE STATISTICHE Nell inferenza è spesso richiesto il calcolo di alcuni valori critici o di alcune probabilità per le variabili casuali che sono state introdotte

Dettagli

Capitolo 11 Test chi-quadro

Capitolo 11 Test chi-quadro Levine, Krehbiel, Berenson Statistica II ed. 2006 Apogeo Capitolo 11 Test chi-quadro Insegnamento: Statistica Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale Facoltà di Ingegneria, Università di Padova

Dettagli

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale

I ESERCITAZIONE. Gruppo I 100 individui. Trattamento I Nuovo Farmaco. Osservazione degli effetti sul raffreddore. Assegnazione casuale I ESERCITAZIONE ESERCIZIO 1 Si vuole testare un nuovo farmaco contro il raffreddore. Allo studio partecipano 200 soggetti sani della stessa età e dello stesso sesso e con caratteristiche simili. i) Che

Dettagli

L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance)

L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance) L Analisi della Varianza ANOVA (ANalysis Of VAriance) 1 CONCETTI GENERALI Finora abbiamo descritto test di ipotesi finalizzati alla verifica di ipotesi sulla differenza tra parametri di due popolazioni

Dettagli

Soluzioni degli Esercizi del Parziale del 30/06/201 (Ippoliti-Fontanella-Valentini)

Soluzioni degli Esercizi del Parziale del 30/06/201 (Ippoliti-Fontanella-Valentini) Soluzioni degli Esercizi del Parziale del 30/06/201 (Ippoliti-Fontanella-Valentini) Esercizio 1 In uno studio sugli affitti mensili, condotto su un campione casuale di 14 monolocali nella città nella città

Dettagli

Analisi di dati di frequenza

Analisi di dati di frequenza Analisi di dati di frequenza Fase di raccolta dei dati Fase di memorizzazione dei dati in un foglio elettronico 0 1 1 1 Frequenze attese uguali Si assuma che dalle risposte al questionario sullo stato

Dettagli

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE

ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE ESERCITAZIONE 13 : STATISTICA DESCRITTIVA E ANALISI DI REGRESSIONE e-mail: tommei@dm.unipi.it web: www.dm.unipi.it/ tommei Ricevimento: su appuntamento Dipartimento di Matematica, piano terra, studio 114

Dettagli

VERIFICA DELLE IPOTESI

VERIFICA DELLE IPOTESI VERIFICA DELLE IPOTESI Nella verifica delle ipotesi è necessario fissare alcune fasi prima di iniziare ad analizzare i dati. a) Si deve stabilire quale deve essere l'ipotesi nulla (H0) e quale l'ipotesi

Dettagli

Metodi statistici per le ricerche di mercato

Metodi statistici per le ricerche di mercato Metodi statistici per le ricerche di mercato Prof.ssa Isabella Mingo A.A. 2013-2014 Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia, Comunicazione Corso di laurea Magistrale in «Organizzazione e marketing per

Dettagli

RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE. Lezione 7 a. Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della

RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE. Lezione 7 a. Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della RELAZIONE TRA VARIABILI QUANTITATIVE Lezione 7 a Accade spesso nella ricerca in campo biomedico, così come in altri campi della scienza, di voler studiare come il variare di una o più variabili (variabili

Dettagli

FACOLTÀ DI ECONOMIA Soluzione della Prova di autovalutazione 2012 (primi 6 CFU) ANALISI STATISTICA PER L IMPRESA

FACOLTÀ DI ECONOMIA Soluzione della Prova di autovalutazione 2012 (primi 6 CFU) ANALISI STATISTICA PER L IMPRESA FACOLTÀ DI ECONOMIA Soluzione della Prova di autovalutazione 2012 (primi 6 CFU) ANALISI STATISTICA PER L IMPRESA NB Come potete vedere facendo la somma dei punteggi il numero di quesiti è superiore a quello

Dettagli

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI

CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI VERO FALSO CAPITOLO 8 LA VERIFICA D IPOTESI. I FONDAMENTI 1. V F Un ipotesi statistica è un assunzione sulle caratteristiche di una o più variabili in una o più popolazioni 2. V F L ipotesi nulla unita

Dettagli

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione)

Esercitazione #5 di Statistica. Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Esercitazione #5 di Statistica Test ed Intervalli di Confidenza (per una popolazione) Dicembre 00 1 Esercizi 1.1 Test su media (con varianza nota) Esercizio n. 1 Il calore (in calorie per grammo) emesso

Dettagli

Stima per intervalli Nei metodi di stima puntuale è sempre presente un ^ errore θ θ dovuto al fatto che la stima di θ in genere non coincide con il parametro θ. Sorge quindi l esigenza di determinare una

Dettagli

Il metodo della regressione

Il metodo della regressione Il metodo della regressione Consideriamo il coefficiente beta di una semplice regressione lineare, cosa significa? È una differenza tra valori attesi Anche nel caso classico di variabile esplicativa continua

Dettagli

Lezione n. 2 (a cura di Chiara Rossi)

Lezione n. 2 (a cura di Chiara Rossi) Lezione n. 2 (a cura di Chiara Rossi) QUANTILE Data una variabile casuale X, si definisce Quantile superiore x p : X P (X x p ) = p Quantile inferiore x p : X P (X x p ) = p p p=0.05 x p x p Graficamente,

Dettagli

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE

VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE La contraffazione in cifre: NUOVA METODOLOGIA PER LA STIMA DEL VALORE DELLE MERCI SEQUESTRATE Roma, Giugno 2013 Giugno 2013-1 Il valore economico dei sequestri In questo Focus si approfondiscono alcune

Dettagli

General Linear Model. Esercizio

General Linear Model. Esercizio Esercizio General Linear Model Una delle molteplici applicazioni del General Linear Model è la Trend Surface Analysis. Questa tecnica cerca di individuare, in un modello di superficie, quale tendenza segue

Dettagli

Lineamenti di econometria 2

Lineamenti di econometria 2 Lineamenti di econometria 2 Camilla Mastromarco Università di Lecce Master II Livello "Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale" (PIT 9.4) Aspetti Statistici della Regressione Aspetti Statistici della Regressione

Dettagli

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica

Un po di statistica. Christian Ferrari. Laboratorio di Matematica Un po di statistica Christian Ferrari Laboratorio di Matematica 1 Introduzione La statistica è una parte della matematica applicata che si occupa della raccolta, dell analisi e dell interpretazione di

Dettagli

Il confronto fra proporzioni

Il confronto fra proporzioni L. Boni Il rapporto Un rapporto (ratio), attribuendo un ampio significato al termine, è il risultato della divisione di una certa quantità a per un altra quantità b Il rapporto Spesso, in maniera più specifica,

Dettagli

Test statistici di verifica di ipotesi

Test statistici di verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Test e verifica di ipotesi Il test delle ipotesi consente di verificare se, e quanto, una determinata ipotesi (di carattere biologico, medico, economico,...) è supportata dall

Dettagli

Analisi di scenario File Nr. 10

Analisi di scenario File Nr. 10 1 Analisi di scenario File Nr. 10 Giorgio Calcagnini Università di Urbino Dip. Economia, Società, Politica giorgio.calcagnini@uniurb.it http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/ http://www.econ.uniurb.it/calcagnini/forecasting.html

Dettagli

Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla

Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla Verifica di ipotesi e intervalli di confidenza nella regressione multipla Eduardo Rossi 2 2 Università di Pavia (Italy) Maggio 2014 Rossi MRLM Econometria - 2014 1 / 23 Sommario Variabili di controllo

Dettagli

Esercitazione n.2 Inferenza su medie

Esercitazione n.2 Inferenza su medie Esercitazione n.2 Esercizio L ufficio del personale di una grande società intende stimare le spese mediche familiari dei suoi impiegati per valutare la possibilità di attuare un programma di assicurazione

Dettagli

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8

CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8 CORSO DI STATISTICA (parte 2) - ESERCITAZIONE 8 Dott.ssa Antonella Costanzo a.costanzo@unicas.it Esercizio 1. Test delle ipotesi sulla varianza In un azienda che produce componenti meccaniche, è stato

Dettagli

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a)

Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B. Evento prodotto: Evento in cui si verifica sia A che B ; p(a&b) = p(a) x p(b/a) Probabilità condizionata: p(a/b) che avvenga A, una volta accaduto B Eventi indipendenti: un evento non influenza l altro Eventi disgiunti: il verificarsi di un evento esclude l altro Evento prodotto:

Dettagli

Opportunità e rischi derivanti dall'impiego massivo dell'informatica in statistica. Francesco Maria Sanna Roma, 3 maggio 2012

Opportunità e rischi derivanti dall'impiego massivo dell'informatica in statistica. Francesco Maria Sanna Roma, 3 maggio 2012 Opportunità e rischi derivanti dall'impiego massivo dell'informatica in statistica Francesco Maria Sanna Roma, 3 maggio 2012 Procedere alla misura, al rilevamento e al trattamento dei dati è sempre stato

Dettagli

Esercitazione n.4 Inferenza su varianza

Esercitazione n.4 Inferenza su varianza Esercizio 1 Un industria che produce lamiere metalliche ha ricevuto un ordine di acquisto di un grosso quantitativo di lamiere di un dato spessore. Per assicurare la qualità della propria fornitura, l

Dettagli

Analisi della performance temporale della rete

Analisi della performance temporale della rete Analisi della performance temporale della rete In questo documento viene analizzato l andamento nel tempo della performance della rete di promotori. Alcune indicazioni per la lettura di questo documento:

Dettagli

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n

E naturale chiedersi alcune cose sulla media campionaria x n Supponiamo che un fabbricante stia introducendo un nuovo tipo di batteria per un automobile elettrica. La durata osservata x i delle i-esima batteria è la realizzazione (valore assunto) di una variabile

Dettagli

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE

GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE GUIDA AL CALCOLO DEI COSTI DELLE ATTIVITA DI RICERCA DOCUMENTALE L applicazione elaborata da Nordest Informatica e disponibile all interno del sito è finalizzata a fornirvi un ipotesi dell impatto economico

Dettagli

Indici di dispersione

Indici di dispersione Indici di dispersione 1 Supponiamo di disporre di un insieme di misure e di cercare un solo valore che, meglio di ciascun altro, sia in grado di catturare le caratteristiche della distribuzione nel suo

Dettagli

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali

( x) ( x) 0. Equazioni irrazionali Equazioni irrazionali Definizione: si definisce equazione irrazionale un equazione in cui compaiono uno o più radicali contenenti l incognita. Esempio 7 Ricordiamo quanto visto sulle condizioni di esistenza

Dettagli

Inferenza statistica. Statistica medica 1

Inferenza statistica. Statistica medica 1 Inferenza statistica L inferenza statistica è un insieme di metodi con cui si cerca di trarre una conclusione sulla popolazione sulla base di alcune informazioni ricavate da un campione estratto da quella

Dettagli

postulato della valutazione tramite indicatori: La valutazione di un sistema sanitario tramite indicatori ipotizza

postulato della valutazione tramite indicatori: La valutazione di un sistema sanitario tramite indicatori ipotizza postulato della valutazione tramite indicatori: La valutazione di un sistema sanitario tramite indicatori ipotizza la praticabilità di una scomposizione della complessità in informazioni elementari ed

Dettagli

Esercitazione n.1 (v.c. Binomiale, Poisson, Normale)

Esercitazione n.1 (v.c. Binomiale, Poisson, Normale) Esercizio 1. Un azienda produce palline da tennis che hanno probabilità 0,02 di essere difettose, indipendentemente l una dall altra. La confezione di vendita contiene 8 palline prese a caso dalla produzione

Dettagli

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione

2. Leggi finanziarie di capitalizzazione 2. Leggi finanziarie di capitalizzazione Si chiama legge finanziaria di capitalizzazione una funzione atta a definire il montante M(t accumulato al tempo generico t da un capitale C: M(t = F(C, t C t M

Dettagli

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R

Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R Studio di funzione Per studio di funzione intendiamo un insieme di procedure che hanno lo scopo di analizzare le proprietà di una funzione f ( x) R R : allo scopo di determinarne le caratteristiche principali.

Dettagli

Pro e contro delle RNA

Pro e contro delle RNA Pro e contro delle RNA Pro: - flessibilità: le RNA sono approssimatori universali; - aggiornabilità sequenziale: la stima dei pesi della rete può essere aggiornata man mano che arriva nuova informazione;

Dettagli

Corso di Psicometria Progredito

Corso di Psicometria Progredito Corso di Psicometria Progredito 3.1 Introduzione all inferenza statistica Prima Parte Gianmarco Altoè Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia Università di Cagliari, Anno Accademico 2013-2014

Dettagli

La categoria «ES» presenta (di solito) gli stessi comandi

La categoria «ES» presenta (di solito) gli stessi comandi Utilizzo delle calcolatrici FX 991 ES+ Parte II PARMA, 11 Marzo 2014 Prof. Francesco Bologna bolfra@gmail.com ARGOMENTI DELLA LEZIONE 1. Richiami lezione precedente 2.Calcolo delle statistiche di regressione:

Dettagli

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche

Slide Cerbara parte1 5. Le distribuzioni teoriche Slide Cerbara parte1 5 Le distribuzioni teoriche I fenomeni biologici, demografici, sociali ed economici, che sono il principale oggetto della statistica, non sono retti da leggi matematiche. Però dalle

Dettagli

Statistiche campionarie

Statistiche campionarie Statistiche campionarie Sul campione si possono calcolare le statistiche campionarie (come media campionaria, mediana campionaria, varianza campionaria,.) Le statistiche campionarie sono stimatori delle

Dettagli

lezione 18 AA 2015-2016 Paolo Brunori

lezione 18 AA 2015-2016 Paolo Brunori AA 2015-2016 Paolo Brunori Previsioni - spesso come economisti siamo interessati a prevedere quale sarà il valore di una certa variabile nel futuro - quando osserviamo una variabile nel tempo possiamo

Dettagli

Analisi statistica delle funzioni di produzione

Analisi statistica delle funzioni di produzione Analisi statistica delle funzioni di produzione Matteo Pelagatti marzo 28 Indice La funzione di produzione di Cobb-Douglas 2 2 Analisi empirica della funzione di produzione aggregata 3 Sommario Con la

Dettagli

STATISTICA DESCRITTIVA SCHEDA N. 5: REGRESSIONE LINEARE

STATISTICA DESCRITTIVA SCHEDA N. 5: REGRESSIONE LINEARE STATISTICA DESCRITTIVA SCHEDA N. : REGRESSIONE LINEARE Nella Scheda precedente abbiamo visto che il coefficiente di correlazione fra due variabili quantitative X e Y fornisce informazioni sull esistenza

Dettagli

Misure della dispersione o della variabilità

Misure della dispersione o della variabilità QUARTA UNITA Misure della dispersione o della variabilità Abbiamo visto che un punteggio di per sé non ha alcun significato e lo acquista solo quando è posto a confronto con altri punteggi o con una statistica.

Dettagli

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING

RISCHIO E CAPITAL BUDGETING RISCHIO E CAPITAL BUDGETING Costo opportunità del capitale Molte aziende, una volta stimato il loro costo opportunità del capitale, lo utilizzano per scontare i flussi di cassa attesi dei nuovi progetti

Dettagli

Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010

Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010 Metodi Matematici e Informatici per la Biologia----31 Maggio 2010 COMPITO 4 (3 CREDITI) Nome: Cognome: Matricola: ISTRUZIONI Gli esercizi che seguono sono di tre tipi: Domande Vero/Falso: cerchiate V o

Dettagli

Lineamenti di econometria 2

Lineamenti di econometria 2 Lineamenti di econometria 2 Camilla Mastromarco Università di Lecce Master II Livello "Analisi dei Mercati e Sviluppo Locale" (PIT 9.4) Regressione con Variabili Dummy Regressione con Variabili Dummy La

Dettagli

Inferenza statistica I Alcuni esercizi. Stefano Tonellato

Inferenza statistica I Alcuni esercizi. Stefano Tonellato Inferenza statistica I Alcuni esercizi Stefano Tonellato Anno Accademico 2006-2007 Avvertenza Una parte del materiale è stato tratto da Grigoletto M. e Ventura L. (1998). Statistica per le scienze economiche,

Dettagli

Dimensione di uno Spazio vettoriale

Dimensione di uno Spazio vettoriale Capitolo 4 Dimensione di uno Spazio vettoriale 4.1 Introduzione Dedichiamo questo capitolo ad un concetto fondamentale in algebra lineare: la dimensione di uno spazio vettoriale. Daremo una definizione

Dettagli

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari.

La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. La dispersione dei prezzi al consumo. I risultati di un indagine empirica sui prodotti alimentari. Giovanni Anania e Rosanna Nisticò EMAA 14/15 X / 1 Il problema Un ottimo uso del vostro tempo! questa

Dettagli

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test

Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test STATISTICA (2) ESERCITAZIONE 6 05.03.2014 Dott.ssa Antonella Costanzo Esercizio 1. Verifica di ipotesi sulla media (varianza nota), p-value del test Il preside della scuola elementare XYZ sospetta che

Dettagli

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1

Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 Elementi di Psicometria con Laboratorio di SPSS 1 29-Analisi della potenza statistica vers. 1.0 (12 dicembre 2014) Germano Rossi 1 germano.rossi@unimib.it 1 Dipartimento di Psicologia, Università di Milano-Bicocca

Dettagli

Metodologia per l analisi dei dati sperimentali L analisi di studi con variabili di risposta multiple: Regressione multipla

Metodologia per l analisi dei dati sperimentali L analisi di studi con variabili di risposta multiple: Regressione multipla Il metodo della regressione può essere esteso dal caso in cui si considera la variabilità della risposta della y in relazione ad una sola variabile indipendente X ad una situazione più generale in cui

Dettagli

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale

2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale BIOSTATISTICA 2. Un carattere misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale Marta Blangiardo, Imperial College, London Department of Epidemiology and Public Health m.blangiardo@imperial.ac.uk

Dettagli

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE

~ Copyright Ripetizionando - All rights reserved ~ http://ripetizionando.wordpress.com STUDIO DI FUNZIONE STUDIO DI FUNZIONE Passaggi fondamentali Per effettuare uno studio di funzione completo, che non lascia quindi margine a una quasi sicuramente errata inventiva, sono necessari i seguenti 7 passaggi: 1.

Dettagli

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio

Politecnico di Torino. Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio Politecnico di Torino Esercitazioni di Protezione idraulica del territorio a.a. 2012-2013 ESERCITAZIONE 1 VALUTAZIONE DELLA RARITÀ DI UN EVENTO PLUVIOMETRICO ECCEZIONALE 1. Determinazione del periodo di

Dettagli

La distribuzione Gaussiana

La distribuzione Gaussiana Università del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Biotecnologie Corso di Statistica Medica La distribuzione Normale (o di Gauss) Corso di laurea in biotecnologie - Corso di Statistica Medica La distribuzione

Dettagli

Excel Terza parte. Excel 2003

Excel Terza parte. Excel 2003 Excel Terza parte Excel 2003 TABELLA PIVOT Selezioniamo tutti i dati (con le relative etichette) Dati Rapporto tabella pivot e grafico pivot Fine 2 La tabella pivot viene messa di default in una pagina

Dettagli

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano

Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Prova di autovalutazione Prof. Roberta Siciliano Esercizio 1 Nella seguente tabella è riportata la distribuzione di frequenza dei prezzi per camera di alcuni agriturismi, situati nella regione Basilicata.

Dettagli

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità

Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica. Indici di Affidabilità Disegni di Ricerca e Analisi dei Dati in Psicologia Clinica Indici di Affidabilità L Attendibilità È il livello in cui una misura è libera da errore di misura È la proporzione di variabilità della misurazione

Dettagli

Tema A. 1.2. Se due eventi A e B sono indipendenti e tali che P (A) = 1/2 e P (B) = 2/3, si può certamente concludere che

Tema A. 1.2. Se due eventi A e B sono indipendenti e tali che P (A) = 1/2 e P (B) = 2/3, si può certamente concludere che Statistica Cognome: Laurea Triennale in Biologia Nome: 26 luglio 2012 Matricola: Tema A 1. Parte A 1.1. Sia x 1, x 2,..., x n un campione di n dati con media campionaria x e varianza campionaria s 2 x

Dettagli

Statistica. Esercitazione 15. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice

Statistica. Esercitazione 15. Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it. Università degli studi di Cassino. Statistica. A. Iodice Esercitazione 15 Alfonso Iodice D Enza iodicede@unicas.it Università degli studi di Cassino () 1 / 18 L importanza del gruppo di controllo In tutti i casi in cui si voglia studiare l effetto di un certo

Dettagli

1a) Calcolare gli estremi dell intervallo di confidenza per µ al 90% in corrispondenza del campione osservato.

1a) Calcolare gli estremi dell intervallo di confidenza per µ al 90% in corrispondenza del campione osservato. Esercizio 1 Sia X 1,..., X un campione casuale estratto da una variabile aleatoria normale con media pari a µ e varianza pari a 1. Supponiamo che la media campionaria sia x = 2. 1a) Calcolare gli estremi

Dettagli

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco

Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Esercitazione 1 del corso di Statistica 2 Prof. Domenico Vistocco Alfonso Iodice D Enza April 26, 2007 1...prima di cominciare Contare, operazione solitamente semplice, può diventare complicata se lo scopo

Dettagli

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6

EQUAZIONI DIFFERENZIALI. 1. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x 2 log t (d) x = e t x log x (e) y = y2 5y+6 EQUAZIONI DIFFERENZIALI.. Trovare tutte le soluzioni delle equazioni differenziali: (a) x = x log t (d) x = e t x log x (e) y = y 5y+6 (f) y = ty +t t +y (g) y = y (h) xy = y (i) y y y = 0 (j) x = x (k)

Dettagli

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale

Finanza Aziendale. Lezione 13. Introduzione al costo del capitale Finanza Aziendale Lezione 13 Introduzione al costo del capitale Scopo della lezione Applicare la teoria del CAPM alle scelte di finanza d azienda 2 Il rischio sistematico E originato dalle variabili macroeconomiche

Dettagli

T DI STUDENT Quando si vogliono confrontare solo due medie, si può utilizzare il test t di Student La formula per calcolare il t è la seguente:

T DI STUDENT Quando si vogliono confrontare solo due medie, si può utilizzare il test t di Student La formula per calcolare il t è la seguente: T DI STUDENT Quando si vogliono confrontare solo due medie, si può utilizzare il test t di Student La formula per calcolare il t è la seguente: t = X i X j s 2 i (n i 1) + s 2 j (n j 1) n i + n j - 2 1

Dettagli

LE CARTE DI CONTROLLO (4)

LE CARTE DI CONTROLLO (4) LE CARTE DI CONTROLLO (4) Tipo di carta di controllo Frazione difettosa Carta p Numero di difettosi Carta np Dimensione campione Variabile, solitamente >= 50 costante, solitamente >= 50 Linea centrale

Dettagli

I punteggi zeta e la distribuzione normale

I punteggi zeta e la distribuzione normale QUINTA UNITA I punteggi zeta e la distribuzione normale I punteggi ottenuti attraverso una misurazione risultano di difficile interpretazione se presi in stessi. Affinché acquistino significato è necessario

Dettagli