Minieolico Realizzazione di un caso pratico ROMA MARZO 2012
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1 Minieolico Realizzazione di un caso pratico ROMA MARZO 2012
2 Soluzioni realizzative e costruzione E importante valutare in fase di verifica preliminare del sito anche gli aspetti e le eventuali problematiche che si posso avere nella fase di realizzazione dell opera, quali: disponibilità dei terreni; compatibilità dei vincoli; verifica viabilità per accesso al sito; valutazione della distanza di interconnessione con la rete di distribuzione
3 Soluzioni realizzative e costruzione La scelta del sito deve risultare distante dai centri abitati, in rispetto delle linee guida nazionale e regionali [turbine da >100 kw]. L ubicazione della turbina deve essere tale da non interferire con l attuale utilizzo dei terreni.
4 Soluzioni realizzative e costruzione 1) successivamente all istallazione dell aerogeneratore dovranno essere eseguiti gli interventi finalizzati al ripristino dell originario assetto vegetazionale delle aree interessate dai lavori; 2) gli interventi sulla viabilità e sulle piazzole devono prevedere scarpate e rilevati, provvedendo inoltre a mitigare l impatto visivo attraverso la piantumazione con specie erbacee ove necessario;
5 Soluzioni realizzative e costruzione 3) particolare attenzione dovrà essere posta al clima acustico durante la fase dei lavori evitando la contemporaneità nell esecuzione di più attività rumorose;
6 Tipologia di lavori Opere impiantistiche: collegamenti elettrici in cavidotti interrati sino alla cabina MT o BT; Opere civili: comprendenti l adeguamento della viabilità esistente e, laddove necessaria, la realizzazione di nuova viabilità, la realizzazione delle piazzole degli aerogeneratori e delle opere di fondazione delle torri di sostegno, la realizzazione delle trincee di scavo per la posa dei cavidotti interrati MT o BT.
7 Viabilità Nella fase di cantiere ci si occupa anche del trasporto dell aerogeneratore e, di conseguenza, della realizzazione o dell adeguamento di tutta la viabilità, sia interna che di accesso al sito. I produttori di turbine eoliche forniscono indicazioni sulle caratteristiche delle sedi strade e sulle pendenze. Le strade per la viabilità devono avere una larghezza di almeno 4mt.
8 Costruzione strade In alcuni casi si dovrà prevedere la realizzazione di drenaggi per smaltire la acque stagnanti verso i terreni circostanti. Tutti gli adeguamenti e la nuova viabilità deve essere autorizzata dagli organi competenti.
9 Allestimento cantiere E buona norma individuare prima dell inizio dei lavori un area cantiere per lo stoccaggio di materiali di piccolo volume. L area cantiere dovrà essere recintata.
10 Allestimento cantiere Organizzazione spaziale del cantiere
11 Allestimento cantiere Allestimento cantiere Area stoccaggio: L area stoccaggio è predisposta per il deposito temporaneo degli elementi della turbina; Viabilità sommitale: Per viabilità sommitale ci si riferisce alla serie di percorsi interni che collegano l area stoccaggio con la piazzola;
12 Allestimento cantiere Viabilità di accesso: La viabilità di accesso è costituita dall insieme dei tracciati stradali necessari per il trasporto dell aerogeneratore; Piazzole di montaggio: In queste aree vengono realizzati i plinti di fondazione e sistemate le gru e le attrezzature per il sollevamento dei vari elementi
13 Allestimento cantiere
14 Piazzole di assemblaggio Le piazzole di stoccaggio e montaggio sono poste in prossimità dell aerogeneratore e, generalmente realizzate in piano, devono contenere sia un area per consentire lo carico dei vari elementi dai mezzi di trasporto, sia un area per il posizionamento della gru.
15 Piazzole di assemblaggio Anche in questo caso ci si deve attenere a specifici requisiti dimensionali fornite dalle aziende del settore eolico, sia per quanto riguarda lo stoccaggio e il montaggio degli elementi della turbina stessa, sia per le manovre necessarie al montaggio e al funzionamento delle gru.
16 Fondazione La torre di sostegno della turbina eolica è fissata al terreno attraverso una fondazione che di regola viene realizzata in calcestruzzo armato, le cui dimensioni variano secondo la taglia e dimensione della turbina. La gabbia metallica viene realizzata attorno all elemento base della torre, detto concio di fondazione, che ha lo scopo di legare gli elementi della torre con il basamento.
17 Fondazione
18 Fondazione
19 Cavidotti Generalmente il cantiere si conclude con la realizzazione di tutte le opere relative all installazione delle linee elettriche e al loro collegamento alla rete di distribuzione.
20
21 Cavidotti
22 Modalità di trasporto La spedizione in sito dell aerogeneratore avviene utilizzando mezzi di trasporto eccezionali oppure mezzi pesanti; La scelta del percorso da effettuare deve essere valutata accuratamente e prevista già in fase di progetto; Molto spesso si rende indispensabile effettuare delle modifiche alla viabilità esterna in tal caso a fine lavori si deve prevedere il ripristino dello stato dei luoghi;
23 Modalità di trasporto L utilizzo di strade preesistenti è preferibile anche nel caso in cui si allunga il percorso o sia necessario un adeguamento in base alle esigenze dei mezzi di trasporto; Le strade utilizzate comunque non devono avere pendenze superiori al 14%-16% [circa 9 ]
24 Modalità di trasporto
25 Modalità di trasporto
26 Modalità di trasporto
27 Montaggio aerogeneratore Si dovranno realizzare delle piazzole di cantiere, ovvero dello spazio operativo necessario per un ottimale assemblaggio delle macchine eoliche, attraverso la realizzazione di scavi di sbancamento da realizzarsi con mezzi meccanici; La torre viene assemblata sul posto utilizzando delle gru per il montaggio dei conci;
28 Montaggio aerogeneratore La navicella viene sollevata utilizzando (di norma) speciali attrezzature; Il rotore viene in fine sollevato ed assemblato alla navicella; Sia il montaggio della navicella che quello del rotore devono avvenire in sicurezza in particolare la velocità del vento non deve superare i 7-8 m/s;
29 Montaggio aerogeneratore
30 Montaggio aerogeneratore
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36 Rumore Il Senato ha approvato un emendamento alla Legge Comunitaria 2010, l emendamento mira a dare piena attuazione alla Direttiva 2002/49/CE per la gestione del rumore ambientale, già recepita dal D.lgs. 194/2005, delegando il Governo ad adottare uno o più decreti legislativi. Obiettivo principale il riordino dei provvedimenti normativi vigenti in materia di tutela dell'ambiente esterno e abitativo dall'inquinamento acustico prodotto dalle sorgenti sonore fisse e mobili.
37 Rumore Nel nostro paese, infatti, i riferimenti normativi sono: Legge Quadro n. 447/95 - Legge quadro sull inquinamento acustico D.P.C.M. 1 marzo Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell ambiente esterno D.P.C.M. del 01/03/1991 definisce le classi di destinazione d uso del territorio D.P.C.M. 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore
38 Rumore D.M. 16/03/98 (G.U. 01/04/98) Tecniche di rilevamento e di misurazione dell inquinamento acustico D LGS 19 agosto 2005 n. 194 Attuazione della direttiva 2002/49/CE
39 Rumore Per il calcolo del rumore ambientale prodotto da impianti eolici la metodologia è dettata dalla UNI ISO :2006 "Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all'aperto - Calcolo dell'assorbimento atmosferico" UNI ISO :2006 "Acustica - Attenuazione sonora nella propagazione all'aperto - Metodo generale di calcolo".
40 Rumore Quindi gli impianti eolici devono soddisfare i requisiti in materia di emissione acustica ambientale previsti dalla vigente normativa nazionale e comunitaria. Il rumore che emette un aerogeneratore viene causato dall'attrito delle pale con l'aria e dal moltiplicatore di giri. Questo rumore può essere smorzato migliorando l'inclinazione delle pale e la loro conformazione, e la struttura e l'isolamento acustico della navicella.
41 Rumore Il rumore proveniente da un aerogeneratore deve essere inferiore ai 45 decibel in prossimità delle vicine abitazioni. Tale valore corrisponde ad una conversazione a bassa voce. I moderni aerogeneratori soddisfano questa richiesta a partire da distanze di 150/180 metri.
42 Rumore La relazione previsionale sul rumore deve tener conto delle: 1. indicazione della classe acustica cui appartiene l area di studio 2. descrizione delle sorgenti rumorose connesse all opera 3. identificazione e descrizione dei ricettori presenti nell area di studio 4. calcolo previsionale dei livelli sonori generati dall opera nei confronti dei ricettori e dell ambiente esterno circostante
43 Rumore Il livello differenziale di rumore è la differenza tra il livello di rumore ambientale (cioè quello presente quando è in funzione la sorgente di rumore che causa il disturbo) e il livello di rumore residuo (cioè il rumore di fondo). Il livello differenziale di rumore non deve superare i seguenti valori limite differenziali di immissione (art. 4, comma 1 del DPCM 14/11/97): 5 db(a) per il periodo diurno (6-22); 3 db(a) per il periodo notturno (22-6).
44 Rumore Limiti di rumore nell'ambiente acustico I valori limite di emissione, i valori limite assoluti di immissione, i valori di attenzione e di qualità validi per l'ambiente esterno dipendono dalla classificazione acustica del territorio, che è di competenza dei comuni e che prevede l'istituzione di 6 zone, da quelle particolarmente protette (parchi, scuole, aree di interesse urbanistico) fino a quelle esclusivamente industriali, con livelli di rumore ammessi via via crescenti.
45 Rumore Quindi i valori limite differenziali non si applicano a) se il rumore misurato a finestre aperte sia inferiore a 50 db(a) durante il periodo diurno e 40 db(a) durante il periodo notturno; b) se il livello di rumore ambientale misurato a finestre chiuse sia inferiore a 35 db(a) durante il periodo diurno e 25 db(a) durante il periodo notturno.
46 Rumore Esempio: una famiglia si lamenta del rumore nel periodo diurno: - il rumore ambientale misurato all'interno dell'abitazione a finestre aperte è di 54 db(a); -il rumore residuo (cioè di fondo) è di 40 db(a). In questo caso il rumore è da considerarsi disturbante perché: - il rumore ambientale supera la soglia di accettabilità di 50 db(a) - la differenza tra il rumore ambientale e il rumore residuo, = 14 db(a) è superiore a limite differenziale di 5 db(a).
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