Quota di iscrizione per allievo: EURO (in 4 rate uguali)

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1 SCHEDA PROPOSTA DI ATTIVAZIONE CORSO DI PERFEZIONAMENTO DI DURATA ANNUALE IN MEDIAZIONE INTERCULTURALE UNIVERSITA': Università della Basilicata - POTENZA Facoltà di Lettere e Filosofia, n. Allievi: min. 4 max. 8 Quota di iscrizione per allievo: EURO (in 4 rate uguali) In convenzione con la Fondazione Marina Sinigaglia di Melfi, il Centro Studi internazionali Jacques Maritain di Potenza, la Caritas Diocesana di Melfi-Rapolla-Venosa In convenzione e con il contributo finanziario da parte della Regione Basilicata Sede di svolgimento: Via Nazario Sauro, plesso del "Francioso" (ex dipartimento di ortofrutticoltura) Docenti proponenti: 3 PROF. MAURIZIO MARTIRANO (coordinatore), PROF. PAOLO AUGUSTO MASULLO, DOTT. SALVATORE VIGLIAR. LA PROPOSTA HA LA DISPONIBILITA' DEL 30% DEI DOCENTI INTERNI AD ASSICURARE L'ATTIVITA' DIDATTICA: proff. Martirano, Masullo, Vigliar, Stanzione, Lerra, Forgione. COLLABORAZIONI ESTERNE PREVISTE: n. 1 unità per la gestione economico-finanziaria, per la rendicontazione, per il coordinamento e la gestione didattica. Il comitato tecnico-scientifico è composto dai professori: Maurizio Martirano, Paolo A. Masullo, Salvatore Vigliar

2 Premessa La legge 40/98 sull immigrazione prevede che nelle scuole, negli ospedali, nelle carceri e in generale in tutti gli uffici e istituzioni pubbliche sia introdotta la figura professionale del «mediatore/trice interculturale». Tale figura, laddove si è ottemperato alla norma, si è rivelata particolarmente utile e necessaria, in quanto nei nostri territori e nelle nostre comunità si presentano in maniera sempre più marcata differenze e pluralità che, per convivere insieme, hanno bisogno di stabilire continue e solide interazioni tra le spinte identitarie, capaci di caratterizzere le diverse culture che abitono il territorio, e la necessità di stemperarle attraverso processi di ibridazione volti a favorire l incontro con l altro, con le altre culture e con gli altri individui che le compongono. Un interazione, come hanno messo in luce studi recenti, tesa a superare rischiosi e frettolosi abbandoni di prospettive legate all identità, che favoriscono esclusivamente percorsi volti all affermazione delle differenze, per fondare una visione originale intimamente collegata alla costruzione di nuove soggettività, pienamente riconosciute nei loro diritti di cittadinanza. Ciò tenendo conto che le città di oggi, le «città globali» (seguendo una definizione di Zygmunt Bauman) nelle quali abitiamo, stanno attraversando una inedita fase storica data in primo luogo dalle contraddizioni che proprio nelle città si affermano e si vivono: quelle contraddizioni date, per esempio, dalla concentrazione in esse delle funzioni più avanzate del capitalismo e dalla contemporanea presenza di una sempre più forte spaccatura tra la città della sicurezza e della ricchezza e la città dell insicurezza economica, del disagio, della violenza, delle nuove povertà. Questioni che consentono di mettere in luce il senso più generale dell idea che qui si vuole proporre, vale a dire quella di dare un contributo per pensare e per realizzare nuove forme di cittadinanza capaci di sperimentare una pratica interculturale, vale a dire un esperienza di vivere condiviso alla quale contribuiscano tutti coloro che agiscono all interno della città facendo riferimento a norme comuni e sempre negoziabili nell interesse generale della collettività, facendo prevalere la mixofilia sulla mixofobia. Da una tale prospettiva un contributo importante alla definizione di una nuova forma di cittadinanza, capace di costituirsi attraverso la relazione tra multiple e diverse articolazioni culturali, religiose, linguistiche, e capace al tempo stesso di riformulare, in una società sempre più aperta, multiculturale e interculturale, i diritti, le modalità giuridiche e normative per un vivere insieme nel

3 mondo della differenza, può essere dato dal progetto di istituire, formandola adeguatamente, la figura professionale del «mediatore interculturale», già sperimentata in altre città italiane ed europee, e rivolta a risolvere e a superare le situazioni di difficoltà di comunicazione tra soggetti che appartengono a culture differenti, così come a far conoscere i diritti degli immigrati nel paese ospitante in modo da aiutare il processo di integrazione. Al mediatore interculturale, quindi, devono essere noti i processi teorici che stanno alla base di una prospettiva interculturale, le principali caratteristiche politiche e sociali del paese ospitante, la lingua (fattore oramai decisivo per l ottenimento anche dei permessi di soggiorno), nonché alcuni fattori determinanti nelle dinamiche economiche e in quelle legate al mondo del lavoro. Una figura la cui formazione ed istituzione appare sempre più necessaria in tutto il territorio nazionale dove il fenomeno dell immigrazione comporta un incremento delle politiche di accoglienza e di integrazione.

4 Regolamento didattico del Corso Descrizione ed obiettivi del progetto e figura professionale in uscita L obiettivo del Corso di perfezionamento è la formazione di figure professionali di livello operativo in grado di svolgere funzioni di mediazione interculturale in favore di istituzioni pubbliche e private, ministeri, Enti, amministrazioni, istituzioni educative, scolastiche, assistenziali ecc. Il Mediatore culturale deve possedere le seguenti abilità, capacità e competenze: - avere una visione del sistema socio-economico del paese ospitante; - conoscerne il sistema giuridico-amministrativo; - progettare strategie per lo sviluppo dell interazione in una prospettiva interculturale; - individuare le risorse disponibili a livello locale da utilizzare nella promozione di iniziative di carattere educativo in favore dei programmi di mediazione interculturale. Eventuali altre Università e/o Enti coinvolte Il Corso di perfezionamento nasce da un progetto della Facoltà di Lettere e Filosofia dell Università degli Studi della Basilicata in collaborazione con la Fondazione Marina Sinigaglia di Melfi, il Centro di Studi internazionali Jacques Maritain di Potenza, la Caritas Diocesana di Melfi-Rapolla- Venosa, promuove l istituzione di un «Corso di perfezionamento» annuale di 300 ore così ripartite: 180 lezioni frontali (Modulo A), 60 ore di laboratori per il miglioramento e l apprendimento delle lingue (Modulo B), 60 ore di attività di stage presso Enti e Amministrazioni pubbliche e/o private mirate alla costituzione di competenze atte a garantire la conoscenza dei diritti fondamentali (al lavoro, alla salute, alla tutela ecc.) e al superamento delle difficoltà di comunicazione (Modulo C). Requisiti di ammissione Possono iscriversi al Corso di Perfezionamento i laureati dei corsi di laurea triennali in discipline dell area umanistica (Lettere, Filosofia, Psicologia, Sociologia, Giurisprudenza, etc.), che abbiano una conoscenza di almeno una lingua ufficiale dell UE (italiano, francese, inglese, tedesco, spagnolo) diversa da quella del paese di provenienza, e i cittadini della comunità europea forniti di titolo equipollente.

5 Sbocchi professionali Il corso di perfezionamento consente di partecipare a selezioni per il ruolo di Mediatore/trice interculturale: a) Negli enti della Pubblica Amministrazione e negli enti privati dove è essenziale la capacità di gestione e di mediazione dei processi di comunicazione e di informazione; b) Negli uffici per le relazioni con il pubblico (URP), ufficio stampa, ufficio del portavoce (anche on-line) dove prevalga la dimensione etica della modalità informativocomunicativa; c) Sportelli per le imprese e per cittadini attivi per la risoluzione di conflitti derivanti dalla complessità dei linguaggi burocratici e delle norme relative all attività di impresa; d) Gestione interna ed esterna delle risorse umane nell Amministrazione Pubblica e Privata volta alla trasparenza della relazione e alla soluzione dei conflitti interni; e) Comunicatore pubblico e privato per attività sociali di intermediazione interna ed esterna per la soluzione degli ostacoli alla comprensione reciproca; f) Gatekeeper, ( angeli della soglia ), in vista di una collaborazione con le istituzioni dell UE; g) Peacekeeper, produttori di condizioni comunicative che, non solo facilitino la soluzione dei conflitti, ma che siano anche costruttori di cultura della pace, nel senso della diffusione di una cultura della mediazione comunicativa (diminuzione dell incertezza), votata alla crescita di una convivenza fondata sulla prevenzione dei conflitti stessi, anche in collaborazione con le istituzioni dell UE. Metodologie formative: L articolazione del corso in tre fasi sarà gestita dall Università degli studi della Basilicata per la parte relativa all istituzione e all organizzazione dei corsi e dei laboratori di lingua (che avverrà presso il Centro Linguistico d Ateneo) (Modulo A e B) e dalla Regione Basilicata e dagli altri Enti che partecipano al progetto per l individuazione e l organizzazione dei tirocini formativi (Modulo C). Elenco degli insegnamenti e di altre attività formative MODULO A ORE CREDITI SSD 1 Storia delle religioni 20 4 M-FIL/06 2 Costituzione Italiana, normativa italiana ed europea 20 4 IUS/14 3 Etica bioetica 20 4 M-Fil/03 20 M-FIL/03 4 Antropologia culturale e filosofica 4 M-DEA/01

6 20 M-FIL/06 5 Teorie dell interculturalità 4 SPS/08 6 Storia del mediterraneo 20 4 M-STO/02 20 IUS/01 7 Principi di diritti e diritti umani 4 M-FIL/03 8 Geografia 20 4 M-GGR/2 9 Filosofie delle culture 20 4 M-Fil/06 10 Laboratori di lingue Tirocini 60 4 tot Il modulo B prevede laboratori di lingua italiana e di una lingua della comunità europea (inglese, francese, tedesco o spagnolo). Il modulo C prevede lo svolgimento da parte degli iscritti al corso di perfezionamento di tirocini formativi da svolgersi presso uffici pubblici o di altre organizzazioni che forniscono servizi specifici per gli immigrati. Modalità di svolgimento della didattica Didattica frontale per il modulo A. Laboratori e didattica frontale per il modulo B. Attività di tirocinii per il modulo C. Modalità di frequenza Il candidato ammesso al Corso dovrà partecipare ad almeno il 80% delle ore di ogni singolo corso di studi impartito e delle attività di laboratorio e alla stessa percentuale delle ore destinate all attività di stage. Le presenze saranno certificate 1) con firme sui registri all inizio dell attività; 2) con foglio di firma. Modalità di svolgimento delle verifiche

7 Si prevede una prova finale scritta e orale sui temi trattati nei corsi e un esame di lingua che saranno stabilite dal CTS, il quale provvederà anche alla designazione delle commissioni d esame, nominate con provvedimento del coordinatore. Modalità di riconoscimento di crediti formativi Non previste Moduli didattici cui è possibile iscriversi isolatamente Nessuno Modalità di partecipazione La partecipazione al Corso di Perfezionamento prevede una tassa d iscrizione di Le domande di ammissione dovranno pervenire presso l Università degli Studi della Basilicata - secondo lo schema allegato. La domanda dovrà essere presentata unitamente alla seguente documentazione: Curriculum vitae dal quale emerga il quadro degli studi e delle eventuali attività professionali svolte. Certificato di laurea con l indicazione della data del suo conseguimento ed il relativo voto, anche in forma di autocertificazione. Copia di un valido documento di identità. Copia del versamento di 10,00 quale contributo spese di selezione. Criteri di selezione ed ammissione Per la selezione dei partecipanti sarà costituita una commissione i cui membri saranno nominati da un Comitato Tecnico Scientifico. La commissione provvederà alla predisposizione dei criteri di valutazione dei titoli, alla valutazione dei titoli, alla predisposizione delle prove di selezione dei partecipanti, allo svolgimento delle prove d esame e alla compilazione della graduatoria finale di ammissione dei partecipanti. Saranno ammessi alle prove di selezione i candidati che risultano, sulla base della documentazione inviata, in possesso dei requisiti di accesso.

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