Seminario di studio su IL MEDIATORE INTERCULTURALE. sede: Auditorium Provincia Torino, via Valeggio 5 TO giovedì 24 aprile 2008

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1 Seminario di studio su IL MEDIATORE INTERCULTURALE sede: Auditorium Provincia Torino, via Valeggio 5 TO giovedì 24 aprile 2008

2 Il Servizio Formazione Professionale della Provincia di Torino, in collaborazione con il Sottogruppo reti del Gruppo provinciale per la FP dei migranti ha organizzato un Seminario di studio su IL MEDIATORE INTERCULTURALE rivolto agli operatori della FP con il seguente Mattino (9,30-12,30): programma: I corsi di F.P. per mediatori interculturali ed i loro aggiornamenti: le Agenzie Formative raccontano le proprie esperienze Saluti ai partecipanti Relazione introduttiva (a cura di Ezio Como, funzionario referente per il sottogruppo reti del gruppo provinciale per la FP dei migranti ): breve storia dei corsi per mediatori, dati, attuali standard formativi, problemi e prospettive Comunicazioni delle Agenzie Formative che realizzano o hanno realizzato corsi per meditari interculturali e loro specializzazioni : Casa di Carità (Michele Grisoni), CSEA (Edy Finocchiaro), Engim (Franco Pairona), Enaip (Franco Graziano), Immaginazione e Lavoro (Alessandra Rizzo) e Consorzio Formazione Innovazione e Qualità (Roberta Richiero):relazioni strutturate su 4 punti: esperienza dell Agenzia Formativa, punti di forza, criticità, proposte per il futuro Dibattito guidato e conclusioni In mattinata è prevista una comunicazione di Stefania Ressico del Comune di Torino sulle iniziative che si stanno organizzando nell ambito delle manifestazioni previste per la Biennale e che riguardano i diritti di cittadinanza dei cittadini migranti. Sempre in mattinata, Stefania Massara della Provincia di Torino ( referente del sottogruppo L2 del Gruppo Migranti) informerà sullo stato di attuazione del progetto L2 del Servizio FP della Provincia di Torino. La sezione di lavori del mattino è riservata esclusivamente agli operatori della Formazione Professionale Pomeriggio (14,00-16,30) : Confronto pubblico: Valutazione sul ruolo svolto in questi ultimi anni dai mediatori interculturali nei percorsi di integrazione sociale e lavorativa delle persone migranti ( punti di forza e criticità) e proposte di miglioramento per il futuro Per quanto di loro conoscenza, relativamente ai propri ambiti di competenza, ai relatori viene richiesto di fornire indicazioni circa l adeguatezza o meno degli attuali percorsi formativi finanziati dalla Provincia di Torino e realizzati dalle Agenzie Formative.

3 Interventi di : Donatella Giunti, Sportello Unico, Prefettura di Torino Anna Belpiede, progettazione e promozione attività interculturali, Sistema Bibliotecario Città di Torino Sergio Durando UPM Diocesi Torino / ASAI Antonella Sterchele, Servizio Lavoro, Provincia di Torino Nunzia Del Vento Asapi Shehaj Blenti, AMMi Associazione Multietnica Mediatori Interculturali Lahcen Aalla Ass. Harambe Dibattito guidato e conclusioni Le Agenzie Formative potranno invitare alla sezione pomeridiana i mediatori culturali con i quali collaborano, che potranno intervenire durante il dibattito per portare il proprio contributo alla riflessione.

4 Introduzione di Ezio Como, funzionario del Servizio F.P. della Provincia di Torino Breve storia dei corsi per mediatori dal 91 ad oggi in provincia di Torino e alcuni macro dati I corsi per mediatori interculturali hanno cominciato ad essere realizzati in provincia di Torino nel 1991, finanziati dalla Provincia, a cura di associazioni quali Harambe e Alma Mater e anche dell ASL 1. Dal 1997 sono intervenute le Agenzie Formative (prima Casa di Carità e poi, dal 2000, l Engim, lo Csea, l Enaip-CEP, il CFIQ di Pinerolo, Immaginazione e Lavoro e l Enfap), oltre al Comune di Torino ( Settore Gioventù), nel In questi 17 anni i corsi hanno formato circa 600 mediatori interculturali. Gli allievi sono stati prevalentemente di genere femminile (85%). La maggior parte di loro erano diplomati (68%), ma un numero cospicuo aveva la laurea (30%). Le nazionalità prevalenti di appartenenza sono state : Marocco, Romania, Albania e Perù. Soprattutto in passato hanno frequentato questi corsi anche un buon numero di italiani. Corsi AF 07/08 Nell AF gli Enti di FP che realizzano corsi per mediatori interculturali e loro specializzazioni sono 5 (Engim, Csea,, Enaip, Immaginazione e Lavoro e Enfap). I corsi in fase di attuazione sono 6, di cui 1 di specializzazione, realizzato da Csea ( Servizi scolastici ), per un totale di 87 allievi attualmente frequentanti. Profilo Mediatore Si riporta, di seguito, il profilo del Meditatore Interculturale tratto dagli Standard Formativi previsti dall Assessorato Regionale alla FP della Regione Piemonte (Determinazione 19 maggio 2000, n. 399 : Modifiche e aggiornamento degli allegati alla D.G.R. 16 ottobre 1995, n Deliberazione standard formativi e successive modificazioni) Il mediatore interculturale svolge attività di collegamento tra le culture straniere e le strutture, i servizi e le istituzioni locali e nazionali collaborando alla ricerca di risposte alle esigenze di integrazione degli immigrati. Presta la propria opera presso strutture e servizi, sia pubblici che privati (ASL, ospedali, consultori, scuole, centri di accoglienza, servizi socio assistenziali, carceri, uffici pubblici sia statali che dell'amministrazione locale ecc.) Collabora con gli operatori dei servizi pubblici e privati affiancandoli nello svolgimento delle loro attività e partecipando alla programmazione degli interventi al fine di garantirne l'efficacia. L'allievo potrà finalizzare la professionalità acquisita al fine di fornire la propria opera a soggetti pubblici e privati precedentemente citati, anche promuovendo con altri allievi la costituzione di un'impresa di servizi in regime di cooperativa.

5 Modelli 08/09 Proposta della Commissione Regionale Migranti del 16/04/08 Linee guida per la specializzazione di MEDIATORE INTERCULTURALE e per i PERCORSI DI AGGIORNAMENTO PER MEDIATORE INTERCULTURALE MEDIATORE INTERCULTURALE Durata: 600 ore annuale (di cui: 200 ore di Stage 16 ore Prova finale) Certificazione: Specializzazione Destinatari: Cittadini stranieri residenti in Italia da almeno due anni Titolo di studio: Diploma di Scuola Media Superiore o Laurea. Prova selettiva o di orientamento: Prova scritta e Colloquio attitudinale e motivazionale Altri prerequisiti: verifica delle competenze di lingua italiana (grammaticali e lessicali) orale e scritta. PERCORSI DI AGGIORNAMENTO PER MEDIATORE INTERCULTURALE Possono essere proposti percorsi di aggiornamento per mediatore interculturale nelle seguenti aree: - Socio assistenziale - Socio sanitario - Socio educativo - Scolastico - Giuridico/penale - Servizi per il lavoro Durata massima: 200 ore Certificazione: frequenza Destinatari: Cittadini stranieri in possesso della specializzazione di mediatore interculturale Prova selettiva o di orientamento: Colloquio attitudinale e motivazionale

6 Un contributo interessante sulle competenze professionali che dovrebbe possedere un mediatore interculturale Dal sito : In un mediatore interculturale conta di piu?; o o o o La capacità di ascolto? (64%, 100 Votes) Conoscenza della cultura italiana? (32%, 51 Votes) Conoscenza della cultura d'origine? (21%, 33 Votes) Conoscenza del servizio? (17%, 27 Votes) Total Voters: 157 Problemi aperti: titolo di studio ( riconoscimento diploma e strutturazione prove specifiche per il riconoscimento dei crediti formativi) allievi solo stranieri? (italiani?) sbocchi occupazionali aggiornamenti ( ex specializzazioni) programmazione interventi su base territoriale (riferimento alle reti locali) L2 (livello di competenza necessario)

7 Principali risultanze emerse dagli interventi dei relatori e dal dibattito Osservazioni più specificatamente riferite ai corsi di FP per mediatori: Il profilo standard della Regione Piemonte è da rivedere (600 ore sono poche; mancano parti importanti, quali quelle delle politiche attive del lavoro); investire la Commissione Regionale Migranti della necessità di revisione del profilo Gli attuali aggiornamenti sono anch essi da rivedere, soprattutto in base alle reali richieste dei servizi e degli Enti Locali, nonché dei territori in cui andranno ad operare i mediatori Sempre a proposito degli aggiornamenti, indagare la possibilità di impiego dei mediatori in ambiti lavorativi privati (banche, assicurazioni, ) Problema del riconoscimento del possesso del diploma come requisito minimo per l accesso ai corsi (dichiarazione di valore o asseverazione?) e di una adeguata conoscenza della lingua italiana come L2 ( definizione di uno standard minimo). Osservazioni generali sul tema: I partecipanti ai corsi sono soprattutto donne (85%) e questo può essere un problema nel rapporto con migranti appartenenti a certe etnie. Tra i partecipanti non sono presenti alcune nazionalità che oggi richiederebbero la presenza di mediatori ( es: afgani) Spesso la professione di mediatore è l unica possibilità di elevamento sociale per il cittadino migrante ( anche rispetto alla sua etnia) Altre problematiche emerse: Tema della possibilità di formare mediatori interculturali italiani e mediatori interculturali di seconda generazione che risponderebbero ad esigenze oggi emergenti nei servizi e nelle scuole. La FP dovrebbe prevedere altre specializzazioni per gli stranieri oltre a quelle per mediatori, onde evitare che molti stranieri scelgano il corso per mediatore perché l unico disponibile.

8 Valutare la necessità di una presenza strutturata di mediatori nella FP (con meccanismo di finanziamento riconducibile a quello dell insegnante di sostegno o con altre modalità da sviluppare) Il parere dei mediatori i mediatori : lamentano che vengono realizzati troppi corsi ( attualmente sono circa 600 i mediatori formati, da quando i corsi sono stati avviati ad inizi anni novanta) lamentano che gli Enti di FP realizzano i corsi con poco qualità (non bocciano). Inoltre uno dei motivi per cui gli enti presentano corsi per mediatori è che gli allievi non mancano. lamentano di avere lavori saltuari e di essere sottopagati che a loro vengono spesso scaricati tutti i problemi relativi al rapporto con cittadini stranieri, anche quelli che non sarebbero di loro competenza. richiedono l istituzione di un Albo/registro, a difesa della loro professionalità.

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