L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere. e sostenere la formazione dei titolari di protezione internazionale

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1 L Accordo quadro fra Interno, Lavoro e Unioncamere per la formazione dei titolari di protezione internazionale È stato siglato il 25 gennaio 2018 al Viminale dal Ministro dell Interno, Marco Minniti, dal Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti e dal Presidente di Unioncamere Ivan Lo Bello un Accordo per favorire l individuazione delle competenze e sostenere la formazione dei titolari di protezione internazionale nel mercato del lavoro, che prevede l attivazione di percorsi di tirocinio nelle imprese finalizzati a promuovere l incontro fra le competenze professionali dei titolari di protezione internazionale e quelle richieste dalle aziende. Obiettivo principale dell Accordo è quello di promuovere, attraverso la collaborazione interistituzionale tra le parti firmatarie, l integrazione socio-lavorativa dei titolari di protezione internazionale accolti nel sistema di accoglienza nazionale. Le principali linee di azione fanno riferimento, innanzitutto, alla formazione on the job, quale strumento di politica attiva che favorisce l accesso al mercato del lavoro e promuove l inserimento lavorativo. Nell ambito dell Accordo quadro si prevede, anche attraverso il sistema delle Camere di commercio, l individuazione e la valorizzazione delle competenze dei titolari di protezione internazionale, con l obiettivo di promuovere la loro occupabilità a fronte degli attuali fabbisogni espressi dal mercato del lavoro e dell impresa. L Accordo viene reso operativo attraverso l istituzione di un Comitato tecnico di cui ciascuna amministrazione sottoscrivente farà parte attraverso la designazione di propri rappresentanti. L iniziativa, pienamente in linea con il Piano nazionale d integrazione per i titolari di protezione internazionale adottato nel mese di settembre 2017, risponde allo scopo di realizzare il loro effettivo inserimento sociale nel sistema territoriale, promuovendo le opportunità offerte dai progetti e sensibilizzando l adesione delle imprese settembre-ottobre 149

2 Accordo quadro sulle modalità di collaborazione per favorire percorsi di integrazione dei beneficiari di protezione internazionale ospiti del sistema di accoglienza nazionale tra Ministero dell Interno, Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Unione italiana delle Camere di commercio, industria artigianato e agricoltura (Unioncamere) Visti la legge 7 agosto 1990 n.241, e successive modificazioni ed integrazioni, e in particolare l art.15, in base al quale le pubbliche amministrazioni possono concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune il decreto legislativo 18 agosto 2015, n.142, Attuazione della direttiva 2013/33/UE recante norme relative all accoglienza dei richiedenti protezione internazionale, nonché della direttiva 2013/32/UE, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale il decreto legislativo 19 novembre 2007, n.251 Attuazione della direttiva 2004/83/CE recante norma minime sull attribuzione, a cittadini di Paesi terzi o apolidi, della qualifica del rifugiato o di persona altrimenti bisognosa di protezione internazionale, nonché norme minime sul contenuto della protezione riconosciuta ed, in particolare, l art.25 che, per titolari di protezione internazionale, sancisce la parità di trattamento con i cittadini italiani nell accesso all occupazione il decreto legislativo 30 luglio 1999, n.300 e successive modificazioni e integrazioni recante Riforma dell organizzazione del Governo, a norma dell articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n.59 e in particolare l art.14 che attribuisce al Ministero dell Interno tra le altre, le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di tutela dell ordine e della sicurezza pubblica, difesa civile, nonché di tutela dei diritti civili, della garanzia per il riconoscimento della cittadinanza, di immigrazione, asilo e soccorso pubblico il decreto del Presidente della Repubblica del 7 settembre 2001, n.398 Regolamento recante l organizzazione degli uffici centrali di livello dirigenziale generale del Ministero dell interno, che attribuisce, in particolare, al Dipartimento per le Libertà civili e settembre-ottobre

3 l Immigrazione del Ministero dell Interno, compiti in materia di tutela dei diritti civili ivi compresi quelli concernenti l immigrazione il decreto legge 16 maggio 2008, n.85, convertito con modificazioni dalla legge 14 luglio 2008, n.121, recante Disposizioni urgenti per l adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell articolo 1, commi 376 e 377, della Legge 24 dicembre 2007, n.244 e in particolare l art.1, comma 4 che attribuisce al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali compiti di coordinamento delle politiche per l integrazione degli stranieri immigrati il decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2017, n.57 recante Regolamento di organizzazione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, il quale all art.10 individua le funzioni attribuite alla Direzione Generale dell immigrazione e delle politiche di integrazione il decreto legislativo 25 luglio 1998, n.286 ed, in particolare, l art.42 recante Misure di integrazione sociale la legge 29 dicembre 1993, n.580 ed, in particolare, l art.2, nonché l art.7. Premesso che La strategia nazionale di intervento nel settore asilo è orientata ad una ridefinizione del sistema di accoglienza nazionale che consenta il passaggio da una gestione emergenziale del fenomeno ad una messa a regime degli interventi, attraverso la realizzazione di un modello di accoglienza flessibile, integrato e multilivello la strategia nazionale d intervento persegue l attuazione dell Agenda Europea per l Integrazione e si basa sui seguenti pilastri: - promuovere azioni di sistema nazionali per qualificare e standardizzare i servizi erogati ai migranti riconducendo l offerta dei servizi d accoglienza e integrazione a una dimensione sistematica, coerente ed organica; - rafforzare la governance multilivello degli interventi promuovendo il coordinamento tra gli attori istituzionali e del privato sociale e valorizzando il loro ruolo nella programmazione e attuazione degli interventi; è interesse delle Parti firmatarie sviluppare una collaborazione istituzionale ed amministrativa per supportare la realizzazione 2017 settembre-ottobre 151

4 di interventi attuativi degli indirizzi strategici europei e nazionali in materia di accoglienza e integrazione di migranti e rifugiati, anche in linea con il Piano nazionale d integrazione per i titolari di protezione internazionale adottato nel mese di settembre 2017 Unioncamere cura e rappresenta gli interessi generali delle Camere di commercio e degli altri organismi del sistema camerale italiano in base alle disposizioni della legge n.580 del 1993 e successive modifiche ed integrazioni, anche attraverso la stipula con le amministrazioni centrali dello Stato di accordi di programma, intese, convenzioni in rappresentanza dei soggetti del sistema camerale, che sono chiamati ad attuarli. Considerato che negli ultimi anni si è registrato in Italia un costante incremento degli ingressi di cittadini di paesi terzi per motivi di asilo e che tali migranti rappresentano un target specifico che richiede risposte politiche mirate e coordinate a fronte dei mutamenti di natura economica, sociale e ambientale intervenuti a livello globale si rende necessario adottare interventi mirati, anche sotto il profilo dell inclusione, al fine di evitare che la mancata previsione di risposte ai bisogni di inserimento sociale della persona possa determinare processi di radicalizzazione delle diverse identità culturali il sistema di governo multilivello che sostiene le politiche di integrazione può trovare adeguato sviluppo anche attraverso l azione sinergica nel settore socio economico, in particolare, con il sistema delle Camere di commercio che, tra l altro, assicura un forte radicamento nei territori risulta, pertanto, essenziale costruire percorsi di formazione e di concreto inserimento nel mondo del lavoro dei soggetti cui è stata riconosciuta la protezione internazionale, in considerazione della loro particolare vulnerabilità, facilitando, in tal modo, una reale integrazione degli stessi nel tessuto sociale. Tanto premesso, le Parti convengono quanto segue: Art.1 - Oggetto e finalità Il presente Accordo ha per oggetto l avvio di una collaborazione volta, nell ottica dell integrazione socio-lavorativa, a settembre-ottobre

5 promuovere e sostenere percorsi formativi dei titolari di protezione internazionale, ospiti del sistema di accoglienza nazionale. Le finalità del presente Accordo sono le seguenti: a. adottare linee di azione rispondenti all obiettivo di realizzare un effettiva integrazione nel territorio dei titolari di protezione internazionale attualmente accolti nel sistema di accoglienza nazionale e in attesa di inserimento lavorativo; b. favorire l integrazione dei predetti soggetti attraverso la previsione di ulteriori misure rispetto a quelle già in atto all interno dei centri di accoglienza e la promozione di occasioni di esperienze di formazione on the job; c. promuovere opportunità lavorative, poiché queste rappresentano l elemento fondante per una reale integrazione della persona nella società offrendo allo stesso tempo momenti di apprendimento professionale, di verifica delle competenze acquisite e di inserimento sociale. Art.2 - Obiettivi L obiettivo del presente Accordo è quello di promuovere processi di individuazione delle competenze di titolari di protezione internazionale e sostenere la loro spendibilità nel mercato del lavoro. In linea con quanto indicato nella New Skills Agenda for Europe, si intende promuovere l occupabilità e la crescita attraverso la valorizzazione delle competenze utili e pertinenti rispetto alle richieste del mercato del lavoro e del mondo imprenditoriale, mediante l attivazione di percorsi di tirocinio nelle imprese. Art.3 - Impegni delle Parti Per l attuazione del presente Accordo: il Ministero dell Interno procede all individuazione dei titolari di protezione internazionale presenti nel sistema di accoglienza, in relazione alle aree geografiche individuate, da destinare a programmi formativi per il conseguimento degli obiettivi di cui al precedente art.2 il Ministero dell Interno provvede, altresì, nell ambito delle risorse disponibili, al sostegno economico di detti percorsi formativi, eventualmente anche attraverso risorse europee, secondo quanto definito dagli accordi annuali di attuazione. Per ciascun intervento, da definirsi in forma di uno o più progetti, verranno stabiliti, in via esemplificativa e non esaustiva, i seguenti aspetti sulla base di accordi annuali: a. destinatari 2017 settembre-ottobre 153

6 b. modalità di esecuzione delle attività realizzative e relativa tempistica c. piano economico finanziario tenendo conto delle risorse disponibili. il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali garantisce la complementarietà dell intervento con le azioni di integrazione messe in atto nell ambito della propria programmazione pluriennale attraverso le risorse disponibili e contribuisce, nell ambito delle attività del Comitato tecnico, alla definizione delle azioni per la realizzazione del presente accordo e dei successivi accordi di attuazione Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali promuove la diffusione dell intervento anche attraverso la pubblicazione sul proprio sito istituzionale e sul Portale Integrazione Migranti. Unioncamere, con risorse proprie, umane e strumentali, adotta idonee misure di sensibilizzazione del proprio sistema territoriale e, per suo tramite, delle imprese associate, promuove l adesione alla iniziativa e coordina la concreta attuazione dei progetti. Unioncamere, anche tramite il sistema delle Camere di commercio, provvede all individuazione delle imprese disponibili ad attivare, per i titolari di protezione internazionale, i percorsi formativi in relazione alle aree geografiche che saranno individuate, nel rispetto dei principi di trasparenza e non discriminazione. Art.4 - Comitato tecnico Ai fini della realizzazione del presente Accordo e dei successivi accordi di attuazione, di cui al precedente art.3, è prevista l istituzione presso il Ministero dell Interno - Dipartimento per le Libertà civili e l Immigrazione, Direzione centrale per le politiche dell immigrazione e dell asilo, di un Comitato tecnico. Il Comitato tecnico è composto da due rappresentanti del Ministero dell Interno di cui uno con funzioni di coordinamento, due rappresentanti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e da due rappresentanti di Unioncamere. In fase di prima applicazione, il Comitato procederà alla individuazione, per almeno 5 province, dei titolari di protezione internazionale da coinvolgere negli interventi di cui al precedente art settembre-ottobre

7 Art.5 - Modifiche Il presente Accordo è modificabile per atto scritto debitamente sottoscritto dalle Parti. Le Parti si impegnano a concordare, in uno spirito di reciproca collaborazione ed attraverso scambio di corrispondenza, eventuali procedure ed adempimenti non specificati nel presente Accordo, ma necessari per un ottimale conseguimento dei reciproci obiettivi. Art.6 - Efficacia e durata Il presente Accordo entra in vigore dalla data della sua sottoscrizione ed ha efficacia per tre anni e può essere rinnovato d intesa tra le Parti secondo quanto indicato al precedente art.5, comma 1. Roma, 25 gennaio settembre-ottobre 155

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