VERBALE COMMISSIONE TERRITORIO Seduta del
|
|
- Gilberto Gianfranco Giovannini
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 VERBALE COMMISSIONE TERRITORIO Seduta del All ordine del giorno: 1. Piano di Zonizzazione acustica del territorio comunale; 2. Varie ed eventuali. COMMISSARI PRESENTI: Roberta RIVETTI, Laura LUSSU, Rosangela BELLERI, Fabrizio ZANOTTI, Sergio AURORA, Giovanni CAPPELLO, Donatella GUZZA (cooptato), Catuscia PEDRETTI (cooptato); Alice Laura PINTOSSI (cooptato) COMMISSARI ASSENTI: Giacomo Cameletti, Armando SIGNORINI; SINDACO ED ASSESSORI PRESENTI: Fabio FERRAGLIO, Ruggero GERVASONI; SINDACO ED ASSESSORI ASSENTI: Diego TOSCANI, Valentina PEDRALI, Donatella ONGARO, Luigi PAONESSA; PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE: Gianluca GUERINI; CAPIGRUPPO PRESENTI: Fabrizio ZANOTTI, Sergio AURORA, Giovanni CAPPELLO; COMITATI TERRITORIALI E ASSOCIAZIONI PRESENTI: Sono presenti i rappresentanti del Comitato Territoriale Valle di Sarezzo (RESINELLI), dell Associazione cittadini di P.Zanano (PEDRETTI), dell Associazione cittadini Quartiere del Gobbia (BOLIS) e Protezione Civile (MARINELLI). Partecipa in qualità di tecnico redattore del piano il Sig. Davide PIANTONI; Assiste in qualità di Dirigente dell Area Tecnica l Arch. Alessandro ANELOTTI; Assiste in qualità di segretario il Sig. Marco BALDUSSI.
2 Il presidente Roberta RIVETTI verificata la presenza del numero legale apre la seduta alle ore 18:03 e introduce la commissione illustrando l ordine del giorno Inizio commissione alle ore 18:03 L Ass.re Fabio Ferraglio apre la seduta annunciando che il tema oggetto della commissione è la pianificazione territoriale che dovrà essere aggiornata dal punto di vista giuridico e normativo con il piano di zonizzazione acustica al fine di renderla affine anche con la nuova situazione urbanistica. Successivamente l Ass.re passa la parola al consulente Davide Piantoni per fare un inquadramento di carattere genere della questione, chiedendo di andare più nel dettaglio per quanto riguarda le questioni di maggior interesse per il territorio comunale qualora se ne riscontrasse la necessità. Davide Piantoni descrive il Comune di Sarezzo come un ente non novizio dal punto di vista della classificazione acustica, infatti è stato il primo in Provincia di Brescia a dotarsi di questo tipo di piano. Oggi l argomento risulta essere più puntuale in quanto Regione Lombardia l ha collegato direttamente con il P.G.T. quindi, tutti i Comuni, devono dotarsi di un atto pianificatorio come quello della classificazione acustica. E stata fatta una prima zonizzazione nel 1993/1994 a seguito dell emanazione del D.P.C.M. 1 marzo 1991 che è stata ripresa nel 2004 con un primo aggiornamento per arrivare al piano presentato in data odierna che ne rappresenta il secondo aggiornamento. Cambiamenti rilevanti sono dovuti al D.P.R. n.142 del Marzo 2004 che ha introdotto limiti specifici di rumore per quanto riguarda il rumore generato da traffico stradale; tale rumore ha limiti suoi, specifici mentre per il rumore proveniente da altre sorgenti valgono limiti indotti dalla zonizzazione acustica. Il Comune è stato suddiviso in 6 zone non tanto sulla base di criteri acustici bensì per elementi di tipo edilizio urbanistico in esse contenuti. Ovviamente le strutture, per essere considerate dal punto di vista pianificatorio e di tutela, devono avere un estensione abbastanza rilevante. La classificazione acustica non stabilisce un diverso diritto dei cittadini ad essere tutelati dal rumore in funzione delle diverse zone in cui vivono e in materia di tutela del disturbo acustico è possibile operare secondo due criteri: il primo è quello del valore limite assoluto, in parte dettato anche dalla classificazione acustica, ma il criterio più significativo per quanto riguarda il disturbo da rumore, un disturbo cioè che un cittadino lamenta all interno della propria casa, è il criterio differenziale secondo il quale una volta spenta la sorgente sonora presumibilmente disturbante, si misura il livello di rumore cosiddetto residuo; successivamente si riaccende la sorgente disturbante e si misura il livello di rumore ambientale che si verifica. La differenza in tutte le zone fuorché la 6 (classe dedicata a zone esclusivamente industriali dove non vi è presenza di abitazioni) tra rumore residuo e rumore ambientale deve essere al massimo pari a: 3 decibel di notte e 5 decibel di giorno. I cittadini che abitano in zone diverse hanno diritto alla medesima tutela e la classe acustica serve ai pianificatori che se dovranno emanare una concessione edilizia per la realizzazione di un nuovo complesso residenziale si farà in Classe 2 mentre se dovranno emanare una concessione edilizia per realizzare un azienda si farà in Classe 5 o in Classe 6. Se un cittadino ha un disturbo da rumore, la sua tutela non dipende dalla classificazione acustica nella quale è inserito bensì il diritto di tutela è il medesimo per qualsiasi Classe.
3 Per quanto riguarda la questione traffico tale disturbo rientra nella classificazione acustica con i suoi limiti specifici e non sottostà al criterio differenziale ma ha un regime di valore assoluto. La principale sorgente acustica sul territorio comunale di Sarezzo è il traffico che si insinua anche nell abitato come ad esempio lungo la ex S.S. 345 e lungo via Seradello. Quando la classificazione acustica è iniziata per il Comune di Sarezzo uno dei punti più delicati era quello attorno alle Acciaierie Venete che ha avuto poi una sua evoluzione anche grazie al fatto che tale ditta rientra nelle aziende sottoposte ad AIA per cui deve automonitorarsi, presentare il risultato dei monitoraggi ad A.R.P.A. Lombardia che rivede e fa prescrizioni indipendentemente dalle lamentele dei cittadini. Altro problema è quello degli esercizi pubblici e commerciali che, inseriti in un contesto urbano, possono costituire fonte di disturbo. Importante in questo ambito è la legge quadro sull inquinamento acustico n.447 del 26 0ttobre 1995 con i relativi decreti attuativi a seguito dei quali, oggi, il regolamento locale di igiene in materia di rumore non regola più nulla ed il Sindaco in materia di rumore conserva solo il potere di emettere ordinanza contingibile ed urgente; in altre parole è una materia ormai governata da norme nazionali e regionali (L.R. n.13 del 2001). L obiettivo della classificazione acustica è di individuare le zone da sottoporre a risanamento acustico che però, per essere attuato, richiede ingenti somme di denaro. A tal proposito si rende noto che le rotonde già realizzate sul territorio costituiscono un buon risanamento acustico in quanto riducono di 3 4 decibel la rumorosità rispetto alla presenza di semafori. Tale piano di risanamento andrebbe finanziato, in sede centrale (regione e/o Provincia), con le sanzioni emesse a seguito di violazioni dei limiti di emissione sonore. Il Presidente Roberta Rivetti avanza una domanda relativa alle abitazioni dei custodi di aziende chiedendo come devono essere considerate. Davide Piantoni risponde che in Classe 6 non possono essere presenti abitazioni le quali, se esistono, devono essere per forza inserite in Classe 5. Il capogruppo del Movimento 5 stelle Giovanni Cappello chiede, visto che l obiettivo del Piano presentato in data odierna, è quello di individuare le zone che subiscono maggiori criticità rumorose quali sono gli obiettivi principali che l Amministrazione si è posta con questo studio. L Ass.re Fabio Ferraglio risponde che non si tratta di realizzare il piano acustico comunale perché il Comune ne è già dotato bensì, quella presentata in data odierna, è una revisione del piano acustico e dal punto di vista della programmazione il lavoro fondamentale è già stato realizzato. Nei primi anni 90 il Comune di Sarezzo è stato uno dei primi ad esserne dotato e i documenti presentati in data odierna sono la revisione di uno studio già esistente che recepisce l evoluzione normativa del settore in maniera da rendere la Pianificazione Territoriale e la Zonizzazione Acustica congruenti rispetto alle nuove normative nazionali e regionali in particolar modo per quanto riguarda il fatto che oggi quest ultima deve accompagnare obbligatoriamente il P.G.T.. Il piano di zonizzazione acustica non definisce in se gli interventi di riduzione del problema ma serve a definire quale dovrebbe essere lo scenario che abbiamo di fronte rispetto ad una corretta pianificazione del territorio. Le questioni legate agli interventi di risanamento attengono ad un altro tipo di pianificazione che fa i conti con le disponibilità economiche dell amministrazione comunale; sono due temi separati, uno che riguarda la pianificazione ed uno che riguarda il grande tema del risanamento.
4 Davide Piantoni interviene precisando che, quando il Comune adotterà la classificazione acustica con delibera del Consiglio Comunale, decorreranno i 6 mesi per le aziende che ritengono di non rispettare i limiti imposti e presentare un piano di risanamento privato. Il piano di risanamento pubblico è invece fondamentalmente una questione di risorse. Il presidente dell Associazione cittadini quartiere del Gobbia Livio Bolis interviene chiedendo se i valori di riferimento sono valori che poi dovranno essere rispettati oppure no, in particolare fa riferimento al rinnovo AIA dell azienda Acciaierie Venete S.p.A. Davide Piantoni risponde dicendo che il rumore è regolamentato da due tipi di valori: un valore assoluto che è definito dalla classificazione acustica per cui l azienda dentro il suo perimetro potrà fare un emissione rumorosa di 70 decibel di giorno e 70 decibel di notte mentre, nelle abitazioni limitrofe che sono in classe 5, il livello scende a 65 decibel di giorno e 60 decibel di notte e l azienda non deve provocare nelle zone limitrofe in classe inferiore alla classe 6 emissioni rumorose superiori ai limiti propri di quelle classi. In altre parole la classificazione acustica definisce quali sono i valori limite assoluti che l azienda deve rispettare e che compariranno nell istanza di rinnovo AIA. C è anche un altro valore, non applicabile in classe 6, ma applicabile in tutte le altre Classi ed è quello ottenuto applicando il criterio differenziale misurando il rumore quando la sorgente è attiva e quando la sorgente è disattivata; di notte, la differenza tra questi due valori misurati, non potrà essere superiore a 3 decibel. L Ass.re Fabio Ferraglio prende la parola precisando che il lavoro di programmazioni in atto con la presentazione del piano di zonizzazione acustica sarà funzionale per tutti gli atti conseguenti quindi, i dati che verranno inseriti in questa programmazione, faranno parte integrante il parere che il Comune di Sarezzo darà in Conferenza di Servizi dell istanza per il rinnovo AIA di Acciaierie Venete. Il presidente del Comitato Territoriale Valle di Sarezzo Resinelli chiede come si comportano i dossi sotto il punto di vista delle emissioni rumorose. Davide Piantoni risponde dicendo che in linea di massima i dossi aumentano il livello di rumore. Il presidente del Gruppo Volontari Protezione Civile Silvano Marinelli chiede se quando è stata fatta la sistemazione del fondo stradale di via IV Novembre e della Piazza Cesare Battisti è stata presa in considerazione la classificazione acustica dell area. L Ass.re Fabio Ferraglio risponde che, quando si parla di inquinamento acustico generato da traffico, è chiaro che si fa riferimento a strade che hanno livelli di utilizzo e di traffico di un certo tipo come le due ex strade provinciali (via Antonini e via Seradello) e abbiamo una ex Strada Statale oggi Starda Provinciale; è chiaro che l inquinamento acustico generato da traffico riguarda essenzialmente le strade ad elevato scorrimento (n di veicoli/ora, n di veicoli/giorno) mentre per le zone del centro storico e strade
5 secondarie si suppone che, sia per quanto riguarda la velocità media che si utilizza in contesti come questi, sia per quanto riguarda il numero di veicoli che transitano su questo tipo di viabilità, il tema dell inquinamento acustico non sia un tema così rilevante come potrebbe essere per strade con flussi di traffico molto più elevati. Lo stesso discorso vale per la questione dossi rallentatori. Il Dirigente dell Area Tecnica Alessandro Anelotti ringrazia i tecnici che hanno effettuato l elaborato grafico e precisa che la relazione completa è a disposizione in formato cartaceo per tutti i presenti. Il presidente Roberta RIVETTI ringrazia tutti i partecipanti e chiude la Commissione si chiude alle ore 19:00. f.to IL PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE AL TERRITORIO Roberta Rivetti f.to IL SEGRETARIO DI COMMISSIONE Dott. Marco Baldussi
Zonizzazione Acustica
Zonizzazione Acustica Relazione POLO SCIENTIFICO TECNOLOGICO LOMBARDO Consulenti: dott. arch. Luca Bertagnon dott. arch. Claudio Scillieri 0 introduzione La zonizzazione acustica è la classificazione del
DettagliNorme Tecniche di Attuazione
COMUNE DI CASTELFRANCO VENETO SETTORE SVILUPPO DEL TERRITORIO SERVIZIO URBANISTICA SERVIZIO AMBIENTE PIANO DI CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale
DettagliPROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000
PROVINCIA DI UDINE DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO CON I POTERI DEL CONSIGLIO PROVINCIALE DI CUI ALL ART. 42 DEL D.LGS. 267/2000 SEDUTA DEL GIORNO 21/12/2007 Commissario: Segretario Generale: SPAGNUL dott.
DettagliESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999
REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 13-07-1999 (punto N. 20. ) Delibera N.788 del 13-07-1999 Proponente CLAUDIO DEL LUNGO DIPARTIMENTO DELLE POLITICHE TERRITORIALI E
DettagliD.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore.
D.P.C.M. 14 novembre 1997 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 26 ottobre 1995, n. 447, recante "Legge quadro sull'inquinamento
DettagliDitta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI)
Ditta : Società "I.M. s.r.l. Ubicazione intervento: Via I Maggio loc. Terrafino Comune di Empoli (FI) Indice Premessa................................................................................ 3 1.
DettagliDISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO
DISTRIBUZIONE PERCENTUALE PER TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ/INFRASTRUTTURE DELLE SORGENTI CONTROLLATE NEL LAZIO Anno 2014 Inquadramento del tema Il rumore è fra le principali cause del peggioramento della qualità
DettagliIL CONSIGLIO COMUNALE
Si chiede di iniziare dal punto 3 dell ordine del giorno. I Consiglieri sono d accordo. Illustra l Assessore Diegoli. IL CONSIGLIO COMUNALE PREMESSO CHE: - rientra tra gli obiettivi dell Amministrazione
DettagliL ASSESSORE ALL URBANISTICA, EDILIZIA PRIVATA E VIABILITA
PROPOSTA CDC NR.17/2014 OGGETTO: APPROVAZIONE VARIANTE N. 2 AL REGOLAMENTO EDILIZIO COMUNALE PER INSERIMENTO NUOVO ARTICOLO 70 BIS - LINEE GUIDA PER IL CONTENIMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO PER GLI IMMOBILI
DettagliCOLORI BANDO PUBBLICO DECORO URBANO DEL CENTRO STORICO. Anno 2013. Il Dirigente del Servizio Mobilità, Strade, Centro Storico e Cimiteri
SERVIZIO MOBILITA, STRADE, CENTRO STORICO E CIMITERI P.zza Mercatale, 31 59100 Prato Fax 0574.183.7368 www.comune.prato.it Orario di apertura al pubblico Lunedì 9.00 13.00 Giovedì 9.00-13.00 e 15.00-17.00
DettagliIsolamento acustico. Dicembre 2005. I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7
Isolamento acustico Dicembre 2005 I Farinelli srl Cenni sull isolamento acustico. Pagina 1 di 7 Il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 1 Marzo 1991 Limiti massimi di esposizione al rumore
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO
ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale
DettagliCATEGORIE DI ATTIVITA CONSULENZE IN PROCEDIMENTI GIUDIZIARI 4.0 BONIFICA ACUSTICA/ PROGETTAZIONE ACUSTICA
1. Tabella delle categorie di attività CATEGORIE DI ATTIVITA MISURE RELAZIONI TECNICHE REQUISITI ACUSTICI DELLE SORGENTI SONORE NEI LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE E DI PUBBLICO SPETTACOLO ex DPCM 215/99
DettagliS E A V OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Bergamo, marzo 2015 CIRCOLARE N. 14/Consulenza aziendale OGGETTO: FT. ELETTRONICA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Dal 31.3.2015 scatta l obbligo di utilizzo generalizzato della fattura elettronica nei confronti
Dettagli1 - QUADRO NORMATIVO: COMPETENZE IN MERITO AL RICONOSCIMENTO DELLA
RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DI TECNICO COMPETENTE IN ACUSTICA AMBIENTALE ART. 2, COMMI SESTO, SETTIMO ED OTTAVO DELLA LEGGE 26 OTTOBRE 1995, N. 447 A cura dell Osservatorio Regionale Agenti Fisici Direzione
DettagliRSA 2012 5. RUMORE. Settore 6 - Ambiente e Mobilità - Ufficio Tutela e Sostenibilità Ambientale
RSA 2012 5. RUMORE Settore 6 - Ambiente e Mobilità - Ufficio Tutela e Sostenibilità Ambientale Comune di Pordenone - RAPPORTO SULLO STATO DELL AMBIENTE - edizione 2012 INDICE 5.1 Normativa e documenti
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliI principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria
I principi del diritto comunitario in materia di assistenza sanitaria Dott. Paolo Piani Ancona (26 marzo 2015) 1 Premessa Trattati Il diritto comunitario in tema di assistenza sanitaria (prevale sulle
DettagliDELIBERAZIONE N. 10 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI QUINZANO D'OGLIO Provincia di Brescia DELIBERAZIONE N. 10 VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA TUTELA DEL VERDE E DELLE ALBERATURE.
DettagliComune di Casei Gerola. Regolamento Comunale Attività Edilizia. - Gennaio 2011 -
Comune di Casei Gerola Regolamento Comunale Attività Edilizia - Gennaio 2011-1 INDICE articolo 1 articolo 2 articolo 3 articolo 4 articolo 5 articolo 6 articolo 7 articolo 8 articolo 9 PRINCIPI GENERALI
DettagliSvolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno)
1 Svolgimento di interrogazioni a risposta immediata (Argomento n. 3 all ordine del giorno) Passiamo alla trattazione della: ITR/1037/QT, in data 19 novembre 2010, a firma dei Consiglieri Spreafico, Pizzul,
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016 -
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E INTEGRITA ANNO 2014 2015 2016-1 1. Introduzione: organizzazione e funzioni del Comune. Con l approvazione del presente Programma Triennale della Trasparenza e dell
DettagliSTRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE
nell ambiente esterno STRUMENTI LEGISLATIVI PER LA TUTELA DEL CITTADINO E DELL AMBIENTE La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce
Dettagli%FMJCFSBOm PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*"
%FMJCFSBOm &TUSBUUPEFMQSPDFTTPWFSCBMFEFMMBTFEVUBEFM HFOOBJP PHHFUUP -3 %-(4 1*"/0 3&(*0/"-& %* (&45*0/& %&* 3*'*65* 130(3"..";*0/&"55*7*5}1*"/*'*$"503*" %FCPSB4&33"$$)*"/* 4FSHJP#0-;0/&--0 1SFTJEFOUF 7JDF1SFTJEFOUF
DettagliLEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA. Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente
Legge 1986022 Pagina 1 di 5 LEGGE REGIONALE N. 22 DEL 4-07-1986 REGIONE LOMBARDIA Promozione dei programmi integrati di recupero del patrimonio edilizio esistente Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE
Dettagli2.2 Inquinamento acustico
Relazione ambiente 2 8-09-2011 14:36 Pagina 49 RELAZIONE SULLO STATO DELL AMBIENTE 2011 2.2 Inquinamento acustico L'inquinamento acustico è dovuto a un'eccessiva esposizione a suoni e rumori di elevata
DettagliCOMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA
COMUNE DI SALE MARASINO PROVINCIA DI BRESCIA Codice ente 10419 DELIBERAZIONE N. 9 DEL 27.04.2004 ORIGINALE Verbale di deliberazione del Consiglio Comunale Adunanza straordinaria di prima convocazione -
DettagliZonizzazione acustica comunale Regione Piemonte
Zonizzazione acustica comunale Regione Piemonte Preparato da Fulvio Bartolucci Area Sicurezza&Ambiente Data 11 Giugno 2002 Sommario 1. Premessa 2 2. Riferimenti normativi 2 3. Definizioni 4 3.1 Le Zone
DettagliCOMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO
6 Allegato 1 COMUNE DI FORLI' AREA PIANIFICAZIONE E SVILUPPO DEL TERRITORIO Servizio Pianificazione e Programmazione del Territorio Via delle Torri n. 13 47100 Forlì Unità Segreteria mariateresa.babacci@comune.forli.fo.it
Dettagli- la circonvallazione Nord (asse Viale 1 Maggio, Via Cafiero, Viale di Vittorio); - Via Gramsci e viale dei Mille.
33. Sistema AMBIENTE Sub sistema: Rumore La Regione Toscana ha emanato a più riprese norme che incidono sistematicamente sulle varie fonti potenziali e sui requisiti per le opere di mitigazione e/o limitazione
DettagliVISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;
Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge
DettagliINDICE. 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6
INDICE 1 Livello di prestazione...4 2 Metodo di verifica in fase progettuale...5 3 Metodo di verifica a lavori ultimati...6 Pag. 2 di 6 Premessa Il Requisito I1 Controllo dell inquinamento acustico ha
DettagliIl modello veneto di Bilancio Sociale Avis
Il modello veneto di Bilancio Sociale Avis Le organizzazioni di volontariato ritengono essenziale la legalità e la trasparenza in tutta la loro attività e particolarmente nella raccolta e nell uso corretto
DettagliDECRETO N. 5703 Del 07/07/2015
DECRETO N. 5703 Del 07/07/2015 Identificativo Atto n. 515 DIREZIONE GENERALE AMBIENTE, ENERGIA E SVILUPPO SOSTENIBILE Oggetto AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE (A.I.A.) ALLA DITTA SAN PELLEGRINO SPA
DettagliSISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive
SISTEMA di GESTIONE QUALITÀ Non Conformità ed Efficacia delle Azioni Correttive Preventive Il sistema di gestione della qualità a cui mi riferisco è quello relativo alla norma ISO-9001:2000. Prima di entrare
DettagliLa quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2
La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di
DettagliVERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COPIA Delibera N. 184 COMUNE DI MIRANO Provincia di Venezia Servizio Segreteria SVILUPPO ORGANIZZATIVO/edb VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: DELIBERA DI INDIRIZZO PER LA SCELTA DI
DettagliLEGGE REGIONALE N. 14 DEL 31-03-2005 REGIONE LAZIO. Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon
LEGGE REGIONALE N. 14 DEL 31-03-2005 REGIONE LAZIO Prevenzione e salvaguardia dal rischio gas radon Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE LAZIO N. 10 del 9 aprile 2005 IL CONSIGLIO REGIONALE ha approvato
DettagliIndice 1. PREMESSA... 3 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 5. DETERMINAZIONE DEL CLIMA ACUSTICO... 7 5.1 RISULTATI... 7
Pag. 2 di 10 Indice 1. PREMESSA... 3 2. NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 3. DESCRIZIONE DELL INTERVENTO... 4 3.1 INQUADRAMENTO GENERALE... 4 3.2 INTERVENTO DI PROGETTO... 5 4. LIMITI DI RUMOROSITÀ... 6 5.
DettagliPERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI
PERCENTUALE DEI SUPERAMENTI DEI LIMITI NORMATIVI RISPETTO AL NUMERO DEI CONTROLLI EFFETTUATI Anno 2012 Inquadramento del tema L inquinamento acustico nelle aree urbane rappresenta una delle principali
DettagliProgetto Preliminare Adottato con delibera del Consiglio Comunale n.. del.
REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI ALESSANDRIA COMUNE DI PECETTO DI VALENZA Legge Regionale 5 dicembre 1977 n. 56 e successive modifiche ed integrazioni PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNALE Approvato con D.G.R.
DettagliCITTA DI PISTICCI COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA
CITTA DI PISTICCI (Provincia di Matera) COMMERCIO AL DETTAGLIO SU AREE PRIVATE CRITERI PER IL RILASCIO AUTORIZZAZIONI COMMERCIALI INERENTI MEDIE STRUTTURE DI VENDITA (Art. 8 D.Lgs. n. 114/98 ed art. 19
DettagliComune di Moglia VERBALE
Comune di Moglia Prot. 2703 VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO PRIMA CONFERENZA DI VALUTAZIONE - DOCUMENTO DI SCOPING VERBALE Premesso che: - con deliberazione della
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio
Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 37 del 17 03 2015 8883 DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 20 febbraio 2015, n. 209 D.P.R. N.380/2001. Modulistica di riferimento per i procedimenti relativi
DettagliLEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO
LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi
DettagliNOTA INTEGRATIVA al Bilancio di Previsione 2015-2017
NOTA INTEGRATIVA al Bilancio di Previsione 2015-2017 La nuova contabilità armonizzata prevede che gli enti alleghino al bilancio di previsione una nota integrativa la quale costituisce una relazione esplicativa
DettagliRISOLUZIONE N.350/E. agosto Roma,07 agosto 2008
RISOLUZIONE N.350/E agosto Roma,07 agosto 2008 Direzione Centrale Normativa e Contenzioso OGGETTO: Interpello. - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212. IVA - Cessione di bene immobile a favore di un
DettagliQuadro normativo delle Regioni e Province Autonome sulla VAS LIGURIA. Disciplina della valutazione di impatto ambientale.
L.R. 4/09/1997, n. 36. Pubblicata nel B.U. Liguria 17 settembre 1997, n. 16, L.R. 30/12/1998, n. 38. Pubblicata nel B.U. Liguria 20 gennaio 1999, n. 1. L.R. 4/08/2006, n. 20. Pubblicata nel B.U. Liguria
DettagliPIANO di GOVERNO del TERRITORIO
Comune di Albairate Comune di Albairate via C. Battisti 2-20080 Albairate (MI) Ufficio Tecnico: tel. 02/94.981.326 fax 02/94.981.324 e-mail: sportello.utc@comune.albairate.mi.it PIANO di GOVERNO del TERRITORIO
DettagliPROVINCIA DI VARESE. Oggetto: Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) - PARERE MOTIVATO
Prot. 8920 07 Dicembre 2012 COMUNE DI GEMONIO PROVINCIA DI VARESE Oggetto: Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) - PARERE MOTIVATO L AUTORITA COMPETENTE PER LA VAS D INTESA CON L AUTORITA PROCEDENTE
DettagliPROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016
PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014-2016 Approvato con delibera del CdA num. 39 del 13 ottobre 2014 Il presente programma fa riferimento alle deliberazioni di Consiglio di
Dettaglivolontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo
volontariato: I conti raccontano ANCHE di noi 4 incontro: venerdì 15 marzo LE GESTIONI CONTABILI ELEMENTARI 2 Gli elementi di contabilità elementare sono quegli strumenti quotidiani che, dal più semplice
DettagliCOMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO. Piano di Classificazione Acustica. adottato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 22 del 30.04.
Allegato A COMUNE DI CORBETTA PROVINCIA DI MILANO CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COMUNALE REVISIONE E AGGIORNAMENTO 2013 Piano di Classificazione Acustica adottato con deliberazione del Consiglio
DettagliAzienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana
Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario della Toscana Legge Regionale 26 luglio 2002, n. 32 e ss.mm. DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE N 24/15 del 26/05/2015 Oggetto: APPROVAZIONE:
DettagliV ar i a nt e spec if ic a ai s ens i de l l a rt. 17 c o mm a 8 de l l a L.R. 56 /7 7 e s.m.i.
Inquadramento generale e obiettivi delle modifiche La Variante specifica art. 17 comma 7 definita nei suoi obiettivi generali come anticipatoria di alcuni contenuti della variante Strutturale Qualità è
DettagliAllegato B) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del
Allegato B) alla deliberazione del Consiglio Comunale n. del CLASSIFICAZIONE ACUSTICA DEL TERRITORIO COLLEGNESE NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Data, 08 febbraio 2005 Relazione n M2.02.REL.02/16344 INDICE
DettagliPreso atto che la somma da destinare alla formazione prevista nel bilancio di previsione dell Unione, è pari a 9.600,00 per l anno 2014;
Richiamate le delibera del Cda n. 20 del 30/12/2010 e dell Assemblea n. 5 del 13/06/2013 con le quali si recepisce il trasferimento all Unione dei Comuni il servizio per la gestione in forma associata
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
Dettaglidegli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati Ai Consiglieri Nazionali Ai componenti il Comitato Amministratore AGROTECNICI/ENPAIA LORO SEDI e-mail
Roma, 12 marzo 2013 Prot. n. 1130/ARA OR/ml Oggetto: competenze professionali in valutazioni di incidenza ambientale. Direttiva n. 92/43/CEE e DPR n. 357/1997. Circolare pubblica. Ai Presidenti dei Collegi
DettagliLe Circolari della Fondazione Studi
ANNO 2015 CIRCOLARE NU MERO 8 Le Circolari della Fondazione Studi n. 8 del 17.04.2015 MICROCREDITO, ECCO LE FAQ DEI CONSULENTI DEL LAVORO In attesa dell operatività, al via il servizio Faq della Fondazione
DettagliLEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO
Legge 1990040 Pagina 1 di 6 LEGGE REGIONALE N. 40 DEL 10-04-1990 REGIONE LAZIO Istituzione dell' osservatorio del sistema abitativo laziale e provvidenze per il recupero del patrimonio edilizio esistente.
DettagliREGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~
REGIONE VENETO AZIENDA UNITÀ LOCALE SOCIO-SANITARIA n. 1 BELLUNO ~~~~~~~~~~~~~~~~ Deliberazione n. 763 del 07/08/2014 DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Oggetto: Indizione avviso pubblico per il conferimento
DettagliCOMUNITA DELLA VAL DI NON con sede in CLES. Verbale di deliberazione N. 91. della Giunta della Comunità della Val di Non
COMUNITA DELLA VAL DI NON con sede in CLES Verbale di deliberazione N. 91 della Giunta della Comunità della Val di Non OGGETTO: Art. 2 della L.P. n. 9 di data 15.05.2013 concernente Misure per l incentivazione
DettagliComune di Sassari Deliberazione della Giunta
N. del Reg. 447 Comune di Sassari Deliberazione della Giunta OGGETTO PIANO GENERALE DEL TRAFFICO URBANO - ADOZIONE L anno duemilaotto addì ventotto del mese di novembre in questo comune, nella sala delle
DettagliCOMUNE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA
COMUNE DI SAN GIORGIO DELLA RICHINVELDA PROVINCIA DI PORDENONE COPIA ANNO 2015 N. 22 del REGISTRO DELIBERE VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: "ART. 9 COMMA 7 D.L. 18 OTTOBRE 2012,
DettagliDeliberazione N.: 1275 del: 29/12/2015
Deliberazione N.: 1275 del: 29/12/2015 Oggetto : ATTIVITA INFORMATICHE PROPEDEUTICHE ALL ATTIVAZIONE DELLA LR 23/2015: MODULI GESTIONALI WHR ED NFS: AFFIDAMENTO ALLA DITTA DEDALUS SPA Pubblicazione all
Dettagli1. Oggetto e struttura del disegno di legge
Delega al Governo per l attuazione dell articolo 117, secondo comma, lettera p) della Costituzione, per l istituzione delle Città metropolitane e per l ordinamento di Roma Capitale della Repubblica. Disposizioni
DettagliPreambolo. a) SVILUPPARE L'USO DELLA BICICLETTA QUALE MEZZO DI TRASPORTO ALTERNATIVO AI MEZZI MOTORIZZATI; b) AGEVOLARE IL TRAFFICO CICLISTICO.
REGIONE: PIEMONTE LEGGE REGIONALE 17 APRILE 1990, n. 33 (G.U. n. 040 SERIE SPECIALE N. 3 del 13/10/1990 - BU n. 017 del 24/04/1990) INTERVENTI PER LA PROMOZIONE DELLA BICICLETTA COME MEZZO DI TRASPORTO,
DettagliIn arrivo le novità per la tempistica di guida nel trasporto di viaggiatori per i servizi occasionali internazionali.
In arrivo le novità per la tempistica di guida nel trasporto di viaggiatori per i servizi occasionali internazionali. Il Parlamento europeo ha adottato il Reg. CE 21 ottobre 2009, n. 1073/2009 Regolamento
DettagliOGGETTO: parere in merito al regime autorizzativo di impianti fotovoltaici collocati su serre
DIREZIONE GENERALE PROGRAMMAZIONE TERRITORIALE E NEGOZIATA, INTESE. RELAZIONI EUROPEE E RELAZIONI SERVIZIO AFFARI GENERALI, GIURIDICI E PROGRAMMAZIONE FINANZIARIA INTERNAZIONALI IL RESPONSABILE GIOVANNI
DettagliPROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Reg.delib.n. 2795 Prot. n. VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE O G G E T T O: Riparto del fondo di riserva da destinare alle attività socio- assistenziali svolte
DettagliLINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA
LINEE GUIDA PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA Versione 01 25/10/2012 Indice PREMESSA... 2 1 ACCETTAZIONE CONDIZIONI GENERALI PER L EROGAZIONE DELLA FORMAZIONE INTERNA... 2 2 DEFINIZIONE MODULI
DettagliCOMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA
COMUNE DI MARIGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER L INSTALLAZIONE E LA GESTIONE DEGLI IMPIANTI DI VIDEOSORVEGLIANZA (approvato con delibera del Commissario Prefettizio n.5 dell.01.12.2008) 1 I N
DettagliL efficienza energetica in edilizia
EDIFICI A ENERGIA QUAZI ZERO VERSO IL 2020 Il roadshow per l efficienza energetica L efficienza energetica in edilizia Ing. Nicola Massaro ANCE Roma, 9 maggio 2014 www.edifici2020.it Sostenibilità è (anche)
DettagliDeliberazione della Giunta esecutiva n. 118 di data 29 luglio 2013
Deliberazione della Giunta esecutiva n. 118 di data 29 luglio 2013 Oggetto: Approvazione variazione di bilancio ai sensi dell art. 27 della legge provinciale 14 settembre 1979, n. 7 e successive modificazioni
DettagliSistema Informativo Territoriale (SIT)
Agenda 21 locale comunica solo con carta ecologica L Amministrazione Comunale di Cesano Maderno presenta il Sistema Informativo Territoriale (SIT) il SIT è un progetto Agenda 21 locale Le novità illustrate
DettagliPARTE PRIMA. REGOLAMENTO REGIONALE 17 febbraio 2015, n. 4. Tecnico competente in acustica ambientale l.r. n. 3/2014.
6538 PARTE PRIMA Leggi e regolamenti regionali REGOLAMENTO REGIONALE 17 febbraio 2015, n. 4 Tecnico competente in acustica ambientale l.r. n. 3/2014. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Visto l art. 121
Dettagli137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015
Redazione a cura della Commissione Comunicazione del CPO di Napoli 137/2015 Ottobre/13/2015 (*) Napoli 22 Ottobre 2015 Con la risoluzione 81/E del 25 settembre 2015, l Amministrazione Finanziaria ha fornito
DettagliCERTIFICAZIONE ISO 14001
CERTIFICAZIONE ISO 14001 Il Comune di Mozzate ha ottenuto la certificazione ambientale ISO 14001 in data 30.04.2003, ha difatti impostato e mantiene attivo un Sistema di Gestione Ambientale in linea con
DettagliPensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla
Pensione di vecchiaia: ecco i nuovi requisiti di età per ottenerla Maggio 2015 Più si va avanti e più si allontana l accesso alla pensione degli italiani. Col passare degli anni, infatti, aumenta l età
DettagliCOMUNE DI SAN VITO AL TORRE
COPIA N. 044 del Reg. delib. COMUNE DI SAN VITO AL TORRE Provincia di Udine VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE OGGETTO: APPROVAZIONE TARIFFE DELL'IMPOSTA SULLA PUBBLICITA' E DIRITTI SULLE PUBBLICHE
DettagliCOMUNE DI SARONNO PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO
PROVINCIA DI VARESE REGOLAMENTO PER LA TUTELA DALL INQUINAMENTO ACUSTICO SETTEMBRE 2011 Sommario SOMMARIO...ERRORE. IL SEGNALIBRO NON È DEFINITO. TITOLO 1 PRINCIPI GENERALI... 3 Art. 1. Oggetto del regolamento...
Dettagli2) il trasferimento della sede legale con relative modifiche statutarie;
Relazione dei Liquidatori sul valore di liquidazione delle azioni per l esercizio del diritto di recesso predisposta ai sensi e per gli effetti dell art. 2437 e dell art. 2437-ter del c.c. Signori Azionisti,
DettagliCONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA
CONFRONTO TRA STABILE ORGANIZZAZIONE, SOCIETA E UFFICIO DI RAPPRESENTANZA L attuale contesto economico, sempre più caratterizzato da una concorrenza di tipo internazionale e da mercati globali, spesso
DettagliPIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA
Allegato A alla Delibera Consiglio comunale n. 157 del 16/12/02 COMUNE DI PERUGIA PIANO GENERALE DELLA PUBBLICITA Relazione INDICE 1. Fonti normative e finalità 2. Situazione attuale 3. Obiettivi operativi
DettagliCITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE. 1 settembre 2015
Direzione Territorio e Ambiente 2015 03815/126 Area Ambiente Servizio Adempimenti Tecnico Ambientali CITTÀ DI TORINO DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE 1 settembre 2015 inserire la camicia della delibera
DettagliREGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Formazione e Lavoro area DB/05/03
LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DEI PROGETTI REGIONE LAZIO Assessorato Lavoro e Formazione Dipartimento Programmazione Economica e Sociale Direzione Regionale Formazione e Lavoro area DB/05/03 L.R. 24/96
DettagliLe strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei patrimoni
CONVEGNO FACILITY MANAGEMENT: LA GESTIONE INTEGRATA DEI PATRIMONI PUBBLICI GENOVA FACOLTA DI ARCHITETTURA 06.07.2010 Le strumentazioni laser scanning oriented per i processi di censimento anagrafico dei
DettagliInquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012
Inquadramento legislativo e normativo: dal D.Lgs.81/2008 alla UNI/TR 11450:2012 Modena 12 ottobre 2012 Titolo VIII del D.Lgs. 81/2008 Capo II Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al
Dettaglivisto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,
17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle
DettagliSviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione
Sviluppo Sistemi Qualit à nella Cooperazione di Abitazione 1. OBIETTIVI DEL PROGETTO Il presente Progetto è essenzialmente finalizzato a: diffondere i principi e i concetti della Qualità come strategia
DettagliCOMPLEMENTI SULLE LEGGI FINANZIARIE
COMPLEMENI SULLE LEGGI FINANZIARIE asso di rendimento di operazioni finanziarie in valuta estera La normativa vigente consente di effettuare operazioni finanziarie, sia di investimento che di finanziamento,
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione S.I.C.E.S. SrL Società
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliLE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO
LE FINESTRE E L ISOLAMENTO ACUSTICO Roberto Malatesta. William Marcone Ufficio Tecnico (giugno 2008) LA PROTEZIONE DAL RUMORE DEGLI EDIFICI, LA NORMATIVA NAZIONALE La maggior sensibilità delle persone
DettagliB.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305. Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie
B.U. 13 novembre 1998, n. 45, III Suppl. Straord. d.g.r. 2 novembre 1998, n. VI/39305 Adeguamento della V.I.A. Regionale alle Direttive Comunitarie LA GIUNTA REGIONALE Premesso: che con D.P.R. 12 aprile
DettagliComune di San Martino Buon Albergo
Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE
DettagliARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi
ARPA Agenzia Regionale per la Prevenzione e l'ambiente dell'emilia - Romagna * * * Atti amministrativi Deliberazione del Direttore Generale n. DEL-2013-39 del 14/03/2013 Oggetto Servizio Affari istituzionali,
DettagliANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA
ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare
DettagliVerbale di Deliberazione della Giunta Comunale
COPIA Deliberazione n 90 in data 30/07/2015 COMUNE DI VEDANO OLONA Provincia di Varese Verbale di Deliberazione della Giunta Comunale Oggetto: SELEZIONE DI VOLONTARI DI SERVIZIO CIVILE REGIONALE - PROGRAMMA
Dettagli