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2 Indice 1. INTRODUZIONE NORMATIVA DI RIFERIMENTO DESCRIZIONE DELLE OPERE CRITERI DI CALCOLO... 9 ALLEGATO A

3 1. INTRODUZIONE La presente relazione è stata redatta alla scopo di fornire una descrizione, le linee guida, i criteri tecnici generali ed informativi tenuti nella progettazione e realizzazione dei nuovi impianti di estinzione a gas ARGON IG-01 della BNCF in sostituzione dei presidi esistenti attualmente funzionanti con gas NAF SIII. Secondo quanto indicato nel D.M. 20/12/2005 Modalità per il recupero degli idrofluorocarburi dagli estintori e dai sistemi di protezione antincendio gli idroclorofluorocarburi (HCFC), di cui il NAF SIII fa parte, contenuti negli impianti di estinzione incendi devono essere recuperati e convogliati in centri di raccolta autorizzati dal Ministero dell Ambiente. In virtù di quanto sopra, compito della ditta appaltante sarà anche quello di smaltire tutte le bombole contenenti NAF SIII presenti all interno della BNCF e nella sede distaccata di S. Ambrogio; la bonifica e rottamazione delle bombole utilizzate per lo stoccaggio del NAF S III e lo smaltimento del gas dovranno avvenire secondo le seguenti modalità operative: Smontaggio dall impianto e rimozione bombole Messa in sicurezza Imballo Trasporto con mezzi abilitati ai sensi delle normative vigenti per il trasporto di rifiuti e merci pericolose ADR Consegna alla sede della società autorizzata dal Ministero dell Ambiente la quale: o prende formalmente e sostanzialmente in consegna le sostanze lesive; o trasporta successivamente le sostanze lesive sino all impianto di smaltimento finale mediante termodistruzione ad alta temperatura, con abbattimento dei gas prodotti dalla combustione; o rilascia la Dichiarazione di Avvenuto Smaltimento del rifiuto; Bonifica e rottamazione delle bombole utilizzate per lo stoccaggio del Rifiuto Miscela di HCFC (NAF SIII) Saranno qui di seguito illustrate le tipologie, le prestazioni e le caratteristiche funzionali e costruttive degli impianti di spegnimento da realizzare. Nota1: La progettazione delle seguenti opere è stata eseguita dall Ing Andrea Giunti e dall Ing. Matteo Gestri, soci della C.M. Engineering srl, con la collaborazione del Geom. Stefano Gestri, del Geom. Leandro Piccini e del Geom. David Colantonio. Tutti gli elaborati progettuali sono timbrati e firmati dall Ing. Andrea Giunti titolare dell incarico. Nota2:Il progetto è stato redatto nel pieno rispetto delle prescrizioni normative, tecniche e legislative comunque applicabili al progetto. 2

4 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Insieme delle Leggi, Norme, Regolamenti, Disposizioni, Linee Guida, comunitarie, nazionali, regionali e locali recanti disposizioni in materia di Appalti, Lavori e Servizi da realizzare nell ambito della Pubblica Amministrazione, segue un elenco sintetico di tali Leggi e Norme: Lavori Pubblici D.Lgs. n. 163/2006 e s.m.i. Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE D.P.R. n. 554/1999 e s.m.i. Regolamento Attuativo della Legge Quadro in materia di Lavori Pubblici n. 109/1994 e s.m.i. D.P.R. n. 34/00 del 25/01/2000 e s.m.i. Regolamento per l istituzione di un sistema di qualificazione unico dei soggetti esecutori di lavori pubblici; D.M. n. 145/00 del 19/04/2000 Regolamento recante il capitolato generale d appalto dei lavori pubblici Legge n. 123 del 03/08/ Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia D.Lgs. n. 81 del 09/04/ Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Tutti gli impianti saranno dati completi in ogni loro parte, con tutte le apparecchiature e tutti gli accessori prescritti dalle norme vigenti od occorrenti per il perfetto funzionamento, anche se non espressamente menzionati nei successivi capitoli. Stante la responsabilità dell'appaltatore circa il raggiungimento dei valori di progetto e la collaudabilità degli impianti, nell'esecuzione di questi ultimi essa osserverà - per formale impegno- tutte le norme di legge e di regolamento vigenti, e in particolare Saranno rispettate le norme sotto elencate: D.Lgs. n. 37/2008 e s.m.i. - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. UNI ISO e 12 (ediz. 2006) (sigla IG-01) NFPA 2001 National Fire Protection Association (sigla IG-01) EPA SNAP Program Significant New Alternative Policy (sigla IG-01) 3

5 LPCB Loss Prevention Council Board (sigla IG-01) VdS Verband der Schadenverhuetung (calcolo computerizzato) (sigla IG-01) UNI EN (dall 1 al 20) riguardante i materiali (es. valvola, ugello, ecc.) UNI EN e 7 (ediz. 2008) (sigla IG-01) Saranno pure osservate le prescrizioni degli Enti preposti al controllo degli impianti: Ispettorato del Lavoro, ENPI, I.S.P.E.S.L (Ex ANCC), Vigili del Fuoco, ecc. 4

6 3. DESCRIZIONE DELLE OPERE Dato il valore del materiale che viene conservato all interno dei locali da proteggere, in sostituzione del NAF SIII, si impiegherà come agente estinguente il gas Argon IG-01. Il Sistema Argon IG-01 utilizza, quale estinguente, il gas inerte Argon puro, con la tecnica della saturazione totale TOTAL FLOODING. L Argon è un prodotto puro e naturale, è un gas presente nell aria che quando viene a contatto con le fiamme non ha nessun tipo di reazione, con assenza di prodotti di decomposizione dannosi o corrosivi, ritornando, successivamente, nel ciclo naturale dell atmosfera senza danneggiare l ambiente. In virtù di quanto sopra i presidi antincendio verranno adeguati per poter funzionare con tale gas estinguente. Di seguito verranno descritte le lavorazioni da eseguire per la riconversione dei vari presidi. L elencazione successiva e la descrizione delle opere ha carattere esemplificativo e non esclude altri interventi non scritti ma necessari, per il completamento funzionale ed a regola d arte della fornitura di Appalto. LOCALI CED I due CED, locali n 126 e 127, sono attualmente dotati di impianto di spegnimento a NAF SIII autonomo con n 1 bombola installata all interno di ogni ambiente. In accordo con le norme attualmente in vigore si è preferito ubicare le bombole contenenti gas Argon IG-01 al di fuori dei locali protetti; la collocazione più logica è stata quella di installare un nuovo presidio nella corte interna adiacente al locale 126. Nella corte troveranno posto n 5 bombole di gas Argon IG-01 da 80 litri in acciaio legato in un sol pezzo con certificato T-PED complete di tutto il valvolame a corredo marcato CE. In particolare n 3 bombole saranno a servizio del locale 126 mentre le altre due proteggeranno il locale 127. Data la nuova ubicazione del presidio antincendio verrà realizzata una nuova rete di tubazioni in acciaio zincato API 5L sch. 40 che avrà come terminali n 3 ugelli, in ottone con diaframma interno calibrato, a servizio di ogni locale di cui n 2 saranno a protezione dell ambiente mentre il terzo sarà installato a protezione del pavimento flottante. Per i percorsi delle tubazioni, le taglie di tutti i componenti e l ubicazione degli ugelli si rimanda ai disegni di progetto. Ogni locale, in accordo con le norme in vigore, sarà dotato di n 1 serranda di sovrappressione che avrà il compito di evacuare l eventuale pressione in eccesso che si potrebbe creare dopo la scarica del gas estinguente; trattenendo invece la pressione calcolata idonea a garantire la saturazione ambientale per almeno 10 minuti dopo la scarica. Per proteggere il presidio dagli agenti atmosferici e da eventuali atti di manomissione.si dovrà prevedere un grigliato perimetrale e una copertura in lamiera. Inoltre dovrà essere realizzato un basamento in cls per ospitare le bombole. Oltre a smaltire le bombole di NAF SIII, l impresa dovrà anche rimuovere il vecchio impianto di spegnimento installato nei due CED. L impresa dovrà realizzare tutte le lavorazioni riguardanti gli impianti elettrici e speciali necessarie a garantire il funzionamento in automatico dell impianto mediante l interfacciamento con il sistema di rilevazione incendi esistente presente all interno dei locali. 5

7 Infine, l impresa dovrà eseguire la prova DOOR FAN TEST, così come richiesto dalla norma, in maniera da verificare l integrità dei locali dal punto di vista della tenuta e accertare se gli ambienti hanno la capacità di trattenere il gas emesso dopo la scarica. MAGAZZINO RIVISTE E ALA NUOVA Il magazzino riviste è attualmente dotato di impianto di spegnimento alimentato da n 7 bombole di NAF SIII installate nella corte adiacente al magazzino. Il magazzino risulta diviso in due comparti formati dal solo livello sottosuolo per il primo e n 3 livelli, dal piano terra al secondo, per il secondo. L ala nuova, di recente ristrutturazione, risulta invece divisa in tre comparti, tutti ubicati al livello sottosuolo. A seguito dei calcoli di progetto occorrono n 23 bombole da 80 lt. in acciaio legato in un sol pezzo con certificato T-PED complete di tutto il valvolame a conedo marcato CE. Compito dell impresa sarà quello di ampliare l attuale basamento in cls per ospitare tutte le bombole nonché installare un nuovo grigliato e una nuova copertura per proteggere il presidio dagli agenti atmosferici e da eventuali atti di manomissione. Dovrà essere realizzato anche un nuovo collettore di smistamento dotato di n 5 valvole direzionali, una per ogni comparto da proteggere. Le valvole verranno collegate, mediante nuovi tratti di tubazione in acciaio zincato API 5L, alle dorsali esistenti. Tutti gli ugelli di scarica dovranno essere sostituiti con dei nuovi in ottone con diaframma interno calibrato. Per i percorsi delle tubazioni, le taglie di tutti i componenti e l ubicazione degli ugelli si rimanda ai disegni di progetto. I locali, in accordo con le norme in vigore, saranno dotati di serrande di sovrappressione che avranno il compito di evacuare l eventuale pressione in eccesso che si potrebbe creare dopo la scarica del gas estinguente, trattenendo invece la pressione calcolata idonea a garantire la saturazione ambientale per almeno 10 minuti dopo la scarica. L impresa dovrà realizzare tutte le lavorazioni riguardanti gli impianti elettrici e speciali necessarie a garantire il funzionamento in automatico dell impianto mediante l interfacciamento con il sistema di rilevazione incendi esistente presente all interno dei locali. Infine, l impresa dovrà eseguire la prova DOOR FAN TEST, così come richiesto dalla norma, in maniera da verificare l integrità dei locali dal punto di vista della tenuta e accertare se gli ambienti hanno la capacità di trattenere il gas emesso dopo la scarica. S. AMBROGIO Il magazzino volumi alluvionati della sede distaccata di S. Ambrogio è attualmente dotato di impianto di spegnimento alimentato da n 3 bombole di NAF SIII ubicate all interno di un piccolo locale tecnico adiacente all archivio. Il magazzino è formato da due locali comunicanti ubicati al piano primo dell edificio. A seguito dei calcoli di progetto occorrono n 11 bombole di gas Argon IG-01 per cui l attuale locale tecnico risulta insufficiente ad ospitare la nuova batteria di bombole. Le bombole saranno da 80 litri in acciaio legato in un sol pezzo con certificato T-PED complete di tutto il valvolame a corredo marcato CE Il nuovo presidio antincendio verrà installato al piano secondo dell edificio in un ambiente di nuova realizzazione, collocato subito al di sopra del vecchio locale tecnico. Compito dell impresa sarà anche quello di allestire questo nuovo ambiente mediante pareti in cartongesso, porte e controsoffitti tutti di classe REI

8 In conseguenza della nuova ubicazione della batteria di bombole dovrà essere realizzata una nuova dorsale in acciaio zincato API 5L sch. 40 che andrà ad allacciarsi alle vecchie tubazioni. Dovranno essere rimossi e sostituiti con dei nuovi tutti gli ugelli di scarica. Gli ugelli saranno in ottone con diaframma interno calibrato Per i percorsi delle tubazioni, le taglie di tutti i componenti e l ubicazione degli ugelli si rimanda ai disegni di progetto. I locali, in accordo con le norme in vigore, saranno dotati di serrande di sovrappressione che avranno il compito di evacuare l eventuale pressione in eccesso che si potrebbe creare dopo la scarica del gas estinguente; trattenendo invece la pressione calcolata idonea a garantire la saturazione ambientale per almeno 10 minuti dopo la scarica. L impresa dovrà realizzare tutte le lavorazioni riguardanti gli impianti elettrici e speciali necessarie a garantire il funzionamento in automatico dell impianto mediante l interfacciamento con il sistema di rilevazione incendi esistente presente all interno dei locali. Infine, l impresa dovrà eseguire la prova DOOR FAN TEST, così come richiesto dalla norma, in maniera da verificare l integrità dei locali dal punto di vista della tenuta e accertare se gli ambienti hanno la capacità di trattenere il gas emesso dopo la scarica. TORRI LIBRARIE Le quattro torri librarie, denominate A B C e D, sono attualmente dotate da impianto di spegnimento alimentato da n 16 bombole di NAF SIII installate all interno di un locale tecnico ubicato al livello sottosuolo. All interno dello stesso locale si trovano altre 3 bombole caricate con NAF SIII che andranno anch esse dismesse. Alcune torri risultano formate da più comparti antincendio così suddivisi: - torre libraria A: n 1 comparto formato da 4 livelli, dal 1 al 4 ; - torre libraria B: n 2 comparti formati rispettivamente dal solo livello sottosuolo per il primo e dai 5 livelli superiori, dal 1 al 5, per il secondo; - torre libraria C: n 2 comparti formati rispettivamente dal solo livello sottosuolo per il primo e dai 4 livelli superiori, dal 1 al 4, per il secondo; - torre libraria D: n 1 comparto formato da 4 livelli, dal 1 al 4. In ragione della suddivisione sopra descritta all interno del locale tecnico era stato realizzato un collettore di smistamento dotato di valvole direzionali, una per ogni comparto antincendio. A seguito dei calcoli di progetto occorrono n 100 bombole di gas Argon IG-01 per cui l attuale locale tecnico risulta troppo piccolo per il nuovo presidio. Le bombole saranno da 80 litri in acciaio legato in un sol pezzo con certificato T-PED complete di tutto il valvolame a corredo marcato CE Compito dell impresa sarà quello di ampliare il locale attuale rimuovendo le pareti grigliate e realizzando una nuova parete in cartongesso REI 120, porta di accesso inclusa, in maniera da avere una superficie maggiore per ospitare tutte le apparecchiature di centrale. Dovrà essere realizzato anche un nuovo collettore di smistamento dotato di n 9 valvole direzionali dato che per i comparti multilivello delle torri A, B e C saranno necessarie delle nuove montanti che andranno a servire gli ultimi 2/3 livelli. I livelli inferiori, invece, manterranno le attuali montanti; sarà sufficiente ricollegarle alle nuove valvole direzionali. In alcuni piani dovranno essere sostituiti anche alcuni tratti delle dorsali, mentre tutti gli ugelli di scarica dovranno essere sostituiti con dei nuovi in ottone con diaframma interno calibrato. Per i percorsi delle tubazioni, le taglie di tutti i componenti e l ubicazione degli ugelli si rimanda ai disegni di progetto. 7

9 I locali, in accordo con le norme in vigore, saranno dotati di serrande di sovrappressione che avranno il compito di evacuare l eventuale pressione in eccesso che si potrebbe creare dopo la scarica del gas estinguente; trattenendo invece la pressione calcolata idonea a garantire la saturazione ambientale per almeno 10 minuti dopo la scarica. L impresa dovrà realizzare tutte le lavorazioni riguardanti gli impianti elettrici e speciali necessarie a garantire il funzionamento in automatico dell impianto mediante l interfacciamento con il sistema di rilevazione incendi esistente presente all interno dei locali. Infine, l impresa dovrà eseguire la prova DOOR FAN TEST, così come richiesto dalla norma, in maniera da verificare l integrità dei locali dal punto di vista della tenuta e accertare se gli ambienti hanno la capacità di trattenere il gas emesso dopo la scarica. 8

10 4. CRITERI DI CALCOLO L Argon (IG-01) è approvato per l uso in: INCENDI DI CLASSE A legno, stoffa, carta, gomma, ecc. INCENDI DI CLASSE B liquidi infiammabili, olii, lubrificanti, vernici, ecc. INCENDI DI CLASSE E apparecchiature elettriche sotto tensione. I dato tecnici dell ARGON IG-01 si possono riassumere nella seguente tabella denominazione chimica Argon purezza > 99.9% densità a 15 C e 1013 mbar 1,69 Kg/ m 3 rigidità dielettrica relativa a 1 atm - mmhg a + 25 C (N 2 = 1,0) 1,01 concentrazione di progetto (% in volume) 38% 50% capacità bombole litri 80 quantità in volume di Argon nella bombola con carica a 300 bar Nm 3 25 ~ * quantità in peso di Argon nella bombola con carica a 300 bar Kg. 40,27 ~ estinguente inserito nello Standard internazionale UNI EN e nella normativa NFPA 2001 con la sigla IG-01 Con il Sistema Argon la concentrazione di progetto varia, a seconda del rischio, dal 41,9% al 52%, garantendo una riduzione di ossigeno non inferiore al 10% e non superiore al 14% in volume, con un atmosfera sicura per le persone ed efficace per lo spegnimento. Nei calcoli riportati nell all. D è stata calcolata una concentrazione di progetto di Argon (IG- 01) per superficie di Classe A pari a 41,9% in volume UNI ISO e UNI EN con un tempo di scarica pari a 60 secondi. Il tempo di scarica viene definito come il tempo necessario per raggiungere il 95% della concentrazione minima di progetto. Al fine di garantire al Sistema Argon una efficace azione estinguente entro i tempi di intervento sopra menzionati, è necessario dimensionare la capacità delle bombole sotto pressione contenenti il gas inerte sulla base dell effettiva cubatura dei locali. Dall analisi di quanto, si evidenzia quanto riportato nella tabelle sottostanti per i vari presidi antincendio 9

11 LOCALI CED Applicazione Superficie Mq Altezza Mt Volume Mc Area protetta Stanza 126 p. terreno 34,99 2,98 0,30 tot. 3,28 104,26 10,50 tot. 114,76 ambiente sottopav. Stanza 127 p. terreno 25,53 3,09 0,22 tot. 3,31 78,90 5,62 tot. 84,52 ambiente sottopav. S. AMBROGIO Applicazione Superficie Mq Altezza Mt Volume Mc Area protetta Archivio Compact p. primo 84,06 4,64 390,02 ambiente Archivio p. primo 19,18 4,69 89,96 ambiente MAGAZZINO RIVISTE E ALA NUOVA Applicazione Superficie Mq Altezza Mt Volume Mc Area protetta Comparto 1 Ala nuova p. interrato Comparto 2 Ala nuova p. interrato Comparto 3 Ala nuova p. interrato 189,58 3,80 720,40 ambiente 212,10 3,80 805,96 ambiente 61,56 3,80 233,93 ambiente Magazzino Riviste p. interrato 123,98 3,12 386,81 ambiente Magazzino Riviste livelli ,97 2, ,27 ambiente 10

12 TORRI LIBRARIE Applicazione Superficie Mq Altezza Mt Volume Mc Area protetta * altezza media Torre Libraria Corpo C livelli Torre Libraria Corpo A livelli Torre Libraria Corpo B liv Torre Libraria Corpo D livelli Torre Libraria Corpo C interrato Torre Libraria Corpo B interrato 913,08 2,63* 2.401,40 ambiente 1.072,71 2,59* 2.778,32 ambiente 1.617,84 2,74* 4.432,88 ambiente 410,52 2,63* 1.079,67 ambiente 220,38 3,08 678,78 ambiente 322,50 3,05 983,64 ambiente 11

13 Allegato A Elenco elaborati 12

14 N. Elaborato Descrizione Allegato A Relazione Generale Allegato B Relazione Specialistica Allegato C Lista delle Categorie di Lavoro e Forniture Allegato D Calcoli Esecutivi degli Impianti Allegato E Piano di Manutenzione delle opere progettate Allegato F.1 Piano di Sicurezza e Coordinamento Allegato F.2 Stima Costi della Sicurezza Allegato G Computo Metrico Estimativo e Quadro Economico Allegato H Cronoprogramma dei Lavori Allegato I Elenco Prezzi Unitari e Analisi dei Prezzi Allegato L Quadro Incidenza della Manodopera Allegato M.1 Capitolato Speciale d Appalto e Schema di Contratto Norme Generali Allegato M.2 Capitolato Speciale d Appalto e Schema di Contratto Prescrizioni Tecniche Tav. IA01 Locali CED Pianta piano terra Tav. IA02 Magazzino Riviste e Ala Nuova Pianta livello sottosuolo Tav. IA03 Magazzino Riviste e Ala Nuova Pianta livelli terra, 1 e 2 Tav. IA04 Sede di S. Ambrogio Pianta piano primo Tav. IA05 Torri Librarie Pianta livello sottosuolo Tav. IA06 Torri Librarie Pianta livelli 1 e 2 Tav. IA07 Torri Librarie Pianta livelli 3 4 e 5 13

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