COMPLESSO RESIDENZIALE POPOLARE ATC BIELLA

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1 COMPLESSO RESIDENZIALE POPOLARE ATC BIELLA INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA STUDIO DI FATTIBILITA ENEA RELAZIONE Ing. Biagio Di Pietra Arch. Francesca Margiotta

2 INDICE I. Introduzione I.1 Premessa Pag. 3 I.2 Simulatore Edificio-Impianto Pag. 4 I.3 Interventi strutturali e impiantistici Pag. 5 I. 4 Generalità Pag 7 II. Stato attuale e interventi proposti II.1.1 Stato attuale edificio A Pag 8 II.1.2 Interventi Edificio A Pag 10 II.1.3 Costi interventi Edificio A Pag 13 II.1.4 Sintesi risultati Edificio A Pag 14 II.2.1 Stato attuale edificio B Pag 15 II.2.2 Interventi Edificio B Pag 18 II.2.3 Costi interventi Edificio B Pag 21 II.2.4 Sintesi risultati Edificio B Pag 22 II.3.1 Stato attuale edificio C Pag 23 II.3.2 Interventi Edificio C Pag 26 II.3.3 Costi interventi Edificio C Pag 29 II.3.4 Sintesi risultati Edificio C Pag 30 II.4 Considerazioni finali Pag 31 III. Detrazione IRPEF per spese di riqualificazione energetica degli edifici III.1 Detrazione IRPEF relativamente agli edifici oggetto di studio Pag 32 IV. Impianti Speciali IV.1 Impianto di cogenerazione con microturbina a gas Capstone 30 kwe e Capstone 60 kwe per il teleriscaldamento degli edifici oggetto di riqualificazione energetica IV.1.1 Premessa Layout di Impianto Pag 34 IV.1.2 Caratteristiche tecniche e logica di funzionamento Pag 36 IV.1.3 Regime tariffario e fiscale di riferimento Pag 37 2

3 IV.1.4 Analisi economica relativa alla rete di tele riscaldamento per gli edifici Via Lombardia 18 e Via Rosmini 17 Pag 38 IV.1.5 Calcolo investimento e tempo di ritorno: impianto di teleriscaldamento per gli edifici Via Lombardia 18 e Via Rosmini 17 Pag 39 IV.1.6 Analisi economica relativa alla rete di tele riscaldamento per l agglomerato edilizio compreso tra Via Piemonte e Via Mongrando (Edificio C ) Pag 43 IV.1.7 Calcolo investimento e tempo ritorno: impianto di teleriscaldamento edificio C Pag 45 IV.1.8 Considerazioni finali relative all impianto di cogenerazione per il teleriscaldamento del complesso residenziale in oggetto Pag 48 IV.2 Impianto Fotovoltaico IV.2.1 Incentivi nazionali Pag 50 IV.2.2 Superficie disponibile e potenza di picco campo fotovoltaico Pag 50 IV.2.3 Analisi producibilità impianto fotovoltaico Pag 50 IV.2.4 Analisi economica impianto fotovoltaico Pag 51 IV.3 Impianto a Biomassa IV.3.1 Impianto di teleriscaldamento a Biomassa Pag 53 3

4 I. 1 Premessa Lo studio in oggetto riguarda l analisi e la simulazione energetica di un complesso edilizio popolare, sito a Biella, di proprietà dell Agenzia Territoriale per la Casa A (ATC). B Il complesso edilizio, come si evince dalla planimetria di Figura 1, è costituito da tre differenti edifici: A, B e C. Gli edifici A e B si presentano con forma pressoché regolare, rispettivamente di cinque e sei piani e di superficie utile complessiva di mq e mq; l edificio C è costituito da forme triangolari e pentagonali di altezza C complessiva pari a tre piani e una superficie utile pari a mq. La costruzione degli edifici risale agli anni 70, presentando caratteristiche strutturali e di finitura per niente attente al risparmio energetico. Inoltre, gli impianti di riscaldamento costituiti da caldaie a gasolio, risultano obsolete con rendimenti molto al di sotto dei limiti Figura 1 imposti per legge. Il primo approccio al complesso residenziale è stato di analizzare il sito e di indagare a livello costitutivo, costruttivo ed impiantistico lo stato attuale con particolare riferimento alle strutture orizzontali e verticali, al tipo di infissi e al tipo di impianti per il riscaldamento. L esito di questa indagine, meglio esplicitata nei paragrafi seguenti, è sintetizzato nelle seguenti tabelle: Edificio A Edificio B Edificio C 4

5 Dall analisi dello stato attuale degli edifici in oggetto si evince chiaramente che essi presentano valori di trasmittanza termica delle chiusure orizzontali e verticali notevolmente superiori ai valori limite (indicati dalla normativa vigente) che l edificio dovrebbe, invece, rispettare per essere considerato energeticamente efficiente. In particolare, con riferimento alla tabella 1 in relazione al D.lgs 192/05, si nota di quanto i valori della trasmittanza termica superino i limiti imposti dallo stesso decreto legge: strutture verticali orizzontali di copertura orizzontali di pavimento infissi di circa 2-4 volte di circa 4-6 volte di circa 4-9 volte di circa 2 volte Tabella 1 I. 2 Simulatore Edificio-Impianto È stato implementato un modello di calcolo attraverso l'ausilio dell'applicativo Matlab/Simulink, che consente di stimare la fattibilità tecnico economica di un intervento per la riqualificazione energetica di un edificio esistente o per la progettazione di un nuovo edificio a basso consumo. Il modello (Figura 2) è stato sviluppato ad hoc per l analisi del fabbisogno energetico annuo e dei costi di gestione del sistema edificio-impianti in ambito residenziale. Il modello calcola il fabbisogno termico dell edificio in funzione dell irraggiamento solare e della temperatura esterna; inoltre, grazie ad una interfaccia utente, è possibile inserire le caratteristiche fisiche, strutturali e geometriche degli edifici in esame. Figura 2: Modello Edificio Impianto Matlab/Simulink Le condizioni meteo annue del sito sono forniti dalla Norma UNI e da un algoritmo per il calcolo delle radiazioni solari orarie sulle singole pareti e della temperatura media oraria esterna. Il modello della caldaia riproduce l effettivo funzionamento dell impianto reale così come il modello del radiatore per la distribuzione del calore. Utilizzando la piattaforma di simulazione è possibile studiare le prestazioni di soluzione tecniche strutturali e impiantistici per ridurre il fabbisogno termico annuo e rispettare così tutti i parametri della normativa in vigore. 5

6 I. 3 Interventi strutturali e impiantistici proposti Sono stati previste due tipologie di intervento: o Intervento tipo 1: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica; o Intervento tipo 2: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica, insufflaggio fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione ponti termici; dove Isolamento solai: tramite l utilizzo di pannelli isolanti tipo Rockwool installati all estradosso del solaio di copertura e all intradosso del solaio su pilotis. Solaio di copertura: il feltro Rockwool 121 in lana di roccia dei pannelli è rivestito, su un lato, con carta Kraft politenata avente funzione di freno a vapore; ideale per l'isolamento dell'ultimo solaio di sottotetti non abitabili. Grazie alla struttura a celle aperte della lana di roccia di cui è costituito, contribuisce in modo sensibile alla riduzione dei consumi energetici e al miglioramento del comfort termico dell'abitazione. Solaio su pilotis: il pannello rigido Rockwool Isolfon in lana di roccia, è finito, sulla faccia a vista e sui bordi, con un velo minerale verniciato di bianco; ideale per l'isolamento termoacustico di primi solai (garage, piano pilotis,...). La particolare struttura a celle aperte della lana di roccia di cui è costituito ne fa un ottimo materiale capace di ridurre i consumi energetici e di contribuire al miglioramento termoacustico. 6

7 Sostituzione infissi esistenti con infissi tipo REHAU Thermo-Design 70, costituiti da telaio in alluminio della profondità di 70 mm con trasmittanza termica (Ug) 1.1W/m 2 K e da doppio vetro a con valore di trasmittanza termica (Uf) pari a 1,3 W/m 2 K. Gli edifici in oggetto presentano diverse tipologie di chiusure trasparenti a cui corrisponde un diverso valore di trasmittanza termica media (Uw) dell infisso, dovuto al differente rapporto tra area vetrata e area del telaio. Sostituzione caldaia ed inserimento valvola termostatica: in considerazione dello stato esistente delle attuali centrali termiche, costituite da caldaie a Gasolio di diversa potenza nominale con rendimenti non superiori all 85%, è stata ipotizzata la sostituzione con nuove caldaie a gas a condensazione, tipo Rendamax che, sfruttando il calore latente del vapore contenuto nei fumi, recuperano una percentuale di energia che viene riutilizzata, impedendone la dispersione nell'ambiente. Queste lavoreranno con temperature di mandata non superiori a 70 C, con un rendimento minimo di funzionamento, superiore al 95%, garantendo un risparmio non inferiore al 10% di energia primaria rispetto alla caldaia esistente. L intervento di riqualificazione dell impianto termico, prevede anche l installazione per ogni radiatore, al posto della valvola manuale, di una valvola termostatica, utile per regolare autonomamente la temperatura di ogni singolo ambiente. L installazione di dette valvole permetterà anche di sfruttare gli apporti gratuiti di energia, cioè quelli dovuti, ad esempio, alla presenza di molte persone, ai raggi del sole attraverso le finestre, agli elettrodomestici. La valvola si chiude mano a mano che la temperatura ambiente, misurata da un sensore, si avvicina a quella desiderata, consentendo di dirottare ulteriore acqua calda verso gli altri radiatori, ancora aperti. In questo modo si può consumare meno energia nelle giornate più serene, quando il sole è sufficiente per riscaldare alcune stanze, oppure, ad esempio, impostare una temperatura più bassa nelle stanze da letto e una più alta in bagno o anche lasciare i radiatori aperti al minimo quando si esce da casa. Le valvole termostatiche, installate negli impianti centralizzati hanno anche una buona influenza sull equilibrio termico delle diverse zone dell edificio. Quando i piani più caldi arrivano a 20 C le valvole chiudono i radiatori consentendo un maggiore afflusso di acqua calda ai piani freddi. Il risparmio di energia indotto dall uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. 7

8 Insufflaggio di fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione dei ponti termici: la trasmittanza termica delle chiusure verticali esterne verrà ridotta tramite l insufflaggio nelle intercapedini di isolante termico ed acustico, tipo Isofloc, in fiocchi di cellulosa, poiché particolarmente indicato per pareti nuove e da ristrutturare. L'utilizzo di questo materiale consente alle pareti di respirare, essendo un prodotto in grado di assorbire l'umidità eccessiva per cederla di nuovo quando l'aria è secca. Grazie alla particolare tecnica di insufflazione, vengono notevolmente ridotti gli spifferi e le correnti d'aria e, conseguentemente, i rischi di condensa. In questo caso gli spazi vuoti vengono riempiti attraverso fori di 75 mm. Poiché questo tipo di intervento aumenta l effetto dei ponti termici (discontinuità di isolamento) nella struttura, più tipicamente negli spigoli tra muri e solai e tra muri su esterno, è necessario ipotizzare un ulteriore intervento, e cioè, un isolamento localizzato, che prevede l apposizione di pannelli termoisolanti tipo Celenit P3 per tutta la lunghezza dei solai e negli angoli. Si tratta di un tipo di pannello isolante termico ed acustico, conforme alla norma UNI EN 13168, composto da due strati (spessore 5 mm ciascuno) in lana di legno di abete, mineralizzata e legata con cemento Portland di resistenza alla compressione non inferiore a 42,5 N/mm², e da uno strato interno di polistirene espanso sinterizzato autoestinguente, conforme alla norma UNI EN 13163, prodotto da azienda certificata UNI EN ISO 9001:2000. Esso è capace di ridurre i consumi energetici e di contribuire al miglioramento termoacustico. I. 4 Generalità Nella seguente tabella sono riportati i valori di riferimento utilizzati dal modello di calcolo per simulare il sistema edificio impianto prima e dopo gli interventi proposti. 8

9 II. Stato attuale e interventi proposti II.1.1 Stato attuale Edificio A L edificio, sito in Via Lombardia angolo Via Piemonte, presenta 5 piani fuori terra abitabili, oltre ad un piano porticato aperto ed un piano seminterrato. Il condominio è servito da due scale e da due ascensori e comprende un totale di 20 alloggi, due per piano e per vano scala. Lo stato attuale delle strutture esterne e degli impianti termici a servizio dell edificio A risulta avere le seguenti caratteristiche: - strutture verticali esterne: a cassa vuota (con intercapedine di 20 e 5 cm) con muriccio interno di mattoni forati da 8 cm e muriccio esterno in mattoni sabbiati da 12 cm (Tabella 2) Tabella 2 - strutture orizzontali: costituite da elementi prefabbricati RDB Celersap, con isolamento in pomice per i solai di copertura del portico e di copertura. (Tabella 3) Tabella 3 9

10 - serramenti esterni: L edificio in oggetto presenta tre tipologie di infissi esterni con diverso rapporto tra area finestrata e area del telaio; ciascuno è costituito da telaio in lamiera di acciaio zincato da 10/10 e vetri semidoppi con le caratteristiche riportate in Tabella 4: Tabella 4 - impianto di riscaldamento: costituito da una caldaia centralizzata a gasolio avente potenza termica 200 kwt. La distribuzione del calore nei diversi ambienti dell edificio è effettuata con radiatori senza alcuna regolazione sulla portata in funzione della temperatura interna. La simulazione dello stato attuale dell edificio A indica un fabbisogno energetico annuo (Tabella 5) più di tre volte il limite stabilito dalla normativa vigente (Tabella 1). Il modello di calcolo ha fornito un costo annuo dell energia termica, a carico di ciascuno dei 20 appartamenti, di circa 1650, coincidente con la spesa per il riscaldamento, sostenuta attualmente da ciascuna famiglia. Tabella 5 10

11 II.1.2 Interventi Edificio A Di seguito vengono descritti nel dettaglio le caratteristiche delle soluzioni tecniche adottate per ridurre il consumo energetico annuo per l edificio A migliorando l isolamento delle strutture e l efficienza degli impianti.: Intervento tipo 1: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica isolamento solai Tabella 6 Dal confronto tra la Tabella 3 e la Tabella 6, si evince come, la soluzione tecnica proposta per l isolamento dei solai, determina una notevole riduzione del valore di trasmittanza termica sia per il solaio di piano terra che passa da 1,243 (W/m²K) a 0,259 (W/m²K), sia per il solaio di copertura che passa da 1,184 (W/m²K) a 0,222 (W/m²K). 11

12 sostituzione infissi Tabella 7 Dal confronto tra la Tabella 3 e la Tabella 7, risulta chiaro come la sostituzione degli infissi contribuisca al risparmio energetico; infatti, il valore della trasmittanza termica media dell infisso si riduce notevolmente, passando, rispettivamente per le tre differenti tipologie di infissi A, B e C, da 4,516 (W/m²K) a 1,166 (W/m²K), da 4,302 (W/m²K) a 1,370 (W/m²K) e da 4,342 (W/m²K) a 1,175 (W/m²K). sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica Tabella La caldaia esistente verrà sostituita con una caldaia a condensazione Tipo Rendamax modello R della potenza termica nominale di 116 kwt. La caldaia lavorerà con temperature di mandata non superiori a 70 C, con un rendimento minimo di funzionamento, come si evince dal grafico di Tabella 8, superiore al 95%, garantendo un risparmio non inferiore al 10% di energia primaria rispetto alla caldaia esistente. L intervento prevede anche la sostituzione delle valvole manuali di ogni radiatore dell edificio con valvole termostatiche settate ad una temperatura ambiente di 20 C. IL risparmio di energia indotto dall uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. 12

13 Intervento tipo 2: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica, insufflaggio fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione ponti termici Per gli interventi relativi a: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia ed inserimento valvola termostatica si fa riferimento ai dati riportati nell Intervento tipo 1. Insufflaggio fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione ponti termici Tabella 9 L insufflaggio di fiocchi di cellulosa nelle intercapedini delle pareti esterne migliora notevolmente l isolamento riducendo il valore della totale trasmittanza termica delle due tipologie di pareti da 0,836 (W/m²K) a 0,165 (W/m²K), e da 1,068 (W/m²K) a 0,477 (W/m²K). L intervento in oggetto se da un lato migliora notevolmente le caratteristiche isolanti delle strutture verticali opache, dall altro aumenta l effetto generato dai ponti termici presenti nella struttura (fenomeni di condensa localizzata in corrispondenza della discontinuità di isolamento). Il problema può essere risolto con l installazione localizzata sulla superficie esterna dell edificio di pannelli termoisolanti. Questi verranno posti in corrispondenza del pilastro d angolo per tutta l altezza dell edificio e in corrispondenza dei solai per tutto il perimetro dell edificio. 13

14 II.1.3 Costi interventi Edificio A Nelle tabelle seguenti sono riportati i costi relativi alle due tipologie di interventi precedentemente analizzate per l edificio A. Analisi Costi Intervento tipo 1 quantit prezzo Descrizione Unità à [ ] Totale [ ] Valvola Termostatica cad Fornitura Caldaia a Condensazione Tipo Rendamax R cad Fornitura di infissi tipo REHAU THERMO DESIGN 70 mq Isolamento solaio copertura con di pannelli isolanti tipo Rockwool 121 in lana di roccia compresa orditura in legno mq Isolamento con solaio di terra pannelli isolanti tipo Rockwool Isolfon in lana di roccia compresa orditura in legno e cartongesso mq Mano d'opera 0re Totale intervento 1 compreso mano d'opera ,00 Analisi Costi Intervento tipo 2 Descrizione Unità quantità prezzo [ ] Totale [ ] Valvola Termostatica cad Fornitura Caldaia a Condensazione Tipo Rendamax R cad Fornitura di infissi tipo REHAU THERMO DESIGN 70 mq Isolamento solaio copertura con di pannelli isolanti tipo Rockwool 121 in lana di roccia compresa orditura in legno mq Isolamento solaio di terra con pannelli isolanti tipo Rockwool Isolfon in lana di roccia compresa di orditura in legno e cartongesso mq Fornitura Fiocchi di Cellulosa tipo Isofloc" mc Ponteggi in telai prefabbricati del tipo "a cavalletto", posto in opera fino ad un'altezza massima di m 20, per la durata dei lavori, compreso montaggio e smontaggio mq , ,8 Fornitura di pannelli termoisolanti tipo Celenit P3 spessore 75 mm per Correzione ponti Termici + Finitura + tasselli mq , Mano d'opera 0re Totale intervento 2 compreso mano d'opera ,80 14

15 II.1.4 Sintesi risultati Edificio A Di seguito sono riportati i risultati delle simulazioni effettuate per ciascun intervento relativo all Edificio A (Figura 1). Le prestazioni di ciascun intervento rispetto allo stato attuale vengono confrontati in termini di riduzione del fabbisogno energetico annuo, di riduzione del costo annuo dell energia termica per ciascun appartamento e del tempo di ritorno di ciascun investimento. 15

16 II.2.1 Stato attuale Edificio B L edificio, sito in Via Rosmini, presenta 6 piani fuori terra abitabili, oltre ad un piano terreno a pilotis e con parziale piano sotterraneo, servito da due scale e da due ascensori e comprende un totale di 24 alloggi, due per piano e per vano scala. Lo stato attuale delle strutture esterne e degli impianti termici a servizio dell edificio B risulta avere le seguenti caratteristiche: - strutture verticali esterne a cassa vuota, in ordine secondo la Tabella 11, con intercapedine di 21, 8, 2 e 6 cm, realizzate con muriccio interno di mattoni forati da 8 cm e muriccio esterno in mattoni multifori da 12 cm con caratteristiche fisiche come riportato in Tabella 11 Tabella 11 16

17 - strutture orizzontali costituite da solai misti, in c.a. e laterizi del tipo prefabbricato. L isolante è stato previsto solo per il solaio su pilotis ed il solaio di copertura, anche se trattato in maniera differente: con granulato di pomice nel primo, con cls di pomice nel secondo (Vedi Tabella 12 ). Tabella 12 - serramenti esterni: L edificio in oggetto presenta cinque tipologie di infissi esterni con diverso rapporto tra area finestrata e area del telaio; ciascuno è comunque costituito da telaio in lamiera di acciaio zincato da 10/10 e vetri semidoppi con le caratteristiche riportate in Tabella 13: Tabella 13 - impianto di riscaldamento: costituito da una caldaia centralizzata a gasolio, con potenza termica pari a 300 KWt. La temperatura di mandata viene regolata da una sonda di temperatura esterna mentre la distribuzione del calore nei diversi ambienti dell edificio è effettuata con radiatori la cui portata di acqua calda rimane costante anche quando la temperatura ambiente raggiunge il valore di comfort. 17

18 L indagine sullo stato attuale dell Edificio B, ha restituito risultati che non rientrano nei valori limite, ma che, al contrario, ne sembrano essere molto lontani. In particolare, relativamente al D.lgs 192/05 (tabella 1), si nota che i valori della trasmittanza termica delle strutture verticali (Tabella 11) sono circa 2 volte superiore ai limiti imposti, quelli delle strutture orizzontali (Tabella 12) addirittura superano di circa 6 volte i suddetti limiti, gli infissi (Tabella 13) presentano una trasmittanza termica media di circa il doppio rispetto a quella limite imposta dallo stesso decreto legge. L analisi del fabbisogno energetico annuo e dei costi di gestione, effettuato utilizzando il modello di calcolo dell edificio, ha restituito una condizione pessima dello stato attuale dell Edificio B. Infatti, l attuale fabbisogno energetico annuo, (Tabella 14) è più di quattro volte il limite stabilito dalla normativa vigente (Tabella 1), mentre il costo del riscaldamento annuo per ognuno dei 24 alloggi e circa il 20% in più rispetto all edificio B. Tabella 14 18

19 II.2.2 Interventi Edificio B Di seguito vengono descritti nel dettaglio le caratteristiche delle soluzioni tecniche adottate per ridurre il consumo energetico annuo per l edificio B migliorando l isolamento delle strutture e l efficienza degli impianti.: Intervento tipo 1: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica. isolamento solai Dal confronto tra la Tabella 3 e la Tabella 6, si evince come, la soluzione tecnica proposta per l isolamento dei solai, determina una notevole riduzione del valore di trasmittanza termica sia per il solaio di piano terra che passa da 1,243 (W/m²K) a 0,282 (W/m²K), sia per il solaio di copertura che passa da 1,184 (W/m²K) a 0,248 (W/m²K). 19

20 sostituzione infissi Tabella 16 Dal confronto tra la Tabella 3 e la Tabella 7, risulta chiaro come la sostituzione degli infissi contribuisca al risparmio energetico; infatti, il valore della trasmittanza termica media delle 5 tipologie di infissi passa da un valore di 4,3 (W/m²K) ad un valore di 1,17 (W/m²K) sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica Tabella La caldaia esistente verrà sostituita con una caldaia a condensazione Tipo Rendamax modello R della potenza termica nominale di 147 kwt. La caldaia lavorerà con temperature di mandata non superiori a 70 C, con un rendimento minimo di funzionamento, come si evince dal grafico di Tabella 17, superiore al 95%, garantendo un risparmio non inferiore al 10% di energia primaria rispetto alla caldaia esistente. L intervento riguardante l impianto termico prevede anche la sostituzione delle valvole manuali di ogni radiatore dell edificio con valvole termostatiche settate ad una temperatura ambiente di 20 C. IL risparmio di energia indotto dall uso delle valvole termostatiche può arrivare fino al 20%. 20

21 Intervento tipo 2: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia e inserimento valvola termostatica, insufflaggio fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione ponti termici Per gli interventi relativi a: isolamento solai, sostituzione infissi, sostituzione caldaia ed inserimento valvola termostatica si fa riferimento ai dati riportati nell Intervento tipo 1. Insufflaggio fiocchi di cellulosa nelle intercapedini e riduzione ponti termici Tabella 18 Il confronto tra la Tabella 11 e la Tabella 18 evidenzia i differenti valori della trasmittanza delle pareti verticali: - Muratura esterna 1: da 0,697 (W/m²K) a 0,153 (W/m²K) - Muratura esterna 2: da 0,697 (W/m²K) a 0,320 (W/m²K) - Muratura esterna 3: da 1,127 (W/m²K) a 0,795 (W/m²K) - Muratura esterna scale: da 0,624 (W/m²K) a 0,362 (W/m²K) L insufflaggio di fiocchi di cellulosa nelle intercapedini delle pareti esterne aumenta l effetto dei ponti termici nella struttura (discontinuità di isolamento); il problema viene risolto con l installazione localizzata sulla superficie esterna dell edificio di pannelli termoisolanti. Questi verranno posti in corrispondenza del pilastro d angolo per tutta l altezza dell edificio e in corrispondenza dei solai per tutto il perimetro dell edificio. 21

22 II.2.3 Costi interventi Edificio B Nelle tabelle seguenti sono riportati i costi relativi alle due tipologie di interventi precedentemente analizzate per l edificio B. Analisi Costi Intervento tipo 1 prezzo Descrizione Unità quantità [ ] Totale [ ] Valvola Termostatica cad Fornitura Caldaia a Condensazione Tipo Rendamax R cad Fornitura di infissi tipo REHAU THERMO DESIGN 70 mq Isolamento solaio copertura con di pannelli isolanti tipo Rockwool 121 in lana di roccia compresa orditura in legno mq Isolamento solaio di terra con pannelli isolanti tipo Rockwool Isolfon in lana di roccia compresa di orditura in legno e cartongesso mq Mano d'opera 0re Totale intervento 1 compreso mano d'opera ,00 Analisi Costi Intervento tipo 2 Descrizione Unità quantità prezzo [ ] Totale [ ] Valvola Termostatica cad Fornitura Caldaia a Condensazione Tipo Rendamax R cad Fornitura di infissi Tipo REHAU THERMO DESIGN 70 mq Isolamento solaio copertura con di pannelli isolanti tipo Rockwool 121 in lana di roccia compresa orditura in legno mq Isolamento solaio di terra con pannelli isolanti Tipo Rockwool Isolfon in lana di roccia compresa orditura in legno e cartongesso mq Fornitura Fiocchi di Cellulosa tipo Isofloc" mc Ponteggi in telai prefabbricati del tipo "a cavalletto", posto in opera fino ad un'altezza massima di m 20, per la durata dei lavori, compreso montaggio e smontaggio mq , Fornitura di pannelli termoisolanti tipo Celenit P3 spessore 75 mm per Correzione ponti Termici + Finitura + tasselli mq , ,4 Mano d'opera 0re Totale intervento 2 compreso mano d'opera ,40 22

23 II.2.4 Sintesi risultati Edificio B Di seguito sono riportati i risultati delle simulazioni effettuate per ciascun intervento relativo all edificio B (Figura 1). Le prestazioni di ciascun intervento rispetto allo stato attuale vengono confrontati in termini di riduzione del fabbisogno energetico annuo, di riduzione del costo annuo dell energia termica per ciascun appartamento e del tempo di ritorno di ciascun investimento. 23

24 II.3.1 Stato attuale Edificio C L edificio, nel Villaggio Lamarmora, comprensivo dell intero isolato costeggiato dalle vie Lombardia, Rosmini, Mongrando e Piemonte, è costituito da 3 piani fuori terra abitabili ed un piano seminterrato. Lo studio di analisi dell intero complesso è stato effettuato tenendo conto dei grafici pervenuti e della relativa suddivisione dello stesso in otto edifici come mostrato in Figura 3. Figura 3 Lo stato attuale delle strutture esterne e degli impianti termici a servizio degli otto blocchi che costituiscono l edificio C ha le seguenti caratteristiche: 24

25 - strutture verticali esterne: a cassa vuota, in ordine secondo la Tabella 20, con intercapedine di 16, 10, e 5 cm, realizzate con muriccio interno di mattoni forati da 8 cm e muriccio esterno in mattoni multiformi in laterizio da 12 cm. Tabella 20 - strutture orizzontali: costituite da solai misti, in c.a. e laterizio del tipo prefabbricato. In ognuno dei casi è stato effettuato un isolamento con cls di pomice, ma con uno spessore differente: per i solai di terra e del piano intermedio è pari a 2 cm, a differenza del solaio di copertura dove lo spessore è di 5 cm. (Tabella 21 ) Tabella 21 25

26 - serramenti esterni: l edificio C in oggetto presenta sette tipologie di infissi esterni con diverso rapporto tra area finestrata e area del telaio; ciascuno è comunque costituito da telaio in lamiera di acciaio zincato da 10/10 e vetri semidoppi con le caratteristiche riportate in Tabella 22 e nei relativi allegati. Tabella 22 - impianto di riscaldamento: nell edificio C attualmente vi sono quattro centrali termiche disposte in diversi punti del fabbricato e così costituite: - Centrale Termica di Via Piemonte 24: Una caldaia a Gasolio, Potenza Termica 125 kwt - Centrale Termica di Via Piemonte : Due caldaie a Gasolio da 165 kwt ciascuna - Cen. T. di Via Rosmini e via Lombardia 20-22: Due caldaie a Gasolio 280 kwt ciascuna - Centrale Ter. Via Mongrando e Via Lomb.24: Due caldaie a Gasolio da 250 kwt ciascuna Come per l edificio A e B l indagine sullo stato attuale dell Edificio C, ha restituito risultati che non rientrano nei valori limite, e che ne risultano essere molto lontani. In particolare, relativamente al D.lgs 192/05 (tabella 1), si nota che i valori della trasmittanza termica delle strutture verticali (Tabella 20) sono circa 2 volte e mezzo superiori ai limiti imposti, quelli delle strutture orizzontali (Tabella 21) addirittura superano di circa 8 volte i suddetti limiti, gli infissi (Tabella 13) presentano una trasmittanza media di circa il doppio rispetto a quella limite imposta dallo stesso decreto legge. L analisi del fabbisogno energetico annuo e dei costi di gestione, effettuato utilizzando il simulatore del sistema edificio-impianto, ha messo in evidenza le carenze energetiche dello stato attuale dell Edificio C. Infatti, l attuale fabbisogno energetico annuo, (Tabella 23) è più di cinque volte il limite stabilito dalla normativa vigente (Tabella 4). Tabella 23 26

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