Sintesi dei principali elementi dei progetti sperimentali non presentati singolarmente

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1 Osservatorio regionale del commercio LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Progetti anno 2013 (D.G.R. n. 1822/2013) Bologna, 1 luglio 2014 Sintesi dei principali elementi dei progetti sperimentali non presentati singolarmente a cura di

2 Premessa Negli interventi sui centri commerciali naturali entrano in gioco diversi valori FUNZIONE COMMERCIALE INTEGRAZIONE DI PIU FUNZIONI VALORE RICONOSCIBILE IDENTITA DEI LUOGHI VITALITA E SOCIALITA

3 Cosa si fa in Italia Diverse sono le esperienze e gli approcci forme di incentivo alle attività di promozione: In molte regioni Italiane Percorsi di marketing urbano e di T.C.M. in molte città Progetti integrati di intervento o di valorizzazione commerciale Centri Commerciali Naturali, Distretti Commerciali, Piani Urbani Complessi (Umbria, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Puglia, Toscana)

4 Cosa si fa in Europa L attenzione ai centri urbani e la valorizzazione della funzione commerciale è riconosciuta di rilevanza strategica. I percorsi sono differenziati e con specifiche caratterizzazioni: Percorsi partecipati in Catalogna La valorizzazione del commercio urbano come scelta strategica Town center management Sviluppo e consolidamento di tali esperienze in Belgio Francia e Gran Bretagna Politiche di Marketing Territoriale e Urbano per gruppi di Comuni in Francia BIDs in Europa

5 Le problematiche da affrontare riguardano: TEMPI BREVI MIGLIORAMENTO STANDARD DI SERVIZIO Animazione ed eventi (grandi e piccoli eventi) Migliori standard, pulizia, sicurezza, segnaletica Efficienza dei collegamenti QUALITA URBANA Integrazione offerta commerciale e di svago Qualità urbana Migliorare lo stato manutentivo dello spazio pubblico e delle quinte edilizie INTERVENTI STRUTTURALI Qualificazione e coordinamento arredo urbano pubblico e privato Dotazioni di parcheggi e qualificazione dei percorsi Utilizzo delle potenzialità urbanistiche TEMPI LUNGHI

6 I casi Pilota dell Emilia Romagna Nel 2011 i progetti hanno riguardato 5 città: Piacenza, Parma, Imola, Faenza, Forlì Nel centri con caratteristiche molto diverse fra loro: Città metropolitana: Bologna Capoluoghi: Ferrara, Reggio Emilia, Cesena, Rimini e Ravenna Centri intermedi: Carpi Piccoli centri: Pieve di Cento, Sant Arcangelo e Collagna Nel progetti: Capoluoghi Modena Centri Piccoli e Casalecchio di Reno, San Lazzaro di Savena, Sassuolo Intermedi Castel San Pietro T., Fiorenzuola d Arda, Fidenza, Copparo, Argenta, Rubiera, Vignola, Quattro Castella, Morciano, Forlimpopoli Unioni di comuni Bassa Romagna (circondario Lughese) Comuni a economia Cervia, Bellaria-Igea Marina, Comacchio prevalentemente turistica Fase 2 Piacenza, Forlì 6

7 I progetti sperimentali del 2013 Lo stato di avanzamento La situazione è diversificata sul territorio, molte le cause ecco alcune delle più ricorrenti: Problemi di finanza locale: difficoltà a impegnare le somme, ritardi nell approvazione dei bilanci, Problemi legati alla vita delle Amministrazioni (molte amministrazioni in fase di cambiamento). In altri casi il progetto era già partito e quindi il finanziamento ha accelerato il processo. Gran parte delle azioni sono comunque state realizzate o hanno un termine previsto entro dicembre In alcune realtà i progetti si prevede abbiano termine nel 2015 o nel

8 Alcuni elementi comuni di sintesi dei progetti La governance La creazione di strumenti di collaborazione stabile fra ente pubblico e operatori privati : Tavoli con finalità di condivisione delle strategie Società/fondazioni con compiti operativi ecc. In tutte le realtà sono previsti tavoli con le associazioni. In molti casi rapporti con i CAT e/o gruppi di operatori locali. La comunicazione e la promozione del centro: Progetti organici di marketing urbano e di comunicazione, alcuni dei quali con indagini rilevanti Creazione e promozione di un marchio del centro Sviluppo di iniziative di animazione e di fidelizzazione della clientela (concorsi ecc.) Realizzazione siti web di promozione delle attività 8

9 Gli elementi presenti nei progetti La gestione degli spazi pubblici e dell accessibilità: (pochi per carenza di fondi) Cura della qualità degli spazi Parcheggi e segnaletica di indirizzamento verso il CCN Politiche per le attività commerciali: Riutilizzo dei vuoti commerciali Misure per le start up (assistenza tecnica, fondi finanziamento ecc.) Formazione degli operatori integrazione commercio su aree pubbliche e in sede fissa Il monitoraggio delle politiche: Analisi dei consumatori Monitoraggio dell offerta Monitoraggio dei flussi pedonali 9

10 I progetti non presentati: alcune peculiarità Fiorenzuola d Arda: Piano di marketing di durata pluriennale (avviato nel 2012), condiviso con il comitato degli operatori e Confcommercio e Confesercenti, che definisce anche le attività inserite nel progetto attuale con formazione per gli imprenditori; l organizzazione di eventi a forte richiamo (Gli Affari si fanno in centro da marzo a ottobre e un edizione natalizia; la Notte bianca degli affari nel mese di luglio); un portale per le imprese commerciali del centro ( Vignola: Incubatore per l avvio di nuove imprese, con censimento analitico e schedatura degli immobili disponibili, un progetto formativo rivolto allo star-up di impresa e conseguente apertura di una nuova attività (maggio 2014), l apertura settimanale di uno sportello incubatore (Armilla) e istituzione di un fondo incentivo per imprese e proprietà. 10

11 I progetti non presentati: alcune peculiarità Forlì: Gli interventi sono la continuazione del progetto realizzato con il finanziamento Le principali novità riguardano la riqualificazione del mercato coperto con un nuovo modello di gestione unitaria e un progetto di fidelizzazione della clientela dei negozi del centro (Social Miglio). San Lazzaro di Savena: Interventi per rafforzare l identità commerciale dei luoghi sulla segnaletica incrementandone l attrattività: creazione di un marchio d area; immagine coordinata; strumenti di comunicazione sulla sosta e la segnaletica per indirizzare gli utenti verso le opportunità del centro commerciale naturale. 11

12 I progetti non presentati: alcune peculiarità Sassuolo: Supporto di backoffice per mkt e comunicazione a 20 nuove imprese o che hanno avviato l attività di recente, per le neo imprese è previsto anche lo studio di fattibilità (Sassuolo a bottega). Creazione di un portale di promozione commerciale a disposizione delle imprese ( Quattro Castella: Il progetto presenta in modo organico le varie fasi di un piano di mkt, enfatizzando il momento della formazione degli imprenditori, la pianificazione annuale degli eventi e la promozione del logo identificativo della proposta commerciale di Quattro Castella. 12

13 I progetti non presentati: alcune peculiarità Casalecchio di Reno: Piano di marketing condiviso con gli operatori attraverso indagine e focus group, collegamento con l urbanistica per la valorizzazione di un area commerciale urbana. Bellaria-Igea Marina: Progetto integrato che cerca di coniugare l esigenze delle attività commerciali, con quelle dell attrattività turistica e del commercio su aree pubbliche e interviene sul miglioramento dell offerta complessiva del centro. Unione Bassa Romagna Azioni congiunte con Reti d impresa di operatori da costituire nei diversi comuni. Realizzazione di una app per la promozione del territorio Azioni per il miglioramento delle vetrine. 13

14 I progetti non presentati: alcune peculiarità Argenta: Il progetto, è un vero e proprio piano programmatico pluriennale di sviluppo del centro che prevede tra l altro: la realizzazione di un portale interattivo, formazione sul marketing e l'utilizzo dei social network, la promozione del marchio del centro commerciale naturale. Comacchio: interventi di potenziamento dell accessibilità a sostegno della mobilità delle persone (visitatori, residenti e turisti). In particolare si prevede l ideazione e realizzazione di una segnaletica di indirizzamento verso le attività produttive del centro storico ottimizzando la fruizione delle aree di parcheggio periferiche anche attraverso la sostituzione della segnaletica esistente. 14

15 Alcuni temi critici Emergono alcune problematiche complesse sulle quali i progetti possono intervenire, ma che richiedono probabilmente anche nuovi strumenti: Unioni di comuni e nuovi comuni: come gestire realtà con più centri commerciali naturali? CCN e utilizzo nuove tecnologie: molti i progetti attivati: quali i risultati e le prospettive? Start up (innovative?) e vuoti commerciali: una risposta per la rivitalizzazione dei centri? 15

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