L UMBRIA ECONOMICA IN SINTESI (dati al 30 giugno 2017) Unione Regionale delle Camere di Commercio dell'umbria
|
|
- Filiberto Capelli
- 5 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 L UMBRIA ECONOMICA IN SINTESI (dati al 30 giugno 2017) Unione Regionale delle Camere di Commercio dell'umbria II TRIMESTRE 2015
2 Premessa L Umbria è una regione del Centro Italia che si estende su una superficie di 8.464,00 Kmq. Le due provincie sono Perugia (capoluogo) e Terni. Al 31 dicembre del 2016 la popolazione umbra ammonta a : il 74,3% localizzata nella provincia di Perugia ( abitanti), mentre il restante 25,7% ( ) in quella ternana. La popolazione in Umbria è per il 52% composta da donne (in Italia ammontano al 51,4%) che perdono rispetto all anno precedente lo 0,34%, una percentuale più ampia dello 0,26% del totale popolazione, e del 0,16% della popolazione maschile, mentre in Italia la popolazione femminile cala dello 0,21% e quella maschile dello 0,04%. Il numero di abitanti per kmq con circa 105 ab./kmq è notevolmente inferiore alla media nazionale che si aggira e/o supera i 200 ab./kmq. La popolazione straniera ammonta a abitanti (di cui il 56,3% femminile) e rappresenta il 10,8% della popolazione umbra totale, una percentuale di due punti più alta di quello che accade a livello nazionale con l 8,3%. Popolazione Esaminando più in dettaglio la popolazione, nel 2016 il positivo tasso di variazione migratorio del +1,8% non risulta sufficiente a compensare la variazione naturale del 4,4% e così il risultato è un calo di presenze. Situazione comunque analoga a quella che accade anche a livello centrale che nazionale, anche se i tassi di variazione naturale sono inferiori e quello migratorio risulta notevolmente più alto nell Italia centrale (2,8%). Tabella 1 Dinamica demografica anno 2016 popolazione al 1/1/2016 saldo movimenti tassi di variazione popolazione al 31/12/2016 naturale migratorio naturale migratorio Terni ,3 2,6 Perugia ,7 1,6 Umbria ,4 1,8 Italia centrale ,9 2,8 Italia ,3 1,1 Fonte: Istat La media della popolazione è leggermente più alta di quella nazionale e del centro Italia (46,5%), ma quello che salta più agli occhi è l indice di vecchiaia 1 195,9 (con un dato centrale di 175,2 e un dato nazionale che i ferma a 165,3, comunque tutti dati aumentati di anno in anno) e l indice di dipendenza 2 anziani che arriva a 40,3 laddove in Italia si ferma a 34,8. 1 L'indice di vecchiaia è un indicatore statistico dinamico usato nella statistica demografica per descrivere il peso della popolazione anziana in una determinata popolazione. Sostanzialmente stima il grado di invecchiamento di una popolazione. Esso si definisce come il rapporto di composizione tra la popolazione anziana (65 anni e oltre) e la popolazione più giovane (0 14 anni); valori superiori a 100 indicano una maggiore presenza di soggetti anziani rispetto ai giovanissimi. È un indicatore abbastanza grossolano ma efficace, poiché nell'invecchiamento di una popolazione si ha generalmente un aumento del numero di anziani e contemporaneamente una diminuzione del numero dei soggetti più giovani, ed in questo modo numeratore e denominatore variano in senso opposto esaltando l'effetto dell'invecchiamento della popolazione 2 L'indice di dipendenza o tasso di dipendenza è un indicatore statistico dinamico usato nella statistica demografica che serve a misurare il rapporto tra individui dipendenti e indipendenti in una popolazione. Esso si calcola facendo il rapporto tra le persone considerate in età "non attiva" e quelle considerate in "età attiva". Nello specifico, si tratta del rapporto tra persone con meno di 14 e più di 65 anni, e le persone tra i 14 e i 64 anni.
3 Figura 1 Popolazione residente: indici caratteristici al 1 gennaio 2017 Fonte: Istat Tessuto imprenditoriale In Umbria, in base ai dati del registro imprese aggiornati al 30 giugno 2017, le imprese registrate sono di cui attive sono Tabella 2 ITALIA imprese attive per regione, variazione percentuale rispetto allo stesso periodo dell anno precedente e composizione % per regione II trimestre 2017 Regione attive var. II comp. % per regione ABRUZZO ,38 2,5 BASILICATA ,03 1,0 CALABRIA ,96 3,1 CAMPANIA ,21 9,3 EMILIA ROMAGNA ,89 7,9 FRIULI-VENEZIA GIULIA ,01 1,8 LAZIO ,96 9,4 LIGURIA ,26 2,7 LOMBARDIA ,06 15,9 MARCHE ,83 2,9 MOLISE ,04 0,6 PIEMONTE ,92 7,6 PUGLIA ,21 6,4 SARDEGNA ,47 2,8 SICILIA ,05 7,1 TOSCANA ,49 6,9 TRENTINO - ALTO ADIGE ,26 2,0 UMBRIA ,35 1,6 VALLE D'AOSTA ,11 0,2 VENETO ,41 8,4 ITA C ,05 20,8 ITALIA ,05 100,0
4 Rispetto allo stesso periodo dell anno precedente calano dell 1,35%, una riduzione maggiore di quello che accade sia a livello nazionale 0,05, sia a livello di Italia centrale con un valore in controtendenza del +0,5% (dovuto esclusivamente ad un +0,96% del Lazio). L Umbria rappresenta l 1,6% del totale imprese attive in Italia ( ) e la tabella 2 mostra un quadro della composizione percentuale delle varie regioni e le variazioni dell ultimo anno. La figura 3 evidenzia l andamento delle imprese negli ultimi cinque anni (i periodi di riferimento sono il secondo trimestre di ogni anno) rispetto ai territori di Italia, Italia centrale e Umbria. Si può notare come le variazioni negative si siano attenute negli anni fino ad assumere valori positivi nello scorso trimestre 2016, a giugno 2017 però si registra l inversione di tendenza già accennata poco prima Figura 2 ITALIA, ITALIA CENTRALE e UMBRIA variazioni % negli ultimi 5 anni (II trimestre 2013/II trimestre 2017) Il commercio, con il 25,1%, e l agricoltura, con il 20,8%, sono i settori percentualmente più consistenti sul totale delle imprese umbre. Sono gli stessi settori a prevalere anche a livello nazionale anche se la percentuale dell agricoltura si ferma al 14,5% e quella del commercio è più alta ed arriva al 27,3%. A seguire le costruzioni e le attività manifatturiere, settori questi che, insieme ai primi due, risultano anche i più movimentati come si evince dalle numero di iscrizioni e di cessazioni. Nonostante la variazione negativa del totale imprese, alcuni settori hanno il segno più anche se poco incidenti nei risultati in quanto settori minori: continua il trend positivo della sanità e assistenza sociale (+5,4%), servizi di informazione e comunicazione (+1,4%), valori intorno o inferiori all 1 % ma sempre positivi per noleggio e agenzie di viaggio, altre attività di servizi, attività artistiche.
5 Tabella 3 ITALIA e UMBRIA sedi di imprese per settore: movimentazione, composizione % per settori e variazione % rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente II trimestre 2017 ITALIA Attive Comp. % per sett. Var. % II 17/II16 UMBRIA Attive Comp. % Var. % II 17/II per sett. 16 A Agricoltura, silvicoltura pesca ,5-0, ,8-0,7 B Estrazione di minerali da cave e miniere ,1-2,6 50 0,1-10,7 C Attività manifatturiere ,6-1, ,6-2,2 D Fornitura di energia elettrica, gas ,2 3, ,3 5,0 E Fornitura di acqua; reti fognarie ,2 0, ,2-2,3 F Costruzioni ,5-1, ,7-2,9 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,3-0, ,1-2,1 H Trasporto e magazzinaggio ,9-0, ,5-1,8 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione ,5 1, ,9-0,4 J Servizi di informazione e comunicazione ,3 1, ,0 1,4 K Attività finanziarie e assicurative ,3 0, ,3-4,5 L Attività immobiliari ,8-0, ,0 0,0 M Attività professionali, scientifiche e tecniche ,5 2, ,0 1,0 N Noleggio, agenzie di viaggio ,4 3, ,7 0,4 O Amministrazione pubblica e difesa 85 0,0 2,4 0 0,0 0,0 P Istruzione ,5 2, ,5-1,1 Q Sanità e assistenza sociale ,7 4, ,6 5,4 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento ,3 2, ,0 0,1 S Altre attività di servizi ,5 1, ,7 0,5 T Attività di famiglie e convivenze 29 0,0 26,1 1 0,0 0,0 U Organizzazioni ed organismi extraterritoriali 6 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 X Imprese non classificate ,1-6, ,1 12,4 TOTALE ,0-0, ,0-1,4 Le localizzazioni Per avere una idea completa della struttura imprenditoriale di un territorio è necessario osservare anche quello che accade a livello di unità locali e non solo di sedi. In Umbria le localizzazioni ammontano a e rappresentano l 1,6% delle localizzazioni nazionali (identico valore percentuale che si registra per le sole sedi, così come accade per il resto delle regioni italiane). Anche il valore delle unità locali per imprese in Umbria è in linea con il valore nazionale ma inferiore a molte altre regioni (1,22). Anche per le localizzazione si registra una variazione negativa, seppur inferiore a quella che abbiamo visto per le sedi, ( 0,9% contro un 1,4%), anche se esaminando le variazioni per tipologia si nota che il valore negativo totale è attribuibile esclusivamente a quello delle sedi, e resta comunque nel complesso il peggiore di tutte le restanti regioni italiane, laddove molte hanno il segno positivo e anche a livello nazionale la variazione è col segno più.
6 Tabella 4 Unità locali attive al II trimestre 2017 Regione Attive Unità locali per impresa % sul totale nazionale Var. % II 17/II 16 ABRUZZO ,21 2,4 0,0 BASILICATA ,21 1,0 1,5 CALABRIA ,18 3,0 1,3 CAMPANIA ,20 9,2 1,7 EMILIA ROMAGNA ,23 7,9-0,4 FRIULI-VENEZIA GIULIA ,26 1,8-0,5 LAZIO ,20 9,2 1,4 LIGURIA ,29 2,8 0,1 LOMBARDIA ,26 16,4 0,5 MARCHE ,22 2,9-0,4 MOLISE ,20 0,6 0,3 PIEMONTE ,23 7,6-0,5 PUGLIA ,17 6,1 0,3 SARDEGNA ,21 2,8 0,7 SICILIA ,17 6,8 0,2 TOSCANA ,25 7,1-0,1 TRENTINO - ALTO ADIGE ,22 2,0 0,0 UMBRIA ,22 1,6-0,9 VALLE D'AOSTA ,33 0,2-0,4 VENETO ,23 8,5 0,0 ITALIA CENTRALE ,22 20,8 0,4 ITALIA ,22 100,0 0,4 Figura 3 Italia e Umbria localizzazioni al II trimestre 2017 (variazione percentuale rispetto al II trimestre 2016) Ancora più interessante è evidenziare che, a parte il valore delle sedi, l Umbria cresce rispetto al II trimestre 2016 dello 0,6% come UL con sedi nella stessa provincia, e addirittura del 3,2% come UL con sedi fuori provincia, un dato che supera la media nazionale e quella dell Italia centrale e rafforza la convinzione che il nostro territorio è, per svariate ragioni, attrattivo di investimenti.
7 Doveroso a questo punto un accenno alle provincie (tabella 5) dove, se Perugia ha variazioni positive sia per quanto concerne le UL con sede in provincia e con sede fuori (positivo solo il dato della 1 UL fuori provincia mentre le altre calano del 0,6), si evince che Terni ha un attrattività maggiore del capoluogo di regione per quanto concerne le UL con sedi fuori provincia. Non ultima per importanza è la considerazione secondo cui le localizzazioni in crescita compensano la perdita delle sedi frenando la perdita di occupazione che ne conseguirebbe. Tabella 5 Localizzazioni per provincia in Umbria valori assoluti e var. % II trimestre 2017 val. ass. Sede U.L. con sede in PV 1a U.L. con sede F.PV Altre U.L. con sede F.PV var. % II val. ass. var. % II val. ass. var. % II val. ass. var. % II PERUGIA , , , ,6 TERNI , , , ,3 UMBRIA , , , ,6 Tabella 6 Umbria localizzazioni al II trimestre 2017 composizione % Sede U.L. con sede in PV 1.a U.L. con sede F.PV Altre U.L. con sede F.PV A Agricoltura, silvicoltura pesca 93,8 3,3 2,6 0,3 B Estrazione di minerali da cave e miniere 38,8 38,8 14,0 8,5 C Attività manifatturiere 80,6 13,4 5,5 0,6 D Fornitura di energia elettrica, gas 35,5 31,7 21,7 11,1 E Fornitura di acqua; reti fognarie 43,0 46,3 7,4 3,4 F Costruzioni 92,6 4,3 3,1 0,1 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio 77,1 15,4 5,6 1,9 H Trasporto e magazzinaggio 71,4 9,1 7,4 12,1 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 72,2 22,1 4,8 0,9 J Servizi di informazione e comunicazione 75,1 11,9 11,1 1,9 K Attività finanziarie e assicurative 68,3 12,5 6,6 12,6 L Attività immobiliari 93,4 3,6 2,9 0,1 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 77,0 12,1 10,1 0,8 N Noleggio, agenzie di viaggio 78,5 11,7 8,0 1,8 O Amministrazione pubblica e difesa 0,0 0,0 100,0 0,0 P Istruzione 65,2 19,5 11,5 3,7 Q Sanità e assistenza sociale 64,1 27,6 7,1 1,1 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento 74,6 16,8 7,4 1,2 S Altre attività di servizi 90,4 8,1 1,5 0,0 X Imprese non classificate 56,7 12,0 28,4 2,9 TOTALE 82,0 11,3 5,1 1,7 Esaminando la tipologia di localizzazione, tolti i settori dove è più giustificata (estrazione metalli, fornitura energia elettrica e acqua) gli altri con, proporzionalmente, il numero maggiore di UL fuori provincia sono i servizi di alloggio e ristorazione (22,1%), sanità (27,6%), istruzione (19,5%), attività artistica (16,8%); degno di nota il commercio che con il 15,4% arriva a unità locali (superano il migliaio anche alloggio e ristorazione e manifatturiero). Per quanto concerne le UL con sede fuori regione, numericamente la fa da padrone il commercio, seguito da attività manifatturiere, agricoltura e costruzioni.
8 Le imprese artigiane Delle imprese attive in Umbria sono artigiane il 26,3% ed esattamente al 30 giugno 2017 (fig. 5). La percentuale di composizione rispetto al totale imprese è di quasi un punto più alta di quella a livello nazionale, e supera di due punti quella dell Italia centrale. Figura 4 Italia imprese artigiane su totale imprese per regioni valori percentuali (II trimestre 2015) Tabella 7 Umbria imprese artigiane per settore, composizione percentuale e variazione rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente (II trimestre 2017) attive comp. % su tot. art. var.% II A Agricoltura, silvicoltura pesca 334 1,6-5,4 B Estrazione di minerali da cave e miniere 16 0,1-5,9 C Attività manifatturiere ,0-2,8 E Fornitura di acqua; reti fognarie 27 0,1-6,9 F Costruzioni ,8-3,6 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,4-0,1 H Trasporto e magazzinaggio ,1-4,6 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione 509 2,4-6,3 J Servizi di informazione e comunicazione 125 0,6-3,1 K Attività finanziarie e assicurative 2 0,0 0,0 L Attività immobiliari 4 0,0 0,0 M Attività professionali, scientifiche e tecniche 273 1,3-1,8 N Noleggio, agenzie di viaggi 641 3,0 1,4 P Istruzione 43 0,2 0,0 Q Sanità e assistenza sociale 7 0,0 40,0 R Attività artistiche, sportive 89 0,4-9,2 S Altre attività di servizi ,8-0,5 T Attività di famiglie e convivenze 0,0-100,0 X Imprese non classificate 21 0,1 75,0 TOTALE ,0-2,7
9 Le imprese artigiane umbre rappresentano solo l 1,6% del totale artigiane italiane (la stessa percentuale del totale imprese umbre sul totale imprese nazionali), percentuale più alta solo di Basilicata (0,8%), Molise (0,5%) e Valle d Aosta (0,3%). Nel complesso le imprese artigiane umbre diminuiscono rispetto allo stesso periodo dell anno precedente del 2,7%, con una perdita più pesante rispetto al totale nazionale ( 1,2%) e dell Italia centrale( 1,5%). Settorialmente i comparti a maggior vocazione artigiana sono le costruzioni (37,8%) e le attività manifatturiere (25%), seguono altre attività di servizi (14,8%), commercio (6,4%) e alloggio e ristorazione (6,1%). Nel confronto con il II trimestre del 2016 perdono tutti i settori, eccettuato noleggio (+1,4%) e sanità (2 imprese in più e un +40%). Le imprese per natura giuridica Per quanto attiene al profilo societario, ovvero alla forma giuridica delle imprese, queste ultime in Umbria sono costituite per il 59,9% di imprese individuali, seguono con il 19,6% le società di persone e con il 18,4% le società di capitale. Sono 4 i punti percentuali in più rispetto alle società di persone del totale imprese italiane (15,6%) e 2 punti in meno quelli relativi alle società di capitale (21,5%). Il confronto con l Italia centrale vede la disparità maggiore proprio nelle società di capitale che arrivano al 26,1%, con un fattore Lazio e il suo 33,2% sicuramente rilevante. Rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente l unica forma giuridica che registra un aumento in Umbria è quella delle società di capitale che con 514 imprese in più, segnano un +3,6% la stessa percentuale di aumento registrata a livello nazionale (mentre in Italia centrale aumentano del 3,9%). La perdita maggiore è del 2,5% e relativa alle imprese individuali, seguono le società di persone con 2,3% e le altre forme con 0,8%. Figura 5 Italia e Umbria imprese per forma giuridica II trimestre 2017 ( composizione % )
10 Tabella 8 Umbria imprese per forma giuridica valori assoluti e variazioni sullo stesso trimestre dell anno precedente II trimestre 2017 SOCIETA' DI CAPITALE SOCIETA' DI PERSONE IMPRESE INDIVIDUALI val. ass. var. % II val. ass. var. % II val. ass. var. % II ALTRE FORME A Agricoltura, silvicoltura pesca , , , , ,7 B Estrazione di minerali da cave e miniere 24-14, ,5 5 0,0 4 0, ,7 C Attività manifatturiere , , , , ,2 D Fornitura di energia elettrica, gas 154 0, , ,1 10 0, ,0 E Fornitura di acqua; reti fognaries 75-2,6 21 0,0 24 9,1 8-27, ,3 F Costruzioni , , , , ,9 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio , , , , ,1 H Trasporto e magazzinaggio 361 4, , ,7 86-3, ,8 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione , , ,7 96-2, ,4 J Servizi di informazione e comunicazione 660 7, , ,9 95-1, ,4 K Attività finanziarie e assicurative 191-1, , ,9 15-6, ,5 L Attività immobiliari , , ,8 8 14, ,0 M Attività professionali, scientifiche e tecniche , , , , ,0 N Noleggio, agenzie di viaggio 568 5, , , , ,4 O Amministrazione pubblica e difesa 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 0 0,0 P Istruzione 116 9,4 68-5,6 91-9,0 92-1, ,1 Q Sanità e assistenza sociale , ,9 54 8, , ,4 R Attività artistiche, sportive, di intratt , , , , ,1 S Altre attività di servizi , , , , ,5 T Attività di famiglie e convivenze 0 0,0 0 0, ,0 0 0, ,0 X Imprese non classificate 48 0, , ,0 25 4, ,4 TOTALE , , , , ,4 val. ass. var. % II val. ass. TOTALE var. % II A livello settoriale ricorrono alla forma delle imprese individuali l 81,9% delle imprese agricole, il 76,1% delle imprese di altri servizi, il 64,8% di quelle del commercio e il 62,8% delle costruzioni. Ascrivibili alle società di persone sono il 43,6% delle imprese immobiliari e il 36,9% delle attività di alloggio e ristorazione (le percentuali più ampie insieme al 34% delle imprese di estrazioni minerali). Se si eccettuano le attività di fornitura (energia elettrica con il 61,9% e di acqua con il 58,6%) e di estrazione, le percentuali più alte di società di persone si riscontrano nelle attività professionali (43,6%), nelle attività immobiliari (43,8%), nei servizi di informazione (41,8%). Interessanti rispetto allo stesso trimestre dell anno precedente la crescita delle società di capitali in tutti i settori (eccetto estrazione minerali, e attività finanziarie); le società di persone hanno quasi sempre segno negativo (eccetto agricoltura, estrazione minerali e imprese non classificate); le imprese individuali crescono dell 8% per quanto concerne le imprese attinenti a sanità e assistenza sociale, imprese non classificate e forniture energia e acqua. Le imprese per addetti Per quanto concerne la dimensione aziendale l Umbria ricalca perfettamente ciò che avviene nella maggior parte delle regioni italiane, dove più del 90% è rappresentato dalle microimprese. In Umbria sono 95,7% le imprese piccolissime, quelle che vanno da 0 a 9 addetti (in Italia la percentuale è leggermente inferiore con il 95,4%). In linea anche le altre fasce di piccole imprese con un 3,9% (4,0% italiano), 0,4% delle medie (0,5% valore italiano) e un restante 0,1% delle grandi sia per l Umbria che per l Italia. Le percentuali migliori per le micro imprese, sono quasi esclusivamente a favore delle piccole imprese e le imprese oltre i 250 addetti non superano mai lo 0,1 % (un più preciso 0,07 che equivale per l Umbria a 55 imprese).
11 Figura 6 Imprese per classi di addetti valori percentuali su totale (II trimestre 2017) In Umbria il numero di addetti ammonta in totale a , l 1,3% del totale addetti nazionali, una delle percentuali più basse dopo lo 0,3% del Molise e lo 0,2% della Valle d Aosta. Rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno calano dello 0,4% ed esattamente sono gli addetti in meno. Tabella 9 Umbria addetti per settore valori assoluti, variazioni e composizioni % II trimestre 2017 Settore addetti tot. var.% II 17/II 16 var.ass II comp.% su tot. add. A Agricoltura, silvicoltura pesca , ,7 B Estrazione di minerali da cave e miniere 274-5,8-17 0,1 C Attività manifatturiere , ,8 D Fornitura di energia elettrica, gas , ,3 E Fornitura di acqua; reti fognarie ,2-68 1,1 F Costruzioni , ,7 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio , ,4 H Trasporto e magazzinaggio , ,1 I Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione , ,2 J Servizi di informazione e comunicazione , ,7 K Attività finanziarie e assicurative , ,9 L Attività immobiliari , ,0 M Attività professionali, scientifiche e tecniche , ,1 N Noleggio, agenzie di viaggio , ,9 O Amministrazione pubblica e difesa 6 0,0 0 0,0 P Istruzione ,6-10 0,6 Q Sanità e assistenza sociale , ,8 R Attività artistiche, sportive, di intrattenimento , ,4 S Altre attività di servizi , ,3 T Attività di famiglie 0-100,0-1 0,0 X Imprese non classificate , ,9 TOTALE , ,0
12 A livello settoriale il 24,8% si concentra nelle imprese manifatturiere, il 20,4% nel commercio e il 10,7% nelle costruzioni. Rispetto al calo sull anno precedente molti sono i settori con il segno meno: trasporto e magazzinaggio ( 9,3% e addetti in meno), costruzioni ( 895 addetti e 2,9%) attività manifatturiere (828 addetti in meno per una variazione negativa del 1,2%), per citare solo quelli che registrano le perdite più significative. Non mancano settori in attivo con un aumento degli addetti per: attività artistiche (+16,8%), servizi di informazione e comunicazione (+4,4%), sanità ed assistenza (+3,2%) e alloggio e ristorazione (+2,9%). Le imprese per genere, nazionalità e età degli imprenditori Le imprese femminili In Umbria il 25,7% delle imprese sono femminili, una percentuale più alta di quella che si verifica a livello nazionale che è del 22,%. Le imprese attive guidate da donne sono per l esattezza Figura 7 Le imprese femminili per regione valori percentuali sul totale (II trimestre 2017) Percentuali più alte di quella della nostra regione le hanno solo Molise con 29,4%, Basilicata ci 27,9% e Abruzzo con un 26,8%, mentre chiudono la fila Veneto (20,2%), Lombardia (19,1%) e Trentino Alto Adige (con il 18%). Ma se l Umbria è tra le quattro regioni con maggior composizione femminile, è anche tra quelle che segnano una peggior variazione percentuale rispetto al secondo trimestre 2016 con una perdita dell 1,5% (più alta del 1,3% del totale imprese) laddove l Italia vede una crescita del +0,3% e sono solo 9 le regioni con il segno meno, anche se solo Marche e Piemonte arrivano all 1% circa, che è comunque il valore della variazione positiva più alta.
13 Tabella 10 Umbria imprese femminili: valori assoluti, composizioni percentuali e variazioni II trimestre 2017 Val. ass. Comp. % su tot. imprese Comp. % su tot. femm. Var. % II A Agricoltura, silvicoltura pesca ,9 27,3-0,6 B Estrazione di minerali da cave e miniere 5 10,0 0,0-16,7 C Attività manifatturiere ,1 8,6-2,4 D Fornitura di energia elettrica, gas 25 10,0 0,1 0,0 E Fornitura di acqua; reti fognarie 14 10,9 0,1-26,3 F Costruzioni 528 4,8 2,6-0,2 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,7 26,1-3,2 H Trasporto e magazzinaggio 182 9,1 0,9 1,7 I Attività dei servizi di alloggio e di ristor ,8 9,1-2,0 J Servizi di informazione e comunicazione ,7 1,6 2,5 K Attività finanziarie e assicurative ,3 2,3-7,3 L Attività immobiliari ,8 3,6-0,1 M Attività professionali, scientifiche ,9 2,1 0,7 N Noleggio, agenzie di viaggio ,1 3,2-1,3 O Amministrazione pubblica e difesa 0 0,0 0,0 0,0 P Istruzione ,2 0,5 4,2 Q Sanità e assistenza sociale ,6 1,1 4,1 R Attività artistiche, sportive, di intratt ,1 1,0 0,5 S Altre attività di servizi ,5 10,0-0,2 T Attività di famiglie e convivenze ,0 0,0 X Imprese non classificate 8 6,8 0,0 14,3 TOTALE ,7 100,0-1,5 Il 27,3% delle imprese femminili è nel settore dell agricoltura, e il 26,1% nel commercio, mentre le percentuali scendono a 10% per altri servizi, a 9,1% per alloggio e ristorazione e a 8,6% per le attività manifatturiere. Rispetto al totale delle imprese umbre il 55,5% delle imprese delle altre attività di servizio è femminile, così come guidate da donne sono il 48,6% delle imprese della sanità, il 33,9% dell agricoltura, e il 33,8% delle attività di alloggio e ristorazione. Il settore meno femminile in assoluto risulta essere quello delle costruzioni con solo il 4,8% di imprese femminili. Le imprese straniere In Umbria il 9,0% delle imprese attive sono straniere, per l esattezza, una percentuale di un punto percentuale più bassa di quello che si verifica a livello nazionale, dove il valore arriva a 10,1%. Tra le altre regioni il valore più alto si riscontra in Toscana, laddove gli stranieri arrivano a guidare il 14% delle imprese, mentre il più basso è quello della Basilicata che si ferma al 3,6%. Rispetto al secondo trimestre del 2016 sono quasi un centinaio le imprese umbre straniere in meno, un 1,2% nettamente in controtendenza con il +2,7% a livello nazionale, ma che si avvicina molto al 1,3% del totale imprese umbre. Non solo, risultano essere solo tre le regioni con il segno meno, anche se l Umbria è quella col valore più basso (le altre due sono Sicilia con 2,9% e Sardegna con il 1,5%), mentre le variazioni positive più alte si registrano in Campania con +6,8% e in Lazio e Lombardia (rispettivamente +3,8% e + 3,7%). A livello settoriale il 34,6% delle imprese straniere umbre appartiene al commercio e il 28,3% alle costruzioni. Altre percentuali degne di nota, e intorno al 7%, sono quelle di agricoltura, attività manifatturiere e alloggio e ristorazione. Rispetto al totale delle imprese della nostra regione sono straniere il 18,6% del settore costruzioni, il 12,4% del commercio, il 12% delle agenzie di viaggio e il 10% alloggio e ristorazione.
14 Rispetto allo stesso trimestre del 2016 molti sono i settori in negativo anche se si registra, tra quelli positivi, un +8,7% per trasporto e magazzinaggio e un +17,6% per sanità e assistenza sociale (tabella 11). Figura 8 Le imprese straniere per regione valori percentuali sul totale (II trimestre 2017) Tabella 11 Umbria imprese straniere: valori assoluti, composizioni percentuali e variazioni II trimestre 2017 val. ass. % stran. su tot.imprese comp. % su tot. stran. var.% II A Agricoltura, silvicoltura pesca 549 3,3 7,6-1,3 B Estrazione di minerali da cave e miniere 0 0,0 0,0 0,0 C Attività manifatturiere 560 7,3 7,7 1,3 D Fornitura di energia elettrica, gas 5 2,0 0,1-16,7 E Fornitura di acqua; reti fognarie 7 5,5 0,1 0,0 F Costruzioni ,6 28,3-4,8 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,4 34,6-1,2 H Trasporto e magazzinaggio 112 5,6 1,5 8,7 I Attività dei servizi di alloggio e di ristor ,0 7,7 1,1 J Servizi di informazione e comunicazione 88 5,6 1,2 2,3 K Attività finanziarie e assicurative 45 2,4 0,6-11,8 L Attività immobiliari 69 2,1 1,0 3,0 M Attività professionali, scientifiche 86 3,6 1,2-1,1 N Noleggio, agenzie di viaggio ,0 3,6 2,3 O Amministrazione pubblica e difesa 0 0,0 0,0 0,0 P Istruzione 23 6,3 0,3 0,0 Q Sanità e assistenza sociale 20 4,3 0,3 17,6 R Attività artistiche, sportive, di intratt. 37 4,5 0,5-9,8 S Altre attività di servizi 268 7,2 3,7 12,1 T Attività di famiglie e convivenze.. 0 0,0 0,0-100,0 X Imprese non classificate 4 3,4 0,1-20,0 TOTALE ,0 100,0-1,2
15 Le imprese giovanili Le imprese giovanili in Umbria sono esattamente l 8,7% del totale imprese attive umbre, una percentuale leggermente più bassa di quello che accade a livello di media nazionale con un 9,6%. Nel confronto con le altre regioni, l Umbria è tra le regioni con la percentuale più bassa se è vero che la regione meno giovanile è l Emilia Romagna con 7,3% e la più giovanile è la Calabria con il 13,8% (fig. 8). Rispetto al secondo trimestre 2016 le imprese giovanili umbre calano del 4,1%: le variazioni negative accumunano la quasi totalità delle regioni italiane (eccezion fatta per la Basilicata con 7,3%, la Sardegna con 5,4% e il Trentino con un +0,3%), con un valore medio nazionale che del 2,8%. Figura 9 Le imprese giovanili per regione valori percentuali sul totale (II trimestre 2017) In Umbria il 30,6% delle imprese giovanili è nel commercio, segue l agricoltura con un 17,3% e le costruzioni con il 13,3%, mentre hanno valori percentuali poco sopra lo zero istruzione, sanità e attività artistiche. Il settore più giovanile, rispetto al totale delle imprese umbre, è quello dell alloggio e ristorazione (12,5% sul totale imprese giovanili umbre) seguono le attività finanziarie (12%), le agenzie di noleggio (10,9%) e il commercio (10,6%), mentre tra i settori meno giovanili ci sono trasporto (4,8%), attività immobiliari (4%), istruzione (3%). Rispetto allo stesso trimestre del 2016 sono molti i settori con variazione negativa (la perdita maggiore è nelle costruzioni con il 14,7% in meno) anche se le attività artistiche segnano un +10,8%, l agricoltura un +4,9%, le imprese non classificate un +40 (tabella 12).
16 Tabella 12 Umbria imprese giovanili: valori assoluti, composizioni percentuali e variazioni II trimestre 2017 val. ass. % giov su tot. comp.% su tot. giov. var.% II 17/II 16 A Agricoltura, silvicoltura pesca ,3 17,3 4,9 B Estrazione di minerali da cave e miniere 1 2,0 0,0 0,0 C Attività manifatturiere 470 6,1 6,7-2,1 D Fornitura di energia elettrica, gas 5 2,0 0,1-16,7 E Fornitura di acqua; reti fognarie 5 3,9 0,1 25,0 F Costruzioni 931 8,4 13,3-14,7 G Commercio all'ingrosso e al dettaglio ,6 30,6-4,6 H Trasporto e magazzinaggio 95 4,8 1,4-5,0 I Attività dei servizi di alloggio e di ristor ,5 9,9-3,3 J Servizi di informazione e comunicazione 121 7,7 1,7-4,7 K Attività finanziarie e assicurative ,0 3,2-9,3 L Attività immobiliari 130 4,0 1,9-6,5 M Attività professionali, scientifiche 167 7,0 2,4-6,7 N Noleggio, agenzie di viaggio ,9 3,4-4,4 O Amministrazione pubblica e difesa 0 0,0 0,0 0,0 P Istruzione 11 3,0 0,2 0,0 Q Sanità e assistenza sociale 47 10,1 0,7-2,1 R Attività artistiche, sportive, di intratt ,0 1,2 10,8 S Altre attività di servizi ,9 5,8 0,0 T Attività di famiglie e convivenze.. 0 0,0 0,0 0,0 X Imprese non classificate 7 5,9 0,1 40,0 TOTALE ,7 100,0-4,1 Mercato del lavoro I dati più recenti e relativi ai tassi di occupazione e disoccupazione sono aggiornati al I trimestre 2017 Il tasso di occupazione in questo inizio anno risulta in calo rispetto a come si era chiuso il 2016; un calo più consistente di quello che si registra in Italia e in Italia centrale forse perché nella nostra regione si sconta l aumento notevole tra il III 2016 e il IV 2016 dove si era passati da un 61,31 ad un 64,18 (il valore aggiornato al I 2017 è di 63,55). Figura 10 Tasso di occupazione negli ultimi trimestri Fonte: Unioncamere Umbria su dati istat
17 Per quanto attiene al tasso di disoccupazione il grafico della figura 10 mostra quanto esso possa essere altalenante e benché i valori della nostra regione siano leggermente migliori di quelli registrati a livello nazionale e di Italia centrale non si può non evidenziare un aumento del tasso nell ultimo trimestre esaminato. Dall 8,9% di fine 2016 si sale ad un 10,4% con un aumento di un punto e mezzo percentuale, un aumento che non si riscontra negli altri due territori di riferimento che anzi segnano un seppur debolissimo calo (Italia dal 12,2% del IV 2016 al 12,1% e Italia centrale dal 10,8% al 10,6%). Figura 11 Tasso di disoccupazione negli ultimi trimestri Fonte: Unioncamere Umbria su dati istat Mercato estero I dati dell import export al 30 giugno 2017 e relativi al primo semestre dell anno in corso indicano un aumento sia delle importazioni che delle esportazioni. A livello nazionale le importazioni nei primi 6 mesi del 2017 crescono rispetto all analogo periodo del 2016 dell 11,3%; in crescita anche le esportazioni ma di un più modesto +0,8%. A livello regionale l Umbria in questo primo semestre aumenta rispetto a semestre del 2016 le sue importazioni del 17,8%; in aumento anche le esportazioni che segnano un +5%. A livello settoriale il 94,9 % dei prodotti esportati dall Umbria è rappresentato dai prodotti delle attività manifatturiere seguono i prodotti dell agricoltura per il 4,8%, stessi settori anche per le importazioni con percentuale leggermente diverse ed esattamente 91,1 per i primi e 5,4% per i secondi. A livello territoriale il 74,6% delle esportazioni è verso l Europa, segue l America con l 11,7% e l Asia con l 11,2%. Ultime Africa con il 2,1% e l Oceania con 0,5%. Le importazioni invece se confermano l Europa al primo posto con il 72,4% vedono seguire l Asia con il 10,2%, l Africa con il 9,6% e l America con il 7,1%
18 Figura 12 Umbria import export per mercati di riferimento dati al I semestre 2017 export 74,6 2,1 11,7 11,2 import 72,4 9,6 7,1 10,2 0% 50% 100% Europa Africa America Asia Oceania e altri territori Fonte: Unioncamere Umbria su dati Coeweb Istat Figura 13 Umbria, Perugia e Terni variazioni percentuali di import e export rispetto allo stesso periodo dell anno precedente dati al I semestre ,0 18,3 17,0 17,8 15,9 12,5 5,0 0,0 import 0,6 export Perugia Terni Umbria Fonte: Unioncamere Umbria su dati Coeweb Istat
Le imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 giugno 2016
Le imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 giugno 2016 Alla fine di giugno 2016 sono 81.334 le imprese attive in Umbria, il 76,5% (62.257) delle quali localizzate nella provincia di Perugia
DettagliCRUSCOTTO ECONOMICO DELL UMBRIA
CRUSCOTTO ECONOMICO DELL UMBRIA I TRIMESTRE 2019 Dati congiunturali del primo trimestre 2019 Nel primo trimestre del 2019 le imprese registrate in ammontano a 93.713, di cui 79.407 (l 84,7%) attive, una
DettagliLe imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 settembre 2016
Le imprese attive consistenza, caratteri e dinamiche al 30 settembre 2016 Alla fine di settembre 2016 sono 81.234 1 le imprese attive in Umbria, il 76,5% (62.156 unità) delle quali localizzate nella provincia
DettagliLe Imprese giovanili attive *
Le Imprese giovanili attive * In Puglia a fine settembre 2018, la mappa dell imprenditoria giovanile¹ attiva conta complessivamente 36.350 imprese, pari all 11,1% del totale delle imprese regionali (328.669).
DettagliLe società COOPERATIVE in UMBRIA: consistenza, caratteri e dinamiche
Le società COOPERATIVE in UMBRIA: consistenza, caratteri e dinamiche dati al 31 dicembre 2018 L andamento delle imprese cooperative al 31 dicembre 2018 Quadro generale a fine 2018 Al 31 dicembre 2018 le
DettagliLe imprese straniere in Umbria consistenza, caratteri e dinamiche al 31 dicembre 2015
Le imprese straniere in Umbria consistenza, caratteri e dinamiche al 31 dicembre 2015 Unioncamere Umbria www.umbria.camcom.it segreteria@umbria.camcom.it LE IMPRESE STRANIERE IN UMBRIA Il quadro nazionale
Dettagli1 - Il quadro nazionale
1 - Il quadro nazionale Secondo i dati del Registro Imprese aggiornati al 30 giugno 2017, il 22,5% delle imprese attive in Italia è condotta da donne: l Umbria, con il suo 25,7% supera di oltre 3 punti
DettagliTab. 1 - IMPRESE REGISTRATE PER AREE GEOGRAFICHE E REGIONI 2017/2018 (valori assoluti - variazioni assolute e percentuali)
Anno 2018 In Italia al 31 Dicembre 2018 le imprese registrate sono 6.099.672, in crescita dello 0,15% rispetto ad un anno prima. Nel Nord Est la contrazione è dello 0,4% e nel Nord Ovest dello 0,15%. In
Dettagli1 TRIMESTRE 2015: LE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA
1 TRIMESTRE 2015: LE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA Più di 900 i giovani che hanno deciso di aprire un attività in proprio: su 3 mila aziende nate, una su tre è under 35 Gli ultimi dati regionali diffusi
DettagliL IMPRESA FEMMINILE IN LIGURIA
L IMPRESA FEMMINILE IN LIGURIA L imprenditoria femminile in Liguria conta 36.170 imprese a fine 2014 e il suo peso sull intero tessuto imprenditoriale è pari al 22,1%, superiore di mezzo punto percentuale
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Anno 2018)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Anno 2018) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Gennaio 2019 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un contributo
DettagliLA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 2016
LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 216 Saldi positivi per giovani e stranieri, in calo le donne Nel 216 il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovanili
Dettagli1 TRIMESTRE 2016: LE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA. Nati-mortalità delle imprese giovanili (*) in Liguria
1 TRIMESTRE 2016: LE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA Nei primi 3 mesi, 800 giovani hanno deciso di aprire un attività in proprio Nonostante il tasso di disoccupazione giovanile in Liguria nel 2015 sia sceso
DettagliLE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA NEL 3 TRIMESTRE 2014
LE IMPRESE GIOVANILI IN LIGURIA NEL 3 TRIMESTRE 2014 Crisi: poco più di 650 giovani hanno risposto mettendosi in proprio Su 2.019 aziende nate, una su tre è under 35 Gli ultimi dati Istat, relativi al
DettagliLe imprese ARTIGIANE in UMBRIA: consistenza, caratteri e dinamiche
Le imprese ARTIGIANE in UMBRIA: consistenza, caratteri e dinamiche dati al 31 dicembre 2018 Indice Il quadro regionale al 31 dicembre 2018 pag. 3 Le imprese artigiane umbre per settore di attività pag.
DettagliMOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO III TRIMESTRE 2013
MOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO III TRIMESTRE Dati di fonte Unioncamere Infocamere, Movimprese Elaborazioni a cura dell Ufficio Studi e
DettagliComunicato stampa MOVIMPRESE - NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE ALLE CAMERE DI COMMERCIO - II TRIMESTRE 2019
Comunicato stampa MOVIMPRESE - NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE ITALIANE REGISTRATE ALLE CAMERE DI COMMERCIO - II TRIMESTRE 2019 : +29mila tra aprile e giugno, 1 su 3 al Sud Più dinamici attività professionali,
DettagliREPORT SULLE RETI DI IMPRESE IN ITALIA 1 SEMESTRE 2019
REPORT SULLE RETI DI IMPRESE IN ITALIA 1 SEMESTRE 2019 Al 30 giugno 2019, complessivamente sono 5.557 le reti di imprese in Italia, di cui l 85% reti-contratto (4.743) e il restante 15% reti con soggettività
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/8/2017 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/8/2017 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliRegione Sardegna. Agevolazioni alle imprese artigiane. DIREZIONE COMMERCIALE AGEVOLAZIONI, STUDI E RELAZIONI ISTITUZIONALI Cagliari, 10 dicembre 2009
Regione Sardegna. Agevolazioni alle imprese artigiane DIREZIONE COMMERCIALE AGEVOLAZIONI, STUDI E RELAZIONI ISTITUZIONALI Cagliari, 10 dicembre 2009 IL NUMERO DELLE IMPRESE ARTIGIANE REGIONE SARDEGNA:
DettagliLE IMPRESE LIGURI NEL 2 TRIMESTRE 2015
LE IMPRESE LIGURI NEL 2 TRIMESTRE 215 Resta positivo il bilancio anagrafico delle imprese, in frenata i fallimenti. Tra aprile e giugno in Liguria il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese resta
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2014: aggiornamento al 30/04/2014 DATI INAIL NAZIONALI
Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 204: aggiornamento al 30/04/204 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering su base dati Inail DATI INAIL NAZIONALI
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 31//2016 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 201: aggiornamento al 30//201 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/4/2017 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 07: aggiornamento al 30//07 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/6/2017 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/6/2017 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/7/2017 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2018: aggiornamento al 30/4/2018 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 01: aggiornamento al 30/4/01 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2019: aggiornamento al 30/06/2019 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di
DettagliImprese agricole: nel 2018 diminuiscono dello 0,24% Imprese per i principali settori di attività ( )
Imprese agricole: nel 2018 diminuiscono dello 0,24% Imprese per i principali settori di attività (2018-2010) Imprese agricole per settore di attività e forma giuridica (2018 - valori assoluti) 1 Partecipazione
DettagliTab. 1 - IMPRESE REGISTRATE PER AREE GEOGRAFICHE E REGIONI 2016/2017
Anni 2016-2017 In Italia al 31 Dicembre 2017 sono 6.090.481 le imprese registrate, in crescita dello 0,28% rispetto ad un anno prima. Nel Nord Est abbiamo una contrazione dello 0,43% mentre nel Nord Ovest
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 30/4/2017 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 07: aggiornamento al 30//07 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 208: aggiornamento al //208 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 209: aggiornamento al /0/209 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2019: aggiornamento al 31/05/2019 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 08: aggiornamento al 8//08 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Anno 2017)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Anno ) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Gennaio 2018 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un contributo
Dettagli2 TRIMESTRE 2016: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere
2 TRIMESTRE 216: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere Nel secondo trimestre 216 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili, femminili e straniere ( * ) risultano
Dettagli3 TRIMESTRE 2016: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere ( * )
3 TRIMESTRE 216: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere ( * ) Nel terzo trimestre 216 le imprese liguri giovanili, femminili e straniere hanno registrato saldi (iscrizioni cessazioni)
DettagliIMPRESE STRANIERE( * ): +210 IMPRESE IL SALDO NEL 3 TRIMESTRE
IMPRESE STRANIERE( * ): +21 IMPRESE IL SALDO NEL 3 TRIMESTRE 217 Dopo una lieve contrazione nel 216, torna a crescere nel 217 il saldo per le imprese liguri straniere, pari a 21 unità in più. Le imprese
Dettagli2 TRIMESTRE 2015: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere
2 TRIMESTRE 215: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere Nel secondo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili, femminili e straniere ( * ) risultano
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2016)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Luglio 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliGiornata dell Economia 2016
Giornata dell Economia 2016 1 Indice 1. Introduzione 2. Il contesto nazionale 3. Demografia d'impresa 3.1. Il quadro dell economia nazionale e regionale 3.2. Il posizionamento della provincia di Oristano
DettagliDATI INAIL NAZIONALI Anno 2016: aggiornamento al 31/7/2016
CE.S.I.L. RE Centro Studi Infortuni sul lavoro Reggio Emilia, 2//2016 Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro a cura del Centro Studi Infortuni sul Lavoro di Conflavoro Pmi Reggio Emilia
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2017)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2017) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Agosto 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2019)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2019) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO aprile 2019 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliSTRUTTURA E INCIDENZA DEL SETTORE ARTIGIANO NELL ECONOMIA REGIONALE DELL EMILIA-ROMAGNA
STRUTTURA E INCIDENZA DEL SETTORE ARTIGIANO NELL ECONOMIA REGIONALE DELL EMILIA-ROMAGNA Con 128.994 unità l Emilia-Romagna è la terza regione italiana per numero di artigiane insediate nel proprio territorio.
Dettaglii m p r e s e g i o v a n i l i Dicembre 2012 Il quadro regionale
i m p r e s e g i o v a n i l i Dicembre 2012 Il quadro regionale Al termine del 2012 le imprese attive giovanili emilianoromagnole sono risultate 38.539, pari al 9,1 per cento del totale delle imprese
DettagliDATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 7: aggiornamento al 8//7 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliTab. 1 - IMPRESE REGISTRATE PER AREE GEOGRAFICHE E REGIONI 2014/2015
Le imprese nel biennio 2014/2015 In Italia al 31 Dicembre 2015 le imprese registrate sono 6.057.647, in crescita dello 0,27% (16.460 unità) rispetto al 2014. Nel Nord Ovest assistiamo ad una sostanziale
DettagliSISTEMA IMPRENDITORIALE PARMENSE - ANNO 2017 III trimestre
SISTEMA IMPRENDITORIALE PARMENSE - ANNO 2017 III trimestre TOTALE IMPRESE Alla fine del terzo trimestre 2017 le imprese registrate presso la Camera di Commercio di Parma erano 46.161, di cui attive 41.033.
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2017)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2017) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Maggio 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliQuasi 10mila imprese femminili in più nel 2016
Quasi 10mila in più nel 2016 Commercio, agricoltura, turismo, servizi, manifattura: ecco lo zoccolo duro del fare impresa delle donne Roma, 7 marzo 2017 Quasi 10mila in più nel 2016, con una variazione
DettagliA cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale. Dicembre Aggiornamento all anno 2016
Statistiche in breve A cura del Coordinamento Generale Statistico Attuariale Dicembre 2017 Aggiornamento all anno 2016 Certificazione di malattia dei lavoratori dipendenti privati e pubblici Nel 2016 sono
Dettaglii m p r e s e f e m m i n i l i Marzo 2012 Il quadro regionale Le imprese femminili nel territorio La forma giuridica delle imprese femminili
i m p r e s e f e m m i n i l i Marzo 2012 Il quadro regionale Al 31 marzo 2012 le imprese attive femminili emiliano-romagnole erano 89.230, pari al 21 per cento del totale delle imprese regionali. La
DettagliNOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016
NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41121 Modena Tel. 059 208806 http://www.mo.camcom.it Natalità
DettagliQUADERNO ECONOMIA LAZIO 2015 A cura dell Ufficio Studi e Ricerche Maggio 2015
QUADERNO ECONOMIA LAZIO 2015 A cura dell Ufficio Studi e Ricerche Maggio 2015 STIME PREVISIONALI PIL ITALIA 1,6 1,4 1,2 0,8 1 0,6 0,4 0,2 0 0,6 1,0 1,0 0,5 0,4 1,2 0,6 1,3 0,4 0,8 0,6 1,3 0,7 1,4 0,5 1,1
DettagliIn occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 32 In itinere. mezzo di trasporto 62. In itinere Senza. di trasporto 144. Con mezzo di.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 31/08/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro
DettagliSALUTE E SANITA : Dentisti, Medici di Medicina Generale, Veterinari, Pediatri, Psicologi
SALUTE E SANITA : Dentisti, Medici di Medicina Generale, Veterinari, Pediatri, Psicologi ECONOMIA E LAVORO: Consulenti del Lavoro, Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Revisori AMBIENTE E TERRITORIO
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2016)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (I trimestre 2016) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Aprile 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliNOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA II TRIMESTRE 2018
NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA II TRIMESTRE 2018 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41121 Modena Tel. 059 208806 http://www.mo.camcom.it Natalità
DettagliGennaio. Luglio L In occasione. di lavoro. di trasporto 65 In itinere. mezzo di trasporto 61. di lavoro Senza mezzo.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2015: aggiornamento al 31/0/ /2015 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro
DettagliLE IMPRESE LIGURI NEL 3 TRIMESTRE 2014
LE IMPRESE LIGURI NEL 3 TRIMESTRE 2014 Imprese, 384 in più tra luglio e settembre (+0,2% ): 22 nuove iscrizioni al giorno contro 18 chiusure. Continua la corsa dei fallimenti: in Liguria +66,7%, seconda
Dettaglii m p r e s e f e m m i n i l i Dicembre 2011 Il quadro regionale Le imprese femminili nel territorio La forma giuridica delle imprese femminili
i m p r e s e f e m m i n i l i Dicembre 2011 Il quadro regionale Al 31 dicembre 2011 le imprese attive femminili emiliano-romagnole erano 90.142, il 21 per cento del totale delle imprese regionali. Nonostante
DettagliGennaio. Maggioo Maggio Maggio In occasione. di lavoro. di lavoro Senza mezzo. mezzo di trasporto 38. di trasporto 40 In itinere
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 01: aggiornamento al 31/0/ /01 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliLe imprese femminili 1 in Piemonte
Le imprese femminili 1 in Piemonte A fine 2015 le imprese femminili registrate in Italia hanno raggiunto 1.312.451 unità, il 21,7% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2018)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2018) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Luglio 2018 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliIn In. di trasporto 0. mezzo di trasporto 8. In itinere Senza. Senza mezzo di. Totale SUL LAVORO DI. Gennaio In itinere Con mezzo di trasporto t
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 6: aggiornamento al 3//6 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliMOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE
MOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO III TRIMESTRE 2018 Dati di fonte Unioncamere Infocamere, Movimprese Elaborazioni a cura del Servizio Studi
DettagliECONOMIA VICENTINA FLASH N 12
Agosto ECONOMIA VICENTINA FLASH N 12 NEL I SEMESTRE CRESCONO LE UNITA LOCALI SOPRATTUTTO NEI SEGMENTI DEI SERVIZI. BUONE LE PERFORMANCE DELLE SOCIETA DI CAPITALE. IN LIEVITAZIONE LE IMPRESE FEMMINILI E
DettagliGennaio. Marzo In occasione. di lavoro Senza mezzo. di trasporto 41 In itinere. mezzo di trasporto 36.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 15: aggiornamento al 1// /15 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliD SOFFERENZE. 74 Informazioni sulla clientela e sul rischio. Distribuzione per classi di grandezza. Giugno 2013 D3 5.
D.3.5.1 Distribuzione per classi di grandezza TDB30206 Classi di grandezza in unità di euro D3 5.1 Sofferenze Numero affidati Sofferenze a. TOTALE 1.166.783 132.830 da 250 a 30.000 743.127 6.362 da 30.000
DettagliLA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE
LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE Al 30 giugno 2012 la consistenza delle imprese registrate presso la CCIAA di Brindisi ammonta a 37.092 unità produttive, di cui 32.434 attive. Il saldo complessivo tra nuove
DettagliIl sistema produttivo della provincia di Roma. Report III trimestre 2011
Il sistema produttivo della provincia di Roma Report III trimestre 2011 Il sistema produttivo Al 30 settembre 2011 la consistenza delle registrate presso la CCIAA di Roma supera il traguardo delle 450.000
DettagliElaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2017: aggiornamento al 31/1/2017 DATI INAIL NAZIONALI
OSSERVATORIO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 7: aggiornamento al 3//7 a cura dell Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (2 trimestre 2011)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (2 trimestre 2011) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Luglio 2011 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
Dettaglii m p r e s e f e m m i n i l i Giugno 2012 Il quadro regionale Le imprese femminili nel territorio La forma giuridica delle imprese femminili
i m p r e s e f e m m i n i l i Giugno 2012 Il quadro regionale Al 30 giugno 2012 le imprese attive femminili erano 90.012, pari al 21,1 per cento del totale delle imprese regionali. La crisi economica
DettagliSUL LAVORO DI. Gennaio. Febbraio In occasione. In itinere Senza. Senza mezzo di. di trasporto 5. In itinere. Con mezzo di.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 26: aggiornamento al 29/2/26 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliConsistenza. Dinamiche. Andamento
Consistenza Dinamiche Andamento A cura dell Ufficio Statistica - Studi della Camera di Commercio di Brindisi Le imprese artigiane in Puglia al 31 dicembre 2017 IL QUADRO REGIONALE L artigianato rappresenta
DettagliGennaio. Marzo Totale SUL LAVORO DI. In occasione. mezzo di trasporto 28. Senzaa mezzo di. In itinere Senza. In itinere.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 216: aggiornamento al 1//216 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di Vega
DettagliGiornata dell Economia 2015
Giornata dell Economia 2015 Pagina 1 di 29 Indice 1. Introduzione 2. Il contesto nazionale 3. Demografia d'impresa 3.1. Il quadro dell economia nazionale e regionale 3.2. Il posizionamento della provincia
DettagliMOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE
MOVIMPRESE NATALITA E MORTALITA DELLE IMPRESE BRESCIANE REGISTRATE PRESSO LA CAMERA DI COMMERCIO III TRIMESTRE 207 Dati di fonte Unioncamere Infocamere, Movimprese Elaborazioni a cura del Servizio Studi
DettagliIL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011
IL SISTEMA IMPRENDITORIALE IN PROVINCIA DI BRINDISI I TRIMESTRE 2011 LA DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE I dati relativi al primo trimestre 2011, indicano, per quanto riguarda le sedi di impresa nella provincia
Dettaglii m p r e s e g i o v a n i l i Marzo 2012 Il quadro regionale Le imprese giovanili nel territorio
i m p r e s e g i o v a n i l i Marzo 2012 Il quadro regionale Al 31 marzo 2012 le imprese attive giovanili emilianoromagnole erano 35.607, pari a solo l 8,4 per cento del totale delle imprese regionali.
DettagliEXPORT 2016: CRESCONO LE VENDITE ALL ESTERO DELLA LIGURIA
EXPORT 2016: CRESCONO LE VENDITE ALL ESTERO DELLA LIGURIA Nei primi 9 mesi del 2016 in Italia si è registrata una crescita tendenziale dell export pari allo 0,5%, sintesi del contributo positivo dell Italia
DettagliNOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA III TRIMESTRE 2018
NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA III TRIMESTRE 2018 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41121 Modena Tel. 059 208806 http://www.mo.camcom.it Si consolida
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2015)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (II trimestre 2015) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Luglio 2015 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
DettagliGennaio. Aprile Totale SUL LAVORO DI. mezzo di trasporto 32. In occasione. In itinere Senza. Senza a mezzo di trasporto 184.
OSSERVATORIOO SICUREZZA SUL LAVORO DI VEGA ENGINEERING Elaborazione Statistica degli Infortuni Mortali sul Lavoro Anno 2016: aggiornamento al 30//2016 a cura dell Osservatorioo Sicurezza sul Lavoro di
DettagliComunicato Stampa Mantova, 27 ottobre 2016
Comunicato Stampa Mantova, 27 ottobre 2016 LA DINAMICA DELLE IMPRESE MANTOVANE Terzo trimestre 2016 Nel terzo trimestre del 2016 in provincia di Mantova il tessuto produttivo rimane stabile. I dati sulla
DettagliSALDO POSITIVO PER LE IMPRESE EXTRACOMUNITARIE NEL 1 TRIMESTRE 2016
SALDO POSITIVO PER LE IMPRESE EXTRACOMUNITARIE NEL 1 TRIMESTRE 2016 La Liguria scende dal secondo al terzo posto per incidenza delle imprese extracomunitarie sul totale delle imprese individuali (15,7%),
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (III trimestre 2017)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (III trimestre 2017) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Novembre 2017 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (3 trimestre 2018)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (3 trimestre 2018) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Ottobre 2018 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un
Dettaglii m p r e s e g i o v a n i l i Giugno 2012 Il quadro regionale Le imprese giovanili nel territorio
i m p r e s e g i o v a n i l i Giugno 2012 Il quadro regionale Al 30 giugno 2012 le imprese attive giovanili emilianoromagnole sono risultate 37.165, pari all 8,7 per cento del totale delle imprese regionali.
DettagliNote di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Media 2015)
Note di sintesi sull andamento delle imprese in Liguria (*) (Media 2015) OSSERVATORIO MERCATO DEL LAVORO Febbraio 2016 (*) I dati e le informazioni contenute nelle Note di sintesi costituiscono un contributo
DettagliABRUZZO ITALIA
DATI STATISTICI 1 POPOLAZIONE RESIDENTE (dati ISTAT 2015) Popolazione 0-14 anni 15-29 anni 30-64 anni > 65 anni ABRUZZO: 1.331.574 ab. 170.929 203.652 655.902 301.091 L Aquila: 304.884 ab. 37.056 46.694
DettagliI numeri di Roma Capitale
I numeri di 500.000 400.000 Stock di Unità Locali registrate di imprese Anni 2015-2017 421.115 432.125 440.564 Unità Locali registrate +2,6% 2015-2016 +2,0% 2016-2017 Unità Locali attive +5,1% 2015-2016
DettagliImprenditoria giovanile
Imprenditoria giovanile Nel 2014 si registrano, nella provincia di Brindisi, 860 iscrizioni di imprese giovanili 1 a fronte di 428 cessazioni (al netto delle cancellazioni d ufficio), con un saldo positivo
DettagliCRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI BRESCIA
CRUSCOTTO DI INDICATORI STATISTICI REPORT CON DATI STRUTTURALI ANNO 2012 INSIEME DI IMPRESE ATTIVE Elaborazioni a: Settembre 2013 Indice delle tavole Dati strutturali a periodicità annuale Imprese 1. Analisi
DettagliLe imprese femminili 1 in Piemonte
Le imprese femminili 1 in Piemonte A fine 2016 le imprese femminili registrate in Italia hanno raggiunto quota 1.321.862 unità, pari al 21,8% delle imprese complessivamente registrate presso i Registri
Dettagli