Giorgio Daidola Barbara Cristofari. per flussi ed indici con casi svolti

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Giorgio Daidola Barbara Cristofari. per flussi ed indici con casi svolti"

Transcript

1 Giorgio Daidola Barbara Cristofari Analisi di bilancio per flussi ed indici con casi svolti

2 Giorgio Daidola Barbara Cristofari, Analisi di bilancio per flussi ed indici Copyright 2012 Tangram Edizioni Scientifiche Gruppo Editoriale Tangram Srl Via Verdi, 9/A Trento Collana Didattica NIC 01 Prima edizione: settembre 2009 Seconda edizione: settembre 2012, Printed in Italy isbn In copertina: dollar ladder Orlando Florin Rosu, Fotolia.com

3 Sommario INTRODUZIONE 7 1. ANALISI DI BILANCIO PER FLUSSI ED INDICI 11 I. I flussi economico-finanziari fra l impresa e l ambiente esterno 11 II. Rendiconto finanziario 18 III. Margine finanziario ed autofinanziamento 18 III A. Stato Patrimoniale 19 III B. Conto Economico e Rendiconto Finanziario 20 IV. Analisi dei flussi finanziari e rilevazioni in partita doppia 21 V. Prospetto dei flussi finanziari 22 VI. Uno schema analitico per la programmazione finanziaria 23 VII. Il rendiconto finanziario previsto dallo IAS 7 26 VIII. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 28 IX. La riclassificazione dello Stato Patrimoniale 31 X. Lo Stato Patrimoniale come base per l analisi economico-finanziaria 33 XI. Il Conto Economico come base dell analisi economico-finanziaria 36 XII. Postulati fondamentali delle analisi di bilancio 41 XIII. Riclassificazione funzionale dello Stato Patrimoniale 43 XIV. Riclassificazione funzionale del Conto Economico 47 XV. L analisi di bilancio attraverso gli indici: aspetti introduttivi 48 XVI. Principali tipi di indici economico-finanziari 50 XVII. Schema di controllo della redditività del capitale investito 57 XVIII. Schema di controllo della redditività del Capitale Netto 58 XIX. La leva finanziaria provocata dall indebitamento 59 XX. La leva finanziaria : esempi 60 XXI. La leva finanziaria e il rischio 61 XXII. La leva finanziaria e i debiti non onerosi 62 XXIII. Leva finanziaria - Altre formule 64 XXIV. Leva finanziaria ed indebitamento 66 XXV. Reddito residuale Economic Value Added (EVA) 68 XXVI. Break Even Analysis B.E.A. 73 XXVII. Break Even Analysis nelle analisi di bilancio 75 XXVIII. Margine di sicurezza 78 XXIX. Struttura del processo produttivo e analisi di Break Even 79

4 2. CASI SVOLTI 81 I. Bad Toys S.p.A. 81 II. Sota Stores Co. 84 III. Commerciale S.r.l. 90 IV. Alpha Ltd. 96 V. Balcan Corporation 101 VI. Primus S.n.c. 104 VII. Blaine Corporation 110 VIII. Hasping Manufacturing & C. 115 IX. Australis Corporation 118 X. Box S.p.A. 123 XI. Gamma S.p.A. 131 XII. Caso Mictronics * 136 XIII. Caso Filibert 143 XIV. Caso Bugs Bunny 145 XV. Caso Alfa S.p.A. 151 XVI. Caso Ufo S.p.A. 157 XVII. Seafield Fashions ( ) 161 XVIII. Seafield Fashions (seconda parte) 170 XIX. G.C.F. Corporation IL RENDICONTO FINANZIARIO 177 I. Premessa 177 II. Rendiconto Finanziario e Bilancio d esercizio 179 III. Definizione di fondi e struttura finanziaria del prospetto 182 IV. Rendiconto finanziario come prospetto dei flussi di risorse finanziarie 190 V. Esame delle coperture finanziarie: margine finanziario ed autofinanziamento 195 VI. Altri problemi contabili nel calcolo del margine finanziario e dell autofinanziamento 202 VII. Esame delle fonti di finanziamento esterne: gli aumenti di capitale 206 VIII. Esame degli impieghi: gli investimenti in capitale fisso 212 IX. Analisi dei flussi e programmazione finanziaria 216 X. Esame dello schema sintetico di rendiconto finanziario 219 XI. Rendiconto dei flussi di cassa, imposizione fiscale e risparmi d imposta 223 XII. Rendiconti finanziari e nota integrativa 226

5 4. IL RENDICONTO FINANZIARIO NELL APPLICAZIONE DEI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI IAS/IFRS 227 I. IAS e IFRS 227 II. Accenni al processo di armonizzazione contabile 228 III. Il rendiconto finanziario nello IAS IV. I benefici del rendiconto finanziario 230 V. Il rendiconto finanziario nello IAS VI. Le classificazioni nel rendiconto finanziario 232 VII. Il metodo diretto ed indiretto 235 BIBLIOGRAFIA 241

6

7 Introduzione L analisi di bilancio, nata come strumento per gli analisti finanziari, risulta sempre più utilizzata anche dai responsabili d azienda ai fini del controllo di gestione. In particolare, essa risulta indispensabile per una seria programmazione finanziaria e per una corretta preparazione di business plan. Purtroppo non tutti si rendono conto di questo. Molti continuano a considerare il bilancio alla stregua di un obbligo normativo e/o fiscale e la sua analisi come un operazione formale e meccanica, un atto dovuto, spesso con una pura finalità di promozione dell immagine aziendale. Complici di questo errato utilizzo delle analisi di bilancio sono innanzitutto i software e gli schemi precostituiti che permettono di elaborare, senza fatica e senza necessità di capirne il significato, grandi masse di dati, da cui risultano altrettanto grandi quantità di indici, prospetti, tabulati sulla cui utilità si possono nutrire seri dubbi. Un altra nota dolente è che su questa gran massa di informazioni in gran parte inutili si basano purtroppo altrettanto inutili e talvolta dannose elucubrazioni econometriche. Dannose perché non portano a validi contributi concettuali e di conoscenza della realtà ma a risultati teorici, a clamorosi errori di valutazione. Errori simili a quelli che hanno fatto, utilizzando analoghe sofisticazioni matematiche, molti economisti rampanti con riferimento all ultima grande crisi. Per ovviare a questi rischi, nelle pagine che seguono i diversi strumenti di analisi di bilancio vengono presentati senza far ricorso a software applicativi e a complessi modelli matematici. Si sono preferi- 7

8 te semplici applicazioni manuali, frutto di letture critiche delle poste di bilancio e di una loro riclassificazione mirata agli obiettivi che l analisi intende raggiungere. Una seconda causa del modo errato di utilizzare le analisi di bilancio, spesso collegata alla precedente, risiede nell incapacità di interpretare la contabilità generale e di leggere il bilancio secondo i principi stessi dell analisi finanziaria, ossia in termini di flussi di origine dei fondi (fonti) e di flussi di impiego degli stessi. Purtroppo la contabilità generale, soprattutto in Italia, continua ad essere insegnata seguendo sistemi che rispondono a logiche ed obiettivi diversi. Per questo motivo una rivisitazione della contabilità generale e del bilancio in funzione dei flussi di origine e di impiego delle risorse non solo semplifica la comprensione delle rilevazioni contabili ma risulta anche essere il presupposto essenziale per dare alle analisi finanziarie il significato e l importanza che meritano. Il materiale didattico raccolto in questo volume si basa su questi presupposti ed è organizzato concettualmente in tre parti: la prima parte, comprendente il primo capitolo, è composta da schemi che sintetizzano l analisi di bilancio sia come analisi dei flussi finanziari sia come analisi attraverso indici. Si è ritenuto opportuno trattare prima i flussi e poi gli indici, ribaltando la prassi normalmente seguita, in quanto solo attraverso l analisi dei flussi è possibile effettuare quella lettura critica del bilancio che risulta essenziale ai fini della predisposizione di indici significativi; la seconda parte, ossia il secondo capitolo, riporta una serie di esercitazioni svolte in cui vengono applicati gli schemi di analisi e di riclassificazione presentati nella prima parte. Saper svolgere autonomamente questi esercizi, tratti dai bilanci pubblicati, risulta di fondamentale importanza ai fini di un corretto utilizzo delle analisi di bilancio nei processi decisori; la terza parte, riferita al terzo ed al quarto capitolo, tratta specificatamente del rendiconto finanziario nelle sue diverse forme facendo riferimento agli schemi introdotti nella prima parte. Un particolare accenno merita il problema terminologico. Non esiste, in tema di analisi di bilancio, una terminologia unificata, più termini possono essere utilizzati per esprimere uno stesso concetto. Soprat- 8

9 tutto nella lettura dei bilanci pubblicati, occorre valutare caso per caso il significato delle voci e dei termini utilizzati nei prospetti e nelle note integrative. Nella nostra trattazione abbiamo cercato di evitare il più possibile di creare confusioni terminologiche, facendo ricorso ai termini più utilizzati nella pratica per esprimere i diversi concetti. Se questa scelta può rendere più facile l assimilazione della materia, può però al tempo stesso risultare limitativa quando occorre riferirsi a casi specifici che si rifanno a terminologie diverse. Il volume raccoglie il materiale didattico elaborato in molti anni accademici per il corso di Analisi di bilancio tenuto presso la Facoltà di Economia dell Università di Trento. Alla dottoressa Barbara Cristofari va il merito di essere riuscita nel non facile lavoro di assemblaggio e di revisione di tale materiale didattico, nonché nel suo completamento con la stesura degli schemi generali di riclassificazione del bilancio, dei modelli di soluzione delle esercitazioni e del capitolo relativo al rendiconto finanziario secondo i principi contabili internazionali. In questa nuova edizione sono stati corretti alcuni refusi presenti nell edizione 2009 ed è stato meglio chiarito il significato di termini e formule presenti negli schemi della prima parte del testo. Gli schemi sono rimasti tali, in quanto una descrizione degli stessi, come si fa a lezione, avrebbe appesantito un opera che si è preferito mantenere il più possibile snella. Università degli Studi di Trento, settembre 2012 Giorgio Daidola 9

10

11 1. Analisi di Bilancio per flussi ed indici I. I FLUSSI ECONOMICO-FINANZIARI FRA L IMPRESA E L AMBIENTE ESTERNO Come si potrà notare nella Figura 2 i flussi economico finanziari fra l impresa e l ambiente esterno evidenziano diverse considerazioni. Flussi relativi all attività produttiva (acquisti e vendite) L attività produttiva di qualsiasi impresa è caratterizzata da un insieme di scambi con l esterno altre imprese, famiglie, pubblica amministrazione, estero per l acquisizione dei fattori produttivi necessari alla produzione (ad esempio macchinari, materiali, lavoro, ecc.) e per la vendita dei prodotti o servizi ottenuti. Tali scambi avvengono dietro un corrispettivo di natura finanziaria: denaro contante oppure a scadenza. Ne deriva che ogni scambio può essere identificato da un certo importo di denaro, ovvero dal prezzo pagato (o che si pagherà) per i fattori acquisiti o dal prezzo riscosso (o che si riscuoterà) per i prodotti o servizi venduti. Tale espressione monetaria identifica quella che viene comunemente denominata una grandezza flusso o semplicemente un flusso, nel senso che lo scambio implica un concetto 11

12 dinamico di variazione rispetto alla situazione preesistente. Il prezzo relativo ad ogni scambio serve a identificare da un lato il movimento reale di beni o servizi oggetto di scambio, ossia permette di attribuire un valore monetario agli stessi e, dall altro, il corrispettivo movimento di mezzi o di promesse di pagamento (denaro, assegni, bonifici, ecc.). La possibilità di considerare il valore monetario relativo ad ogni scambio sotto un duplice aspetto costituisce la base generalmente adottata per porre in essere un sistema informativo relativo agli scambi stessi. Ne deriva anche uno schema concettuale che risulta fondamentale nelle analisi di tipo economico-finanziario e nel conseguente utilizzo dei dati a fini decisionali. Con riferimento alla Figura 2 i flussi del tipo A1 e B2 possono essere visti come forme di impiego, destinate a trasformarsi in denaro liquido, seppur con tempi e modalità diverse: nel primo caso (A1) si tratta di impieghi in fattori produttivi, che verranno trasformati in denaro liquido attraverso le vendite dei prodotti o servizi ottenuti; nel secondo caso (B2) si tratta di forme di impiego di tipo finanziario ossia già in denaro liquido oppure riscuotibile ad una certa scadenza (crediti). Da un punto di vista statico, gli impieghi in fattori produttivi, in denaro, in crediti, ecc. esistenti in un certo istante in un impresa derivano necessariamente dai flussi suddetti e costituiscono quelli che vengono denominati fondi o impieghi di fondi. I flussi del tipo A2 e B1 possono essere invece interpretati come origine o fonte dei mezzi finanziari necessari ad effettuare gli impieghi di fondi precedentemente descritti: nel primo caso (A2) l origine è data dal denaro liquido già disponibile nell impresa o da nuove promesse di pagamento (debiti verso i fornitori di fattori produttivi); nel secondo caso (B1), la fonte è data dai beni o servizi disponibili, aventi un valore di mercato (e quindi assimilabili al denaro). 12

13 In entrambi i casi (A2) e (B1) si può parlare di forme di disinvestimento (diminuzione delle forme di impiego) come origine di mezzi finanziari necessari ad effettuare nuovi impieghi del tipo A1 e B2. Nel caso di vendita di beni o servizi, il prezzo realizzato può essere visto come fonte o origine dei mezzi finanziari (flusso B1) automaticamente impiegati in denaro o crediti (flusso B2). Dal punto di vista statico, il complesso delle fonti o origini di mezzi finanziari esistenti in un certo istante rappresenta i fondi considerati dal punto di vista della loro origine: poiché non si può impiegare più di quanto è venuto a disposizione, è chiaro fin d ora che in qualsiasi istante sussiste l identità: Figura 1 FONDI IMPIEGHI DI FONTI = FONTI DI FONDI Lo sfasamento temporale In qualsiasi processo produttivo, esiste un certo sfasamento temporale tra il verificarsi dei flussi (A1 e A2) relativi all acquisto dei fattori e dei flussi (B1 e B2) derivanti dalla vendita dei prodotti. Se cosí non fosse, si può notare che non esisterebbero in un certo istante degli impieghi di fondi e delle fonti di fondi. Infatti i fattori devono essere di norma disponibili in modo anticipato rispetto al momento in cui si potrà immettere sul mercato il prodotto. Ciò vale in qualsiasi ramo di attività produttiva, dalla semplice attività mercantile alle più complesse attività industriali. Il commerciante che acquista merci per rivenderle (l attività produttiva in questo caso consiste nel rendere disponibile un certo bene in un certo mercato), deve poter disporre di tali merci in anticipo rispetto al momento in cui realizzerà il ricavo della vendita. Tale problema si allarga mano a mano che l attività produttiva diventa più complessa. Consideriamo ad esempio un impresa meccanica che pro- 13

14 duce accessori per automobili: in tal caso lo sfasamento temporale fra momento della acquisizione dei fattori e vendita dei prodotti ottenuti comprende anche il periodo necessario per la trasformazione (fisica) dei primi nei secondi. La lunghezza dello sfasamento temporale dipende non solo dal tipo di attività svolta dall impresa, ma anche dalle caratteristiche e dalla natura del processo produttivo. Uno stesso bene può essere prodotto artigianalmente oppure in serie, con l ausilio di macchinari e impianti più o meno sofisticati. La lunghezza dello sfasamento temporale tra momento dell acquisizione dei fattori e momento del loro recupero attraverso la vendita dei prodotti varia poi notevolmente da fattore a fattore. Esistono dei fattori il cui tempo di recupero può essere abbastanza breve, in quanto vengono acquisiti mano a mano che la produzione procede nelle quantità variabili da questa richieste. Generalmente i fattori ad utilità semplice (materie prime, lavoro, energia, ecc.), ossia quelli che vengono utilizzati per intero in ogni singolo prodotto, comportano un anticipazione di fondi relativamente breve in quanto debbono essere completamente recuperati al momento della vendita del prodotto (in genere entro l anno). Ciò non accade invece per quei fattori detti ad utilità ripetuta (fabbricati, impianti, spese di ricerca e di impianto, ecc.) che contribuiscono alla produzione per un certo numero di prodotti e per un periodo di tempo lungo, in genere molti anni. L esborso relativo non si può recuperare attraverso la vendita di un singolo prodotto, giacché in questo si incorpora solo pro-quota l utilità dei fattori in esame. Il completo recupero avviene quindi solo in un arco di tempo piuttosto lungo (talvolta anche dopo 10, 20 anni) e per una massa di produzione ingente. Maggiore è il grado di meccanizzazione o di automazione, più elevato è il ricorso alla ricerca, più estesa dovrà essere l anticipazione di fondi per finanziare la produzione. D altra parte i vantaggi della sostituzione del lavoro meccanico a quello umano e degli investimenti in ricerca e sviluppo, impongono sempre più il ricorso a fattori di questo tipo. 14

15 Un ulteriore elemento che può influire sulla lunghezza dello sfasamento temporale fra acquisizione fattori e vendita prodotti è dato dal grado di integrazione verticale. Per rifarci all esempio precedente, l impresa in esame potrebbe decidere di produrre essa stessa gli stampi che le necessitano. È evidente che in questo caso lo sfasamento in questione aumenta. In genere si può dire che esso risulta tanto più lungo quanto più a monte si inizia il processo produttivo, cioè quanto più elevato è il grado di integrazione verticale. In sintesi, il divario temporale tra l acquisizione dei fattori e la vendita dei prodotti dipende essenzialmente: - dal settore produttivo e dalla natura del prodotto; - dai fattori impiegati nel processo produttivo; - dal grado di integrazione verticale. Il problema finanziario La necessità di procurarsi i fattori in modo anticipato rispetto alla vendita dei prodotti fa sorgere per l impresa il problema finanziario. La soluzione a tale problema può derivare da una dilazione di pagamento concessa dai fornitori dei fattori produttivi oppure dalla disponibilità dei mezzi finanziari (denaro o diritto di riscuotere denaro a scadenza) ottenuti dall ambiente esterno a puro titolo di anticipazione. Il primo caso non è che una sottospecie del secondo: basti ricorrere alla finzione che i fornitori versino i quattrini all impresa a puro titolo di anticipazione e che quest ultima li utilizzi immediatamente per pagare i fattori produttivi acquistati. La dilazione del pagamento concessa dai fornitori permette di rinviare nel tempo l uscita di cassa relativa all acquisizione del fattore; in genere tali dilazioni non sono però sufficienti a risolvere l intero problema finanziario. Occorre quasi sempre ricorrere anche all altra soluzione, e cercare sul mercato finanziario degli enti o delle persone che siano disposti ad anticipare all impresa, per un periodo di tempo più o meno lungo, i mezzi di pagamento che le necessitano per remunerare i fattori produttivi prima dell ottenimento del prodotto. 15

16 Risulta pertanto che, accanto alle operazioni con l esterno relative all acquisizione dei fattori e alla vendita dei prodotti, l impresa dà vita a una serie di rapporti con l esterno di contenuto esclusivamente finanziario. L importo delle anticipazioni pervenute all impresa, compresa la dilazione di pagamento concessa dai fornitori, costituisce, dal punto di vista della sua origine o natura (senza cioè tener conto del modo in cui sono utilizzate), finanziamento esterno, mentre le persone o enti che mettono a disposizione dell impresa tali mezzi si dicono comunemente finanziatori. Le anticipazioni finanziarie generano per l impresa, nel momento in cui sono ottenute, un impiego in denaro. La contropartita (fonte) di tale flusso, ovvero l altro aspetto sotto cui può essere visto lo stesso impatto, non è più una vendita di prodotti o servizi ma è costituita da una serie di obblighi nei confronti dei finanziatori. Quando le condizioni previste si verificano, ad esempio quando scadono i termini di pagamento o di rimborso (di una cambiale, di un mutuo, ecc ) o l impresa viene posta in liquidazione, ecc. si generano dei flussi di denaro (fonte) relativi al rimborso delle anticipazioni. Come contropartita (impiego) di tali flussi si ha l estinzione degli impegni assunti in passato dall impresa. Nel caso in cui tali impegni siano stati incorporati in certificati negoziabili (es. obbligazioni), ciò si manifesta nella completa restituzione dei certificati all impresa, come contropartita del flusso di denaro contante ricevuto a titolo di rimborso. Lo schema dei flussi economico-finanziari riportato sintetizza tutti i flussi di impiego e tutti i flussi di origine (fonte) delle risorse che possono essere oggetto di scambio fra l azienda e l ambiente esterno In senso lato tutti i flussi rappresentati nello schema possono essere denominati finanziari, nel senso che sono espressi in moneta e che costituiscono impieghi o origini delle risorse. In senso stretto, è però più corretto considerare come flussi finanziari unicamente le variazioni nei mezzi di pagamento (cassa) nei debiti e nei crediti, escluden- 16

17 do i flussi di fattori produttivi e di prodotti o servizi: tali flussi reali vengono denominati rispettivamente costi e ricavi (1). Figura 2 FORNITORI DI FATTORI PRODUTTIVI A1 acquisizione fattori produttivi (impiego) A2 mezzi o promesse di pagamento (fonte) Nuovi impegni finanziari: fonte tipo di finanziamento impiego liquidità, crediti IMPRESA B1 vendita di prodotti o servizi (fonte) B2 mezzi o promesse di pagamento (impiego) ACQUIRENTI DI PRODOTTI O SERVIZI Riduzione d impegni finanziari: fonte liquidità, crediti impiego tipo di finanziamento FINANZIATORI 1 Cfr. a tale proposito FILIPPI E., I due circuiti uno reale che rappresenta la produzione e lo scambio di beni e fattori di produzione, e l altro finanziario che rappresenta la contropartita monetaria dei flussi reali sotto forma di ricavi e redditi rappresentano i due aspetti (reale e finanziario) di una stessa operazione di scambio (Estratto da Enciclopedia delle Scienze Sociali, Istituto della Enciclopedia italiana, 1992, vol. II, pag. 333). 17

Contabilità generale e contabilità analitica

Contabilità generale e contabilità analitica 1/5 Contabilità generale e contabilità analitica La sfida della contabilità analitica è di produrre informazioni sia preventive che consuntive. Inoltre questi dati devono riferirsi a vari oggetti (prodotti,

Dettagli

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio

La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio 1 di 6 La gestione aziendale, il reddito e il patrimonio Come possono essere classificate le operazioni di gestione? La gestione aziendale è l insieme coordinato di operazioni attraverso le quali l impresa

Dettagli

I contributi pubblici nello IAS 20

I contributi pubblici nello IAS 20 I contributi pubblici nello IAS 20 di Paolo Moretti Il principio contabile internazionale IAS 20 fornisce le indicazioni in merito alle modalità di contabilizzazione ed informativa dei contributi pubblici,

Dettagli

Leasing secondo lo IAS 17

Leasing secondo lo IAS 17 Leasing secondo lo IAS 17 Leasing: Ias 17 Lo Ias 17 prevede modalità diverse di rappresentazione contabile a seconda si tratti di leasing finanziario o di leasing operativo. Il leasing è un contratto per

Dettagli

Economia Aziendale. Lezione 1

Economia Aziendale. Lezione 1 Economia Aziendale Pagina 2 Contenuto didattico Le operazioni di gestione Il sistema delle rilevazioni contabili Lo strumento principale per le rilevazioni contabili: il conto La rilevazione tra sistema

Dettagli

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione

Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione Introduzione al concetto di azienda e alle operazioni di gestione 1 L attività economica L attività umana diventa attività ECONOMICA quando comporta l uso di beni, risorse ovvero di mezzi scarsi, per la

Dettagli

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA

ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA ANALISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL CAPITALE IN SEDE DI COSTITUZIONE DI AZIENDA IL CAPITALE LORDO IN SEDE DI ISTITUZIONE FASI DELL ISTITUZIONE: PROGETTO: PROGRAMMAZIONE ATTIVITÀ, LOCALIZZAZIONE, CAPITALI

Dettagli

INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI

INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI INTRODUZIONE ALLE RILEVAZIONI CONTABILI Nell ambito del corso di economia aziendale, verranno effettuate una serie di lezioni relative alla cd. Ragioneria Ragioneria: disciplina che si occupa delle rilevazioni

Dettagli

professoressa: SPALLINI

professoressa: SPALLINI ECONOMIA E COMMERCIO corso: E-N A cura di: Anna Rita GIANDOMENICO professoressa: SPALLINI BILANCIO DI ESERCIZIO: documento imposto all azienda per la rendicontazione di tipo fiscale, richiesto anche dalla

Dettagli

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato

ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Articolo pubblicato sul n 22 / 2004 di Amministrazione e Finanza edito da Ipsoa. ROI, WACC e EVA: strumenti di pianificazione economico finanziaria Di : Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Premessa

Dettagli

Aumenti reali del capitale sociale

Aumenti reali del capitale sociale Aumenti reali del capitale sociale Gli aumenti del capitale sociale possono essere: virtuali con gli aumenti virtuali non aumentano i mezzi a disposizione della azienda e il suo patrimonio netto, che si

Dettagli

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO

LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO LA LETTURA DEL BILANCIO ANALISI E INDICI DI BILANCIO Prof R Bauer Strumenti di analisi e lettura del bilancio: L analisi di bilancio può essere condotta con : A) la riclassificazione degli schemi di bilancio;

Dettagli

6 La gestione. aziendale. 1 La gestione aziendale SCHEDA

6 La gestione. aziendale. 1 La gestione aziendale SCHEDA SCHEDA 6 La gestione aziendale Gli obiettivi didattici Conoscere il concetto di gestione Conoscere fonti di finanziamento ed elementi del patrimonio Saper classificare le operazioni di gestione Saper classificare

Dettagli

(Cash Flow Statements)

(Cash Flow Statements) RENDICONTO FINANZIARIO IAS 7 (Cash Flow Statements) 1 SOMMARIO Concetti generali sul Rendiconto Finanziario Come si fa a redigere un Rendiconto Finanziario? 2 1 Concetti generali sul Rendiconto Finanziario

Dettagli

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali

La valutazione delle immobilizzazioni immateriali CORSO DI CONTABILITA E BILANCIO 2 La valutazione delle immobilizzazioni immateriali Seconda lezione 1 DEFINIZIONE condizioni produttive controllate dall impresa, utili per l esercizio della sua gestione

Dettagli

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO

FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO FABBISOGNO DI FINANZIAMENTO Fonti interne: autofinanziamento Fonti esterne: capitale proprio e capitale di debito Capitale proprio: deriva dai conferimenti dei soci dell azienda e prende il nome, in contabilità,

Dettagli

Temi speciali di bilancio

Temi speciali di bilancio Università degli Studi di Parma Temi speciali di bilancio Il rendiconto finanziario L analisi per flussi -Nuovi elementi per la valutazione dell assetto economico globale -Migliore interpretazione indici

Dettagli

LA GESTIONE AZIENDALE

LA GESTIONE AZIENDALE LA GESTIONE AZIENDALE GESTIONE = insieme delle operazioni che l impresa effettua, durante la sua esistenza, per realizzare gli obiettivi perseguiti dal soggetto economico. ESERCIZIO = parte di gestione

Dettagli

IL RENDICONTO FINANZIARIO

IL RENDICONTO FINANZIARIO IL RENDICONTO FINANZIARIO Arezzo, 04 aprile 2014 1 IL RENDICONTO FINANZIARIO Resoconto di tutte le entrate ed uscite di denaro avvenuto in un certo periodo di tempo per effetto di: risultato della gestione;

Dettagli

IL SISTEMA INFORMATIVO

IL SISTEMA INFORMATIVO LEZIONE 15 DAL MODELLO DELLE CONDIZIONI DI EQUILIBRIO AL MODELLO CONTABILE RIPRESA DEL CONCETTO DI SISTEMA AZIENDALE = COMPLESSO DI ELEMENTI MATERIALI E NO CHE DIPENDONO RECIPROCAMENTE GLI UNI DAGLI ALTRI

Dettagli

PARTE SECONDA La gestione aziendale

PARTE SECONDA La gestione aziendale PARTE SECONDA La gestione aziendale Di cosa parleremo In questo capitolo analizzeremo le diverse operazioni della gestione, che si distinguono in fatti esterni o di scambio e fatti interni o di produzione

Dettagli

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere

ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI. Circoscrizione del Tribunale di Locri. Relazione del Tesoriere ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione del Tribunale di Locri Relazione del Tesoriere CONSUNTIVO ANNO 2009 ORDINE DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Circoscrizione

Dettagli

Introduzione. fornisce un rendiconto dell attività economica di una impresa relativa all ultimo anno solare;

Introduzione. fornisce un rendiconto dell attività economica di una impresa relativa all ultimo anno solare; Appunti di Economia Documenti costituenti il bilancio d esercizio di una impresa Introduzione... 1 Stato patrimoniale... 2 Debiti e crediti... 3 Equazione contabile fondamentale dello stato patrimoniale...

Dettagli

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A.

PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. PROGRAMMAZIONE IN BASE ALLE LINEE GUIDA : ECONOMIA AZIENDALE PIANO DI LAVORO OBIETTIVI MINIMI PER LA CLASSE 4 M S.I.A. Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone. Gestire il sistema delle rilevazioni con

Dettagli

Il concetto di Dare/Avere

Il concetto di Dare/Avere NISABA SOLUTION Il concetto di Dare/Avere Comprendere i fondamenti delle registrazioni in Partita Doppia Sara Mazza Edizione 2012 Sommario Introduzione... 3 Il Bilancio d Esercizio... 4 Stato Patrimoniale...

Dettagli

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione

Il sistema delle operazioni tipiche di gestione Il sistema delle operazioni tipiche di gestione 1 LA GESTIONE Sistema delle attività svolte sul capitale per la realizzazione della funzione di CREAZIONE DI UTILITÀ propria di ogni azienda Il capitale

Dettagli

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA

ANALISI PER FLUSSI. Dott. Fabio CIGNA ANALISI PER FLUSSI Dott. Fabio CIGNA IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA 2 ANALISI PER FLUSSI IL CONCETTO DI EQUILIBRIO GENERALE E DI ANALISI FINANZIARIA L azienda deve operare

Dettagli

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA

Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA Capitolo VI. MODELLI DI RAPPRESENTAZIONE DELL ECONOMICITA 1 CONOSCERE PER DECIDERE I soggetti coinvolti nella vita dell azienda hanno il diritto e il dovere di conoscere le condizioni del suo svolgimento,

Dettagli

L ANALISI PER INDICI

L ANALISI PER INDICI Obiettivo dell analisi per indici è la valutazione delle scelte dell imprenditore attraverso la misurazione degli effetti economici, finanziari e patrimoniale prodotti dalle stesse. La corretta misurazione

Dettagli

Corso di Finanza aziendale

Corso di Finanza aziendale I RISULTATI ECONOMICI e FINANZIARI tendono a divergere: Corso di Finanza aziendale La dinamica finanziaria Risultato economico: somma algebrica costi e ricavi flussi reddituali comprende poste derivanti

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La continuità aziendale Novembre 2013 Indice 1. Introduzione 2. La responsabilità della Direzione 3. La responsabilità del revisore 4. Gli indicatori per valutare la continuità

Dettagli

L ABC DELL ECONOMIA AZIENDALE. A cura di Chiara Morelli

L ABC DELL ECONOMIA AZIENDALE. A cura di Chiara Morelli L ABC DELL ECONOMIA AZIENDALE A cura di Chiara Morelli LE AZIENDE DI PRODUZIONE L attività economica di produzione di beni e servizi è svolta da unità economiche denominate Aziende di produzione o Imprese.

Dettagli

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis.

Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Le basi della Partita Doppia in 1.000 parole Facile e comprensibile. Ovviamente gratis. Qual è la differenza tra Dare e Avere? E tra Stato Patrimoniale e Conto Economico? In 1.000 parole riuscirete a comprendere

Dettagli

Schede di conto Appunti di contabilità mezzi liquidi e schede di conto. Luca Dossena - Docente

Schede di conto Appunti di contabilità mezzi liquidi e schede di conto. Luca Dossena - Docente Appunti di contabilità mezzi liquidi e schede di conto Luca Dossena - Docente Capitolo: Sommario Definizioni importanti... 3 Finanziamento... 3 Investimento... 3 Definanziamento... 4 Disinvestimento:...

Dettagli

Indice di rischio globale

Indice di rischio globale Indice di rischio globale Di Pietro Bottani Dottore Commercialista in Prato Introduzione Con tale studio abbiamo cercato di creare un indice generale capace di valutare il rischio economico-finanziario

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

Dinamica dei flussi finanziari

Dinamica dei flussi finanziari Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Dinamica dei flussi finanziari Capitolo 4 Indice degli argomenti 1. Il modello a quattro aree 2. Flusso di cassa della gestione corrente

Dettagli

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE

CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE CICLO DI GESTIONE Entrate mezzi monetari e simili Entrate mezzi monetari e simili Finanziamenti Investimenti Trasformazioni Disinvestimenti Rimborsi o Remunerazioni Uscite mezzi monetari

Dettagli

Concetto di patrimonio

Concetto di patrimonio Concetto di patrimonio Il patrimonio o capitale si può definire, in prima approssimazione, come l insieme l dei beni a disposizione del soggetto aziendale in un determinato momento; in un accezione più

Dettagli

La riclassificazione del bilancio d esercizio

La riclassificazione del bilancio d esercizio La riclassificazione del bilancio d esercizio Testo di riferimento: Analisi Finanziaria (a cura di E. Pavarani), Mc Graw-Hill 2001, cap. 4 1 Il bilancio pubblico. Il sistema informativo di bilancio secondo

Dettagli

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia

Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Organizzazione dell azienda farmacia e farmacoeconomia Sistema di rilevazione: economicità, bilancio, indici di bilancio Claudio Jommi claudio.jommi@pharm.unipmn.it Agenda delle prossime lezioni Equilibrio

Dettagli

Analisi dei margini: componenti e rischi

Analisi dei margini: componenti e rischi Finanza Aziendale Analisi e valutazioni per le decisioni aziendali Analisi dei margini: componenti e rischi Capitolo 7 Indice degli argomenti 1. Principali componenti del reddito operativo 2. Tipici fattori

Dettagli

La gestione finanziaria dell impresa

La gestione finanziaria dell impresa La gestione finanziaria dell impresa di Emanuele Perucci Traccia di economia aziendale Il candidato, dopo aver illustrato il problema della scelta delle fonti di finanziamento in relazione al fabbisogno

Dettagli

3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi

3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO. Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi 3 PASSI NELL IMPRESA E NEL LAVORO AUONOMO Gli elementi utili per aprire un attività imprenditoriale Rovigo, 14 maggio 2008 Appunti di Finanza Aziendale Dott. Vulpinari Gianluigi La scelta di intraprendere

Dettagli

Bilancio di esercizio

Bilancio di esercizio Barbara Scozzi bscozzi@poliba.it Contabilità direzionale Strumenti tecnico-contabili di supporto a rilevazione, organizzazione e interpretazione delle informazioni economico-finanziarie Budget Contabilità

Dettagli

Il rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario Il rendiconto finanziario Il rendiconto finanziario a. Definizione b. Obiettivi c. Contenuti d. Fasi di redazione e. Presupposti f. Limiti g. Il rendiconto finanziario sintetico 2 1 a. Definizione Il rendiconto

Dettagli

Nota integrativa nel bilancio abbreviato

Nota integrativa nel bilancio abbreviato Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 120 23.04.2014 Nota integrativa nel bilancio abbreviato Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie La redazione del bilancio in forma

Dettagli

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi -

- Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - 71 - Il rimborso dei prestiti e le spese da servizi per conto terzi - Il Titolo 3 delle uscite è costituito dai rimborsi di prestiti e dalle anticipazioni di cassa. La contrazione di mutui a titolo oneroso

Dettagli

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri

Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni. Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Lezione 3: Introduzione all analisi e valutazione delle azioni Analisi degli Investimenti 2014/15 Lorenzo Salieri Valutazione degli investimenti in azioni Intuitivamente si crea valore quando un azienda

Dettagli

IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi

IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari. Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi IAS 32 e IAS 39: La rilevazione e la valutazione degli strumenti finanziari Edgardo Palombini Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi L introduzione degli International Financial Reporting Standards

Dettagli

LE ANALISI DI BILANCIO COMPLESSO DI TECNICHE DI TIPO QUANTITATIVO, BASATO SU UNO O PIÙ

LE ANALISI DI BILANCIO COMPLESSO DI TECNICHE DI TIPO QUANTITATIVO, BASATO SU UNO O PIÙ LE ANALISI DI BILANCIO COMPLESSO DI TECNICHE DI TIPO QUANTITATIVO, BASATO SU UNO O PIÙ BILANCI, VOLTO ALL INTERPRETAZIONE SISTEMATICA DEI DATI CONTABILI, AL FINE DI STUDIARE PARTICOLARI ASPETTI DELLA GESTIONE

Dettagli

BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO

BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO BILANCIO CIVILISTICO E BILANCIO RICLASSIFICATO La riclassificazione del bilancio Lo schema di bilancio attualmente utilizzato nell'unione Europea non soddisfa interamente le esigenze degli analisti. E'

Dettagli

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN)

Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di

Dettagli

Cash flow e capacità di rimborso

Cash flow e capacità di rimborso Cash flow e capacità di rimborso Descrizione 1. I fabbisogni finanziari I fabbisogni finanziari di una azienda sono determinati da: incremento delle attività; decremento delle passività. Appartiene alla

Dettagli

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39

Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Strumenti finanziari Ias n.32 e Ias n.39 Corso di Principi Contabili e Informativa Finanziaria Prof.ssa Sabrina Pucci Facoltà di Economia Università degli Studi Roma Tre a.a. 2004-2005 prof.ssa Sabrina

Dettagli

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario

L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi per flussi ed il rendiconto finanziario L analisi di bilancio si compone di due strumenti complementari per la valutazione delle condizioni di economicità delle aziende: gli indici ed il rendiconto

Dettagli

Il Bilancio di esercizio

Il Bilancio di esercizio Il Bilancio di esercizio Il bilancio d esercizio è il fondamentale documento contabile che rappresenta la situazione patrimoniale e finanziaria dell impresa al termine di un periodo amministrativo e il

Dettagli

FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014

FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014 FAQ AVVISO PUBBLICO FINALIZZATO A FAVORIRE L ACCESSO AL CREDITO DELLE IMPRESE TRAMITE I CONFIDI DECRETO N. 5630/2014 1) 4. SOGGETTI BENEFICIARI. COME ANDRANNO ASSEGNATE LE AZIONI O QUOTE ALLE IMPRESE ISCRITTE

Dettagli

IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA

IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA IL BUDGET GLOBALE D AZIENDA BUDGET ECONOMICO BUDGET FINANZIARIO BUDGET FONTI - IMPIEGHI BUDGET DI CASSA BUDGET PATRIMONIALE IL BUDGET ECONOMICO (RICAVI E COSTI) BUDGET COMMERCIALE COSTI COMMERCIALI RICAVI

Dettagli

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI.

I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. I GRUPPI TRANSFRONTALIERI. 1. Premessa. Per effetto della globalizzazione dei mercati è sempre più frequente la creazione di gruppi transfrontalieri, di gruppi cioè in cui le diverse imprese sono localizzate

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM

PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM PROGRAMMAZIONE ( in base alle linee guida) : ECONOMIA AZIENDALE Classi Quarte indirizzo AFM Tomo 1 Modulo1 1. Le società di persone Individuare e accedere alla normativa attività. Gestire il sistema delle

Dettagli

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa

Fiscal News N. 103. La rilevazione del finanziamento soci. La circolare di aggiornamento professionale 24.03.2015. Premessa Fiscal News La circolare di aggiornamento professionale N. 103 24.03.2015 La rilevazione del finanziamento soci Categoria: Bilancio e contabilità Sottocategoria: Varie Sotto il profilo giuridico l ordinamento

Dettagli

Massimizzazione del profitto

Massimizzazione del profitto Massimizzazione del profitto Diversi tipi di impresa Obiettivo dell impresa: massimo profitto Profitto Economico e Profitto Contabile Costo Economico (Costo Opportunità) Profitto Normale e Extra-Profitto

Dettagli

INDICE ( 1 ) PARTE PRIMA CONCETTI FONDAMENTALI DELLA RAGIONERIA CAPITOLO I L AZIENDA CAPITOLO II IL CAPITALE O PATRIMONIO

INDICE ( 1 ) PARTE PRIMA CONCETTI FONDAMENTALI DELLA RAGIONERIA CAPITOLO I L AZIENDA CAPITOLO II IL CAPITALE O PATRIMONIO INDICE ( 1 ) PARTE PRIMA CONCETTI FONDAMENTALI DELLA RAGIONERIA CAPITOLO I L AZIENDA 1.1. Analisi del concetto di azienda.... pag. 3 1.2. Azienda e ambiente....» 11 1.3. Tipologie di aziende....» 14 1.4.

Dettagli

L analisi delle condizioni di economicità

L analisi delle condizioni di economicità Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Prof.ssa Lucia Giovanelli giovanel@uniss.it L analisi

Dettagli

Esterne. Interne. Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio

Esterne. Interne. Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio Finanziamenti a titolo di capitale di rischio Acquisizione di capitale proprio Finanziamenti a titolo di credito Acquisizione di debiti a breve, medio e lungo termine Esterne FONTI di mezzi finanziari

Dettagli

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO

RISOLUZIONE N.15/E QUESITO RISOLUZIONE N.15/E Direzione Centrale Normativa Roma, 18 febbraio 2011 OGGETTO: Consulenza giuridica - polizze estere offerte in regime di libera prestazione dei servizi in Italia. Obblighi di monitoraggio

Dettagli

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda

La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda La valutazione delle risorse immateriali nel quadro della valutazione d azienda I concetti di capitale in economia aziendale; Metodi alternativi a confronto; Casi di studio ed applicazioni pratiche I concetti

Dettagli

Dati significativi di gestione

Dati significativi di gestione 182 183 Dati significativi di gestione In questa sezione relativa al Rendiconto Economico sono evidenziati ed analizzati i risultati economici raggiunti da ISA nel corso dell esercizio. L analisi si focalizza

Dettagli

Riclassificazione del bilancio e analisi con indici

Riclassificazione del bilancio e analisi con indici Esercitazioni svolte 2010 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 23 Riclassificazione del bilancio e analisi con indici Risultati attesi Saper fare: riclassificare lo Stato patrimoniale e il Conto economico;

Dettagli

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015)

Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) Tecnica Bancaria (Cagliari - 2015) prof. Mauro Aliano mauro.aliano@unica.it 1 Premessa La redazione del bilancio da parte degli amministratori rappresenta un attività di valutazione, ma soprattutto di

Dettagli

Relazione sulla gestione

Relazione sulla gestione PIANORO CENTRO SPA SOCIETA' DI TRASFORMAZIONE URBANA Sede legale: PIAZZA DEI MARTIRI 1 PIANORO (BO) Iscritta al Registro Imprese di BOLOGNA C.F. e numero iscrizione: 02459911208 Iscritta al R.E.A. di BOLOGNA

Dettagli

7. CONTABILITA GENERALE

7. CONTABILITA GENERALE 7. CONTABILITA GENERALE II) SCRITTURE DI GESTIONE OTTENIMENTO CAPITALE DI TERZI 1 Definizione Per poter acquisire i fattori produttivi da impiegare nel processo produttivo l impresa necessita del fattore

Dettagli

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA

Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA Allegato alla Delib.G.R. n. 39/11 del 5.8.2015 PREMESSA La deliberazione della Giunta regionale n. 39/17 del 10.10.2014 fornisce indirizzi in materia di programmazione, gestione e controllo delle società

Dettagli

PARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione.

PARTE A 1. Si valuti la convenienza della operazione di acquisto di una posizione di cambio a termine a tre mesi, in assenza di costi di negoziazione. PARTE A 1 A1) L azienda Beta presenta questi due problemi: a) L azienda vende i propri prodotti ad una società straniera per un importo di 480.000 $, con pagamento a tre mesi. L azienda ha sostenuto i

Dettagli

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria

Pianificazione economico-finanziaria Prof. Ettore Cinque. Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Modelli e tecniche di simulazione economico-finanziaria Bilanci preventivi e piani finanziari perché utilizzarli? Simulazione di scenari e valutazione impatto variabili di business Analisi compatibilità

Dettagli

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale

Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale Gli Elementi fondamentali della Gestione Aziendale n La Pianificazione n L Organizzazione n Il Coinvolgimento del Personale n Il Controllo Componenti del Sistema di Pianificazione n Valutazioni interne

Dettagli

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa

IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio d esercizio e informazione integrativa SCHEMA DI SINTESI DEL PRINCIPIO CONTABILE SINTESI ILLUSTRAZIONE DEL PRINCIPIO CONTABILE 1 FINALITA' LIABILITY

Dettagli

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro

di Massimo Gabelli, Roberta De Pirro 10 Novembre 2010, ore 09:29 Un quadro sintetico per la preparazione e la presentazione del bilancio L Agenzia per le Onlus disegna il bilancio degli enti non profit Nel mese di ottobre l Agenzia per le

Dettagli

La gestione e la dinamica dei valori - Il finanziamento - La rappresentazione nel prospetto fonti e impieghi

La gestione e la dinamica dei valori - Il finanziamento - La rappresentazione nel prospetto fonti e impieghi Università degli Studi di Sassari Dipartimento di Scienze economiche e aziendali Corso di laurea magistrale in Giurisprudenza Corso di Economia Aziendale Prof.ssa Lucia Giovanelli giovanel@uniss.it La

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La comprensione dell impresa e del suo contesto e la valutazione dei rischi di errori significativi Ottobre 2013 Indice 1. La comprensione dell impresa e del suo contesto

Dettagli

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943

CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO. Isin IT0004233943 BANCA DI CESENA CREDITO COOPERATIVO DI CESENA E RONTA SOCIETA COOPERATIVA CONDIZIONI DEFINITIVE della NOTA INFORMATIVA BANCA DI CESENA OBBLIGAZIONI A TASSO FISSO BANCA DI CESENA 01/06/07-01/06/10 - TF

Dettagli

Capitale & Ricchezza

Capitale & Ricchezza 1 Capitale & Ricchezza Problema di fondo Valutazione del capitale come elemento del patrimonio o come fattore della produzione Conto o Stato Patrimoniale ATTIVO PASSIVO Attività Reali A Passività Finanziarie

Dettagli

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis

7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis 7.4 w Il conto economico a margine di contribuzione di singole combinazioni produttive parziali: la segment analysis I risultati economici globali di un impresa possono essere riorganizzati anche al fine

Dettagli

La contabilità generale

La contabilità generale La contabilità generale III classe ITC Prof. Luigi Trojano 1 Struttura SIA integrato SIA integrato Sottosistema Contabile raccoglie e coordina le informazioni riguardanti le operazione di gestione interna

Dettagli

Calcolo e commento dei principali indici di bilancio

Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Esercitazioni svolte 2014 Scuola Duemila 1 Esercitazione n. 10 Calcolo e commento dei principali indici di bilancio Antonia Mente COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE Interpretare i sistemi aziendali nei loro

Dettagli

Principali indici di bilancio

Principali indici di bilancio Principali indici di bilancio Descrizione Il processo di valutazione del merito creditizio tiene conto di una serie di indici economici e patrimoniali. L analisi deve sempre essere effettuata su un arco

Dettagli

CAPITOLO I LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO

CAPITOLO I LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO CAPITOLO I LA RICLASSIFICAZIONE DEL BILANCIO D ESERCIZIO 1. PREMESSA. Nell ambito di un impresa è importante la ricerca di 3 equilibri: 1) Reddituale: o capacità dell azienda di stare sul mercato, nel

Dettagli

ASPETTI DELLA GESTIONE AZIENDALE RAMO FINANZIARIO E RAMO ECONOMICO

ASPETTI DELLA GESTIONE AZIENDALE RAMO FINANZIARIO E RAMO ECONOMICO ASPETTI DELLA GESTIONE AZIENDALE RAMO FINANZIARIO E RAMO ECONOMICO RAMO FINANZIARIO: coinvolge le grandezze finanziarie: denaro, crediti e debiti di varia natura, sia di funzionamento che di finanziamento.

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Parte prima L ANALISI DEL BILANCIO SECONDO IL MODELLO EUROPEO

INDICE SOMMARIO. Parte prima L ANALISI DEL BILANCIO SECONDO IL MODELLO EUROPEO INDICE SOMMARIO Presentazione... pag. XVII Parte prima L ANALISI DEL BILANCIO SECONDO IL MODELLO EUROPEO SEZIONE PRIMA LE ANALISI DI BILANCIO PER INDICI 1. GLI OBIETTIVI DELLE ANALISI PER INDICI 1.1. L

Dettagli

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta

Casi concreti PREMESSA casi concreti completa e dettagliata documentazione nessun caso concreto riportato è descritto più di una volta Casi concreti La pubblicazione dei casi concreti ha, come scopo principale, quello di dare a tante persone la possibilità di essere informate della validità della consulenza individuale e indipendente

Dettagli

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE

ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE ISTITUZIONI DI ECONOMIA AZIENDALE 1 a) Il principio di economicità aziendale b) L economicità e l efficienza c) Il sistema dei rischi nella gestione d impresa d) L economicità e l equilibrio finanziario

Dettagli

CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE CORSO DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE RIFORMA FEDERALISTA E ARMONIZZAZIONE DEI SISTEMI DI CONTABILITÀ E BILANCIO PUBBLICI Torino, maggio 2013 MASTER in Management delle Aziende Pubbliche e delle Aziende

Dettagli

Indice degli argomenti

Indice degli argomenti Indice degli argomenti Introduzione.. XIX Capitolo 1 Panorama dei principi e delle norme sul bilancio annuale 1 PARTE PRIMA L aspetto formale del bilancio Capitolo 2 La chiarezza formale del bilancio 2.1

Dettagli

Definizione strumenti finanziari

Definizione strumenti finanziari I criteri di valutazione secondo gli IAS 39 Definizione strumenti finanziari Lo IAS 39 definisce lo strumento finanziario come un qualsiasi contratto che dà origine ad una attività finanziaria per un impresa

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

IL FINANZIAMENTO DELL AZIENDA

IL FINANZIAMENTO DELL AZIENDA IL FINANZIAMENTO DELL AZIENDA L azienda può finanziare lo svolgimento della propria attività produttiva mediante: a) CAPITALE PROPRIO: si tratta di mezzi finanziari apportati dal proprietario o dai soci;

Dettagli

La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori:

La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori: La teoria finanziaria del valore asserisce che il valore di una iniziativa dipende essenzialmente da tre fattori: i flussi monetario che l iniziativa è in grado di generare il profilo temporale associabile

Dettagli

La dinamica finanziaria

La dinamica finanziaria La dinamica finanziaria Analisi del bilancio per flussi. Il rendiconto finanziario Esame della dinamica finanziaria: finalità Valutare la capacita dell impresa di generare flussi finanziari e di adattare

Dettagli

Il sistema informativo aziendale

Il sistema informativo aziendale Albez edutainment production Il sistema informativo aziendale III classe ITC 1 Alla fine di questo modulo sarai in grado di: conoscere funzioni, obiettivi e struttura del sistema informativo aziendale;

Dettagli