PAPAVER SOMNIFERUM. opium

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1 PAPAVER SOMNIFERUM opium

2 Informazioni utili sugli oppiacei tali farmaci si legano a specifici recettori del sistema nervoso centrale (µ), competendo, in tal modo, con i ligandi naturali, che sono i cosiddetti oppioidi endogeni (endorfine) sono assorbiti efficacemente dal sistema gastrointestinale, dai polmoni e/o dai muscoli coniugazione con acido glicuronico l emivita plasmatica delle droghe varia da 2 a 3 ore) 2

3 Effetti puri diminuzione della motilità intestinale, con conseguente anoressia e costipazione; effetti diretti sul sistema nervoso centrale, per il legame con i recettori delle endorfine: nausea e vomito (midollo), diminuita percezione del dolore (talamo), euforia (sistema limbico), e sedazione (sistema reticolare e striato); modificazoni dei livelli ormonali (diminuzione di LH, testosterone e tireotropina; aumento di prolattina e GH); depressione respiratoria (onde la vecchia utilizzazione per la tosse, come citato da Hahnemann), che risulta da una diminuita risposta alla tensione di diossido di carbonio; ipotensione ortostatica, probabilmente secondaria alla dilatazione dei vasi periferici 3

4 Indicazioni cliniche (farmacologia convenzionale) dolori di varia natura (traumi chirurgici e malati terminali, essenzialmente); agitazione e depressione (effetto sedativo ed euforizzante); tosse secca e stizzosa (inibizione dei centri nervosi); asma; diarrea; ipertensione arteriosa 4

5 Abuso sindrome di Guillan-Barrè morfina e LPS interagiscono nel modulare negativamente la risposta immunitaria le sostanze oppioidi regolano la genesi dei neuroni e della glia, oltre che dei loro precursori nel sistema nervoso centrale la morfina favorisce la progressione di HIV-1 (attraverso l espressione dei recettori CCR5 i ligandi dei recettori oppioidi κ, d altra parte, sembrano avere un ruolo neuroprotettivo differenziazione dei linfociti Th2, mediante l aumento di espressione dei recettori µ e di IL-4 stimola la produzione di IL-10 e IL-12, da parte dei macrofagi, a concentrazioni molto basse, ossia 10(-8) M 5

6 Husemann (sul meconismo) L avvelenamento per morfina ed oppio è del tipo degli avvelenamenti narcotici, caratterizzato da uno stato comatoso che si sviluppa gradatamente (per lo più nel corso di ¼ ad 1 ora) ed è congiunto a restringimento della pupilla produce la morte per abbassamento della temperatura e collasso generale, talvolta in seguito a pregresse convulsioni, ovvero passa nel sonno tranquillo dopo del quale spesso rimane ancora dolor di capo, stitichezza e disturbo nella orinazione, non di rado anche un eccessivo prurito cutaneo Nei bambini si determinano quasi ordinariamente convulsioni, specialmente il trisma e perfino si hanno accessi tetaniformi 6

7 Wurtz, 1908 iperestesia sensoriale vivissima (rumore, luce) vertigini, senso di peso al capo, nausea e talora vomito. La pelle è secca, vi ha prurito generale e talvolta si nota un eruzione vescicolare Il polso batte con violenza tutte le secrezioni, in particolare la secrezione urinaria, sono sospese respiro assai lento, non più di quattro o cinque respiri/m, che poi diventa stertoroso Le pupille, dapprima ristrette, in seguito si dilatano 7

8 Avvelenamento cronico, Wurtz Il corpo è gracile, il volto giallo e secco andatura vacillante, la spina dorsale curva in avanti fino a dare al corpo l aspetto di un semicerchio occhi incavati e vitrei lo tradiscono al primo vederlo mangia pochissimo le forze fisiche e morali sono abbattute crescente debolezza nevralgia a cui l oppio stesso non apporta più alcun sollievo 8

9 Tamburrini, 1881 (avvelenamento cronico) favorisce la secrezione della saliva, e poi secchezza Nello stomaco diminuisce il movimento di quest organo, la secrezione di succo gastrico e l eccitabilità dei filetti nervosi sensitivi e motorii, da ritardare la digestione e da attutire la sensazione della fame Un azione eguale ha sulle secrezioni, sulla sensibilità e sul movimento dell intestino, e finisce per ritardare anche l assorbimento del chilo stitichezza più o meno ostinata 9

10 Tammburrini, avvelenamento acuto piacevoli allucinazioni, accentuazione dello stimolo carnale, che arriva talvolta fino al priapismo frequenza cardiaca, senso di secchezza alle fauci, sete, senso generale di calore, aumento del sudore, spesso accompagnato da prurito cutaneo, volto arrossato e congiuntiva iniettata; nausea e vomito. Questo stadio di eccitamento, che è una vera ebbrezza, dura breve tempo ed è seguita man mano da: cefalea, miosi, stanchezza e difficoltà dei movimenti, sonnolenza e sonno inquieto, diminuzione della sensibilità 10

11 Hahnemann, 1798 Nei primi giorni di marzo del 1797, molti bambini furono colpiti da una febbre, con tensione e pressione alla fronte, da un lato; pressione allo stomaco, come per un peso; tensione epigastrica e dolori violenti (coliche) intorno l ombelico, accompagnati da diarrea color argilla, molto fetida; freddo continuo agli arti, senza brividi; umore pessimo (triste, imbronciato); dimagramento rapido, senza particolare debolezza; senso di tensione in tutto il corpo; pupille mediamente contratte A mezzogiorno gli accessi si ripresentavano, con un brivido molto pronunciato, prostrazione, sonnolenza, sopore, infine con guance brucianti, ma senza sete avversione invincibile per ogni tipo di alimento Durante la remissione, forte desiderio di mangiare carne di maiale, con un sollievo 11

12 Indicazioni di opium per l epidemia del 1797 immobilità della pupilla, il dolore pressivo e tensivo nella regione precordiale e periombelicale sensazione generale di tensione per tutto il corpo sopore insignificante riduzione delle forze e miglioramento apportato dalla sudorazione accidentale benessere dato dall assunzione della carne di maiale aggravamento determinato dal vento dell est 12

13 Hahnemann, 1830 L oppio è quasi la sola medicina che, nella sua azione primaria, non produce un singolo dolore. L oppio soltanto è incapace di attenuare omeopaticamente e permanentemente ogni singolo dolore, in quanto non provoca, nella sua azione primaria, nemmeno un singolo dolore, ma solo l esatto contrario, ovvero l insensibilità malattie da intorpidimento, nelle quali il dolore serio non è avvertito dal paziente, come ad esempio nelle pericolose ulcere da decubito, ove il paziente, nello stato obnubilato della sua coscienza, non riesce a lamentarsi di alcun dolore 13

14 E ancora Alcuni degli effetti primari dell oppio durano ben poche ore; altri, soprattutto quelli provocati da forti dosi, durano più a lungo, quando non si dimostrano fatali. L oppio appartiene a quel gruppo di medicine i cui effetti primari ammettono raramente un applicazione omeopatica nelle malattie umane; ma quando viene usato in tal modo, una piccola porzione di una goccia della decilionesima potenza è sufficiente per una dose. Dove troveremo un rimedio uguale all oppio, per le costipazioni più ostinate e per le febbri acute, con intorpidito sopore senza lamenti, un russare a bocca semi-aperta, contrazione degli arti e calore bruciante del corpo che traspira 14

15 Effetti rilevanti dell oppio (tra parentesi la materia medica) vertigini (1) intorpidimento (12) e peso alla testa (14, 79); immobilità della pupilla (123) nausea o vomito (192); stipsi (245, 248, 249, 250) dispnea (313) febbre acuta, con intorpidito sopore senza lamenti, un russare a bocca semi-aperta (346), contrazione degli arti e calore bruciante del corpo che traspira (558, 593, 592, 574, 575, 581, 587) stato di torpore, sopore o coma (487, 436, 480: come dopo apoplessia) abbassamento della temperatura (47) prurito cutaneo (401) debolezza muscolare (381, 443, 432) e pallore (313) contrazioni cloniche (107) e tetaniformi (409) miglioramento apportato dalla dall assunzione della carne di maiale sudorazione accidentale e aggravamento determinato dal vento dell est 15

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