Pratiche di disinfestazione ordinaria e in emergenza sanitaria
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1 Pratiche di disinfestazione ordinaria e in emergenza sanitaria Simone Martini martini@entostudio.com
2 Integrated Mosquito Management is a comprehensive mosquito prevention/control strategy that utilizes all available mosquito control methods singly or in combination to exploit the known vulnerabilities of mosquitoes in order to reduce their numbers to tolerable levels while maintaining a quality environment
3 Surveillance Mapping Set Action Thresholds Physical Control or Source Reduction Biological Control Chemical Control Monitoring for Efficacy Public Education Record-keeping
4 Sorveglianza Conoscere le principali specie infestanti il territorio nel quale devo predisporre il piano di intervento Aedes albopictus Culex pipiens Ochlerotatus caspius
5 Mappatura Devo conoscere la consistenza la tipologia e la quantità di focolai presenti nel territorio
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8 Physical Control or Source Reduction
9 Tabella 2- Dati relativi al monitoraggio delle caditoie nei cimiteri Località Cimitero Maggiore di Padova Esterno mura Cimitero Maggiore Cimitero San Antonino dell'arcella Esterno mura San Antonino dell'arcella Tombini osservati Tombini con acqua Tombini secchi Tombini positivi Tombini negativi Specie presenti n campioni eseguiti n campioni positivi Ae. albopictus Ae. albopictus Ae. albopictus e Cx. pipiens Ae. albopictus 2 0 Totali Percentuali 92,50% 7,50% 45,95% 54,05%
10 Tabella 3- Dati relativi al monitoraggio dei vasi e sottovasi nei cimiteri Località Vasi e sottovasi osservati Presenza di acqua Assenza di acqua Presenza di larve Assenza di larve Specie presenti Cimitero maggiore di Padova Ae. albopictus e Cx. pipiens Cimitero San Antonino dell'arcella Ae. albopictus Totali Percentuali 87,01% 12,99% 49,25% 50,75%
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12 CHEMICAL CONTROL Lotta larvicida Lotta adulticida
13 Lotta larvicida
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16 Lotta adulticida L intervento adulticida ha lo scopo principale di ridurre rapidamente la popolazione di zanzare in una determinata area. Di bloccare il ciclo di trasmissione di alcune malattie
17 Lotta adulticida Tali trattamenti devono essere considerati in combinazione con altri metodi di controllo, come parte di un programma dove la lotta larvicida riveste un ruolo primario.
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19 Lotta adulticida L efficacia e l utilitl utilità dei trattamenti adulticidi eseguiti con gli atomizzatori seguendo protocolli normali di intervento possono rivelarsi contenute.
20 Lotta adulticida Gli interventi adulticidi devono essere limitati nel tempo e nello spazio; Così come sono effettuati hanno una persistenza limitata nel tempo ore pur utilizzando PMC ad azione residuale; Sono da evitarsi gli interventi effettuati sul fronte strada Informare adeguatamente la popolazione
21 Lotta adulticida L approccio all intervento adulticida dovrà tener conto della specie che ci apprestiamo a combattere Zanzara tigre Zanzara comune
22 Monitoring for Efficacy L uso di molecole che agiscono sulla crescita dell insetto richiede un cambio profondo sui sistemi di controllo dell efficacia efficacia di intervento. La presenza di larve in un focolaio trattato non è indici di mancata efficacia dell intervento. Le verifiche diventano pertanto più articolate e complesse
23 I.G.R (Insect( Growth Regulators) Agiscono sullo sviluppo dell insetto Una caratteristica che accomuna gli I.G.R., tutti, è quella di esprimere un azione insetticida ritardata e pertanto più lenta se confrontata all effetto degli insetticidi tradizionali che agiscono sul sistema nervoso.
24 Analoghi degli ormoni giovanili Modalità d azione: esprimono negli insetti gli effetti fisiologici dell ormone giovanile, attraverso meccanismi molecolari specifici. All interno dell insetto subiscono una lenta degradazione.
25 Analoghi JH degli analoghi ormoni giovanili Effetti sullo sviluppo Blocco della embriogenesi Sviluppo di un numero anomalo di stadi larvali Comparsa di forme intermedie: larva/pupa, pupa/addulto. Sterilità
26 PYRIPROXYFEN
27 Analoghi degli ormoni giovanili
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30 Inibitore della sintesi della chitina Gli insetticidi appartenenti a questo gruppo hanno come capostipite il diflubenzuron. Gli insetti contaminati non riescono, una volta iniziato il processo di muta, a formare una nuova cuticola, perdono liquidi e muoiono.
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32 Monitoring for Efficacy Per gli interventi adulticidi? Procedimenti scarsamente collaudati Spesso vengono inseriti di routine nei capitolati come prassi normale senza minimamente avere informazioni circa l utilità
33 Monitoring for Efficacy Trappole CDC BG-Sentinel Uomo esca Ovitrappole Stiks traps
34 Public Education
35 L intervento è stato effettuato dal 23 al 30 giugno con un formulato a base di Pyriproixifen. Area di intervento N caditoie verificate Esito verifica Via 28 gennaio 1 Presenza di larve e pupe di zanzara tigre e comune. Effettuato campione per verificare lo sfarfallamento in laboratorio (campione n 1/2011) Via della Repubblica 2 In una caditoie presenza di larve e pupe di zanzara tigre e comune (campione n 2/2011) Nell altra caditoia presenza di larve di 2 e 3 stadio. Via della Costituzione 4 Negativi Via della Stazione 6 3 caditoie secche 1 caditoia con 4/5 larve per dipperata 1 caditoia con presenza di larve e pupe con sintomatologia tipica dovuta all uso del pyriproxifen 1 caditoia con presenza di zanzara tigre e comune (campione n 3/2011) Via degli Italiani sul Don 3 2 caditoie con presenza di 3 4 larve per dipper di zanzara comune 1 caditoia negativa le indicazioni di campo evidenziano un efficacia di intervento antilarvale che dovrà comunque essere confermata tra 3 giorni dalla verifica degli sfarfallamenti nei campioni effettuati.
36 In data 24 agosto L ultimo intervento larvicida è stato effettuato in data applicando un formulato a base di diflubenzuron. Risultati vigilanza Area di intervento N caditoie verificate Esito verifica Viale della Rimembranza 6 3 caditoie secche 3 caditoie con elevata presenza di tutti gli stadi larvali Effettuato campione N 07/2011 Via Paganella 3 3 caditoie negative Via Corgnano 3 3 caditoie negative Via Brenzoni 4 1 caditoie secca 1 caditoia negativa 2 caditoie con elevata presenza di tutti gli stadi larvali P.zza Vittorio Emmanuele II 5 4 caditoie secche 1 caditoia positiva Via Marconi 2 2 caditoie positive Effettuato campione N 08/2011 Via Cavour 2 2 caditoie positive Via d Annunzio 2 2 caditoie secche Via Bussola 1 Negativa Via Massa 2 1 caditoia negativa 1 caditoia positiva con larve e pupe morte Via Mercante 1 Inagibile
37 Considerazioni Complessivamente sono state verificate 31 caditoie delle quali 10 sono risultate positive, 10 secche ed 11 negative o inagibili. Complessivamente è stata riscontrata una positività del 32% considerando tutte le caditoie e del 47,6% se prendiamo in considerazione solamente le caditoie con acqua. I campioni raccolti hanno dato luogo a sfarfallamenti con adulti vitali. Sulla base di quanto osservato l intervento è da ritenersi non efficace, si consiglia pertanto la ripetizione in tempi brevi.
38 L ultimo intervento larvicida è stato effettuato in data applicando un formulato a base di pyriproxifen in formulazione liquida. Risultati vigilanza Area di intervento N caditoie verificate Esito verifica Via Puccini 5 1 caditoie negative 2 caditoie inagibili 1 caditoia secca Via Verdi 4 3 caditoie negative 1 caditoia inagibile Via San Pietro 8 2 caditoie secche 6 caditoie negative Via Matteotti 8 4 caditoie secche 2 caditoie inagibili 2 negative Considerazioni Sulla base di quanto verificato l intervento di disinfestazione è da ritenersi efficace. E comunque da segnalare come la situazione riscontrata nelle caditoie, assenza completa di larve e pupe, non sia compatibile con il meccanismo d azione del prodotto applicato (pyriproxifen) che non ha azione insetticida immediata sulle larve ma interferisce con il processo di metamorfosi dell insetto.
39 Situazione di emergenza sanitaria Gli interventi descritti dai protocolli operativi, hanno lo scopo di isolare e circoscrivere l area l dove si sono verificati uno o più casi di arbovirosi,, riducendo drasticamente e rapidamente la densità dell insetto vettore.
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41 Emergenza Aedes albopictus (DENv, CHIKv): specifiche dell intervento Caratteristica epidemiologica della febbri da arbovirus trasmesse all uomo da Ae. albopictus è la rapidità con cui si diffondono con conseguente andamento epidemico. Pertanto per isolare e circoscrivere un nuovo focolaio, la risposta deve essere, se non proprio immediata, almeno molto rapida.
42 Numero e periodicità dei trattamenti Lo schema generale in caso di emergenza deve prevedere almeno 3 giorni consecutivi di trattamenti spaziali mattutini dell area circoscritta, mentre solo per i primi due giorni si effettuerà anche un secondo trattamento serale, al tramonto.
43 Interventi larvicidi I focolai di Ae. albopictus da trattare sul suolo pubblico sono costituiti principalmente da tombini e caditoie per lo smaltimento delle acque di superficie.
44 Emergenza Culex pipiens (WNv): specifiche dell intervento
45 Emergenza Culex pipiens (WNv): specifiche dell intervento In linea di massima l intervento di controllo in caso di arbovirus trasmessi da Cx. pipiens in un centro abitato può seguire lo schema generale proposto per Ae. albopictus, con poche ma importanti differenze riportate di seguito e qualche ulteriore specifica in caso si verifichi in allevamenti di cavalli situati in zona periferica o rurale.
46 La zanzara comune a differenza della zanzara tigre non riposa sulla vegetazione ma bensì all interno delle case, dei ricoveri degli animali, nelle caditoie.
47 prevenzione
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