Percorso del cambiamento della forma di gestione dei servizi del Piano di Zona del distretto di Mantova. Oristano 27 marzo 2007

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1 Percorso del cambiamento della forma di gestione dei servizi del Piano di Zona del distretto di Mantova Oristano 27 marzo 2007

2 IL PERCORSO SEGUITO I motivi del cambiamento Le modalità del cambiamento L ipotetico scenario

3 I MOTIVI DEL CAMBIAMENTO L economicità La capacità contrattuale La maggior capacità di adeguamento al cambiamento Un miglior equilibrio costi/benefici Un maggior potere decisionale ai comuni a fronte di un minor impegno burocratico/amministrativo

4 L ECONOMICITA Unico centro gestionale per gli aspetti decisionali e amministrativi Accentramento inteso come strumento ottimizzatore di costi e tempi e generatore di economie di varia natura: - Piante organiche - Ufficio di Piano con personalità giuridica - Abbattimento costi indotti e gestionali - Riduzione tempi decisionali

5 LA CAPACITA CONTRATTUALE Allineamento di interessi Unico soggetto Maggior influenza politica Possibilità di reinvestimento delle economie

6 LA MAGGIOR CAPACITA DI ADEGUAMENTO AL CAMBIAMENTO Organi aziendali totalmente dedicati Maggior tempo per studio, analisi ed individuazione di soluzioni Strategie più mirate Aggiornamento costante del posizionamento

7 EQUILIBRIO COSTI/BENEFICI Investimento di risorse adeguate al processo bisogno/risposta

8 MAGGIOR POTERE DECISIONALE Maggior potere decisionale sulla totalità delle problematiche sociali Minor impegno burocratico/amministrativo

9 LE MODALITA DEL CAMBIAMENTO Le diverse forme giuridiche Analisi comparata delle caratteristiche strutturali delle diverse forme di gestione La proprietà, la committenza, la produzione/acquisto servizi

10 ANALISI COMPARATA DELLE CARATTERISTICHE STRUTTURALI DELLE DIVERSE FORME DI GESTIONE istituzione Azienda speciale Consorzio Srl Spa NATURA GIURIDICA Organismo strumentale dell Ente Locale Ente strumentale dell ente locale Ente strumentale di più enti locali Società di capitali Società di capitali ORDINAMENTO Diritto pubblico Diritto pubblico Diritto pubblico Diritto privato Diritto privato PERSONALITA GIURIDICA No Si Si Si si AUTONOMIA Gestionale Gestionale, organizzativa e finanziaria Gestionale, organizzativa e finanziaria Gestionale, organizzativa e finanziaria Gestionale, organizzativa e finanziaria GLI ORGANI Cda Presidente Direttore Cda Presidente Direttore Assemblea consortile Cda Presidente Direttore Assemblea dei soci Cda (collegio sindacale) Assemblea dei soci Cda (collegio sindacale) FUNZIONAMENTO Statuto ente locale Statuto proprio Statuto proprio Statuto proprio Statuto proprio CAPITALE SOCIALE Euro Euro PARTECIPAZIONE DEI SOCI No No Quote Quote Azioni FORME AUTONOME DI INDEBITAMENTO PATRIMONIALE No Si Si Si Si MODIFICA DEL RAPPORTO DI LAVORO DEI DIPENDENTI No Si Si Si si

11 PROPRIETA COMMITTENZA PRODUZIONE/ACQUISTO SERVIZI Proprietà: dei comuni Committenza: dell azienda Sia produzione che acquisto

12 L IPOTETICO SCENARIO I servizi da gestire in forma associata La forma giuridica Costi

13 I SERVIZI DA GESTIRE Ufficio del piano Ufficio rette e contabilità Ufficio casa Ufficio tutela minori Ufficio accreditamento Nidi Sepris

14 LA FORMA GIURIDICA Consorzio

15 COSTI Organi statutari Personale Gestione Investimento

16 La struttura Consorzio Progetto solidarietà L assemblea consortile Il Consiglio di Amministrazione Il Direttore I Revisori

17 .dall atto costitutivo Il Consorzio provvede alla gestione in forma associata della programmazione e della realizzazione degli obiettivi del Piano di Zona con particolare riferimento ai servizi relativi a: a) minori e giovani b) anziani c) fragilità d) emarginazione e) famiglia f) disabili g) immigrazione h) politiche abitative i) ogni altro servizio che possa essere gestito in forma associata negli ambiti previsti dalla L. 328/2000 e da altre leggi vigenti in materia, garantendo l integrazione tra le diverse funzioni e l ottimizzazione degli interventi secondo criteri di efficacia e di efficienza. Il Consorzio, inoltre, nell ambito delle funzioni indicate, provvede all elaborazione di progetti in grado di sostenere ed aiutare i Comuni nello sviluppo di una azione sociale qualificata nei rispettivi territori o coordinata fra più Comuni.

18 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Ufficio di Piano: attività amministrativa per il Piano di Zona, coordinamento, circolare 4 e autorizzazione al funzionamento Gestione consortile per le attività di programmazione e gestione piano di zona e legge 328/2000

19 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Tutela Minori Progetto affido Realizzazione di uno Spazio neutro per favorire incontri tra minori e genitori Consulenza a supporto del coordinamento Fondo affido Fondo di solidarietà per spese sostenute dai comuni con abitanti inferiore a a favore minori in comunità

20 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Convenzioni con enti gestori servizi disabili Fondo di solidarietà per spese sostenute dai comuni a favore disabili accolti in strutture

21 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Centro prima accoglienza donne Mantenimento servizi per emergenza sociale (Mamrè, Dormitorio,Casa della Rosa, Don Calabria per prima accoglienza donne e minori e inserimenti lavorativi

22 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Sepris: servizio pronto intervento sociale

23 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Assistenza extraospedaliera HIV/AIDS Interventi area penale (aduli e minori) Politiche abitative

24 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Leggi di Settore Ex circolare 4 Interventi a favore della legge 23

25 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Titoli sociali: Buoni e Voucher

26 La programmazione e la gestione dei servizi alla persona Mantenimento ed implementazione dei tavoli tematici TAVOLO ISEE Studio di fattibilità per la realizzazione di un ufficio isee distrettuale INTEGRAZIONE SOCIO SANITARIA Stesura accordo di programma, EMERGENZA SOCIALE, IMMIGRAZIONE Formazione albo badanti MINORI E SCUOLA Definire nuove modalità di relazione tra servizi del Comune scuola Famiglia creare uno spazio in cui tutte le figure possono incontrarsi, Elaborazione progetto di formazione scolastica ed extrascolastica con finalità di prevenzione, creare una rete che coinvolga anche la parte sanitaria, GIOVANI Creare un coordinamento tra gli informagiovani dei comuni del distretto per uniformare l erogazione dei servizi DEFINIZIONE LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA ACCREDITAMENTO E AUTORIZZAZIONE AL FUNZIONAMENTO STRUTTURE SOCIO-ASSISTENZIALI

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